LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Discipline Astrologiche ANNO XXXV n. 142 Primavera 2006 2 Argomento SOMMARIO Dante Valente: Vizi privati e pubbliche virtù ................................................................ Stefano Vanni: Scuole certificate e Docenti certificati ................................................. pag. 3 5 CASA PRIMA Liz Greene in Italia dal CIDA ....................................................................................... Liz Greene: Vittime e salvatori .................................................................................... Paolo Crimaldi: Venere tra amore, passione e conoscenza: viaggio nel pianeta amore Renzo Baldini: Il mito di Ercole e la precessione degli Equinozi .................................. 7 9 23 29 CASA TERZA Nuovi iscritti ............................................................................................................... Lettere alla Redazione ................................................................................................ 52 53 CASA QUARTA Lidia Fassio: L’imprinting prenatale nel tema di nascita .............................................. I RITRATTI Maria Grazia La Rosa: Amelia Earhart: il prezzo del coraggio ..................................... La Galleria degli Insoliti: Evariste Galois .................................................................. Marco Gambassi: Le stelle natali di Giorgio Brassens ................................................. 73 84 86 CASA QUINTA Licia Piovanelli: Studio per un’insolita Rivoluzione Solare: viaggio a Madera .............. 90 56 CASA SESTA * Fabrizio Corrias: Dignità e debilità planetarie essenziali .............................................. Alessandro Angeletti: La Rivoluzione Natale, uno strumento di lettura per le Rivoluzioni annuali ............................................................................................................ Alessandro Guzzi: I Ritorni solari e l’Oroscopo progresso ........................................... 121 128 CASA OTTAVA * Meskalila Nunzia Coppola: Energie elementali in Astrologia esperienziale .................. 138 CASA UNDICESIMA Meskalila Nunzia Coppola: Marte (Dalla Mailing List “Convivio Astrologico”) ............. 148 CASA NONA Viaggio-studio del CIDA a Rodi ................................................................................... Claudio Cannistrà: Ariel Sharon e lo stato di Israele ................................................... Claudio Cannistrà: Segnalazioni bibliografiche ........................................................... Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ................................................................ 164 167 176 179 (*) articoli che richiedono una conoscenza approfondita dei termini e delle tecniche astrologiche NOTA: Questo indice viene regolarmente riportato in anteprima sulle “ultimissime” del sito www.cida.net, insieme alla data di spedizione prevista o effettuata. 96 Casa Prima 3 Dante Valente VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTÙ L.A. 142-101 Mi pare fosse Cocteau ad affermare che “in Francia non è ammesso pensare liberamente, si deve essere liberi pensatori” che come sappiamo indica una precisa posizione politica. Anche nel nostro Paese “libero” esiste solo la libertà di dire ciò che la moda del momento richiede. Pochi spiriti eletti possono permettersi di dire obiettivamente “Il re è nudo” come hanno fatto Giorgio Gaber, Tiziano Terzani e pochi altri. Ma l’ambito più divertente di questa dinamica di parte si può ampiamente manifestare nello stadio di calcio: in caso di fallo, se è a favore s’invoca indignati il rigore o l’espulsione, se è commesso dalla propria squadra si tratta solo di “gioco maschio”. Possiamo chiamarla “la logica dello stadio” che rasenta il fanatismo ottuso. La differenza fra lo stadio e il resto sta solo nella forma, nell’eleganza dell’espressione, nella sostanza è identica. Vi sarà, però, capitato di discutere fra quattro mura protettrici e fra amici fidati argomenti particolarmente “nobili”, allora i giudizi sugli extracomunitari, sui lavavetri, sull’ordine pubblico, sulle evasioni alle tasse, sulla tolleranza cambiano volto! Mio padre mi raccontava quanto fossero ambite le barzellette su Mussolini al riparo da uditori sospettosi… Anche la Storia viene raccontata secondo l’ideologia del Regime di turno e, parimenti, dalla stragrande maggioranza degli storici: non a caso Tacito e Tucidide sono stati fra i più grandi per questa capacità di decantare le emozioni e la partigianeria, vedere i pro e i contro “sine ira et studio”. A questo punto, visto che il problema non è risolvibile e fa parte della natura umana, possiamo affrontarlo astrologicamente, nel senso d’individuare dove si cela questa dualità di comportamento fra pubblico e privato, che non riguarda solo la politica, ma anche la difesa dell’immagine, che nella società borghese era forse il primo comandamento assoluto (tutto è lecito purché nulla trapeli). Dovrebbe essere intuitivo che le case sopra l’orizzonte rappresentino il nostro comportamento sociale generico e, ancor più dettagliatamente, le singole case definiscono le modalità e l’ambito della loro espressione. Se la decima casa è evidentemente il comportamento con un pubblico numeroso, nella settima si può intravedere la strategia contro il singolo avversa- 4 Casa Prima rio o con la corrente avversaria, nell’ottava forse la miglior capacità di mentire o di camuffarsi o di tramare nascostamente. Forse l’undicesima è la casa “più sincera” visto che si parla con gli amici fidati o supposti tali. La casa nona è forse la peggiore, in quanto costringe a esprimersi sempre in termini di nobili ideali, di ideologie superiori, di sovrano disprezzo della mediocrità: utilissima per far presa sugli altri… La dodicesima è forse la casa della verità: isolati anche dai condizionamenti altrui è più facile affrontare l’evidenza e soprattutto trarre delle conclusioni obiettive ed essere sinceri almeno con se stessi. Quello che una volta di più ci sorprende dell’Astrologia è che la differenza fra pubblico e privato s’incanala per assi (case o segni), in particolare la parte privata riguarda i primi sei e viceversa. Come applicazione pratica possiamo verificare – ognuno di noi ne avrà fatto esperienza – che le persone che pubblicamente dichiarano l’insofferenza per l’ingiustizia sono notoriamente parziali e intolleranti a livello privato, alcuni acquariani, come ha detto una lingua maligna, per dedicarsi al terzo mondo mettono i genitori nel ricovero, molti santoni pescini sanno fare privatamente molto bene i loro calcoli economici, molti giudici severi capricorniani nel privato, usano criteri cancerino-clientelari, quanti nobili ideali enunciati pubblicamente diventano solo bassi pettegolezzi in privato. Interessante il caso dello Scorpione che per sua natura si comporta all’opposto: personaggi esternamente violenti prevaricatori o al limite dittatori, nel privato rivelano una grande generosità, tolleranza e umanità, come è il caso del modello mafioso. Più complesso è il caso opposto, in cui le case sopra l’orizzonte si trovano in segni “privati”, ad esempio quando l’Ascendente è in Bilancia. Ad esempio una decima casa con Sole in Gemelli. È il caso di persone apparentemente superficiali come immagine pubblica, nelle quali scopriamo sorpresi un serio interesse culturale o esoterico a livello privato. Certo, oggi che sembriamo circondati solo da “tubi gastro-sessuali” e non da individui, l’operazione è più difficile, perché la scorza è più spessa. Va rilevato che con quest’ottica possiamo rivalutare le opposizioni: pur conservando il problema di fondo, sono tutto sommato più trasparenti di chi ha un bello stellium concentrato in una zona zodiacale! Con queste premesse l’Astrologia ci consiglia di non definire in blocco una persona, o perlomeno di distinguere il suo comportamento sulla base dei quattro angoli: comportamento in pubblico, in privato, nella coppia e come immagine; inoltre di diffidare degli assi troppo sbilanciati da un lato: è probabile che vada indagato a fondo l’altro lato, quello “recondito”: le sorprese non mancheranno. Casa Prima 5 Una precisazione di Stefano Vanni, Direttore della Scuola CIDA SCUOLE CERTIFICATE E DOCENTI CERTIFICATI L.A. 142-110 Devo tornare a parlare del problema dei docenti certificati CIDA perché continua a permanere un certo grado di confusione fra scuole certificate e docenti certificati, soprattutto in relazione alle responsabilità dirette o indirette che può avere il CIDA. Su questa materia è necessario chiarire che quando il CIDA attribuisce ad un nostro socio la qualifica di docente certificato attesta che quella persona ha due tipi di competenze: quella astrologica (questa competenza è stata verificata attraverso il superamento dell’esame per l’Albo Professionale) e quella didattica (questa competenza è acquisita con lo svolgimento del ruolo di docente in corsi di astrologia per un numero di ore consistente). È evidente che il CIDA può rispondere solo di ciò che certifica. Sarebbe auspicabile che un docente certificato organizzi solo dei corsi certificati, ma nel caso che ciò non accadesse il CIDA non può rispondere dei corsi di astrologia, che il docente svolge, e che non hanno la dizione di corso certificato. In questo caso infatti ci sono decisioni che sono assunte in modo autonomo dal docente come: il numero dei partecipanti, il numero delle ore del corso, il tipo di argomenti trattati, le modalità di gestione del corso, ecc. Su questi aspetti rimane completa la responsabilità del docente, nel suo rapporto con gli allievi. Resta evidente che, siccome la qualifica di docente è stata istituita per potere fare dei corsi certificati, se il docente non ne realizza alcuno finiscono per non essere più plausibili le motivazioni della certificazione. Diverso è il caso in cui un docente certificato intenda effettuare un corso certificato. Per realizzare il corso ci sono degli adempimenti da rispettare che consentono di dare ai partecipanti tutte le garanzie di qualità necessarie. Questi sono presupposti indispensabili affinchè i partecipanti possano, al termine del percorso, acquisire la qualifica di socio CIDA certificato. I presupposti di qualità (vedi LA n.136, pag. 184 e modif. successive) vengono raggiunti attraverso: a) L’impegno del docente a: ● limitare il numero dei partecipanti a 25; ● comunicare alla commissione di certificazione i nominativi dei partecipanti; ● comunicare alla commissione di certificazione le date e il luogo di effettuazione del corso; ● rispettare il programma minimo previsto e il numero minimo delle ore complessive; 6 Casa Prima ● svolgere una prova di verifica finale di apprendimento in modo corretto; ● accettare che gli allievi siano liberi di avere un rapporto diretto con la commissione di certificazione, in particolare per la compilazione di un questionario di gradimento finale sul corso stesso. b) La comunicazione diretta fra Commissione di certificazione e allievi. A tutti gli allievi di ogni corso certificato viene inviata, da parte della commissione di certificazione la “Carta di Garanzia del partecipante” nella quale si informa il partecipante che: ● sta frequentando un Corso Certificato CIDA; ● il docente è un docente certificato; ● sarà svolto un programma standardizzato, di cui vengono illustrati i contenuti minimi e la durata (numero di ore); ● al termine del percorso sarà inviato un questionario di gradimento del corso dove l’allievo potrà esprimere valutazioni: sulla durata e adeguatezza del corso, sul rispetto del programma da parte del docente, sulla sua percezione di utilità ecc. Il questionario dovrà essere inviato alla Commissione di certificazione nazionale; ● al termine del corso il partecipante, se interessato, potrà svolgere una prova per la verifica dell’apprendimento acquisito, se la supera avrà l’attestato di socio CIDA certificato. c) La possibilità della commissione di certificazione, qualora lo ritenga opportuno, di svolgere un sopralluogo durante lo svolgimento del corso. Solo in queste condizioni il CIDA è in grado di garantire anche la qualità del corso che viene erogato. È quindi necessario evitare di fare una equivalenza fra docenti certificati, e corsi certificati. Un corso è definito certificato solo se eseguito da un docente certificato, nulla vieta di seguire il programma relativo con un utile profitto, sia pure senza una certificazione CIDA. Dalla SCUOLA SUPERIORE CIDA Il 14 gennaio con l’ultima sessione di esami invernali per le varie materie, si è formalmente concluso il primo anno della Scuola Nazionale CIDA, che ha visto l’inizio delle lezioni sabato 13 novembre 2004. Come già anticipato sul Sestile n. 149, abbiamo già tre allievi che hanno superato brillantemente tutti gli esami del primo anno, conseguendo la qualifica di Socio Certificato CIDA. Si tratta di: – Nicoletta Bertocco di Padova. – Ombretta Saporetti di Ravenna. – Giovanna Zagonel di Bolzano. Altri allievi, cui manca solo un ultimo esame, completeranno il percorso nei prossimi mesi e ne daremo notizia su Sestile, mentre tutti stanno già frequentando con profitto i corsi del secondo anno, in particolare l’Astrologia medica ed il secondo corso di Astronomia. Casa Prima 7 LIZ GREENE IN ITALIA DAL CIDA L.A. 142-114 Come già annunciato Liz Greene ha gentilmente accettato di presentarci una lettura magistrale dedicata a: “L’enigma di Nettuno”. Sarà presente a Milano, sabato 1° luglio, all’Hotel Michelangelo (di fronte alla Stazione Centrale, la stessa sede in cui si è svolto l’ultimo Congresso FAES nel 2004), con traduzione simultanea in cuffia, effettuata da esperti di Astrologia! Fra l’altro Liz comprende anche la nostra lingua, avendo soggiornato per anni in Toscana. La lettura inizierà alle 10.30 e sarà articolata in due parti di circa due ore, separate da un ampio intervallo. Saranno presenti altri famosi cultori di Astrologia, come la Dott.ssa Horus, Grazia Bordoni, Antonio Capitani, Adriana Cavadini, Paolo Crimaldi, Lidia Fassio, Fulvio Mocco e altri! I posti saranno assegnati a partire dalla seconda fila secondo la data di iscrizione. La quota di partecipazione – riservata ai Soci – è di 100 Euro fino al 4 giugno e di 120 Euro dal 5 giugno I non Soci possono iscriversi al CIDA con altri 50 Euro (anziché 60) comprensivi dell’abbonamento alle Riviste “Linguaggio astrale” e *Sestile*). PRENOTAZIONI: per meglio organizzare la capacità della sala, i Soci in regola per il 2006 (al n. 145) potranno inviare via e-mail una prenotazione e provvedere al versamento prima del 10 giugno. La fila sarà assegnata in seguito. Per il versamento (da INTESTARE SEMPRE al Centro Italiano di Astrologia) si può utilizzare: – il c/c postale 43101971 (anche tramite una Banca aggiungendo l’ABI 07601 e CAB 01600, ma indicando il nome dell’iscritto se l’intestatario del conto bancario è diverso!) – assegno bancario non trasferibile. In entrambi i casi Vi raccomandiamo vivamente di informare dell’avvenuto versamento la Segreteria organizzativa via e-mail (vedi sotto) indicando il proprio recapito, e-mail e nn. telefonici per facilitare ogni tempestivo contatto e ricevere una conferma di ricevuta. 8 Casa Prima Per la sistemazione alberghiera rammentiamo che l’Hotel Michelangelo ci praticherà un prezzo di favore (120 Euro la singola e 130 la doppia). Contattare Laura specificando Convegno CIDA. Per il garage dell’Hotel si richiedono 10 Euro per tutta la giornata. Per ulteriori informazioni è a disposizione una Segreteria organizzativa: c/o Dante Valente tel. 02.69005576 [email protected] via Monzambano 13 20159 MILANO P.S. Per i calciofili: dal calendario dei Mondiali si può escludere in quella giornata ogni partita degli Azzurri. Consultate regolarmente il sito www.cida.net! in particolare vi raccomandiamo la voce “conferenze” e la voce “ultimissime”. Troverete sollecitamente i dati natali di personaggi alla ribalta nonchè le notizie dell’ultima ora, e specialmente le modifiche dell’ultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione (utili per evitare amare sorprese) E in ogni caso vi sentirete ancor più partecipi della vita Associativa. Casa Prima 9 Liz Greene VITTIME E SALVATORI TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE L.A. 142-115 Spesso la parte di vittima, salvatore, carnefice si sovrappongono o confondono, o dipendono dal punto di vista soggettivo. Preminente sembra essere il ruolo di Chirone e Nettuno. Introduzione Tutti noi, ad un certo punto della nostra vita, proveremo la sensazione di essere vittimizzati. In quanto astrologi, la nostra comprensione dei transiti potrebbe aiutarci a riconoscere un significato più profondo o, almeno, a comprendere quando un momento così difficile è destinato a finire. Comunque, faremo esperienza di questi sentimenti; e in questi periodi, tutti proveremo il desiderio, conscio o inconscio, che un salvatore – umano, istituzionale, chimico, finanziario – giunga a liberarci dal dolore. La parola inglese victim deriva dal latino victima, animale destinato al sacrificio, ed è legata al verbo tedesco weihen, che significa “consacrare”. Le vittime, nei tempi antichi, non erano o non si credeva che fossero semplicemente persone trattate ingiustamente dalla vita e, quindi, giustificate nel loro intentare cause e richiedere risarcimenti. Nel mito, l’animale consacrato e destinato al sacrificio – il capro espiatorio – è considerato sacro e racchiude in sé sia i peccati che le aspirazioni spirituali della collettività. La vittima è una delle grandi figure archetipiche dell’esperienza umana, la protagonista delle tragedie greche e shakespeariane e il tema portante di innumerevoli opere liriche, romanzi, poesie e drammi nel corso dei secoli. È inoltre, certamente, l’immagine centrale delle storie cristiane ed ha permeato la psiche collettiva della nostra cultura occidentale per almeno due millenni. È una figura complessa, sottile e sfaccettata, attraverso la quale si dispiega un dramma con più di un personaggio ed una teleologia spesso difficile da scorgere tra le miserie della sofferenza umana. 10 Casa Prima Poiché l’astrologia descrive sia la natura che il momento in cui si manifesteranno i grandi temi archetipici che sostengono la vita degli individui e della collettività, la vicenda mitica della vittima – e le figure che la accompagnano: il capro espiatorio, il salvatore e il persecutore – è un modello che vale la pena esplorare nell’oroscopo individuale. La maggior parte di noi opera in campo astrologico non per ricoprire il ruolo di salvatore, ma perché ama con passione questa disciplina. Tuttavia, gli stessi astrologi sono, talvolta, inclini a percepire se stessi come vittime del meschino e ricalcitrante establishment scientifico; e, insieme con altri rappresentanti delle professioni d’aiuto o delle arti divinatorie, il singolo professionista può divenire vittima dei clienti e dei colleghi oltre che di un apparentemente malevolo establishment. Vorrei esplorare questo mito, le sue dimensioni psicologiche e i suoi possibili significatori astrologici. Una tale esplorazione non fornirà risposte, se non quelle che potrebbero permettere una maggiore accettazione di questa esperienza, piuttosto che una soluzione magica al problema individuale. Eppure, è soltanto con la consapevolezza del significato più profondo di tali modelli che riusciamo a tollerare i momenti in cui veniamo vittimizzati e a trasformare le nostre esperienze in qualcosa di creativo che possa arricchire e migliorare le nostre vite. Ed è sempre con quella consapevolezza che possiamo evitare di vittimizzare gli altri, oppure fornire un aiuto reale a chi si senta in una condizione del genere, che si tratti di un’esperienza sporadica o sia parte di un modello di vita che continua a ripetersi. La natura della vittimizzazione La vittimizzazione può essere individuale o collettiva. Nel secondo caso, potremmo essere le vittime di forze naturali: pensiamo allo tsunami del Sudest asiatico che, nel dicembre del 2004, fece più di 200.000 morti, ognuno dei quali una vittima; o all’Uragano Katrina che, quest’anno, ha devastato New Orleans; o alle crudeli e incessanti carestie in Africa ed agli alluvioni in Bangla Desh; o al grande terremoto che colpì Ismit in Turchia nell’agosto del 1999. Di fronte a disastri naturali di tale portata, solo chi possieda una discutibile visione della realtà potrebbe suggerire che tutte queste vittime fossero, in qualche maniera, personalmente colpevoli. La vittimizzazione collettiva, inoltre, potrebbe manifestarsi per mano di altri esseri umani, attraverso la stupidità, l’atteggiamento bigotto o l’astio: pensiamo a spiacevoli episodi nella storia dell’Occidente quali l’Inquisizione spagnola o i processi contro le streghe a Salem e, in tempi recenti, consideriamo le vittime dell’attacco alle Torri Gemelle o delle bombe nella metropolitana londinese a luglio di quest’anno, o ai sei milioni di morti dell’Olocausto. Oppure pensiamo alla condizione dei neri nel Sud degli Stati Uniti prima e dopo la Guerra Civile, o ancora ai giovani americani che, negli anni ’60, furono reclutati senza il loro consenso per combattere un’inutile guerra nella giungla vietnamita. A livello individuale, potremmo essere vittime da bambini della nostra famiglia o del bulletto della scuola, da adulti di un coniuge o di un amante, di un “vicino infernale”, di un collega terribilmente invidioso o di un’istituzione, di una compagnia o di un datore di lavoro che ci Casa Prima 11 prende di mira per il genere, la classe, il colore di pelle, la razza, le idee, le preferenze sessuali o, addirittura, per i nostri talenti o successi. Potremmo essere feriti dopo uno scontro con un automobilista ubriaco, o venire assaliti e rapinati, o rimanere infettati della malattia di qualcun altro. La vittimizzazione che avvenga per mano della Natura o dell’uomo - suscita in noi non solo il desiderio di essere salvati, ma anche profonde perplessità sul perché e su chi, se esista, debba essere incolpato. Gli esseri umani vogliono credere, con tutte le loro forze, che la vita è, alla fine, giusta e governata da forze benigne – in realtà, ogni grande religione, insieme con altre meno grandi, sostiene di aver risolto il problema della vittimizzazione apparentemente arbitraria di individui o gruppi, offrendo dottrine che attribuiscono la colpa a qualche peccato non riconosciuto della vittima stessa, ovvero presentano la vittimizzazione come necessario percorso verso la purificazione, la trascendenza e l’accoglimento del divino. Quando vediamo qualcuno reso vittima da altri esseri umani, non è infrequente ritenere che, in qualche modo, da qualche parte, la vittima partecipi della colpa. Echi di ciò si possono rintracciare nella tonalità emotiva che pervade molti processi per stupro, durante i quali potrebbe manifestarsi un’implicita ma potente presupposizione secondo cui la donna – o perfino il bambino – abbia “attratto” o “provocato” la violenza subita. Anche quando siamo abbastanza adulti da riconoscere che la vita implica disastri totalmente immeritati, tuttavia ci sarà sempre qualcuno per il quale la colpevolezza della vittima è un dato a priori. In certi ambienti fondamentalisti dei media americani, si potrebbe sentir dire che l’Uragano Katrina è stato causato dalla natura corrotta della vita a New Orleans – presumibilmente i festeggiamenti del Carnevale, come Sodoma e Gomorra, risultano sgraditi alla divinità – e, all’opposto dello spettro religioso, certi media arabi potrebbero sostenere che l’uragano è stato la vendetta di Allah contro George Bush. Anche quando si individui in un’inconfutabile fonte di colpa, come Hitler, risulta ancora difficile accettare che un uomo del genere possa aver ottenuto il potere di vittimizzare, diventando portavoce – e non nemico - di un intero gruppo umano in un dato momento storico. Nel tentativo disperato di elaborare semplici spiegazioni morali – in bianco e nero – per la sofferenza umana, le complesse implicazioni di un’ingiustificabile vittimizzazione vengono di solito proiettate su qualcosa che sta “là fuori” e mai “qua dentro”, dentro una collettività che ciecamente mette in scena un antico mito. Il cast Tutti noi potremmo, inoltre, esser chiamati a svolgere il ruolo del salvatore, in una qualche forma, a un certo punto della vita; poiché non può esservi vittima senza persecutore e nessun sollievo per la sofferenza della vittima senza la reazione di un individuo o di un gruppo che cerchino di alleviare il dolore. La parola inglese saviour (salvatore) deriva dal latino salvare, rendere sicuro o sano, ed entra nella lingua inglese per sostituire la parola anglosassone hoelend, guaritore. La parola persecute (perseguitare) viene ancora una volta dal latino persequi, composto da per, attraverso o per mezzo di, e sequi, seguire. 12 Casa Prima Così il persecutore – che sia umano o divino o una forza della natura – ci segue, ci dà la caccia, ci insegue di proposito. La catena archetipica formata da vittima, carnefice, capro espiatorio e salvatore è eternamente presente nei rapporti con i nostri simili. Eppure, sebbene un appropriato transito planetario possa riflettersi in un incontro diretto con tale modello archetipico, una o parecchie volte nella vita, vi sono individui che sembrano ripetere costantemente il modello della vittima, come se non vi fossero altre opzioni o possibilità di rompere la catena. Queste persone continuano a sentirsi vittime; anche se la vita si comporta bene, attendono soltanto la “gioia” di essere sopraffatti e fanno esperienza della rabbia impotente e della disperazione del capro espiatorio, come perpetua condizione interiore. Si identificano inconsciamente con la figura mitica; e se non esiste un ovvio carnefice, ne troveranno uno attraverso un meccanismo di creazione inconscia. Allo stesso modo, vi sono individui che sembrano identificarsi col ruolo del soccorritore come vocazione o compito di vita, non riuscendo spesso a riconoscere che la vittima impotente che cercano di redimere – là fuori nel mondo o vicina a casa, sotto forma di cliente, partner, figlio o genitore – è identica a se stessi e che la loro salvezza – come anche il recupero di un senso di potenza – dipende dalla loro abilità di salvare un altro. Vi sono coloro che, sentendosi vittime, esprimono la rabbia trasformandosi in persecutori, ma credendosi addirittura salvatori. Continuano, perciò, a cercare un bersaglio per l’odio, tentando di creare, nel mondo esterno, la vittima colpevole che non sopportano di riconoscere in se stessi, tentando di rivendicare il potere o la forza magica che percepiscono negli altri, ma non in sé, e attaccando chiunque possa minacciare, o perfino vedere con grande chiarezza, il terribile senso di impotenza o la mancanza di autostima che si portano dentro. Le immagini mitiche della vittima sono molte e si presentano nei miti di ogni cultura … La vittima può essere il figlio di genitori vittime a loro volta e che esprimono la loro rabbia ed impotenza vittimizzando la prole con violenze fisiche o psichiche; è un luogo comune psicologico che la persona che esercita violenza sugli altri ne è stata, quasi invariabilmente, vittima durante l’infanzia. Si potrebbe essere vittime di malattie, specifiche o epidemiche, oppure inconsapevoli eredi di un modello genetico riflesso da un handicap fisico, tanto malvagio quanto un persecutore esterno. Si potrebbe essere vittime di un sistema politico o dell’invidia di un individuo o di un gruppo; o ancora “ereditare” ciò che i greci definivano maledizione famigliare: l’abuso di una dote o di un talento nel corso delle generazioni fino al punto in cui il daimon creativo, infuriato e carico di energia e vita inespresse, deve esplodere come sintomo o azione compulsiva, cosicché la vittima, come il mitico Oreste, possa diventare salvatore e rompere l’incantesimo, liberando le generazioni future. Il punto in comune di tutte queste situazioni è che la vittima, per quanto in colpa, non merita il grado di sofferenze che le viene imposto. Infine, ecco un elenco di alcune delle ripercussioni psicologiche dell’esperienza di vittimizzazione – reazioni abbastanza naturali quando questa esperienza invade le nostre vite, ma condizione interiore cronica quando l’esperien- Casa Prima 13 za opera come modello che si ripete: rabbia, senso di colpa, mancanza di autostima, invidia corrosiva, odio nei confronti di chi appare più ricco di talento o più amato, compassione (quest’ultima, tristemente, è meno prevedibile delle altre reazioni e, forse, maggiormente una questione di sforzo e scelta consapevoli) e proiezione inconscia dello stato di vittima sugli altri. Quest’ultimo meccanismo genera due tipi caratteristici di coinvolgimento con la vittima “là fuori”. O la vittima diviene salvatore, forse attraverso la compassione e forse per recuperare un senso di potenza; o diventa carnefice, spinto a creare altre vittime per trasferire altrove sentimenti intollerabili; ed anche il soccorritore può trasformarsi in persecutore o, al contrario, il persecutore vedersi come soccorritore, com’è chiaro se consideriamo le figure di Torquemada, il Grande Inquisitore, Hitler e Milosevic. L’impulso a soccorrere gli altri non è un hobby interessante che si sceglie come si farebbe con il ricamo o i cruciverba. È una spinta compulsiva, una necessità interiore che nasce dalla sofferenza. Allo stesso modo, neanche l’impulso a perseguitare gli altri è un piacevole passatempo; è anch’esso una spinta compulsiva generata dallo stesso dolore. Non è, pertanto, una coincidenza che le vittime del mito sono le stesse figure che appaiono nel ruolo di salvatori. Gesù, vittima prima di Erode, poi dello stato romano, ricopre entrambi i ruoli; Orfeo, perseguitato da Dioniso e dalle sue menadi, si ritrova nella medesima situazione; Dioniso, che perseguita Orfeo, fu egli stesso perseguitato e reso folle da Era, ancora una volta vittima e carnefice; e ancora Attis, spinto alla follia ed all’auto-castrazione dalla madre-amante; Osiride, perseguitato e fatto a pezzi dal fratello Set; Chirone, infine, vittima di uno sfortunato incidente e della cieca stupidità di aggressivi centauri ed eroi umani. Tutte queste figure di salvatori guariscono o illuminano o rivelano il percorso verso la trasformazione spirituale ed un aldilà di beatitudine. Ma sono innanzitutto vittime; e devono riconoscere e lottare con la loro condizione per mutarla in un reale talento di guaritori. Il capro espiatorio Vorrei, adesso, analizzare la figura del capro espiatorio. La vittima non lo è sempre; chi muore a causa di un disastro naturale è semplicemente una vittima – a meno che non si ritenga che la Natura possieda uno scopo, un rigido codice morale e una capacità di ricordare le offese che duri millenni. Questa era, naturalmente, la prospettiva del mondo antico. Gli dei mandavano epidemie, diluvi e terremoti, perché erano arrabbiati con un individuo o una specifica comunità, e molti innocenti inevitabilmente rimanevano coinvolti nel cataclisma della punizione, trovandosi semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nel mondo moderno, non adottiamo questa prospettiva consapevolmente benché, da qualche parte in profondità, possa ancora essere viva e vegeta più di quanto ci piaccia credere. Il capro espiatorio è un tipo molto speciale di vittima e l’esperienza della vittimizzazione spesso suscita in noi la sensazione di essere stati scelti per quel ruolo. Negli antichi rituali ebraici, il capro espiatorio – letteralmente una capra (la parola inglese scapegoat deriva 14 Casa Prima da una contrazione di goat who escapes, capra che fugge) – portava con sé i peccati della comunità e veniva abbandonata nel deserto per sopravvivere o morire. In seguito, il capro espiatorio divenne un essere umano scelto dalla comunità – un “mangiatore di peccati”, di solito una persona handicappata mentalmente o fisicamente, insolitamente brutta o colpevole di qualche crimine insignificante. Punire e bandire questa figura triste permetteva al gruppo di sentirsi purificato e, per un altro anno, in un giusto rapporto con la divinità; ma l’origine del rituale e del mito è connessa alla santità e non al disprezzo: il capro espiatorio è un pharmakon, un agente di guarigione, consacrato e benedetto, scelto non a causa della sua inferiorità, ma perché toccato da Dio. Ritorniamo qui alla storia del Cristo. Nel mito, i capri espiatori possono appartenere ad una stirpe regale – un tema ben descritto nel romanzo di Mary Renault, The King Must Die – oppure essere mutilati o deformi, condizione percepita in passato come marchio divino, piuttosto che segno di imperfezione. Il capro espiatorio può essere straniero o solitario – qualcuno che emerge per la sua alterità o diversità, o per una fortissima individualità - o può possedere apparentemente poteri magici. Può essere folle – anche questo un marchio divino – oppure un fuorilegge, in lotta contro il sistema, tuttavia rivestito di una magica aura di coraggio e visione prometeica. Certamente, abbiamo perduto il senso del background mitico legato al capro espiatorio che, sempre di più nei tempi moderni, è semplicemente divenuto il portatore dell’ombra di un individuo, di una famiglia o del collettivo. Di conseguenza, si tratta spesso di una persona o di un gruppo, percepiti come “inferiori” dalla maggioranza; talvolta, è vittima dell’invidia collettiva, ricordando vagamente l’antico mito del magico pharmakon. Il capro espiatorio, tuttavia, vittima di tipo molto speciale, giungerà a quello stesso bivio: tornare come salvatore o persecutore, o entrambi; o non ritornare mai più e rimanere per sempre un emarginato. Parrebbe che - per gli individui che presentano questo tema come modello di vita che continua a ripetersi – la storia della vittima, mentre si dispiega ed arriva al punto dell’inevitabile scelta, abbia un esito dipendente dalla consapevolezza e dalla capacità di trovare compassione – prima per sé, poi per coloro, la cui incapacità di affrontare l’invidia e l’odio per se stessi, ha condotto a questa tragica situazione. E questo è il nucleo sia della vicenda del Cristo che dell’antico rito ebraico. I significatori astrologici I particolari modelli mitici, specifici per ognuno di noi, fanno il loro ingresso nella nostra vita attraverso la nostra prima esperienza del mondo esterno: il processo della nostra nascita, i nostri genitori e fratelli e l’ambiente immediato, compresa l’atmosfera psichica e l’eredità del background famigliare. Queste prime esperienze rivestono le nude ossa della storia archetipica con la carne di ricordi e reazioni, fortemente personali. I miti continuano a penetrare nella nostra vita attraverso l’incontro con gli altri e le circostanze che affrontiamo nell’esistenza – incontri e circostanze che riflettono e incarnano le immagini interiori che, secondo le menti più concrete, sono invariabilmente modellate dal Casa Prima 15 mondo esterno. Naturalmente, non sono create da eventi esterni, ma scatenate da ciò che incontriamo lungo il cammino, creando una miscela chimica tra la predisposizione innata a vedere la vita secondo certe percezioni mitiche, e una serie di accadimenti che colorano, migliorano, distorcono o amplificano ciò che siamo da sempre destinati ad incontrare, perché già dentro di noi. Ogni miscela è unica. L’ambiente, anche nel caso di temi natali identici, è sempre diverso e ricoprirà con strati di carne diversa le stesse ossa. Aldilà delle considerazioni più spirituali sull’eredità dell’anima, la vita stessa presenta un numero infinito di modi in cui un aspetto o una configurazione planetaria possono essere vissuti da differenti individui. Come in un caleidoscopio, gli stessi pezzettini di vetro colorato formano e riformano un’infinita serie di modelli. I modi in cui la storia della vittima viene rappresentata variano secondo le circostanze dell’incontro tra l’individuo e il modello; ma, forse, sono di maggiore importanza le scelte consapevoli che operiamo comprendendo – o non riuscendo a comprendere – il significato del modello e riconoscendo – o non riuscendo a riconoscere – le nostre emozioni, poiché quelle scelte, inoltre, producono un’infinita varietà di espressioni che, alla fine, possono determinare il perché una persona diventi la vittima perpetua o il capro espiatorio e un’altra il persecutore carico d’odio, e un’altra ancora il salvatore che offre la propria condizione di vittima sull’altare del sacrificio ad un fine superiore. Senza dubbio, vi sono innumerevoli sfumature tra un estremo e l’altro. Quando un modello domina la vita di una persona, esso apparirà nel tema natale. Ma questo è il destino o la rappresentazione di un complesso inconscio? O le due cose, in fondo, sono segretamente le stesse? Al di sotto dei problemi legati alle figure parentali ed alle reazioni compulsive inconsce, il mito cerca costantemente un canale di manifestazione. È una storia, ma deve essere narrata in qualche maniera, in un certo stile, nella propria vita. Se viene riconosciuto un significato, ciò potrebbe mutare il modello o permettere che si esprima in modi più creativi, o consentire un dialogo, piuttosto che un’espressione automatica? È importante poter porre all’astrologia domande che riguardino non solo il grado fino al quale il destino includa il carattere e le conseguenze della scelta, ma anche se riusciamo a distinguere in un oroscopo cose come l’etica e la moralità, i tratti della crudeltà, la propensione all’odio rabbioso, la capacità di affrontare sentimenti distruttivi, il dono della compassione o la disponibilità ad operare le scelte necessarie per contenere, se non trasformare la vicenda della vittima in qualcosa che, come nei miti, rende sacro quanto nasce dal dolore. Si pongono qui domande molto profonde su che cosa è il fato e fino a che punto esso sia espresso nell’oroscopo e in che modo possiamo riuscire a lavorare, dialogare ed estendere i livelli di manifestazione di quei miti ai quali siamo legati. Gli aspetti planetari, ed anche i segni zodiacali, ci forniscono sempre indizi riguardo alla natura dei modelli che dobbiamo incarnare. Vorrei analizzare due pianeti che, ritengo, simboleggino, come tema dominante, questa storia archetipica – la vittima e il salvatore – in tutta la sua sottigliezza. Si tratta di Chirone e Nettuno; anche Plutone e Saturno sono importanti, ma desidero concentrarmi principalmente sui primi due. Quando uno di questi pianeti è in 16 Casa Prima aspetto forte con il Sole o la Luna – e, specialmente, se entrambi lo sono – il mito entra nella nostra vita direttamente attraverso le prime esperienze di relazione: in altre parole, attraverso nostra madre e nostro padre. Questo è il punto in cui il mito e la psicologia si incontrano. Chirone e la vittima I temi mitici di Chirone sono: la ferita ingiusta, l’ostracismo sociale, la condizione di capro espiatorio, la persecuzione, l’alienazione, il guaritore saggio o l’individuo buono e innocente soggetto ad un destino doloroso, alleviato soltanto dal sacrificio finale della sua divinità. Quando Chirone è in aspetto con la Luna, queste tematiche entrano nella nostra vita attraverso le prime esperienze di legame emotivo con nostra madre come simbolo di sicurezza e fiducia. Questa è la storia di una vittima, ma non si tratta semplicemente di una ferita legata alla figura materna; è la ferita della madre stessa, una storia famigliare, una condizione ereditata di capro espiatorio che potrebbe risultare nell’assunzione dei ruoli di salvatore o di carnefice. Quando Chirone è in aspetto con il Sole, questo tema si manifesta attraverso la prima percezione della figura paterna come incarnazione del proprio posto nel mondo. Anche questa è una vicenda di vittimizzazione, ma si tratta di una ferita solare radicata, perciò, nel senso della propria vocazione. Vorrei mostrarvi rapidamente alcuni esempi. Adolf Hitler: Luna opposta a Chirone. Dane Rudhyar: Sole opposto a Chirone. Slobodan Milosevic: Luna congiunta a Chirone. La principessa Diana: Sole trigono a Chirone. Gandhi: Sole opposto a Chirone. David Koresh: Sole opposto a Chirone. George W. Bush: Luna congiunta a Chirone. Potremmo credere di sapere con certezza chi, tra gli esempi citati, è una vittima, chi un salvatore, chi un persecutore; ma potrebbe non essere così semplice. Ovviamente, un singolo aspetto tra un luminare e Chirone non ci rende vittima o salvatore. Potremmo trascorrere un’intera giornata su ognuno di questi temi e forse riuscire a distinguere un accumulo di configurazioni che, in combinazione con la storia personale, suggeriscono un’enfasi sul mito della vittima. Vale anche la pena chiedersi: perché le ferite di Chirone creano talvolta la vittima e, altre volte, il salvatore o il carnefice? O è, forse, la divisione tra questi ruoli a non esser chiara? A volte Hitler appariva nelle immagini come salvatore della patria. Potrebbe anche essere un’immagine del Papa, che risponde ai fedeli che chiedono, a braccia aperte, la sua benedizione. Chi ha sofferto durante il regno del terrore hitleriano non avrà alcun problema a riconoscere il persecutore – ed uno dei peggiori della storia. Tuttavia una grande nazione – e non pochi in altri paesi, compresi la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia – videro in lui un redentore ed egli percepì se stesso come redentore-vittima. Perché gli aspetti di Chirone al Sole o la Luna dovrebbero generare compassione in Casa Prima 17 un tema, mentre le stesse configurazioni in un altro danno origine ad una spaventosa crudeltà? Oppure dobbiamo cercare altrove la propensione per la compassione o la crudeltà? Dane Rudhyar non è, di solito, ritenuto una vittima; condusse una vita piena ed eccitante e, presentandosi come una sorta di saggio-maestro, ci ha lasciato una serie di opere che continuano ad essere fonte d’ispirazione per molti astrologi. Eppure egli, all’età di tredici anni, fu vittima di una malattia che gli causò la perdita di un rene. Avrebbe avuto un’ottima ragione per diventare una persona arcigna ed amareggiata; molti che hanno sofferto meno si lamentano molto di più. Scelse, invece, di accogliere la vita e viverla il più pienamente possibile, offrendo in cambio qualcosa di creativo. Slobodan Milosevic potrebbe esser visto come una vittima: la sua è una cupa storia famigliare, poiché entrambi i genitori si tolsero la vita. La sua patria – come accadde nella Germania nazista – lo vide come salvatore, ma egli fu uno dei massimi carnefici del XX secolo. Potrebbe, anche, esser considerato un capro espiatorio, poiché ci sentiamo sempre meglio se riusciamo a processare un criminale di guerra, piuttosto che ricercare dentro di noi le vere radici del conflitto. Dobbiamo attribuire tutto ciò alla miscela chimica di temperamento innato ed ambiente, o all’eredità dell’anima, o alle spinte della collettività all’interno della quale si nasce o alla combinazione tra un potente Chirone e le altre configurazioni natali? O è tutto questo più una scelta profonda, un atto di volontà che decide di affrontare il destino collegato al mito in maniera particolare? Né è tanto semplice il caso della Principessa Diana. Molti la considerarono una vittima innocente: l’agnello condotto al sacrificio del suo matrimonio (secondo le sue stesse parole), la vittima di un’infanzia infelice, di una famiglia distrutta, di un disturbo alimentare compulsivo e autodistruttivo e di un marito crudelmente infedele. Per tanti altri, fu una salvatrice, nobile e trasfigurata dalle sue ferite, capace di portare conforto agli altri. Tuttavia, ci sono molti che la videro come un persecutore, una donna infantile e piena di risentimento, determinata ad usare ogni possibile tattica per distruggere la credibilità del marito e rovinare l’integrità della famiglia reale. Considerando questa vicenda, ci ritroviamo sempre in una “sala di specchi”. George W. Bush è, dal canto suo, una altro enigma: mentre viene percepito come carnefice (se non semplicemente come un idiota), la congiunzione Luna-Chirone-Nettuno nel suo tema natale riflette un profondo sentimento di vittimizzazione, forse espresso dal suo passato alcolismo; molti americani lo salutano ancora come un salvatore, anche se la sua aureola appare un po’ appannata negli ultimi mesi. Nettuno e la vittima Le tematiche nettuniane – fusione con il tutto, ritorno al Giardino dell’Eden, sofferenza e sacrificio, compassione e desiderio di tornare all’origine – fanno ingresso nella nostra vita, allo stesso modo, tramite il Sole e la Luna, incarnati dai nostri genitori e dalla loro eredità psicologica e genetica. La condizione nettuniana di vittima o salvatore è diversa da quella di Chirone: non una ferita, 18 Casa Prima ma la pesantezza del mondo terreno e il peso della sofferenza e della solitudine umane premono sul sogno nettuniano di unità con l’origine di tutte le cose. Le vittime nettuniane, lo sono a causa dell’incarnazione stessa; il persecutore è l’involucro di carne nel quale sono imprigionate. La loro capacità di empatia potrebbe trasformarle nei più gentili tra i guaritori e nei più fantasiosi tra gli artisti, capaci di articolare il dolore umano in maniera terapeutica; ma, allo stesso tempo, il loro senso di impotenza potrebbe generare una rabbia simile a un diluvio universale, che attende, o addirittura scatena, non solo la vendetta contro un individuo o un gruppo, ma niente meno che l’Armageddon e l’estinzione di tutti coloro, ritenuti responsabili di perpetuare il regno del Maligno sulla terra. Nettuno, tuttavia, risiede in un luogo di pathos, desiderio e sogno. Esso utilizza l’energia animale di Chirone, la dura sopportazione di Saturno o gli istinti di sopravvivenza di Plutone per mobilitare la rabbia o, in alternativa, porre la domanda critica su quale sia il suo significato, prima che la vittima possa diventare un efficace guaritore o uno “zelante” persecutore. Esempi: La principessa Diana: Sole trigono a Nettuno e Chirone. C.G. Jung: Sole quadrato a Nettuno e Chirone. Gandhi: Luna trigona a Nettuno e Sole opposto a Chirone. David Koresh: Luna quadrata a Nettuno e Sole opposto a Chirone. L’enigmatica principessa Diana presenta un grande trigono che coinvolge il Sole, Nettuno e Chirone. L’ugualmente enigmatico Jung, che apparve come salvatore ai suoi pazienti, colleghi e discepoli e come persecutore a suoi rivali – e sicuramente, a Freud – ha sia Nettuno che Chirone in quadrato al Sole. Il collegamento tra Nettuno e Chirone sembra rafforzare il mito della vittima-salvatore. Le congiunzioni tra i due pianeti possono segnare le generazioni, poiché anche queste ultime possono essere vittime sacrificali nel corso della storia collettiva che si dispiega. Per sottolineare questo misterioso legame tra Nettuno e Chirone e il mito della vittima-salvatore, potremmo considerare il tema di Helen Keller. Sebbene ella fosse nata con una vista e un udito normali, a diciannove mesi si ammalò, probabilmente di meningite, che la lasciò sorda e cieca. Nonostante ciò, la donna visse una vita piena e produttiva, non da vittima, ma da persona piena di grande coraggio ed energia creativa e, per molti, fu una salvatrice. Come ella stessa disse: “La gente deve imparare che un cieco non è né un genio, né un fenomeno da baraccone, né un idiota. Possiede una mente che può ricevere un’istruzione, una mano che può essere addestrata, ambizioni, delle quali, è giusto che desideri la realizzazione, ed è dovere di tutti aiutarlo a dare il meglio di sé, cosicché possa conquistare la luce grazie al lavoro”. Keller nacque durante una congiunzione di Nettuno e Chirone in Toro, nella sua sesta casa e in quadrato a Marte (uno dei governatori del tema) e sestile alla Luna. È arduo immaginare qualcuno più giustificato nel sentirsi vittima della vita, eppure queste non sono le parole di una vittima. Forse il tema natale potrebbe spiegare perché non si identificò in quel ruolo, ma è probabile che la risposta risieda nelle sue stesse scelte, nella sua lotta per onorare, piuttosto che ribellarsi contro la vita. Casa Prima 19 Saturno e Plutone Le tematiche plutoniane della minaccia, dell’annientamento e della scoperta del potere di rigenerazione si manifestano, similmente, nella nostra vita tramite le relazioni famigliari, quando il pianeta è in aspetto con il Sole o la Luna. Plutone si lega all’immagine della vittima a causa della tematica del potere come garanzia di sopravvivenza. La perdita di potere significa umiliazione ed estinzione e coloro, che lo possiedono in misura maggiore, sono visti come una minaccia. Se Plutone è potente nel tema, ma la capacità di sviluppare ed esercitare il potere creativamente è ostacolata o minacciata, allora il pianeta potrebbe operare un’inversione, percependo persecutori ovunque ed assumendo proprio quest’ultimo ruolo per assicurarsi il potere e, quindi, la sopravvivenza. In se stesso, Plutone non indica automaticamente la vittima, non più di qualsiasi altro pianeta. Per qualcuno, però, insieme con Chirone o Nettuno e in relazione ai luminari, potrebbe suggerire un modello nel quale la vittimizzazione è sentita come forma di umiliazione e perdita di potere, e la spinta compulsiva a riconquistare la propria autorità potrebbe risultare in atteggiamenti di crudeltà ed odio vendicativo. Allo stesso modo, i temi saturnini dell’invidia, dell’inferiorità e dell’isolamento possono alimentare un già esaltato senso di vittimizzazione. Neanche Saturno, come Plutone, rappresenta la vittima; ma quando è forte nel tema, mentre l’autosufficienza, l’autorità personale e la realizzazione concreta di ideali e talenti sono ostacolate e minacciate, allora Saturno potrebbe essere divorato dall’invidia oppure il senso d’inferiorità venir proiettato e attaccare costantemente coloro che “là fuori” appaiono come inferiori – perseguitare gli altri quasi sempre implica un sentimento di invidia. Per alcuni, Saturno in combinazione con Chirone o Nettuno potrebbe suggerire un modello nel quale la vittimizzazione va di pari passo con l’odio di sé e il senso di colpa, facilmente trasformabili in un meccanismo di auto-sabotaggio compulsivo o nella persecuzione altrui a causa di una gelosia inconscia; ancora, potrebbe dar vita al salvatore astuto che niente porta in modi concreti e visibili. Slobodan Milosevic: Sole quadrato Saturno insieme con Chirone-Plutone-Luna. Gandhi: Luna in un grande trigono con Nettuno e Saturno, più Sole opposto a Chirone. Ovviamente molti, se non la maggior parte di noi, hanno i luminari in aspetto con uno o l’altro, o una combinazione, di questi pianeti. Ciò non significa che siamo tutti vittime – tranne nel senso che, in quanto esseri umani, poiché questi pianeti appaiono nei nostri temi, siamo tutti soggetti al dolore di Chirone di fronte all’ineguaglianza e l’ingiustizia; al desiderio di Nettuno che sorge dalla visione di qualcosa di eterno che esisteva prima della nostra nascita e ci attende dopo la morte; alla consapevolezza plutoniana della nostra impotenza di fronte alla Natura ed alle forze collettive; ed al riconoscimento saturnino della nostra solitudine, separazione dagli altri e mortalità, l’essere, infine, insignificanti all’interno della catena della vita terrena. Tutti i temi che ho mostrato, però, hanno combinazioni di questi pianeti con il Sole la Luna o entrambi. 20 Casa Prima È proprio questo, mescolato con specifiche esperienze, che accenna alla ripetizione del modello, all’importanza del mito, al dominio dell’archetipo ed alla necessità di comprendere che le ferite e la vittimizzazione, specialmente durante l’infanzia, possono, se non miriamo a prenderne coscienza, trasformarsi in commiserazione ed odio per se stessi, in risentimento verso coloro che sembrano avere ciò che ci è stato negato, in desiderio, conscio o inconscio, di procurare un danno. Potrebbe, inoltre, mutarsi in un triste modello di auto-vittimizzazione: scelte operate non per fornire nutrimento alla nostra vita, ma per causare ulteriore dolore e perdita. La consapevolezza ed una certa compassione per noi stessi, mentre riconosciamo la vita segreta di queste figure mitiche dentro di noi, può anche aiutarci ad affrontare il comunissimo problema di chi si identifica nel salvatore, perché si sente segretamente una vittima e tenta di trarre potere dal ruolo archetipico. L’astrologo che lavora direttamente con i clienti incontrerà quelli che vivono un’esperienza di vittimizzazione. Non è difficile lavorare con i transiti del momento – specialmente quelli di Chirone, Nettuno, Plutone e Saturno – e chiarire il significato del periodo e la sua durata. Più difficile operare con coloro che sono bloccati in un modello di vittimizzazione o persecuzione, ed ancora peggio gestire chi assume, spesso involontariamente, il ruolo del salvatore e fa esperienza del sacrificio, dell’esaurimento e della rabbia accumulata che accompagnano una tale identificazione con una figura archetipica. Potremmo immaginare di non dover incontrare molti persecutori nel corso del nostro lavoro, benché sia risaputo che anche gli Hitler di questo mondo – grandi e piccoli – consultano gli astrologi. Il carnefice potrebbe nascondersi dietro il salvatore o la vittima e lo incontreremo inoltre – se non direttamente – nelle esperienze di persecuzione dei nostri clienti e, senza dubbio, potenzialmente in noi stessi. Notare potenti configurazioni planetarie, che coinvolgano Chirone, Nettuno e i luminari, non è in sé particolarmente utile, se non riusciamo a vedere aldilà delle manifestazioni concrete del mito che giace al di sotto. E in che modo traduciamo quel mito in parole che possono aiutare a liberare in parte la rabbia e a trasformare la percezione causale che invariabilmente attribuisce la colpa a sé o agli altri? Ritengo che questo sia uno degli ambiti più difficili in cui lavorare, nondimeno perché la vittima è stata sempre avvolta da un velo di sentimento religioso e le radici del mito riguardano il sacrificio, la trasformazione e il sobbarcarsi pesi altrui. Ogni amarezza, ferita e delusione personali “gonfieranno” la situazione, in senso positivo o negativo, rendendo ancora più ardua l’identificazione di un terreno neutrale su cui porsi. Non posso pretendere di avere una “soluzione” per questo, il più antico e potente tra i temi mitici, quando si presenta nella vita degli uomini. Vi sono, inoltre, momenti nella storia in cui questo modello archetipico sembra dominare i media, i giornali e la nostra percezione di ciò che accade nel mondo. Facilmente, potremo cadere in uno stato di prostrazione di fronte al mistero della sofferenza. Il significato dell’incontro individuale con la vittimizzazione può soltanto emergere dall’interiorità della vittima stessa: nessun libro di testo lo spiegherà all’astrologo. Potrebbe rappresentare un rito di passaggio per tagliare i ponti col passato, un percorso Casa Prima 21 di scoperta che riveli la gentilezza degli amici e della comunità o un necessario infrangersi di pericolose illusioni sul mondo e su noi stessi. Potrebbe essere il mezzo attraverso il quale sperimentiamo l’isolamento, un prerequisito fondamentale per il lavoro creativo o per acquisire un senso durevole di valore personale. Potrebbe rimanere, per sempre, un mistero che richiede un atto di fede e di impegno nei confronti della vita, oppure una disponibilità a sperimentare la separazione dagli altri. I pianeti in transito o progressi – specialmente quando vediamo Chirone, Nettuno, Plutone e Saturno al lavoro – possono fornirci indizi, ma lo spostamento dal dolore e la rabbia verso la comprensione e la compassione è un processo, non un’affermazione intellettuale. Ciò che importa è riuscire a porre le domande giuste, piuttosto che reagire ciecamente. Forse un ragionevole punto di partenza potrebbe essere la comprensione del perché l’astrologo – che gli piaccia o no, che lo voglia o no – divenga il salvatore di molti, per quanto si affermi – probabilmente con sincerità – che è l’oroscopo, e non l’astrologo, il depositario di ogni intuizione e risposta disponibili. Di conseguenza, potremmo impegnarci a capire perché, individualmente, abbiamo scelto di assumere quel ruolo – e sforzarci di onorare non solo ideali ed aspirazioni personali, ma anche ferite e dolori, il bisogno di sentirci importanti e la differenza tra compassione sincera e bisogno di potenza. È necessario un cucchiaio molto lungo per ingoiare a sorsi il male e il mondo degli archetipi; e quel cucchiaio dovrebbe esser costituito da una dose di duro realismo su noi stessi e molto più che una certa capacità di auto-ironia, quando allarghiamo le braccia per esser messi in croce o tentiamo di staccare i chiodi dalle mani altrui. È sempre utile ricordare la profondamente ironica, tuttavia salutare, scena finale di Brian di Nazareth, il famoso film dei Monty Python, in cui decine di vittime crocifisse, per quanto si riesca a vedere, cantano: Rallegrati, Brian. Sai cosa si dice. Nella vita, qualcosa è brutto, E davvero può farti impazzire. Altre cose ti fanno imprecare e maledire. Quando mastichi la durezza della vita, Non brontolare, ma fischietta! E ciò aiuterà a far sì che le cose vadano per il meglio. Poiché la vita e proprio assurda, E la morte è l’ultima parola. Bisogna sempre affrontare la calata del sipario con un inchino! Dimentica il tuo peccato – sorridi al pubblico, Divertiti – è, comunque, l’ultima chance! Perciò… Guarda sempre il lato bello della vita… Estratto dalla Conferenza tenuta al Congresso internazionale di York, settembre 2005. Vedi anche a pag. 176 la recensione dell’ultima traduzione in italiano su Urano (L’arte di rubare il fuoco). 22 Casa Prima HELENE KINAUER SALTARINI L.A. 142-120 Fig. 1. Il grafico di Helene Kinauer Saltarini, nata a Vienna il 5 gennaio 1925, alle ore 4:20. (Dati gentilmente forniti da Grazia Bordoni). (Sul prossimo numero riporteremo degli scritti di questa amabile cultrice di Astrologia scomparsa il 27 gennaio u.s.). Casa Prima 23 Paolo Crimaldi VENERE TRA AMORE, PASSIONE E CONOSCENZA: VIAGGIO NEL PIANETA AMORE VENERE E LE TIPOLOGIE DELL’INNAMORAMENTO L.A. 142-180 Un’analisi sul modo di amare di Venere, attraverso la sua posizione nei quattro elementi. Quando mi sono imbattuto nel libro di Nadia Neri sulle donne di Jung e di lì incuriosito ho approcciato il saggio di Toni Wolff “Forme strutturali della psiche femminile”, mi è sembrato di trovare una descrizione ben precisa delle tipologie elementali di Venere, il suo modo di vivere ed amare a seconda dell’elemento in cui essa si trova. Per cui qui di seguito tenterò una sintesi tra l’opera della Wolff e le interpretazioni della Venere astrologica nei quattro elementi e nei segni in essi contenuti, nonché per traslazione nelle case cosignificanti. La Wolff delinea quattro tipologie psichiche riferite a modelli di donne, basati su due coppie di opposti: Madre – Etera sul piano personale che si contrappongono a loro volta al piano impersonale della coppia Medium – Amazzone. Il tutto è ben evidenziato dallo schema n. 1. Chiaramente rappresentando Venere come Anima per l’uomo, cioè la sua controparte sessuale, come ha ben evidenziato Jung, i significati calzano bene anche per lui e talvolta sembrano modellati più su una tipologia maschile che femminile. Partendo dalla prima forma che è costituita dalla Madre e associata alla posizione di Venere nei segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno), troviamo che questo archetipo ci dà una donna che tende a proteggere, ad occuparsi amorevolmente, o comunque sempre con grande senso di responsabilità, di tutto ciò che nella persona affidata alla sue cure non è ancora sviluppato e necessita di protezione e accudimento. Chiaramente tutto ciò ha anche una va- 24 Casa Prima lenza negativa, legata eccessivamente alla cura ossessiva, angosciosa del proprio oggetto d’amore, anche se questi si è emancipato e non ha più bisogno del suo aiuto. In tal caso può capitare che queste persone sviluppino una particolare attitudine a mantenere il ruolo di madre, tra sentimenti di vera dedizione e abnegazione, ad altri di rabbia e frustrazione, anche quando l’altra persona è andata via e ha preferito proseguire da sola, sulle proprie gambe senza dover più dipendere da lei. Questa forma di “femminile” la si ritrova chiaramente anche nel modo di amare. Ossia queste persone tendono ad essere materne nei confronti dei loro partner, cercando di agevolare la loro vita, assumendosi responsabilità, a volte anche grandi, pur di far star bene la persona che hanno scelto di amare. Tutto ciò dà loro un forte potere, il più delle volte del tutto inconsapevole a livello di scelta, sulla vita dell’altra persona e una forma di sicurezza che ben si allinea alle necessità dell’elemento Terra della loro Venere natale, senza però dimenticare anche il grande costo che richiede sia in termini personali che non. Le sfumature, naturalmente, possono essere anche abbastanza definite a seconda del segno in cui cade Venere. In Toro sicuramente possiamo veder presente per antonomasia l’archetipo della Grande Madre, di colei che quando ama protegge e avvolge, rende unico il proprio partner e lo fa sentire al centro della propria attenzione, anche se poi gli richiede la quasi totale abnegazione a lei. Mentre, se Venere si trova nel segno della Vergine, si tratta di un modo di amare e dedicarsi sicuramente materno, ma molto più attento all’esterno, ai bisogni concreti, pratici, cercando di organizzare accuratamente la vita di coppia e trovando sempre l’occasione per non avere tempi morti, poiché l’imprevisto, o anche il semplice silenzio, le mette una forma di angoscia che può condurla nel caos più totale. Comunque in genere sceglie il partner sempre meticolosamente e raramente si lascia andare alle folli passioni, perché per quelle c’è sempre l’opportunità del tradimento, dell’avventura vissuta nella più totale passionalità, ma sempre però fine a se stessa. Infine la Venere nel segno del Capricorno porta la persona ad amare in modo prospettico – finalistico, tanto per usare un termine mutuato dal lessico junghiano, ossia la sua dedizione verso il partner e all’interno del rapporto è sempre diretta verso uno scopo, un obiettivo da realizzare. Il suo prendersi cura dell’altro non è un semplice e disinteressato atto d’amore, ma è una “assicurazione” sul futuro, un po’ come una volta lo erano i figli per i genitori quando non c’erano pensioni e sostegni di welfare che permettevano di poter continuare a vivere anche se non si poteva più lavorare ed avere quindi una fonte di reddito. Naturalmente non bisogna pensare a questa persona come una razionale, fredda e cinica, perché ha dei forti sentimenti che necessitano solo della sicurezza che la storia può avere un futuro per potersi poi manifestare. La forma opposta a quella della Madre è l’Etera, detta anche compagna, colei che ha la funzione di rendere il proprio partner forte, di infondergli autostima e spingerlo verso traguardi che senza di lei le sarebbero molto probabilmente preclusi. Ha il potere di aiutare il suo compagno a raggiungere uno sviluppo della personalità completo, a fargli fare contatto con la sua Ombra e Casa Prima 25 con la parte soggettiva della sua Anima, anche se ciò può presentare degli inconvenienti e dei pericoli oggettivi per la relazione, oltre che per se stessa. La Wolff ritiene che l’Etera è il genere di donna che può portare l’uomo alla separazione dalla propria moglie (e/o dalla madre) perché lo comprende profondamente, o almeno così gli fa credere, infondendogli quella carica vitale che aveva perduto, tanto da ridargli nuova vita e spingendolo a sperimentare tutte quelle strade che si era precluso per un senso di responsabilità nei riguardi del proprio entourage familiare. Per certi versi è così seduttiva da diventare una vera e propria Circe. Ma il lato positivo di questa donna sta proprio nel rendere grande il suo uomo, nell’appoggiarlo a realizzarsi e del resto è ormai noto che dietro uomini che hanno raggiunto il successo c’è sempre la figura di una grande donna Etera, una compagna silenziosa e appartata in pubblico, ma di grande potere e influenza in privato e soprattutto una indefessa sostenitrice delle idee e dei progetti del proprio uomo. Proprio in relazione all’Etera, scrive la Bolen: “Talvolta la donna ha il dono di attirare a sé molti uomini che la considerano la ‘donna speciale’; ha la capacità di vedere le loro potenzialità, di credere nei loro sogni e di ispirarli a realizzarli.” (pag. 219) Questa tipologia è ascrivibile alla posizione di Venere nei segni d’aria. Infatti la Venere in questo elemento diventa compagna per eccellenza, portando nella relazione l’elemento intellettivo, la capacità di creare qualcosa d’importante non solo sul piano personale, ma anche e soprattutto su quello sociale. La Venere nel segno dei Gemelli è quella che dà una particolare facilità nel rendere la relazione una vera e propria sfida culturale, un modo di arricchimento e stimolo reciproco a realizzare cose che senza l’aiuto dell’altro non sarebbero mai potute arrivare alla meta. La persona che ha la Venere in Gemelli è attratta da chi ha una forte determinazione e chiarezza nell’andare avanti e quindi le si rende possibile stimolare e apportare tutta la sua ricca vita intellettiva, tanto da risultare un vero e proprio motore propulsivo alla realizzazione del suo partner, ma di riflesso anche di se stessa, senza però il peso delle responsabilità, del rischiare in prima persona. Per cui il proprio compagno diventa non solo amante, ma anche amico, socio, collega. Mentre coloro che hanno la Venere in Bilancia possono essere l’incarnazione assoluta dell’archetipo dell’Etera, poiché in loro c’è quel forte potere seduttivo e quella capacità di far sentire il proprio partner al centro della loro vita, tanto da subdolamente “obbligarlo” a non deludere e quindi ad attivarsi ad essere sempre al meglio, a dare il massimo, spingendolo cosi all’ambizione e alla realizzazione se non proprio di se stesso, sicuramente di quella parte legata alla sfera sociale e professionale. Infine, la Venere nel segno dell’Acquario porta ad amare e a costruire relazioni basate sul senso di una forte amicizia, di una condivisione comune di un progetto che inizialmente può apparire anche utopico, irrealizzabile, ma che solo grazie alla forte determinazione e ostinazione (non dimentichiamoci che si tratta anche di un segno fisso) può con il tempo diventare realtà. In genere queste persone sono attratte da partner un po’ strani, che escono dai canoni 26 Casa Prima classici e ancor più provano una profonda affascinazione dalle loro idee che per quanto assurde possono essere, spesso, proprio grazie al partner, possono essere realizzare e diventare motivo di successo per entrambi. La terza figura, legata al piano impersonale, è quella dell’Amazzone. Qui troviamo la donna profondamente indipendente, colei che a differenza dell’Etera non vive alla luce del suo compagno, ma vuole la stessa, se non maggiore, parte di successo e di visibilità che ha lui e sicuramente non si metterà mai al suo servizio o comunque in secondo piano affinché possa realizzare un suo progetto. Queste persone hanno una affettività autoreferente, non necessariamente egoistica, ma tutto parte dal loro sistema di valori e quindi anche il proprio modo di amare nasce esclusivamente da quelle modalità che esse ritengono necessarie al proprio benessere emotivo e di riflesso del proprio partner. In genere è molto forte in loro la parte maschile, che naturalmente è molto più evidente se si tratta di una donna e in genere hanno un universo mentale ed affettivo simile, se non sovrapponibile, proprio a quello maschile. Sono individui molto indipendenti e non amano i rapporti simbiotici o comunque particolarmente legati da cose in comune, pur sapendo, però, essere presenti, generosi e disponibili nel momento del bisogno, quando si viene a creare una necessità, sia essa pratica o emotiva, da parte del proprio compagno. Questa forma strutturale è legata alla posizione di Venere nei segni di Fuoco, la quale in genere dà sempre una forte autonomia psichica e affettiva e una forte capacità di tuffarsi con estrema passione e una grande dose d’impulsività e precipitosità, nelle relazioni interpersonali, siano esse di natura strettamente sentimentale ed erotica che amichevoli. La Venere nel segno dell’Ariete tende a dare una natura fortemente passionale e impulsiva e una particolare impulsività, mista a forte impetuosità, che talvolta spinge a vivere più le avventure che non i rapporti veri e propri, strutturati e finalizzati ad una stabilità. In genere è la passione a fare da padrone nella vita di queste persone e difficilmente si accontentano di rapporti basati su compromessi o che richiedono da subito l’assunzione di responsabilità; in alcuni casi può esserci anche un ingenuo egoismo che può portare a rapporti tumultuosi e talvolta interrotti anche bruscamente e di cui non se ne comprende la ragione. Mentre chi ha Venere nel segno del Leone, di fondo ha una forte generosità, ma spesso interessata, magari semplicemente per fare colpo nella fase iniziale del corteggiamento, oppure finalizzata all’assunzione di potere e privilegi che possono arrivare dallo status del partner. Una volta raggiunta la meta, in genere ci si adagia sugli allori e ben difficilmente si tengono in grande considerazione i bisogni del partner, specie se implicano dei sacrifici o delle semplici rinunce, anche perché si ha la sensazione che nel rapporto si è la parte che dà molto di più e quindi può concedersi dei privilegi di tanto in tanto… Infine la Venere natale nel Sagittario comporta una profonda curiosità per tutto ciò che è diverso da sé e quindi anche a livello relazionale c’è costantemente il bisogno di sedurre chi apporta questo elemento di estraneità nella propria vita. Per alcune persone può essere la continua ricerca di qualcosa che dietro varie spiegazioni filosofiche non serve altro che a celare il proprio bisogno di libertà e autonomia al fine di rag- Casa Prima 27 giungere più agevolmente i propri scopi, ma allo stesso tempo c’è il forte bisogno di sentirsi continuamente stimolati intellettivamente al fine di poter fare da insegnante nei confronti del partner e mantenere un potere su di esso. Se la Venere in Leone dà la necessita di avere partner sudditi, quella in Sagittario vuole i propri partner dei veri e propri discepoli. Infine abbiamo la quarta forma di tipologia psichica che è costituita dalla donna Medium, che la Wolff subito avverte di non confondere con la donna dotata di poteri paranormali, poiché ella è la manifestazione inferiore del tipo, in quanto completamente assorbita dal suo inconscio. Questa donna è molto percettiva e sensibile e si pone sempre al centro della vita, pur mantenendo un atteggiamento neutrale, ma soprattutto è sempre immersa nell’atmosfera psicologica della sua epoca e del posto nel quale vive e quindi in profondo contatto con l’inconscio collettivo. Però ciò rappresenta un limite per il proprio Io, poiché l’inconscio collettivo travolge e indebolisce l’Io, rendendola insicura circa le proprie idee e intuizioni., ma tutto ciò non le dà un ancoraggio alla realtà e in alcune occasioni può metterla dinanzi al caos più totale. Come scrive la Wolff: “Essa può essere fonte d’ispirazione per le altre persone e particolarmente per l’uomo, poiché la donna medianica sente i fondamenti archetipici del suo spirito, li attiva ed in certe condizioni li rappresenta, spesso ella dà corpo al lato impersonale dell’Anima impersonale di lui e lo trascina in un vortice nel quale ella stessa è travolta.” (in Neri, pagg. 56/57) Poiché questa donna ha la forte capacità di “sentire” ciò che nell’altra persona è ancora inconscio, ciò può costituire un forte fattore di sofferenza e distruttività anche verso se stessa, poiché si ritrova a convivere con situazioni che molte volte sono evidenti solo alla sua mente medianica, sensitiva e fortemente percettiva. Sempre la Wolff crede che nell’aspetto positivo della tipologia Medium, questa donna possa essere al servizio: “… di un nuovo spirito del tempo che germoglia, come le prime martiri cristiane o le mistiche del Medioevo. Ai nostri giorni ella può diventare grafologa, astrologa, chirologia; nei tempi antichi aveva una funzione sociale come veggente, sibilla, sciamano.” (in Neri, pag. 57) Chiaramente questo tipo di donna non può che essere collegata alla posizione di Venere nei segni d’acqua, principio primo dell’intuizione e della medianità anche e soprattutto a livello affettivo. In genere le persone che hanno questa posizione di Venere nel proprio tema natale sono particolarmente sensibili ed empatiche nei confronti del partner, tanto da sentirne i più impercettibili cambiamenti d’umore e facendosene carico e soprattutto lasciandosi fortemente condizionare emotivamente tanto da drammatizzare eccessivamente e rischiando di mettere in serio pericolo la stabilità del rapporto, se non la relazione stessa, a causa di cambiamenti non ancora pronti ad essere resi coscienti e metabolizzati da parte del partner. In particolare, quando Venere si trova nel segno del Cancro è molto probabile che la persona acquisisca una particolare sensibilità durante il corso della vita nel cogliere al volo, anzi il più 28 Casa Prima delle volte in netto anticipo, le esigenze, i bisogni del proprio partner e di realizzarli ancor prima che si manifestino coscientemente, diventando una specie di fata buona a cui però è difficile riconoscere il merito di quanto fatto poiché il tutto è avvenuto sempre per via inconscia, mai chiara e definita, o comunque richiesta manifestamente dall’altra persona, tanto da finire con l’apparire poi, qualsiasi cosa si faccia all’interno della relazione, come scontata e dovuta e alimentando così, se perpetrata, un senso di frustrazione e rabbia che in alcuni casi genera risentimenti profondi che minano pericolosamente la stabilità della relazione. Quando invece Venere si trova nel segno dello Scorpione c’è la reale possibilità che la persona tenda a vivere in modo totalmente simbiotico con il partner, sviluppando una vera e propria forma di telepatia, tanto da perdere il confine tra il proprio e l’altro Sé e rischiare così il totale annullamento nell’altro. Il pathos dato dal sentirsi un solo corpo e una sola anima naturalmente comporta un vissuto emotivo profondo, ma anche estremamente pericoloso in quanto non riconosce il bisogno, tanto da parte propria quanto dall’altra parte, di spazi in cui poter stare da soli, di sentirsi liberi e ancora capaci di desiderare il partner. Infatti il vero problema può essere costituito dal passare del tempo che comporta in questo avvinghiante abbraccio fusionale la perdita del desiderio dell’altra persona, la perdita di quel particolare mistero che appariva così insondabile e che aveva fortemente attratto il partner verso chi ha la Venere in questa posizione natale. Infine la Venere nel segno dei Pesci comporta un tipo diverso di attaccamento, molto più subdolo e per certi versi vicino a quello che gli psicologi chiamano del “doppio legame”. Ossia queste persone tendono a creare un legame doppio, ambiguo con il partner, basato su due linguaggi e comportamenti differenti, a volte anche diametralmente opposti. È possibile passare da momenti di profonda dedizione e sottomissione ad altri di totale lontananza e imprendibilità, da lasciare esterrefatto anche il più poliedrico dei compagni di viaggio. Del resto la forte nota romantica, capace di intenerire e sciogliere anche il più duro dei partner è uno strumento pericoloso nelle mani di queste persone, le quali hanno sempre bisogno di ritrovarsi coinvolte in struggenti relazioni, ma quando sono ormai paghe di tale pathos, sono anche pronte ad aprire una porta che le porti via lontano, magari in altre avvincenti e forti emozioni. Il detto “in amore vince chi fugge” è particolarmente vero per questi individui, i quali per poter stare stabilmente in una relazione devono non avere mai la consapevolezza che l’altra persona è totalmente in loro pugno. In altre parole un po’ di sano sadismo, freddezza, indifferenza è ciò che serve loro per stare stabilmente in una relazione e per consolidarla. BIBLIOGRAFIA ■ J. BOLEN, Le dee dentro la donna, Ed. Astrolabio. ■ N. NERI, Oltre l’ombra, Ed. Borla Casa Prima 29 Renzo Baldini IL MITO DI ERCOLE E LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI L.A. 142-185 È possibile collocare nel tempo le Fatiche di Ercole? Una ricognizione sulla ‘precessione degli equinozi’ ci dice che la cosa non è impossibile, in special modo se ci rifacciamo alle gesta di un altro grande eroe dell’antichità, Gilgamesh. Le imprese sostenute da questi due eroi e cantate nei millenni sembrano far riferimento ad un fatto astronomico, cioè al cambio di era da quella del Toro a quella dell’Ariete, che stimiamo essere avvenuto nel 2326 a.C. Ma se così è, allora nulla vieta di andare avanti e, studiando il mito di Ercole, arrivare a collocare nel tempo e nello spazio anche la sua nascita, ovvero provare a stilare il Tema Natale del nostro eroe! Innocuo ‘divertissement’ che, con la scusa del gioco, ci permette di parlare di Costellazioni, Segni e Zodiaci, il tutto per conoscere più da vicino il cielo, i suoi misteri, la sua bellezza. La nascita di Ercole Ercole (Herakles, Eracle in greco) è il più celebre degli eroi greci, figlio di Zeus e di Alcmena, donna mortale nipote di Perseo. Si racconta che Zeus, invaghitosi della bella Alcmena, approfittando dell’assenza del marito di lei, Anfitrione, prese le sue sembianze e giacque con lei per una notte che egli fece durare quanto tre: “Ermete, per ordine di Zeus, aveva indotto Elio a spegnere i fuochi solari e a trascorrere il dì seguente a casa… la procreazione di un grande eroe quale Zeus aveva in mente non era infatti cosa che si potesse sbrigare in fretta…Ermete poi ordinò alla Luna di rallentare il suo corso, e al Sonno di intorpidire le menti degli uomini affinché non si accorgessero di quanto stava accadendo. Alcmena… godette innocentemente delle gioie coniugali col suo supposto marito per trentasei ore”.1 Da questa unione nacque, nella città di Tebe, Ercole. Alcmena, temendo però la gelosia di Era (moglie di Zeus), abbandonò il neonato in un campo fuori le mura della città. Zeus voleva che il bimbo diventasse immortale, ma per far questo avrebbe dovuto essere allattato da una dea. Su istigazione di Zeus, Atena condusse Era a passeggiare in quel campo: “Guarda che bel bimbo, Era!” disse Atena simulando sorpresa. “Sua madre de- 30 Casa Prima ve aver perduto il senno per abbandonarlo così! Suvvia, tu hai del latte, danne a questa povera creatura!”. Sconsideratamente Era prese il bimbo e si denudò il petto, ed Ercole si vi si attaccò con tanta forza che la dea gemendo per il dolore lo allontanò da sé; un getto di latte volò verso il cielo e divenne la Via Lattea. “Quale mostro è mai questo bambino!” gridò Era. Ma ormai Ercole era immortale e Atena sorridendo lo restituì ad Alcmena raccomandandole di averne cura e di farlo crescere bene. Il nome Ercole significa ‘gloria di Era’, secondo altri ‘il glorioso dono di Era’, espressioni che appaiono però in contraddizione con l’odio con cui la dea Era lo perseguitò nella vita. Eroe solare Ercole è un eroe solare, e il fatto che lo sia viene ribadito anche da certe leggende che dicono che egli nacque quando il Sole stava per entrare nella decima Costellazione, ovvero il Capricorno, e molti eroi o divinità solari (es. Zeus, Apollo, Mitra, Gesù) ‘nacquero’ al solstizio invernale, quando il Sole, raggiunta la sua più bassa declinazione, riprende a salire, annunciando la vittoria sulle tenebre (è in quei giorni infatti che la quantità di luce riprende ad aumentare, ovvero le giornate, come si suol dire, cominciano a riallungarsi). Ercole è conosciuto per le sue ‘Dodici Fatiche’, imprese che hanno nei secoli solleticato la fantasia di pittori, poeti e scrittori, ognuno esponendole attraverso la propria arte. Non esiste un ordine cronologico fisso delle Fatiche di Ercole, la loro successione variando secondo gli autori; l’unica cosa certa (tutti gli autori qui concordano) è che iniziano con l’uccisione del leone di Nemea. Alcuni poi dicono che le Fatiche furono dieci e che divennero dodici solo perché due furono ritenute non valide quindi ripetute. Ciò sembra ricollegarsi ad un antico calendario di dieci mesi i cui resti ancora oggi esistono nei nomi di settembre (settimo mese), ottobre (ottavo mese), novembre N° FATICA (nono mese) e dicem1 Uccisione del leone di Nemea bre (decimo mese). Sta di fatto comunque che 2 Distruzione dell’idra di Lerna nel mito le Fatiche si 3 Cattura della cerva di Cerinea sono imposte con il numero di dodici, molto 4 Cattura del cinghiale di Erimanto probabilmente per le5 Ripulimento delle stalle di Augia garle alla nuova scan6 Uccelli di Stinfalo sione temporale solare di dodici mesi che sop7 Cattura del toro di Creta piantò quella lunare di 8 Cattura delle cavalle di Diomede dieci. Di seguito, l’ordine cronologico delle 9 Cinto di Ippolita dodici Fatiche così co10 Cattura dei buoi di Gerione me si trova illustrato sulla mètope nel tem11 Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi pio di Zeus a Olimpia 12 Discesa nell’Ade (circa 460 a.C.): Casa Prima 31 E però vi sono stati autori che hanno variato tale ordine cronologico, come ad esempio lo storico greco Diodoro Siculo (90-20 a.C.) che inverte l’ordine della terza e della quarta (l’una al posto dell’altra) e della quinta e della sesta (l’una al posto dell’altra), anteponendo anche la dodicesima all’undicesima; oppure pensiamo al poeta greco Euripide (485-406 a.C.) che nella sua tragedia Eracle ne aggiunge di nuove in sostituzione di altre. Il fatto poi che siano dodici ha dato adito, nei secoli, a varie interpretazioni di natura astrologica. Se la prima Fatica è stata da molti legata al Segno del Leone, la seconda pare legarsi al Cancro (in questa Fatica un granchio, mandato da Era per disturbare Ercole nella sua lotta contro l’idra, viene dall’eroe ucciso, e allora Era, per ricompensare l’animale dei suoi servigi, lo immortalò tra i Segni dello Zodiaco); molti hanno pensato che, se questa è la partenza dell’abbinamento Fatiche/Segni, allora basta continuare tranquillamente la sequenza dei Segni a ritroso, così se la prima fatica è Leone e la seconda Cancro, la terza sarà Gemelli, la quarta Toro, la quinta Ariete, la sesta Pesci, la settima Acquario, ecc. Tale sistema, pur suggestivo e ‘razionale’, cozza però con la difficoltà di far combaciare il significato delle Fatiche, così come esse si sviluppano secondo questo ordine cronologico, con quello dei Segni (sicuramente quello che è l’ordine cronologico delle Fatiche a tutt’oggi accettato altro non è che un insieme di aggiustamenti via via eseguiti nel corso dei secoli e tesi a ritrovare una loro perduta originalità). Anche in epoca moderna vi sono state rivisitazioni delle dodici Fatiche in chiave astrologica, la più conosciuta delle quali è quella della teosofa e pensatrice inglese Alice Anna Bailey (1880-1949), fondatrice nel 1923 a New York della Scuola Arkana e che abbina le Fatiche ai Segni secondo un ragionamento esoterico.2 Ecco l’abbinamento fra Segni zodiacali e Fatiche così come concepito da A. A. Bailey: SEGNO FATICA CORRISPONDENTE Ariete Cattura delle cavalle di Diomede Toro Cattura del toro di Creta Gemelli Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi Cancro Cattura della cerva di Cerinea Leone Uccisione del leone di Nemea Vergine Cinto di Ippolita Bilancia Cattura del cinghiale di Erimanto Scorpione Distruzione dell’idra di Lerna Sagittario Uccelli di Stinfalo Capricorno Discesa nell’Ade Acquario Ripulimento delle stalle di Augia Pesci Cattura dei buoi di Gerione 32 Casa Prima Da parte nostra pensiamo che tale abbinamento debba però essere un po’ modificato, e diciamo questo basando le nostre argomentazioni su quella che è ed è stata la nostra pratica astrologica quotidiana, con particolare riferimento all’uso delle Rivoluzioni Solari ovvero dell’Ascendente di Rivoluzione: l’analisi delle varie vicende annuali e la loro comparazione con il Segno ascendente di quell’anno ha infatti permesso di abbinare a quest’ultimo la Fatica che maggiormente rifletteva il carattere delle suddette vicende, un po’ come se la persona, in quell’anno, rivivesse il tipo di scenario o di esperienze simbolicamente espresse in quella Fatica. Ed ecco come si presenta il nostro abbinamento Segni/Fatiche: SEGNO FATICA CORRISPONDENTE Ariete Uccelli di Stinfalo Toro Cattura del toro di Creta Gemelli Cattura della cerva di Cerinea Cancro Distruzione dell’idra di Lerna Leone Uccisione del leone di Nemea Vergine Cinto di Ippolita Bilancia Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi Scorpione Discesa nell’Ade Sagittario Cattura del cinghiale di Erimanto Capricorno Cattura delle cavalle di Diomede Acquario Ripulimento delle stalle di Augia Pesci Cattura dei buoi di Gerione Siamo convinti che, così come per tutti gli eroi solari, anche le imprese sostenute da Ercole abbiano come scenario il Cielo più che la Terra, potendo vedere in esse rappresentati, simbolicamente, eventi e storie che hanno le stelle, i pianeti, l’eclittica o l’equatore celeste come protagonisti (valga al proposito il fatto che addirittura alla sua nascita ‘crea’ la Via Lattea). Vediamo quindi di inquadrare meglio questo ‘scenario’. La precessione degli equinozi Si racconta che Ercole iniziò il suo lungo cammino, attraverso le dodici Fatiche, a mezzogiorno, cioè con il Sole in alto nel cielo, arrivato al massimo della sua magnificenza diurna; ebbene, traslando questa suprema posizione solare in ambito stagionale, l’apoteosi del Sole si ha in estate: traducendo questo in termini ‘siderali’ si potrebbe allora pensare ad una collocazione simbolicotemporale dell’inizio delle Fatiche nel momento in cui il solstizio estivo cadeva Casa Prima 33 nella Costellazione del Leone (ciò che porterebbe a collocare l’inizio delle sue gesta circa nel 4475 a.C., con il Sole equinoziale in Toro), oppure (altra ipotesi, più plausibile) nel momento in cui questo (il solstizio estivo) passò dal Leone al Cancro (e lo vediamo simbolicamente espresso, questo, all’inizio delle sue Fatiche, vista l’uccisione del Leone nella prima e l’assunzione in cielo del Cancro nella seconda), e ciò accadeva circa nel 2326 a.C., quando il Sole equinoziale primaverile passò dal Toro all’Ariete e quello solstiziale estivo dal Leone al Cancro. Questo ‘spostamento’ del Sole equinoziale ha a che fare con la precessione degli equinozi, dove assistiamo alla retrogradazione dei punti di incrocio fra eclittica ed equatore celeste (punto equinoziale primaverile, o 0° Ariete, e punto equinoziale autunnale, o 0° Bilancia), movimento calcolato in 00°00’50”,2564 all’anno (spostamento medio), così che percorre un Segno dello Zodiaco in 2148,98003 anni (chiamato ‘Grande Mese Cosmico’) e l’intero giro dello Zodiaco in 25787,76036 anni (chiamato ‘Grande Anno Cosmico’).3 Ma perché i punti equinoziali si spostano, e perché all’indietro? Insomma, cos’è questa precessione degli equinozi? Il fenomeno della precessione degli equinozi venne scoperto nel 134 a.C dall’astronomo greco Ipparco di Nicèa, inventore tra l’altro dell’astrolabio: volendo redigere un catalogo stellare mise a confronto le posizioni di alcune stelle da lui calcolate con quelle fatte 160 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari, e trovò che mentre le latitudini erano rimaste costanti erano invece aumentate, di uguale quantità, le longitudini di tutte le stelle. Le spiegazioni, disse a se stesso, potevano essere due: o le stelle si erano effettivamente spostate tutte nello stesso modo (ma perché non in latitudine?), oppure il punto di riferimento, lo 0° Ariete, non è un punto fisso di riferimento (ecco perché lo spostamento solo in longitudine). Concluse giustamente che il punto d’Ariete (l’incrocio tra eclittica ed equatore celeste) si spostava. Nella sua opera “Sullo spostamento dei solstizi e degli equinozi” darà anche la misura di questo spostamento: egli prese come stella di riferimento una fra le più luminose del cielo, Spica, l’alfa della Costellazione della Vergine; la misurazione da lui effettuata riguardo la distanza di questa stella dall’equinozio di autunno dava 6°, mentre al tempo di Timocari era stata misurata in 8° circa; supponendo un movimento uniforme, Ipparco concluse che lo spostamento dei punti equinoziali, avendo fatto 2° in 160 anni, ammontava a 45 secondi di grado all’anno (oggi sappiamo essere poco più di 50 secondi). In pratica questo fenomeno è dovuto al fatto che la Terra (non essendo una sfera perfetta ma uno sferoide, cioè schiacciata un po’ ai poli ovvero con un rigonfiamento equatoriale), nel suo ruotare su se stessa ha un comportamento simile ad una trottola: ciò dipende dall’attrazione combinata del Sole e della Luna sul rigonfiamento equatoriale terrestre; questa particolarità fa deviare l’asse di rotazione terrestre che così assume un lento movimento conico retrogrado intorno all’asse dell’eclittica stimato in circa 25787 anni.4 Tale fenomeno genera anche uno spostamento sempre retrogrado, lungo l’eclittica, dei punti equinoziali di primavera (0° Ariete) e di autunno (0° Bilancia) stimato in 00°00’50”,2564 in un anno (ecco perché si chiama precessione, cioè precede, 34 Casa Prima viene prima, anticipa). Lo spostamento del punto d’Ariete (lo 0° Ariete o punto gamma, origine delle longitudini e delle ascensioni rette) fa sì che le longitudini celesti e le ascensioni rette aumentino continuamente; così è per le longitudini celesti di tutte le stelle, che aumentano di 50”,2564 ogni anno, mentre le latitudini celesti rimangono costanti. La precessione, determinando un lento spostamento retrogrado dell’eclittica rispetto all’equatore celeste, fa sì che il punto 0° Ariete (cioè l’equinozio di primavera) oggi non si trovi più nella costellazione dell’Ariete ma in quella dei Pesci (e prossimo ad entrare in Acquario o già entrato secondo alcuni studiosi), muovendosi così in senso retrogrado: …Gemelli, Toro, Ariete, Pesci, Acquario, ecc. Ciò è causa, da un bel po’ di secoli, della non collimazione fra Segni zodiacali e Costellazioni, nel senso che oggi, pur dicendo che il Sole, il 21 marzo, entra in Ariete (il Segno), in realtà è al confine fra Pesci e Acquario (Costellazioni). Questo ha dato la stura agli astronomi per criticare (ma è un eufemismo!) l’astrologia, dicendo, i più buoni, che se gli astrologi vogliono avere almeno un minimo di serietà dovrebbero considerare questo spostamento, così da non più dire ad una persona nata il 30 marzo che è dell’Ariete ma dei Pesci: che diamine, mica è nata 2000 anni fa! E giù risate sull’ignoranza degli astrologi. Direi piuttosto pianti, ma sull’ignoranza (voluta?) degli astronomi in fatto di astrologia, sì perché l’astrologia che noi trattiamo non prende in considerazione lo ‘zodiaco delle Costellazioni’ ma si basa sullo ‘zodiaco tropico’. D’altronde la primavera non inizia quando il Sole si trova a 0° della Costellazione dell’Ariete ma quando la sua declinazione è pari a zero, ovvero quando la durata del giorno eguaglia quella della notte, ciò che avviene tutti gli anni intorno al 21 di marzo, così che quel punto ha nome ‘punto d’Ariete’ e avrà sempre quel nome, designando così il grado 0 dell’eclittica, inizio dello zodiaco; oppure pensiamo ai tropici, che gli astronomi chiamano col nome di Tropico del Capricorno e Tropico del Cancro, pur sapendo che il Sole quando arriva alla sua massima declinazione non è in Cancro ma nella Costellazione dei Gemelli, ma non per questo viene chiamato ‘Tropico dei Gemelli’, così che quel punto sarà sempre il grado 90 dell’eclittica, designando l’inizio del quarto Segno (o quarta ‘stazione solare’), e che quando il Sole arriva alla sua minima declinazione non è in Capricorno ma nella Costellazione del Sagittario, ma non per questo lo chiamano ‘Tropico del Sagittario’, così che quel punto sarà sempre il grado 270 dell’eclittica, inizio del decimo Segno (o decima ‘stazione solare’). Dei Segni e delle Costellazioni Occorre quindi a questo punto mettere le cose al loro giusto posto, facendo un po’ di chiarezza sulla questione ‘Segni/Costellazioni’. Intanto diciamo che esistono almeno tre modi di vedere, disegnare e utilizzare le Costellazioni, in special modo quelle che gravitano nei pressi dell’eclittica; in pratica è come se avessimo tre ‘zodiaci’: quello delle Costellazioni (usato dagli astronomi), quello dei Segni siderali (utilizzato dagli astrologi ‘sideralisti’) infine quello dei Se- Casa Prima 35 gni tropici (quello comunemente usato dalla maggior parte degli astrologi). Vediamoli uno per uno. a) Lo zodiaco delle Costellazioni. Dal latino constellatio, ‘raggruppamento di stelle’. La nascita delle Costellazioni si perde veramente nella notte dei tempi: il cielo notturno, con quelle piccole luci incastonate nella volta celeste, ha sempre affascinato l’essere umano; un po’ come quando da bambini ci divertivamo a ‘vedere’ nella forma di alcune nuvole un viso, un cane o altro animale, così l’essere umano si prese la briga di unire fra loro alcune stelle così da formare delle figure (si hanno testimonianze di questo che risalgono al Paleolitico, circa 50000 anni fa); a differenza però del gioco con le nuvole, qui la molla che spinse a cimentarsi in questi disegni astrali non era il divertimento ma alcune esigenze sia pratiche sia religiose, così le Costellazioni fornivano una ‘scenografia’ che permetteva di meglio controllare e apprezzare lo scorrere del tempo, dando al sole e alla luna un palco su cui muoversi e all’uomo dei buoni punti di riferimento per orizzontarsi (sia sulla terra sia in mare) e per scandire i vari tempi agricoli, ma anche davano all’essere umano un senso di ordine celeste che proprio perché contrastava con le difficoltà terrene dava appigli spirituali per poterle, quest’ultime, sostenere. Noi oggi abbiamo delle Costellazioni che gli antichi non avevano e viceversa. Dalle 20-25 Costellazioni del Paleolitico Superiore (18000 a.C.), alle 45 catalogate da Ipparco (II sec. a.C.), siamo passati alle 48 di Tolomeo (II sec. d.C.), alle 60 di Johann Bayer (nel 1603), fino ad includere nuove Costellazioni nate dalla fervida fantasia degli astronomi sulla spinta della scoperta di nuove terre in special modo nell’emisfero australe, così nacquero Costellazioni i cui nomi richiamano terre esotiche, come il Tucano, la Fenice, l’Uccello del Paradiso, il Camaleonte, ma anche nomi legati alle nuove scoperte in campo tecnologico, così abbiamo le Costellazioni del Microscopio, della Bussola, del Compasso, del Telescopio, ecc. Per mettere ordine in tutto questo marasma, l’Unione Astronomica Internazionale (UAI), riunitasi a Leida nel 1928, definì in maniera ufficiale sia il confine di ciascuna Costellazione sia il loro numero, fissato in 88. Alcune di queste Costellazioni (in numero di 13) si trovano a toccare l’Eclittica, e per questo vengono chiamate Costellazioni zodiacali; ognuna ha un’ampiezza diversa dall’altra, ed anche sull’Eclittica occupano spazi diversi; vediamole: Ariete (occupa uno spazio, sull’Eclittica, di 26°), Toro (35°), Gemelli (28°), Cancro (21°), Leone (35°), Vergine (43°), Bilancia (24°), Scorpione (7°), Ofiuco (18°), Sagittario (34°), Capricorno (28°), Acquario (24°), Pesci (37°). Come vediamo, la Costellazione dello Scorpione, che sappiamo essere, nella sua totalità, molto ampia, qui è quella che occupa il minor spazio, trovandosi infatti la maggior parte di essa a Sud dell’eclittica: il Sole attraversa questa piccola porzione di Scorpione dal 23 al 30 novembre circa, dopo di che entra nella Costellazione dell’Ofiuco. Questo ‘zodiaco’ è quello delle Costellazioni e segue la precessione degli equinozi: infatti questo lo si evince dalla data di ingresso del Sole in Scorpione sopra menzionata: per l’astrologo il Sole, il 23 novembre, si trova invece a circa 1° del Segno del Sagittario. In pratica, tanto 36 Casa Prima per fare un altro esempio, per gli astronomi il Sole è entrato (nel 2005) nella Costellazione dell’Acquario il 16 febbraio alle 04h 25m, quando invece, per noi astrologi, quel giorno e a quell’ora il Sole si trovava già a 27°33’ del Segno dell’Acquario, ciò che ci dice che la maggior parte del Segno dell’Acquario si trova all’interno della Costellazione del Capricorno. Se usassimo questo tipo di zodiaco il Sole attraverserebbe i vari Segni (pardon! Costellazioni) con periodi diversi, stazionando ad esempio in Scorpione per soli sette giorni e in Vergine per quarantatré, in più avendo soggetti (i nati dal 1 al 17 novembre) che apparterrebbero all’Ofiuco. Ecco come apparirebbe la suddivisione dei vari periodi annuali se tenessimo conto di questo ‘zodiaco’: COSTELLAZIONI PERIODO Ariete Dal 18 aprile al 15 maggio Toro Dal 16 maggio al 21 giugno Gemelli Dal 22 giugno al 20 luglio Cancro Dal 21 luglio al 11 agosto Leone Dal 12 agosto al 16 settembre Vergine Dal 17 settembre al 30 ottobre Bilancia Dal 31 ottobre al 22 novembre Scorpione Dal 23 novembre al 30 novembre Ofiuco Dal 1 dicembre al 17 dicembre Sagittario Dal 18 dicembre al 20 gennaio Capricorno Dal 21 gennaio al 16 febbraio Acquario Dal 17 febbraio al 12 marzo Pesci Dal 13 marzo al 17 aprile E però questo è uno zodiaco ‘reale’ (per quanto possa essere ‘reale’ un qualcosa – l’ampiezza e i confini delle Costellazioni – costruito a tavolino), ovvero tiene conto dell’effettiva posizione del Sole (e di qualsiasi altro corpo celeste) sullo sfondo delle Costellazioni e di quello che vediamo in cielo. Secondo queste posizioni, allora, e secondo l’ampiezza data alle Costellazioni, la coincidenza fra quello che è stato deliberato essere l’inizio della Costellazione dell’Ariete e lo 0° del Segno dell’Ariete (il punto gamma, inizio dello Zodiaco) dovrebbe essere avvenuta circa nell’anno 0 della nostra era;5 siccome poi lo 0° Ariete altro non è che il 30° Pesci, secondo tale computo in quell’anno il punto gamma sarebbe entrato nella Costellazione dei Pesci, dove è tuttora e dove dovrebbe restare fino al 2650 (la Costellazione dei Pesci, abbiamo visto, ha un’ampiezza di 37°, così che essendo lo spostamento annuo del ‘cielo’ di Casa Prima 37 50”,2564 il punto gamma stazionerebbe in questa Costellazione per appunto 2650 anni). Se dovessimo tenere conto dell’ampiezza di ognuna delle Costellazioni zodiacali (ampiezza, ripetiamo, calcolata a tavolino nel 1928), il punto gamma, lo 0° Ariete, sarebbe entrato nella Costellazione dei Gemelli nel 6374 a.C., in quella del Toro nel 4369 a.C., in quella dell’Ariete nel 1862 a.C., in quella dei Pesci nell’anno 0, mentre entrerà in quella dell’Acquario nel 2650. Ovviamente, come abbiamo detto, l’ampiezza delle Costellazioni è arbitraria, così che, arbitrario per arbitrario, alcuni (ma è il sistema che usavano gli antichi) hanno preferito, per comodità di calcolo e di visualizzazione, dividere l’intera eclittica in tante ‘costellazioni’ uniformi ognuna ampia 30°, così da formare 12 divisioni del percorso apparente del Sole: così facendo è ovvio che l’ingresso del punto gamma, o 0° Ariete, in questo tipo di ‘costellazioni’ avverrà in tempi diversi. Ciò si riferisce ad un altro tipo di zodiaco, quello ‘siderale’, sul quale si basa la teoria delle Ere astrologiche. b) Lo zodiaco siderale. Da sidus, stella. È composto dalle dodici (e non tredici) Costellazioni zodiacali, e però, a differenza del su menzionato zodiaco, qui alle Costellazioni viene data la stessa ampiezza, cioè 30°. Per differenziarle dalle Costellazioni reali e disuguali queste sono state chiamate ‘Segni’. In pratica l’intera cintura zodiacale è stata divisa in dodici settori uguali (i Segni), tutti ampi 30°, e ad ognuno è stato assegnato il nome della Costellazione corrispondente. Ciò appartiene anche al cosiddetto ‘zodiaco tropico’ (spiegheremo dopo cosa è), ma qui la differenza è che questi Segni seguono di pari passo la precessione degli equinozi così come fanno le Costellazioni. Per spiegare in cosa consista questo zodiaco dobbiamo rispondere a due domande: perché qui (e nello zodiaco tropico) è stata data un’ampiezza regolare alle Costellazioni? E perché dodici invece di tredici, visto che le Costellazioni zodiacali sono tredici? Tutto si gioca sulla relazione Terra/Sole, sul ciclo delle stagioni e sui mesi, quest’ultimi in numero di dodici divisi in quattro stagioni, così che per ricreare un’armonia fra le cose celesti e quelle terrene si è arrivati a contemplare dodici stazioni solari, o soggiorni solari (hospitium, diceva Marziano Capella nel V secolo della nostra era); quindi il cerchio zodiacale che ricalca il ciclo stagionale: “Il più antico testo astronomico babilonese conosciuto, il ‘Mul Apin’, considerava un anno teorico di dodici mesi di trenta giorni ciascuno, e la volta celeste era divisa in quattro parti che rispecchiavano le quattro corrispondenti stagioni terrestri. Il segno zodiacale non è quindi altro che il mese dell’anno solare”.6 I Segni zodiacali, in numero di dodici e ampi ognuno trenta gradi, nulla hanno quindi a che vedere con le Costellazioni, anche se vi è stato un momento storico in cui Segni e Costellazioni coincidevano, o meglio, lo 0° Ariete si trovava effettivamente all’interno della Costellazione dell’Ariete (perché Segni e Costellazioni non potranno mai coincidere l’uno con l’altra essendo diverso il modo di computare le loro ampiezze). Purtroppo non sappiamo esattamente quando si è presentata questa coincidenza, o meglio, lo sapremmo se avessimo a disposizione un punto di riferimento, un punto di partenza; tale difficoltà non ha impedito, anzi, ne è stato il motivo, il cercare, dietro le 38 Casa Prima argomentazioni le più varie, il tempo di questa coincidenza quindi il punto di partenza; vari studiosi si sono cimentati in questa impresa, cercando indietro nel tempo un momento particolare, ad esempio quando una stella si trovava in una posizione strategicamente interessante, ad esempio a 0° di un Segno, determinando così un punto di riferimento molto importante, ovvero l’inizio di quel Segno ‘siderale’ ove la stella si trovava (e di conseguenza, di 30° in 30°, tutti gli altri Segni), ed è così che alcuni studiosi pensano di aver trovato il momento di questa coincidenza Segni/Costellazioni ad esempio nel momento in cui la stella Alcyone, la eta della Costellazione del Toro, facente parte dell’ammasso delle Pleiadi (stella che in tempi antichi era considerata addirittura il sole della nostra galassia e che in India aveva nome Amba, ‘La madre’, mentre gli Arabi la chiamavano Al wasat, ‘La centrale’ e i Babilonesi Temennu, ‘La pietra angolare’), si trovava a 0° Toro, circa nel 148 a.C., oppure quando la stella Regulus (il ‘regolo’!), l’alfa della Costellazione del Leone, si trovava a 0° Leone, circa nel 138 a.C., o ancora quando la stella Spica, l’alfa della Costellazione della Vergine, si trovava a 0° Bilancia, circa nel 293 della nostra epoca (o a 29° Vergine secondo altri, e allora avremo il 221), oppure quando la stella Aldebaran, l’alfa della Costellazione del Toro, si trovava a 15° Toro, e allora avremo il 224. Da parte nostra nutriamo una certa simpatia per la Costellazione dell’Orsa Maggiore, e più precisamente per il Gran Carro; da considerare che, solitamente, le Costellazioni sono formate da stelle che nulla hanno in comune tra loro se non il fatto di essere vicine l’un con l’altra solo prospetticamente (ciò che agevola il disegno di figure ben definite all’occhio umano); le stelle invece dell’Orsa Maggiore (le cinque stelle principali più altre dodici minori) fanno parte di un ‘ammasso aperto’ e sono tra loro legate fisicamente: infatti si muovono tutte verso un’unica direzione, come se fossero uno stormo d’uccelli che migrano (sembra che di questo ‘sciame’ faccia parte anche Sirio). Nell’antichità, e soprattutto nella cultura egizia, Sirio e l’Orsa Maggiore erano tenute in grande considerazione. L’Orsa Maggiore era chiamata dagli egizi la Coscia, e veniva appunto rappresentata da una coscia di animale (di toro ma a volte anche di ariete), così come si può vedere, ad esempio, nello zodiaco sul soffitto del tempio di Denderah in Egitto. Due stelle dell’Orsa, precisamente Phecda, la gamma dell’Orsa Maggiore, il cui nome significa proprio ‘coscia’, e Megrez, la delta dell’Orsa Maggiore, il cui nome significa ‘la radice della coda’, erano due stelle molto importanti perché tramite esse era possibile individuare la Stella Polare dell’epoca, Thuban, l’alfa della Costellazione del Draco, quindi l’asse nord-sud. Ebbene, la stella Phecda, che dà appunto il nome egizio alla Costellazione, e che attualmente (2005) colloca il suo ‘piede’ sull’eclittica a 0°27’ del Segno della Vergine, nel 177 a.C. lo collocava a 0° Leone: possiamo pensare che, vista l’importanza che questa stella aveva (ad esempio gli egizi la usavano per l’allineamento delle piramidi), possa essere presa come punto di riferimento siderale quindi come indicatrice della data della coincidenza fra Segni e Costellazioni. Qui di seguito uno schema riassuntivo delle varie ipotesi sulla data di coincidenza Segni/Costellazioni in ordine cronologico crescente: Casa Prima Nome 39 Inizio Era dei Pesci e coincidenza Segni/Costellazioni Posizione Punto Gamma calcolata al 01/01/2000 Quindi inizio Era dell’Acquario R. Baldini 177 a.C. 00°22’36” Acquario 1973 S. Ghivarello 152 a.C. 00°01’40” Acquario 1998 M. Duval 138 a.C. 29°49’57” Pesci 2012 Nostradamus 3 a.C. 27°56’51” Pesci 2147 De Luce 7 d.C. 27°48’49” Pesci 2156 Fagan/Bradley 221 24°50’05” Pesci 2370 H.C. Lahiri 290 23°51’40” Pesci 2439 B.V. Raman 394 22°24’54” Pesci 2543 Ovviamente tutto questo è simbolico, sia perché abbiamo dato un valore fisso allo spostamento nei secoli del moto precessionale, qui calcolato in 2148,98003 anni per Segno, ma soprattutto perché nessuno sa dove collocare la ‘tacca di riferimento’ in cielo. Rifacendosi alla cultura astrologica indiana lo spostamento degli equinozi viene chiamato ayanamsa, che per i ‘sideralisti’, ovvero i seguaci di questo zodiaco, è calcolato per l’anno 2000 in 23°51’40” (prendono quindi il sistema di H.C. Lahiri, adottato dall’astrologia ‘sideralista’ indiana). In questo tipo di zodiaco i Segni, in quanto appunto ‘siderali’, si spostano con le stelle, così, con tale sistema, una nascita avvenuta ad esempio il 25 marzo del 2000 alle ore 12 non ha il Sole a 5° 05’ Ariete (secondo lo zodiaco tropico) ma, spostandosi i Segni all’indietro assieme alle Costellazioni, a 11° 13’ Pesci. Questa particolarità del movimento di precessione equinoziale ha dato poi il via alle cosiddette Ere astrologiche, cioè a quei grandi periodi di tempo (tutti di 2148,98003 anni) in cui, stazionando l’equinozio primaverile in un certo Segno, a quest’ultimo viene data la giurisdizione su tutto quel periodo; così quando l’equinozio di primavera entrò in Toro, prese il via l’Era del Toro, ed essa andò avanti per circa 2149 anni fino a che, per lo spostamento retrogrado del punto equinoziale, questi non entrò in Ariete, facendo partire l’Era dell’Ariete (anch’essa della durata, circa, di 2149 anni), che a sua volta lasciò il posto all’Era dei Pesci, fino ad arrivare ad oggi in cui l’equinozio primaverile, pur chiamandosi per comodità 0° Ariete, cade in Acquario (o ancora in Pesci per alcuni studiosi). Ovviamente anche l’altro punto equinoziale e gli altri due solstiziali seguono questi cambiamenti, così, ad esempio, quando l’equinozio di primavera era in Toro, il solstizio estivo si presentava in Leone, quello invernale in Acquario, mentre l’equinozio autunnale vedeva il Sole in Scorpione. E però abbiamo detto che non è facile capire quale ‘tacca’ nel cielo debba essere presa come punto di riferimento per far partire esattamente gli inizi di 40 Casa Prima queste Ere, ogni studioso esponendo la sua idea giustificandola con validi argomenti; tuttavia, posto che l’inizio dell’Era dell’Acquario, secondo la nostra ipotesi, debba porsi all’anno 1973, questa dovrebbe essere la sequenza dell’inizio delle varie Ere: Ere astrologiche inizio Era della Vergine 13071 a.C. Era del Leone 10922 a.C. Era del Cancro 8773 a.C. Fondazione di Gerico, prima città con cinta muraria (8350 a.C.) Era dei Gemelli 6624 a.C. Diffusione dell’aratro e invenzione della ruota (Mesopotamia) Era del Toro 4475 a.C. Civiltà Egizia Era dell’Ariete 2326 a.C. Fondazione misteri eleusini (1216 a.C.) Caduta di Troia (1184 a.C.) Era dei Pesci 177 a.C. Era dell’Acquario alcuni eventi associati al periodo Distruzione di Atlantide (9528 a.C.) Nascita di Cristo (11-12 a.C.) 1973 d.C. b) Lo zodiaco tropico. Dal greco tropê, mutamento, rivolgimento, intendendo il movimento apparente del Sole che giunto alla sua massima distanza dall’equatore (23°26’) inverte il suo moto e torna ad avvicinarvisi. È il normale zodiaco utilizzato dagli astrologi, composto da dodici Segni ognuno ampio trenta gradi. Non segue la precessione degli equinozi ma è fisso, ed ha il suo inizio all’equinozio di primavera, quando il Sole ha declinazione 0°, zona altrimenti detta punto d’Ariete. Da lì hanno inizio dodici suddivisioni, i soggiorni mensili del Sole, ovvero i Segni comunemente intesi. È uno zodiaco fisso in quanto stagionale, per questo non può seguire la precessione degli equinozi, ché la primavera non ha inizio quando il Sole arriva a 0° della Costellazione dell’Ariete ma quando il Sole raggiunge la declinazione di 0° e passa da sud a nord dell’equatore, e questo avviene immancabilmente il 20 o il 21 di marzo di ogni anno. È quindi uno zodiaco solare, legato al rapporto Terra/Sole, non stellare. Le Ere astrologiche Se ritorniamo per un attimo alla tabella relativa alle varie ipotesi riguardanti la collimazione Segni/Costellazioni vediamo in essa grosse disparità, ciò dovuto al fatto che non è facile dire quale ‘tacca’ del cielo possa fare da punto di riferimento, quale situazione astrale prendere come punto di partenza. Noi qui abbiamo optato per la gamma dell’Orsa Maggiore, la stella Phecda, quando es- Casa Prima 41 sa, astrologicamente parlando, si proiettava sull’eclittica al centoventesimo grado, cosa che avvenne intorno al 177 a.C., momento in cui poniamo l’inizio dell’Era dei Pesci; ed ecco che un semplice calcolo ci fa vedere che l’inizio della tanto attesa Era dell’Acquario è avvenuto nel 1973; qualcuno (già grandicello all’epoca) si meraviglierà che un’Era tanto agognata e mitizzata sia già iniziata…e manco se ne era accorto! E sicuramente andrà subito a rovistare nella memoria per capire cosa può essere capitato in quell’anno che facesse capire che si era tutti testimoni di un così grande evento, pensando che un avvenimento del genere (il cambio da un’Era all’altra) debba per forza essere accompagnato da qualcosa di eclatante; purtroppo la cosa non sta in questi termini, e i motivi sono tanti, non ultimo il fatto che i tempi celesti vibrano su lunghezze diverse da quelli terrestri, così che un evento in cielo può manifestarsi in terra anche dopo anni. Ma quanti? Difficile dirlo, pensando poi ogni Era diversa dall’altra; tuttavia crediamo che un inizio debba esserci, e secondo nostre ipotesi pensiamo di porlo dai 150 ai 180 anni dopo l’inizio “ufficiale” (con media 165,30615 anni). Abbiamo visto che un’Era ha una durata temporale di 2148,98003 anni, periodo di tempo tutto sotto la giurisdizione di un Segno; ora è chiaro che in un lasso di tempo così ampio accadono nella storia umana avvenimenti i più disparati, cambiano le epoche, gli usi, i costumi, la tecnica, ecc.; ciò fa capire che sì, tutto il periodo è, poniamo, sotto il Segno dei Pesci, ma non è escluso che possa essere suddiviso in sottoperiodi ognuno con un carattere diverso dall’altro. Ebbene, se noi dividiamo tutto il periodo (ovvero il Segno che dà il nome all’Era) in tredici parti, e ognuna la poniamo sotto un Segno, avremo il ‘carattere’ di questi sottoperiodi; in pratica ricreiamo, all’interno del Segno, un mini zodiaco, partendo con il Segno che dà il nome a tutta l’Era e finendo con il Segno precedente quello della successiva Era, ma andando in senso orario, cioè contro l’ordine dei Segni, in virtù della precessione degli equinozi; ma vediamo la tabella sotto che rappresenta, schematizzato, il Segno dei Pesci (quindi l’Era dei Pesci): abbiamo diviso in tredici e non i dodici per far sì che l’ultimo mini-segno sia quello precedente la nuova Era (in questo caso l’Era dell’Acquario); se noi prendiamo il periodo di durata di un’Era, ovvero 2148,98003, e lo dividiamo per 13, avremo come risultato 165,30615 anni, durata di ogni sottoperiodo il quale si troverà sotto un Segno, come vediamo nella tabella; quindi il primo sottoperiodo dell’Era dei Pesci sarà ovviamente Pesci, il secondo (andando indietro) sarà Acquario, poi Capricorno, poi Sagittario, e via di questo passo fino a che l’ultimo sottoperiodo sarà nuovamente Pesci per far sì che l’inizio della nuova Era si ponga sotto l’Acquario. Ma visualizziamo meglio questi sottoperiodi dell’Era dei Pesci, Era il cui inizio abbiamo posto nel 177 a.C.; da questa data e per circa 165 anni siamo all’interno del sottoperiodo Pesci, quello che dà inizio all’Era; è un periodo di preparazione e serve come momento di transizione da un’Era all’altra, quindi ancora intriso della precedente Era Ariete ma sempre più Pesci mano a mano che gli anni passano. Siamo tutti d’accordo nel dire che l’evento caratterizzante l’Era dei Pesci è stato la nascita di Cristo: se osserviamo la tabella sotto- 42 Casa Prima stante vediamo che essa si pone proprio all’inizio del sottoperiodo Acquario, Segno che si dice rivoluzionario, che rompe le regole (e comunque simbolo di aqua vitae), dominato da Urano che tra le altre cose rappresenta la cometa che penetrando nella sterile terra dà ad essa la vita.7 Non meravigli il fatto che la nascita di Cristo si trovi così indietro rispetto alla tradizione: pensiamo giusto quanto ipotizzato da Sergio Ghivarello riguardo il prendere come punto di riferimento di essa il passaggio della cometa di Halley al suo perielio avvenuta nell’ottobre del 12 a.C.8 ANNI* SOTTOPERIODI EVENTI CARATTERIZZANTI IL PERIODO 177 a.C. Inizio Era Pesci Fine delle guerre puniche (146 a.C.) Egemonia di Roma 12 a.C. Acquario Nascita di Cristo (11-12 circa a.C.) 155 d.C. Capricorno 320 Sagittario Concilio di Nicea (325) 485 Scorpione Teodorico, re degli Ostrogoti, conquista l’Italia (493) Nascita di Maometto (570 ca.). Egira (622) 651 Bilancia Conversione dei Longobardi al cattolicesimo (650) Incoronazione imperiale di Carlo Magno (800) 816 Vergine Benedetto di Aniane impone ai monasteri occidentali la regola benedettina (816) 982 Leone Scisma d’Oriente: rottura tra la Chiesa occidentale e quella orientale (1054) 1147 Cancro Inizio del movimento valdese (1170) 1312 Gemelli Trasferimento del papato ad Avignone (1309) Dante termina la Divina Commedia (1313) 1478 Toro 1643 Ariete Fondazione di colonie inglesi in America Rivoluzione americana e francese 1808 Pesci Napoleone. Congresso di Vienna (1815) Guerre di indipendenza. Guerre mondiali 1973 Inizio Era Acquario * Arrotondati per eccesso Scoperta dell’America (1492). Primi fermenti che portarono poi alla Riforma di Martin Lutero (1517) Conquista della Luna (1969) Movimento hippy. Nuove religioni Casa Prima 43 Ercole e Gilgamesh Abbiamo prima accennato al fatto che Ercole è un eroe solare; non è certo il solo, quasi tutti gli eroi lo sono, e tra questi possiamo certamente annoverare Gilgamesh, quinto re di Uruk, la più grande città della Mesopotamia meridionale, vissuto nel III millennio a.C.. Ma che c’entra un re mesopotamico con Ercole? Intanto diciamo che Gilgamesh è il protagonista di un poema molto antico (anzi, potremmo dire il più antico poema pervenutoci), formato da dodici canti, di circa trecento righe l’uno, incisi su dodici tavolette scoperte nella seconda metà del XIX secolo a Ninive nella biblioteca del re Assurbanipal III (668-627 a.C.). Questo poema è conosciuto come ”Epopea di Gilgamesh”. Vi si raccontano le gesta che questo re, insieme al fidato amico Enkidu, porta avanti: vi si racconta di un diluvio, di un affronto ad una dea e dell’uccisione del ‘Toro del Cielo’, di un viaggio in una foresta di cedri, della morte del fido Enkidu, della ricerca dell’erba dell’immortalità, insomma di tutta una serie di azioni ed eventi tipici di un eroe, e Gilgamesh lo era. Qui trattiamo di questo re perché le sue gesta sono in parallelo con quelle di Ercole; come dice il Graves: “…la fonte comune [dei miti di Ercole e di Gilgamesh] è probabilmente sumerica. Come Eracle, Gilgamesh uccide un mostruoso leone e ne indossa la pelle (…), sopraffà un toro afferrandolo per le corna, scopre un’erba misteriosa che rende invulnerabili (…), segue il Sole nel suo viaggio (…) e visita il giardino delle Esperidi dove, dopo aver ucciso un drago che avvolge l’albero sacro con le sue spire, è ricompensato con due sacri oggetti dell’Oltretomba (…)”.9 Esiste quindi un forte parallelismo fra Gilgamesh ed Ercole (che riteniamo coevi): le imprese da loro portate avanti vogliono simboleggiare un cambiamento d’epoca, un mutamento siderale: Ercole inizia le sue imprese uccidendo un leone, mentre Gilgamesh inizia le sue uccidendo un toro: le due azioni avvengono nello stesso tempo (2326 a.C.) e vogliono indicare, se le trasportiamo nel loro vero scenario, cioè il cielo, che dalla croce dei Segni fissi si passò a quella dei Segni cardinali; in Attica (dove scorrazzava Ercole) l’anno iniziava in estate, mentre in Mesopotamia (patria di Gilgamesh) in primavera: ecco il diverso compito affidato ai due eroi: Ercole ‘sposta’ il solstizio estivo dal Leone al Cancro (uccidendo il Leone), Gilgamesh ‘sposta’ l’equinozio primaverile dal Toro all’Ariete (uccidendo il Toro Celeste). Sembrano azioni diverse ma tutti e due non fanno altro che spostare la lancetta dell’orologio cosmico all’unisono, uno lavorando sui solstizi, l’altro sugli equinozi (culture diverse, inizi di anno diversi). Dalla Terra al Cielo: la nascita di Ercole Ma ritorniamo al nostro Eroe e cerchiamo, dopo aver fatta la conoscenza dello ‘scenario’ legato alla precessione degli equinozi, di inquadrare meglio il personaggio e la sua storia, ovvero: è possibile, con le informazioni che il mito ci dà, arrivare a costruire il ‘cielo di nascita’ di Ercole? Abbiamo visto che Ercole era il frutto di una lunga notte d’amore fra Zeus e Alcmena; alcuni dicevano 44 Casa Prima che questa notte fu lunga quanto tre notti, altri che la Luna era sorta tre volte, così che alcuni chiamavano Ercole Triselenos, figlio della triplice luna.10 Si potrebbe passare sopra a questa esagerazione narrativa se pensassimo ai miti come a semplici racconti fantastici, immaginari, irreali, stravaganti, ma non siamo di questo avviso. E allora perché nel racconto viene fatta notare questa particolarità? Ha un senso nel contesto della storia? E se questo accenno ad una lunga notte non fosse stato fatto, la storia della nascita di Ercole ne avrebbe risentito? Viene da pensare che questa circostanza innaturale abbia un suo ben preciso significato, ma quale? Perché Zeus deve accoppiarsi per trentasei ore per poter fecondare Alcmena? Vediamo se possiamo rispondere a queste domande. Sappiamo che Alcmena era, da parte di padre, nipote dell’eroe Perseo (era figlia di Elettrione, a sua volta figlio di Perseo). Alziamo gli occhi al cielo. Siamo in una tarda serata autunnale. In alto, quasi sopra la nostra testa, vediamo la costellazione di Perseo (parzialmente circumpolare). Si trova in una delle zone più luminose della Via Lattea, vicina alla ‘W’ di Cassiopea. La Costellazione di Perseo, che si situa sopra le Costellazioni dell’Ariete e del Toro, presenta alcune stelle ‘famose’, come Algenib, l’alfa Persei, il cui nome, dall’arabo aljanb, significa il ‘fianco’, ma soprattutto Algol, la beta Persei, il cui nome, che è un’abbreviazione del suo nome arabo ra’s al-ghūl, ‘la testa del demonio’, significa ‘demonio’; rappresenta la testa della gorgone Medusa recisa da Perseo. È la stella più famosa di questa Costellazione, e a buon diritto può essere presa come rappresentante dell’intero asterismo. Non è quindi esagerato dire che la Costellazione di Perseo, tramite questa stella, ‘abita’ l’Ariete; ora, se Perseo lo si abbina all’Ariete, suo figlio (Elettrione) si situerà, simbolicamente parlando, in Leone (quinto asterismo da questo, analogico alla quinta Casa astrologica, i figli), mentre il figlio di quest’ultimo (in questo caso la figlia, Alcmena) si situerà simbolicamente in Sagittario (quinto asterismo ancora dal Leone).11 Quindi Alcmena rappresentata dal Sagittario che viene fecondata da Giove-Zeus affinché nasca un eroe solare, cioè Ercole. Interessante notare che Alcmena generò due gemelli (asse Gemelli/Sagittario?), Ercole e Ificle (quest’ultimo, si dice, concepito con il marito la sera stessa dell’incontro con Zeus). Vicende interessanti e che, come si vede, ci rimandano continuamente dalla Terra al Cielo e viceversa, a dimostrazione che molti miti trovano la loro scenografia in cielo, tra le stelle. Ma se così è, perché non provare a tradurre queste vicende mitiche in termini astronomici e poi astrologici? Ovvero, è possibile con i dati che questo mito ci dà collocare nel tempo e nello spazio le vicende qui descritte? Nulla vieta di provarci, pur essendo consapevoli non tanto della difficoltà quanto del fatto che le storie raccontate nei miti sono il più delle volte un assemblaggio di vicende diverse, contributi e abbellimenti vari che ogni popolo, ogni cultura, in epoche diverse, ha dato alle gesta dell’eroe del momento, ciò che rende ‘storicamente’ non proponibile un simile calcolo; tuttavia, e magari come innocuo divertissement, vogliamo provarci, sapendo che, a volte, la verità ama nascondersi tra le pieghe del tempo e dello spazio, magari molto più vicina a noi di quanto si pensi. Casa Prima 45 Abbiamo prima accennato al fatto che, secondo l’ipotesi qui sostenuta, Alcmena ‘abita’ in Sagittario; ora, se Giove andò da lei, astronomicamente parlando questo vuol dire che Giove (il pianeta) si trovava in Sagittario (la Costellazione) quando Ercole venne concepito. Questo è già un dato, anche se per ora non ci dice molto visto che Giove ogni dodici anni circa si trova a passare per quelle zone. E però abbiamo collocato le sue Fatiche intorno al 2326 a.C., quando il Sole solstiziale passava dal Leone al Cancro. Si può pensare poi che all’epoca di queste sue imprese Ercole avesse una ventina d’anni. Ma abbiamo un altro dato dal mito, e cioè che Ercole nacque il secondo giorno della Luna:12 che vuol dire? Possiamo avere due possibilità, una che la Luna possa essere stata avanti al Sole di due giorni effettivi, quindi di circa 26°-28°, l’altra che invece i ‘due giorni’ possano significare ‘due Costellazioni’. Abbiamo detto che Ercole è un eroe solare, e alcuni dicono che egli nacque nella decima Costellazione, il Capricorno: la nascita a questo punto dovrebbe essere con il Sole nella Costellazione del Capricorno e con la Luna o avanti al Sole di circa 27° oppure nella Costellazione dei Pesci, mentre il concepimento (nove mesi indietro) con il Sole nella Costellazione dell’Ariete. Per far sì che concepimento e nascita si accordino su questi parametri astronomici troviamo l’11 marzo 2347 a.C. per il concepimento e il 9 dicembre sempre del 2347 a.C. per la nascita. A questo punto ritorniamo alla domanda che ci eravamo prima posti, e cioè perché Zeus-Giove ha bisogno di trentasei ore per potersi accoppiare con Alcmena. È possibile, ora, rispondervi? Abbiamo visto che il concepimento di Ercole avviene in Sagittario (come luogo celeste, non come periodo dell’anno): certamente un luogo adatto per concepire un Eroe la cui prima, primissima azione, fu quella di ‘creare’ la Via Lattea, specie se pensiamo che nella Costellazione del Sagittario troviamo niente meno che il centro della Galassia (oggi situato a 26° 50’ del Segno del Sagittario). E’, il Sagittario, un luogo importante, di meglio non poteva essere trovato per concepire un Eroe che, come disse Zeus suo padre: “…regnerà su tutti quelli che ci stanno intorno e che sarà del mio sangue”;13 un luogo, il Sagittario, che i Babilonesi chiamavano ‘il re gigante della guerra’, un luogo, anche, astronomicamente parlando, molto interessante vista la cospicua presenza di nebulose e ammassi globulari e galattici come mai se ne vedono in altre regioni celesti. Fra questi spicca senz’altro, nella zona centro-occidentale della costellazione, il magnifico ammasso globulare M22 (chiamato Facies in astrologia),14 una meraviglia del cielo, un vero e proprio gigante galattico, specie se pensiamo che la luce impiega ben 60 anni per attraversarne da parte a parte il bulbo centrale (e consideriamo che la luce percorre quasi 300.000 chilometri in un secondo: fate un po’ il conto di quanti secondi ci sono in 60 anni, moltiplicateli per 300.000 chilometri e avrete un’idea delle dimensioni della sola parte centrale di questo ‘gigante’). M22 giace praticamente sull’eclittica, così che viene di volta in volta ‘toccato’ dal Sole e da tutti i pianeti. Abbiamo detto di Alcmena che abita in Sagittario, ma il Sagittario è una costellazione molto ampia: è possibile individuare un luogo più preciso per collocare ‘la casa di Alcmena’? Il mito ci dice che Al- 46 Casa Prima cmena fu scelta da Zeus-Giove non tanto e non solo per la sua bellezza, quanto per la sua dignità, incorruttibilità e saggezza, e che solo con lei avrebbe potuto “generare un figlio tanto forte da impedire lo sterminio degli uomini e degli dèi”;15 Alcmena era la sedicesima discendente di Niobe, che fu a suo tempo la prima donna mortale amata da Zeus; Alcmena fu invece l’ultima donna mortale con la quale egli giacque, e la tenne così in gran conto che invece di assalirla e violentarla bruscamente e sbrigativamente (come solitamente faceva), si prese la briga di assumere le sembianze del marito, di sedurla con carezze e parole affettuose e di giacere con lei non pochi minuti come era suo solito fare ma standoci per ben tre notti o trentasei ore. Tutti questi comportamenti, certo non usuali in Zeus, sembrano volerci dire che Alcmena era particolare, che la sua casa era particolare, e cosa abbiamo di particolare nella costellazione del Sagittario? Il centro galattico, certamente una degna ‘casa’ per Alcmena, specie se ella venne scelta per la sua ‘incorruttibilità’. Lo strano comportamento poi di Zeus-Giove, questo suo ‘fermarsi’ per lungo tempo con Alcmena, tradotto in termini planetari farebbe pensare ad un ‘anello di sosta’ del pianeta: se osserviamo i parametri astronomici e planetari dell’11 marzo 2347 a.C. notiamo che Giove aveva appena intrapreso il suo moto retrogrado (iniziato il 5 marzo). E dove stazionava Giove? Proprio sul centro galattico, così che possiamo prendere questo come luogo della notte d’amore fra Zeus e Alcmena. Ed ecco come si presentava la porzione di cielo (fig. 1) con Giove in Sagittario vicino al centro galattico al ‘concepimento’ di Ercole: Figura 1 - 11 marzo 2347 a.C. Casa Prima 47 Il concepimento avvenne di notte, una lunga notte, come abbiamo visto; Zeus chiese al Sole di starsene a casa il giorno dopo e alla Luna di rallentare il suo corso: si potrebbe pensare che anche la Luna sparì dal cielo, e se così è, traducendo il mito, allora dovremmo essere in presenza di una Luna Nuova, ed infatti quella notte la Luna era in congiunzione al Sole arietino. Se osserviamo sempre la mappa relativa al concepimento ma questa volta volgendo lo sguardo alla zona del cielo natale occupata dal Sole quindi dal Segno dell’Ariete (fig. 2), vediamo Sole e Luna congiunti. Figura 2 - 11 marzo 2347 a.C. Ma veniamo alla ‘nascita’, che abbiamo datata al 9 dicembre 2347 a.C. Il mito ci dice che “…Quando Eracle venne alla luce… Zeus illuminò di luce divina la stanza del parto”.16 Se Zeus-Giove stava illuminando la stanza del parto, si può pensare che Giove (pianeta) si trovasse non molto discosto dal Sole (Ercole); dopo nove mesi dal concepimento, in cui Giove era in Sagittario e il Sole in Ariete, arriviamo ad un periodo in cui abbiamo il Sole appena entrato nella Costellazione del Capricorno (così come vuole il mito) e sempre Giove in quella del Sagittario; altra indicazione astronomica è che Ercole nacque il ‘secondo giorno’ della Luna, ovvero con la Luna nella Costellazione dei Pesci (optando per la traduzione ‘due giorni’ uguale ‘due Segni o Costellazioni’). Ecco come si presentava il cielo alla ‘nascita’ di Ercole (fig. 3). 48 Casa Prima Figura 3 – 9 dicembre 2347 a.C. Il Sole è all’inizio della costellazione del Capricorno, esattamente congiunto a Marte (e congiunzione migliore non poteva esserci per raffigurarci il possente Ercole); Giove è in Sagittario, e sembra proprio stare a guardare illuminando la ‘stanza del parto’, troviamo poi la Luna in Pesci, distante due Costellazioni dal Sole. Questo è il cielo natale di Ercole, il cielo astronomico; a questo punto nulla ci vieta di costruire il cielo astrologico, quindi di conoscere l’oroscopo di Ercole. Ecco qui sotto il Tema dell’Eroe: Il mito ci dice che Ercole nacque nel momento in cui il Sole stava per entrare nella Costellazione del Capricorno; astrologicamente parlando, vista la precessione degli equinozi, siamo all’inizio del Segno del Sagittario, infatti troviamo il Sole a 00°00’08” Sagittario. Ora, se noi volgiamo lo sguardo ad oriente, vediamo che nel momento in cui il Sole sta entrando nel Segno del Sagittario sta sorgendo il Segno del Leone. Quindi il nostro Eroe appare essere un Sagittario con Ascendente in Leone e con il Sole addirittura congiunto a Marte! Veramente indici più calzanti non potevano esserci per rappresentare carattere e gesta di Ercole. Ovviamente non pretendiamo che tutto ciò sia vero, ma piace pensare che lo sia, anche perché poi le posizioni qui trovate non è che sfigurino in un tipo come Ercole. Chi vuole può divertirsi a ‘fare l’oroscopo’ a Ercole: da parte nostra ci fermiamo qua, chiudendo il nostro divertissement che se non altro ci ha permesso di inquadrare meglio il peso e la natura di Ercole. Casa Prima 49 NOTE 1 ROBERT GRAVES, I miti greci, ed. Longanesi, Milano, 1988, pagg. 410-411. ALICE ANNA BAILEY, Le Fatiche di Ercole, presentazione di Giuseppe Filipponio, Roma. 3 Da considerare che il moto di precessione dell’equinozio non è uniforme nel tempo ma ha delle variazioni dovute ad un insieme di fattori che fanno sì che questo cresca di circa 0”,22 ogni millennio, ciò che significa che lo spostamento annuo del punto di Ariete, ora stimato in 50”,25, fra mille anni sarà di 50”,47. Andamento quindi in ascesa ma che si pensa poi si invertirà, come già si è invertito in passato, quindi spostamento assai fluttuante. 4 Da considerare però che questo movimento conico non è poi né esattamente conico né produce una circonferenza regolare ma piuttosto frastagliata, e questo perché all’effetto della precessione vanno aggiunti altri movimenti come ad esempio il movimento di nutazione, un particolare movimento oscillatorio che coinvolge in special modo i punti di incontro dell’orbita lunare con l’eclittica (i nodi lunari) e che si somma alla precessione apportando un’oscillazione di circa 9 secondi di grado (9”.21) in 18,6 anni. Il valore di spostamento annuo degli equinozi, cioè 50”,2564, è un valore medio, pertanto non tiene conto della nutazione. 5 Il Sole entra nella Costellazione dell’Ariete quando per noi astrologi si trovava oggi (2005) a circa 28° del Segno dell’Ariete; dovremmo quindi far avanzare di 28° il punto gamma per poter avere la coincidenza fra l’inizio della Costellazione dell’Ariete e il suddetto 2 50 Casa Prima punto gamma: siccome in un anno quest’ultimo recede di 00°00’50”,2564, percorrerà i 28° in circa 2005 anni. 6 G. BEZZA, L’astrologia, storia e metodi, ed. Teti, Milano, 1980, p.115. 7 Cfr. RENZO BALDINI, La freccia del Sagittario, ed. Pagnini e Martinelli, Firenze, 2003 8 S. GHIVARELLO, La stella di Natale, in Linguaggio Astrale n. 51, 1983. 9 R. GRAVES, op. cit., pag. 464 (132.1). 10 KÁROLY KERÉNYI, Gli Dei e gli Eroi della Grecia, ed. Mondatori, Milano, 1989, pag. 349. 11 Questo si lega al concetto delle ‘Case Derivate’: sappiamo che i figli, in astrologia, si leggono nella Quinta Casa, così se partiamo dall’Ariete dove abbiamo posto il padre, suo figlio si situerà ovviamente cinque Case dopo, cioè in Leone; con lo stesso criterio il figlio di quest’ultimo si porrà anch’esso cinque Case dopo, cioè in Sagittario. 12 KÁROLY KERÉNYI, op. cit., pag. 351. 13 KÁROLY KERÉNYI, op. cit., pag. 350. 14 Gli ammassi sono raggruppamenti di stelle: esistono gli ammassi aperti, che contengono qualche migliaio di stelle, e gli ammassi chiusi, formati da più di un milione di vecchie stelle ammassate l’un con l’altra a forma di globo, da cui il nome di ammassi globulari. 15 ROBERT GRAVES, op.cit., pag. 412. 16 ROBERT GRAVES, op. cit., pag. 411. All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il vostro indirizzo è riportata la Vs. situazione associativa. Scadenza 142 significa che il vostro abbonamento scade con questo numero, oppure vi viene segnalato: Abbonamento scaduto. Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina “Come iscriversi ecc.” 51 CASA TERZA Un cordiale benvenuto per i nuovi iscritti alla nostra Associazione Lettere alla Redazione 52 Casa Terza UN CORDIALE BENVENUTO PER I NUOVI ISCRITTI ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE L.A. 142-300 Irene Brigada Rossella Bompieri Elena Montini Donata Maestri Marcellina Salviato Paola Aime Marina Mazzantini Angelica Renzi Marinella Petrini Paola Benagli Ornella Maggi Rita Zerbini Lamioni Francesca Maggi Ornella Antonio Polito (Venezuela) Beatrice Dell’agnol Luisa Martucci Maurizia Cozzi Giovanni Zaniol Sebastiano Gambino Andrea Irali Nadia Lodi Silvana Fortini Alessandro Pierini Giuliana Lucilla Barbara Salnik Caterina Parisi Carla Coponi Antonio Ferrari Margherita De Santi Manuela Morini Mario Patti M.Franca D’Onofrio Antonella Mencio …con l’augurio di un proficuo cammino di conoscenza e di amicizia. Casa Terza 53 LETTERE ALLA REDAZIONE Riceviamo da Angela Castello di Verona L.A. 142-370 Caro Direttore, ho ricevuto oggi l’ultimo numero di L.A. e sono stata piacevolmente colpita nel leggere, tra le note personalizzate rivolte ai soci, quella di pag. 154, Articoli facili e difficili. E devo dire che sono pienamente d’accordo. Anch’io delle volte mi sono trovata ad ascoltare gente, simpatica devo ammettere, che affermava candidamente di non leggere la maggioranza degli articoli perché difficili e, perciò stesso, noiosi. E non ho mai risposto perché mi pareva di ledere gli altrui diritti di opinione. In realtà, penso sia giusto cercare di coinvolgere il maggior numero di persone solo se queste persone sono realmente interessate all’astrologia con tutto ciò che essa comporta – per esempio, crescita personale nel contesto di una visione globalizzata o addirittura cosmica – ma anche momenti di divertimento (come saggiamente tu già fai con le tue pagine di astrologia leggera). Se però la focalizzazione è tutta sugli oroscopi personali nella ricerca affannosa della fiaba a lieto fine di facile lettura dove tutti troveranno il principe azzurro, guadagneranno un sacco di soldi o faranno progressi in carriera conservando sempre un’ottima salute, allora è meglio, senza offesa, rivolgersi, come tu dici, a riviste più abbordabili e commerciali. Del resto, anche per alcune di esse si è notata una evoluzione qualitativa. È anche vero che le illusioni aiutano a vivere,ma l’astrologia offre qualcosa di più che sarebbe il caso di cogliere. Questo mi dà l’occasione di aggiungere che essere soci Cida dovrebbe comportare un bagaglio a) di determinazione per non arrendersi di fronte alle difficoltà, b) di voglia di apprendere per acquisire una maggiore consapevolezza, coinvolgendo mente e cuore, c) di sana curiosità per ciò ch’è ancora sconosciuto o misterioso. In quanto alle tecniche di base, ovviamente indispensabili, è chiaro che bisogna provvedere o autonomamente con libri specializzati o rivolgendosi a scuole professionalmente valide. Scontato? Dogmatico? Il fatto è che credo opportuno da parte vostra ribadire come sia importante avere una rivista in grado di rappresentare a livello nazionale un suo indirizzo di pensiero qualificato e qualificante. Con articoli facili e con articoli impegnativi. Un saluto affettuoso, Angela 54 Casa Terza Prendiamo lo spunto per aggiungere che le domande più semplici -– o apparentemente semplici – sono quelle apprezzate dalla frangia più ampia di lettori, specie da coloro che non osano porle. Nei paesi anglosassoni questa abitudine al contatto con l’Editore è più diffusa, insieme alla grande e benemerita arte della concisione, che è una forma di cortesia per il lettore. Anzi, approfittiamo di questa occasione per stimolare i lettori con qualche quesito: 1) Nelle sinastrie si valutano raramente gli amori non ricambiati: addirittura capita che l’amore da A verso B diventi insofferenza da B ad A. Capire il senso astrologico di questa ostilità e segnalare eventuali possibili alternative, potrebbe aiutare la persona interessata a cambiare atteggiamento. Comunicateci le vostre ipotesi o per lo meno inviateci alcuni esempi lampanti (dati natali). 2) UNISEX O CONTROSEX? Nel film “Caterina va in città”, viene descritto in modo lampante la “inversione dei ruoli”, ossia le ragazzine sempre più volgari e aggressive, mentre i ragazzini sembrano le educande di una volta. È una realtà che tutti possiamo verificare, specie nelle grandi città. Come si può spiegare a livello storico-astrologico? Invocare i famosi pianeti X e Y? L’abbonamento scade sempre il 31 dicembre, rinnovatelo entro il 31 gennaio. Aiuterete l’Associazione a mantenere la stessa quota! Basta versare 40 o 60 euro al c/c/p 11905411. 55 CASA QUARTA Lidia Fassio L’imprinting prenatale nel Tema di Nascita I RITRATTI Il lettore si chiederà: perché proprio questa casa per i Ritratti? È vero, le biografie toccano fondamentalmente l’infanzia, la gloria, i partner e l’immagine, quindi i quattro angoli del cielo. E in verità anche tutte le altre Case, come si finisce sempre per concludere! Ma riteniamo che quanto più ci si addentra nella casa più profonda, quell’Imum coeli – noto come fine, come sintesi della vita – più si coglie l’essenza di un individuo, quell’ impulso iniziale che finisce per condizionare tutto il resto della vita. Maria Grazia La Rosa Amelia Earhart: il prezzo del coraggio Dante Valente La Galleria degli Insoliti: Evariste Galois Marco Gambassi Le stelle natali di Georges Brassens 56 Casa Argomento Quarta Lidia Fassio L’IMPRINTING PRENATALE NEL TEMA DI NASCITA L.A. 142-410 Il percorso formativo fetale segue un iter che corrisponde astrologicamente ad un percorso simbolico dalla casa ottava verso l’Ascendente. Sintesi della Conferenza tenuta alla Delegazione di Varese il 6 novembre 2005 Carissimi amici, vorrei iniziare questa conferenza riferendo una frase della dottoressa Alessandra Piontelli, una psicoanalista che si interessa di psicologia prenatale. La frase è: “c’è una chiara continuità di comportamento tra il periodo pre-natale e quello post-natale, ovvero, il comportamento dei bambini rimane per molti versi simile a quello uterino”, esattamene come, successivamente, vi sarà continuità e analogia tra le modalità di superamento delle dinamiche infantili e i comportamenti adulti. La Piontelli attraverso anni ed anni di studi ecografici ha potuto notare parecchi comportamenti che l’embrione e il feto tendevano a manifestare, confrontandoli in seguito con quelli del neonato e del bambino. Ed ha notato che c’era una perfetta linea di continuità. Ovviamente, oggi parleremo della fase prenatale e, a questo proposito dobbiamo sottolineare che c’è una grandissima influenza degli stati d’animo della madre e tutto il vissuto materno che andrà ovviamente a ripercuotersi nel bene e nel male sulla tonalità del vissuto infantile e questo, segnerà in maniera potente il vissuto della fase adulta, almeno fino a quando non interverranno consapevolezza e capacità di sbloccare le energie che si sono cristallizzate in automatismi comportamentali e psichici. Per usare un linguaggio caro a Jung potremmo dire che in questa primissima fase si instaurano gli archetipi fondamentali, le immagini che si legheranno alla costruzione della psiche. Quello che io vorrei dimostrare oggi non ha e non vuole avere la presunzione di essere una verità o di essere un qualcosa sperimentato da tanto tempo, ed è proprio per questo che mi piacerebbe che le mie osservazioni-intuizioni diventassero in qualche modo oggetto di studio da parte di altri astrologi al fine da poterne verificare l’attendibilità ed anche di poter fare ulteriori ap- Casa Quarta Argomento 57 profondimenti. Ovviamente, io ho un taglio psicologico e quindi, anche le osservazioni da me fatte e che vi riferirò in questa conferenza sono soprattutto di ordine psicologico. L’inizio delle mie osservazioni risale a molti anni addietro allorché durante la mia gravidanza ebbi una lunga serie di contrattempi che mi costrinsero a letto a partire dal 3° mese di gestazione. Al 4° mese dovetti subire un intervento e, nuovamente ne subii uno al 7° mese avanzato. A questo devo aggiungere che all’inizio dell’8° mese di gravidanza iniziarono le doglie ed io entrai nel panico poiché , durante la visita che mi fecero al pronto soccorso in una domenica – antivigilia di Natale –, io vidi chiaramente la testa del ginecologo che stava ascoltando il battito cardiaco del mio bambino che faceva un gesto totalmente sconfortato. A quel punto, decisero di praticarmi un taglio cesareo d’urgenza, ma il mio stato d’animo era decisamente negativo e quindi, faticarono moltissimo a farmi entrare in anestesia, come se il mio cervello si rifiutasse di perdere consapevolezza e di cadere nell’oblio. Avevo paura di perdere questo bambino, come purtroppo era già accaduto in circostanze analoghe e quindi ero in uno stato di eccitazione e di panico che impedivano l’assorbimento dell’anestesia. Alla fine, mi fecero una dose più massiccia di narcotico e mi addormentai. In seguito, tutto andò per il meglio. Ho un figlio meraviglioso che ora ha ben 28 anni e che, a testimonianza della mia eccitazione di allora e dell’intervento chirurgico resosi necessario alla sua nascita, ha Urano e Marte quadrati all’ascendente. Allora io non mi interessavo ancora in modo approfondito di astrologia: stavo facendo la mia prima tesi di laurea ed ero affaccendata in questi compiti: finire gli studi e fare la mamma. Alcuni anni più tardi, allorché ero diventata molto più esperta in astrologia, guardando il tema di mio figlio vidi tutte queste segnature e cominciai a ragionare su alcune cose. Ogni volta che vedevo quell’opposizione Marte e Urano nel suo tema non potevo non pensare all’intervento che avevo subito intorno al 3° mese e così cominciai a cercare eventuali conferme a questa mia teoria che poi cercai di sviluppare andando alla ricerca, nel discutere i temi natali, di resoconti rispetto alla loro gestazione. Seguii personalmente molte donne incinta trovando poi riscontro dei loro stati d’animo, dei loro vissuti, dei loro traumi e delle loro aspettative nei temi dei loro figli. Anche la psicologia prenatale ormai è riuscita a chiarire con sufficiente credibilità che le nostre prime esperienze sono radicate così in profondità da influenzare poi in modo altrettanto profondo la nostra vita. Solo riuscendo ad analizzare in che modo esse si manifestano e tendono a radicarsi e a perdurare nei nostri comportamenti potremo comprenderne il significato. Qualcuno ha ipotizzato che la vita prenatale sia un quarto mondo psicologico di cui dobbiamo tener conto come già lo facciamo dell’infanzia, della maturità e della senescenza – forse questo quarto mondo ci aiuterà a prendere ancora maggiormente consapevolezza di noi stessi. 58 Casa Argomento Quarta È dunque possibile che includendo nella nostra esistenza anche la vita prenatale possiamo acquistare una visione molto più unitaria e organica del mondo fino a renderci esseri umani più completi il che potrebbe aiutarci ad armonizzare con il nostro essere in modo più profondo. Spesso, il senso di alienazione, di vuoto e di dolore che vivono molte persone, non sembra avere tracce nella loro vita post natale eppure si manifesta con una tale intensità e negatività da doverci indurre a qualche riflessione: infatti, anche il gravissimo trauma che ancora oggi tutti i bambini subiscono alla nascita, costituiscono una frattura netta e troppo drastica con il mondo precedente da rappresentare una sfida per la futura personalità. La psicologia prenatale potrebbe almeno in parte dare un contributo a rinsaldare quella frattura riportandoci ad uno stato di continuità dalla fase del concepimento in poi. Del resto sarebbe singolare prendere in esame questo periodo da un punto di vista biologico trascurandone l’impatto psicologico. Sembrerebbe che proprio lo stress vissuto in fase pre-natale sia responsabile di futuri comportamenti antisociali e antidemocratici. Sono stati fatti esperimenti molto interessanti sulle fasi prenatali con madri che cercavano di mettersi in comunicazione con i loro bambini e ci riuscivano perfettamente creando un’interazione a cui il bambino partecipava pienamente giungendo anche a sollecitarla lui stesso “bussando” letteralmente sulla pancia della mamma. Questa abitudine di “comunicare” consentirà alla madre di rimanere in stretto contatto con il figlio anche durante il parto che – notoriamente – è il momento più difficile e traumatico in assoluto. Lo psicologo americano Logan ritiene che se il bambino non riceve sufficienti stimoli dalla madre, ci possono essere problemi per il suo futuro sviluppo. Partendo dal presupposto che il ritmo e la tonalità del battito cardiaco materno rappresentano uno stimolo naturale per lo sviluppo neuropsicologico egli ha elaborato un complesso sistema di apprendimento ritmico-tonale basato nella prima fase sulle variazioni del ritmo cardiaco materno e sulla sintonizzazione di quello del bambino e, successivamente attraverso registrazioni del battito materno che viene poi fatto ascoltare al bambino nei momenti di difficoltà o di angoscia. Anche il ginecologo Renè van de Carr ha improntato un programma di relazione con il feto che comprende: – al 5° mese rispondere ai movimenti fetali e giocare con piccoli tocchi e strofinamenti a cui il bambino risponde; – al 7° mese parlare costantemente al bambino articolando bene le parole sempre accompagnandole con i movimenti – fino alla fine della gravidanza fare ascoltare musica, fargli vedere la luce, fargli conoscere le voci degli altri componenti della famiglia oltre che quelle dei due genitori che lui riconosce già a partire dal 5° mese. Far intervenire costantemente il padre in questa interazione, parlargli degli altri membri della famiglia, prepararlo alla nascita e alle persone che incontrerà dopo la nascita. Casa Quarta Argomento 59 Nel contatto prenatale infatti la voce, il canto e la musica assumono un’importanza particolare perché il feto li percepisce in maniera intensa e differenziata. La comunicazione emotiva con il feto favorisce lo sviluppo affettivo e la capacità relazionale con e del bambino. Oggi vorrei parlare con voi di questo cercando di discutere delle fasi della gestazione che si leggeranno nel tema natale a partire dalla casa 8a come “fecondazione”, successivamente dalla 9a alla 12a come “intera gravidanza” e – Ascendente – ovviamente come “nascita”. Ovviamente, siccome io sono di scuola Morpurghiana, devo però confutare una delle sue teorie che consisterebbe nel vedere la nascita in casa 5a. La nascita è invece l’ascendente e, i pianeti e le lesioni che formano aspetti con questo punto preciso del tema natale, ci diranno che tipo di “parto” e di imprinting ha vissuto il bambino. Premetto che non è che tutto sia chiarissimo: alcuni pianeti mi sono molto più chiari di altri, con significati molto più evidenti: altri mi sfuggono ancora un po’, in ogni caso, oggi mi soffermerò solo sul significato delle case e delle lesioni: per affrontare i singoli pianeti in tutti i loro aspetti ci vorrebbe una intera giornata. In ogni caso, io leggo letteralmente i simboli semplicemente poi li applico alla fase pre-natale. CASA OTTAVA – Fase di concepimento La casa ottava rappresenta il concepimento, o, meglio ancora, le intenzioni, le spinte, le motivazioni che hanno spinto i nostri genitori a prendere in considerazione l’idea di avere un figlio. La casa ottava, cosignificante dello Scorpione, contiene Plutone e Marte, due pianeti maschili che possono essere simbolicamente visti come la potenzialità creativa che si mette in azione: troveremo i due stessi pianeti in casa 1a. dove rappresenteranno l’inizio della vita fisica: qui abbiamo l’inizio di tutto, ovvero quella fusione dalla quale è nato il principio della nostra vita. A livello simbolico, è la “generazione” e, in molti miti questa viene vista come un “viaggio”, l’ottava casa è opposta alla 2a in cui troviamo due pianeti femminili “X e Venere” che sono complementari a “Plutone e Marte”; qui abbiamo il viaggio che il seme fa per giungere alle ovaie, dove riposano circa 600,000 uova (rappresentate miticamente dal tesoro delle caverne, tutti i viaggi di discesa agli inferi hanno a che fare con questa immagine primordiale). In questa casa possiamo quindi leggere come e perché e, spesso, anche in che modo siamo stati generati; ho notato spesso che Plutone e/o Marte in 8a casa, se sono lesi, danno lettura di un bambino concepito in circostanze strane: ho visto molti Marte in ottava casa in temi di persone il cui concepimento era avvenuto attraverso una violazione della loro volontà personale: ho visto Plutone in ottava in temi di bambini la cui madre aveva manipolato la situazione per poter rimanere incinta e quindi, lo scopo era sicuramente un matrimonio, il potere o quant’altro, lontano dall’idea di un bambino inteso come il desiderio e la voglia di dare vita e sostegno ad un nuovo essere. 60 Casa Argomento Quarta L’ottava casa possiamo vederla come l’intenzionalità che sta alla base, che, a volte, è molto diversa da ciò che appare in superficie. La cosa che però mi avrebbe ancor più sorpresa fu quando una mia cara amica che lavora in un laboratorio per la “fecondazione in vitro”, mi segnalò alcuni casi di bambini “nati in provetta”: tutti, ripeto tutti, avevano o Urano o Saturno o Acquario Capricorno in 8a casa – quasi a simboleggiare questo concepimento “strano, diverso e anomalo, direi anticonvenzionale” avvenuto in totale “freddezza ed asetticità”, in modo non naturale, senza partecipazione attraverso unione, ma in modo totalmente distaccato. L’osservazione che spesso mi viene fatta è: se sono tutti dello stesso periodo è abbastanza normale e poi, magari questi bambini sono nati per taglio cesareo e quindi in certe fasce orarie: la risposta è NO: su 16 ben 12 sono nati con parto normale e, quindi, in tutte le ore del giorno e della notte. Con questo non voglio dire che sedici nascite siano una statistica sufficiente, però possono essere un buon punto di partenza. Inutile dirvi che i due pianeti non potevano meglio rappresentare il tipo di concepimento e le modalità in cui questo era avvenuto: asetticamente, in modo tecnico e non personale e senza un contatto diretto tra i due diretti interessati (genitori), ma in laboratorio. Ovviamente, questa interpretazione e questa lettura lascia anche intendere qualcosa di molto profondo rispetto alla vita, all’origine della vita e quindi, invita a riflettere sul momento in cui una nuova vita inizia ad avere consapevolezza. Ovvio, non si può intendere o trattare di un tipo di coscienza come noi la intendiamo, tuttavia, occorre pensare al fatto che, se noi possiamo leggere questa cosa nel tema natale del bambino, significa che questo ha comunque registrato una serie di “intenzioni-percezioni” nel momento stesso in cui si è messo in moto un “pensiero di concepimento”. Del resto, noi leggiamo in Plutone l’intenzione del Sé e in Marte l’intento dell’Io e i due pianeti dovrebbero entrare in comunicazione; è interessante notare che, anche quando vi è totale inconsapevolezza, l’inconscio ha comunque fornito una serie di sensazioni al futuro bambino. Sul piano biologico in questa fase (Scorpione casa 8a) lo spermatozoo combatte la sua battaglia per poter giungere alla fine del viaggio che avrà come mèta la riproduzione o la morte. Uno solo penetrerà la corona dell’uovo – unione – fusione con la membrana dell’uovo che formerà una cavità che metterà in comunicazione le due cellule (maschile e femminile). Pianeti molto beneficati in casa 8a soprattutto pianeti affettivi spesso sono riferiti a bambini molto desiderati, il cui concepimento è avvenuto veramente come un atto di amore, ricercato e atteso come dono. Pianeti lesi, a volte vogliono semplicemente riferirsi a paure, difficoltà che la madre stava vivendo in quel momento o a certe problematiche come il senso di responsabilità o il bisogno di fare un figlio perché è così che si fa dopo un certo numero di anni di matrimonio. Altre volte è un figlio che è venuto di sorpresa, del tutto inaspettato. Casa Quarta Argomento 61 Il risultato sulla vita adulta sarà comunque una fase difficile nella “simbiosi-separazione” che condurrà ad una seria difficoltà nei rapporti di intimità, costantemente ricercati ma terrorizzanti poiché vissuti come un qualcosa di inglobante o di rifiutante in cui non sembra poter emergere il proprio reale senso di identità e non sembra esserci la possibilità di scegliere pienamente un vissuto affettivo e sessuale gratificate e appagante sotto il profilo dell’intimità. FASE DI CASA 9° – Il grande viaggio vero la mèta Dopo la fase del concepimento, i due pronuclei si adageranno fianco a fianco dentro l’ovulo per circa un giorno e si combineranno nella definitiva unione (23 cromosomi materni e 23 paterni) e nel momento in cui questo accade le sostanze dell’uovo si dividono in due nuove cellule identiche alla prima. Sono le prime due cellule del bimbo che verrà. Questo può essere considerato veramente il 1° giorno della gravidanza, anche se tutto ciò avviene all’incirca alcuni giorni dopo il rapporto sessuale. Qui c’è veramente il potenziale del bambino in nuce che dovrà affrontare un altro viaggio di circa tre o quattro giorni per andare verso l’utero in cerca di un annidamento. In questo periodo le cellule sono già 16. Se la divisione cromosomica non è andata bene a volte in questi giorni tutto si interrompe. Si calcola che circa la metà delle gravidanze si interrompa a questo punto ed è impossibile accorgersene e l’uovo fecondato scompare senza lasciare traccia. Se la divisione cromosomica non è andata bene sarà in questa fase e in questo asse astrologico che si potranno leggere eventuali malattie genetiche. Questo periodo è davvero precario per il nuovo essere , però è anche il migliore per trasferirsi dentro l’utero. La morula scende nell’utero con il suo bagaglio di informazioni – fino a questa fase le cellule sono ancora tutte identiche – ma qui avviene la grande trasformazione cioè diventano diverse le une dalle altre. Questa fase si chiama “migrazione neuronale”, ovvero le cellule si specializzano, perdono la loro indeterminatezza. Sarà molto interessante ciò che riferisce la medicina psicosomatica che vede nel cancro malattia, un tentativo del corpo o meglio del Sé di ritornare alla fase embrionale, unica in cui le cellule sono indifferenziate. Le cellule cancerogene perdono la loro specializzazione. Come se simbolicamente vi fosse il desiderio di una “nuova nascita”. Da questo momento le cellule si organizzano in due gruppi uno esterno ed uno interno con due diversi destini: quelle interne daranno origine all’embrione e prepareranno tutte le cellule di cui avrà bisogno non solo in questa fase, ma in tutta la sua vita futura; quelle esterne avranno una vita più breve e e termineranno alla fine della gravidanza, daranno vita alla struttura della placenta destinata a nutrire alloggiare e proteggere il bambino fino alla nascita. Ora le cellule si annidano nel rivestimento interno dell’utero. Un mistero da svelare è il perché queste cellule, diverse da quelle della madre, non vengano espulse “rigettate” come succede in caso di trapianto. La madre accetta addi- 62 Casa Argomento Quarta rittura un altro ovulo. Questo al momento è ancora misterioso anche se si suppone che il nuovo essere sopprima o mimetizzi i propri marker genetici ed emetta una sorta di password universale identica per tutti gli individui che, a sua volta, anche la madre aveva emesso quando era soltanto un essere di poche cellule. Come non pensare però – per noi che facciamo astrologia – a Giove e Nettuno e ai loro potenziali di mimetizzarsi di confondere e di trasformarsi per farsi accettare. Pensate a Zeus che quando doveva conquistare ogni volta si trasformava in qualcosa di diverso per non essere respinto (cigno - pioggia dorata - uccellino ferito, ecc.) oppure Nettuno che cambiava ogni volta aspetto per poter salire in superficie. Comunque, in pratica, l’utero accetta amichevolmente l’invasione dell’estraneo. (pensate a tutti i riferimenti simbolici con la casa 9a - Sagittario stranieri - bisogno di conoscenza del diverso - accettazione della differenza aspettativa che tutto si compirà). Da questo momento l’embrione comincia ad organizzare le sue cellule in un corpo che ha già in abbozzo tutte le sue componenti e che sono già pronte ad entrare in funzione. Le cellule dividendosi e moltiplicandosi continuano a specializzarsi e diventano cellule del cervello, delle braccia, del polmone, ecc. Intanto, il bambino ha bisogno di un supporto e quindi gruppi di cellule “fabbricatrici” realizzano, letteralmente danno vita alla placenta e cordone ombelicale. Si organizzano in 3 fogli: il primo formerà cervello - spina dorsale - nervi e pelle; il secondo diventerà apparato digerente - pancreas e fegato e il terzo diventerà il cuore - i vasi sanguigni - i muscoli e lo scheletro. Se ci saranno imperfezioni nella struttura fisica le problematiche possono risalire a questa epoca: è qui che si impiantano le basi per la formazione di tutti gli organi. In questa casa si ravviseranno le malattie così dette “genetiche”, quelle che sono nate dalla difficoltà della divisione cromosomica e dei geni. Queste 6 settimane infatti sono le più cruciali di tutta la gravidanza: sono quelle che vengono definite “fase embrionale” in cui avvengono i processi più importanti in assoluto e quindi è anche il periodo nel quale possono intervenire i più grossi problemi a livello fisico e psichico. Alcune sindromi come quella di “Down” che deriva dalla “non disgiunzione” cromosonica che crea trisomia (ovvero tre cromosomi del n. 21 anziché solo due), lo stesso problema avviene anche per “traslocazione”di materiale del cromosoma 21 che si unisce ad un altro cromosoma. Nell’80% dei casi è dovuto alla madre, o meglio ad un problema che risale alla vita fetale della madre. Questa sindrome produce effetti molto negativi sulla formazione dei neurotrasmettitori – sull’apparato cognitivo – e sui processi immunitari che causano un precoce invecchiamento. Anche farmaci presi dalla madre in questa fase possono dare effetti tragici che possono poi portare a disturbi nei sensi, oppure a deficienze di curiosità o di esplorazione. Casa Quarta Argomento 63 Sono interessanti gli esperimenti fatti sui topi: infatti, quando vi sono lesioni a metà della migrazione neuronale il topo si presenterà iperattivo , prima di questa operazione o dopo, sembrano invece dare apatia. L’assunzione di farmaci può dare errori di migrazione: sembrerebbe dagli ultimi studi che una migrazione disturbata sia in grado di dare ansia cronica nel bambino e poi nell’adulto. Noi che facciamo astrologia possiamo vedere come l’asse 3a-9a leso produca persone con ansia pressoché continua: anche lesioni tra Gemelli-Sagittario. L’ansia, è anche considerato il peggior nemico dell’apprendimento: un bambino che non riesce ad essere sereno e tranquillo, non starà fermo e avrà difficoltà a leggere e scrivere poiché mancherà di concentrazione. Altre problematiche rispetto a questa fase possono dare problemi successivi che riguardano l’asse motorio o del linguaggio, anche perché trattandosi della fase di organogenesi e in cui si forma il primitivo abbozzo del sistema nervoso (il tubo neurale da cui prederanno il via il cervello e il sistema nervoso, a cominciare qui dai due lobi del cervello che, ovviamente dovranno nella corrispondente fase infantile post-natale, comunicare tra loro per dare il via alle possibilità motorie e linguistiche, oltre che alle potenzialità cognitive sia logico-consequenziali che analogico simboliche). Problemi in questa fase a seconda del segno e dei pianeti coinvolti potrebbero anche interessare questo processo che potrà mettere a repentaglio sia l’aspetto di comunicazione che quello di relazione ed elaborazione delle esperienze. Probabilmente la capacità di interpretare in modo perfetto le istruzioni genetiche e cromosomiche renderà il soggetto in grado di interpretare i messaggi della cultura nella quale andrà ad immettersi (da qui potrebbero anche derivare le capacità di adattamento all’ambiente rappresentate da questo asse). Un’eventuale malformazione agli organi è da ritenersi legata a questi primi 70 giorni. Però, i rischi in questa fase non sorgono solo da problemi genetici congeniti, ma anche a livello psicologico: se infatti vi è un tentativo di aborto il futuro bambino può sentire minacciato il suo progetto e mantenere un imprinting di “difficoltà di crescere” in senso cognitivo e potrà rimanere a lungo impantanato in una fase psicologica – anche da adulto – in cui non c’è la capacità di decidere che cosa fare delle propria vita. Mancheranno obiettivi e aspirazioni. Infatti, in questi due mesi il bambino pone tutte le basi per il suo futuro e se non ha la fiducia di poter poi sviluppare il suo progetto, egli può rimanere costantemente indeciso sul da farsi, come se non riuscisse a trovare la sua “vocazione”. Esattamente come il suo progetto non decollò in maniera positiva allora, il soggetto avrà una serie di problemi nell’elaborare i dati a sua disposizione per poterli meglio interpretare e favorire la sua crescita e direzione. La ferita che un tentativo di aborto infliggerà all’embrione e alla sua futura psiche andrà a riflettersi sul senso di fiducia nella vita, che sarà poi il suo senso di fiducia nel mondo e nelle sue possibilità. Del resto, già in questa fase l’equazione “madre-mondo” - “madre-vita” comincia per il bambino ad essere il suo sostegno… 64 Casa Argomento Quarta Esattamente come la trasmissione del messaggio cromosomico può creare delle grandi difficoltà in seguito potrebbero esserci difficoltà nella trasmissione dei messaggi chimici del cervello. Potrebbero iniziare da qui gli imprinting che porteranno il soggetto a tendere più facilmente alla depressione piuttosto che alla fiducia e all’ottimismo. Un inizio di gestazione precario, renderà l’intero edificio di struttura e di progetto della personalità più precaria. Il bambino però può aver anche solo percepito una difficoltà di annidamento, di radicamento all’utero, come se perdurasse il timore di una possibilità di espulsione. Sarà predisposto a sentire l’ambiente come “ostile” o come insicuro con una instabilità a soffermarsi e a restare in una situazione. In particolare le lesioni sull’asse 3a/9a danno questa incapacità di fermarsi, c’è sempre la sensazione di trovare un territorio migliore che porta a non trovare quasi mai pace. Oppure può dare anche un problema inverso: un’impossibilità di allontanarsi dall’ambiente poiché si è terrorizzati dal nuovo, dalle fasi nuove della vita, dall’avventura. Su questo asse ci possono essere difficoltà di crescita sul piano fisico, soprattutto se nei primi mesi ci sono state difficoltà di crescita (Giove), il soggetto può avere in seguito problemi in questo senso, ma ci possono anche essere difficoltà sul piano cognitivo. Anche alcune malformazioni all’orecchio possono avere il punto di origine nella 5a settimana di gestazione e possono poi portare problemi proprio sull’apprendimento e, in seguito sulla socializzazione. Qui ci sono le opposizioni tra Giove-X-Nettuno in 9a con Mercurio-PlutoneY in 3a. Sostanzialmente, per terminare, in questa fase avvengono “differenziazione - migrazione - colonizzazione e specializzazione”. Vengono poste le basi per tutte le parti del corpo. L’embrione, finita questa fase si libera del suo nome e si chiamerà feto nelle fasi successive (in latino significa giovane essere o frutto). FASE DI CASA 10a – Struttura e organizzazione In questa fase la prima cosa importante sarà l’evidenziazione degli organi genitali (su questo asse troviamo infatti i due pianeti sessuali che si contrappongono Marte e Venere). Questo rende possibile individuare dall’ecografia se si tratta di un maschio o di una femmina. A questo punto della gestazione è interessante notare come anatomicamente entri in funzione il sistema gustativo: ovvero gusto e olfatto che rendono il feto sensibile a ciò che la madre mangia; tuttavia, non appena sarà nato questi due sensi gli saranno importantissimi per la sopravvivenza e per il riconoscimento affettivo (li troveremo infatti stipati nell’asse 2a/8a dove ci saranno questi due pianeti interessati) Il feto comunque impara a riconoscere i gusti assorbendo il liquido amniotico e qui si formerà il suo gusto o il suo disgusto dal quale dipenderanno in futuro anche le sue capacità di scelta che andranno ad influenzare la sua eventuale riuscita o fallimento nella realizzazione. Il gusto è pienamente in funzione alla 13a settimana, anzi ci sono molte più papille gustative di quante non ne avrà successivamente. È molto interessante sapere che, a questo punto dello sviluppo sensoriale, le molecole del gusto attivano Casa Quarta Argomento 65 delle cellule sensoriali che daranno impulsi elettrici che si propagheranno lungo la corda del timpano fino a raggiungere l’orecchio medio (il che significa che abbiamo una sinestesia tra gusto e udito = noi a volte parliamo di voce mielata, oppure acida, così come ci può capitare di salivare all’ascolto di un suono). Si uniscono anche gusto-tatto-olfatto in questa fase. È interessante sapere che in realtà quello che noi consideriamo il gusto è invece un retroodore. Utilizzando un tragitto nervoso che si va formando in questa fase (trigemino – corda del timpano – nervo glossofaringeo e nervo pneumogastrico) gli impulsi elettrici si succederanno dapprima in una parte arcaica del cervello, responsabile dell’emotività e senza dubbio delle componenti affettive e del comportamento alimentare, e, solo dopo la nascita, intorno al 6° mese, essi raggiungeranno ogni volta la zona della neocorteccia che darà un suo giudizio positivo o negativo. La sensibilità del gusto varia a seconda degli individui, però anche e soprattutto dai primi apprendimenti gustativi realizzati nella vita fetale. L’olfatto invece è simboleggiato da Marte. In questa fase si pongono le basi per questo secondo senso che si attiverà potentemente alla nascita, anche se nulla impedisce oggi di pensare che il feto sia comunque sensibile anche agli odori, visto che spesso esprime con mimiche facciali apprezzamenti o avversioni, come se la mamma riuscisse a passare anche informazioni olfattive. Il fatto che il neonato riconosca all’istante un tampone impregnato del latte materno fra altri 100 tamponi lascerebbe intendere che nonostante le sue narici restino chiuse nella fase di gestazione, egli sente comunque gli odori. Il feto in questa fase inizia a muoversi, fa capriole, dondola e va avanti e indietro, galleggia, si poggia sulla schiena che può inarcare completamente poiché la struttura scheletrica è in abbozzo ed è elastica. Qui il feto comincia a diventare sensibilissimo ad ogni movimento materno. È ben diverso se una madre si muove armoniosamente oppure se cammina come un generale, perché lui verrà sbattuto da una parte all’altra dell’utero. Lui è quasi privo di forza di gravità pur non essendo totalmente in assenza di peso; tuttavia galleggia come un astronauta nel vuoto dell’utero. L’orecchio esterno comincia ad essere formato anche se non è ancora maturo e pare che il feto sia già sensibile a certi rumori. Impara a nutrirsi, ha – come abbiamo detto – papille gustative che funzionano già insieme alle ghiandole salivari e lo stomaco inizia a produrre piccole quantità di succhi gastrici. Il bambino beve liquido amniotico e l’apparato digestivo lo “lavora”. Si definiscono bene gli organi sessuali, anche se l’apparato riproduttivo del bambino era già in funzione da tempo ed è stata proprio la secrezione di ormoni maschili o femminili ad aver determinato l’uscita degli organi sessuali esterni. I testicoli non sono ancora scesi e scenderanno solo più avanti; le ovaie contengono già degli ovuli e per il momento della nascita conterranno tutte le uova in dotazione per l’intera vita “sia pure immature”. Cambiano le proporzioni. Intorno al 4° mese i suoi movimenti sembrano dei battiti di ali di farfalla e la madre a volte percepisce questi soffi. Cresce tantis- 66 Casa Argomento Quarta simo e la placenta contiene una struttura morbida fatta di vasi sanguigni collegati al bambino che si diramano come un albero, l’albero della vita. La placenta offre una funzione di nutrimento, ma anche di protezione, viene paragonata ad una spugna che assorbe gli elementi cattivi che potrebbero intaccare il feto. La placenta fa la funzione che in seguito farà la madre, ovvero quella di filtro: produce infatti il progesterone, un ormone che favorisce la gestazione stimolando il corpo materno a offrire ospitalità e darà anche il via alla formazione del latte attraverso le ghiandole mammarie. Aumenta anche la temperatura del corpo per tutta la gestazione, mantenendo così sempre il feto al “caldo”. Negli ultimi mesi provvederà anche al trasferimento di elementi essenziali a rendere il feto immune dalle infezioni. Stabilirà in ultimo il momento della nascita. Il cordone ombelicale trasporta una circolazione di oltre 28 litri di sangue al giorno: questa circolazione è autonoma e gestita completamente dal cuore del bambino e riguarda il suo sangue, non quello materno. Il bambino dipende appieno dal cordone ombelicale che gli consente di vivere sott’acqua all’interno del suo sacco sigillato. È una membrana forte e trasparente, chiamata amnio che è costituito da cellule che hanno dato origine alla morula. Al 4° mese la quantità di liquido amniotico cresce sensibilmente Un’altra cosa fondamentale di questa fase è l’estesa ossificazione: ora le ossa sono visibili ai raggi x ed inizia lo sviluppo del coordinamento neuromuscolare. Può stare seduto sulla schiena in posizione yoga, però passa molto tempo a testa in giù. È la fase Capricorno - Saturno - Marte - Urano opposti al Cancro e a Luna-Venere A questa età non ci sono variazioni profonde tra un bambino e l’altro. Nella fase successiva invece le differenze si faranno profonde. Se vi sono problemi in questa fase il bambino può non sentirsi sufficientemente nutrito ed avere problemi in seguito che rientrano nelle difficoltà di autonomia: come se il bambino non avendo potuto contare su un sufficiente accoglimento e serenità tale da permettergli di poter aumentare la sua struttura e il suo senso di stabilità e di forza per affrontare il mondo, avrà grossi problemi a sentirsi pienamente rassicurato. Nella successiva fase della vita post-natale in cui ricorderà queste sensazioni. potrebbe avere delle problematiche rispetto alla autonomia sia rimanendo troppo a lungo legato a forme protettive oppure potrebbe avere velleità di autonomia non supportate da reale struttura interna. Nella successiva fase svilupperà appieno le sua emotività e questo arriverà proprio dalla sensazione di aver avuto sufficiente protezione e nutrimento. Se ci sono problemi in questa fase – asse 4a-10a – il feto può aver percepito situazioni all’interno della famiglia intorno al 3° 4° mese e oltre ed avrà problemi nella struttura psicologica. Dipenderà dal tipo di problemi che vivrà e dai pianeti coinvolti. Ho visto appunto Marte Urano rappresentare traumi materni. Ho un bambino figlio di una mia amica che ha un Marte in 10a molto leso: la madre ha subito un furto in casa al 4° mese di gestazione e il bambino è rimasto fortemente traumatizzato. Successivamente, ha manifestato sempre difficoltà nella sua Casa Quarta Argomento 67 affermazione autonoma, richiedendo costantemente la protezione materna e facendo mille difficoltà ad affrancarsi da lei. È rimasto un bambino direi “spaventato” dal mondo, come se da questo fatto violento e traumatico, accaduto alla madre, lui avesse imprintato l’idea di un mondo “difficile – da cui difendersi – e di cui non fidarsi”. Indubbiamente, in fase adulta quel Marte in decima rappresenterà sostanzialmente una forte velleità di autonomia, ma una difficoltà ad andare al di la’ di spinte improvvise e colpi di testa. Mancherà fortemente la struttura di base e questa dovrà farsela successivamente. Un trauma a questa fase di gravidanza, una minaccia di aborto, oppure una complicazione renderanno difficile la realizzazione del progetto poiché è come se al soggetto mancasse la capacità di prendere letteralmente in mano la sua vita. In genere, se si tratta di una opposizione, il bisogno di avere qualcuno che sostenga permane a lungo nella vita, come se questa iniziale “precarietà” avesse inficiato le possibilità di autonomia a livello psicologico. Questa opposizione pone anche una difficoltà nella capacità di autosostenersi ed autoproteggersi, se l’utero non è riuscito a sostenere, il bambino tenderà a vivere la famiglia come “poco nutrente” e se’ stesso come non in grado di reggersi in piedi psicologicamente. In questa fase potrebbero anche esserci scarsi apporti di calcio e questo può lasciare un imprinting di carenza nella struttura fisica e nella trasmissione dei messaggi nervosi attraverso il liquido spinale. Entrambe le cose potranno creare problemi sulle potenzialità di questo asse: difficoltà ad essere veramente autonomi e a stare in piedi sulla propria schiena metaforicamente. Una cosa interessante di questa fase è che, non appena si sente in grado di fare movimenti con la schiena li farà subito in modo coordinato, preciso e ordinato. Il suo volto in questa fase acquista una fisionomia che è simile a quella della famiglia. FASE DI CASA 11a – Interazione, comunicazione, inserimento nell’ambiente Questa fase si riferisce al 5° 6° mese di gestazione all’incirca; per avere una situazione precisa bisogna calcolarlo sul vostro personale tema natale. A questo punto il feto possiede tutti i neuroni che gli serviranno durante la vita: miliardi. La sua attività cerebrale diventa molto più sofisticata e specializzata. Il sistema nervoso diventa più maturo e le azioni e le reazioni si fanno più evidenti. Una cosa importantissima: il suo battito cardiaco inizia a diventare variabile, ovvero inizia a “sentire” ciò che accade all’esterno – entra in comunicazione con l’esterno per mezzo delle orecchie – sente suoni e rumori in modo molto chiaro e questi fanno battere il suo cuore più velocemente o lentamente. Il pigmento della cute non è ancora distribuito: a questa fase i bambini bianchi o neri sono uguali. Si rafforza lo scheletro con il continuo apporto di calcio, cominciano per tutta la fine del 5°, il 6° fino a metà del 7° mese a crescere peli, capelli ciglia e sopracciglia. La cosa più importante è che “diventa un membro attivo della famiglia”; 68 Casa Argomento Quarta inizia anche a prendere informazioni dall’esterno, distingue quello che è “familiare” da ciò che non lo è. È stato stabilito che percepisce già molti vocaboli e gli giunge chiaramente il ritmo e la melodia del discorso. Le onde sonore aumentano la sua attività motoria, musiche molto rilassanti lo inducono al sonno, quasi alla contemplazione. Se ci sono cose improvvise muta il suo ritmo respiratorio. Nell’ultima parte di questa fase inizia la discesa dei testicoli, si forma l’utero e la cavità della vagina nelle bambine. Si differenziano nei polmoni le cellule alveolari che producono una miscela di fosfolipidi, proteine e polisaccaridi che riducendo la tensione superficiale dell’acqua permettono ai polmoni di espandersi. Nonostante questo il feto non è ancora in grado di sopravvivere all’esterno perché la respirazione è ancora troppo precaria. Tuttavia alla fine del 6° mese la maturazione polmonare garantirà questa possibilità. La lunghezza del feto passa da 30 a 50 centimetri e il suo peso aumenta di 5 volte. Comincia a produrre il grasso bianco che si deposita sotto la cute e toglie anche l’effetto raggrinzito che aveva prima. Se qualcosa non funziona in questa fase le problematiche potranno essere a livello di comunicazione: se il bambino “sente” dall’interno una difficoltà ad inserirsi nel suo ambiente, potrebbe avere paura di aprirsi e di entrare in comunicazione: potrebbe iniziare a sentirsi “diverso” poco in linea con ciò che afferra essere il “fuori”, potrebbe sentirsi “straniero estraneo” in casa sua. Se la famiglia è sempre in fermento e vi sono sbalzi di voci, urla, litigi e problemi il bambino potrebbe non riuscire a sviluppare quel senso di “appartenenza che invece gli sarà necessario” per sentirsi appieno integrato nel suo ambiente. Il feto potrebbe poi subire dei ritardi nella maturazione dei suoi organi sessuali, con ovvie ripercussioni sul suo senso di identità futuro e sulla sua sessualità e riproduzione. Le opposizioni tra la 5a e l’11a potrebbero infatti essere anche dovute a problematiche di tipo pre-natale in cui forse la difficoltà di maturazione di questa fase potrebbe creare successivi problemi di identificazione sessuale. Essendoci in questa fase lo sviluppo pressoché totale dell’udito e dell’orecchio il bambino acquisisce una capacità di equilibrio sua. Il feto è quindi in grado di assumere la posizione che preferisce e di restarvi anche per parecchio tempo. In pratica è libero di fare cio che vuole. Eventuali problemi in questa fase potrebbero provenire da difficoltà di ordine fisico o psicologico – un ambiente che lui percepisce come eccessivamente negativo – potrebbe creare difficoltà di stabilità e di radicamento nell’ambiente e sviluppare conseguentemente difficoltà sia a livello di equilibrio, sia a livello di socializzazione. Gli scienziati sostengono che questa è una vera e propria fase di apprendimento che perdurerà fino alla nascita e dovrebbe servire per “riconoscere i propri simili” in modo da essere avvantaggiati alla nascita, inseriti già nella cultura e nell’ambiente natale e orientati a scegliere amicizie in quell’ambiente. Il bambino in questa fase gode di grande libertà di movimento poiché il liquido amniotico si riduce di volume proprio per consentirgli di crescere al massimo; questo fa si che la madre percepisca i movimenti con maggiore in- Casa Quarta Argomento 69 tensità. In questa fase il bambino “gioca” e può partecipare a giochi anche dall’esterno addirittura imparando a sollecitarli quando la mamma smette. Si sviluppa totalmente il tatto. Si esplora, scopre il proprio corpo e prende confidenza anche con l’ambiente nel quale si trova, lo vuole conoscere. FASE DI CASA 12a – fine 7° mese – 8° e 9° meseIl bambino ormai cresce di peso e di lunghezza. Impara a cogliere le caratteristiche della lingua del luogo dove nascerà. Esistono prove che i sapori aromatici giungono al bambino attraverso l’utero, il cordone e il liquido amniotico. I neonati preferiscono il latte materno rispetto ad altri, soprattutto se hanno avvertito particolari gusti nell’utero. In questa fase hanno più papille gustative di quante ne avranno in tutta la loro vita futura. Il bambino orami è vitale però più rimane all’interno dell’utero, più il sistema nervoso matura e si raffina. Infatti, anche le sue attività quotidiane cominciano a seguire ritmi riconoscibili e regolari. Il bambino sviluppa una piena capacità di distinguere la veglia dal sonno. Entra in fasi REM e sogna. I suoi occhi si muovono molto velocemente in questa fase. Quando è sveglio apre le palpebre ed è attivo, può essere vigile e attento e partecipe oppure può essere rilassato, immobile e tranquillo. Esegue veri e propri esercizi: capriole, calci, rotazioni. Il più bel dono che riceverà il bambino in quest’ultima fase è l’insieme di sostanze che gli servono per combattere le malattie: gli anticorpi che la placenta acquisisce dal flusso sanguigno materno Infatti, chi ha lesioni sull’asse 6a 12a tende ad avere una salute più fragile; a volte vi sono vere e proprie problematiche di salute nell’infanzia e probabilmente, perché non è riuscito ad acquisire un sufficiente numero di anticorpi. Anche rispetto alla nascita il bambino dirà la sua: manderà infatti in circolo sostanze chimiche atte a far scatenare le doglie, nel momento in cui i suoi ormoni avvertono di essere arrivati a maturità Se tutto funziona sceglie lui il momento della sua nascita. A questo punto acquista anche la posizione definitiva a testa in giù: è pronto per nascere, si sta “impegnando”. Quando il nascituro è in posizione per il parto si ritrova esattamente nello stesso punto in cui 9 mesi prima è entrato lo sperma per fecondare l’ovulo. Tutto ciò che accadrà in questi ultimi due mesi e mezzo sarà registrato a caratteri cubitali in quanto il bambino possiede un sistema di percezione estesissimo e molto efficiente. Pianeti molto lesi in casa 12a ci riportano a traumi importanti accaduti prima della nascita con conseguente difficoltà a venire al mondo, oppure sensazioni di paura e di morte che possono poi agire come condizionamenti a livello inconscio senza che il soggetto ne abbia una precisa consapevolezza. In ogni caso ciò che avvertirà sarà un senso di estraneità, una difficoltà ad inserirsi, un carattere di chiusura e di difficoltà ad entrare in comunicazione, un senso di diversità che lo accompagnerà per tutta la vita. La 12a darà anche problemi per quanto concerne l’adattamento sociale: 70 Casa Argomento Quarta soprattutto in caso di opposizione con la 6a il bambino e poi la persona adulta rimarrà costantemente in balia tra l’inserirsi nell’ambiente esterno ed essere rassicurato e la sua sensazione di estraneità che, però, lo fa vivere con un senso di esclusione. Indubbiamente, le paure che possono aver colpito il bambino in questa fase potranno creare problemi di chiusura al mondo, difficoltà di inserimento sociale, difficoltà motori o di linguaggio proprio perché è la fase in cui vi è il massimo dello sviluppo del sistema nervoso prima della nascita. In pratica il sistema nervoso qui dovrebbe preparare all’adattamento esterno e ambientale. Se ci sono lesioni vi possono essere problemi anche a livello fisico con conseguenti problemi somatici. LA NASCITA - Ascendente Proviamo ad immaginare per un attimo cosa può provare il bambino appena nato: la grande sorpresa della luce fortissima, tutto è nuovo, freddo, l’aria entra dal naso e invade i suoi polmoni, c’è la forza di gravità e l’improvvisa goffaggine del corpo, lo spazio aperto, niente di gratificante, tutto sconfortevole. Nel suo organismo avvengono cambiamenti importanti: i polmoni entrano in funzione autonomamente – la circolazione del sangue viene deviata escludendo il cordone ombelicale – il suo cuore può battere molto più in fretta e lui è quindi molto eccitato, ma soprattutto impaurito. Generalmente piange; se ha freddo non può ancora dimostrarlo perché il suo corpo non è ancora strutturato per rabbrividire e tantomeno per comunicare. L’intero sistema deve essere messo a punto, compreso quello visivo che è poco coordinato e non mette a fuoco. I sensi sono potenti ma ancora tutti uniti: si divideranno nelle prime fasi della vita, specializzandosi. L’ascendente a livello astrologico ci dirà come è venuto al mondo quel preciso bambino, che cosa ha registrato di quel momento e come saranno per lui gli inizi e, da quel momento, qualsiasi inizio: fasi nuove, partenze, decisioni da prendere. Esattamente in base all’imprinting della nascita (archetipo dell’inizio) si comporterà di conseguenza ed interpreterà il mondo in base alle sensazioni che avrà avvertito in quel preciso momento. Alcune segnature sia sull’ascendente che sui pianeti immediatamente congiunti all’ascendente ci possono dare indicazioni del momento del parto e di come è stato interpretato e vissuto e di come sarà quindi la visione del mondo di questa persona. Alcune lesioni possono creare più di altre difficoltà. Lesioni di Giove all’ascendente o sull’ascendente possono darci l’imprinting di un bambino troppo grosso che non voleva nascere e che non voleva lasciare l’utero: questo potrebbe ripresentarsi in tutte le fasi di crisi della sua vita: difficoltà ad entrare in una nuova fase, trepidazione, mancanza di fiducia e di coraggio, attesa di protezione. Non voler lasciare il grembo materno può essere simbolo di paura ad affrontare in maniera diretta la vita, preferisce fare in modo che siano altri che si occupino della sua nascita. Casa Quarta Argomento 71 Lesioni di Marte e/o di Urano all’ascendente o sull’ascendente possono dare bambini prematuri, nati prima che fosse giunto il momento e quindi in maniera un po’ precaria e frettolosa. Generalmente però si tratta di bambini nati con taglio cesareo o con un intervento esterno, con la madre in condizione di “non compartecipazione” perché in stato di anestesia. I bambini nati con taglio cesareo sono molto meno pronti nella vita ad affrontare gli ostacoli e a superarli. Esattamente come in un momento cruciale della loro vita sono stati “salvati” e aiutati a nascere, si comporteranno nello stesso identico modo: come se, non essendo stati in grado di scegliere il momento del parto, non saranno neanche in grado di scegliere in quale momento reagire alle situazioni della vita e staranno ad aspettare che qualcuno in qualche modo li salvi. Tenderanno ad evitare le difficoltà e possono avere un atteggiamento di fuga dalle responsabilità proprio perché mancano di quella forza e iniziativa che servono per affrontare i problemi. Lesioni di Saturno all’ascendente oppure Saturno congiunto possono darci l’idea di un parto molto difficile, ritardato e con grande sofferenza sia da parte della madre che del bambino. In molti casi vi è un parto asciutto in quanto le acque si erano rotte prematuramente. Con Saturno può trattarsi anche di un parto podalico in cui ci saranno enormi sofferenze. Queste persone affronteranno la vita con grave fatica: la sensazione che tutto sia difficile e faticoso farà parte del loro imprinting iniziale. Inoltre, nel tentativo di evitare ulteriori sofferenze diventano molto chiusi alle novità e diffidenti a qualsiasi inizio. Con Urano leso può trattarsi di un parto strano, ho alcuni casi in cui Urano all’ascendente ha dato un problema o un’anomalia alla nascita. Ho il caso di una bambina nata con 6 dita per ogni mano ed un altro di un bimbo molto bello con un occhio azzurro ed uno nero. In ogni caso una particolarità. Spesso però si tratta di un intervento tecnico del ginecologo per liberare il canale che diventa stretto e il bambino non riesce a scendere. Nettuno leso all’ascendente può dare difficoltà di altro ordine, tipo cordone ombelicale intorno al collo – senso di soffocamento per una prolungata sosta nel condotto dell’utero senza riuscire ad uscire. È e può diventare pericoloso se non si interviene in tempo e potrebbe anche esserci un principio di strangolamento. Questo tipo di problema può dare difficoltà a lasciarsi andare – paura dell’acqua - situazione in cui vi è un costante bisogno di protezione. Un altro sintomo di Nettuno può essere un principio di avvelenamento a causa di un liquido amniotico già compromesso o deteriorato: in questo caso i bimbi hanno una insolita paura della vita e si sentono in balia di essa tanto da non sviluppare una propria vera “maschera” ma assumendone una di volta in volta. La porosità all’invasione esterna resta a lungo anche sull’identità. Plutone leso all’ascendente o sull’ascendente l’ho riscontrato in temi in cui vi era stato un reale rischio di morte per il bambino o per la madre. Il soggetto in questione ha dovuto richiamare a sé tutte le sue forze per sopravvivere al fatto. Resterà sempre un inconscio senso di impotenza e di difficoltà che ten- 72 Casa Argomento Quarta derà a lasciar emergere le proprie capacità solo nei momenti in cui tutto sembra perduto. Tipico anche dell’ascendente Scorpione. Ho però casi di Plutone all’ascendente in cui la madre è morta di parto. Un altro caso in cui il fratello gemello è morto durante il parto e al sopravvissuto è rimasta costantemente una sensazione di morte e di vuoto perdurata per almeno trent’anni della sua vita. A volte c’è veramente qualcosa di oscuro e di torbido alla nascita e questo darà un senso di paura che sfocerà in un atteggiamento teso a diffidare e controllare qualunque cosa e, per altri versi, a non lasciar intravedere nulla di sé, celando e mistificando la propria personalità. Mercurio e/o Marte all’ascendente possono invece indicare un bambino incredibilmente curioso che finisce per nascere prima perché accelera i tempi, come se volesse scappare da una situazione che gli sta stretta ed è ansioso di affrontare il mondo. Ovviamente, molto dipenderà da quanto nasce prima. Alcuni giorni prima possono indicare un temperamento vivace, incapace di aspettare e bisognoso di fare tutto subito, senza pensare. Nascere molto tempo prima significa dover affrontare l’incubatrice con un grosso senso di deprivazione a causa della separazione prematura e precoce con la madre e le sue cure. Indubbiamente i bambini che nascono prima portano con sé questo modello e tenderanno ad essere impulsivi e impazienti nelle cose, incapaci di sostenere le tensioni che via via si presentano. Avranno quindi bisogno di imparare a valutare maggiormente le cose. È l’opposto dei bambini con un bel Nettuno che tendono a nascere in ritardo, a volte non vorrebbero neppure nascere e devono essere sollecitati: forse stanno troppo bene, l’utero è un quattro stesse e non vorrebbero iniziare questo cammino. In entrambi i casi, questi soggetti avranno difficoltà a fare delle scelte opportune al momento giusto. Pianeti molto beneficati sull’ascendente tendono a dare nascite molto felici, bambini desiderati: il Sole sull’ascendente l’ho visto in bambini la cui nascita era stata davvero portentosa, attesa da tutti, con una sorta di claque che ha glorificato l’evento trionfale. Marte e/o Luna lesi all’ascendente li ho visti anche in temi di bambini nati idrocefali: quasi sempre occorrono però valori Ariete. Allo stesso modo dovranno essere valutati gli ascendenti: anche se non vi sono pianeti nelle vicinanze e non vi è, dunque, un fatto preciso avvenuto e segnalato alla nascita; l’ascendente attraverso il segno ci darà comunque le colorazioni avvertite, ci parlerà della lente che quel bambino ha indossato nel momento in cui è nato e di come vedrà il mondo e la vita. P.S. Vi prego contattarmi dandomi le vostre particolarità individuate nei temi che manifestano particolari problematiche nelle fasi pre-natali e alla nascita. www.eridanoschool.it mail: [email protected] Casa Quarta Argomento 73 Maria Grazia La Rosa AMELIA EARHART: IL PREZZO DEL CORAGGIO L.A. 142-412 La storia ed il ritratto astrologico di una donna coraggiosa che è considerata ancora oggi un’eroina americana ed una dei più celebri aviatori del mondo. “Il coraggio è il prezzo che la vita esige per garantirci la pace interiore, l’anima che non sa questo, non sa liberarsi dalle piccole cose; non conosce la livida solitudine della paura, né l’altezza della montagna da dove si prova l’amaro piacere di ascoltare il rumore delle ali. Come può la vita garantirci il dono di vivere, di ricompensarci delle deprimenti abiezioni e dei grandi odi, se non assecondiamo l’imperativo dell’anima? Ogni volta che facciamo una scelta, la paghiamo con il coraggio di guardare un brutto giorno e di considerarlo bello” (da una lettera di Amelia Earhart al marito, George Putnam). L’America era appena uscita dalla Grande Depressione e le “suffragette” azzardavano acconciature maschili e fumavano le prime sigarette in pubblico. Ma lei era avanti, aveva bruciato tutte le tappe dell’emancipazione femminile. Era diventata una delle più famose aviatrici di tutti i tempi, soprannominata “Lady Lindy”, per la sua somiglianza con Charles Lindbergh, altro spericolato pilota dell’epoca. Amelia Mary Earhart era nata il 24 luglio 1897 alle ore 23.30 ad Atchison, Kansas (USA). Suo nonno, Alfred Otis, era uno dei cittadini più in vista di Atchison e sua madre, Amy, preferì ritornare nella tranquilla casa dei genitori per partorire Amelia, in quanto precedentemente aveva avuto un aborto e non voleva correre altri rischi. Suo padre, Edwin Earhart, in quel periodo rimase a Kansas City dove faceva pratica legale in uno studio di av- 74 Casa Argomento Quarta vocato. Ebbe anche una sorella, Muriel, che nacque due anni e mezzo più tardi. Amelia e sua sorella vivevano una vita agiata a casa dei nonni, frequentarono scuole private e furono circondate da ogni comfort. Il padre non era particolarmente amato dal nonno perché era considerato un inetto; in effetti, forse per l’incipiente dipendenza dall’alcol, egli fallì gli obiettivi che si era prefissato e finì per accettare un lavoro da dipendente presso la ferrovia della linea Rock Island. Nel 1905 i genitori di Amelia si trasferirono a Des Moins nello Iowa e lasciarono le figlie dai nonni. Solo nel 1908 raggiunsero i genitori. Entrambe non riuscirono a frequentare la scuola con continuità, ma in ogni caso amavano leggere libri e soprattutto esercitare lo sport, il tennis ed il basket. Dopo un iniziale miglioramento delle condizioni di vita, le cose cominciarono a peggiorare per colpa del padre, ormai dedito all’alcol. Nel 1914, in seguito al suo licenziamento dal lavoro, Amy e le figlie si trasferirono a Chicago da amici e la sicurezza sociale e finanziaria della famiglia subì un duro colpo. La madre fece di tutto per far studiare le figlie ed Amelia voleva frequentare il College, ma, dopo aver visto per la strada 4 reduci feriti della prima guerra mondiale e le condizioni in cui versavano, ebbe dei dubbi e decise di rendersi utile, cominciando a frequentare corsi per infermiera. In seguito, prestò servizio come volontaria in un ospedale militare in Canada fino all’Armistizio del novembre 1918. Nel 1920 decise di raggiungere i genitori che, nel frattempo, erano tornati insieme in California. Alcuni mesi dopo, suo padre la condusse ad un “raduno aereo” a Long Beach, dove, per la prima volta, salì a bordo di un biplano e, al prezzo di un dollaro, volò per dieci minuti sopra Los Angeles e fu in quella occasione che Amelia decise d’imparare a volare. “Nello stesso momento in cui lasciammo la terra, sentii che dovevo volare” (Amelia Earhart). Cominciò, quindi, a frequentare lezioni di volo e a fare lavoretti extra non solo per pagarsi le lezioni, ma anche per coronare quello che ormai era diventato il suo sogno: acquistare un aereo! L’anno dopo, grazie anche all’aiuto della madre, comprò il suo primo aereo, un biplano a due posti, usato, il Kinner Airster, che per il suo colore giallo luminoso chiamò “canarino”, con il quale stabilì il suo primo record femminile salendo ad un’altitudine di 14.000 piedi. Successivamente, per motivi familiari, dovette vendere il suo “canarino” per acquistare un’automobile che le sarebbe servita per trasferirsi, insieme alla madre, nella nuova casa di Boston e, in quel periodo, restò momentaneamente lontana dal mondo del volo. Nel 1926, dopo aver trovato lavoro come assistente sociale ai bambini, alla Denison House di Boston, Amelia si riavvicinò al mondo del volo iscrivendosi all’Associazione Aeronautica Nazionale ed investì i pochi soldi messi da Casa Quarta Argomento 75 parte, in un’azienda che avrebbe costruito un piccolo aeroporto e commercializzato i Kinners Airster nell’area di Boston. Durante quel periodo trasse il massimo vantaggio dalle circostanze, promuovendo voli, specialmente per le donne. Diventò, così, per i mass media un vero e proprio fenomeno, tale da riempire le colonne dei giornali. Il giornale “The Globe” di Boston, le dedicò una prima pagina e scrisse che Amelia era “uno dei migliori piloti donna degli Stati Uniti d’America”. Nel 1928 la sua vita ebbe una svolta. Ricevette, infatti, una telefonata dal Capitano Hilton Railey che le chiese: “Vorrebbe essere la prima donna ad attraversare in volo l’Atlantico?” Railey era stato incaricato da George Putnam, un editore di New York, di trovare una donna per la trasvolata. Impresa che ancora non aveva eseguito nessuna donna. Fu in quell’occasione che Railey, rimasto colpito dalla sua forte somiglianza con Charles Lindbergh, la soprannominò “Lady Lindy”. Una settimana dopo, Amelia incontrò George Putnam a New York. Egli rimase molto impressionato dalla sua personalità e decise subito che sarebbe stata lei a fare il volo transoceanico. Amelia accettò l’offerta, anche se in questo volo avrebbe ricoperto solamente il ruolo di passeggero perché non aveva ancora esperienza di aerei plurimotori e non era addestrata neppure al volo strumentale. Venne, però, deciso di affidarle il ruolo di comandante del volo a bordo del trimotore Fokker chiamato “amicizia” e le furono affiancati due piloti più esperti per la conduzione vera e propria del velivolo. Il 3 giugno 1928 il Fokker decollò per Halifax, Nuova Scozia. Ma le condizioni atmosferiche avverse li costrinsero ad anticipare l’atterraggio, anche a causa dell’esiguo carburante rimasto e così atterrarono nel Galles del Sud e non in Irlanda, com’era stato pianificato. A questo punto tutta l’attenzione della stampa fu rivolta verso di lei, tutti volevano intervistarla e fotografarla e ricevette persino le personali congratulazioni del Presidente Coolidge. Da Londra agli Stati Uniti, con un calendario pieno di appuntamenti, Amelia era richiestissima ed appariva molto spesso su giornali e pubblicazioni. Dietro le quinte George Putnam teneva il nome di Amelia sempre in primo piano, pubblicando articoli sulle sue imprese nei giornali di tutto il Paese. Inevitabilmente, tra i due nacque una relazione e furono circondati da molti pettegolezzi anche perché Putnam era sposato. Nel settembre del 1928 Amelia intraprese il suo primo volo da sola, attraversando gli Stati Uniti dalla costa dell’Oceano Atlantico a quella dell’Oceano Pacifico. In seguito, a New York tenne qualche conferenza organizzata da Putnam per il lancio del suo libro “Venti ore, quaranta minuti” sull’impresa compiuta nella trasvolata dell’Atlantico. Le industrie aeree, in quel tempo, cercavano un modo per migliorare la propria immagine e nominarono Amelia, Assistente del “General Traffic Mana- 76 Casa Argomento Quarta ger” nella compagnia aerea, conosciuta in seguito come TWA., con l’incarico di attrarre le donne come passeggere. Nel 1929 organizzò un’esibizione aerea per sole donne, da Los Angeles a Cleveland e nello stesso anno George Putnam divorziò dalla moglie. Lei continuò a superare record femminili, scriveva articoli su “Cosmopolitan” ed altre riviste e nel 1931 sposò George Putnam. Insieme decisero che Amelia avrebbe attraversato l’Atlantico da sola, prima che qualche altra donna si cimentasse nell’impresa ed oscurasse il nome di Amelia. Dagli inizi del 1932 nessun altro, a parte Charles Lindbergh, aveva attraversato l’Atlantico da solo. Ma Amelia non avrebbe seguito la sua stessa rotta; sarebbe partita, invece, dall’isola di Terranova con destinazione verso le Isole Britanniche. Il 20 maggio 1932 Amelia iniziò la sua traversata atlantica a bordo di un Lockheed Vega, appositamente modificato. Atterrò piuttosto fuori rotta, in un campo vicino Londonderry, nell’Irlanda del Nord. Con questo volo aveva battuto numerosi record: “la prima donna ad attraversare da sola l’Atlantico… la sola persona ad averlo fatto due volte… la più lunga distanza, senza fermate, mai percorsa da una donna ed il record per la traversata fatta in minor tempo”. George raggiunse Amelia a Londra ed insieme trascorsero diverse settimane in giro per l’Europa. Al ritorno, il Presidente Hoover consegnò ad Amelia la medaglia d’oro della “National Geographic Society”, ricevette anche le chiavi di molte città americane e fu proclamata “donna dell’anno”. Nell’autunno del 1934 Amelia decise che la sua prossima impresa sarebbe stata una traversata sul Pacifico, dalle Isole Hawai alla California e poi a Washington. Dieci piloti avevano già perso le loro vite tentando questa traversata. Decollò nel 1935 da Wheeler Field nelle Hawai per atterrare ad Oakland in California, dove migliaia di persone l’attendevano in festa. Il Presidente Roosevelt le inviò le sue congratulazioni per l’ennesima impresa e dichiarò che ormai l’aeronautica non poteva essere una disciplina riservata ai soli uomini. Gli impegni, intanto, s’infittirono. Venne chiamata da tutte le parti a tenere conferenze in giro per l’America. Successivamente, Amelia iniziò ad elaborare un progetto per la realizzazione di un volo intorno al mondo. L’impresa le avrebbe dato due ulteriori primati: sarebbe stata l’unica donna a farlo e l’unica ad aver percorso la più lunga distanza possibile. La prima tratta del viaggio sarebbe stata da Oakland alle Isole Hawai. Ma durante il decollo, Amelia si trovò a fronteggiare una caduta d’ala del velivolo e perse il controllo dell’aereo che sbattè violentemente sulla pista e, a causa dei danni riportati, il velivolo fu mandato in California per le riparazioni. Amelia si rimise a studiare per realizzare un altro tentativo del giro del mondo. Il 1° giugno 1937, quando Amelia aveva quasi 40 anni, partì da Miami, insieme al navigatore, per cominciare la traversata di ben 29.000 miglia che la Casa Quarta Argomento 77 porterà a San Juan, Portorico e poi, seguendo la costa nord-orientale del Sud America, verso l’Africa e quindi in India. Attraversarono Calcutta e proseguirono per Rangoon, Bangkok, Singapore e Java. Si fermarono, poi, a Bandoeng per 10 giorni per l’arrivo dei monsoni e per le riparazioni agli strumenti di bordo. Amelia non si sentiva bene, soffriva di dissenteria che durava già da alcuni giorni. Il 27 giugno arrivarono in Australia ed il 29 in Nuova Guinea. A questo punto avevano percorso 22.000 miglia e ne mancavano solo 7.000 per arrivare alla conclusione del viaggio. Tutto ciò che era superfluo nell’aereo fu rimosso per far posto a più carburante in modo da consentire approssimativamente 274 miglia extra. Ormai erano in prossimità dell’isola di Howland a Sud Est di Honolulu, di circa due miglia e mezzo, dove era dislocata la guardia costiera Itasca con la quale erano in contatto radio. Avevano lasciato la Nuova Guinea a mezzanotte del 2 luglio ed il tempo, contrariamente alle previsioni, era nuvoloso. Il navigatore, abituato alle vecchie metodologie di navigazione aerea, ebbe qualche difficoltà e Amelia, ad una distanza calcolabile tra le 35 e 100 miglia dall’isola di Howland, alle 19.30 ebbe l’ultimo contatto radio: “Khakk chiama Itasca. Dovremmo essere sopra di voi, ma non riusciamo a vedervi. Il carburante sta finendo…”. A nulla valsero gli sforzi della Guardia Costiera per farsi notare. Probabilmente l’aereo si era perso ed era precipitato nel mare. La notizia fece presto il giro del mondo. Il Presidente Roosevelt autorizzò le ricerche con l’impiego di nove navi e 66 aerei per un costo stimato all’incirca di 4 milioni di dollari. Le ricerche furono interrotte il 18 luglio e proseguite anche dal marito che, però, nell’ottobre perse le speranze di ritrovarla viva. Da quando Amelia precipitò con il suo aereo, la sua sorte è entrata nel mistero. Tutte le spedizioni di ricerca dei resti, nel corso degli ultimi 70 anni circa, non hanno dato alcun esito, ma, recentemente, un gruppo di esploratori americani ha annunciato di voler riprendere le ricerche del relitto, nella convinzione che dovrebbe essersi conservato intatto, in quanto nella zona attorno alle isole Howland (tra l’Australia e le Hawai), l’Oceano tocca i 518 metri di profondità, con una temperatura talmente fredda da rallentare la corrosione dei metalli. In ogni caso Amelia sarà ricordata per il suo coraggio e per certe rivendicazioni a favore delle donne. In una lettera a suo marito, scrisse: “ Sappi che sono consapevole dei rischi che corro; se lo faccio è perché voglio farlo. Le donne devono provare a fare ciò che fanno gli uomini e, quando falliscono, il loro fallimento deve essere una sfida per le altre”. Tema Natale Sole in Leone, Ascendente in Toro e Luna in Gemelli. L’Elemento predominante è l’Aria e d’altra parte non poteva essere diversamente per una donna che 78 Casa Argomento Quarta ha fatto del volare la sua ragione di vita. Il secondo Elemento è il Fuoco, anche se sono presenti solo due pianeti, Sole e Mercurio, ma, per la presenza del Sole, quest’Elemento ha un’importanza particolare (Volguine). Ed è il Fuoco che le dà l’entusiasmo nell’investire tutta se stessa nelle sue imprese. Il Medio Cielo in Capricorno rappresenta l’unico segno Cardinale che l’ha spinta a provare se stessa con una frenetica attività e con un intenso coinvolgimento verso sfide esterne: la prima donna trasvolatrice dell’Oceano, la valorizzazione delle donne, capaci di eseguire imprese uguali a quelle degli uomini. Il modello planetario è a forma di ventaglio imperfetto con manico basso che è raffigurato dalla congiunzione Saturno/Urano. Il Pianeta guida è la Luna, il ruolo femminile da valorizzare. Nel modello ventaglio, il manico basso predispone al comando e dà una personalità carismatica. C’è una forte concentrazione sull’Io, determinazione, energia ben orientata. Sa, cioè, quello che vuole ed userà la congiunzione Saturno/Urano come fonte d’energia per realizzare ciò che desidera: sconfiggere il vecchio e volgersi verso il nuovo. La parola chiave del modello Ventaglio è “pragmatismo” ed in questo caso c’è in Amelia un forte desiderio di sperimentare, prefiggendosi obiettivi elevati. La concentrazione dei pianeti ad Est del Tema natale, indica anche una grande fiducia in se stessa. Casa Quarta Argomento 79 Colpisce lo stellium in Gemelli in II Casa, composto da Luna, Plutone, Venere e Nettuno, in cui Venere è dominante. La concentrazione dei pianeti in Gemelli le conferisce molta comunicativa, capacità di relazionare ed anche la facilità nello scrivere e nel contatto con i mass-media. Amelia, infatti, ha scritto libri, ha collaborato ad una rivista, è stata celebrata dalla stampa di tutto il mondo. La II Casa si riferisce anche alla propria immagine, con la tendenza a vedere se stessi come un prodotto da reclamizzare, da imporre agli occhi degli altri e come l’unico “bene materiale” su cui si può fare affidamento ed in questo caso, Amelia ha saputo valorizzarlo molto bene. Inoltre spesso lo stellium si riversa nel segno opposto. È questo il caso di Amelia, in quanto, con la sua ansia di esplorare altri mondi e la sua smania di viaggiare ha realizzato lo spirito d’avventura del Sagittario. Infatti, spesso il segno opposto, vuoto, agisce da risucchio su quello pieno, che lo fronteggia ed agisce come una calamita. L’Ascendente in Toro, il cui governatore, Venere, è collocato in II casa, dove risiede anche lo stellium, fa pensare che la sicurezza economica è stata anche molto importante per lei. C’è un gran desiderio di stabilità ed una tendenza ad amare persone ricche che garantiscano sicurezza economica (Venere, dominante dello Stellium in Casa). I suoi viaggi venivano finanziati, la celebrità le dava anche sicurezza dal punto di vista economico e soprattutto il matrimonio con un editore ricco ed importante. Il Sole in Leone, in IV casa spiega anche la sua popolarità in Patria ed il trigono con la congiunzione Saturno/Urano, anche se non proprio perfetto ed in segni non compatibili, dimostra ugualmente la sua capacità di dar forma alle idee e di renderle costruttive. Amelia è anche sostenuta da una forte autodisciplina e da una grande ambizione. Capisce la lezione del passato e fa di tutto per combattere un futuro d’ignoranza. Il coraggio di Amelia si esprime nella congiunzione Marte/Giove in Vergine in V Casa. Possiede, infatti, l’energia e l’entusiasmo che la spingono ad assumersi un compito difficile, che spaventerebbe altre persone meno coraggiose e per ottenere ciò che vuole, sfida senza paura i pericoli. Ha una grande fiducia nelle sue capacità, al punto di correre grandi rischi senza dubitare della buona riuscita e sa anche attirare l’attenzione degli altri, mettendosi in evidenza. La congiunzione Marte/Giove è un aspetto molto dinamico perché conferisce un’ottima combinazione di resistenza fisica e di risorse mentali. Nel suo Tema è nel segno della Vergine, quindi ogni azione è anche ben calcolata con una precisa preparazione nei dettagli e la V Casa, cosignificante del Leone, fa pensare anche a sprezzo del pericolo. L’Asse dei Nodi si sviluppa tra la IV e la X Casa. Il Nodo Nord in X Casa indica un talento specifico, una speciale missione da adempiere nel mondo e l’evoluzione è intrecciata con l’aspetto pubblico della vita e con la realizzazio- 80 Casa Argomento Quarta ne personale. Inoltre, la sua collocazione nel segno dell’Acquario ha dato ad Amelia la spinta a svolgere una funzione sociale, anche se emerge il bisogno di stare al centro dell’attenzione, insieme al protagonismo del segno del Leone nel quale è collocato il Nodo Sud. Il pianeta governatore dell’Acquario, Urano, che rappresenta l’etere, il cielo, ha esercitato una forte attrattiva per lei che amava volare. C’è in lei il desiderio di riuscire a fare qualcosa che sia ricordato per molto tempo ed anche di essere una persona di spicco nell’ambito familiare. Il Sole è congiunto al Nodo Sud. In questo caso le figure maschili sono molto importanti. Infatti, sia il padre che, probabilmente le ha inculcato il piacere del volo, sia il marito che l’ha sempre incoraggiata e sostenuta sono stati determinanti per le sue scelte. La Luna Nera è in I Casa in Toro ed è opposta a Saturno e ad Urano. Il denaro è inteso come potere e la sua posizione in I Casa nel segno del Toro, ci riporta al rimpianto di non avere avuto condizioni familiari floride dal punto di vista finanziario e quindi Amelia si è impegnata a ricercare compensazioni attraverso le sue imprese per ottenere successo e celebrità e, di conseguenza, anche sicurezza economica. Questa posizione ci riporta anche alla sua nascita, legata alla scelta difficile dei suoi genitori che hanno dovuto stare lontani nel periodo in cui la madre si trasferì dai nonni. Casa Quarta Argomento 81 Transiti del 2 luglio 1937, alle ore 21.00 circa Il giorno in cui scomparve in mare, Plutone si congiungeva al Sole in IV Casa, fine della vita in modo misterioso. Inoltre la Luna, Venere, Nettuno e Plutone, in pratica tutto lo stellium di nascita, erano quadrati a Nettuno di transito. Queste posizioni potrebbero essere significative per indicare la sua morte in mare. Urano di transito si dirigeva verso l’opposizione ad Urano e Saturno di nascita. Urano rappresenta la potenza di vita e Saturno mette in forma questa potenza, con l’opposizione tutto ciò è destabilizzato. Rivoluzione solare del 25 luglio 1936, ore 15.34 per New York Se osserviamo, inoltre, la Rivoluzione solare inerente l’anno della sua morte, vediamo che l’Ascendente di rivoluzione è nella VI Casa natale. La Luna è congiunta alla Luna Nera in I Casa ed entrambe sono quadrate a Marte e Plutone. È come se la sua immagine venisse meno ed anche la quadratura a Marte e Plutone ci riporta all’incidente misterioso. Il MC di rivoluzione, in cui risiede uno stellium, composto dal Sole, Mercurio, Venere, Marte e Plutone tra Cancro e Leone, si trova nella IV Casa natale, la fine della vita. 82 Casa Argomento Quarta Saturno di rivoluzione si trova sulla XII natale, opposto a Nettuno in XII Casa di transito, pericolo in mare. La vita cambia direzione, si destabilizza. L’VIII Casa di rivoluzione, dove risiede Urano è in I Casa natale e può indicare un incidente improvviso ed una trasformazione della vita. In conclusione, sia i transiti, sia la Rivoluzione solare sembrano confermarci le circostanze della sua morte. Luna Nuova prenatale L’analisi del Tema di Luna Nuova Prenatale spesso ci conferma la vera storia individuale degli esseri umani ed il loro cammino. Ai fini del percorso evolutivo dell’anima il Novilunio prenatale consiste nella prova d’ingresso nella vita. Nel caso di Amelia notiamo che il novilunio si è verificato il 30 giugno 1897, alle ore 2.55. È avvenuto, quindi, in Cancro e cioè nel segno precedente quello della nascita. Il segno del Cancro ci riporta alla famiglia e alla figura materna. Si potrebbe ipotizzare che il clima vissuto dai suoi genitori fosse, in qualche misura, intriso di preoccupazioni, forse, sia per il precedente aborto, sia per il periodo della gravidanza, durante il quale essi vissero separati. Casa Quarta Argomento 83 È da notare, in particolare, il quadrato a T, dove Venere in Toro, congiunta alla Luna Nera, si oppone ad Urano e Saturno in Scorpione e tutti e quattro sono quadrati a Marte in Leone che costituisce il pianeta focale esattamente al punto di mezzo dell’opposizione. Questa configurazione consente un alto grado di motivazione e d’abilità nel raggiungere uno scopo, accentuando l’espressione del pianeta focale. Marte, quindi, già prima della nascita rappresentava forti tensioni ed una grossa fonte d’energia individuale ed il segno opposto al Leone, l’Acquario, ci conferma il suo bisogno di volare e di essere all’avanguardia. Inoltre il quadrato a T che si sviluppa in segni fissi conferisce volontà, forza e determinazione, soprattutto quando si tratta di esaudire le proprie aspettative. Anche il modello planetario a ventaglio con Urano congiunto a Saturno per manico ci conferma il modello del Tema natale. In conclusione, dopo aver esaminato alcuni aspetti astrologici del suo tema natale e della Luna Nuova prenatale, possiamo senz’altro affermare che Amelia Earhart, per la sua forza ed il suo coraggio era una predestinata. Diventerà un mito e sarà ricordata, oltre che per il coraggio dimostrato anche per le sue rivendicazioni a favore delle donne. Ancora oggi è considerata un’eroina americana, nonché uno dei più capaci e celebrati aviatori del mondo ed un esempio di coraggio e spirito d’avventura tutto al femminile. Vorrei concludere questo excursus sulla vita e le imprese di Amelia Earhart con una sua citazione in occasione del volo sull’Oceano Atlantico. “Dopo mezzanotte la Luna tramontò ed io ero sola con le stelle. Spesso ho detto che il richiamo del volo è come quello della bellezza ed io non ho bisogno di un’altra trasvolata per convincermi che l’essenza del volo delle farfalle, che lo sappiano o no, è l’attrazione verso la bellezza del volare”. NOTIZIE BIBLIOGRAFICHE ■ AMELIA EARHART, Biography, in www.ellensplace.net ■ BRUZZESI LANFRANCO, Amelia Earhart, in www.psicolinea.it ■ DI LECCE ALESSANDRO, Primo Piano, Cronache, in “Corriere della Sera” del 20 Dicembre 2004 ■ MANTEGAZZA FRANCESCA, Una donna ed il suo sogno… il volo, in www.ultraleggeri.net ■ JANSKY ROBERT C., Modelli planetari, trad. a cura del gruppo “Lo Zodiaco”Padova. 84 Casa Argomento Quarta LA GALLERIA DEGLI INSOLITI: EVARISTE GALOIS L.A. 142-540 Proseguiamo questa rubrica ( inaugurata la volta precedente con il musicista F.P.Tosti) dedicata a personaggi che per il percorso delle loro esperienze presentino delle proprietà peculiari che li rendono pressoché unici, oppure che presentino delle singolarità umane o astrologiche del tutto inconsuete e pertanto meritevoli di studi particolari. Proponiamo stavolta un grande matematico francese, Evariste Galois (1811-1831) morto a soli 20 anni in un duello in seguito a futili motivi, ma importanti per uno Scorpione viscerale. La notte precedente il duello, inesperto com’era di pistola contro un avversario allenato (pare per difendere l’onore di una prostituta di cui si era innamorato), scrisse numerose lettere e lasciò appunti riguardanti le sue nuove teorie, una specie di testamento scientifico Secondo le cronache del tempo il giovane fu trovato agonizzante e ferito all’intestino da un contadino di passaggio e trasportato all’ospedale ove accorse il fratello, al quale sussurrò, prima di morire per infezione: “non piangere, ci vuole tutto il mio coraggio per morire a vent’anni!”. Il materiale da lui compilato (in totale meno di 60 pagine!) fu ricopiato e spedito dal fratello ai famosi matematici Gauss, Jacobi e altri, che ne apprezzarono subito la genialità. Il contenuto di quei fogli passa oggi sotto il nome di Teoria di Galois: in meno di 21 anni di vita mise a disposizione dei posteri idee divenute fondamentali per l’algebra moderna, fra cui la soluzione di equazioni algebriche per radicali e la teoria dei gruppi. Ma, solo dopo vent’anni i tempi furono maturi perché anche in patria se ne capisse la portata. Spirito inquieto, era spesso punito all’università per la ribellione e imprigionato per aver partecipato a sommosse antigovernative, mentre i suoi scritti per una serie di circostanze restavano persi in Segreterie o cadevano in mano di Insegnanti che morivano improvvisamente! Casa Quarta 85 Non a caso il pianeta dominante sembra Urano, angolare e stimolatissimo dai due pianeti signori dello Scorpione, fra l’altro legati al MC. Anche Saturno, notoriamente fondamentale per i matematici “normali”, da’ un giusto apporto armonico all’Ascendente, ma non sufficiente a incutergli la disciplina. Dova sta l’insolito? A parte una Luna che quadra la congiunzione Sole-Venere, non è un tema così disastrato da spiegare la sua continua malasorte. Il potente Trigono fra la Fortuna major e la minor (Giove-Venere) e Sole stesso trigono a Giove pare non l’abbia aiutato affatto, o piuttosto lo fece con un enorme ritardo, la famosa “gloria postuma”… A meno che qualche lettore ci faccia notare altri fattori “neutralizzanti” la fortuna! (D. Valente) 86 Casa Quarta Marco Gambassi LE STELLE NATALI DI GEORGES BRASSENS Il mito di Orfeo rivisitato L.A. 142-565 Georges Brassens era un poeta e cantautore. Le sue canzoni nascevano da una vena d’ispirazione sociale e libertaria. Fabrizio De André disse di lui: «Brassens non è stato solo un maestro dal punto di vista didattico, per quello Casa Quarta 87 che può essere la tecnica per fare una canzone, è stato anche un maestro di pensiero e di vita… Mi ha insegnato che in fin dei conti la ragionevolezza e la convivenza sociale autentica si trovano di più in quella parte umiliata ed emarginata della nostra società che non tra i potenti». La madre Elvira era di origine napoletana e amava la musica; vedova di guerra, sposò Louis Brassens, e dal matrimonio nacque Georges Nel cielo del cantautore Georges Brassens si rinnova il mito del musico Orfeo. La Luna strettamente congiunta a Plutone è Euridice che sprofonda nel regno dei morti. Cerere, un altro simbolo femminile, è in stato d’assedio, tra Marte e Saturno. Anche Venere evoca un personaggio femminile stretto nell’abbraccio del fatale Saturno. Ma Venere nel trono della Bilancia si muove verso Giove, come per cercare una voce, un linguaggio, una redenzione, in una forma d’arte, la poesia o il canto. E al Medio Cielo culminano le stelle della Lira di Orfeo, che commosse Persefone e forse lo stesso Ade – Plutone: tra le altre stelle Vega (15° Capricorno), e Sheliak, l’arpa bizantina (18° Capricorno), e Sulafat (21° Capricorno). L’8 giugno, edito da Feltrinelli, uscirà un nuovo testo di Antonio Capitani riguardante la relazione fra Zodiaco e psicosomatica “Il tuo segno la tua salute”. Saremo lieti di recensirlo in queste pagine. 88 Casa Argomento Quarta CENTRO STUDI ASTROLOGICI ED EVOLUTIVI LO ZODIACO - PADOVA Mercoledì 12 aprile 2006 Walter Crivellaro: “George Orwell, il padre del Grande Fratello” Mercoledì 26 aprile 2006 Ivana Dissegna: “Introduzione alla spagiria” Mercoledì 10 maggio 2006 Cristiana Bindi: “I cicli astrologici dei grandi artisti, il legame tra l’arte e l’osservazione del cielo. L’influenza degli astri sui pensieri e le azioni dell’uomo” Mercoledì 24 maggio 2006 Carla Pretto: “Le simbologie dei transiti” Mercoledì 7 giugno 2006 Rino Maneo: “Le case astrologiche, cosa nascondono e cosa manifestano” Mercoledì 21 giugno 2006 Mauro Sanavia: “L’ombra dell’astrologo” Mercoledì 5 luglio 2006 Daria Müller: “Repetita iuvant: dalla precessione degli equinozi al libero arbitrio” Sta per uscire un nuovo testo di Fulvio Mocco ENERGIE INTELLIGENTI. Pianeti e Nodi Lunari nei Segni Zodiacali - Edizioni Chiara Capone del quale faremo ampia recensione sul prossimo numero. 89 CASA QUINTA CASA PRIMA Licia Piovanelli Studio per un’insolita Brian Claark Rivoluzione Solare: Il ciclo di Chirone viaggio a Madera 90 Casa Argomento Quinta Licia Piovanelli STUDIO PER UN’INSOLITA RIVOLUZIONE SOLARE: VIAGGIO A MADERA L.A. 142-550 Come una rivoluzione solare con aspetti negativi può trasformarsi in una piacevole esperienza di viaggio e in un sorprendente risultato personale. Proprio per poter verificare la validità dello spostamento geografico riguardo a Rivoluzioni Solari molto negative (vedi anche le foto a colori), mi accinsi a scegliere una località che rivestisse i miei interessi naturalistici e culturali. Scelsi Madera, già colonizzata dai portoghesi nel XV° secolo (che nella lingua del luogo significa “legno” per l’abbondanza di legname sull’isola) e meta di uno degli “inquieti itinerari” di viaggio dell’imperatrice Sissi, per esigenze di salute. Ebbi comunque l’idea di scrivere l’articolo dopo poco più di un anno. Splendida e sorprendente questa mia Rivoluzione Solare, avvenuta il 12 giugno 2004. Avevo scelto questa località proprio per la sua collocazione geografica e insieme …. astrologica!. Come si vedrà dal grafico della Rivoluzione Solare in questione, avvenne una triplice congiunzione di transito (Sole, Mercurio, Venere) appena sopra l’Ascendente Solare proprio nel “mio segno d’Aria“ (in Gemelli), anche se opposta a Plutone (di transito in Sagittario) nella 7a solare. Questa triplice congiunzione inoltre, formava un vistoso ed armonioso trigono con Nettuno (di transito in Acquario) dalla 9a casa solare e con Giove (anch’esso di transito in Bilancia) dalla 5a. Quello che prometteva avvenne. Solo il viaggio stesso, in una delle isole più belle a “memoria atlantidea” e dal clima praticamente sempre mite (quindi non solo le Canarie!), fu uno dei più belli che io ricordi. Un autentico “piccolo giardino paradisiaco” in mezzo all’Atlantico. Amai subito la splendida flora dell’isola, caratterizzata da verdissimi terrazzamenti a coltivazione intensiva, da bananeti e dal “suo” oceano blu carico. Mi trovai perfettamente a mio agio in quel paese straniero come una turista incuriosita e per niente intimorita (1). Il mio tragitto per scoprire le sue meraviglie, fu supportato da una guida italiana del luogo, che vi abitava già da diversi anni. Sia il viaggio di andata che di ritorno, prevedeva quattro aerei in tutto, con scalo intermedio a Lisbona. L’albergo (a quattro stelle) situato nella capitale Funchal (dal nome di un fungo selvatico che cresce spontaneamente ai bordi delle vie), era dotato di Casa Quinta Argomento 91 buoni servizi e di un’ottima cucina internazionale, anche se ci tenevo a conoscere quella locale, caratterizzata da abbondanza di pesce (merluzzo cucinato in ogni modo), vino famoso in tutto il mondo (quello liquoroso di Madera) e il succo di maracujà (da un frutto tropicale brasiliano). Oltre a visitare in splendide giornate di sole Capo Girao, uno dei promontori più alti d’Europa e le diverse località dell’isola, ognuna caratteristica per le sue bellezze naturali, mi emozionai soprattutto quando vidi (e ovviamente fotografai con la mia inseparabile Yashica) uno dei giardini botanici più belli d’Europa proprio nella capitale (2), caratterizzati da piante medicinali, ornamentali e rarità esotiche o mediterranee dalle stupefacenti varietà. A questo vi erano annessi, il parco Santa Caterina (dove poco lontano si trova la statua dell’imperatrice Sissi), il giardino degli uccelli tropicali (pappagalli, pavoni bianchi dalle piume a raggiera e altre specie da me poco conosciute dai sgargianti e superbi colori, provenienti dal Sud-Est asiatico o Sud-America) e la magnifica serra delle orchidee provenienti da tutto il mondo. Uno splendido e raro esemplare era l’orchidea nera brasiliana, così come le gigantesche dalie bianche o ancora, le rose nere dalla forma a lattuga e dalle dimensioni simili a un cavolfiore (!), o ancora l’anturia, caratteristico fiore bianco o rosso dalla corolla peduncolata, presente ovunque e una grande abbondanza di palme del tipo Dracena, come alle Canarie. Potrei continuare a descrivere altre meraviglie come, le grandi ortensie blu, i vivacissimi fiori rossi e gialli e lo straordinario contrasto nei gigli e nelle campanule giganti, che circondavano coloratissime casette (da fiabeschi tetti di paglia a punta) nella località di Santana. Tutto il Centro-Nord dell’isola è caratterizzato da boschi meravigliosi e alberi altissimi, felci giganti e diverse specie di fiori particolarissimi, a cui si affiancano pianure sconfinate denominati “parchi eolici”, disseminate da centinaia di pale per il vento. Visitai il porto di Marina Funchal e paesini come Camacha, Portela, Machico, S.ta Cruz, Curral das Freiras, Camara dos Lobos. Seppi inoltre dell’esistenza delle “Ilhas Desertas”, non visitabili, perché vivono e svernano specie protette come i leoni marini e le foche. Quando giunsi nella località di Monte, sopra Funchal, ammirai la bella chiesa in stile coloniale in cui è sepolto l’ultimo imperatore d’Asburgo Carlo I, mandato in esilio su quest’isola, dopo la sconfitta della Prima Guerra Mondiale. Un semplice divertimento che sperimentai, fu la discesa rapida fino a Funchal, col “Carrinho do cesto” usato dai nobili dell’isola per un rapido trasporto e manovrato da “slittatori” vestiti di bianco che facevano scivolare il carretto, tirato da corde, lungo le vie. Mi attirò molto, inoltre, il bellissimo mercato del pesce, della frutta e dei fiori della capitale, dove acquistai semi e radici di piante rare e alcuni frutti esotici d’importazione brasiliana (ma coltivati sull’isola) e una simpatica ragazza dal tipico costume locale si lasciò da me fotografare. Per completare l’itinerario, visitai il Museo di Arte Sacra di Funchal e la Cattedrale da Sé, dove ammirai il Sacro Cuore di Cristo, il famoso dipinto che riguardava i tre Re Magi, gli stucchi dorati, le alte navate e la facciata in stile neo-coloniale così semplice ed elegante al tempo stesso. 92 Casa Argomento Quinta Nei giorni successivi, giunsi inoltre ai picchi più alti dell’isola: Pico Ruivo e anche Arereiro, dalle guglie ricoperte di verde nonostante l’altezza. Le montagne sembrano la copia di un altro Macchu Picchu, anche per la presenza di un gruppo peruviano che suonava zufoli! Un mare di nuvole circondavano picchi suggestivi e cime frastagliate, coprendo vallate, baie e insenature lontane. Visitai anche un’interessante stazione balneare ricavata dalle stupende piscine naturali di Porto Muniz, tutte disseminate da formazioni asimmetriche e vulcaniche nere, insieme a gigantesche piante grasse (3). Completava il tutto una coreografica scalinata che, in mezzo alle rocce, poteva sembrare con un po’ di fantasia, quella del palazzo di Nettuno o di antichi re atlantidei! Quasi ogni sera, nell’hotel in cui ero alloggiata, organizzavano simpatiche danze maderensi: le donne e gli uomini indossano vesti dai tre “colori di Atlantide” (bianco, rosso e nero): camicia bianca, gonna o corti pantaloni rossi, decorati con strisce da vivaci colori e mantello nero; tutti i danzatori inoltre, avevano un cappello a punta che ricorda le montagne a punta dell’isola. Mentre la prima sera che giunsi all’isola, vi fu una festa pirotecnica al porto: spettacolari fuochi d’artificio erano sincronizzati con diverse musiche originali: Di ritorno dal viaggio, procedei alla donazione di bulbi e sementi di una dozzina di piante esotiche con relativa lettera di accompagnamento, al giardino botanico Hruska (ora Fondazione Heller) di Gardone Riviera. Fu insomma un’esperienza riuscitissima e stupefacente e naturalmente, ebbi il c.d. “mal dell’isola” o nostalgia dell’isola, che non aveva niente da invidiare agli altri paradisi naturali. Riguardo alla rivoluzione Solare del 2004, raggiunsi per la prima volta una realizzazione professionale nel lavoro, ma soprattutto nella creatività (danza, musica, poesia), non vi fu mai un periodo più fecondo di questo! Unico “neo”: lo spostamento di Saturno e Marte dalla 12a (se fossi rimasta a Brescia) in 2a!. Difatti fu un anno molto dispendioso sotto tutti i punti di vista, anche se ricco di novità belle e inaspettate. Nella seconda parte dell’anno (da gennaio 2005 fino al mio ultimo compleanno), riuscii a risolvere situazioni caotiche riguardo il lavoro (passaggio definitivo di Nettuno dalla 6a alla 7a) e finalmente “liberare” (è il caso di dirlo) la mia creatività musicale: si noti il transito di Nettuno in Acquario, trigono al mio Sole radix e quello di Giove, che aveva appena formato un trigono alla mia Venere radix. In pochi mesi composi oltre una mezza dozzina di composizioni musicali classico-sperimentali e a detta di un mio amico musicista…con un richiamo alla new-age romantica, riprendendo e completando, inoltre, molti brani composti nei primi anni ’90, anche se è dal 1987 che sperimento nuovi suoni e nuovi temi. Con questo, penso che dovremmo restituire almeno in parte, per quanto possibile, con la nostra creatività e lo studio dei misteri dell’universo, la bellezza della creazione. Colore, suono, purezza delle forme o delle linee e altre attività di pensiero, riconducibili alla più fantastica delle “matrici”. Ma tutto questo Casa Quinta Argomento 93 non mi bastava, perché riuscii anche a scrivere più di una ventina di poesie quasi di getto in un periodo brevissimo. Paragonai la poesia come a una “musica del cuore”! L’impressione che ebbi fu come se un “fiume di note e parole” erompesse dalla mia mente per trovare uno sfogo e rovesciarsi nelle acque di un vasto oceano… Questo mi diede molta felicità, perché non avrei mai pensato di poter dare una forma definitiva o un “corpus” a questo dono così prezioso e divino! La mia simpatica collega di lavoro apprezzò molto le mie composizioni poetiche e mi spinse a contattare uno stimato psicoterapeuta (tramite una lettera al direttore del Giornale di Brescia), cultore e autore dei più svariati poemi che aveva raccolto nelle sue “pillole di felicità” e intitolato “Gocce di rugiada”. Il suo giudizio fu positivo e scelse i brani più significativi con l’intento d’inserirli nella raccolta citata di prossima edizione (quella del 2006). Fui inoltre autrice di una conferenza a Torino il 7 maggio dello stesso anno riguardante uno dei miei ultimi “interessi astrologici”: lo studio dei transiti dei Nodi Lunari nella storia d’Italia, dal Risorgimento alle vicende politiche dei giorni nostri. Riuscii anche a “costruire” un mio simpatico sito astrologico in internet, con l’aiuto del nostro stimato collega professor Pinneri. “Dulcis in fundo”, per chiudere in bellezza il mio precedente compleanno, decisi di compiere un viaggio nelle aree archeologiche della Campania, altra meravigliosa regione del Sud Italia, proprio nei giorni della mia ultima Rivoluzione Solare (2005). Quest’ultima sembra, a mio modo di vedere, la logica conseguenza di un anno veramente fantastico! Un vistoso Giove in 1a molto vicino all’Ascendente (ma situato nella mia 3a radix), lascia presagire un “incremento ottimista” dell’esistenza e una certa “prolificità” della produzione astrologico-letteraria; Sole in 9a dai Gemelli, trigono alla 5a: cultura e viaggi non solo come intimo godimento dell’anima, ma come ulteriore conferma di un importante e fecondo periodo di iniziative personali, soprattutto in campo creativo, anche se l’ambiente circostante può essere di freno (Plutone in opposizione dalla 3a). Inoltre Luna in 11a nel segno del Leone (praticamente in congiunzione all’Ascendente radix!), denota la grande importanza dell’amicizia, fonte di stima e momenti veramente piacevoli; la sua opposizione a Nettuno dalla 5a, indica finalmente un superamento di pericolosi “abbagli” o speranze idealistiche troppo avventate (com’è tipica di tutti i segni d’Aria purtroppo)! Una poderosa presenza di pianeti in 10a, suggella inoltre l’importanza di quest’ultima Rivoluzione Solare, sia per quel che riguarda la propria attività lavorativa che occasioni positive di cambiamento, supportate da continuo impegno: un Mercurio svettante all’Mc insieme a Venere (significativo trigono tra questa e Urano) e Saturno (con un altro trigono tra questo e Marte dalla cuspide della 7a). Raccomando vivamente coloro che devono affrontare una difficile Rivoluzione Solare, di tentare almeno (per quanto possibile anche finanziariamente) la chance del cambiamento di longitudine che permetta almeno una configurazione migliore, se non altro per la posizione delle Case e dell’Ascendente! 94 Casa Argomento Quinta NOTE 1 In poco tempo, mi adeguai alla lingua e mentalità portoghesi, anche perchè i portoghesi amano gli italiani e preferiscono la nostra lingua a quella spagnola (il portoghese è come l’italiano antico nei suoi vocaboli)!. Tra loro c’è il detto “l’italiano è un portoghese ben vestito”! Scarsa considerazione invece per i francesi, tedeschi e inglesi. I portoghesi sono molto riservati, gentili, discreti ed orgogliosi della loro storia e delle loro origini (gli antichi Lusitani), soprattutto gli isolani sono deliziosi; amano i grandi spazi, che rappresentano la libertà, come il Brasile (da loro conquistato dal navigatore Cabral nel 1501), poiché essi stessi sono “isolati” ai bordi di una terra che confina con l’oceano. Madera che significa “legno” per l’abbondanza di alberi nell’isola (che favorisce un’alta e salutare ossigenazione), fu invece scoperta nel 1419 dal navigatore Zarco. I portoghesi hanno il più alto tasso di analfabetizzazione in Europa, dovuto anche al fatto che, fino al 1974 (anno in cui fu deposto), il dittatore Salazar impedì il progresso e la cultura, protraendo una situazione parecchio arretrata e pressoché patriarcale. Bassissima è la percentuale di delinquenza. La stessa isola comunque, non è molto pubblicizzata tra gli italiani, ma lo è di più presso i nord-europei; insomma è un’autentica località esclusiva. Bisogna inoltre notare che gli stipendi degli isolani sono i più bassi d’Europa perché rimanga tutto poco costoso e così incentivare il turismo; la si potrebbe definire una relativa “povertà dignitosa”: io stessa constatai che i prezzi erano molto contenuti sia nei servizi che nei generi alimentari; ad esempio, pagai pochissimo nei ristoranti le insalate di frutta o le caratteristiche “sopas”, o zuppe di legumi e pesce bollito con patate, che condiscono con salsa o maionese. 2 La stessa Funchal è particolare con le sue viuzze, negozi e ristorantini ricoperti di bellissime varietà colorate di fiori di ogni genere; formelle di “azulejos” o mattonelle blu, ornavano inoltre i quartieri e le vie. 3 Sono isolotti e massi di origine vulcanica o di tufo rosso, circondati da promontori a strapiombo con accanto spiagge dalla sabbia nera; bisogna ricordare che l’isola ha un vulcano spento, non attivo e pericoloso come alle Azzorre (disastroso terremoto avvenuto nel 1997) o alle Canarie. Su *SESTILE* Tutte le novità per la professione di Astrologo e i “Casi clinici” da valutare. *Sestile* : 6 numeri per anno - Euro 20 95 CASA SESTA Fabrizio Corrias Dignità e debilità planetarie essenziali CASA PRIMA Alessandro Angeletti Brian LaClaark Rivoluzione Natale, Il ciclo uno strumento di Chirone di lettura per le Rivoluzioni Annuali Alessandro Guzzi I Ritorni Solari e l’Oroscopo progresso 96 Argomento Casa Sesta Fabrizio Corrias DIGNITÀ E DEBILITÀ PLANETARIE ESSENZIALI Della forza o debolezza planetaria L.A. 142-603 Sono svariati i fattori che intervengono nella valutazione: oltre a posizione terrestre e celeste, la trigonocrazia, diurno o notturno, fasi, limiti, confini, Trono, Facce, dodecatemoria, ecc. con una agile tabella riassuntiva per il calcolo quantitativo della forza planetaria. Ogni pianeta rappresenta una funzione della nostra personalità. Una funzione fisiologica, psicologica e interiore. Si dice che c’è un tempo per nascere e un tempo per morire; potremmo aggiungere che in realtà c’è un tempo per ogni cosa. A poche persone verrebbe in mente di fare un bagno in mare a Gennaio, come non è decisamente usuale organizzare un pranzo alle 4,30 del mattino. Oltre a constatare che l’essere umano è un “animale” decisamente abitudinario dobbiamo ammettere che anche la vita manifesta un suo ordine e dei ritmi ben precisi. Per questa ragione le stagioni, oltre ad essere una suddivisione dell’anno, rappresentano simbolicamente le “tappe” della crescita dell’essere umano. È secondo questa logica che possiamo affermare, ad esempio, che la stagione ottimale per avere dei figli è situata tra i 20 e i 35 anni. Non che non si possano avere figli prima di 20 anni o dopo i 35, ma che al di fuori di questo intervallo vi sono delle generiche controindicazioni legate a immaturità o a fattori di rischio. Questo può essere in parte un luogo comune; è tuttavia innegabile che prima del menarca e dopo la menopausa avere figli per vie naturali è impossibile. Possiamo perciò affermare che per ognuno di noi ci sono momenti favorevoli e momenti sfavorevoli per concretizzare le proprie aspettative. L’affermazione “perdere un treno” sottintende che non si sono colte delle opportunità. In realtà tutto si può realizzare in qualsiasi momento, ma la quantità di energie necessarie per ottenere un risultato in un momento non consono è sicuramente maggiore che in un momento favorevole. Riportando alla nostra disciplina questo ragionamento possiamo dire che un aspetto planetario opererà su un pianeta ora da amplificatore, ora da blocco; esalterà alcune sue caratteristiche a discapito di altre o ne permetterà l’espressione nel modo più naturale. Allo stesso modo l’affinità tra un pianeta e la porzione di eclittica che esso occupa ci permetterà di valutare l’efficienza Casa Sesta Argomento 97 della funzione rappresentata dal pianeta. Nel caso dell’aspetto parleremo di “fattore accidentale”, nel caso della posizione di un pianeta sull’eclittica di “fattore essenziale”. È da queste osservazioni che, credo, si sono andate sviluppando le varie teorie circa le “Dignità e Debilità” planetarie. “Il termine Dignità comparve nel XIX secolo; secondo il buon vecchio dizionario Gaffiot, la parola Dignitas da cui è tratto convoglia i seguenti significati: ❏ Esser degno, meritare, merito; ❏ Considerazione, stima, prestigio, dignità; particolare considerazione sociale, rango, dignità nello Stato. Di qui, incarico pubblico, impiego, importanza; ❏ Sentimento di dignità, onorabilità; ❏ Per estensione, bellezza maestosa, nobile, imponente. Dignitas implica una forma di potere o di influenza ed una grande capacità a conservare il controllo delle circostanze” (Denis Labourè). Il pianeta che risulta dignificato o debilitato vede perciò accresciuta o diminuita la propria forza; esprime meglio o prevalentemente i propri pregi o i propri difetti. Le Dignità e le Debilità sono di due tipi: ESSENZIALI e ACCIDENTALI. 1) Dignità e debilità essenziali Posizioni del pianeta in segni o tratti di eclittica specifici, che rafforzano o indeboliscono la sua natura, “ciò che è”, la sua Essenza. Per Essenza intendiamo ciò che è immobile o non soggetto alla mutazione, al Divenire; ciò che è duraturo nel tempo. Riguarda lo Stato Celeste del pianeta, la sua posizione sull’eclittica. In particolare segnala l’affinità, la relazione “simpatetica”(che si accorda perfettamente alla natura ed al carattere di una cosa) tra il pianeta e l’arco di eclittica considerato. Tale relazione si stabilisce in forza delle qualità di ogni pianeta (Primarie: Caldo-Secco; Secondarie: Freddo-Umido). Le Dignità Essenziali che la tradizione tramanda, secondo Tolomeo, sono in ordine di importanza decrescente: Domicilio, Esaltazione, Triplicità, Termine e Fase (orientalità rispetto al Sole per i pianeti superiori e occidentalità per gli inferiori); Altri autori aggiungono anche il Decano, il Trono e la Mutua Ricezione. Le Debilità Essenziali tolemaiche sono invece: Esilio e Caduta. Altri autori aggiungono ad esse la Via Combusta. Le Dignità e Debilità Essenziali indicano che l’aiuto o l’ostacolo all’azione equilibrata del pianeta provengono dalla sua stessa essenza. 2) Dignità e debilità accidentali Accidentale significa “non Essenziale”, quindi tutte le condizioni di un pianeta che non riguardano il suo rapporto con la natura del grado di eclittica da esso occupato, il suo stato celeste, sono da considerarsi accidentali. Accidentale significa “ciò che accade fortuitamente”. Consideriamo questa frase: 98 Argomento Casa Sesta ● Accade =“Accadere” è un sinonimo di “Divenire”, quindi indica ciò che è in continuo cambiamento. ● Fortuitamente = Soggiacente al “fato” (legge governata dalla Provvidenza e dalla Necessità). Si consideri che la Fortuna era la divinità addetta alla giustizia retributiva; ben diversa dalla irrazionale distributrice di superenalotti cui siamo soliti dar credito ai nostri tempi. La Dignità e Debilità Accidentale riguarda la valutazione della “efficienza” del pianeta, derivante dal suo Stato Terrestre o per la qualità e/o quantità degli aspetti che si formano con gli altri pianeti. Esempio: Posizione del pianeta sui cardini (ASC, DS, MC, IC), posizione nella Casa, pianeta con aspetti armonici con pianeti affini, moto diretto, moto superiore alla velocità media, pianeta in levata eliaca, ecc. Debilità Accidentali sono: Posizione dei pianeti in case incongiunte, molti aspetti dissonanti con pianeti non affini, moto retrogrado, moto inferiore alla velocità media, Combustione e Occultamento (eclissi), ecc. Le Dignità e Debilità Accidentali indicano spesso qualcosa che aiuta o ostacola, ma che proviene da contingenze estranee al pianeta stesso. Il termine “accidentale” richiama il senso della casualità, o meglio della fortuità; la forza o debolezza del pianeta è legata alla sua condizione in quel “particolare” Tema Natale (stato terrestre). Secondo la filosofia Aristotelica “accidentale” designa una caratteristica di un pianeta che, presente o meno, non modifica di fatto la sua essenza. Le Dignità/Debilità accidentali indicano aiuti o difficoltà che provengono dall’esterno. Questo “esterno” può essere identificato in un’altra funzione planetaria in aspetto con la prima (es: Marte Trigono Giove ? La volontà è sorretta, favorita, dall’ottimismo), o col significato di “qualcuno che aiuta” il proprietario del Tema Natale (es: Marte Trigono Giove ? Nel realizzare ciò che vuole è aiutato da persone importanti, magari uno zio = Giove). In questo caso la volontà realizza in quanto sostenuta da un elemento esterno, lo zio, rappresentato e significato da Giove. Vi è poi una forma di Neutralità Essenziale che è lo stato di Peregrinità. Un pianeta è peregrino quando non presenta una qualsiasi delle Dignità o Debilità Essenziali. Considerando tutte le forme di Dignità e Debilità Essenziale vedremo che la condizione di Peregrinità non si verifica con facilità. Alcuni autori definiscono lo stato di Peregrinità come una forma di debolezza, in quanto il pianeta si troverebbe in un luogo a lui non familiare. Per quanto mi riguarda il concetto di neutralità mi lascia sempre un po’ dubbioso; ne è esempio il cosiddetto Neutrale per eccellenza Mercurio che, in pratica, diventa benefico o malefico a seconda delle Dignità e Debilità Essenziali ed Accidentali che presenta in un tema. La mia convinzione è che nella sua Essenza Mercurio sia Neutrale, ma per effetto delle variabili Accidentali non lo sia mai, divenendo ora Benefico ora Malefico. Introdurremo, più in là, ed analizzeremo il concetto di Amicizia ed Inimicizia planetaria. Prima di affrontare nel dettaglio le varie Dignità e Debilità Essenziali potremmo a mo’ di esempio affermare che un pianeta in debilità essenziale ma Casa Sesta Argomento 99 in dignità accidentale è un pianeta che ha difficoltà ad esprimere le sue caratteristiche ma che ha efficacia operativa, grazie ad un aiuto esterno. Prima di analizzare, nello specifico, i vari tipi di Dignità e Debilità dobbiamo fare chiarezza (almeno provarci) circa un altro punto fondamentale legato alla valutazione della simpateticità tra pianeti e segni: le qualità dei pianeti o natura elementale. Le qualità di ogni pianeta intervengono in modo decisivo nello stabilire l’affinità con i segni e tra i pianeti stessi (amicizia planetaria). Qualità dei pianeti I Malefici, nuocendo alla quantità della vita ed alla salute (secondo Al-Biruni) sono: – Marte ➛ Caldo e soprattutto secco al più alto grado; – Saturno ➛ Freddo e secco al più alto grado. I Benefici, favorendo la quantità di vita e la salute sono: – Venere ➛ Moderatamente fredda e soprattutto umida; – Giove ➛ Moderatamente caldo e umido. I Luminari: – Sole ➛ Caldo e secco, con predominanza del calore. Viene detto malefico se vicino e benefico se lontano; – Luna ➛ Fredda e umida, talora moderata, mutevole. Benefica e malefica. Il Neutrale: – Mercurio ➛ Moderatamente freddo e secco, il secco prevale. Assume la qualità dell’astro cui si unisce. È per questo considerato Convertibile. Vediamo ora le varie Dignità e Debilità Essenziali. Domicilio = È la più importante delle Dignità Essenziali. Domus per i latini indica la casa, l’abitazione, il luogo che ci appartiene e che conserva le cose a noi più care. È il porto sicuro, dove possiamo essere tranquillamente noi stessi senza dover render conto a nessuno (almeno così dovrebbe essere!). È una casa ideale; dobbiamo immaginarla come il luogo della spontaneità, dove il pianeta manifesta le sue caratteristiche nel modo più libero (non ha dispositore se non se stesso) e perciò armonico. Ogni pianeta, ad eccezione dei Luminari, ha due domicili. I domicili saranno sempre uno in segno maschile, estroverso ed uno in segno femminile, introverso. Il domicilio primario, ove il pianeta esprime il massimo delle sue qualità e della forza, detto perciò Domicilio Preferito (o Posto preferito o naturale), è quello più consono al suo temperamento ed al suo genere. Venere, pianeta femminile, vede il suo domicilio preferito in Toro, segno femminile. È interessante la spiegazione dei Domicili data da Tolomeo nel Tetrabiblos. In sostanza egli afferma che i domicili dei Luminari sono stati posti nei luoghi più alti dell’eclittica e più vicini allo zenith, ove il Sole manifesta il periodo più caldo dell’anno. Inoltre i domicili dei due Luminari suddividono lo zodiaco in due emisferi, dal Leone al Capricorno (nel verso antiorario) solare e dal Cancro all’Acquario (in senso orario) lunare. Saturno, che secondo il sistema tolemaico aveva assegnata la sfera più lontana, essendo il “freddo” e il “nemico 100 Argomento Casa Sesta del calore”, aveva avuto come domicili i segni opposti a quelli dei Luminari (Acquario e Capricorno). E l’opposizione è l’aspetto dissonante principale. Saturno è considerato il Malefico maggiore. La Luce è sinonimo di Bene. È interessante notare che Benefici e Malefici siano stati eletti dei pianeti e non siano mai stati considerati tali i Luminari. Sia il Sole che la Luna hanno mantenuto un ruolo super partes rispetto a questa suddivisione, o comunque una variabilità che li rende difficilmente catalogabili. I segni contigui a quelli saturnini sono i segni di domicilio di Giove (Sagittario e Pesci). L’aspetto che si forma da questi segni al Luminare del loro emisfero è di trigono, aspetto armonico principale. Ad un aspetto armonico (quello più forte) è stato associato il domicilio di Giove, il Benefico Maggiore. Continuando la marcia di avvicinamento ai Luminari, anche in senso astronomico, dopo i segni gioviani troviamo i segni di domicilio di Marte (Ariete e Scorpione). Come per gli altri pianeti anche i domicili marziali intrattengono con il relativo domicilio del Luminare dell’emisfero un aspetto; in questo caso si tratta della quadratura, aspetto dissonante. Marte è considerato il Malefico Minore. Con il Toro e la Bilancia incontriamo i segni di domicilio di Venere. In questo caso l’aspetto che si forma è il sestile, aspetto armonico secondario. Venere è il Benefico Minore. Gemelli e Vergine sono i segni di domicilio di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. L’aspetto di 30° o Semisestile è considerato un aspetto incongiunto, sono segni contigui che la tradizione definisce “estranei o contraddicentesi”. L’aspetto incongiunto non viene praticamente considerato un aspetto dalla tradizione. I segni contigui non hanno familiarità tra di loro, sono come degli estranei. Mercurio è considerato infatti Neutro. Una specie di cuscinetto tra i luminari e gli astri Benefici e Malefici. Tutte queste considerazioni mettono in evidenza come, avvicinandosi ai Luminari, perda forza la polarità Bene-Male, fino a giungere all’elemento amorale mercuriano. D’altronde la Verità, rappresentata dal Sole, mal si adatta ad un dualismo così smaccatamente manicheo. Un ulteriore chiarimento va fatto per i doppi domicili, riguardante la definizione di diurno e notturno. Parlare di Sole e Luna significa parlare del giorno e della notte, ma per gli altri pianeti la definizione di domicilio diurno e notturno non è così automatica. Basterà ricordare l’alternanza zodiacale dei segni maschili, diurni, e femminili, notturni, per capire che un domicilio in segno maschile è diurno ed un domicilio in segno femminile è notturno. Il pianeta in domicilio diurno tende ad esprimersi prevalentemente in modo estroverso, nel domicilio notturno in modo più intimo ed introverso. Il pianeta si esprimerà meglio nel domicilio affine al suo genere. Lo schema dei domicili sullo zodiaco, rispetto alla linea 0° Leone - 0° Acquario, oltre ad essere speculare, rappresenta la sequenza astronomica a partire dal - o fino al - Sole. Per quanto riguarda la Luna essa è sicuramente considerata l’alter ego del Sole. Ecco alcuni aforismi legati a questa dignità: – Alcabitius: un pianeta con questa dignità manifesta “libertà e autorità”; Casa Sesta Argomento 101 – Un autore arabo afferma: “è come un uomo in casa propria, libero delle proprie azioni, e padrone di fronte ai visitatori”. Per ultimo diremo che un pianeta, ovunque si trovi, continua ad amministrare e governare le questioni relative ai propri domicili, come un padrone di casa che in viaggio continua ad essere responsabile della propria casa e continua ad impartire ordini a mezzo posta, telefono o e-mail. Per queste ragioni tale pianeta è definito Governatore o Maestro o Signore del Segno. Nel caso siano poi presenti pianeti o cuspidi di settori nel proprio domicilio il pianeta assume il ruolo di Dispositore. Per l’elenco dei domicili da noi adottato vedasi lo schema a pagina 21. Esilio = Detto anche Detrimento. È la Debilità Essenziale controparte del Domicilio. Per il principio della Dualità ciò che in una parte dello Zodiaco è significato, è debilitato nel luogo opposto. Così i pianeti trovano nei segni opposti a quelli di domicilio i loro segni di Esilio. Se nel domicilio il pianeta si trovava in casa propria, in esilio si trova nella condizione di esule in terra straniera, non conosce la lingua, non conosce la cultura del posto, è spaesato, sradicato e sottomesso al Governatore del segno. È necessario capire che queste considerazioni non si riferiscono alla “bontà” o “maleficità” del pianeta nel contesto globale del Tema Natale considerato, ma alla possibilità che la funzione rappresentata dal pianeta si esprima secondo le sue caratteristiche standard. Così come il Domicilio è il luogo ove il pianeta riceve maggior potenza così nell’Esilio il pianeta riceve maggior debilità. Nelle posizioni di Debilità i pianeti tendono a manifestare i loro difetti, il lato peggiore. Per l’elenco degli esili da noi adottato vedasi lo schema a pagina 21. Ecco alcuni aforismi a proposito dell’Esilio: – W.Lilly: Un pianeta in esilio è simile ad una persona scacciata dalle sue proprietà, senza speranza di recuperarle. Esaltazione = È la seconda forma di Dignità Essenziale, seconda anche per efficacia e forza. Un pianeta nel suo segno di esaltazione viene raffigurato come: – “un invitato di alto rango, un personaggio importante i cui desideri vengono esauditi dal padrone di casa”; qualche volta può essere un po’ capriccioso, esasperare alcune sue caratteristiche. – Altri autori lo definiscono come “un re sul trono, un sovrano assoluto” oppure “una persona di condizione altera, arrogante”. Tuttavia è pur sempre un ospite in casa d’altri (questo ad eccezione di Mercurio, che ha Domicilio ed Esaltazione nello stesso segno, la Vergine). Mentre per la distribuzione dei domicili sullo zodiaco è abbastanza facile individuare una qualche logica geometrica, per le esaltazioni non ho mai trovato una spiegazione globale che mi abbia convinto totalmente; ma può trattarsi solo di un mio limite. A titolo di curiosità riporto lo schema che ho trovato sul libro di Dom Neroman (astrologo francese del ‘900) “Traitè d’Astrologie Rationnelle” (Fig. 1). 102 Argomento Casa Sesta È uno schema sicuramente interessante, che ingloba le posizioni di Esaltazione tramandate dalla tradizione; l’unico neo è che con questo sistema Mercurio risulterebbe esaltato in Sagittario, luogo del suo Esilio. Tuttavia Mercurio, per quanto riguarda il Domicilio e l’Esaltazione, ci ha già mostrato una certa attitudine all’originalità. Certo è però che nel caso di Domicilio ed Esaltazione siamo in presenza di due Dignità, nell’altro caso occorre una certa buona dose di contorsionismo mentale per far coabitare in uno stesso segno l’esaltazione e l’esilio. Altra versione delle esaltazioni è quella sposata da Lisa Morpurgo (Fig. 2). Va detto poi che ci è stato tramandato, per ogni pianeta, un grado di massima esaltazione: Q = 19° A T = 27° L W = 19° G R = 3° B U = 28° J < = 3°C S = 15° F V = 15° D Casa Sesta Argomento 103 Anche su questi dati i pareri dei vari autori non sono uniformi. C’è che dice che l’esaltazione massima si ha dall’inizio del segno fino ai gradi sopra elencati. Chi dice che il grado di massima esaltazione ha un’orbita di tolleranza e chi non prende assolutamente in considerazione i gradi di massima esaltazione. Come riportato da Al-Biruni l’elenco di cui sopra è la versione accreditata dai Persiani e dai Greci. Il grado indicato va inteso come l’intervallo tra due gradi. Prendiamo come esempio il grado di massima esaltazione della Luna: il terzo grado del Toro. Questo significa che la Luna sarà situata nel suo grado di massima esaltazione se la sua posizione in longitudine sarà compresa tra i 2°00’00” e i 2°59’59”, ovvero il terzo grado del Toro. Caduta = La Caduta è la Debilità Essenziale collegata all’Esaltazione. I pianeti sono in Caduta nei segni opposti a quelli ove sono Esaltati. La Caduta determina l’effetto opposto dell’Esaltazione, determinando un’umiliazione del pianeta. È come una persona, una volta importante, che ora è caduta in di- 104 Argomento Casa Sesta sgrazia. È come un individuo che venga umiliato e beffeggiato dal padrone di casa (il pianeta in Domicilio). Autore arabo:”un pianeta in caduta è come un uomo umiliato, privo di influenza, sottomesso al signore della sua residenza”. Per l’elenco delle cadute da noi adottato vedasi lo schema a pagina 21. Triplicità o Trigonocrazia = Nel tentativo di valutare la forza/debolezza e l’armonia/dissonanza di un pianeta la tradizione tramanda altre Dignità Essenziali. Tra queste vi è appunto la Triplicità o Trigonocrazia. Questa Dignità Essenziale compare nell’elenco fornitoci da Tolomeo nel Tetrabiblos, ma l’autore non la lega agli Elementi, essendo questa una classificazione più tarda, ma ai Trigoni (Ariete, Leone, Sagittario, ecc.). Trigonocrazia significa infatti “potere, potenza del trigono o triangolo”. Ad ogni triplicità elementale (Fuoco, Terra, Aria, Acqua) sono considerati in dignità due pianeti, uno per la nascita diurna e l’altro per quella notturna: Alcuni autori aggiungono ai due pianeti un terzo, detto “partecipante”avente validità sia per le nascite diurne che per quelle notturne. Ai pianeti della triplicità di Fuoco si aggiungerebbe Saturno. Ai pianeti della triplicità di Terra si aggiungerebbe Marte. Ai pianeti della triplicità di Aria si aggiungerebbe Giove. Ai pianeti della triplicità di Acqua si aggiungerebbe la Luna. elemento nascita diurna nascita notturna Fuoco q v Terra t r Aria w s Acqua t u Perché in una nascita notturna un pianeta sia dignificato per Triplicità dovrà essere situato nella triplicità elementale indicata sulla colonna “nascita notturna” (Tabella sopra). Giove dovrà essere situato in un Segno di Fuoco, la Luna in un segno di Terra, Mercurio in un segno d’Aria e Marte in un segno d’Acqua. Per amor di precisione va detto che una nascita con il Sole a 5° circa sotto l’orizzonte, a causa dell’illuminazione crepuscolare, che limita la visibilità delle stelle, è da considerarsi una nascita diurna. Questa è una valutazione approssimativa; in realtà questa distanza dovrebbe essere misurata in gradi di altezza negativa dall’orizzonte e non tramite la longitudine. Un altro sistema di Trigonocrazia lega ogni pianeta a uno, due o tre segni zodiacali, in genere segni dello stesso elemento del domicilio. Questi segni saranno considerati segni di trigonocrazia purchè non siano già segni di esaltazione, esilio o caduta del pianeta stesso. Casa Sesta Argomento Il Sole La Luna Mercurio Venere Marte Giove Saturno 105 è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in è in Trigonocrazia in Sagittario Pesci. Bilancia ed Acquario. Capricorno. Leone e Sagittario Ariete e Leone Toro, Vergine e Gemelli L’effetto di un pianeta dignificato per Triplicità viene così descritto dai vari autori: – W. Lilly: un uomo “modestamente dotato di beni e di fortuna in questo mondo”; – Ibn Ezra: un uomo nella casa dei suoi vicini, non è a casa sua né riceve particolare rispetto, pur trovandosi in una posizione confortevole; Per l’elenco delle triplicità da noi adottato vedasi lo schema a pagina 119. Termine o Confine = Termine significa frontiera o limite. A seguito delle ricerche su questo argomento ho trovato riferimento a cinque tipi di Termini. Due sistemi di attribuzione dei termini derivano dalla Mesopotamia e dall’Egitto. Tolomeo, a sua volta, li sintetizzò in un altro elenco, che teneva conto di quante dignità presenta ogni pianeta (domicili, esaltazioni e triplicità)in un segno. Questo elenco venne poi adottato dai suoi successori. Gli ultimi due sono uno indiano e un altro attribuito da Vettio Valente a Ermete Trismegisto, nel quale compaiono attribuzioni dei termini anche ai Luminari. Ogni segno zodiacale è suddiviso in 5 Termini di ampiezza diversa, dominati dai cinque pianeti (Luminari esclusi, in quanto considerati Signori di tutti i tempi). Parere di molti autori è che l’ordine di assegnazione appare a volte macchinoso ed in alcuni casi di una discutibile logicità. In tutti i segni zodiacali, tranne che in Acquario, avviene che uno dei 5 pianeti si trovi in debilità per esilio o caduta, ma che abbia un Termine in cui riceve dignità. In quel caso potremmo dire che in quel termine la sua posizione non è poi così cattiva. L’effetto di un pianeta nel proprio Termine viene così descritto dai vari autori: – W. Lilly analizzava il governatore della I casa in quale Termine si trovasse per avere informazioni circa le caratteristiche fisiche del soggetto; – D. Labourè: “È come qualcuno che affitta una villa all’estero. Il paese non gli è del tutto famigliare. Tuttavia risiede in un ambiente ristretto che gli dà sicurezza”; – Secondo alcune Scuole di Astrologia (“Classica”) il Confine ha molta forza, ma l’effetto è limitato nel tempo o riguarda mutamenti brevi. Ecco di seguito gli elenchi dei Termini più usati, secondo le diverse tradizioni. Termini Caldei o Mesopotamici La sequenza dei pianeti è: Giove, Venere, Saturno, Mercurio, Marte. Le Quadruplicità hanno la stessa sequenza. Il Fuoco inizia con Giove, la Terra con 106 Argomento Casa Sesta Venere, l’Aria con Saturno di giorno e Mercurio di notte, l’Acqua con Marte. I termini hanno un’estensione di 8° il primo, 7° il secondo, 6° il terzo, 5° il quarto, 4° il quinto. Questo sistema non ha avuto molta fortuna. Elemento Dal grado Al grado Pianeta FUOCO 00°00’00” 07°59’59” v 08°00’00” 14°59’59” t 15°00’00” 20°59’59” w 21°00’00” 25°59’59” s 26°00’00” 29°59’59” u 00°00’00” 07°59’59” t 08°00’00” 14°59’59” w 15°00’00” 20°59’59” s 21°00’00” 25°59’59” u 26°00’00” 29°59’59” v 00°00’00” 07°59’59” w 08°00’00” 14°59’59” s 15°00’00” 20°59’59” u 21°00’00” 25°59’59” v 26°00’00” 29°59’59” t 00°00’00” 07°59’59” u 08°00’00” 14°59’59” v 15°00’00” 20°59’59” t 21°00’00” 25°59’59” w 26°00’00” 29°59’59” s TERRA ARIA ACQUA Termini Egizi Insieme a quello tolemaico è quello che ha avuto più fortuna. La logica per l’assegnazione dei termini ai pianeti non è lineare. Prende come riferimento i domicili ma poi inserisce parametri diversi di difficile comprensione. Essendo stato sponsorizzato da astrologi come Vettio Valente (II sec. D.C.) e Firmico Materno (IV sec. D. C.) si è col tempo imposto sugli altri metodi. Casa Sesta Argomento 107 Segno Dal grado Al grado Pianeta A 00°00’00” 05°59’59” v Riuscita sociale, amministrazione 06°00’00” 11°59’59’’ t Amore, simpatia, generosità, voluttà 12°00’00’’ 19°59’59’’ s Operosità, arte, polemica, incostanza 20°00’00’’ 24°59’59’’ u Vita movimentata, lotte, impulsività 25°00’00’’ 29°59’59’’ w Ponderazione, intellettualità, invidia 00°00’00” 07°59’59’’ t Equilibrio, amore, arte, sessualità 08°00’00’’ 13°59’59’’ s Perspicacia, finanza, commercio, gelosia 14°00’00’’ 21°59’59’’ v Spirito di giustizia, fortuna 22°00’00’’ 26°59’59’’ w Prudenza, economicità, lentezza 27°00’00’’ 29°59’59’’ u Accessi ed eccessi, ostinazione, sensualità 00°00’00” 05°59’59 » s Perspicacia, astuzia, ingegnosità, scienze 06°00’00’’ 11°59’59’’ v Scienza, commercio, benefici 12°00’00’’ 16°59’59’’ t Creatività, bontà, raffinatezza 17°00’00’’ 23°59’59’’ u Polemica, incostanza, ingegnosità, incidenti 24°00’00’’ 29°59’59’’ w Sottigliezza, intellettualità, ingegno 00°00’00” 06°59’59’’ u Agitazione, bizzosità, dispute familiari 07°00’00’’ 12°59’59’’ t Voluttà, sensualità, tenerezza, vulnerabilità 13°00’00’’ 18°59’59’’ s Intuitività, commercio, conservatorismo 19°00’00’’ 25°59’59’’ v Intuizione, amore filiale, regalità 26°00’00’’ 29°59’59’’ w Difficoltà, frustrazioni, austerità 00°00’00” 05°59’59’’ v Magnanimità, comando, successo sociale 06°00’00’’ 10°59’59’’ t Voluttà, entusiasmo, sincerità, generosità 11°00’00’’ 17°59’59’’ w Ambizione, astuzia, politica, gradi sterili 18°00’00’’ 23°59’59’’ s Insegnamento, organizzazione, indipendenza 24°00’00’’ 29°59’59’’ u Noie legali, rischi, orgoglio 00°00’00” 06°59’59’’ s Sapienza, spirito critico 07°00’00’’ 16°59’59’’ t Arte, teatro, medicina, intralci nelle unioni 17°00’00’’ 20°59’59’’ v Metodo, ordine, scienza 21°00’00’’ 27°59’59’’ u Critica, strategia, ingegnosità 28°00’00’’ 29°59’59’’ w Ansietà, pericoli, contrarietà, matematica B C D E F Significato 108 Argomento Casa Sesta Segno Dal grado Al grado Pianeta G 00°00’00” 05°59’59’’ w Selettività, giustizia, processi, perdite 06°59’59’’ 13°59’59’’ s Arte, magistratura, politica, erudizione 14°00’00’’ 20°59’59’’ v Are, eredità, noie legali 21°00’00’’ 27°59’59’’ t Senso estetico e artistico, vanità, voluttà 28°00’00’’ 29°59’59’’ u Giustizia, conflitti, ardore, gradi militari 00°00’00” 06°59’59’’ u Energia, violenza, ribellioni, volubilità 07°00’00’’ 10°59’59’’ t Fascino, seduzione, magnetismo, ricchezza 11°00’00’’ 18°59’59’’ s Polemica, maliziosità, spirito battagliero 19°00’00’’ 23°59’59’’ v Inventiva, fortuna, comando, occultismo 24°00’00’’ 29°59’59’’ w Egoismo, forza, polemica, gradi punitivi 00°00’00” 11°59’59’’ v Giustizia, comando, indipendenza, efficacia 12°00’00’’ 16°59’59’’ t Fortuna, felicità, religione, filosofia, gradi nobili 17°00’00’’ 20°59’59’’ s Scienza, ricerca, viaggi, religione 21°00’00’’ 25°59’59’’ w Moralismo, fortuna tardiva, gradi sterili 26°00’00’’ 29°59’59’’ u Dispute, noie legali, tracotanza, esilio 00°00’00” 06°59’59’’ s Fatalità, inganni, ambizione, gradi oscuri 07°00’00’’ 13°59’59’’ v Senso economico, ascesa lenta, vicissitudini 14°00’00’’ 21°59’59’’ t Fatalità, unioni sfortunate o tardive 22°00’00’’ 25°59’59’’ w Determinazione, rigidità, solitudine 26°00’00’’ 29°59’59’’ u Litigiosità, superbia, arrivismo 00°00’00” 06°59’59’’ s Intuitività, comando, ricchezza 07°00’00’’ 12°59’59’’ t Fortuna, indipendenza, opportunismo 13°00’00’’ 19°59’59’’ v Prosperità, successi alterni, puntigliosità 20°00’00’’ 24°59’59’’ u Scienza, accuse, gradi nocivi 25°00’00’’ 29°59’59’’ w Erudizione, tradimenti, gradi sterili 00°00’00” 11°59’59’’ t Sensualità, piaceri, invidia 12°00’00’’ 15°59’59’’ v Intuizione, scienza, filosofia 16°00’00’’ 18°59’59’’ s Sensitività, arte, religione, carità 19°00’00’’ 27°59’59’’ u Suscettibilità, tradimenti, collere 28°00’00’’ 29°59’59’’ w Sacrifici, spirito umanitario, sopportazione H I J K L Significato Casa Sesta Argomento 109 Termini Tolemaici Tolomeo afferma, nel Tetrabiblos, di aver trovato questo sistema di suddivisione il Termini in un libro antico non ben identificato. Questo sistema fa riferimento alle esaltazioni, ai domicili ed ai trigoni. A tal riguardo è interessante l’articolo “L’ordinamento tolemaico dei confini” di G. Bezza e M. Fumagalli (www.cieloeterra.it): “Un anonimo commentatore greco identifica i principi formatori della sequenza dei confini in due elementi fondamentali: 1) Ordinamento : L’ordinamento dei confini viene attribuito prendendo in esame i diritti o dignità che i pianeti hanno in ciascun segno e nei due seguenti (trizodia). Trizodia richiama il concetto dei tre mesi componenti una stagione; 2) Ampiezza : A ciascun pianeta viene attribuita un’ampiezza media, che viene poi aumentata o diminuita nei diversi segni. Ai benefici 7 gradi, a Mercurio 6 gradi, ai malefici 5 gradi.” Anche questo sistema ha numerosi adepti e dire quale di questi sia il più attendibile è problema di non facile risoluzione. È certo che il maggior utilizzo di un metodo può evidenziarne i pregi e i difetti ma a tutt’oggi, che io sappia, non si sono effettuate ricerche sistematiche per dire una parola definitiva in questo senso. Segno Dal grado Al grado Pianeta Segno Dal grado Al grado Pianeta A 00°00’00“ 05°59’59“ V D 00°00’00” 05°59’59” U 06°00’00” 13°59’59” T 06°00’00” 12°59’59” V 14°00’00” 20°59’59” S 13°00’00” 19°59’59” S 21°00’00” 25°59’59” U 20°00’00” 26°59’59” T 26°00’00” 29°59’59” W 27°00’00” 29°59’59” W 00°00’00” 07°59’59” T 00°00’00” 05°59’59” W 08°00’00” 14°59’59” S 06°00’00” 12°59’59” S 15°00’00” 21°59’59” V 13°00’00” 18°59’59” T 22°00’00” 25°59’59” W 19°00’00” 24°59’59” V 26°00’00” 29°59’59” U 25°00’00” 29°59’59” U 00°00’00“ 06°59’59” S 00°00’00” 06°59’59” S 07°00’00” 12°59’59” V 07°00’00” 12°59’59” T 13°00’00” 19°59’59” T 13°00’00” 17°59’59” V 20°00’00” 25°59’59” U 18°00’00” 23°59’59” W 26°00’00” 29°59’59” W 24°00’00” 29°59’59” U B C E F 110 Argomento Casa Sesta Segno Dal grado Al grado Pianeta Segno Dal grado Al grado Pianeta G 00°00’00” 05°59’59” W J 00°00’00” 05°59’59” T 06°00’00” 10°59’59” T 06°00’00” 11°59’59” S 11°00’00” 18°59’59” V 12°00’00” 18°59’59” V 19°00’00” 23°59’59” S 19°00’00” 24°59’59” U 24°00’00” 29°59’59” U 25°00’00” 29°59’59” W 00°00’00” 05°59’59” U 00°00’00” 05°59’59” W 06°00’00” 13°59’59” V 06°00’00” 11°59’59” S 14°00’00” 20°59’59” T 12°00’00” 19°59’59” T 21°00’00” 26°59’59” S 20°00’00” 24°59’59” V 27°00’00” 29°59’59” W 25°00’00” 29°59’59” U 00°00’00” 07°59’59” V 00°00’00” 07°59’59” T 08°00’00” 13°59’59” T 08°00’00” 13°59’59” V 14°00’00” 18°59’59” S 14°00’00” 19°59’59” S 19°00’00” 24°59’59” W 20°00’00” 25°59’59” U 25°00’00” 29°59’59” U 26°00’00” 29°59’59” W H I K L Questa versione è quella relativa alle edizioni Boll-Boer e di Hubner. In questa troviamo 82 gradi dominati da Venere, 79 da Giove, 76 da Mercurio, 66 da Marte e 57 da Saturno. Per l’elenco dei confini da noi adottato vedasi lo schema a pagina 116. Fase = È considerata da Tolomeo come una delle Dignità Essenziali. Un pianeta superiore (Marte, Giove e Saturno) ha dignità per fase quando sorge prima del Sole; un pianeta inferiore (Mercurio e Venere) ha dignità per fase quando sorge dopo il Sole. I pianeti in questa posizione tendono a crescere in luminosità. Decano = Delle dignità essenziali considerate viene definita la più debole. Il termine “Decano” trova la sua origine nel termine deca = dieci; rappresenta infatti la suddivisione dei 360 gradi dell’eclittica in 36 partizioni di 10 gradi l’una. Nell’antico Egitto per decani si intendessero delle stelle o gruppi di esse che con il loro sorgere segnalavano l’ora. I Decani erano legati a divinità ed erano considerati “fortunati” o “sfortunati”; osservando il Decano che sorgeva, in concomitanza di una nascita, si pronosticava una buona o cattiva esistenza. Casa Sesta Argomento 111 Il Decano che si osservava per ultimo, prima del sorgere del Sole, governava la settimana egizia, che guarda caso era composta di dieci giorni. E mentre durante la fase diurna la misura del tempo veniva fatta con clessidre e quadranti, durante la notte erano i decani a scandire ore di 40 minuti. I Decani Egizi non risiedevano, almeno in un primo momento, sull’eclittica. Come ben sappiamo non è possibile misurare il tempo attraverso il sorgere dei gradi eclittici a causa dell’inclinazione dell’eclittica rispetto all’equatore celeste. La relazione spazio-temporale 1°=4 minuti è valida solo se misurata sull’equatore celeste o sui circoli ad esso paralleli. Il tempo di ascensione dei gradi eclittici è variabile. Fu dopo Alessandro che i Decani divennero parte integrante dello zodiaco babilonese, diventando delle suddivisioni dei segni zodiacali. È nel periodo greco che i decani vengono trasferiti sull’eclittica. Agli inizi dell’Astrologia greca i Decani venivano ulteriormente divisi in tre parti (nove per ogni segno) ognuno dei quali era chiamato leitourgoi (ministro o strumento) o munifices ( ufficiale di servizio). La divinità decanale aveva perciò a sua disposizione questi spiriti sottoposti per operare nel mondo. Nei testi classici venivano considerati indispensabili, insieme alle stelle fisse ed alle costellazioni, per la predizione di eventi sociali, ma venivano anche associati a parti del corpo, dando così importanti informazioni circa la salute. Dei Decani vi sono più versioni, ma quella che raccoglie maggiori consensi è quella che accomuna la tradizione occidentale e quella indiana. Nell’Astrologia Vedica la suddivisione di ogni segno in tre parti è denominata Drekkana. Fu Firmico Materno (III sec. D.C.) nel suo Matheosis (Gli otto libri della Conoscenza o dell’Astrologia) a parlare in modo circostanziato dei decani (o Volti) ed a darne una sua versione (appresso riportata). Il termine Volto era dovuto alla tradizione antica che assegnava ad ogni Decano una divinità, per l’appunto rappresentata da un’immagine (volto = aspetto). L’altra versione dei Decani è quella che ci è giunta attraverso Marco Manilio (I sec. A. C.). L’inizio dell’utilizzo astrologico dei Decani è comunque databile intorno al primo secolo dopo Cristo. Sull’importanza attribuita a questo tipo di Dignità essenziale i pareri sono tutt’altro che uniformi: – Firmico Materno: “Un pianeta che occupa il suo Decano è come se si trovasse nel proprio domicilio”; – Ibn Ezra: “Un pianeta nel suo Decano è come un uomo rivestito con i suoi ornamenti e le sue belle vesti”. – W.Lilly: “Un pianeta con poca o nulla dignità, ma che occupi il suo Decano o faccia (alcune volte il Decano viene così chiamato, anche se quando troviamo tale definizione non sempre si intende il Decano), è come un uomo pronto a esser messo fuori, e che ha grande difficoltà a conservare il proprio credito e la propria reputazione.” I criteri di attribuzione dei domini sui decani sono vari, ma quelli principali sono due: 112 Argomento Casa Sesta 1) Legata alla velocità del pianeta, dal più lento al più veloce: La sequenza sarà perciò: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna. L’inizio dei domini, essendo la prima decade dell’Ariete, è quello di Marte; 2) Legata al temperamento e quindi ai segni zodiacali dello stesso elemento. L’Ariete oltre ad essere legato ai primi 30° dello zodiaco sarà anche il reggente del primo decano, il secondo sarà retto dal Leone ed il terzo dal Sagittario. Il Toro sarà anche il reggente del primo decano del Toro, seguito dalla Vergine e dal Capricorno, e così via. Decani occidentali-indù In ogni segno l’attribuzione del governo dei decani fa riferimento all’elemento di appartenenza. Così il primo decano sarà governato dal pianeta in domicilio, il secondo dal pianeta in domicilio nel segno seguente dello stesso elemento ed il terzo dal pianeta in domicilio nel terzo segno dello stesso elemento. segno 1° decano 2° decano 3° decano A U Q V B T S W C S T W D R U V E Q V U F S W T G T W S H U V R I V U Q J W T S K W S T L V R U Decani o Volti Sono i Decani più usati e ci giungono dalla tradizione greco-persiana. L’attribuzione del governo dei Decani segue, in senso decrescente, la durata della rivoluzione planetaria. Si parte perciò da Saturno, segue Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna. Da 0° Ariete si parte col governo di Marte, continuando con la sequenza prima descritta. Accanto ad ogni decano viene fornita una breve descrizione del carattere del decano. Casa Sesta Argomento 113 decano-segno pianeta 1° Decano A U significato Ardore, coraggio, passionalità 2° Decano A Q Arte, autorità 3° Decano A T Eleganza, fascino, voluttà 1° Decano B S Eloquenza, sensualità 2° Decano B R Fantasticherie, errori, capricci, arte 3° Decano B W Insegnamento, pessimismo, ostacoli ingigantiti 1° Decano C V Inventiva, giustizia, polemica, letteratura 2° Decano C U Inquietudine, ostinazione, pittura, arte 3° Decano C Q Ragione, insegnamento, musica, teatro 1° Decano D T Incostanza, sogni, poesia, sartoria 2° Decano D S Dinamismo, nemici, medium, musica 3° Decano D R Delicatezza, aiuti provvidenziali, arte, pedagogia 1° Decano E W Abusi nei piaceri, maestria, architettura, antiquariato 2° Decano E V Forza, capacità realizzative, celebrità 3° Decano E U Ambizione, conquiste, coraggio, politica, teatro 1° Decano F Q Solitudine, giustizia, attitudini meccaniche 2° Decano F T Vanità, disturbi sessuali, medicina, alimentazione 3° Decano F S Irrequietudine, contrasti, problemi nelle unioni 1° Decano G R Equilibrio, giustizia, politica, arte, poesia 2° Decano G W Indipendenza, scienza, politica 3° Decano G V Lavoro, abbondanza, simpatia, poesia, musica 1° Decano H U Imprudenze, ambivalenza, energie sessuali 2° Decano H Q Forza, arte, contraddizioni 3° Decano H T Eccessi passionali, donne nemiche, ansietà, alcool 1° Decano I S Elevazione sociale e spirituale, insegnamento 2° Decano I R Gelosie, imprudenze, dedizione, filantropismo 3° Decano I W Perspicacia, pessimismo, scienza, politica 1° Decano J V Ambizione, inquietudine, insegnamento 2° Decano J U Logica, successi, diffidenza, sport 3° Decano J Q Idealismo, fantasia, polemica, pericoli, pittura, lettere 1° Decano K T Originalità, inganni, sensibilità, musica 2° Decano K S Intelligenza, ispirazioni, creatività, medicina 3° Decano K R Immaginazione, sentimenti nobili, inganni 1° Decano L W Ansietà, misticismo, psichismo, arte 2° Decano L V Instabilità, sacrifici, filantropismo, medicina 3° Decano L U Eccessi, vicissitudini, fatalità, medicina 114 Argomento Casa Sesta Decani di Manilio In questa versione si sostituisce al governo dei pianeti quello dei segni, come viene fatto anche nel calcolo della terza armonica (decano) dell’Astrologia Vedica. Il primo Decano di Ariete è perciò governato dall’Ariete; seguono i segni nell’ordine zodiacale. Lo zodiaco viene così suddiviso in tre zodiaci minori. segno 1° decano 2° decano 3° decano A A B C B D E F C G H I D J K L E A B C F D E F G G H I H J K L I A B C J D E F K G H I L J K L Il decano è comunque considerato dagli autori classici la forma di dignità essenziale più debole. Per l’elenco dei decani da noi adottato vedasi lo schema a pagina 119. Peregrino = Si dice che un pianeta è peregrino quando non si trova in Domicilio, in Esaltazione, in Esilio, in Caduta, in Triplicità, nel suo Termine o nel suo Decano. Il termine deriva dal latino pereger = al di là delle frontiere e ager = terra. Indica perciò un pianeta che “si trova al di là della propria terra”. Rappresenta uno straniero che si trova in una terra che non conosce, con usi e costumi a lui sconosciuti. Fa tutto con fatica. Esistono vari tipi di “peregrinità”, a seconda del rapporto che s’instaura tra il pianeta peregrino ed il governatore del segno. In questo senso è interessante analizzare l’affinità tra i due pianeti e gli eventuali rapporti di “amicizia-inimicizia”, cosa che nell’astrologia indiana ha un’importanza notevole. Ecco come descrive il pianeta peregrino un autore arabo: – “È come un uomo in viaggio in terra straniera, egli non è del tutto libero, deve sottomettersi a certe usanze, e , in effetti, non si sente se stesso”. Casa Sesta Argomento 115 Trono = Quando nella sua condizione celeste un pianeta si trova con almeno due forme di dignità essenziale diremo che quel pianeta si trova in “Trono”. Ad esempio Saturno di giorno, nei primi gradi della Bilancia, si trova in esaltazione, in triplicità e nel suo confine; è quindi da considerarsi in Trono. Questa posizione indica ovviamente una situazione di particolare potere del pianeta. Dignità e Debilità essenziali minori Sempre in relazione allo stato celeste dei pianeti esistono altre forme di Dignità e Debilità essenziali poco o per nulla considerate. Riporto quelle che vengono maggiormente considerate o che, anche solo a scopo culturale, reputo di un qualche interesse: Via Combusta = Si tratta di una porzione dell’eclittica considerata nefasta, in particolare per i Luminari. Circa un’individuazione della zona da considerare combusta i pareri sono abbastanza concordi, si tratterebbe di un tratto di eclittica tra la Bilancia e lo Scorpione. Viene utilizzata in via prevalente nell’Astrologia Oraria. Volendo però individuare i gradi specifici della V.C. i pareri divergono. Ecco quelli che, secondo me, hanno una logica più evidente: – Alcuni considerano V.C. il tratto di eclittica compreso tra i 19° Bilancia e i 3° dello Scorpione. Abbiamo visto che 19° Ariete e 3° Toro sono i gradi di massima esaltazione del Sole e della Luna. Il punto di inizio e quello finale della V.C. rappresenterebbero perciò il grado di massima caduta dei Luminari. Va detto che l’Ariete e il Toro rappresentano i primi due segni dove il Sole passa dall’emisfero sud (declinazione sud) a quello nord della sfera celeste (declinazione nord).La durata del giorno supera la durata della notte. La Luce prevale sulle Tenebre. Nell’Equinozio autunnale, quando il Sole entra nella Bilancia e quindi nello Scorpione, il Luminare entra nell’emisfero Sud della sfera celeste (declinazione sud), la durata della notte supera quella del giorno. Le Tenebre prevalgono sulla Luce; – Altri considerano V.C. il tratto dell’eclittica compreso tra 23° Bilancia e 5° Scorpione. In questa zona, considerando le Dignità e Debilità Essenziali tolemaiche a pag.21 (Domicilio, Esaltazione, Esilio, Caduta, Termini e Trigoni), abbiamo la massima debilità dei Luminari e la massima forza dei Malefici. Mutua Ricezione = Si ha Mutua Ricezione quando due pianeti sono l’uno nel domicilio dell’altro o uno nel segno di esaltazione dell’altro e tra di loro vi è un aspetto (di longitudine, orario o per declinazione). È come se si ristabilisse il rapporto del pianeta con il segno in cui è in dignità. È ovvio che una mutua ricezione è un elemento che rafforza i pianeti coinvolti. Come esempio potremmo portare una Luna in Ariete in quadratura con un Marte in Cancro (per i domicili) ed una Venere in Capricorno in sestile con un Marte in Pesci (per l’esaltazione). 116 Argomento Casa Sesta Facce = Dividendo ogni segno zodiacale in sei parti uguali si ottengono le Facce. Il termine Facies è stato utilizzato anche per indicare sia i Termini che i Decani. Il dominio dei pianeti sulle facce, partendo da 0° Ariete, segue l’ordine dei pianeti in domicilio. Sarà perciò: Marte, Venere, Mercurio, Luna, Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Saturno, Giove, ricominciando quindi da Marte in modo ciclico. L’aspetto particolare di questa suddivisione sta nel fatto che se un pianeta si trovasse nella sua Faccia produrrebbe effetti positivi o negativi a seconda degli sguardi (aspetti) che riceve dagli altri pianeti. In questo caso si attiverebbe il buono o cattivo genio della faccia, le due facce della medaglia. Dodecatemoria = Per Dodecatemorion si intendeva la dodicesima parte dell’eclittica. Era quindi un chiaro riferimento ai segni zodiacali. Con lo stesso ragionamento si suddivideva poi ogni segno in dodici parti, divenendo anch’essi una dodecatemoria di 2°30’ ciascuno. I criteri di assegnazione dei domini planetari seguono quelli delle facce: da 0° Ariete si inizia con Marte e si segue l’ordine dei pianeti in domicilio. Un pianeta nella sua dodecatemoria riceve dignità e se si trova in quella di un altro pianeta l’effetto più o meno positivo dipenderà dall’affinità o amicizia con esso. Sembra, ma io non ho mai verificato il fatto, che questo tipo di dignità essenziale sia particolarmente utilizzato in astrologia medica. Monomoirie = Dal greco monos, unico, e meros, parte. Questa dignità essenziale è legata al singolo grado eclittico. Lo spostamento medio giornaliero del Sole è di circa 59’. Potremmo perciò dire, con una approssimazione accettabile, che il Sole irraggia ogni giorno l’intera Terra con una specifica qualità luminosa. I Monomeri sono anche conosciuti come Gradi Simbolici. L’origine dei gradi sembrerebbe egizia. Le prime citazioni dei monomeri sembrano risalire a scritti di Nigidio Figulo, Firmico Materno e Scaligero. Questi autori, citando i simboli dei gradi della Sphaerae Barbaricae Apotesma, sembrano essere le prime fonti che ci informano dell’esistenza di simbolismi legati ai gradi. Il fatto di fare riferimento alla Sphaerae Barbaricae, ove Barbaricae sta per estraneo alla cultura greca e romana, confermerebbe, anche se non in modo diretto, la provenienza egizia. È invece egizio l’elenco più antico che ci è pervenuto: I Gradi Tebaici. Questo elenco è contenuto nel libro “L’Homme Rouge des Tuileries” di P.Christian (1852). Questo testo ermetico indica nei Decani le Intelligenze di 2° gerarchia, o geni dei mesi e nei gradi le intelligenze di 3° gerarchia, o geni dei giorni. Nel testo viene spiegato che le indicazioni dei gradi vengono confermati o modificati dai sette Grandi Geni planetari con le loro posizioni nella natività. Ogni grado è rappresentato da un’immagine che esprime, tramite aforisma, le sue qualità. In alcune versioni, una di queste è qui appresso riportata, ad ogni grado è attribuito il governo di un pianeta. Più recente (1925) è la versione dei Monomeri fatta da Marc Edmund Jones con l’aiuto della sensitiva chiaroveggente Elsie Wheeler. Questa versione è conosciuta come Gradi o Simboli Sabiani. Casa Sesta Argomento 117 Altra serie di monomeri fu quella concepita da un chiaroveggente italiano del XIX secolo, Antonio Borelli, e contenuta nel manoscritto conosciuto come Volasfera. Infine è a Robert Fludd, (1574-1637), occultista e astrologo, che dobbiamo la suddivisione dei gradi in ulteriori categorie: Tenebrosi, luminosi, maschili, femminili, infernali, onorifici e vuoti. I monomeri vengono utilizzati anche per la rettifica dell’orario di nascita tramite l’analisi del quartetto di gradi in cui cadono i cardini del Tema. L’elenco che vi dò di seguito è costruito sulla sequenza dei pianeti grecopersiana (WVUQTSR), la quale pone in sequenza i pianeti dal più lento al più veloce. La sequenza ha inizio con il pianeta in domicilio. Va ricordato che, mentre la posizione dei pianeti nel grado è indiscutibile, la posizione dei Luminari va studiata con attenzione. Il diametro del Sole e della Luna varia intorno al valore di 30’ circa; un luminare può perciò raccogliere il simbolismo di due gradi contigui. gradi AH BG CF D E IL JK 1 U T S R Q V W 2 Q S R W T U V 3 T R W V S Q U 4 S W V U R T Q 5 R V U Q W S T 6 W U Q T V R S 7 V Q T S U W R 8 U T S R Q V W 9 Q S R W T U V 10 T R W V S Q U 11 S W V U R T Q 12 R V U Q W S T 13 W U Q T V R S 14 V Q T S U W R 15 U T S R Q V W 16 Q S R W T U V 17 T R W V S Q U 18 S W V U R T Q 19 R V U Q W S T 20 W U Q T V R S 118 Argomento Casa Sesta gradi AH BG CF D E IL JK 21 V Q T S U W R 22 U T S R Q V W 23 Q S R W T U V 24 T R W V S Q U 25 S W V U R T Q 26 R V U Q W S T 27 W U Q T V R S 28 V Q T S U W R 29 U T S R Q V W 30 Q U T W T U V Valutazione quantitativa delle Dignità e Debilità Essenziali Per poter valutare gli effetti di un pianeta mi sembra utile riassumere e quantificare il livello di Dignità o Debilità di un pianeta attraverso un indice matematico. Questo è precisamente quello che facevano gli astrologi in età classica e fino al Seicento. In un’epoca fatta di indici e percentuali, di grafici e di tabelle non dovrebbe apparire astruso valutare quantitativamente il livello di Dignità o Debilità di un pianeta in un Tema. Già ai nostri tempi Viterbi e Volguine hanno elaborato un computo per la valutazione dell’armonicità e della forza dei pianeti. Non resta che rifarci agli autori più accreditati per elaborare un metodo e porlo al vaglio dell’esperienza. Prenderemo in considerazione le Dignità e Debilità Essenziali principali: Domicilio, Esaltazione, Esilio, Caduta, Trigonocrazia, Termine e Decano. Va comunque detto che alla valutazione delle Dignità Essenziali va aggiunta la valutazione delle Dignità e Debilità Accidentali che per ora taceremo. Circa la scelta tra la moltitudine di versioni di Dignità e Debilità Essenziali mi atterrò ad una scelta “classica”, con ciò intendendo la versione di Tolomeo, aggiungendo, un po’ per simpatia personale ed un po’ per il seguito che hanno avuto nella storia, i Decani. Lo schema qui riportato è quello adottato dalla scuola di Astrologia Classica dell’Associazione “Cielo e Terra” alla quale, limitatamente per Domicili, Esaltazioni, Esili e Cadute, ho aggiunto le Dignità dei tre pianeti cosiddetti “moderni”. Non affronterò, in questa monografia, la querelle circa le varie versioni delle Dignità dei pianeti generazionali. Va ricordato che, mentre la posizione dei pianeti nel grado è indiscutibile, la posizione dei Luminari va studiata con attenzione. Il diametro del Sole e del- Casa Sesta Argomento 119 la Luna varia intorno al valore di 30’ circa; un luminare può perciò situarsi fisicamente a cavallo di due gradi contigui. Se questi due gradi appartengono a due termini diversi, o due decani o due segni diremo che vanno considerati ambedue i governatori come dispositori del luminare. Ecco la tabella riassuntiva: Segno Dom A B C D E F G H I J K L uz T S R Esa Esi Cad Q T W R Z V Q S T UZ S W X WX VY WX VY UZ T S U Y t X VY WX VY WX UZ R Q T W U Y T Q R Z V Q S Trigon D N T Q T W T Q T W S T V R S U V R S U V R S U Termini Egizi Decani V T S U W 1°-6° 7°-12° 13°-20° 21°-25° 26°-30° T S V W U 1°-8° 9°-14° 15°-22° 23°-27° 28°-30° S V T U W 1°-6° 7°-12° 13°-17° 18°-24° 25°-30° U T S V W 1°-7° 8°-13° 14°-19° 20°-26° 27°-30° V T W S U 1°-6° 7°-11° 12°-18° 19°-24° 25°-30° S T V U W 1°-7° 8°-17° 18°-21° 22°-28° 29°-30° W S V T U 1°-6° 7°-14° 15°-21° 22°-28° 29°-30° U T S V W 1°-7° 8°-11° 12°-19° 20°-24° 25°-30° V T S W U 1°-12° 13°-17° 18°-21° 22°-26° 27°-30° S V T W U 1°-7° 8°-14° 15°-22° 23°-26° 27°-30° S T V U W 1°-7° 8°-13° 14°-20° 21°-25° 26°-30° T V S U W 1°-12° 13°-16° 17°-19° 20°-28° 29°-30° UQT SRW VUQ TSR WVU QTS RWV UQ T SRW V UQ TSR WVU 120 Argomento Casa Sesta Valuteremo soltanto i pianeti “personali”, fino a Saturno. La scelta è motivata dal fatto che sono questi pianeti a strutturare la nostra personalità in modo individuale. In secondo luogo direi che, almeno per quanto ne sappia e relativamente a Trigonocrazia, Termini e Decani, non sono stati elaborati sistemi di dignità essenziali che comprendano i tre pianeti extra-saturnini. Il punteggio prevede valori positivi (dignità) e negativi (debilità). La mia proposta di assegnazione di punteggio per i pianeti che si trovassero in Dignità Essenziale è la seguente (non è una mia invenzione): PIANETA Dom. Esi. Esal. Cad. Trigon. Term. Deca. +5 -5 +4 -4 +3 +2 +1 Se, analizzando la condizione celeste di un pianeta non riscontrassimo alcuna forma di Dignità o Debilità il pianeta dovrà essere considerato Peregrino; la qual cosa, essendo considerata una forma di Debilità, deve essere valutata con un -2. Per ogni pianeta, fino a Saturno, sommeremo i punteggi ottenuti ed otterremo un valore numerico che esprimerà il suo grado di Dignità o Debilità essenziale in quello specifico Tema Natale. Un punteggio superiore allo 0 ci parlerà di un pianeta la cui funzione si esprime con libertà sempre maggiore in relazione al punteggio ottenuto; un punteggio inferiore allo 0 ci dirà che il pianeta è ostacolato nell’espressione della sua funzione. Ovviamente questa valutazione va poi integrata dalla considerazione delle Dignità e Debilità accidentali, che possono accentuare, attenuare o stravolgere questo primo risultato e che ci informeranno della capacità operativa del pianeta. BIBLIOGRAFIA ■ DENIS LABOURÈ, Le dignità planetarie, L.A. n. 102 ■ CLAUDIO TOLOMEO, Tetrabiblos, Ed. Arktos ■ D. Neroman, Traité d’Astrologie rationnelle, Ed. Sous le Ciel 1943 Articoli vari da www.renzobaldini.it ■ AL-BIRUNI, L’arte dell’Astrologia, Ed. Mimesis ■ G. BEZZA, M. FUMAGALLI, L’ordinamento Tolemaico dei confini, www.cieloeterra.it ■ D. HOULDING, Understanding planetary dignity and debility, www.skyscript.co.uk ■ R. HAND, Dignities and debilities as collected from a variety of sources, www.arhat.com ■ RAUL V. MARTINEZ, Monomeros ou graus simbolicos, www.constelar.com ■ ANDRÈ L’ECLAIR, I 360 gradi dello Zodiaco, CIDA ■ P. CHRISTIAN, L’homme rouge des Tuilleries, Ed. Ottaviano Casa Sesta Argomento 121 Alessandro Angeletti LA RIVOLUZIONE NATALE, UNO STRUMENTO DI LETTURA PER LE RIVOLUZIONI ANNUALI L.A. 142-634 Nel giorno della Rivoluzione Solare si può stilare un tema per la stessa ora siderale di nascita. Si può anche stilare un terzo tema intermedio fra i due. È interessante confrontare i risultati quando varia notevolmente il luogo del compleanno. Quando il Sole ritorna dopo un anno sullo stesso grado di nascita di una persona si dice che si è compiuta una Rivoluzione Solare. Questa è da tempi antichissimi uno strumento di interpretazione astrologica degli avvenimenti principali che si verificheranno tra i due compleanni successivi. Il ritorno del Sole sul grado può avvenire lo stesso giorno, uno prima o uno dopo quello del compleanno e, comunque, sempre in un momento diverso da quello della nascita. Già perché il Sole sul grado ed il tempo siderale di nascita, che coincidevano nello stesso istante inizialmente, ritorneranno separati nella rivoluzione annuale precedendo o seguendo ora l’uno ora l’altro. Ho posto molta attenzione a questo particolare, conosciuto da tutti, quando lavorando alla tecnica della rivoluzione solare ho constatato che spesso, pur rilevando i fatti, questa non forniva una sufficiente lettura ed un giusto peso agli avvenimenti che si sarebbero verificati successivamente. Pertanto ho studiato i vari grafici della rivoluzione annuale: la Rivoluzione Solare (R.S.) e la Rivoluzione del Tempo Siderale di Nascita (R.T.S.N.), che delimitano questo arco di rivoluzione spazio-temporale. Un terzo grafico l’ho costruito sul punto medio fra i due precedenti chiamandolo Punto Medio di Rivoluzione Natale (P.M.R.N.). Ne consegue che la Rivoluzione annuale non è data, per utilizzare un termine fotografico, da un singolo fotogramma, ma da una serie di fotogrammi che formano un film. Con la Rivoluzione Solare ne leggiamo uno solo; con la rivoluzione del momento della nascita, o Rivoluzione Natale, leggiamo tutto il film del ritorno annuale. Fatta questa necessaria e sintetica premessa, cercherò di darne una dimostrazione con un esempio. 122 Argomento Casa Sesta Fig. 1 È noto che il nostro Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, è nato a Livorno il 9 dicembre 1920 alle ore 21,30 (fig. 1). Il 9 dicembre 2004, giorno del suo 84° compleanno, Ciampi si trovava in visita di stato in Cina. Per la precisione, come riportato dall’Agenzia Giornalistica Italia, Ciampi “ha lasciato Shanghai…poco dopo l’ora di pranzo, intorno alle 14 locali. L’aereo presidenziale, dopo uno scalo tecnico in Siberia, dovrebbe atterrare a Ciampino in serata, intorno alle 20,30 ora italiana”.1 Il ritorno solare il giorno 9 dicembre 2004 si compie a Shanghai alle ore 13,50 locali, quindi per il Presidente si è appena compiuta la Rivoluzione solare prima di lasciare il suolo cinese. Il ritorno del tempo siderale di nascita avverrà a Roma alle ore 21,18 locali dello stesso giorno. L’aereo presidenziale atterra a Ciampino intorno alle ore 20,30 ora italiana. Quindi la Rivoluzione Natale si conclude a Roma. Durante la rotta aerea fra la Cina e l’Italia, l’aereo compie uno scalo tecnico in Siberia. La località non è precisata, ma si tratta probabilmente di Novosibirsk, importante snodo sulle rotte aeree con l’estremo oriente. In ogni caso per compiere questo scalo tecnico in Siberia, l’aereo supera il 55° parallelo, circa nel punto medio tra le città di Shanghai e Roma. Questi i fatti da esaminare. Casa Sesta Argomento 123 La figura di Ciampi è soprattutto quella di un uomo delle istituzioni italiane ed è sotto questo aspetto, che ci interessa maggiormente, che analizzeremo gli avvenimenti. Iniziamo osservando il grafico della Rivoluzione Solare (R.S.) (fig. 2). L’ASC di rivoluzione solare è in 9° casa radix; uno stellium di Sole, Mercurio e Plutone si trova in 8° casa di rivoluzione; una congiunzione di Venere e Marte con la Luna in un arco di 12° gradi, in 7° casa di rivoluzione, Saturno in 4° casa di rivoluzione, Urano in 11° casa di rivoluzione. Sarebbe troppo scontato dire che l’ASC di Rivoluzione Solare di Ciampi è in relazione con i viaggi in luoghi lontani, anche se è vero che solo nel periodo 2004-2005 il Presidente ha collezionato 10 visite di stato all’estero contro le 2 dell’anno precedente e 14 visite in città italiane contro le 12 del 2003-2004.2 Si tratta certamente anche di questo, ma non solo. La 9° casa rappresenta anche l’ordine giudiziario, la magistratura. Ciampi è il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e come tale si è trovato, nell’anno di rivoluzione che si è concluso lo scorso dicembre, al centro dello scontro istituzionale tra il potere politico e quello appunto della Magistratura. Fig. 2 124 Argomento Casa Sesta Il 17 dicembre 2004, poco dopo il suo compleanno, Ciampi ha rimandato alle Camere la legge di riforma sull’ordinamento giudiziario. Nel suo arduo e difficile compito di tutela delle istituzioni e nel rispetto della Costituzione, ha dovuto fronteggiare l’attacco del governo Berlusconi nei confronti della Magistratura (Marte in 7° di rivoluzione nel segno dello Scorpione insieme a Venere e Luna ha il significato di ostilità in arrivo, avversari che tramano contro), non firmando la legge e accusando l’esecutivo di aver travolto “palesemente” quel combinato di articoli che i Padri Costituenti scrissero per garantire autonomia e indipendenza dei giudici. L’8° è la casa dove ciascuno di noi si sperimenta in relazione agli altri, dà un valore alle cose che fa con gli altri. Dato che i temi della casa 8° sono il patrimonio che viene ereditato, ma anche le tasse, il debito pubblico, questo valore si basa principalmente sulla fiducia, sull’onestà, sulla responsabilità, sulla moralità e sulla capacità di “maneggiare” le proprietà altrui, di saperle amministrare. Per questo la casa 8° viene definita come la casa della Politica. La presenza di uno stellium in questa casa, sotto buoni aspetti, formato dal Sole con Mercurio e Plutone, è indice di nobiltà di intenti, di autorità, di moralità, di buona amministrazione, di buoni rapporti nei confronti dei “ subordinati” (sestile con Giove in 6°), il Paese tutto. Questo mentre Saturno in 4° di rivoluzione sottolinea i problemi del Paese e Urano in 11° la crisi improvvisa dei rapporti con l’esecutivo. Come si può facilmente vedere, questa carta astrologica, pur fornendo diversi elementi d’interpretazione, non mette nella giusta evidenza il tipo di rapporto critico, di tensione estrema verificatosi nel periodo che abbiamo preso in esame, caratterizzato da veri e propri atti di forza nei confronti del Capo dello Stato. Basti pensare ai continui attacchi rivolti dal Governo a Ciampi, nell’intento di smantellare le prerogative specifiche del Capo dello Stato, in previsione della prossima conclusione del suo mandato presidenziale (che di fatto a novembre ha avuto inizio con l’apertura del semestre bianco). Lo abbiamo visto quando nell’aprile del 2005, durante la crisi del 2° governo Berlusconi, con un atto di estrema scorrettezza istituzionale nei confronti di Ciampi, il Premier non rassegnava le dimissioni da Presidente di un governo già in buona parte dimissionario, lasciando il Capo dello Stato per alcuni giorni in attesa di quelle che sarebbero state le sue decisioni. E più avanti nel mese di giugno, quando il Quirinale è costretto a sollevare alla Consulta il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sulla concessione della grazia. Contrasto avuto questa volta con il Ministro della Giustizia Roberto Castelli che non aveva accettato di controfirmare la proposta di grazia per Bompressi. E si potrebbe continuare fino ad arrivare nel mese di novembre 2005 alla pubblicazione da parte della maggioranza di governo della legge costituzionale di modifica della parte seconda della Costituzione, che fra le altre cose stabilisce nuovi rapporti di forza tra Presidente della Repubblica e Premier a scapito delle prerogative del primo. Per verificare se ci sono degli elementi che diano una conferma maggiore Casa Sesta Argomento 125 al nostro interrogativo, allarghiamo lo sguardo alla Rivoluzione Natale e osserviamo il grafico costruito sul punto medio o Punto Medio di Rivoluzione Natale (P.M.R.N.) (fig. 3), quello cioè che si è venuto a creare con il sorvolo della Siberia nel viaggio di ritorno. L’ ASC è in 11° casa radix, e uno straordinario raggruppamento di pianeti (Marte Venere e stellium di Sole, Mercurio e Plutone) in 6° casa di rivoluzione. Nettuno in 8° e Saturno in 1° di rivoluzione. L’11° rappresenta il Parlamento, la legislazione, i ministri e viene indicata, sulla base degli innumerevoli riscontri effettuati, come casa della “morte” trovando la sua giustificazione nel fatto che si oppone alla 5° che è la casa della vita. Il termine ovviamente va adoperato con cautela, usandolo a 360° gradi, e va letto come la “fine delle cose”. E certamente si è acuito il contrasto nel rapporto, già in precedenza non cordiale, tra Ciampi e il governo Berlusconi, durante questo anno appena trascorso, giungendo ad una rottura definitiva anche personale oltre che istituzionale. Come si può vedere questo grafico mette in evidenza un forte asse 11°/ 6°, dove la sesta, così pesantemente transitata nel corso di una rivoluzione, dà un senso negativo al periodo che seguirà individuando il motivo di questa crisi istituzionale nel rapporto che si stabilisce tra Ciampi ed i suoi “subordinati”, Fig. 3 126 Argomento Casa Sesta Fig. 4 mentre Saturno in 1° e Nettuno in 8° ci restituiscono lo stato d’animo, il clima in senso psicologico di tristezza e preoccupazione del Presidente Ciampi. Diamo uno sguardo anche al grafico della Rivoluzione del Tempo Siderale di Nascita (R.T.S.N.) (fig. 4). Due stellium, uno di Sole (con Mercurio e Plutone) in 5° casa di rivoluzione, ed uno in 4° casa di Marte (con Luna e Venere). Nettuno in 6°, Urano in 7° e Saturno in 12° completano il quadro. I problemi e le ostilità provenienti da avversari politici, e le preoccupazioni nell’ambito lavorativo, continuano ad essere evidenziati dai transiti, già iniziati anni prima, di Urano in 7° e di Nettuno in 6°, mentre Saturno in 12°, già presente in questa casa dall’anno precedente, conferma il persistere di prove a 360° per il Presidente. Lo stellium di Marte in 4°, indica una forte attenzione per i problemi del Paese da parte di Ciampi, mentre lo stellium di Sole in 5°, sotto buoni aspetti di sestile con Giove in 3° (ottima comunicativa del Capo dello Stato con il Paese) e Nettuno in 6° (preoccupazioni nell’ambito di lavoro), ci dà il senso del potenziale creativo attuato dal Presidente per far fronte alle sfide che la politica ha messo in campo. Casa Sesta Argomento 127 Basti pensare ai vari messaggi che in diverse occasioni il Presidente rivolge al Paese, e nei quali esorta tutti, politici e rappresentanti delle istituzioni, a perseguire un confronto politico più equilibrato e costruttivo. In conclusione possiamo dire che, mentre nella Rivoluzione Solare vengono evidenziati gli elementi Magistratura / Buona amministrazione di Ciampi / Ostilità del Governo, nel Punto Medio di Rivoluzione Natale si rileva in modo più evidente il contrasto tra le Istituzioni di Governo / Rapporti gerarchici, e nella Rivoluzione del Tempo Siderale di Nascita si sottolinea il binomio Potenziale creativo del Presidente / Forte attenzione per i problemi del Paese. Sono rappresentati, quindi, nella Rivoluzione Natale, pesi, momenti, sfumature, aspetti diversi dei fatti sintetizzati dalla rivoluzione annuale, che offrono un quadro nel loro insieme più completo ed esauriente rispetto alla sola lettura della Rivoluzione Solare. NOTE 1 Agenzia Giornalistica Italia (AGI), Shanghai 9 dicembre 2004. 2 Sito della Presidenza della Repubblica. SOCI QUALIFICATI Gli iscritti all’Albo sono considerati “Soci qualificati” e l’elenco è trasmesso al CNEL in vista della imminente – si spera – approvazione della legge in merito. A pagina 169 del numero 137 sono riportate le condizioni per diventarlo tramite Corsi di specializzazione CIDA oppure per titoli “qualificanti”, o con due Membri CIDA che fungano da “garanti”. 128 Casa Sesta Alessandro Guzzi I RITORNI SOLARI E L’OROSCOPO PROGRESSO L.A. 142-380 Analisi delle correlazioni tra i Ritorni solari e l’oroscopo progresso considerato come il diagramma dello stato evolutivo dell’individuo Connessioni segrete tra due dimensioni simboliche strettamente collegate Nel mio recente volume sui Ritorni solari astrologici,1 ho molto insistito sulla questione di una concentricità gerarchica di tipologie diverse di temi oroscopici che partendo da un centro si sviluppano come gli anelli di un albero sempre più verso l’esterno. Il centro, per quanto ne sappiamo, è il tema natale, anche se quello di concepimento calcolabile con la Trutina Hermetis, può rappresentare in effetti un livello ancora più profondo e pre-corporeo dell’esistenza individuale. La nascita, altresì, non è da considerarsi un istante, sia esso quello del taglio del cordone ombelicale, del primo vagito o altro. È più un processo di azioni e circostanze complesse che chi ha assistito ad un parto conosce bene. Quale di tutte queste azioni sia da considerarsi quella fondamentale a determinare l’istante esatto è un mistero, perché sono sicuro che tale azione o evento può differire da individuo ad individuo. Sono portato a credere che non siano le azioni a determinare l’istante, ma che sia l’istante a determinare l’azione e dunque l’evento, un po’ come quando Steiner, sovvertendo poeticamente e misticamente la logica materialistica, dice che non è il cuore a pulsare il sangue, ma il sangue a far muovere il cuore. La teoria di fondo del mio libro sui Ritorni solari è che una carta di Ritorno solare è un’entità simbolica autosufficiente e che, appunto in base a ciò, tale carta comprenda in teoria tutto il corredo simbolico che diverrà il “destino” di un anno di vita, fino al compleanno successivo. Ho chiamato questo livello interpretativo immediato “chiave annuale o del cerchio minore”, mentre per approfondire i significati simbolici e per indagare i risvolti profondi su quel certo Casa Sesta 129 individuo che stiamo studiando, consigliavo un’interpretazione fondata sulla correlazione del tema del Ritorno con il tema natale, peraltro diffusissima tra gli astrologi ed avevo chiamato questo livello interpretativo “chiave radicale o del cerchio maggiore”.2 È evidente che il tema del Ritorno solare nella sua apparente semplicità, di per sé contenga tutta la tematica di vita dell’anno a venire, proprio perché in astrologia non esiste un dettaglio che non sia omologo al contesto nel quale è inserito e con questo si potrebbe asserire che persino dalla posizione di Chirone o della Luna Nera si potrebbe risalire a moltissime condizioni generali del soggetto-uomo da studiare. La parte, anche la più “insignificante”, è inserita in modo essenziale nel congegno del tutto del quale fa parte e nel quale opera e, per far questo, la parte stessa è anche (in un certo senso) indistinguibile dal tutto. Prendiamo il volto di un uomo, che di fatto è di per sé una parte e non il tutto della sua figura: ebbene il taglio degli occhi o le linee di un orecchio, o il disegno della bocca sono tutti particolari progettati nella stessa chiave, nella stessa coerenza tematica, nello stesso codice “figurale”. Qualunque particolare di quel volto parla una lingua speciale che è quella delle energie compositive di quell’individuo, che sono poi ben decifrabili a livello astrologico. La parte dunque parla il linguaggio del tutto al quale allude e per il quale opera. Tornando ai Ritorni solari, per risalire a tutte le tendenze che si manifesteranno nell’anno a venire usando il solo tema di Ritorno preso di per sé, occorrerà però un’indagine molto approfondita, dovremmo indagare con attenzione tutta la simbologia che si pone dinnanzi ai nostri occhi. Se, ad esempio, osserveremo la Luna del Ritorno, non sarà sufficiente considerare profondamente il segno, la casa, gli aspetti (compresi i paralleli di declinazione) e la possibile angolarità, oltre che necessariamente la fase del ciclo di lunazione in cui si trova, ma dovremmo studiare anche il simbolo del grado occupato, il Decano del segno ed il Dwadashamsa, ovvero quella porzione del segno occupata dall’astro nelle dodici sezioni che nella divisione indiana riproducono l’intero Zodiaco in ciascun segno. Secondo questa suddivisione ciascun segno viene diviso in dodici sezioni di 2°30’ ciascuna, partendo dal primo Dwadashamsa che appartiene al segno stesso. Ad esempio, nella Bilancia il primo Dwadashamsa va da 0° a 2°30’ ed appartiene alla Bilancia, con un doppio dominio di Venere; il secondo va da 2°30’ a 5° ed appartiene allo Scorpione con i domini di Venere e di Marte-Plutone e così via. In ciascun segno la dominante base è sempre quella del pianeta che nel segno ha il suo domicilio, mentre la dominante secondaria, ma non irrilevante, è quella del pianeta che ha il suo domicilio nel segno del Dwadashamsa.3 A parte questa suddivisione di origine indiana, potremmo considerare i Termini, che appartengono alla Tradizione greca, tanto che di essi parla diffusamente anche Tolomeo e soprattutto le Triplicità, tenendo presente che nella loro apparente semplicità questa fondamentale partizione dei domini planetari può instradare verso meditazioni molto importanti sull’ordine della creazione. 130 Casa Sesta Le Triplicità si ricollegano evidentemente agli elementi e per ciascun elemento esiste un governante diurno ed uno notturno: ELEMENTO Terra Acqua Fuoco Aria GOVERN. DIURNO Venere Marte Sole Saturno GOVERN. NOTT. Luna Marte Giove Mercurio Considereremo anche la possibile assenza di aspetti, che è di per sé significativa, in quanto pone la funzione rappresentata dal pianeta che appunto non è legato a nessun altro, paradossalmente e problematicamente in primo piano. Considereremo altresì la presenza di molti aspetti che legano la funzione di un certo pianeta ad una fitta rete di rapporti con persone, situazioni ed eventi. Insomma per far parlare fino in fondo una carta di Ritorno solare presa di per sé, senza correlazione con alcuna altra carta radicale, occorre andare fino in fondo, far sì che parli ciò che c’è e ciò che manca, in quanto l’interpretazione del simbolo deve comprendere sia ciò che si presenta e sia ciò che non si presenta, giacché anche l’assenza significa molto. Non è detto che lo studioso debba tenere in considerazione tutti i parametri interpretativi che ho brevemente enunciato, per non cadere vittima di una congerie di dati che potrebbero apparentemente essere contraddittori, ma seguendo un principio ispirativo, si può fare una scelta che porti ad una comprensione unitaria. La naturale e diffusissima correlazione di una carta di Ritorno solare è con il tema radicale. Nel mio libro ho chiamato questo livello interpretativo “metodo della chiave radicale o del cerchio maggiore” che consiste, come è noto, nel guardare tutta la carta solare come sovrapposta a quella radicale, in modo tale da considerare ogni sovrapposizione solare-radicale come significativa e potente. Ad esempio una Luna solare che si sovrapponga al Giove natale, o l’AS solare che si situi nella Quinta casa natale. Tutti i significati simbolici che esistono già nella carta solare sono con questo metodo riferiti al fondamento dell’individuo che stiamo studiando e molto direttamente osserveremo come una determinata configurazione solare, nel sovrapporsi al tema natale, vada a coinvolgere l’individuo nel suo assetto di fondo, nella sua struttura psico-organica di base. Non è assolutamente il caso di riproporre qui una teoria dell’interpretazione correlata solare-natale già ampiamente trattata nel mio libro,4 è mio intento invece quello di introdurre un importante allargamento della possibilità di porre in relazione il tema solare con un tema comunque più profondo: al tema progresso e più precisamente all’Oroscopo Progresso. Cos’è l’Oroscopo Progresso? Il fondamento di questa importantissima teoria previsionale astrologica, magistralmente trattata da Alan Leo 5 si fonda sull’identità simbolica tra giorno e anno: tanti giorni dopo la nascita equivalgono ad altrettanti anni dopo la nascita. Casa Sesta 131 Se dunque sono nato il 20 Agosto 1951 alle ore 16h18’ CET e voglio calcolare il mio oroscopo progresso per l’anno in corso, 2005, dovrò andare avanti sulle Effemeridi di tanti giorni quanti sono gli anni che ho compiuto all’ultimo compleanno, nel 2004, ovvero 53 anni. Arrivo così al 12 Ottobre 1951. Per calcolare l’Oroscopo Progresso relativo al mio cinquantatreesimo compleanno, occorrerà calcolare una completa carta astrologica per il 12 Ottobre 1951 usando la stessa ora di nascita natale e le stesse coordinate geografiche di nascita, in quanto si presume, nella maggioranza dei casi, che il bambino appena nato, rimanga nel luogo in cui è nato per alcuni mesi. La questione dell’orientamento geografico dell’Oroscopo Progresso è troppo complessa per essere trattata in questa sede. Diciamo che in generale il luogo da considerare per l’orientamento della carta progressa è il luogo di nascita. Una volta calcolata questa carta dobbiamo considerarla attiva per un anno di vita, in quanto, salvo il moto della Luna progressa che in un anno, da compleanno a compleanno, avanza di circa un grado al mese, tutte le altre posizioni avanzano di un grado in un anno (salvo i pianeti lenti e semilenti).6 Questa breve digressione esplicativa serve a comprendere che l’Oroscopo Progresso è il diagramma dello stato evolutivo dell’individuo, è il tema radix che è avanzato, progredito ed è tanto più importante e cogente, quanto più l’individuo stesso è capace e predisposto alla trasformazione ed all’evoluzione. Di tutti i fattori presenti nell’Oroscopo Progresso, quello più rilevante sul piano degli effetti immediati è sicuramente la Luna, che nel suo moto di 12 gradi circa in un anno, è in grado di determinare tendenze ed eventi, quando formi aspetti sia con i pianeti natali che con i pianeti progressi. Gli aspetti lunari sono poi di regola quelle forze che fomentano e sollecitano gli effetti di tutti gli aspetti planetari ancora solo “latenti” nell’Oroscopo Progresso (Alan Leo). A questo punto posso introdurre la dottrina per la quale le sovrapposizioni e gli aspetti che si formano tra il tema di Ritorno solare ed il tema natale non sono il solo possibile livello di correlazione, dal momento che è possibile e probabile che talvolta posizioni del tema di Ritorno vadano a sovrapporsi a posizioni progresse. Se noi consideriamo le posizioni progresse e segnatamente gli Angoli della carta, il Sole, la Luna, Mercurio, Venere, Marte, ed in parte Giove e Saturno dato il loro moto relativamente lento che non consente importanti spostamenti nell’arco dei giorni seguenti la nascita, come sensibili ed attive nell’elargizione di effetti, nell’assorbimento di energia, nella trasformazione individuale, non potremo che convenire che tali posizioni non possono non essere anch’esse intercettate da alcune posizioni planetarie ed Angoli del tema del Ritorno. In effetti, non è un mistero per nessuno che i transiti siano assolutamente attivi anche sulle posizioni progresse e che, ad esempio, un Plutone o un Urano di transito che passino sull’AS progresso o sulla Luna progressa producano effetti perfino più vistosi di quanto farebbero sulle stesse posizioni natali e che spesso alcune situazioni anche rilevanti possano essere spiegate solo in parte o quasi per nulla con i transiti sul radix, mentre sono perfettamente segnalate da transiti su pianeti o Angoli progressi. 132 Casa Sesta Se questo è dominio indiscusso dell’astrologia 7 ciò significa che le posizioni progresse sono porte aperte, sorgenti di energia, dinamismo a disposizione dell’individuo vivente e, come tali, è molto probabile che possano essere transitate con precisione all’istante del Ritorno solare, divenendo così il substrato energetico su cui le posizioni solari si vanno a sovrapporre. Anche le case dell’Oroscopo Progresso sono importanti come campi di energia sui quali vanno a posizionarsi i pianeti e gli Angoli solari. È molto difficile, altresì, definire quale sia la differenza di significato tra una sovrapposizione o aspetto tra un pianeta o Angolo solare ed un pianeta o Angolo natale ed una sovrapposizione o aspetto tra un pianeta o Angolo solare ed un pianeta o Angolo progresso. Si tratta comunque in entrambi i casi di sovrapposizioni di grande importanza, ambedue radicali, con una profondità maggiore sul radix ed un dinamismo evolutivo in più da attribuire alle sovrapposizioni sul progresso. Veniamo a questo punto ad un esempio reale, preso a caso nel mio “archivio” di casi concreti. Si tratta di un uomo, Stefano, uno psichiatra nato a Roma il 29 Novembre 1951 alle 2:00 CET, che vive stabilmente da molti anni a Parigi. Nel Gennaio del 1998 gli è nata una bimba, evento evidentemente importantissimo nella vita di un uomo e di una donna. Vediamo come “reagiscono” all’evento i nostri parametri astrali. Il grafico riprodotto è formato da due cerchi concentrici: nel più interno abbiamo l’Oroscopo Progresso del 29 Novembre 1997, orientato per Roma; nel cerchio esterno abbiamo la carta di Ritorno Solare per il 1997 calcolata per Parigi, luogo della residenza abituale di Stefano. Il tema natale non è riprodotto giacché ci interessa in questa sede confrontare la carta solare solo con l’Oroscopo progresso, ma chi fosse interessato ad approfondire lo studio può calcolarlo con i dati forniti. Al margine esterno dell’intero grafico ci sono gli Angoli e le cuspidi delle case dell’Oroscopo progresso, mentre Angoli e cuspidi della carta solare sono all’interno del grafico stesso.8 Confrontiamo dunque i due temi ed annotiamo solo le congiunzioni e aspetti più esatti: a) l’AS solare è congiunto quasi al grado con l’AS progresso; l’intera domificazione solare è quasi identica a quella progressa. b) la Luna solare, in prima casa solare e progressa, è congiunta all’AS. c) Venere solare è congiunta a meno di due gradi al Sole progresso. d) Il midpoint 9 tra Marte e Nettuno solari a 21°09’, è congiunto al Sole Progresso, oltre che a Venere solare. e) Giove solare è congiunto al FC progresso. f) Il MC solare è congiunto al MC progresso ed a Plutone progresso. g) Il Sole solare (= natale) è trigone a 6 gradi alla Luna progressa. h) Saturno solare è trigone (al grado) a Venere progressa. i) Venere solare è controparallela a Urano e Plutone progressi. l) Marte solare è controparallelo a Urano e Plutone progressi. m) Saturno solare è controparallelo a Saturno progresso. Casa Sesta 133 È molto interessante il numero è la qualità di queste sovrapposizioni. Consideriamo soprattutto che lo Scorpione nel tema natale è vuoto, così come il Capricorno, mentre in Leone c’è solo il Plutone generazionale, soprattutto pensando che la bimba nasce in Capricorno con AS Leone! E per sottolineare l’importanza delle case progresse ed il loro dinamismo, è importante notare che la Luna progressa in Leone è in nona casa progressa, ed in effetti la bimba nasce in Francia ed è cittadina francese. A fronte di questa importante nona progressa abbiamo un’importante terza solare, che trova senso proprio per la presenza del Sole in Capricorno nell’Oroscopo Progresso. Stefano:29 Novembre 1951 Roma, 02h00’ CET. cerchio interno: Oroscopo Progresso 29 Nov 1997; cerchio esterno: Ritorno solare 1997, per Parigi.stefano Il secondo caso che voglio proporre è quello di Sara, professoressa di matematica con la passione per la poesia, nata a L. (12E07 42N39) in provincia di Viterbo il 26 Marzo 1937, alle 17h00’ CET. Sposata ad uno psichiatra, il 10 Ottobre 1984 perde il marito che muore dopo una lunga e dolorosa malattia. 134 Casa Sesta Sara:26 Marzo 1937 (12E07 42N39), 17h00’ CET. cerchio interno: Oroscopo Progresso 26 Marzo 1984; cerchio esterno: Ritorno solare 1984, Roma Confrontiamo anche nel suo caso il Ritorno solare per l’anno 1984 con l’Oroscopo progresso del 26 Marzo 1984, 17h00’, luogo di nascita. Anche questa volta avremo un grafico 10 con due cerchi concentrici: il più interno rappresenta l’Oroscopo progresso, quello più esterno il Ritorno solare. a) Il MC solare in Prima casa progressa (congiunto a Saturno solare, signore dell’anno) è opposto ad Urano progresso (a meno di 2 gradi) che è congiunto al FC solare. b) Plutone solare, sempre in Prima progressa, è quinconce al grado a Saturno progresso. c) Marte solare, sulla Parte di Fortuna progressa, è trigone al Plutone progresso. d) Urano solare (quadrato a Venere solare) è congiunto al Nodo Nord progresso. e) Nettuno solare è quadrato (al grado) a Saturno progresso. Casa Sesta 135 f) La Luna solare, angolare all’AS solare e sul FC progresso, è congiunta a Giove progresso ed opposta a Plutone progresso g) Il midpoint tra Saturno e Marte solari a 21°39’ Scorpione, è opposto (al grado) al Sole progresso nell’Ottava casa progressa. h) Il midpoint tra Urano e Nettuno solari a 22°28’ Sagittario, è opposto alla Luna progressa. i) Venere solare è quadrata all’asse dei Nodi progressi. l) Il Sole è congiunto a Saturno progresso. Anche nel caso di Sara possiamo osservare importanti correlazioni tra il tema solare e quello progresso, la cui qualità e precisione simbolica non possono sfuggire al lettore preparato. Ancora una volta osserviamo l’importanza delle case progresse che rappresentano determinanti campi di forza. Come ho già accennato, il fatto che le posizioni progresse siano estremamente sensibili ai transiti, è un fatto assodato di cui gli astrologi più preparati sono ben consapevoli 11 ed è noto che spesso solo i transiti sui pianeti progressi possano spiegare situazioni ed eventi che non avrebbero avuto una spiegazione chiara dallo studio dei transiti solo relativi al tema natale. Sappiamo, inoltre, che l’intera carta di Ritorno solare è la foto istantanea del cielo al momento del Ritorno del Sole sulla sua posizione natale al secondo di arco. È dunque l’istantanea di un grande transito. Un grande transito che non può non avere una forte relazione con l’oroscopo progresso, tanto più se si tiene in considerazione la tecnica del compleanno progresso di cui parla Alan Leo 12 e che consiste nel calcolare la carta del Ritorno solare per il Ritorno del Sole sull’esatta posizione del Sole progresso e che, secondo il grande astrologo inglese, sarebbe più significativo di quello “classico” sul Sole natale. Non essendoci dunque affatto una barriera tra tema natale e progressioni, ma anzi, essendo queste ultime l’esatta conseguenza dell’evoluzione del tema natale rispetto all’individuo che sta vivendo, tanto più significative quanto più l’individuo è capace di intonarsi al processo evolutivo (Leo), il Ritorno solare sul Sole natale indica forze ed energie che si vanno a sovrapporre anche alle posizioni progresse, stimolandole e mettendole in azione. Certamente possiamo pensare che ci debba essere una differenza simbolica e dunque di significato tra, ad esempio, una Luna solare congiunta al Marte natale ed una Luna solare congiunta al Marte progresso, ma a questo punto della ricerca possiamo fare solo congetture. Forse il secondo caso indica un coinvolgimento più schiettamente orientato in un processo evolutivo e dunque con maggiore dinamismo, rispetto al primo caso che si riferisce ad una funzione più “statica” o meglio “chiusa ancora in sé”, il cui fondamento è nelle forme di destino più cogenti e compulsive, dove la scelta e la partecipazione dell’uomo sono più ridotte. Diciamo solo questo per ora, a titolo di indicazione tutta da approfondire. Due parole per chiudere questa introduzione dedicata alle relazioni tra Ritorno solare ed Oroscopo progresso, per quanto attiene agli “spostamenti intenzionali”, ovvero a quei viaggi fatti al compleanno per evitare cattive sovrap- 136 Casa Sesta posizioni ed aspetti tra tema solare e radix. È chiaro che, alla luce di quanto ho esposto, il fatto di spostarsi per evitare un AS solare sull’Urano natale, potrebbe generare ad esempio una bella congiunzione dell’AS solare sul Marte progresso, sul midpoint tra Marte e Urano progressi, sul FC progresso o ancora sulla Luna progressa, tutte cose che potrebbero causare (in teoria) più danni che vantaggi. Ma niente paura, quando il soggetto ritornerà al luogo della sua residenza abituale, gli effetti dello spostamento intenzionale diverranno così labili da essere inavvertibili e ciò che doveva accadere, accadrà.13 In effetti, evitare tutte le configurazioni pericolose o ostili sul radix e, alla luce di quanto dimostrato in questa mia ricerca, anche sull’Oroscopo progresso, cercando di influenzare così il destino, darebbe luogo ad una sorta di gincana così tortuosa e avviluppata, oltre che difficilissima da tracciare, che ad ogni compleanno occorrerebbe una schiera di astrologi più terrorizzati del cliente al lavoro 24 ore su 24! Non dimentichiamo dunque che esiste la Divina Provvidenza e che Dio ci ama e non usiamo l’astrologia in maniera impropria. NOTE 1 ALESSANDRO GUZZI, I Ritorni Solari in Astrologia, Edizioni Federico Capone, Torino, 2004. 2 ALESSANDRO GUZZI, op. cit.,Cap. 3, pag. 39 e segg. 3 Sull’argomento: F. SAKOIAN e L. ACKER, The Zodiac Within Each Sign, 1975. 4 ALESSANDRO GUZZI, op. cit., Cap. 16 pag. 185. 5 Vedi: ALAN LEO, L’oroscopo progresso, Traduzione e revisione di Alessandro Guzzi, Nuovi Orizzonti, Milano, 1997. 6 La maggioranza dei software astrologici calcolano le progressioni, è importante però, per calcolare effettivamente l’Oroscopo Progresso, impostare come data a cui progredire l’Oroscopo Natale, la data (mese e giorno) del compleanno per l’anno che ci interessa, con l’ora di nascita e le coordinate geografiche natali. 7 Alan Leo parla diffusamente di ciò nella sua opera citata. 8 Il grafico in biwheel è generato da Solar Fire 4.19 per Windows. 9 Midpoint o punto di mediasomma è quel punto esattamente a metà dell’arco che separa due pianeti o un pianeta ed un Angolo. Il Midpoint è carico dell’energia combinata dei due pianeti ed è fortemente attivo sul grado che viene coinvolto in congiunzione o in opposizione. 10 Il grafico in biwheel è generato da Solar Fire 4.19 per Windows. 11 Alan Leo anzi afferma che un transito su di un pianeta progresso possa determinare il manifestarsi degli effetti di una direzione in atto. ALAN LEO, op. cit., pag. 302. 12 Op. cit., pagg. 289 e segg. 13 Copyright © 2005 Dr. Alessandro Guzzi 137 CASA CASA OTTAVA PRIMA Meskalila Nunzia Coppola Brian Claark Energie elementali in Astrologia Il ciclo di Chirone esperienziale 138 Casa Argomento Ottava Meskalila Nunzia Coppola ENERGIE ELEMENTALI IN ASTROLOGIA ESPERIENZIALE TEORIA E PRATICA L.A. 142-810 Analisi degli Elementi in Astrologia esperienziale attraverso l’integrazione tra le radici d’Oriente ed i rami d’Occidente. Come la corretta lettura degli Elementi in un Tema natale permette d’individuare sia i punti di forza sia di debolezza su cui l’individuo può lavorare per crescere ed evolversi. L’Astrologia, tra le tante funzioni, aiuta l’essere umano a comprendere il proprio progetto di vita, attraverso il contatto con il potenziale creativo di cui dispone. L’Astrologia karmica, tra gli altri obiettivi, incoraggia la consapevolezza e la gestione equilibrata degli Elementi, considerandoli forze interagenti tra gli esseri viventi, la natura e l’universo. È possibile, attraverso una corretta lettura degli Elementi del TN, individuare le qualità deboli e i punti di forza su cui la persona può lavorare per crescere ed evolvere, attraverso un percorso dedicato alla vita spirituale. In ambiente occidentale o con persone non particolarmente interessate alla spiritualità, una volta eliminata la parte rituale, questo percorso permette sessioni d’Astrologia esperienziale ed anche incontri di counselling, basati sulla consapevolezza degli Elementi e sulle esperienze che ne derivano o ne conseguono. Le energie elementali Comprendere la struttura degli Elementi, secondo l’evoluzione cosmica, implica un modo di pensare olistico, capace di focalizzare le sfaccettature multidimensionali, le interconnessioni e le interdipendenze tra ogni singolo Elemento e i rimanenti quattro, così come tra gli Elementi e l’universo. Secondo il pensiero olistico, il tutto non è riducibile alla somma delle singole parti. In altre parole, la configurazione o l’insieme possiede un valore di maggiore completezza e coerenza, rispetto alla somma delle componenti. L’Artha prapancha (la quintuplice differenziazione della materia), è l’esempio pregnante del principio olistico inerente alla teoria della creazione: gli universi nascono e muoiono in continuazione, attraversando varie dimensioni d’esistenza. Essi sono come un sogno in cui l’Infinito gioca ad apparire finito e mortale, attraverso la Casa Ottava Argomento 139 trasformazione, la frammentazione e il movimento delle parti. Ogni universo è una proiezione dell’Energia divina. A questo punto, per meglio comprendere la natura degli Elementi, è necessario approfondire l’evoluzione cosmica, attraverso i 36 Tatva, ossia i principi evolutivi della differenziazione nel processo creativo. La manifestazione delle parti avviene in parallelo con Sabda Prapancha, l’evoluzione dei suoni, attraverso la coppia primordiale Nāda e Bindu. L’essere umano anche si è sostanziato attraverso i Tatva, gli stessi principi che hanno permesso la creazione e l’evoluzione degli universi. Artha Prapancha e i 36 Tatva Artha prapancha è il processo d’evoluzione cosmica, dall’Unità primordiale al mondo terreno, attraverso sequenze che diventano quintuplici, da Māyā in poi, come si vedrà, nella trattazione dei 36 principi cosmici. Tatva significa verità, principio, categoria. Per il Tantra essi sono 36 ed hanno origine dall’Energia primordiale, detta Samvid o Paramabindu. Il Principio originale da alcuni è designato come Parabrahman o Paramashiva o Paramashakti o Mahavishnu, secondo il Nome che ogni scuola attribuisce all’Unità primordiale. All’origine vi è Samvid, che trascende i trentasei principi e nello stesso tempo, li permea tutti. Samvid, naturalmente, non è un Tattva e resta immutabile, anche dopo la manifestazione delle parti. La Creazione ha inizio, quando Samvid emette NĀNĀ, il suono esplosivo che rende possibile la formazione delle parti. Dal suono primordiale sono scaturiti i vari livelli d’esistenza, via via meno sottili e sempre più corporei, sino al momento in cui l’Energia si è espressa come materia, suddividendosi in ulteriori parti. In questo processo di manifestazione, ogni frammento resta sempre una parte attiva dell’insieme da cui nasce, mentre le fasi precedenti ad ogni successiva frammentazione non si perdono, ma restano insite nell’intero sviluppo evolutivo. Ed è proprio in questa unità, il cui insieme è superiore alla somma dei frammenti, che meglio si esprime il pensiero olistico. L’esplosione sonora ha prodotto la prima emanazione dei Tatva, a partire da Shiva-Shakti, la coppia inscindibile che costituisce la tappa iniziale del processo cosmologico; l’uno e il due. In questo stadio, Shiva e Shakti, privi di forma e in qualità di pura essenza, si manifestano come principi cosmici e nonostante non siano una sola essenza (come lo erano in Samvid), restano uniti, complementari e inseparabili. Questa è la ragione per cui a livello terreno, nel mondo creato, ogni essere vivente tende a cercare il genere opposto e ad unirsi, nella ricerca della perduta unità. Dalla coppia Shiva-Shakti si manifesta il triangolo delle successive Energie creative: Icchā (Energia di Volontà), Jñana (Energia di Conoscenza) e Kriyā (Energia d’Azione). Fino a questo stadio, la manifestazione è ancora nella fase di Conoscenza pura e priva di forme. Per arrivare alle forme vere e proprie, bisogna arrivare a Māyā Tattva, l’Energia di transizione che permette il passaggio agli stadi terreni e viceversa, nel cammino inverso, permette il ritorno alla conoscenza pura. In fase creativa, infatti, Māyā è una proiezione, una rappre- 140 Casa Argomento Ottava sentazione meno sottile del principio unitario da cui tutto deriva. È lo stadio in cui avviene il passaggio verso la creazione degli universi, ma anche la fase in cui dal mondo fenomenico si passa agli stadi della conoscenza pura per ritornare a Samvid. Dopo Māyā, avviene l’evoluzione quintuplice, di cui fanno parte anche gli Elementi, come vedremo. Māyā rende possibile la vera e propria creazione delle parti, attraverso le qualità limitanti insite nei cinque principi successivi: i 5 tatva, detti kanchuka (guaine, corazze), ossia i principi limitanti per rapporto allo spazio (Kāla), al tempo (Kala), al desiderio (Rāga), alla conoscenza (Vidyā e all’azione (Niyati). Negli ultimi tre kanchuka vediamo una riproduzione limitata e imperfetta dei principi Icchā, Jñana e Kriyā. Lo stesso avviene nella successiva frammentazione che permette un’indistinta bozza dell’individualità futura, attraverso la proiezione di Shiva e Shakti nelle forme limitate di Prakriti e Purusha. Nello stesso tempo, si manifesta l’antahkarana, ossia l’organo interiore costituito dai tre tatva mahat (mente universale), buddhi (intelletto) e ahamkara (ego). Da questo punto, prendono consistenza i Tanmatra, ossia gli elementi sottili nella loro natura essenziale: suono, tatto, forma, sapore, odore. A loro volta, essi si solidificano nei cinque tatva, detti Mahabhuta, ossia gli Elementi grossi (Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra). A questo stadio della creazione, si manifestano gli Jñanendrya (organi di conoscenza) e i Karmendrya (organi d’azione). Da quest’ultimo stadio evolutivo della frammentazione, nasce l’individuo (Jiva). Alla fine d’ogni ciclo cosmico, una nuova esplosione sonora riporta gli universi ad uno stadio indifferenziato. Dopo una pausa, si ritorna allo stato unitario, per poi far ritorno alla differenziazione, e così via, all’infinito. Nel corso della differenziazione, l’Energia primordiale, Samvid, non diminuisce, non si corrompe, né perde le parti che ha proiettato nella creazione; questa è la ragione per cui, grazie all’illuminazione, i saggi riescono a trovarle l’Energia primaria in ogni frammento del creato e naturalmente, in ogni singolo tattva. Molto importante è comprendere che, nonostante la frammentazione, anche Shiva e Shakti sono immanenti nell’insieme degli universi creati, sono presenti in ogni singola parte del creato e vibrano, attraverso il potere dei suoni. Parallelamente all’evoluzione dei tatva, infatti, la creazione avviene attraverso il potere primordiale del Suono unico che si manifesta nelle successive frammentazioni, attraverso suoni che, partendo dall’inaudibile al sottile, si trasformano sino alla formazione dei suoni udibili e articolati, proprio come avviene con la successione dei tatva. I mantra sono uno strumento eccelso per meditare sul processo cosmico, proprio perché rappresentano l’essenza sonora dell’Energia universale. Durante la meditazione, di solito, si segue l’ordine del principio di riassorbimento, per ritornare all’Unità iniziale. Si può anche partire da Samvid e seguire le fasi dell’evoluzione. Lo schema che segue rappresenta e sintetizza l’intera fase dell’evoluzione cosmica, secondo il processo dei 36 tatva, attraverso il principio di differenziazione e di riassorbimento. Casa Ottava Argomento 141 SAMVID -1-SHAKTI -2-SHIVA -I-ENERGIA-COSCIENZA -3-ICCHÅ Volontà -4-JÑANA Conoscenza -5-KRIYÅ Azione -H-SUDDHAVIDYA: CONOSCENZA PURA -6-MÅYÅ -G-ENERGIA DELLA CREAZIONE E DIFFERENZIAZIONE -7KALA Limite spaziale -8KÅLA Limite temporale -9RÅGA Limite volitivo -10VIDYÅ Limite conoscitivo -11NIYATI Limite causale -F-KANCHUKA: LIMITI COSMICI -12PRAKRITI Natura -13PURUSHA Individuo -14MAHAT Mente -15BUDDHI Intelligenza -16AHAMKÅRA Ego ANTAHKARANA: organo interiore -E-LIMITI INDIVIDUALI -17SUONO -18TATTO -19FORMA -20SAPORE -21ODORE -D-TANMÅTRA: ELEMENTI SOTTILI -22ETERE -23ARIA -24FUOCO -25ACQUA -26TERRA -C-MAHÅBHUTA: ELEMENTI GROSSI -27ORECCHIE -28PELLE -29OCCHI -30LINGUA -31NASO -B-JÑANENDRYA: ORGANI DI CONOSCENZA -32BOCCA -33MANI -34ANO -35GENITALI -36PIEDI -A-KARMENDRYA: ORGANI D’AZIONE I TATTVA SONO NUMERATI DAL PRIMO AL TRENTASEIESIMO NELL’ORDINE CREATIVO DI FRAMMENTAZIONE L’ORDINE DI RITORNO ALL’UNITÀ PRIMORDIALE PARTE DALLA LETTERA -A- E POI RIPERCORRE I TATTVA ALL’INVERSO, DAL TRENTASEIESIMO A SAMVID 142 Casa Argomento Ottava Il processo di Panchikarana La descrizione precedente è una sintesi sommaria delle fasi evolutive d’Artha prapancha; in realtà, ogni aspetto dell’evoluzione sottende ulteriori sottofasi. Mi sembra necessario, a questo punto, accennare alla sottofase del panchikarana, ossia il processo in cui le energie elementali si manifestano. I Tatva si manifestano attraverso Triguna, ossia l’insieme delle tre qualità interattive, dette Guna: – Sattva - essenza – Rajas – energia – Tamas - inerzia Nel corso d’ogni ciclo cosmico, le tre qualità si dissociano, partecipando al processo di manifestazione dell’evoluzione cosmica e attivando la loro influenza, in proporzioni diverse. La differenziazione dei tre Guna gioca un ruolo importante nei vari aspetti della natura creata e nell’inclinazione innata d’ogni cosa e d’ogni essere vivente. Gli Elementi sottili (tanmatra) sono manifestabili, attraverso le loro qualità intrinseche, dipendenti dalle varie combinazioni di Triguna. I tanmatra assumono una forma chiara e definita, quando si differenziano e diventano percepibili, attraverso i cinque sensi (a loro volta permeati dalle varie combinazioni dei tre guna). L’universo, i corpi celesti, il mondo, e gli esseri viventi sono pervasi da questi Elementi. Sul piano microcosmico, alla base della creazione del mondo materiale e fisico, da Māyā emergono le cinque corazze limitanti (Kanchuka) che, a loro volta, rendono possibile l’emanazione di due principi fondamentali e interagenti: Prakriti, l’energia e Purusha, la coscienza. La differenziazione dei due principi produce Mahat che si frammenta, a sua volta, manifestandosi sotto forma di Buddhi ed Ahamkara, come abbiamo già visto. Da questo momento, ha inizio la sottofase del Panchikarana. Nel corso dell’evoluzione cosmica, i cinque Elementi sottili danno origine agli Elementi grossi, attraverso il Panchikarana, un processo alchemico che rende possibile la materializzazione degli elementi. Il processo del Panchikarana avviene in questo modo: 1. La sostanza d’ogni elemento sottile si scinde in due parti. 2. La prima metà dell’elemento resta sempre intatta e inalterata. 3. La seconda metà d’ogni elemento si suddivide in altre quattro parti uguali (1/2:4 = 1/8). 4. La metà intatta d’ogni elemento si unisce ad un ottavo d’ogni elemento rimanente ed il processo di Panchikarana è completo. Ogni elemento contiene, quindi, il 50% del suo stesso elemento sottile e un ottavo d’ogni altro, come possiamo vedere nella seguente tabella: Casa Ottava Argomento 143 porzioni degli elementi sotttili elementi grossi 1/2 ETERE SUONO 1/8 Aria 1/8 Fuoco 1/8 Acqua 1/8 Terra ETERE UDITO 1/2 ARIA CONTATTO 1/8 Etere 1/8 Fuoco 1/8 Acqua 1/8 Terra ARIA TATTO 1/2 FUOCO FORMA 1/8 Etere 1/8 Aria 1/8 Acqua 1/8 Terra FUOCO VISTA 1/2 ACQUA SAPORE 1/8 Etere 1/8 Aria 1/8 Fuoco 1/8 Terra ACQUA GUSTO 1/2 TERRA ODORE 1/8 Etere 1/8 Aria 1/8 Fuoco 1/8 Acqua TERRA OLFATTO Gli elementi grossi sono associati ai sensi, agli organi di conoscenza (Jñanindriya) e agli organi d’azione (Karmindriya). A livello individuale, nell’essere umano, l’insieme degli Elementi e degli organi agisce sulle due polarità alla base della natura. elementi grossi PANCHABHUTA organi di conoscenza JÑANINDRIYA organi d’azione KARMINDRIYA polarità etere UDITO orecchie bocca trascendenza-immanenza aria TATTO pelle mani unione-separazione fuoco VISTA occhi ano espansione-contrazione acqua GUSTO lingua genitali piacere-dolore terra OLFATTO naso piedi consistenza-evanescenza 144 Casa Argomento Ottava Elementi in Astrologia Karmica Il cielo natale indica, distintamente, la situazione elementale che caratterizza un individuo alla nascita. Gli Elementi di un TN, attraverso la loro forza, neutralità e debolezza, indicano le possibili strade da seguire in accordo con le necessità umane. Ogni TN è vissuto in maniera sensoriale-elementale ed anche sinestesica, quando un determinato senso implica l’interazione con gli altri, in un gioco d’intrecci e connessioni contemporanee. Le variazioni dinamiche (transiti, progressioni, direzioni, ritorni, ecc.) indicano tutti i possibili cambiamenti in itinere, attraverso il miscelamento degli elementi in ordine diverso. Ogni persona può agire sugli elementi, conoscendoli in modo attivo, attraverso la meditazione, le qualità inerenti a ciascun senso corrispondente, la connessione sinestesica e la loro possibile armonia. Lo scopo principale della meditazione sugli Elementi, attraverso il proprio Tema natale o le carte dinamiche, mira a promuovere i quattro principali obbiettivi della vita: ● Dharma: Il principio morale. La legge naturale che porta all’equilibrio individuale, sociale e universale. Indica anche la realizzazione del nostro compito sulla terra. ● Artha: Il principio economico. Il benessere ricercato in ogni sua forma e anche attraverso gli oggetti terreni. ● Kāma: Il principio vitale. L’appagamento dei desideri che, non necessariamente, si oppone a Dharma e Moksha. ● Moksha: Il principio spirituale che mantiene il creato in armonia, attraverso l’integrazione delle parti. La salvezza, attraverso la liberazione e la consapevolezza. In Artha e Kama, i Cinque Elementi sono fortemente percepibili, perché il mondo è distintamente formato dagli stessi in una varietà infinita di combinazioni, oltremodo percepibili nella loro espressione sensoriale. La meditazione sugli Elementi è una delle numerose attività d’Astrologia esperienziale, basata su di un lavoro profondo e sistematico, abbinabile anche al contatto con i pianeti e i mantra corrispondenti. Un altro tipo d’esperienza attiva sugli Elementi è la visualizzazione dei simboli grafici corrispondenti con relativa meditazione visiva: ● Il quadrato per la Terra. ● Il cerchio per l’Acqua. ● Il triangolo rosso per il Fuoco. ● La falce di luna per l’Aria. ● La falce di luna gemmata per l’etere. Vi è poi la meditazione corporea (Niyasa), attraverso il movimento delle dita che rappresentano e contengono in maniera condensata, l’essenza degli Elementi. ● TERRA: anulare ● ACQUA: mignolo ● FUOCO: pollice. Casa Ottava Argomento 145 ● ● ARIA: indice. ETERE: medio. Il contatto delle singole dita con varie parti del corpo permette un’esperienza diretta con l’elemento evocato, da approfondire in tutte le sue manifestazioni nel TN o nelle carte dinamiche. Il passaggio da un dito all’altro, secondo l’ordine elementale diretto o inverso, rende possibile una mudra, ossia una gestualità simbolica, di potente valore interiore. Elementi in Astrologia Esperienziale Il metodo esperienziale che pratico è frutto di un lungo processo d’integrazione tra le radici d’oriente e i rami d’occidente. Nel processo di formazione, attuato attraverso la meditazione attiva sugli Elementi, allorché si rende necessario agire su di un elemento carente del Tn o di una carta dinamica, bisogna attivare una connessione con la sua parte sottile. Quando l’elemento è, invece, in eccesso, si cerca di temperarlo attraverso il suo complementare. (ACQUA/TERRA, ARIA/FUOCO). Nei casi in cui ciò non sia possibile, si ricorre all’Etere che, a differenza degli altri Elementi, non entra nel gioco polare degli equilibri-squilibri, e perciò, resta attivo. Infatti, lo spazio separa e unisce un oggetto o un corpo dall’altro, sia internamente che esternamente. L’etere-spazio è presente anche sotto forma di suono, di ritmo e di vibrazione. Il silenzio offre la possibilità di ascoltare il suono dell’Etere. Per lavorare con gli Elementi, attraverso l’Etere è necessario Antar Mauna, ossia un profondo silenzio interiore. In una prima fase, questo è possibile, attraverso l’ascolto dei suoni che devono restare liberi dall’interpretazione. In altre parole, se ascolto un suono o un rumore, m’immergo in esso, senza individuarlo come suono di una campana, di una macchina, di una voce o quanto altro. Una volta stabilito questo tipo di silenzio, è possibile procedere alla meditazione sui mantra. Ogni elemento è associato ad uno specifico mantra. Attraverso questo tipo di consulenza, astrologo e nativo si dedicano insieme alla raccolta dei fattori legati alla qualità degli Elementi. I sensi implicati in ogni singolo elemento costituiscono la parte pregnante della ricercazione. In un incontro caratterizzato da pratiche di astrologia esperienziale, di solito, invece di iniziare dal TN in sé, si parte dalla storia che la persona stessa riporta o che emerge nel “qui ed ora” dell’incontro. In altre occasioni, si può partire, direttamente, da un pianeta e poi lasciare che affiori l’immagine, la sensazione o il ricordo di un evento vitale. Il passo successivo in entrambe le situazioni è cercare insieme con il nativo, gli Elementi che emergono per eccesso, per difetto o per equilibrio dal Tn o nella carta dinamica, così da analizzarne la qualità, attraverso gli accadimenti personali. L’importante è saper cogliere ciò che emerge, senza prefissare interventi prestabiliti e rigide strategie programmate in anticipo. Una volta completata la fase d’emersione, si prosegue alla conoscenza dell’elemento in sé e dentro di sé. Infine, si passa alle eventuali interpretazioni dei fattori astrologici natali o dinamici. Questa esperienza può avvenire anche in incontri di gruppo. 146 Casa Argomento Ottava L’esperienza Questa è la descrizione sintetica di un incontro esperienziale di gruppo con una pratica chiamata: BHUTASHUDDHI, ossia purificazione degli elementi interiori. Le persone coinvolte nella pratica devono conoscere bene gli intrecci del proprio Tema natale, presumendo che lo abbiano già approfondito in incontri individuali, precedenti all’esperienza. Molto importante, nel corso dell’esperienza, è ricordare che tutti i componenti del gruppo sono ospiti di uno stesso spazio e che in quel momento, stanno anche condividendo la stessa aria. Si trovano, come in un TN collettivo, ossia in un tema di gruppo, dove individualità e condivisione si alternano, secondo le evenienze in itinere. 1. Scegli l’elemento che più t’ispira, immergiti nella sua essenza e poi abbandonalo. 2. Segue la meditazione su tutti gli Elementi e la loro trasformazione, attraverso l’assorbimento dell’uno nell’altro. 3. Scegli un pianeta. 4. Medita sul pianeta prescelto in tutta la sua essenza. 5. Medita sulla trasformazione del tuo pianeta, attraversa il segno che lo ospita. 6. Medita sul modo in cui il pianeta trasformato può agire, secondo la casa che lo ospita. 7. Medita sull’Elemento che caratterizza questa Casa. 8. Cerca la forza di questo elemento nell’insieme del tuo TN. 9. Ora puoi decidere se stabilizzare, temperare o intensificare questo elemento. 10. In questa fase, l’energia del gruppo con la decisione d’ogni singolo, per rapporto al suo elemento prescelto, sarà lo sfondo per attivare l’esperienza vera e propria. 11. Fase di preparazione e attivazione. 12. Esperienza centrale. La parte centrale di quest’esperienza è la più importante, ma anche la più riservata, mutabile e inattesa. Essa dipende dalle circostanze, dalle persone, dalla stagione e dalle emozioni del momento, perciò non può essere descritta in questo contesto. … io non credo all’Astrologia perché sono della Vergine…!!! 147 CASA UNDICESIMA CASA PRIMA Meskalila Nunzia Coppola Brian Claark Marte Mailing List Il ciclo(Dalla di Chirone Convivio Astrologico) 148 Casa Undicesima Argomento Meskalila Nunzia Coppola MARTE Dalla Mailing List CONVIVIO ASTROLOGICO L.A. 142-1100 Una panoramica sull’archetipo marziale, negli aspetti mitologici, storici, letterari, astrologici e finanziari, nonché sulle applicazioni in biologia, fisiologia e nei rimedi omeopatici. Mitologia Marte emana una luce simile al colore delle braci accese, con sfumature che vanno dal giallo al rosso. Questo colore, forse, suggerì agli Antichi di associare alla guerra il pianeta che gli Assiri e i Babilonesi identificarono con Ashur e Nergal, gli Indiani con Mangala, i Greci con Ares e i Romani con Mars. Ashur e Nergal Ashur, il «Re degli dei», chiamato anche la «Grande montagna», prima di essere identificato alla città di cui portava il nome e ancor prima di incarnare gli istinti guerrieri del suo popolo, fu un Dio della natura. Nella teologia più antica è sposo della dea Sherua, poi sostituita da Mullissu. Il nome Ashur può significare buono, benefico o benigno. Il Dio era chiamato anche Ashar ed il suo nome era scritto con i cunei “An” il Dio e “Shar” l’infinito. Asshar, il Signore dell’infinito era, soprattutto, il re guerriero, Dio del Cielo, della Terra, degli Inferi e degli umani. Era raffigurato come un uomo barbuto, intento a tirare l’arco. L’immagine di Ashur posta sopra un carro, seguiva gli eserciti combattenti. Il Dio lottava al fianco dei soldati, li aiutava a centrare il bersaglio nel tiro all’arco e li motivava alla vittoria, favorendoli in tutti i modi. In caso di con- Casa Undicesima Argomento 149 quista, nella città vinta si provvedeva subito a edificare un suo altare. Il nemico che non riconosceva la sovranità del Dio, era completamente annientato. Al momento dell’incoronazione, ogni sovrano assiro era considerato vicario del Dio, riceveva l’ordine divino di estendere i confini del paese, prometteva di far riconoscere la gloria del Dio e aggiungeva il prefisso Ashur al suo nome. La festa nazionale in onore della Divinità era celebrata all’inizio del nuovo anno e permetteva di stabilire le regole sociali e nazionali più importanti. I sacerdoti-astronomi babilonesi identificarono Marte in Nergal, il signore della «terra di non-ritorno», della guerra e della pestilenza. Sua consorte era Ereshkigal, sorella d’Ishtar. A volte, la sua figura si confonde con Namtar, oppure con Ninurta, dio della guerra nei miti arcaici. In epoca assira, era noto come Erragal, da cui derivò Erra, dio della guerra. Si suppone che il nome greco Herakles derivi da Erragal. Erede di Nergal nell’alta Siria fu Reshef, dio dell’oltretomba, della guerra, della peste e della morte. Mangala In astrologia Indiana Marte è chiamato Mangala ed è rappresentato da diverse divinità, tra cui Skanda, creato per sconfiggere il demone Tarakasura, che stava distruggendo il mondo e che aveva fatto l’accordo di poter essere sconfitto solo da un bambino. Skanda o Kartikeya nacque da sei scintille fuoriuscite dagli occhi di Shiva e cadute in un lago, presso una foresta di cespugli dalle foglie simili a lance. Dalle scintille nacquero sei gemelli. A vederli così teneri, Parvati desiderosa d’essere madre, li strinse così forte in braccio da schiacciarli. Fu così che divennero un solo corpo con sei teste. Il bambino dalle sei teste fu chiamato Kartikeya, fu allevato dalle sei Pleiadi e ancora fanciullo, sconfisse il demone Tarakasura. Divenne, così, il Dio della Guerra. Tradizionalmente, Mangala aveva occhi rossi, era volubile, liberale, bilioso collerico e snello di corporatura. Iniziatore dell’azione, era l’archetipo del potere e dell’autorità. Aveva la potenza di sconfiggere il nemico, ma non era considerato un compagno adatto agli umani. Ares Ares fu venerato come spirito della battaglia, dai popoli più antichi e benché membro della progenie olimpica, egli recava tracce dei miti pre-omerici, legati ai riti della Terra. Quando il culto di Ares giunse nel mondo greco, attraverso la Tracia, fino a Sparta e a Tebe, il suo carattere d’iniziatore del ciclo stagionale subì una trasformazione, fino ad assumere il duplice aspetto del combattente assetato di guerra e del giovane atleta, amante di Afrodite. Secondo Omero, Ares nacque per partenogenesi da Era, gelosa della nascita d’Atena che Zeus aveva procreato dalla sua testa. La Dea Flora donò la pianta della fecondità ad Era che, una volta incinta, si ritirò in Tracia, fino alla nascita del bambino. In seguito, ella lo affidò a Priapo che, oltre ad insegnargli le arti belliche, ne fece un grande danzatore. Ares molto affascinante, ma bel- 150 Casa Undicesima Argomento licoso e gradasso, amava il tumulto dei combattimenti e disprezzava le leggi. Secondo una leggenda, Ares permise l’istituzione del primo tribunale degli Dei. Accusato d’omicidio volontario e citato in tribunale per aver ucciso il figlio di Poseidone, Alirrozio, egli fu assolto perché riuscì a dimostrare che Allirozio, aveva tentato di usare violenza a sua figlia Alcippe. Oltre ad assumere il ruolo di difensore dei giovani, Egli fu visto come il Punitore e il Vendicatore di tutto ciò che avesse violato i giuramenti. Risvegliando più timore che simpatia, egli fu odiato dagli immortali, tranne che dalla gemella Eris (la Discordia), dalla Dea della strage Eniò e dai figli avuti da Afrodite, Fobos (Paura) e Deimos (Terrore). Dalla Dea ebbe anche una prole più pacifica: Eros, Anteros e Armonia. Per quanto ardito e battagliero, Ares non era invincibile. Fu sconfitto da Eracle e da Atena che lo atterrò, colpendolo con una semplice pietra. Omero narra che, sotto le mura di Troia, Diomede, riuscì a ferirlo con Afrodite. La sconfitta più amara fu quella in seguito alla quale fu rinchiuso dai giganti gemelli Aloadi in un vaso di bronzo, dove restò per tredici mesi, fino al giorno in cui fu salvato da Eribea, la matrigna degli Aloadi. Ella rivelò il segreto a Hermes che corse a liberarlo. Le sconfitte di Ares dimostrerebbero che la saggezza-Atena è in grado di vincere l’irruenza, la rozzezza e la bellicosità. Era un dio che poteva costituire un valido sostegno per un’evoluzione personale in senso spirituale. Erano sacri ad Ares il cane, il cinghiale e l’avvoltoio; i suoi attributi erano la lancia e la fiaccola. Mars Per i Romani, Marte signore della guerra e della primavera, era il Dio più importante dopo Giove. Condivideva con Quirino (il fondatore Romolo divinizzato) e Giove il ruolo di protettore della città di Roma. La leggenda romana afferma che fosse figlio di Giove e di Giunone, ma che non fosse molto apprezzato dal padre, a causa dei suoi istinti omicidi e combattivi. La lancia era il suo sacro attributo ed arma. Gli animali a lui attribuiti erano il picchio, il lupo, il cane e l’avvoltoio. Invocato come “Mars pater” e venerato dagli eserciti, regolava anche l’agricoltura e la forza del germoglio primaverile che rompe la crosta terrestre per vedere la luce. Secondo la tradizione, il cittadino romano era prima agricoltore, poi guerriero, e dopo la conquista di nuovi territori, di nuovo agricoltore. A Roma era il protettore della città. Il suo tempio (Templum Martis extra Portam Capenam) si trovava fuori delle mura per evitare che in città scoppiassero liti e sommosse, I Sabini avevano la consuetudine di dedicare a Marte un’intera classe di giovani, destinati ad abbandonare la città d’origine per cercar fortuna altrove. Spesso, questa migrazione, soprannominata Ver sacrum (la primavera sacra), era accompagnata da un lupo o da un picchio. Al Dio fu consacrato il terzo mese dell’anno, stagione della guerra, durante la quale i sacerdoti Salii (“saltatori”) celebravano la sua festa con danze ed inni guerreschi. Un’altra festa, la Quinquatrus, si svolgeva il 13 giugno ed era dedicata Casa Undicesima Argomento 151 alla lubrificazione delle armi. Mars fu chiamato Gradivus (colui che va alla battaglia), ma dagli esegeti moderni questa etimologia non è accettata. Chi è interessato alla nomenclatura classica di Marte, può consultare il seguente riferimento: http://www.codas.it/articoli/Pianeti/Garofalo/NomenclaturaMarteGarofalo.pdf Generalità astronomiche Fra i pianeti esterni, Marte è il più vicino alla Terra. Trovandosi ad una distanza dal Sole maggiore di quella terrestre, può essere osservato in qualsiasi posizione del cielo. La distanza Terra-Marte, a causa dell’eccentricità dell’orbita terrestre, può variare, all’opposizione, tra circa 55 e 101 milioni di km: tale distanza è minima durante le opposizioni. Le grandi opposizioni si verificano ogni 15-17 anni; l’ultima è avvenuta il 13 giugno 2001. Marte è il quarto pianeta del Sistema Solare, contando dal Sole ed è l’ultimo dei pianeti rocciosi. La distanza media dal Sole è di 227,8 milioni di chilometri ed essendo l’eccentricità dell’orbita abbastanza marcata, tale distanza varia di un 10% circa. È uno dei cinque pianeti visibili ad occhio nudo ed appare come una brillante stella di color rosa-rossatro. Il suo diametro è di 6787 km all’equatore, con uno schiacciamento di 0,009. La sua orbita si trova tra quella di Giove e della Terra. Il periodo di rivoluzione siderale è di 1,88 anni. L’inclinazione dell’equatore marziano sul piano dell’orbita è di 23°59’, perciò le stagioni sono simili a quelle terrestri, ma più lunghe a causa del maggior periodo siderale di Marte. L’anno marziano è quasi il doppio di quello terrestre. Marte ruota su se stesso con un periodo di 24h37’23”, superiore di soli 41” al periodo di rotazione siderale della Terra. Il giorno marziano è chiamato “Sol”. Marte ha due satelliti di forma molto irregolare, Phobos e Deimos. Sembra che le due lune rappresentino i corpi maggiori di uno sciame di relitti prodotti e sollevati in passato, intorno al pianeta madre, dall’impatto di un asteroide. Ricerche, Letteratura e curiosità Marte ha rivestito una grandissima importanza in seguito agli studi di Johannes Kepler cui Tycho Brahe, in punto di morte, affidò il compito di svelare la forma dell’orbita di Marte. I dati delle osservazioni non coincidevano, però, con un’orbita circolare e dopo vari tentativi e studi accuratissimi, l’astronomo ripudiò la teoria dell’orbita circolare a favore di un’orbita ellittica. Da questi studi, Kepler ricavò le sue Tre Leggi, di cui la prima definiva le orbite dei pianeti intorno al Sole, come ellissi. In “Astronomia Nova” pubblicato nel 1609, egli espose le osservazioni sulla forma dell’orbita di Marte. Il pianeta Marte ha ispirato molto l’immaginario dei letterati e sognatori. Nel 1726 Jonathan Swift pubblicò “I viaggi di Gulliver”, un libro di satira sul sistema di vita dell’Inghilterra in cui citava la presenza di due satelliti marziani, scoperti dagli astronomi dell’isola volante di Laputai. 152 Casa Undicesima Argomento Nel 1802 Karl Friedrich Gauss progettò di comunicare con gli abitanti di Marte, tracciando disegni geometrici nella tundra siberiana. Durante l’opposizione del 1877, l’astronomo Giovanni Schiaparelli, descrisse dei “canali” che aveva osservato, studiando al telescopio la superficie di Marte. Schiaparelli nell’articolo “La vita sul pianeta Marte” che scrisse nel 1895 ipotizzò addirittura il sistema politico adottato dagli abitanti del pianeta. L’astronomo americano Percival Lowell iniziò uno studio accurato della superficie del pianeta, asserendo di vedere nei canali artificiali, il segno di una civiltà morente. Questa ipotesi fece nascere una serie incredibile di storie fantastiche. Oggi, si sa che i canali di Marte erano un effetto ottico legato alla cattiva qualità delle lenti dei telescopi e alla capacità oculare umana di integrare una serie di particolari, al limite della percezione, scorgendo particolari che in realtà non esistono. Edgard Rice Burroughs, l’autore di “Tarzan delle scimmie”, nella seconda metà degli anni venti pubblicò “Under the Moons of Mars”, il primo di 10 romanzi ambientati sul Marte. Il 30 ottobre 1938 Orson Welles mandò in onda un adattamento de “La guerra dei mondi”, sostituendo ai nomi delle località inglesi quelli di regioni americane. Le persone che si sintonizzarono tardi sul programma, pensarono si trattasse della cronaca in diretta dello sbarco di marziani nel New Jersey e che essi stavano dirigendosi verso New York. Accaddero fenomeni di panico collettivo. Dopo l’accaduto uscì un libro di Hadley Cantril, “The Invasion from Mars” che cercò di analizzare la dinamica del panico. Dopo le missioni Viking, anche gli scrittori di romanzi si sono aggiornati e ora il Marte descritto nei romanzi di fantascienza include le scoperte fatte dalle sonde. Glifo e simbologia Il glifo di Marte è un cerchio sormontato da una freccia che da destra, parte in alto, quasi a mostrare l’azione di una forza che sfugge ai vincoli del movimento circolare. La freccia potrebbe indicare la possibilità di dirottare una parte dell’energia ruotante, verso obbiettivi e luoghi più lontani. Un’altra immagine è quella del germoglio primaverile che rompe l’unità del seme, perseguendo la liberazione, attraverso la tangente. Il glifo potrebbe anche ricordare il becco di un pulcino, mentre fora l’involucro dell’uovo che lo contiene: azione molto arietina, simbolo primaverile e inizio della vita. Marte è una forza auto-espressiva che agisce fin dall’inizio della vita: è la spinta che fa uscire il bambino dal ventre materno, è lo stimolo che agisce sui polmoni perché per la prima volta permettano una respirazione autonoma, è l’istinto che spinge il neonato verso il seno materno, è il desiderio di esprimersi, di essere riconosciuti nella propria specificità individuale. L’energia di Marte è di tipo centrifugo, ossia tende ad andare dal centro alla periferia e nell’uomo, dall’interno verso l’esterno. Tale energia rappresenta l’origine del desiderio, della “libido” che spinge l’uomo ad esprimersi e manifestarsi. Nella mitologia Marte è conosciuto soprattutto co- Casa Undicesima Argomento 153 me dio della guerra e come amante di Venere; questo indica che nella sua simbologia sono implicite l’aggressività e la passione, intese non solo nella loro accezione materiale, ma anche come forza di combattere per eliminare gli ostacoli sul cammino della propria realizzazione. La simbologia marziana sottende anche il desiderio che spinge l’individuo verso determinati obbiettivi. Molto attinente a Marte è la funzione che Perls attribuisce all’aggressività (Io, fame. Aggressività. F. Perls), quale tendenza vitale dell’organismo all’autoaffermazione: i denti sono i primi strumenti per assimilare il cibo. Marte, infatti, esprime la capacità dell’Io di soddisfare i propri bisogni, attraverso l’attività auto-affermativa del “mordere” e “masticare” l’ambiente “per assimilarlo, se è nutriente; o per distruggerlo, se è nocivo”. In epoca medievale, Dante colloca Marte nel Quinto Cielo; nel canto XIV (vv. 82-139), egli si trova trascinato in un cielo alto, dove una stella risplende di luce rossastra. Secondo il sistema delle sfere delineato nel Convivio, Dante assegna al cielo di Marte la nota mediana, la chiave di volta dell’armonia cosmica, associando le sue proprietà a quelle della musica. Nel cielo di Marte, il sommo poeta assiste all’apokalipsis della crux Christi, definita in termini musicali, come strumento summativo e produttore d’armonia cosmica. In effetti, l’energia di Marte vissuta in senso positivo può condurre alla trascendenza. Il Mangala hindu indica anche l’ardore e il fuoco dell’ascesi. Marte astrologico Marte è un’energia planetaria del Tema natale e, come tale, racchiude nei suoi significati le informazioni necessarie all’espressione del sé in uno o più dei suoi ambiti funzionali. Va ricordato che, essendo un anello della catena potenziale evolutiva, la simbologia marziana è implicita nell’ordine dei 12 segni e dalle 12 case; con gli altri anelli essa rappresenta, simbolicamente, l’eterno passaggio dall’universale all’individuale e viceversa. Per espletare le sue funzioni, anche questo pianeta si associa ad altri corpi celesti. Le differenziazioni, ad un primo livello, sono indicate dal segno in cui Marte si trova. Secondo la tradizione, Marte rappresenta il grado di volitività, aggressività ed energia del nativo, sfidato a diventare un maestro di strategia nella casa governata. Indica tutto ciò che ha carattere di lotta, la capacità di conquista, la volontà di agire per fini precisi e secondo strategie ben congegnate. Le emozioni marziane sono la passione, la gelosia, la paura e gli opposti di ognuna di esse. Liz Greene e Howard Sasportas descrivono Marte come il cavaliere che combatte a favore del Sole e dei pianeti interni alla sua orbita, per la costruzione dell’identità individuale. Si tratta di un pianeta impulsivo ed impetuoso che, con il trascorrere del tempo, impara ad agire, secondo la coscienza. Marte è la forza centrifuga che fa emergere, attivandole le potenzialità individuali; è energia auto-espressiva che, partendo dal livello dall’istinto di sopravvivenza, si differenzia, fino ad arrivare alla volontà vera e propria. La sua funzione si compie, attraverso azioni finalizzate all’affermazione dell’Io nel mondo esterno, 154 Casa Undicesima Argomento ma anche attraverso conflitti, sfide e battaglie. Il senso di forza personale, insito nell’azione marziana, convive spesso con la sicurezza delle proprie risposte e con la certezza di poter affrontare gli eventi che la vita propone. A volte, nascono emozioni così forti, che se ignorate, possono accentuarsi, sino a sopraffare altre funzioni del nativo. All’estremo, possono generare rifiuto, collera, sopraffazione e individualismo nel soddisfare i propri interessi a detrimento degli altri. In altri casi, quando l’energia marziana non è connessa alla consapevolezza e non si riesce a concretizzare la sua parte istintiva, possono emergere sentimenti e reazioni assai frustranti. In ogni caso, piuttosto che condannare o ignorare le vibrazioni di questi sentimenti, potrebbe essere utile analizzarli, cercando di scoprire il valore che assumono nella propria esistenza. Solitamente, le corrispondenze marziane si risolvono in azioni che l’uomo compie con la forza della propria volontà, ma anche nei settori in cui bisogna essere coraggiosi, così come nelle reazioni a situazioni che non rispondono alle proprie aspettative. Si tratta d’azioni in cui occorre riesaminare il valore di quello che si sta facendo, per verificare se esistono le premesse di migliorare le proprie capacità. Ognuno possiede la facoltà del libero arbitrio, ma non tutti ne fanno un medesimo uso. Dalla posizione di Marte nell’insieme del TN si può dedurre, se e fino a che punto il soggetto sia capace di adoperare il libero arbitrio a proprio vantaggio. Tale probabilità è tanto maggiore, quanto più forte appare la posizione di Marte (per es. in Ariete, Scorpione o Capricorno). In un tema maschile, Marte e le sue interazioni simbolizzano il modo in cui l’uomo esprime la sua mascolinità; nel TN di una donna simbolizza l’animus che proietta sul partner. Marte è anche la figura dell’amante. Nella vita di alcune donne Ariete, la figura paterna può essere dominante e repressiva. Il Padre terribile può riapparire anche molti anni dopo la fanciullezza, attraverso le istituzioni o i superiori sul posto di lavoro, oppure sotto forma di competizione ad impronta maschile per la conquista di un partner o di un premio. Le figure professional-simboliche correlate a Marte possono essere il guerriero, il macellaio, lo sportivo, l’operaio metallurgico, il corridore di macchine sportive, il motociclista, il domatore, il pastore, l’imprenditore, il commerciante d’armi, il pugile, il dentista, il poliziotto, il cultore di arti marziali, il cacciatore, il vigile del fuoco e simili. Tamburi e percussioni sono rappresentati da Marte e nonostante molti musicisti abbiano un Nettuno ben piazzato nel loro oroscopo, batteristi e percussionisti, di solito, hanno un forte Marte. Non dimentichiamo che Marte era anche un provetto danzatore. Le trasformazioni marziane in Domicilio, esaltazione, ecc. Secondo la griglia tradizionale, Marte ha il suo domicilio in l’Ariete e Scorpione; si trova in esaltazione nel Capricorno, in caduta nel Cancro, in esilio nella Bilancia e nel Toro. Il ciclo domiciliare è Ariete(domicilio) - Toro(esilio) - Cancro (caduta)- Bilancia (esilio)- Scorpione (domicilio)-Capricorno (esaltazione). Marte domiciliato in Ariete manifesta la sua forza vitale e primaria in pieno giorno, alla luce del Sole. Marte in Ariete è un intenso ed impellente impulso Casa Undicesima Argomento 155 ad agire, senza conoscere la causa e il fine del suo impulso. Non è tortuoso, ma diretto e qualche volta, brutale. La sua imprudenza può diventare impudenza o sfrontatezza. Marte è l’energia indispensabile alla realizzazione dell’Io individuale, ma può richiedere anche attacco o difesa, aggressività o resistenza, azione o adattamento, secondo obbiettivi che non dipendono unicamente dal Sole, ma anche dal proprio grado d’evoluzione. In linea di massima, è difficile che, avendone la possibilità, Marte non aiuti chi glielo chiede, anche se si tratta di una persona che non sopporta. Marte arietino, di solito, non serba rancore, anche se, nell’ira del momento, potrebbe aggredire. Secondo Lisa Morpurgo, in Ariete, la forza bruta del pianeta appare dissociata dalla ragione. In ogni modo, essa non potrà restare sempre al livello elementare, ma dovrà ascendere ad un settore diverso da quello che l’ha generata e affinché ciò avvenga, deve accettare un periodico ritiro. Marte esiliato in Toro protende alla riconquista del territorio perduto, ma anche alla manutenzione di quello in cui è costretto a risiedere. A volte, sembra che non abbia realizzato di essere in esilio e ancora si ostina a voler dominare e difendere il suo territorio, anche da lontano. Può capitare anche che il “territorio” non sia realmente minacciato, ma che sia solo percepito come tale. Questo Marte in molti casi può sembrare paziente, teso come ad organizzare la sua azione in specifici ambiti, con caparbietà e fissità che molti giudicano poco ragionevoli. Ciò provoca un’aderenza ostinata al territorio, a prescindere che sia libero o soggetto a cattività. Marte in Toro non cerca la rissa e non attacca coscientemente per il gusto della sfida o per desiderio di conquista. Si tratta di un Marte passivo nei riguardi di molte provocazioni che per altri soggetti sarebbero da considerarsi dichiarazioni di guerra. Essendo in esilio, non può rispondere alle provocazioni, ma diventa fortemente reattivo in determinate situazioni. La reazione scatta, e talvolta con un certo impeto, quando si toccano certi punti sensibili o si oltrepassano determinate linee di confine. Le modalità della difesa e il rapporto con l’oggetto del possesso dipendono dal grado di coscienza personale, dalla sua evoluzione e dalla complessità della situazione. Il quadro cambia se il nativo evolve e prende coscienza di tale attaccamento, sentendosi pronto a cadere, per poi rialzarsi. Marte nel Cancro si trova in caduta. All’esilio, ora sopraggiunge la caduta e la perdita temporanea delle proprie forze. L’energia è di tipo emotivo, si manifesta in modo incostante, ma può rivelarsi potente, seppur discontinua. L’azione marziana qui dipende dagli stati d’animo che si alternano e perciò, può apparire attiva o passiva, esagitata o stabile. La parte più instabile è mentale e rende le azioni dense, più che intense e sistematiche. L’assertività altalenante è condizionata dalla sfera circostante, pur conservando una buona forza d’affermazione, anche se non immediata. Se però i risultati tardano a realizzarsi, Marte potrebbe mollare, abbandonando l’impresa a metà, con spreco di tempo e d’energia, nonostante le doti di concretezza che non gli mancano. Marte cancerino sa mostrare la parte piacevole della sua natura, agendo in maniera dolce, ma decisa e onesta. È sincero amante della pace, ma non è esente da sentimenti irruenti e non espressi, soprattutto se attaccato da perso- 156 Casa Undicesima Argomento ne poco oneste e ambigue. Potrebbe perdersi, sopportando un dolore cieco o confondendosi nelle brume di idee non facilmente attivabili. In ogni modo, in questa fase energetica, Marte resta molto legato alle sue valenze espresse o inconfessate. Questa forma marziana non possiede le capacità di saper rispondere ad azioni subdole, né sa difendersi da attacchi meschini, perciò nutre sentimenti dolorosi e laceranti che potrebbero tramutarsi in una rabbia interna, difficile da concretizzarsi in azioni. Allora, la caduta oltre ad essere dolorosa, può essere traumatica. In alcune circostanze, tale lacerazione non sussiste e anche in occasione di vessazioni subite, l’energia è orientata in altre direzioni. A volte, tende verso la devozione per certi ideali e ideologie o si realizza attraverso un progetto condiviso, ma potrebbe sviluppare una forma d’attaccamento eccessivo alle sue scelte. In ogni modo, nel pieno della sua caduta, Marte può prendere coscienza di una seconda forma d’attaccamento e dipendenza, differente da quella venusiana-taurina già superata nella fase precedente. Marte in Bilancia. Alla dipendenza si oppone l’allontanamento o il ritiro. Così esiliato, Marte ha il tempo per soppesare tutte le possibili alternative alle questioni che lo interessano. In questa modalità espressiva, Marte può accettare ogni evidenza, tra un ripensamento e l’altro, senza grossi traumi di coscienza. Ora è ben consapevole della sua condizione. Se vuole, può riflettere e ponderare, misurare i pro e i contro, prima di agire. A volte, questa riflessione può protrarsi a lungo, altre volte può essere troppo rapida. Al meglio delle sue espressioni, Marte confinato, avendo già sperimentato tale condizione, riesce a valutare in anticipo le situazioni che arrecano discordia; anzi, essendo lontano dalla realtà considerata, può trovare ottime mediazioni e specifici compromessi per concordare azioni giuste. Inizia, infatti, ad avere la consapevolezza che la vita non è così semplice come sembra e che è necessario difendere se stesso e le persone care, nonostante il desiderio di pace e la posizione di ritiro. Si sente molto preso dal ruolo di portatore di giustizia umana o sociale, anche se obbligato ad una forzata pausa di riposo. Il problema è che la sua energia può oscillare tra alti e bassi. Al positivo, però, questa fluttuazione permette al suo potenziale d’aggressività ed egocentrismo di ridimensionarsi. Se si abbandona ad uno stato d’aggressività passiva o non ha voglia di mettersi in gioco, allora si perde in lucidi piani mentali, irrealizzabili e mutevoli, secondo le occasioni. Se, invece, riesce a decidersi, dopo aver ben ponderato le sue posizioni, può trovare ottimi alleati (interni ed esterni) per uscire dal suo esilio. Marte scorpionico, dopo la lunga pausa riflessiva, dopo essersi dedicato a progettare piani e strategie, è diventato un guerriero che sa puntare e colpire con fine precisione i suoi bersagli, sa tramare come un ragno e intrappolare le sue prede, con una rapida azione manipolatoria. Mentre il Marte arietino è un intrepido apri-pista che avanza, travolgendo gli ostacoli, lo scorpionico, dopo il primo esilio, la caduta e il secondo esilio, ritorna alle sue origini combattive, pronto ad affrontare gli ostacoli con la consapevolezza del rischio. Pur conservando qualcosa dell’esecutore rozzo, è fidato e fedele al mandato di Plutone. Nell’interazione con l’esperienza plutonica, Marte entra in contatto profondo Casa Undicesima Argomento 157 con le dinamiche del potere personale ed esterno. Pur di raggiungere il suo scopo, è disposto a perdere qualcosa. In questa fase, volendo, può usufruire, realmente, della nuova e potentissima forza interiore che ha conosciuto, a tratti, nella fase precedente. La forza plutonica lo spinge a riconoscere i bisogni dell’Io, soprattutto quelli meno evidenti e intrecciati con gli istinti più profondi. Può sacrificare gli altri ai suoi bisogni o rendere sacri i suoi bisogni a favore degli altri. Questo travaglio, a tratti esplosivo, lo prepara alla fase successiva, quella più esaltante, in cui potrà usufruire della collaborazione di Saturno per acquisire la capacità di gestire la sua forza, per controllarla, farla esplodere o equilibrarla in piena maturità. Il Marte saturnino vive la sua esaltazione alla ricerca d’autonomia, maturità e sicurezza. Può gestire e misurare la forza da usare, attraverso la disciplina e l’esperienza, ma anche attraverso l’adattamento creativo. Marte saturnino ha superato l’abitudine di attaccare, sconsideratamente, riesce ad affermarsi bene e a difendersi con discernimento, ma può perdere la creatività, se sorgono problemi con il confine di contatto. Per inciso, il confine di contatto è il luogo in cui è possibile integrare la creatività con l’adattamento necessario al vivere sociale. La maturità, infatti, è riconducibile all’adattamento, come meta per lo sviluppo sano dell’individuo, in modo che si generi l’integrazione tra i bisogni individuali e quelli comunitari. In questa fase, Marte conosce le cause e i fini delle sua azioni, sa gestire ed orientare i suoi impeti, ma può correre il rischio di non integrarsi, di congelarsi o irrigidirsi, specialmente se c’è in gioco la sua sopravvivenza o quella dei principi in cui crede. In alcuni casi, preso dai suoi imperativi categorici e rigorosi, rischia di perdere il contatto con i suoi confini, varcando con fredda ostinazione territori impervi. Breve cenno alle carte dinamiche marziane: transiti, progessioni, ecc. Marte è il pianeta che innesca le esperienze indicate dai pianeti lenti e dalle progressioni. Gli eventi indicati dalla simbologia del pianeta richiedono orbite assai strette. Il pianeta “si fa sentire” qualche grado prima o dopo l’aspetto esatto, in particolare nella congiunzione. Quando Marte transita, emana una forte carica energetica che tende alla realizzazione delle potenzialità marziane radicali Se il pianeta è transitato per progressione, e il transito più frequente è quello della Luna che in 28 anni e mezzo fa il giro della carta di nascita, nell’anno in cui la Luna al grado sopra Marte, avrà un’energia affettiva ed emotiva molto intensa. I transiti di Marte, come quelli dei pianeti apparentemente difficili, non vanno considerati come decise negatività. La casa transitata dal pianeta indica il settore nel quale la sua energia agirà e volendo, possiamo anche dirigerla in modo costruttivo. Ad esempio, se Marte sta transitando in Casa VI, indicherà grande attivismo nel lavoro e nel nostro ambito quotidiano. A rigor di logica, dovremmo redigere un calendario dei transiti di Marte nel biennio della sua rivoluzione e leggerli unitamente ai transiti dei pianeti lenti. Durante il periodo nel quale Marte insiste su certi gradi e in quella casa, sono importanti gli aspetti che entrano in gioco. Nel caso di forti dissonanze che non 158 Casa Undicesima Argomento si esauriscono in poco tempo, è il caso di usare e consigliare prudenza. Assecondare, andare incontro, alla simbologia legata al pianeta, può rappresentare un valido supporto a vivere il transito. Nei transiti scorrevoli di Marte, potremmo dedicare alle pratiche sportive più che in altri periodi. Anche chi non si considera sportivo, può trarre soddisfazioni e vantaggi da un tale passaggio. Con le rivoluzioni solari, Marte è considerato nella sua classica simbologia e nella casa di rivoluzione che lo ospita, indicando il fermento e la lotta dell’anno. Molto raramente, va letto in ottiche pessimistiche; salvo, quando siano presenti aspetti molto dissonanti o congiunzioni “dure” con pianeti natali (del genere Marte/Saturno ad esempio). L’Asc di rivoluzione che si congiunge a Marte radicale indica un tipo d’azione diretta, incisiva e improrogabile. Gli altri aspetti della rivoluzione spiegano in quale ambito quest’azione avrà i suoi riflessi. Nel tema progresso, molto importante è considerare l’eventualità che Marte divenga retrogrado, dopo la nascita e per quanto tempo (giorni/anni). Molto utile è osservare il passaggio da un segno all’altro, per capire da quando e per quanto tempo l’energia del pianeta ha mutato la sua vibrazione. Se si presenta il caso di un Asc progresso in avvicinamento a Marte radicale, si possono fare delle considerazioni sugli effetti di una tale configurazione. Fisiologia - biologia marziana Come tutti gli altri animali, anche l’uomo ha cercato di trovare un compromesso tra la conservazione delle proprie peculiarità e i grandi cambiamenti proposti dall’ambiente, tra le mutazioni genetiche casuali e le piccole contingenze ambientali. La posizione di Marte per segno e casa all’interno del TN fornisce informazioni sul tipo d’energia fisica e sul modo di esprimere tale forza per difendersi, rispetto agli attacchi esterni. Questa energia planetaria esprime i bisogni d’eccitazione fisica, ma anche i desideri, gli impulsi e gli entusiasmi con le rispettive reazioni fisiche. Un forte Marte nel tema può denotare una personalità competitiva, atletica, capace di assumere rischi. Secondo l’antica tradizione astrologica, Marte governa il trigemino, il tono muscolare, gli organi maschili, il sangue, il naso e i denti. Il sangue è associabile, simbolicamente, a Marte per la funzione di trasporto d’ossigeno, dovuta all’emoglobina, proteina quaternaria, che contiene atomi di ferro e conferisce il classico colore rosso. Marte permette ad ogni emozione di agire sul sangue, stimolando l’organismo al tipo di risposta più adeguata. Nei momenti di collera, per esempio, il sangue irrora le mani, quasi a predisporre l’individuo alla difesa. Nei momenti in cui la persona è in preda alla paura, il sangue defluisce nelle gambe, quasi a favorire la fuga. Nei soggetti a pressione alta è interessante il rapporto tra il bisogno di esprimersi e il contenimento o il restringimento dei vasi che frenano e rallentano la pressione sanguigna. Marte potrebbe essere la causa primaria dello scatenamento delle dinamiche depressive. Alcune teorie definiscono la depressione come modalità d’aggressione-passiva in cui la rabbia è agita contro di sé. Attraverso la contrazio- Casa Undicesima Argomento 159 ne muscolare cronica si crea una negazione delle sensazioni organismiche, un’insensibilità sensoriale ed emotiva, caratteristica del Marte in cattività. Il pianeta è associato anche ad infiammazioni, ulcere, ernie e tutto ciò che dall’interno vorrebbe esplodere. Nei processi infiammatori, vi è un contenuto energetico che preme per trovare un canale d’espressione. A Marte si legano anche i meccanismi d’auto-frustrazione: lussazioni, fratture, tagli, piccole lesioni. Sul piano immunitario, Marte capricorneo è paragonabile al sistema di difesa acquisito (detto anche specifico o adattativo) che, nonostante la sua grande immuno-competenza, può non riconoscere più certi tessuti dell’organismo stesso che lo ospita, ossia alcune parti dell’Io biologico individuale (SoleAriete), e finire per attaccarle e distruggerle. Da qui le malattie auto immuni, come il Lupus Eritematoso Sistemico, la sclerosi multipla, il diabete, ecc. Se il Marte arietino è perfettamente riconducibile all’immunità innata, sistema di difesa più antico e primitivo, quello scorpionico è il punto di sutura tra questo e l’immunità acquisita, o adattativa, assai più complessa ed evoluta. Con Marte esaltato in Capricorno trionfa l’immunità acquisita, la capacità delle nostre difese di imparare dall’esperienza (Saturno) e di reagire con maggiore efficienza agli agenti patogeni che ci hanno attaccato in passato. Si può affermare che Marte saturnino è paragonabile alla macchina bellica che elimina con efficacia le eventuali minacce sia esogene, che endogene. Astromeopatia Ecco alcuni rimedi omeopatici molto affini alle simbologie marziali. 1. Ferrum Metallicum (Ferro metallico), utile soprattutto nelle anemie ipocromiche. 2. Ferrum Phosphoricum (Fosfato di Ferro) per gli stati febbrili o infiammatori, le malattie esantematiche nel periodo invasivo e per la tendenza alle epistassi. 3. Sanguinaria canadensis (la Sanguinaria del Canadà, piccola pianta della famiglia delle Papaveracee) da usare per alcuni tipi di cefalee congestive, vampate di calore con guance brucianti, acne, polipi nasali emorragici, riniti vasomotorie e pollinosi. 4. Pyrogenium (bioterapico preparato a partire dall’autolisato settico di carne bovina, suina e placenta umana, contenente ogni sorta di germi patogeni) per le affezioni acute come ascessi, ferite infette, suppurazioni dentarie, sinusiti e otiti croniche, malattie infettive croniche che portano la Velocità di eritrosedimentazione (ves) a valori sopra la norma. 5. Glonoinum (Nitroglicerina) per soggetti sanguigni, nervosi, ipertesi che presentano fenomeni vasomotori: vampate di calore con afflusso di sangue alla testa, cefalea, esplosioni ad ogni pulsazione cardiaca; è utile in certi tipi d’ipertensione, nelle insolazioni, nell’aplopessia. 6. Kreosotum (il creosoto prodotto dalla distillazione del catrame di legna) per le gengive dolenti e gonfie che sanguinano facilmente, per le stomatiti e per i flussi mestruali troppo abbondanti. 160 Casa Undicesima Argomento 7. Veratrum Viride (l’Elleboro della famiglia delle Colchicacee) per i disturbi circolatori congestivi a livello cefalico, con la congestione cerebrale violenta, in cui il malato è litigioso, ha il viso arrossato, gli occhi iniettati, la testa calda, le pulsazioni delle arterie del collo violente. Utile anche nell’ipertensione. Marte e i mercati finanziari Marte in ambito economico/finanziario è un pianeta molto importante. In realtà, un po’ tutti i pianeti fanno sentire la loro influenza sulla vita politica, economica e sociale. Questo pianeta però, in ambito economico ed in certi momenti, può determinare dei trend ben delineati al rialzo od al ribasso, secondo il contesto a cui si associa la sua influenza. La sua rivoluzione intorno al Sole è di circa due anni; sugli indici azionari questo ciclo è abbastanza evidente, nel determinare dei minimi o massimi biennali molto importanti. Naturalmente, per comprendere se rispetto ad un minimo di due anni precedenti, il successivo minimo sarà più alto (quindi trend di lungo al rialzo) o più basso (trend di lungo al ribasso), è di capitale importanza conoscere anche i cicli dei pianeti più lenti (da Giove in su) ed analizzare il tutto nella globalità. Nel passato recente, il ciclo biennale di Marte sull’indice Mib30 ha formato un minimo molto importante ad ottobre 1999, seguito da un massimo nel marzo del 2001 e dalla chiusura del ciclo con un minimo nel settembre 2001. Il ciclo successivo, partito nel settembre del 2001, presenta un’irregolarità temporale, dovuta ai cicli superiori; ha conosciuto il suo massimo nell’aprile del 2002 e la sua chiusura, con un minimo importante, appare attorno al 16 settembre 2004. A livello di cicli mensili, non è infrequente osservare minimi o massimi in prossimità di un transito lunare su Marte, soprattutto in congiunzione e opposizione, e questo perché la sua influenza si ripercuote, direttamente, sull’emotività e “sulla psicologia operativa” di tutti gli operatori e i trader. Quindi, in ambito borsistico e finanziario, Marte rappresenta l’energia di un titolo o di un indice nel contesto complessivo del mercato. La sua combinazione con altri pianeti colora poi la sua influenza. Rapporti Marte/Mercurio possono dare delle giornate con intensissimi volumi di scambio, oppure giornate in cui le notizie danno una direzione ben precisa al mercato, sia al rialzo sia al ribasso. Con rapporti Marte/Giove, si possono creare dei massimi o minimi annuali o biennali. Rapporti positivi con altri pianeti possono determinare dei periodi euforici, mentre rapporti negativi con altri pianeti lenti possono generare giornate di vero e proprio panico. Giove, quindi, non è da considerare solo come pianeta positivo, ma anche come “acceleratore ed amplificatore” di una situazione che ha già creato i presupposti in precedenza, ma che non era ancora stata “vista”. Può essere responsabile della “speculazione”, l’ultima fase del rialzo, dove l’ottimismo si trasforma in euforia e si assiste ad una rapidissima crescita delle quotazioni dei listini azionari. Entrano sul mercato le cosiddette “mani deboli”, ossia i piccoli risparmiatori, che decidono di acquistare, quan- Casa Undicesima Argomento 161 do i prezzi sono vicini ai massimi, incoraggiati dall’enfasi dei mezzi di comunicazione che descrivono il boom borsistico in corso. Di contro, può anche rappresentare, ma devono essere presenti aspetti planetari o contesti ciclici collaterali negativi, momenti in cui si manifesta un brusco declino dei prezzi, poiché tutti si accorgono che il mercato non ha più nulla da dare e vendono “al meglio” per salvarsi dal ribasso generale. Con Marte/Saturno, l’atmosfera non sarà d’euforia come con Giove, a meno di aspetti collaterali, può trattarsi di periodi dove si consolida un trend precedente. Si può anche trattare di fasi di “accumulazione”, quando la maggioranza degli investitori è ancora convinta di essere in un mercato al ribasso, le cosiddette mani forti (gli investitori professionali) iniziano ad acquistare a prezzi convenienti, nella consapevolezza che la fase ribassista è in esaurimento. Gli acquisti sono fatti, gradualmente, in modo da non muovere il listino. Si formano, così, una serie di movimenti laterali, detti anche base o bottom. Di contro, può anche trattarsi di fasi in cui gli operatori dominanti nel mercato comprendono che il mercato “toro” è finito e cominciano ad alleggerire le proprie posizioni rialziste. La fase espansiva appare indebolita e si crea un movimento laterale, chiamato di distribuzione, o di tetto o top. Gli aspetti Marte/Urano possono determinare periodi di particolare fermento nel comparto dei tecnologici, ma può trattarsi anche di eventi improvvisi, traumatici ed imprevisti nei mercati. Con Urano in Acquario, a cui nel mese di dicembre 1999 si è aggiunto Marte, il listino tecnologico Nasdaq ha registrato performances incredibili. Con Marte/Plutone il mercato può sorprendere per la sua forza intrinseca, non completamente prevista dagli analisti. Possono crearsi i presupposti e le sinergie tra aziende capaci di condurre a profonde trasformazioni per il futuro. Può anche essere il periodo di pericolose trame finanziarie condotte con troppa disinvoltura con il rischio di future vicende giudiziarie o di fallimenti. Marte retrogrado Teoricamente, un pianeta retrogrado rappresenta una funzione la cui attività si dirige in direzione opposta al flusso naturale, anche se il termine “contro”, in questo caso, non significa, necessariamente, animosità. Nel loro moto apparente-contrario a quello dei luminari, i pianeti retrogradi possono completare quello che non è stato possibile attuare in precedenza, durante il movimento diretto. Nel corso della vita, l’individuo si scontra con la costante necessità di adattarsi a nuove condizioni, deve affrontare il processo di crescita ed espansione interiore, deve fronteggiare i cambiamenti causati dell’ambiente circostante, deve farsi carico di problemi e questioni irrisolte. In virtù di tali necessità, i periodi di retrogradazione potrebbero costituire momenti d’approfondimento del passato, per elaborare nuove strategie comportamentali ed espressive. Marte è retrogrado per meno di un decimo del tempo che passa fra due successive congiunzioni con il Sole (circa ogni 25 mesi). Il periodo di retrogradazione marziana assume un’importanza particolare, durante il quale il pianeta indica 162 Casa Undicesima Argomento il potere di agire e di affermarsi nel mondo. Alcune preoccupazioni della società e dell’uomo moderno sono il risultato di un uso sbagliato di questo potere. Nel periodo centrale del movimento retrogrado, Marte si trova in opposizione al Sole e non in congiunzione. Per riesaminare il proprio comportamento e apportarvi le opportune modifiche, è necessario rivedere in modo obiettivo il rapporto con il proprio Sole. Il momento migliore è il periodo d’opposizione al Sole, perché la fase illuminante potrebbe permettere una decisa obiettività. La prima metà del periodo retrogrado di Marte, fino all’opposizione al Sole è una fase preparatoria. Dopo la conclamazione dell’opposizione (retrograda), le esperienze aventi come scopo il progresso personale, possono dare i loro frutti. Le congiunzioni ed eventuali aspetti che Marte forma in stazione retrograda, possono indicare il tipo d’energia funzionale ai bisogni e agli obiettivi da conseguire per l’eventuale avanzamento personale. Concludo con il verso del “De Rerum Natura” in cui Lucrezio accenna a Marte, rivolgendosi a Venere: “Solo a te è dato infatti concedere agli uomini il dono della tranquilla pace, poiché della lotta cruenta son gli uffici spietati commessi al potente ne l’armi Marte, che sul tuo grembo sovente la testa reclina, vinto per te d’amore per piaga che mai non si chiude, il ben tornito collo poggiando, a te gli occhi solleva, bramosamente fiso suggendo per gli occhi d’amore, e dal tuo labbro pende del nume supino lo spirto.” Sunto di interventi di (in ordine alfabetico): Emanuela Badiali, Nella Bernardi, Rosanna Bianchini, Stefano Capitani, Fabrizio Cecchetti, Chameli, Meskalila Nunzia Coppola, Giovanni D’Amico, Lidia Fassio, Roberta Fianchini, Margherita Fiorello, Chiarastella Ghersani, Rosanna Gosamo, Maria Grazia La Rosa, Rosamaria Lentini, Gabriella Leopizzi, Nazarena Marchigiani, Maria Teresa Mazzoni, Michela Mutiara, Cristina Negro, Anna Maria Neri, Mary Olmeda, Isabella Orsini, Evelina Paoletti, Giovanni Pelosini, Rita Romagnoli, Tina, Clara Tozzi, Sandra Zagatti. L’abbonamento scade sempre il 31 dicembre, rinnovatelo entro il 31 gennaio. Aiuterete l’Associazione a mantenere la stessa quota! 163 CASA NONA Viaggio-studio del CIDA a Rodi CASA PRIMA dal 18 al 25 settembre 2006 Claudio Cannistrà Brian Claark Astrologia mondiale: Il ciclo di Chirone Ariel Sharon e lo stato di Israele Claudio Cannistrà Segnalazioni bibliografiche 164 Argomento Casa Nona VIAGGIO-STUDIO DEL CIDA A RODI dal 18 al 25 settembre 2006 L.A. 142-922 Per la prossima vacanza-studio abbiamo scelto come meta il calore e il colore dell’isola di RODI, conosciuta anticamente come “Isola delle Rose” e “Isola delle farfalle” per la quantità di fiori e farfalle che inondavano le sue colline. Fu a Rodi che Zeus onorò Elio, il Dio del Sole, che sempre a Rodi si innamorò della figlia di Poseidone, la ninfa Rhoda. Non fu per caso che per così tanti secoli il Dio Sole vi fosse venerato tanto da dar vita ad una delle sette meraviglie del mondo antico, il Colosso di Rodi. La luce dell’isola, bianca, trasparente, brillante, circonda ogni cosa. È la luce che rende il vino dell’isola così ricco e che dona all’ibiscus (simbolo floreale di Rodi) il suo affascinante colore rosso. Il sole inonda con i suoi raggi il bellissimo castello di Rodi, accompagna i battiti delle città nuova brulicante di vita, dona indubbia bellezza alla dorica frugalità dell’Acropoli di Lindos, trasforma le acque dell’isola in giardini di giada. Con il Sole che ci accompagna, la nostra vacanza sarà portatrice di benessere per il fisico e di crescita per mente e spirito. Rodi è ricca di miti e di storia perciò c’è tanto da scoprire e siti da visitare per gli amanti di cose antiche e di simbolismo. Nella capitale non si può perdere il Palazzo del Gran Maestro, la moschea di Solimano e la Chiesa di Evangelismòs, ornata da pitture neobizantine. Ma infiniti altri tesori sono da scoprire, vagando in ogni angolo, per cui una settimana Casa Nona Argomento 165 potrebbe risultare un po’ stretta. Coste che alternano pareti rocciose a spiagge meravigliose; all’inter no le valli lussureggianti, piene di fiori e farfalle, di verde e corsi d’acqua; i resti archeologici un po’ ovunque (Lindos, Kamiros, ecc.) cattureranno la nostra attenzione e il nostro interesse. Con un’escursione giornaliera, si può visitare l’isoletta di Simi (12 miglia a nord di Rodi, e anticamente ritenuta culla delle tre Grazie). Anche oggi è stimata una delle più suggestive dell’Egeo, con delle cittadine così belle da essere poste sotto la tutela dei beni culturali e con un monastero del 18° secolo, consacrato a S.Michele di Panormiti, nella baia omonima a sud dell’isola, ove sostano regolarmente i battelli turistici. È uno dei santuari più importanti del Dodecaneso. L’albergo che ci ospiterà è il “CLUB ESPERIDES BEACH” (4 stelle) situato sulla bella spiaggia di Faliraki, dotato di tutti i comfort (ad aprile faremo comunque una capatina per avere la certezza che corrisponda alle esigenze del ns. gruppo). Dista 3 km dall’omonima località e 13 km dalla città di Rodi. Fermata bus di linea nei pressi dell’hotel per chi volesse muoversi agevolmente senza noleggiare l’auto. Studi astrologici Il viaggio del 2006 ci regalerà il contatto con la cultura anglosassone. Infatti avremo come ospite straniero, invitato dal ns. presidente Dante Valente in occasione del Congresso di York, Mike Edwards, uno dei più noti esponenti del mondo astrologico inglese, che parla italiano. Sarà accompagnato dalla moglie Mary, esperta di alchimia che ci intratterrà su questo “magico” argomento. Gli incontri si terranno, come di consueto, il pomeriggio dalle 17 alle 20, in sala privata e vari relatori si alterneranno per tenere sempre viva la fiamma della ricerca nei confronti della nostra affascinante disciplina. Ricerca che non avrà mai fine perché ci regala quotidianamente sempre nuovi spunti di approfondimento. La Socia Chiara Gelmetti esperta di danze antiche e simboliche coordinerà alcune danze rituali. Vi faremo sapere quali drappi colorati portare con voi per uno spettacolo coreografico finale. 166 Argomento Casa Nona Quota di partecipazione ● ● ● ● Per persona in camera doppia Supplemento camera singola per 7 notti Supplemento volo linea da Roma Assicurazione annullamento (facoltativa) € € € € 780,00 * (fino al 20 aprile) 210,00 (ancora non pervenuto) 45,00 * Il Tour Operator quest’anno ha adottato la formula delle compagnie aeree, vale a dire “più presto ti prenoti meno paghi”. Perciò la quota sopracitata è valida fino al 20 aprile. Non ci è stato ancora quantificato ufficialmente l’aumento in data successiva ma potrebbe variare dai 35 ai 50 euro. La quota comprende ● ● ● ● ● ● ● ● Sistemazione in camera a due letti con servizi presso l’hotel CLUB ESPERIDES BEACH RESORT (cat. A – 4 stelle) per 7 notti Trattamento di pensione completa con formula “tutto incluso” Assicurazione bagaglio e assistenza alla persona Trasporto aereo in classe economica con volo speciale da Milano e Verona – di linea da Roma Trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto in pullman a Rodi Tasse iscrizione, aeroportuali e percentuali di servizio agenzia Sala riunioni e strumentazione per incontri gruppo Assistenza di personale specializzato Alpitour durante il soggiorno e negli aeroporti La quota non comprende Le mance e gli extra in genere - le escursioni - le assicurazioni facoltative eventuale adeguamento carburante - tutto quanto non specificato nel pacchetto base. Iscrizioni Per iscriversi al viaggio è necessario inviare l’acconto di euro 250.00 tramite bonifico – c/o Credito Italiano – filiale di Venezia – Campo S. Salvador CIN 0 – ABI 02008 – CAB 02004 – c/c 000004636353 intestato ad Arturo Zorzan e Nadia Righetto Paggiaro. Inviare successivamente a Nadia Paggiaro, tramite fax 041.5346047 – fotocopia del versamento indicando anche indirizzo e n° telefonico. Come documento di viaggio è sufficiente la Carta d’Identità. Per qualsiasi altra informazione potete contattarci – Tel. 042.222843 - 041.5226201 – [email protected] – 041.5346047 – [email protected] Casa Nona Argomento 167 Claudio Cannistrà ARIEL SHARON E LO STATO DI ISRAELE L.A. 142-930 La complessa situazione mediorientale, che sembrava presentare spiragli reali di pace, dopo l’inizio della rimozione di alcuni degli insediamenti illegali israeliani a Gaza ed in Cisgiordania, è andata complicandosi dopo l’improvvisa uscita di scena del premier israeliano Ariel Sharon, colpito il 4 gennaio scorso da una grave emorragia cerebrale. Credo che l’analisi del tema di questo controverso personaggio e la sua comparazione con quello dello stato di Israele possa essere un buon punto di partenza per meglio comprendere l’andamento dell’attuale situazione politica mediorientale e per poter fare qualche previsione sul suo futuro. Un premier controverso Il premier israeliano, il cui vero nome è Ariel Scheinermann, spesso noto con il soprannome di Arik, è nato il 27 febbraio 1928, a Tel Aviv, alle ore 7:36. La sua carta mostra quali tratti principali un Sole in Pesci in casa dodicesima, un Ascendente in Ariete con un Giove sorgente e con un forte Urano nelle vicinanze. Urano è anche in perfetta quadratura all’asse Medio Cielo/Fondo Cielo (vedi Fig. 1). Si tratta di elementi più che sufficienti ad indicare un carattere non facile, testardo, irruente e deciso, a volte anche dittatoriale, che spiegano la militanza per anni di Ariel Sharon nell’esercito israeliano, i successi militari e le scelte controverse effettuate, come la responsabilità nel massacro di Sabra e Chatila, prima di diventare l’undicesimo primo ministro israeliano. Ciò è avvenuto il 7 marzo 2001 con transiti più che eloquenti, soprattutto per le configurazioni dei pianeti lenti. In particolare, va notata l’azione di un potente trigono celeste fra Giove e Nettuno, formatosi dall’autunno del 2000 alla primavera del 2001 fra l’inizio dei Gemelli e l’inizio dell’Acquario, che ha finito per convogliare tutte le sue positive energie su numerosi pianeti radix di Sharon: la Venere in Acquario, il Sole in Pesci, l’Ascendente ed i pianeti all’inizio dell’Ariete. Nel mese di marzo, non mancava una congiunzione di Saturno sulla Luna natale, elemento che può indicare un’assunzione di pesanti responsabilità, mentre Urano formava una quadratura secca con la stessa Luna.1 Le indicazioni relative alla salute, che si riscontrano nella carta dell’ex generale israeliano non meritano molti commenti, tanto sono chiare e lampanti. 168 Argomento Casa Nona FIG. 1 - Il tema natale di Ariel Sharon. Basti pensare all’Ascendente in Ariete, in encadrement con Urano e Giove, che richiama il tipo di patologia che l’ha colpito, ed alla congiunzione Sole/Mercurio in Pesci, in casa dodicesima. Da quest’ultimo aspetto e dalla presenza di Nettuno sulla cuspide della casa sesta, in stretta quadratura con la Luna, possiamo ricavare valide indicazioni sullo stato di coma vegetativo, in cui attualmente Ariel Sharon è relegato e sul suo futuro andamento. A tale proposito, desta impressione l’analisi del transito di Urano, che con precisione cronometrica si trovava in congiunzione al Sole natale a 7° 23’ in Pesci, fra la fine di dicembre 2005 e l’inizio di gennaio 2006. Ricordo che il leader israeliano è stato ricoverato una prima volta in ospedale il 18 dicembre 2005 per un leggero ictus (Luna fra la fine del Cancro e l’inizio del Leone, Urano a 7° 17’ in Pesci) per essere dimesso qualche giorno dopo ed essere colpito di nuovo il 4 gennaio 2006, alle ore 22:50 (Luna in Pesci, Urano a 7° 50’ in Pesci), da una grave emorragia cerebrale (vedi Fig. 2). Sottoposto a due lunghi interventi chirurgici, non si è più ripreso, permanendo nello stato di coma vegetativo. Casa Nona Argomento 169 FIG. 2 - I transiti al momento dell’emorragia cerebrale, avvenuta il 4 gennaio 2006 alle ore 22:50, a Tel Aviv. Tuttavia, a parte le considerazioni di tipo medico-astrologico, che non sono di mia competenza in questa sede, ciò che desta maggiore interesse è la relazione tutta particolare, che questo grande capo di stato ha tenuto con il suo paese, relazione che si evince comparando il suo tema con quello dello stato di Israele e che si mostra complessa e contraddittoria, seppure con elementi di grande intensità. A questo proposito, non bisogna dimenticare che secondo i dettami classici dell’astrologia mondiale, i destini di ciascun paese sono rappresentati dal re, dal principe o da chi lo governa. Oggi, più in generale potremmo dire dalla persona, che in qualche maniera si trova al vertice politico del paese, sia esso un Presidente nel caso di una repubblica presidenziale o un Primo ministro o al limite un dittatore. Egli rappresenta il paese stesso ed in qualche maniera si carica della responsabilità “astrologica”, in definitiva unisce il suo destino a quello del suo popolo. Per queste ragioni risulta di grande interesse lo studio della sinastria fra un capo di stato ed il tema di nascita del paese da lui governato. 170 Argomento Casa Nona FIG. 3 - Il tema natale dello stato di Israele. Lo stato di Israele Per nostra fortuna, nel caso dello stato di Israele (vedi Fig. 3) disponiamo di una data e di un’ora per la carta di nascita, abbastanza precise. Come riportato da Nick Campion nel volume “The Book of world horoscopes” si tratta del 14 maggio 1948, alle ore 16:37, momento nel quale Ben Gurion dopo aver letto la carta dell’indipendenza ed averla fatta firmare ai 24 membri del Comitato Nazionale, dichiara: “Lo stato di Israele è nato”. L’incertezza sull’orario di questo evento è solo di cinque minuti, dipendenti da due versioni leggermente differenti fornite da due testimoni oculari, ma sufficiente a spostare l’Ascendente dall’ultimo grado della Bilancia al primo dello Scorpione. I valori Scorpione sembrano avere sicuramente importanza, in quanto l’Ascendente e la prima casa rappresentano il simbolismo globale di uno stato. Detto questo, non si può non affermare che nella giovane storia di Israele non vi siano state lotte, contrasti, guerre e tensioni marziane fin dal primo momento in cui il paese ha ottenuto l’indipendenza, più adatte al segno dello Scorpione che non all’equilibrata e tremebonda Bilancia. Casa Nona Argomento 171 Tuttavia, in entrambe le ipotesi rimangono praticamente inalterati tre elementi centrali: a) L’importanza della casa decima, che ospita ben quattro pianeti. Fra questi spicca la Luna in Leone, proprio sul Medio Cielo, fattore che potrebbe indicare il grande orgoglio nazionale, ma anche protezioni “altolocate”, un po’ in tutto il mondo per un paese, che nel fondo si sente superiore a tutti gli altri per le sue convinzioni, soprattutto filosofiche (basti pensare al sionismo). Segue la coppia di pianeti malefici Plutone e Saturno, elementi di integralismo e di ciclici contrasti nella compagine governativa, che si evidenziano con maggioranze parlamentari sempre risicate, frequenti cadute degli esecutivi e continue elezioni. Tuttavia, questa casa in astrologia mondiale assume anche altri due significati. Indica soprattutto gli ideali e le condizioni da cui un paese nasce, in questo caso legati alle tremende persecuzioni naziste e sovietiche, mostrate dalla temibile coppia Saturno/Plutone. Non solo, ma la casa decima rappresenta anche la maniera in cui i paesi confinanti vedono la società israeliana. b) La forza dei valori Toro (posizione del Sole, che subisce due quadrati, uno più stretto con Marte ed uno più largo con Saturno). Questo segno sta ad indicare la “fame” di terra, che ha caratterizzato lo stato ebraico fin dalla sua nascita, ma ci riporta anche al simbolismo biblico della “Terra Promessa”. Questo simbolismo sembra essere rimarcato anche da Venere signora del Toro, in Cancro, in nona casa (la terra e la patria in un paese lontano). Tutto ciò appare più chiaro, se teniamo in conto che Marte, signore dell’Ascendente in Scorpione, quadra perfettamente l’asse seconda/ottava, posizionato sempre fra Scorpione e Toro, a sottolineare ancora di più i continui problemi che Israele ha avuto fin dalla nascita per la sua sopravvivenza, proprio a causa dei territori e delle risorse vitali. c) Fra i tanti, un altro aspetto merita grande attenzione. Si tratta dell’opposizione, che potremmo definire generazionale fra Giove ed Urano, a cavallo fra terza e nona casa. Tale asse rappresenta in astrologia mondiale l’immigrazione; ci indica come gran parte della popolazione abbia colonizzato i territori dello stato di Israele provenendo da paesi molto lontani (Giove in terza e Venere in nona), praticamente da tutto il mondo e con tutti i mezzi. Viceversa, l’Urano potrebbe richiamare i “vicini” di casa, ovvero i paesi confinanti, non sempre amichevoli e sempre pronti ad improvvisi voltafaccia. Senza entrare in troppi dettagli tecnici, è interessante dare uno sguardo anche al tema astrocartografico (vedi Fig. 4). Questo tema fa cadere le culminazioni della temibile coppia Plutone/Saturno in Leone, sull’Iraq e sull’Arabia Saudita, mentre quella di Marte, che incrocia il Sole e Chirone, interessa l’Iran e gli Emirati Arabi. Per non parlare della linea del Nodo Lunare, che unisce in un sinistro filo destinico Teheran, Riyadh e San’a, le capitali di Iran, Arabia Saudita ed Yemen, tre fra i paesi arabi più integralisti e schierati contro la stessa sopravvivenza dello stato ebraico. 172 Argomento Casa Nona FIG. 4 - Tema Astrocartografico dello stato di Israele, relativo alla zona del Medio Oriente. Da notare le linee del Nodo Lunare e di Plutone. La linea della Luna copre invece la Giordania, che ha da sempre intrattenuto relazioni più moderate con gli israeliani, mentre, dall’altra parte dell’oceano, sempre le energie lunari finiscono per passare molto vicino a Washington, capitale degli Stati Uniti, il paese da sempre “grande alleato” di Israele. Una sinastria affascinante e complessa E veniamo adesso alla sinastria fra lo stato di Israele ed il suo leader Ariel Sharon (vedi Fig. 5), che per certi versi si mostra sorprendente nel bene come nel male. – Per prima cosa spiccano stupefacenti sintonie fra gli Angoli dei due temi. Da una parte il perfetto trigono fra l’Ascendente di Sharon, a 6° 51’ in Ariete, ed il Medio Cielo di Israele, a 3° 55’ in Leone, e dall’altra il perfetto incastro dell’asse Medio Cielo/Fondo Cielo di Sharon (Capricorno/Cancro) con l’asse Ascendente/Discendente del paese (Scorpione/Toro). – Se sono fuori discussione la dedizione e l’amore di Sharon per il suo paese, evidenziati dai numerosi pianeti che formano aspetti con gli Angoli delle due carte, più complesse risultano le questioni pratiche, legate alla conduzione politica. La Luna di Sharon in Toro, a 25° 34’, va a congiungersi al Sole di Israele in maniera perfetta. È questa una configurazione di estrema importanza, che aiuta il leader a comprendere i bisogni del suo popolo e Casa Nona Argomento 173 FIG. 5 - Comparazione fra il tema di Ariel Sharon e quello dello stato di Israele. Domificazione di Ariel Sharon. – – che serve a valutare il suo grande carisma ed il seguito avuto, anche nel momento in cui ha deciso di staccarsi dal suo partito il Likud per fondarne un altro, Kadima. Sharon fornisce ad Israele anche tutta la sua forza marziana di condottiero e di generale, dal momento che il suo Marte, a 29° gradi in Capricorno, finisce per supportare con un bel trigono il Sole dello stato ebraico. La vittoria del generale nella guerra dei sei giorni, che in qualche maniera diede ad Israele nuovi territori, può essere indicata da questo aspetto. Non mancano aspetti di grande tensione fra questo leader ed il suo paese, che lo hanno reso un personaggio molto amato, ma anche giudicato in maniera controversa. Primi fra tutti le reciproche quadrature Luna/Marte, che hanno determinato un favore popolare soggetto ad improvvisi mutamenti. La Luna di Sharon in Toro è in quadratura con il Marte a fine Leone di Israele, mentre il Marte capricornino del generale finisce per opporsi alla Luna leonina dello stato ebraico. Lo stesso Marte a 29° gradi Capricorno quadra anche l’asse Ascendente/Discendente in maniera perfetta, auspicio sicuramente non tranquillo per quanto riguarda le “relazioni” diplomatiche 174 Argomento Casa Nona FIG. 6 - Comparazione fra il tema dello stato di Israele ed il grafico di Ariel Sharon. Domificazione dello stato di Israele. – e l’equilibrio del rapporto. L’ultimo esempio ci è stato dato dalla rottura di Sharon con il suo partito, il Likud, e la scelta di fondarne uno nuovo, che ha determinato un piccolo terremoto nella vita politica israeliana (Marte di Sharon è anche in prossimità della quarta casa di Israele, a 4° gradi in Acquario). Questa scelta, pur dimostrandosi azzeccata, non ha potuto concretizzarsi completamente con il meritato successo del suo ideatore per i tragici eventi, che lo hanno colpito in maniera inattesa. E d’altra parte i due Marte (in Capricorno ed in Leone) formano un quinconce, quasi perfetto. Altro aspetto inquietante è rappresentato dalla perfetta congiunzione fra Nettuno a 27° 33’ in Leone di Ariel Sharon con il Marte di Israele, sempre in Leone a 28° 19’. Come non pensare ad idee politiche e ad ideali non condivisi o comunque non accettati da tutta la popolazione? Tutti questi aspetti spiegano le scelte impulsive del leader, quando era generale durante le varie campagne di guerra fino all’ultima sofferta decisione di sgombero dei territori occupati. Una decisione che ha finito per determinare proteste da una parte della popolazione, che non ha compreso i reali obiettivi politici del suo premier (valori lunari lesi). Casa Nona Argomento 175 Un futuro incerto Infine, se osserviamo la situazione planetaria attuale, non possiamo non soffermarci con stupore sui potenti aspetti di Saturno, che in questi mesi hanno interessato punti chiave del tema dello stato di Israele (Medio Cielo e Luna) e che fra breve colpiranno il Sole, Marte e la cuspide della casa ottava, imponendo rinunce necessarie a mantenere la sopravvivenza. Dal 10 gennaio i poteri di Ariel Sharon sono stati trasferiti al vice premier e ministro delle finanze, Ehud Olmert, che nel frattempo ha vinto le elezioni alla guida di Kadima, il nuovo partito voluto proprio da Sharon. La destituzione effettiva dell’anziano premier per “incapacità permanente” ad espletare le proprie funzioni è esecutiva a partire dal 14 aprile, essendo trascorsi cento giorni dall’inizio dello staFIG. 7 - Ariel Sharon. to di fisica impossibilità. Per fortuna, Ehud Olmert, nato il 30 settembre 1945, presenta uno stellium di Sole, Mercurio, Giove e Nettuno nei primi gradi del segno della Bilancia e pertanto in buon aspetto con l’asse Medio Cielo/Fondo Cielo di Israele, ed in trigono alla Venere in Acquario di Sharon, elementi che possono far ben sperare che egli aiuti il suo paese e continui l’opera del suo predecessore. Non intendo dilungarmi ulteriormente e lascio al lettore stabilire tempi e modi dei prossimi eventi, riservandomi per il futuro un’analisi anche della situazione degli altri paesi arabi della regione. BIBLIOGRAFIA ■ NICHOLAS CAMPION, The Book of world horoscopes, Cinnabar Books, 1995. NOTE 1 Il 7 marzo la Luna di transito si trovava in Leone. Aveva da poco lasciato il Medio Cielo e la Luna radix del tema dello stato di Israele (vedi avanti) e si congiungeva a Saturno e a Plutone, sempre in decima casa, quasi ad anticipare i tragici eventi, che avrebbero riguardato il mandato di Sharon. 176 Argomento Casa Nona Claudio Cannistrà SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE L.A. 142-970 LIZ GREENE - L’arte di rubare il fuoco: Urano nell’Oroscopo - Ed. Astrolabio 2006, pp. 244. L’immagine mitica di Prometeo punito da Giove – per aver trasmesso agli uomini la conoscenza – ben rappresenta a tinte forti il prezzo che l’uomo deve pagare per la conoscenza uraniana, in vista però di una trasformazione che rende l’uomo capace di dominare la natura col fuoco della coscienza. Nel testo, col consueto acume e originalità l’autrice passa in rassegna: la mitologia uraniana, per lo più identificata con quella di Prometeo; Urano nelle case; il ciclo di Saturno e il ciclo di Urano comparati; i transiti di Urano, con applicazioni svariate su temi natali e in casi complessi. Il testo riporta anche le immediate risposte agli interventi del pubblico su aspetti particolari del tema. L’UNIVERSO PITAGORICO DI KEPLERO N ATACHA FABBRI - Cosmologia e armonia in Kepler e Mersenne: contrappunto a due voci sul tema dell’Harmonice Mundi - Olschki, Firenze, 2003, pp. 280. Il volume, scritto in maniera veramente chiara da Natacha Fabbri, affronta un tema complesso in cui convergono matematica, teoria musicale e cosmologia ed è di grande rilevanza per tutti coloro che desiderano approfondire temi legati alla storia della scienza. Johannes Kepler, oltre ad essere un convinto assertore delle teorie copernicane, era anche un profondo conoscitore del “Corpus Hermeticum” e più in generale della filosofia mistica pitagorica. Questi temi sono evidenti sia nel “Mysterium Cosmographicum”, pubblicato nel 1596, quando il suo autore aveva solo 25 anni, sia nell’”Harmonices mundi libri quinque”, che vide la luce molto più tardi a Linz nel 1619. Conoscere queste opere è senza dubbio di grande aiuto per gli astrologi, non solo da un punto di vista culturale per approfondire meglio le interconnessioni esistenti fra geocentrismo ed eliocentrismo, ma anche come punto di partenza per affrontare e comprendere la teoria degli aspetti planetari. I cinque solidi regolari o “cosmici”, ai quali Keplero fa riferimento nel Mysterium (tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro, icosaedro) hanno una specia- Argomento 177 le caratteristica: soltanto in essi le facce sono identiche e formate dal medesimo poligono regolare. A questi solidi viene anche dato il nome di solidi “pitagorici” o “platonici”. Ciascuno di essi, essendo perfettamente simmetrico, può essere inscritto in una sfera in modo che tutti i vertici tocchino la superficie. Allo stesso modo il solido può essere circoscritto alla sfera, la quale toccherà il centro di ciascuna delle sue facce. Esistono, pertanto, solo cinque solidi perfetti e cinque intervalli tra i sei pianeti del sistema solare. Ma Keplero desidera dimostrare che quei cinque corpi regolari hanno goduto di così grande fama dai tempi di Pitagora e Platone, perché Dio ha accordato alla loro natura il numero, la proporzione e i rapporti dei moti celesti. Nell’Harmonice [sic] mundi, il discorso acquista toni mistici e fideistici; l’interesse per le armonie prevale sulle componenti astronomiche, ovvero ai rapporti geometrici che Keplero aveva teorizzato nel Mysterium, egli affianca rapporti musicali o meglio armonici. Si parla di cinque poliedri stellati e viene associato ad ogni pianeta un tono od intervallo musicale. Il libro è l’espressione di un progetto universale, con il quale l’autore intende mostrare come le leggi dell’Armonia si possano scorgere ovunque nel cosmo. La ricerca di una trama armonica dell’Universo portò Keplero alla formulazione proprio nell’Harmonice [sic] della sua terza legge, ma di questa scoperta solo pochi contemporanei si accorsero, tanto l’opera era impregnata di filosofia, teologia e studi astrologici. L’altro personaggio, di cui tratta il volume della Fabbri, è Mersenne. Certamente meno conosciuto al grande pubblico, ma di grande rilevanza per le sue teorie sul fenomeno della consonanza musicale e per la sua posizione nell’ambito della storia della scienza. Egli fu l’infaticabile corrispondente degli intellettuali di tutta Europa ed il grande teorico del meccanicismo. In ogni caso, l’opera ci mostra come in entrambi questi autori emerga una salda fede in un Dio musico, che ha creato il mondo secondo il versetto biblico “hai disposto tutte le cose secondo misura, numero e peso”. In particolare per Keplero l’intero creato dal sistema solare alle relazioni umane è governato da leggi di Armonia, ma l’impronta divina non si scorge esclusivamente nella perfezione del moto circolare uniforme, come era stato fino ad allora. L’opera è anche utile per meglio comprendere le differenze ed il dibattito, che intercorsero fra Keplero e l’inglese Robert Fludd. Infatti, Fludd nel suo “Utriusque cosmi” del 1617 aveva proposto un modello cosmologico molto differente da quello di Keplero, modello FIG. 1 - Il modello utilizzato da Keplero per spiegare le distanze relative dei pianeti dal Sole nel sistema copernicano. 178 Argomento che immaginava il sistema solare come un gigantesco monocordo, accordato da una mano divina, sul quale le distanze dei pianeti dal Sole erano in proporzione con la lunghezza delle corde necessarie a produrre determinate note. Il volume è uno dei pochi sul mercato che affronti un argomento tanto complesso quanto caro al mondo astrologico; nel raccomandarlo ai nostri soci, bisogna ricordare non ultimo il costo abbastanza contenuto (solo 21 Euro), tenendo conto anche delle caratteristiche di pregio della casa editrice, che ha pubblicato il volume, la Olschki di Firenze. SOLE E LUNA SI PRESENTANO Sicuramente più semplici ed adatti ad un pubblico molto più vasto sono i due piccoli volumi che seguono. Jean-Louis Heudier, Myriam Schleiss, Christine Ehm - Sole - Rizzoli libri illustrati, Milano, 2004, pp. 120. Christian Nitscheim, Myriam Schleiss, Christine Ehm - Luna - Rizzoli libri illustrati, Milano, 2004, pp. 120. Di Sole e Luna conosciamo quasi tutto da un punto di vista astrologico, ma forse un po’ meno sui versanti astronomico, mitico e simbolico. Per queste ragioni questi due libri possono essere un buon approccio per chi si avvicina per la prima volta alla nostra disciplina e vuole conoscerne anche il versante storico-scientifico, ma senza impazzire con lo studio di testi di astronoma, sempre molto complicati. Con l’aiuto di moltissime illustrazioni a colori e corredati da centinaia di voci compilate da noti ricercatori, storici, scienziati e scrittori, i due volumi conducono il lettore attraverso due affascinanti viaggi alla scoperta del Sole e della Luna. Dalle teorie scientifiche del passato ai moderni, dalle prime osservazioni alle conoscenze attuali, i due astri vengono esaminati attraverso tutti i loro aspetti storici, letterari, mitologici e scientifici. Sarà possibile indagare a fondo la realtà e la magia di questi astri, che hanno fatto fiorire nei secoli leggende e credenze religiose, dispute filosofiche e nuove verità scientifiche. La struttura di entrambi i libri è identica; sono di facile lettura e la grande massa di informazioni proposte ha anche un prezzo molto contenuto, solo Euro 9.90. Si ringrazia la socia Cristiana Tretti per le segnalazioni. Usciranno tra breve due nuovi lavori di Antonio Capitani (v. pag. 87) e di Fulvio Mocco (v. pag. 88). Casa Nona Argomento 179 ELENCO dei DELEGATI e CORRISPONDENTI del Centro Italiano di Discipline Astrologiche L.A. 142-980 Sede centrale dell’Associazione: Via della Grada, 4 - 40122 BOLOGNA Presidente: DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel. 02-69005576 e-mail: [email protected] Segretario: CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel. 051-342445 e-mail: [email protected] DELEGATI REGIONALI E LOCALI ABRUZZO BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel. 06-6877803 Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel. 085-9065565 Collaboratore: GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 - Cell. 340-1452257 e-mail: [email protected] CAMPANIA CLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli, 33 - 80132 Napoli - Tel. 081-407550 e-mail: [email protected] EMILIA ARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell. 348-8057972 e-mail: [email protected] Collaboratore: ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9 - 40139 Bologna - Cell. 347-5600067 e-mail: [email protected] FRIULI VENEZIA GIULIA LIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263 e-mail: [email protected] Segreteria: LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel. 040-224647 Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste): Via Mazzini, 30 - V piano - 34121 Trieste LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108 - 00139 Roma - Tel. 06-88640922 e-mail: [email protected] 180 Argomento Casa Nona Consiglieri di Delegazione: MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8 - 00146 Roma - Tel. 06-5572242 e-mail: [email protected] MARY OLMEDA - Via Foglia, 3 - 00199 Roma - Tel. 06-86200959 e-mail: [email protected] Collaboratore: ROSSELLA BILOTTA - Tel. 06-88640922 e-mail: [email protected] LIGURIA TIZIANA BERTONE - Via Cornigliano, 12 int. 5 - 16152 Genova - Tel. 010-6502617 - Cell. 338-6258781 e-mail: [email protected] LOMBARDIA ADRIANA RAMPINO CAVADINI - Via Morgantini, 14 - 20148 Milano - Tel. 02-48712992 e-mail: [email protected] Collaboratori di Delegazione: AVE ROMAN - Tel. 02-4235930 GIUSEPPE CARFÌ - Tel. 02-29533106 PIEMONTE ROCCO PINNERI - Via Tetto Nuovo, 10 - 10025 Pino Torinese (TO) - Tel. 011-8111292 e-mail: [email protected] ROMAGNA ATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158 Collaboratore: RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 - 48100 Ravenna - Tel. 0544-270652 e-mail: [email protected] TOSCANA NICOLETTA ZIGNANI - Via Rosellini, 10 - 50127 Firenze - Tel. 055-353495 e-mail: [email protected] TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel. 0461-237068. e-mail: [email protected] Collaboratore: ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel. 0461-913591 VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel. 0422-22843 - Cell. 347-4474877 a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel. 041-5226201 e-mail: [email protected] Collaboratore: NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel. 041-5346047 e-mail: [email protected] CATANIA LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel. 095-312251 e-mail: [email protected] Casa Nona Argomento 181 CIVITAVECCHIA FABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 0766-542307 e-mail: [email protected] COMO e LECCO MARIA LUISA DELL’ORTO - Via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (Como) - Tel. 031-761042 e-mail: [email protected] LECCE JULY FERRARI - Via M. Laporta, 9 - 73100 Lecce - Tel. 0832-350457 - Cell. 338-7439897 e-mail: [email protected] NAPOLI - HINTERLAND MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a Cremano (Napoli) - Tel. 081-7711034 e-mail: [email protected] RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel. 0932-642619 e-mail: [email protected] SIRACUSA GIUSEPPE RODANTE - Corso Gelone, 116 - 96100 Siracusa - Tel. 0931-465485 e-mail: [email protected] VARESE GENEVIÉVE JAMA GIAMMARINO - Via Della Pira, 3 - 21020 Luvinate (Varese) - Tel. 0332-223770 e-mail: [email protected] Collaboratore: GEA VITALE VERONA CARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116 - 37126 Verona - Tel. e fax 045-8344149 e-mail: [email protected] CORRISPONDENTI AGRIGENTO SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel. 0922-595230 e-mail: [email protected] ALESSANDRIA ALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel. 0131-236445 e-mail: [email protected] ASCOLI PICENO STEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel. 0736-252576 ASTI LIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel. 0141-840868 e-mail: [email protected] 182 Argomento Casa Nona BOLZANO GIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel. 0471-920015 e-mail: [email protected] BRESCIA FULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel. 030-2090283 CASERTA PAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910 e-mail: [email protected] CHIETI ONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel. ab. 0872-569454 Tel. uff. 0872-56862 CUNEO FIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel. 0171-65825 e-mail: [email protected] PESCARA GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 e-mail: [email protected] PIOMBINO LUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089 e-mail: [email protected] RAVENNA OMBRETTA SAPORETTI - Via N. Zen, 32 - 48023 Marina di Ravenna (Ravenna) - Tel. 0544.531487 Tel. 0544.292267 REGGIO EMILIA LAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522-513635 e-mail: [email protected] SALERNO MASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel. 338-6913555 e-mail: [email protected] SIENA SUSANNA BENELLI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel. 333-2777851 e-mail: [email protected] VOGHERA MARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel. 0383-49523 Fax 0383-363609 - Cell. 338-7344877 e-mail: [email protected] Casa Nona Argomento 183 GRUPPI AFFILIATI PADOVA Gruppo Zodiaco presieduto da Lonardo Stefano - Via G. Selva, 2 - 35135 Padova Tel. 049-614038 - e-mail: [email protected] Segreteria: FIORENZA RAMPIN - Tel. 049-8935396 - e-mail: [email protected] CORRISPONDENTI ESTERI ARGENTINA PIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel. 54-18128768 AUSTRALIA ELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265 BELGIO CHRISTIANE NASTRI - 82, Avenue Victor Rousseau - B-1190 Bruxelles CROAZIA SLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel. 0385-16159907 e-mail: Slaven [email protected] GERMANIA LIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel. 0049-762112453 e-mail: [email protected] GRAN BRETAGNA e IRLANDA ROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBT Londra Tel. 0044-1817322717 - Dublino Tel. 00353-12601955 GRECIA THOMAS GAZIS - Ath. Diaku 11/A - 15122 Marussi - Atene - Grecia e-mail: [email protected] OLANDA GIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel. 0031-715214017 e-mail: [email protected] - [email protected] REPUBBLICA CEKA RADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika RUSSIA PTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia Tel. e Fax 007-091-4177332 e-mail: [email protected] SPAGNA JOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana Tel. 0034-91-4281897 STATI UNITI JAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A. 184 Argomento Casa Nona L.A. 142-990 AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLI Modalità di invio Il lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] accuratamente controllato per i refusi. Inviare il materiale come allegato, in formato compatibile con WORD6 per Windows 98, carattere Arial 12, interlinea 1. Per le illustrazioni (grafici, tabelle e figure) esistono due possibilità: 1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo (spezzare in più tronconi se fosse lungo). 2) Inviare separatamente: a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostro cognome + fig.1, fig. 2 ecc. b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc.]. Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici. La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lo stesso canale. In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi. Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceo alla Redazione (D. Valente - via Monzambano, 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale per Linguaggio Astrale”. L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischio d’errori di battitura. Sui contenuti Il titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbe corredato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo inviti a leggere in extenso. Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione con la simbologia astrologica. Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico, così come segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interessanti per il CIDA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente.. Non si ammettono: – lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna riduzione. Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese; – lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es. la precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.); – ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee; – sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando dice” ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza); – traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte; – linguaggio scurrile o troppo gergale; – uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie non astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.); – conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ritenendo significativi i risultati). La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamente a migliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore. I manoscritti non saranno restituiti. La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stesso articolo. Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.