tipi di cellule che compongono i cordoni : un tipo a cellule molto

tipi di cellule che compongono i cordoni : un tipo a cellule molto corte
e un tipo a cellule allungate. L e caratteristiche di quelle del primo tipo
sono : forma rettangolare con diametro massimo (20-35 micron) posto
in direzione trasversa rispetto al cordone e citoplasma densissimo. Le
cellule di questo tipo sono poste rispetto al cambio in maniera tale che
a 1-2-3 cellule cambiali corrisponde una cellula del parassita.
L'altro tipo è fondamentalmente simile a quello che ritrovavamo nel
legno con-cellule a dimensioni maggiori e a citoplasma meno denso. In
quésto tipo il numero delle cellule cambiali che si trovano corrispondentemente ad una cellula del parassita non è fisso essendo le cellule
di quest'ultimo soggette a cambiamenti molto accentuati nella loro
lunghezza.
Dopo che questi cordoni hanno traversato il cambio e sono giunti nel
cribro, se si trovano in corrispondenza della regione provvista di placche cribrose, con un decorso sempre radiale rispetto al fusto dell'ospite
si spingono fino a contatto delle placche e si accollano ad esse. Se, invece, questi cordoni trovano la regione del cribro compresa tra una
placca cribrosa e l'altra, cosa che si verifica molto spesso, dopo essersi
spinti un poco in seno a questi tessuti, prendono un cammino longitudinale rispetto al fusto dell'ospite sì da poter giungere alle placche
alle quali si accollano.
Le cellule che formano questi cordoni somigliano a quelle che si ritrovano nel legno. Si nota, anche qui che esistono due tipi di cordoni :
uno che decorre sopratutto radialmente, formato da cellule non molto
allungate, cortamente rettangolari, quadrate o trapezoidali, con nuclei
molto grandi, citoplasma denso e membrana robusta ; e un tipo che
decorre longitudinalmente e che si presenta a cellule molto allungate,
a membrana più spessa, a citoplasma meno denso e a nucleo più piccojo
(tav. X, fig. 2). In questo secondo caso, come si vede nella fig. 2 della
tav. X, talora il nucleo è foggiato a biscotto.
È necessario far presente che questi cordoni e quelli decorrenti sia
longitudinalmente che radialmente nel cribro, in vicinanza delle placche
cribrose, passano insensibilmente dalla forma allungata con citoplasma
scarso, alla forma più corta, tendente a divenire isodiametrica con citoplasma molto denso e a nucleo molto più grande. Questo fenomeno si
può ben vedere nella fig. 3 della tav. X dove abbiamo un intero cordone di cellule che attraversa longitudinalmente il cribro per giungere
nella regione dove si trovano le placche cribrose.
Le cellule che si accollano alle placche cribrose (tav. X, fig. 4) si
presentano in forma più o meno quadrata o trapezoidale e sono caratte-