Facoltà di Ingegneria Prova Scritta di Fisica I 29 Giugno 2004 - Compito A Quesito n. 1 Una biglia di dimensioni trascurabili è legata ad un filo molto sottile, lungo L, tenuto teso per mezzo di un piolo P fissato su di una parete verticale ad un’altezza 2L dal punto P’, posto sul suolo lungo la perpendicolare al suolo stesso condotta da P. (Fig. 1). Inizialmente la biglia è tenuta ferma nel punto A ed il segmento AP è orizzontale; ad un certo istante, però, essa viene lasciata libera di percorrere una A P traiettoria circolare, fino ad un punto B, quando, improvvisamente, il filo si spezza. Si nota che il segmento PB θ forma un angolo θ col segmento orizzontale AP e che la y biglia cade al suolo nel punto C dopo aver percorso una traiettoria parabolica. Si risolva il problema dal punto di vista della cinematica, utilizzando il sistema di riferimento suggerito nella Fig. 1, e si risponda quindi alle seguenti domande. B Sia L=1.80 m, θ =30°. 1) Il modulo V B del vettore velocità punto B vale: FIGURA 1 O d) C P’ VB = 2 gL 2) La componente orizzontale x a) VB = 2gL sin θ b) VB = 2gL cos θ c) VB = 2gL sin θ (*) r V B della biglia nel r VBx del vettore V B vale m s m = 2.10 (*) s m = 5.10 s m = 3.70 s a. VBx = 4.20 b. VBx c. VBx d. VBx 3) Il tempo t1 impiegato dalla biglia per compiere la traiettoria parabolica che va dal punto B al punto C vale a. t1 = 0.459 s (*) t1 = 1.92 s c. t1 = 0.331s d. t1 = 1.52 s b. 4) La componente verticale r VCy della velocità VC della biglia un attimo prima di urtare al suolo è m s m = +5.01 s a. VCy = −5.01 b. VCy m (*) s m = +8.13 s c. VCy = −8.13 d. VCy 5) La distanza d del punto C (di impatto della biglia al suolo) e il punto P’ vale d d d d a. b. c. d. = 1.37 m = 2.15 m = 0.595 m (*) = 0.370 m Quesito n. 2 B FIGURA2 µ Piano liscio V0 h Piano scabro θ A θ C Un blocco di massa m di piccole dimensioni viene lanciato, all’istante di tempo t=0 s e con velocità V0 , dal punto A, posto alla base di un piano inclinato di un angolo θ rispetto all’orizzontale (Fig. 2), lungo il piano stesso. Esso raggiunge la sommità del piano alla quota h nel punto B, dove si ferma, restando in bilico. Successivamente, il blocco inizia a scendere lungo un secondo piano, questa volta scabro, inclinato anch’esso di θ rispetto all’orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra il blocco e il secondo piano è pari a µ. Dopo aver ben individuato la dinamica del blocco da A a C, si risponda alle seguenti domande. Sia m =1.00 Kg, θ =30°, h =2.00 m, µ =0.200. 6) Il valore della velocità V0 da imprimere al blocco perché esso arrivi in B a velocità nulla è a. V0 = 2 g h b. V0 = c. V0 = d. V0 = 2 gh (*) 2g h 2h g t * impiegato dal blocco in A per raggiungere il punto B è 1 2h * a. t = cos θ g 7) Il tempo b. t* = 1 sin θ 2h (*) g 1 2g cos θ h 1 * d. t = 2 gh sin θ c. t* = 8) La forza di attrito che il secondo piano esercita sul blocco ha modulo pari a a. f t = 7.10 N f t = 5.60 N f t = 1.70 N (*) f t = 0.908 N b. c. d. 9) Il modulo della velocità del blocco nel punto C vale a. b. c. d. m (*) s m VC = 55.1 s m VC = 8.34 s m VC = 6.10 s VC = 5.06 10) L’energia dissipata dal blocco lungo l’intera discesa è, in valore assoluto, pari a a. E d = 6.79 J (*) E d = 8.98 J E d = 5.34 J E d = 4.75 J b. c. d. Quesito n. 3 FA B R θ R M FIGURA 3 r FA costante, applicata, ad un angolo θ rispetto r all’orizzontale, alla maniglia B, così come mostrato nella Fig. 3. Partendo da fermo e sottoposto alla forza FA , il Un grosso rullo viene azionato manualmente attraverso una forza cilindro del rullo, di massa M e raggio R, rotola senza strisciare su di un piano scabro orizzontale, fino a raggiungere, in un intervallo di tempo ∆t, la velocità angolare ωf. Successivamente, per fermare il rullo, si applica, allo stesso modo di prima, un forza r r FB = −2 FA . Tale forza agisce fintanto che il centro di massa del cilindro non viene posto a riposo. Si risolva il problema dinamico, assumendo che i perni, ai quali sono collegati le aste che trasmettono la forza applicata, siano privi di attrito e che le aste stesse e la maniglia siano di massa trascurabile. Si assuma ancora che il cilindro sia pieno. Si risponda infine alle seguenti domande. Sia M=500 Kg, R =0.500 m, FA=400 N, θ =30°, ωf =15.0 rad/s. 11) L’accelerazione angolare α del cilindro, espressa in termini del modulo FA della forza applicata, è a. b. α= α= 2 FA 5MR FA (*) 3MR F c. α = A MR 2 FA d. α = 3MR 12) L’intervallo di tempo ∆t necessario per portare il cilindro a ruotare alla velocità angolare ωf vale a. ∆t = 25.1 s b. ∆t = 5.72 s c. ∆t = 31.6 s d. ∆t = 16.2 s (*) 13) La forza di attrito esercitata sul cilindro vale a. f t = 2 FA b. c. d. ft = ft = 2 FA 3 FA (*) 2 3 F ft = A 3 14) La reazione vincolare normale al piano vale: a. N = 5200 N b. N = 6500 N c. N = 4700 N (*) d. N = 3300 N 15) L’intervallo di tempo ∆t ′ necessario a fermare il rullo, dopo che esso ha raggiunto la velocità angolare ωf, vale a. ∆t ′ = 8.12 s (*) b. ∆t ′ = 5.53 s c. ∆t ′ = 18.1 s d. ∆t ′ = 0.172 s Altre domande: 16) Lungo la curva sopraelevata disegnata in figura, supposta circolare e di raggio R=200m, in una strada larga 12 m (lato BC del triangolo BAC in figura) e realizzata in modo tale da avere coefficiente di attrito trascurabile, il limite di velocità è di vmax=100 km/h. Calcolare di quanto il bordo esterno della strada, lato BA, debba essere rialzato rispetto a quell’interno, affinché l’autovettura, procedendo alla massima velocità consentita, non sbandi uscendo fuori strada. a. h = 4.3m (*) b. h = 5.7 m c. h = 2.4 m d. h = 1.8 m F FIGURA 4 R B F R O b A θ C 17) Il teorema di Koenig dell’energia cinetica per un sistema di punti materiali afferma che a. L’energia cinetica totale è sempre nulla b. L’energia cinetica totale è uguale all’energia cinetica del CM del sistema. c. L’energia cinetica totale misurata rispetto ad un sistema di riferimento inerziale è uguale alla somma dell’energia cinetica del CM del sistema e dell’energia cinetica totale misurata rispetto ad un sistema di riferimento solidale con il CM (*) d. L’energia cinetica totale è uguale all’energia cinetica totale del sistema rispetto ad un sistema di riferimento solidale con il CM. 18) Per un punto materiale in moto con velocità angolare costante ω lungo una traiettoria circolare piana si conservano le seguenti grandezze fisiche: a. Il momento angolare rispetto al centro della traiettoria e l’energia cinetica (*) b. La quantità di moto e l’energia cinetica c. Il momento angolare rispetto al centro della traiettoria e la quantità di moto d. Nessuna 19) All’istante iniziale una ruota, assimilabile ad un anello, un disco omogeneo ed una sfera, omogenea , tutti e tre di massa M e raggio R, sono posizionati fermi in cima ad un piano inclinato di lunghezza L e angolo θ. Se essi vengono lasciati liberi e si muovono lungo il piano inclinato con moto di puro rotolamento, determinare la velocità con cui il CM di ciascuno arriva in fondo al piano inclinato. 4 10 gh ; vCM , Sfera = gh (*) 3 7 2 7 = gh ; vCM , Sfera = gh 3 5 a. vCM , Anello = gh ; vCM , Disco = b. vCM , Anello = 3 gh ; vCM , Disco 2 5 1 gh ; vCM , Sfera = gh 3 7 1 1 = gh ; vCM , Sfera = gh 3 7 c. vCM , Anello = 2 gh ; vCM , Disco = d. vCM , Anello = gh ; vCM , Disco 20) Un moto rettilineo (posizione x, velocità v, accelerazione a) è armonico quando l’accelerazione è a. a = costante b. a = − kx con k=costante (*) c. d. a = −kx 2 con k=costante a = − kv con k=costante Soluzione Quesito n. 1 Una biglia di dimensioni trascurabili è legata ad un filo molto sottile, lungo L, tenuto teso per mezzo di un piolo P fissato su di una parete verticale ad un’altezza 2L dal punto P’, posto sul suolo lungo la perpendicolare al suolo stesso condotta da P. (Fig. 1). Inizialmente la biglia è tenuta ferma nel punto A ed il segmento AP è orizzontale; ad un certo istante, però, essa viene lasciata libera di percorrere A P y una traiettoria circolare, fino ad un punto B, quando, improvvisamente, il filo si spezza. Si nota che il θ segmento PB forma un angolo θ col segmento orizzontale AP e che la biglia cade al suolo nel punto C dopo aver percorso una traiettoria parabolica. FIGURA 1 Sia L=1.80 m, θ =30°. 2L B θ 16) Per la conservazione dell’energia si ha: E A = E B ⇒ mgL sin θ = L(2-sinθ) 1 mV B2 . 2 VB del vettore velocità r V B della biglia nel punto B vale: In questo modo, il modulo O C P’ VB = 2gL sin θ x 17) La componente orizzontale VBx del vettore r m V B vale V Bx = 2 gL sin θ sin θ = 2.10 . s 18) Il tempo t1 impiegato dalla biglia per compiere la traiettoria parabolica che va dal punto B al punto C può essere calcolato facendo riferimento al sistema di coordinate cartesiane indicato in Fig. 1. Scriviamo allora la legge oraria del moto per la biglia dopo che il filo si spezza ( t ≥ 0 s ): x(t ) = VBx t 1 2, y (t ) = y 0 + VBy t − 2 gt ove V By = − 2 gL sin θ cos θ = − 3gL 2 (1) e y 0 = L(2 − sin θ ) . Imponendo adesso y(t)=0 e risolvendo l’equazione di secondo grado che ne deriva, si ha 5 − 1 3L = 0.459 s . 2 g t1 = 19) Per trovare la componente verticale VCy della velocità r VC della biglia un attimo prima di urtare al suolo, deriviamo la legge oraria del moto rispetto al tempo, ottenendo: V x (t ) = VBx . V y (t ) = VBy − gt (2) Se adesso poniamo t=t1 nella seconda espressione della (2), si ha: VCy = V y (t1 ) = −8.13 m . s 20) Per trovare la distanza d tra il punto C (di impatto della biglia al suolo) e il punto P’ , ci si calcola dapprima la distanza OC, sostituendo t1 nella prima espressione della (1). Sottraendo la distanza così trovata ad OP’=Lcosθ si ha: d = 0.595 m . Quesito n. 2 B FIGURA2 µ Piano liscio V0 h Piano scabro θ A θ C Un blocco di massa m di piccole dimensioni viene lanciato, all’istante di tempo t=0 s e con velocità V0 , dal punto A, posto alla base di un piano inclinato di un angolo θ rispetto all’orizzontale (Fig. 2), lungo il piano stesso. Esso raggiunge la sommità del piano alla quota h nel punto B, dove si ferma, restando in bilico. Successivamente, il blocco inizia a scendere lungo un secondo piano, questa volta scabro, inclinato anch’esso di θ rispetto all’orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra il blocco e il secondo piano è pari a µ. Sia m =1.00 Kg, θ =30°, h =2.00 m, µ =0.200. 21) Il valore della velocità V0 da imprimere al blocco perché esso arrivi in B a velocità nulla si trova imponendo conservazione dell’energia meccanica E A = EB ⇒ 1 mV02 = mgh ⇒ V0 = 2 gh . 2 * 22) Il tempo t impiegato dal blocco in A per raggiungere il punto B si trova notando innanzitutto che la sua accelerazione lungo il piano è a = − g sin θ . La velocità del blocco sarà quindi: V (t ) = V0 − ( g sin θ ) t . Imponendo adesso V(t)=0, si ottiene t* = 1 sin θ 2h . g 23) La forza di attrito che il secondo piano esercita sul blocco ha modulo pari a f t = µN = µ mg cos θ = 1.70 N 24) Il modulo della velocità del blocco nel punto C può essere trovato attraverso il teorema dell’energia cinetica come segue. Scriviamo quindi 1 h h 2 EC − E B = − f t . ⇒ mVC − mgh = − µmg cos θ 2 sin θ sin θ Semplificando opportunamente l’espressione di sopra e risolvendo per Vc, si ha VC = 5.06 m s 25) L’energia dissipata dal blocco lungo l’intera discesa è, in valore assoluto, pari a h Ed = f t = 6.79 J . sin θ Quesito n. 3 FA B R θ R M FIGURA 3 r Un grosso rullo viene azionato manualmente attraverso una forza FA costante, applicata, ad un angolo θ rispetto r all’orizzontale, alla maniglia B così come mostrato nella Fig. 3. Partendo da fermo e sottoposto alla forza FA , il cilindro del rullo, di massa M e raggio R, rotola senza strisciare su di un piano scabro orizzontale, fino a raggiungere, in un intervallo di tempo ∆t, la velocità angolare ωf. Successivamente, per fermare il rullo, si applica, allo stesso modo di r r prima, un forza FB = −2 FA . Tale forza agisce fintanto che il centro di massa del cilindro non viene posto a riposo. Si risolva il problema dinamico, assumendo che i perni, ai quali sono collegati le aste che trasmettono la forza applicata, siano privi di attrito e che le aste stesse e la maniglia siano di massa trascurabile. Si assuma ancora che il cilindro sia pieno. Sia M=500 Kg, R =0.500 m, FA=400 N, θ =30°, ωf =15.0 rad/s. 26) Per trovare l’accelerazione angolare α del cilindro, espressa in termini del modulo FA della forza applicata, si può scrivere: I P 'α = M P ' ⇒ Risolvendo adesso per α si ha 3 MR 2α = FA cos θ R . 2 α= FA . 3MR 27) L’intervallo di tempo ∆t necessario per portare il cilindro a ruotare alla velocità angolare ωf si può trovare ricorrendo all’espressione cinematica per la velocità angolare ω seguente: ω (t ) = αt + ω 0 , ove ω 0 = 0 ⇒ ω f = α∆t = FA 3MR ∆t ⇒ ∆t = 3MR ω f = 16.2 s . FA 28) La forza di attrito esercitata sul cilindro può essere trovata attraverso l’applicazione del teorema del centro di massa al cilindro. Pertanto, osservando il diagramma delle forze in Fig. 4, possiamo scrivere: Fxext = Ma CM ⇒ FA cos θ − f t = MRα Risolvendo adesso per ft, conoscendo FA ed α, possiamo scrivere FIGURA 4 y FA θ N ft = . 2 3 29) La reazione vincolare normale al piano può essere trovata eguagliando a zero la componente y della risultante delle forze, cosicché: Fyext = 0 ⇒ N + FA sin θ − Mg = 0 . x Mg FA ft Risolvendo per N e sostituendo i valori, si ha: N = 4700 N . 30) L’intervallo di tempo ∆t ′ necessario a fermare il rullo, dopo che esso ha raggiunto la velocità angolare ωf, si può trovare notando che l’accelerazione angolare adesso deve essere negativa e pari a α ′ = −2α . Dalla cinematica rotazionale, allora, si ha Ponendo adesso ω (∆t ′) = 0 , si ha ω (t ) = α ′t + ω f . ∆t ′ = − ω f ∆t = = 8.12 s . α′ 2