Corso di Laurea in Fisica Corso di Struttura della Materia G. Rinaudo - a.a.2001/02 Esercizi e problemi sugli atomi idrogenoidi * Esercizio 2: Potenziali, livelli energetici e funzioni d’onda radiali dell’elettrone in un potenziale coulombiano a) Calcolare l’energia potenziale coulombiana di un elettrone nell’atomo di idrogeno e i livelli energetici corrispondenti a n=1, 2, 3 e riportarli in un grafico in funzione della distanza r dal nucleo. Individuare sul grafico i “punti di inversione” per il caso di numero quantico di momento angolare l=0 b) Calcolare e riportare in un grafico le funzioni d’onda radiali u(r)(*) dell’elettrone dell’atomo di idrogeno corrispondenti a n=1, 2, 3 ed l=0. Individuare sul grafico i nodi delle funzioni e i flessi che non corrispondono ai nodi. c) Calcolare il “potenziale effettivo”, somma dell’energia potenziale coulombiana e del termine di barriera centrifuga, di un elettrone nell’atomo di idrogeno per gli stati di numero quantico di momento angolare l=1 e 2 e riportarli in grafici separati in funzione della distanza r dal nucleo. Calcolare i livelli energetici corrispondenti a n= 2 e 3 e riportarli sui due grafici. Individuare sugli stessi grafici i “punti di inversione. b) Calcolare e riportare in un grafico le funzioni d’onda radiali u(r)(*) dell’elettrone dell’atomo di idrogeno corrispondenti a n=2 per tutti i valori permessi di l. Ripetere il calcolo per n=3. Individuare sui grafici i nodi delle funzioni e i flessi che non corrispondono ai nodi. __________ (*) Alonso esempio 3.5 Impostazione del calcolo è Assi, sistema di riferimento, costanti, relazioni importanti z m = massa dell’elettrone E = energia totale (cinetica + potenziale) Ep = energia potenziale, Ep = -e2 /2r EL = barriera di potenziale centrifugo EL = 2 〈L 〉 2mr 2 = l (l + 1) h θ 2 r 2mr 2 y Eeff = Ep + EL = potenziale “effettivo” ϕ x 1 è Richiami teorici In presenza di un potenziale centrale, che dipende cioè dal solo modulo della distanza r, come è quello degli atomi idrogenoidi, conviene esprimere l’hamiltoniana H e la funzione d’onda ψ dell’elettrone, soluzione dell’equazione di Schroedinger, in coordinate sferiche (r, θ, ϕ), indicate in figura. In queste coordinate, H si può scrivere nel seguente modo: p2 L2 Ze 2 Hψ ( r ,ϑ , ϕ ) = r + − ψ ( r ,ϑ ,ϕ ) = Eψ ( r ,ϑ ,ϕ ) (1) 2m 2mr 2 r H è quindi somma di 3 operatori, di cui uno solo, L2 , opera, in modo semplice, sugli angoli θ, ϕ e uno solo, pr2 , opera su r. In questo modo la funzione d’onda è fattorizzabile, cioè si può scrivere come prodotto di una funzione R(r) che dipende solo da r e una funzione Y(θ, ϕ) che dipende solo dagli angoli θ, ϕ (Alonso, eq. 3.18): u ( r ) ml Y (ϑ , ϕ ) (2) r l dove abbiamo già espresso la parte radiale della funzione d’onda in termini della funzione u(r) che permette di semplificare i calcoli successivi. Le funzioni sferiche Yl,m (θ, ϕ) sono autofunzioni di L2 , con autovalori associati al numero quantico di momento angolare l: ψ ( r ,θ ,ϕ ) = R (r )Yl L2Yl ml ml (ϑ , ϕ ) = ml (ϑ , ϕ ) = l (l + 1)h 2Yl (ϑ , ϕ ) (3) Sostituendo le eq. 2 e 3 nella 1, e dividendo per la funzione sferica, si ottiene l’equazione a cui deve soddisfare la funzione u(r) (Alonso, eq. 3.24). − h 2 d 2u ( r ) l (l + 1)h 2 Ze 2 + − u( r ) = Eu (r ) 2mr 2 2 m dr 2 r (4) Questa equazione ha la tipica espressione che si presenta spesso nelle equazioni di Schroedinger, è cioè una relazione fra la curvatura della funzione u(r), cioè la sua derivata seconda, e la funzione stessa. Per vederlo meglio, conviene riscrivere l’equazione nel seguente modo: d 2u ( r ) dr 2 2m l (l + 1)h 2 Ze 2 u ( r ) = 2m Eeff − E u( r ) = 2 − − E r h 2mr 2 h2 ( ) (5) dove abbiamo chiamato Eeff il potenziale “effettivo”, cioè la somma dell’energia potenziale coulombiana e del termine di barriera centrifuga. L’eq. 5 mostra chiaramente che la funzione d’onda - ha dei flessi, cioè dei punti di curvatura nulla, per quei valori di r in cui u(r) è nulla (“nodi”) ma anche per quei valori di r in cui Eeff è pari all’energia E, cioè nei punti che, nel moto classico, avremmo chiamato “punti di inversione, - la curvatura ha lo stesso segno di u(r) per quei valori di r in cui Eeff > E, mentre ha segno opposto se Eeff < E, - la curvatura è elevata, cioè la funzione d’onda varia rapidamente al variare di r, nelle zone in cui Eeff – E è elevato. L’equazione 5 si può risolvere analiticamente, le soluzioni per le funzioni fino a n=3 sono date nella tabella 3.6 di Alonso e Finn e riportate di seguito. Per il calcolo conviene definire la distanza radiale ridotta, ρ = 2Zr/nao , che è adimensionale, e la costante di normalizzazione C=(Z/ao )3/2 . 2 Nodi: - per il massimo valore di l permesso, cioè l=n-1, c’è un solo nodo, per r=0; - per l=n-2, oltre al nodo per r=0, c’è un nodo intermedio, che capita a ρ = 2, r=2ao per u20 e a ρ= 4, r=6ao per u31 ; - per l=n-3, oltre al nodo per r=0, ci sono due nodi intermedi nella funzione u30 , che capitano per 3 i valori di ρ che soddisfano l’equazione ρ2 - 6ρ + 6 = 0, ρ = 3 ± 3 , r = ( 3 ± 3 ) . 2 Flessi: - escludendo i flessi che coincidono con i nodi, si ha un solo flesso per le funzioni d’onda con Ze 2 ; En per l>0, i flessi non coincidenti con i nodi sono due, che corrispondono ai valori di r per cui l=0, che corrisponde al valore di r per cui En =Ep , cioè r = - 2 En =Eeff =Ep +EL 2 Ze l (l + 1)( hc) e si ottengono risolvendo l’equazione En − + = 0 . Ponendo r 2mc 2 r 2 b = l (l + 1)( hc ) 2 / 2 mc2 , si può riscrivere l’equazione come soluzioni sono r = Ze 2 ± Z 2 e 4 − 4 En b 2 En En r 2 − Ze 2 r + b = 0 , le cui . Tabella delle funzioni u(r) 2Z ρ= r; nao 3/2 Z C = ao na r = o ρ; 2Z n =1 l =0 u10 ( r ) = 2 C r e − ρ / 2 n=2 l =0 u20 (r ) = 1 n=2 l =1 2 2 1 u21 ( r ) = C r ρ e− ρ / 2 2 6 n =3 l=0 u30 (r ) = 1 n =3 l =1 n =3 l=2 C r (2 − ρ ) e − ρ / 2 C r (6 − 6 ρ + ρ 2 ) e − ρ / 2 9 3 1 u31 ( r ) = C r ρ (4 − ρ ) e − ρ / 2 9 6 1 u32 ( r ) = C r ρ 2 e− ρ / 2 9 30 Calcoli e grafici Conviene impostare tutti i calcoli e i grafici usando MATEMATICA o anche un semplice foglio excel. Un esempio per l=0 si trova nel foglio “quant. l=0” del file excel idrogeno.xls e per l=0, 1 e 2 nel foglio “quant. l=0,1,2” dello stesso file. 3 Di seguito riportiamo i grafici e i valori di r nei nodi e nei flessi. Funzioni d'onda l =0 14,0 12,0 0 2 4 6 8 r (angstrom) 10 12 u10 10,0 8,0 flesso di u10 6,0 u30 flesso di u30 4,0 nodo di u20 2,0 nodo di u30 0,0 -2,0 nodo di u30 u20 -4,0 flesso di u20 -6,0 -8,0 Energia (eV) -10,0 0,0 E3 punto di inversione per n=3 E2 -5,0 punto di inversione per n=2 -10,0 punto di inversione per n=1 E1 -15,0 -e2/r -20,0 Potenziale e livelli energetici -25,0 -30,0 0,00 2,00 4,00 6,00 r (angstrom) 8,00 10,00 12,00 4 Funzioni d'onda 10,0 0 2 4 n =2; l = 0,1 6 8 r (angstrom) 10 12 u21 5,0 flessi di u21 0,0 u20 -5,0 flesso di u20 Energia (eV) -10,0 10,0 5,0 0,0 E3 punto di inversione per l=0, n=2 -5,0 E2 punti di inversione per l=1, n=2 -10,0 -15,0 -e2/r E1 -20,0 Potenziale e livelli energetici -25,0 -30,0 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 r (angstrom) 5 Funzioni d'onda n =3; l = 0,1,2 10,0 0 2 4 6 8 r (angstrom) 10 12 8,0 6,0 flesso di u30 u32 4,0 flessi di u32 2,0 0,0 u30 -2,0 -4,0 flesso di u21 u31 flesso di u21 -6,0 Energia (eV) -8,0 10,0 punti di inversione per l=2, n=3 5,0 0,0 E3 E2 -5,0 punti di inversione per l=1, n=3 punto di inversione per l=0, n=3 -10,0 E1 -15,0 -e2/r -20,0 Potenziale e livelli energetici -25,0 -30,0 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 r (angstrom) 6 Esercizi suggeriti 2.1 Ripetere l’intero calcolo per l’elio (Z=2) ionizzato, He+ e per il litio (Z=3) ionizzato due volte, Li++ 7