TEATRO COMUNALE CLAUDIO ABBADO FERRARA
PROSA STAGIONE 2016 / 2017
di una favola, ecco scatenarsi una tempesta
d’amore e rivalità nei nobili cuori dei paladini,
che si mettono tutti all’inseguimento della
bellissima e inafferrabile fanciulla. È la libera
interpretazione dell’Orlando Furioso di Ariosto,
con contaminazioni dell’Orlando Innamorato
di Matteo Maria Boiardo. Nella messinscena
prevalgono regole antichissime, movimenti rituali
trasformati dalla tradizione quasi in passi di
danza, insieme con la grande arte dell’attore che
è padrone assoluto della scena, che ascolta gli
umori, le sensazioni, le curiosità del pubblico, si
diverte con lui.
Maurizio Giordano, febbraio 2015, dramma.it
MIMMO CUTICCHIO, nato a Gela, classe 1948,
attore e regista, è tra i massimi rappresentanti
dell’Opera dei Pupi in Sicilia. Artigiano e uomo di
teatro, è l’erede di una delle più antiche famiglie
dell’Opra palermitana; nel 1973 apre il teatro di
via Bara dell’Olivella, a Palermo, dove ricrea l’arte
del “cunto”, ovvero il racconto di strada delle storie
dei paladini, fatto da un attore solo, attraverso il
lavoro fisico e vocale con l’aiuto di una spada
di legno. Nel 1977 fonda l'Associazione Figli
d'Arte Cuticchio, che si prefigge di salvaguardare
l'arte dell'Opera dei Pupi. Diventa anche un
collaboratore stabile dell’International School of
Theatre Anthropology e docente in accademie e
università italiane ed estere.
Il prossimo spettacolo
15,17,18 dicembre, ore 21
16 dicembre, ore 15
UNA GIORNATA PARTICOLARE
con GIULIO SCARPATI, VALERIA SOLARINO
CON IL SOSTEGNO DI
COMUNE DI FERRARA, REGIONE EMILIA ROMAGNA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
WWW.TEATROCOMUNALEFERRARA.IT
6 dicembre ore 10 e ore 21
LA PAZZIA
DI ORLANDO
PROSA STAGIONE 2016 / 2017
PER ORLANDO FURIOSO. 500 ANNI
FIGLI D’ARTE CUTICCHIO / OPERA DEI PUPI
LA PAZZIA
DI ORLANDO
adattamento scenico e regia
MIMMO CUTICCHIO
musiche Giacomo Cuticchio Ensemble
violino Marco Badami
violoncelli
Alya Bakieva e Paolo Pellegrino
corno Tommaso Sant'Angelo
sassofono baritono Nicola Mogavero
luci Marcello D’Agostino
con Mimmo Cuticchio
e con Giacomo Cuticchio,
Tiziana Cuticchio, Tania Giordano
durata 70 minuti circa
produzione Associazione Figli d’Arte Cuticchio
Dirò d’Orlando in un medesmo tratto
cosa non detta in prosa mai né in rima:
che per amor venne in furore e matto,
d’uom che sì saggio era stimato prima.
La pazzia di Orlando ovvero il viaggio di
Astolfo sulla luna è un episodio centrale tanto
nell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto quanto
nel repertorio dell’Opera dei Pupi. Le mirabolanti
avventure dei Paladini di Francia, l’epopea
guerresca che vede contrapposti Mori e Cristiani
in un conflitto senza fine, le apparizioni di mostri
e maghi d’ogni sorta, gli incantesimi, le passioni
d’amore che accecano i valorosi cavalieri
distraendoli dai loro doveri, sviluppano nell’opera
ariostesca un vorticoso crescendo di invenzioni
e colpi di scena. Un meccanismo narrativo che
l’Opera dei Pupi ha fatto proprio esaltandone
l’iperbole barocca e immaginifica.
Negli ultimi anni ho sperimentato una nuova
forma di rappresentazione, che unisce la tecnica
del cunto col teatro dei pupi a scena aperta,
cioè con la manovra a vista al di qua del piccolo
boccascena del teatrino. Un espediente che
mi consente di “aprirmi” sulla grande scena,
esaltando la potenza e l’incedere del racconto.
Mostrarmi al pubblico non tradisce l’incanto di
un teatro che ha il suo fondamento nella tecnica
“segreta” del puparo, nella sua capacità di dar
voce a tutti personaggi mentre, non visto e con
l’aiuto di pochi manianti, li manovra dietro le
quinte. L’esperienza di cuntista e narratore, che ho
maturato in tanti anni di lavoro, mi ha insegnato,
piuttosto, che la presenza fisica dell’attore, i suoi
movimenti, la mimica, quella che qualcuno ha
definito una vera e propria danza, non fanno
che esaltare il ritmo del racconto e la capacità
immaginativa del pubblico. Ciò non toglie nulla
all’artigianalità del mio teatro, che continua a
servirsi di tutti gli stratagemmi del “mestiere”,
dell’apporto di manianti e combattenti e di mio
figlio Giacomo, che continua il mestiere nel solco
della tradizione. La pazzia di Orlando, uno dei
capitoli più visionari del repertorio dell’Opera dei
Pupi, mi permette di mostrare al meglio il risultato
di questo mio percorso di rinnovamento della
tradizione. La guerra di Agramante d’Africa contro
la Francia, gli incanti e gli incantesimi, l’amore
tra Angelica e Medoro, che scatena la follia
di Orlando, Astolfo che in groppa all’Ippogrifo
raggiunge la luna per recuperare il senno del
cugino, sono gli ingredienti del favoloso mondo
dell’Opra, di un nucleo narrativo che ha la
capacità di catturare ancora oggi grandi e piccini.
Mimmo Cuticchio
LA PAZZIA DI ORLANDO
Vedere all’opera un maestro come Mimmo
Cuticchio con i suoi pupi ed il suo staff è sempre
una grande emozione. Con una personale e
particolarissima interpretazione dell’Orlando
Innamorato, dal titolo “La pazzia di Orlando,
ovvero il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla
luna”, produzione dell’Associazione Figli d’Arte
Cuticchio. Lo stesso Mimmo Cuticchio incanta
grandi e piccini con la sua antica arte, con il
suo “cunto”, con la magia dei suoi eterni pupi,
raccontando la storia dell’arrivo, dal favoloso
Oriente, della bellissima principessa Angelica alla
corte di Carlo Magno e del grande scompiglio
che provoca tra i paladini del re. Angelica vuole
sposare uno dei paladini ma il prescelto sarà
quello che riuscirà a sconfiggere in duello il
fratello Argalia. Nell’operazione, però, c’è il
trucco, anzi la magia, infatti trattandosi sempre