Risonanza magnetica

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LA RISONANZA MAGNETICA
La Risonanza Magnetica è la tecnica che consente di analizzare il corpo
umano basandosi sull'esame degli effetti di un campo magnetico stabile,
perturbato da impulsi di radiofrequenza.
Grazie ad una opportuna rielaborazione computerizzata, questa metodica
permette di valutare la morfo-funzionalità di organi e tessuti e, fornisce
grazie all'interpretazione delle immagini da parte di esperti radiologi
indicazioni precise sulla natura delle malattie.
RISONANZA MAGNETICA
Un tunnel in cui entrare per scoprire la parte più intima di sé.
Un'immagine attraente ma opposta alla sensazione di costrizione che alcuni
pazienti riferiscono quando stanno per fare una Risonanza Magnetica .
Non importa che ci siano tutte le parti di una normale macchina radiologica
e che ci si sottoponga a una regolare indagine diagnostica.
Si pensa solamente al senso di costrizione.
Ma niente paura, attualmente allo stato dell'arte delle attuali tecnologie vi
sono alcune risonanze magnetiche a geometria aperta.
Un impianto acustico può far parlare in qualsiasi momento il paziente con il
medico.
Tuttavia anche nelle RM Cilindriche un circuito televisivo, permette agli
operatori di vedere continuamente l'assistito.
Meglio pensare al dopo.
Quando si è all'interno dell'apparecchiatura cosa accade?
Inizia il viaggio all'interno della tecnica radiologica che più espressamente
coniuga fisica, matematica e chimica nella scoperta del mondo umano.
UNA PREMESSA PER CAPIRE
Sappiamo che la materia è fatta di tanti piccoli atomi.
Così anche il nostro organismo e tutte le sue parti.
Lo schema elementare dell'atomo vuole all'interno un ammasso centrale
(nucleo) fatto di neutroni e protoni.
Intorno al nucleo ruotano vorticosamente gli elettroni.
PERCHE' PARLARE DI ATOMI E SOPRATTUTTO DI PROTONI PER CAPIRE
LA RISONANZA MAGNETICA?
I protoni sono piccole cariche elettriche positive dotate di forza magnetica.
All'interno del nucleo si muovono continuamente.
Girano e ognuno lo fa con un senso proprio: spin.
Se mettiamo un atomo vicino a un magnete (calamita) vedremo i protoni
allinearsi alla parte di questo che più si avvicina al proprio spin.
E' come se ci trovassimo di fronte a un tavolo da biliardo su cui sono sparse
palline nere e bianche in movimento.
La presenza del magnete le farà ordinare in un gruppo bianco a destra e uno
nero a sinistra.
Se intorno al nucleo non si muove una forte carica negativa (molti elettroni)
l'allineamento viene favorito.
In natura l'atomo che ha meno elettroni intorno al nucleo (uno solo) è
l'idrogeno.
Il simbolo chimico che lo indica è 'H'.
CHE COSA SUCCEDE QUANDO SI FA UNA RISONANZA MAGNETICA?
Il paziente entra nel gantry sdraiato su un lettino.
All'interno c'è un campo magnetico statico esterno, la grande calamita.
I protoni degli atomi di idrogeno, contenuti nella parte liquida
dell'organismo (acqua), si allineano con il magnete a seconda del proprio
spin.
La macchina invia un impulso di radiofrequenza: una piccola onda
elettromagnetica con frequenza ricevibile da una comune radio.
L'impulso va a scompaginare l'allineamento dei protoni.
La registrazione di questo stravolgimento, ''eccitamento'' o ''rilassamento''
dei protoni, viene raccolta dalle bonine di recezione, che si comportano
come l'antenna di una radio.
Un computer, anch'esso parte della macchina di Risonanza Magnetica,
rielabora il segnale raccolto e lo utilizza per formare l'immagine di
Risonanza.
QUANDO E' CONSIGLIATA UNA RM
La Risonanza Magnetica è utile per esplorare diverse zone, organi e
distretti, del nostro organismo:
- encefalo e midollo spinale
- ossa, muscoli e articolazioni
- torace, addome e pelvi
- cuore e vasi.
E' in grado di fornire immagini totalmente dettagliate da risultare talora
migliore della TAC nella valutazione di malattie o irregolarità presenti in
alcuni distretti quali il cranio-spinale, il muscolo-scheletrico e il cardiovascolare.
In quest'ultimo campo si propone,spesso, quale alternativa non invasiva alla
angiografia.
Può essere utilizzata per lo studio degli organi parenchimali, addominopelvici e della mammella, soprattutto, per problematiche oncologiche.
PREPARAZIONE
Per fare una risonanza magnetica bisogna non avere addosso gioielli,
forcine, lenti a contatto, apparecchi acustici, protesi dentarie mobili e
qualsiasi oggetto metallico.
Se la zona da esaminare è l'encefalo la donna non deve essere truccata né
sul viso, né sugli occhi.
Le protesi dentarie possono dare artefatti nella valutazione del massiccio
facciale e dell'encefalo.
TECNICA D'INDAGINE
Abbiamo detto che il paziente, dopo essersi sdraiato su un lettino mobile,
viene fatto scorrere all'interno del centro del magnete.
Sul corpo possono essere applicati alcuni dispositivi, bobine dedicate, per
aumentare la definizione delle immagini.
Durante l'indagine il paziente deve stare fermo per evitare artefatti da
movimento sulle immagini.
Un'indagine RM è articolata in due/sei sequenze.
La durata di ognuna è variabile: dai 2 ai 6 minuti
L'esame dura al massimo 30 minuti.
Quando iniziano le sequenze il paziente sente un rumore paragonabile al
battere di un tamburo.
Si possono utilizzare mezzi di contrasto paramagnetici.
BENEFICI
E' un'indagine non invasiva e senza raggi X.
Dà immagini anatomiche molto precise pressoché di tutti gli organi e
distretti.
Permette di identificare lesioni non ben valutate con la TC Spirale e meglio
di questa metodica radiologica valuta i tessuti nervosi e quelli articolari.
Può sostituire l'angiografia nello studio di alcuni distretti vascolari.
La probabilità di sviluppare reazioni allergiche ai m.d.c. utilizzati in RM è di
molto inferiore a quella dei m.d.c. organo-iodati utilizzati nell'indagine TC
Spirale.
CONTROINDICAZIONI
L'indagine di risonanza magnetica è sconsigliata se il paziente ha:
- un pace-maker (controindicazione assoluta)
- punti e protesi articolari ferro-magnetiche (controindicazione
assoluta)
- protesi valvolari con parti in metallo (controindicazione assoluta)
- spirale endouterina
- placche e viti metalliche
Da evitare, se non assolutamente indispensabile, nelle prime 12 settimane
di gravidanza.
ANGIO-RM
Come per la TAC, la disponibilità attuale di apparecchiature RM ad alto
campo con acquisizione veloce delle immagini permette di effettuare la
metodica di angio-RM.
Anche la angio-RM consente di ottenere una mappa vascolare in modo non
invasivo, con l'uso di m.d.c.paramagnetico somministrato per via
endovenosa,con una particolare siringa chiamata iniettore.
QUANDO SI F° L'ANGIO-RM?
Si ricorre all'angio-RM per studiare le arterie:
- polmonari
- renali
- addominali
- pelviche
- degli arti inferiori
- del collo e del distretto intracranico.
Le malattie che si vanno a valutare e diagnosticare sono:
- aterosclerosi
- aneurismi
- dissezione
- occlusioni
- rottura e studio delle afferente vascolari di una lesione tumorale in
previsione di intervento.
Sono necessarie la stessa preparazione e precauzioni che si adottano in
Risonanza Magnetica.
UN ESAME DI ANGIO-RM
Il paziente si sdraia su un lettino mobile che viene fatto scorrere nel gantry
dove c'è il campo magnetico esterno.
Sul corpo si possono mettere alcuni dispositivi (bobine) per aumentare la
definizione delle immagini.
Vengono utilizzati m.d.c. paramagnetici vascolari, meglio tollerati di quelli
tradizionali.
Nello studio angio-RM la somministrazione di mezzo di contrasto
paramagnetico richiede l'impiego dell'iniettore.
Un esame di angio-RM consta di due/tre sequenze, della durata massima di
tre minuti ciascuna, per un tempo totale di 10 minuti.
BENEFICI
Senza il ricorso a radiazioni ionizzanti l'angio-RM fornisce una valutazione
anatomica dettagliata della mappa vascolare di moltissimi distretti
corporei:
- encefalo-midollare
- cardiaco
- addomino-pelvico
- collo
- arti.
Il tutto con informazioni che si avvicinano a quelle agiografiche tradizionali
ma con minore invasività.
Inoltre, la probabilità di sviluppare reazioni allergiche ai m.d.c.
paramagnetici utilizzati è nettamente inferiore rispetto a quella dei m.d.c.
usati nell'angiografia e nell'angio-TAC.
I rischi e le controindicazioni sono gli stessi della RM.
LIMITI
E' difficile diagnosticare la presenza di calcio nelle placche aterosclerotiche.
L'angio-RM è una metodica ad alto costo, non disponibile in tutte le
strutture e deve essere eseguita da personale medico-paramedico altamente
specializzato.
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