MEDICINA A cura di Nicola Cascavilla *, Michele Corritore **, Giovanni Merla *** Che cosa è lAIDS oggi 1a Parte LAIDS, la sindrome di immunodeficienza acquisita, è causata dallHIV. LHIV, uccidendo progressivamente le cellule del sistema immunitario, mina le capacità dellorganismo di difendersi da infezioni e tumori definiti per questo infezioni opportunistiche, quelle che si verificano nelle persone con AIDS. controllo sono le recenti epidemie verificatesi in Cina, Vietnam, Nuova Guinea, Repubbliche Baltiche, Asia Centrale. La crescita dellAIDS è preoccupante e non vi sono speranze di arrestarne la diffusione in tempi brevi. Anche la dengue, la tubercolosi, la SARS, linfluenza aviaria e le infezioni da microrganismi multiresistenti rappresentano uninattesa minaccia a Epidemiologia carattere globale Nel 2005, 60 anni dopo linizio dellera antibiotica, Nell'Africa Sub-sahariana, circa 24,5 milioni di le malattie infettive e parassitarie rappresentano ancora persone vivono con l'Hiv. In termini assoluti, però, è il un grave problema di sanità pubblica mondiale, Sudafrica il paese col maggior numero di malati, 5,5 particolarmente nei Paesi in Via di Sviluppo. milioni, pari al 18,8% degli adulti. Nel continente Relativamente alle cause di mortalità, i dati del africano, inoltre, il 9% dei bambini sotto i 15 anni ha World Health Report, suggeriscono che i maggiori perso uno o entrambi i genitori per colpa dell'Aids. killers sono le malattie infettive, con 16.4 milioni di La situazione non migliora in Asia. All'India va il morti allanno. Le malattie cardiovascolari, al secondo primato del più alto numero di sieropositivi: solo nel posto, causano la morte di 9,7 milioni di persone allanno. 2005 hanno contratto il virus 5,7 milioni di persone, Piu specificatamente, i big killers sono stimati essere soprattutto a causa di rapporti eterosessuali non protetti. la tubercolosi (nel 2002, ha ucciso 1.6 milioni di In Cina, i sieropositivi sono 650mila, persone), la malaria, lAIDS, il morbillo, le infezioni In Europa, invece, la Russia conta 940mila respiratorie ed intestinali. Le cifre sono impressionanti: sieropositivi; nelle repubbliche ex sovietiche, comunque, allo stato attuale si verificano più l'Unaids ha lanciato l'allarme sulla di 500 milioni di casi di malaria crescita del numero delle vittime milioni allanno con oltre due milioni di (53mila), raddoppiato rispetto al morti, il 90% dei quali in Africa, Sono le vittime degli ultimi 25 anni 2003. Preoccupa la diffusione del con un costo, per questo paese, di virus tra i giovani in età di leva, tanto 1,8 miliardi di dollari/anno. 200 che in Russia, come in Mozambico, milioni milioni di persone, nelle zone Etiopia e Zimbabwe, si fatica a endemiche, sono affetti da di vittime nell'ultimo anno trovare reclute in buona salute per schistosomiasi, quasi 2 miliardi, le forze armate e polizia. milioni da geoelmintiasi. Lincidenza della Gli Stati Uniti hanno fatto giardiasi è di 500.000 casi allanno registrare 1,2 milioni di sieropositivi. e la prevalenza dellamebiasi è di di nuovi contagi nell'ultimo anno Gli Usa, comunque, restano uno dei circa 50 milioni con 70.000 casi Paesi a più alta sopravvivenza, grazie di morte ogni anno. Le malattie diarroiche di diversa all'uso massiccio di antiretrovirali. 140 mila i nuovi eziologia causano ogni anno la morte di oltre 2 milioni contagi in America Latina, dove i sieropositivi sono di bambini al di sotto i 5 anni. complessivamente 1,6 milioni. Nel mondo circa 42 milioni di persone sono malate di AIDS e molte di più quelle viventi con linfezione 30.05.2006 Dall'ultimo rapporto Unaids un quadro da HIV. I numeri del rapporto UNAIDS 2004 segnalano dettagliato della diffusione del virus. quasi 5 milioni di nuove infezioni, la metà delle quali Nell'ultimo quarto di secolo si contano 65 milioni in Africa sub-sahariana, con più di 3 milioni di morti di infetti e 25 milioni di vittime dell'Aids; solo nell'ultimo in un anno. anno il virus ha ucciso 2,8 milioni di persone con 4,1 LAIDS intanto, continua a banchettare in Africa milioni di nuovi contagi. Attualmente i sieropositivi e si è aperto nuove strade anche ad Est. Del tutto fuori e i soggetti con Aids conclamato sono 38,6 milioni. 25 2,8 4,1 pugliasalute - quarantasei - novembre 2006 Cresce invece il numero dei malati che fa uso di farmaci antiretrovirali: 1,3 milioni di persone vi hanno fatto ricorso nel 2005. Qualche buona notizia, comunque, c'è: nell'ultimo anno il tasso di incidenza dell'Hiv - ossia il rapporto tra le persone infettate e la popolazione mondiale - si è stabilizzato, fatta eccezione per alcune regioni del mondo, in cui i valori sono ancora molto alti e in preoccupante crescita, anche in Paesi come Algeria, Iran, Libia e Marocco. Epidemiologia in Italia 3.500 NUOVI CASI L'ANNO IN ITALIA- Febbraio 2005 MILANO - Il numero di sieropositivi cresce al ritmo di "3.500 l'anno, uno zoccolo duro sotto il quale non riusciamo a scendere. L'età media della prima infezione aumenta. E accanto ai giovani alle prime esperienze sessuali, che vanno in discoteca e tra un ballo, un bicchiere e una pasticca di troppo si cimentano in rapporti sessuali non protetti, ci sono sempre piu adulti o addirittura anziani: 50, 60 e perfino 70enni che, annoiati dalla solita vita di coppia, decisono di 'sperimentare' avventure extra-coniugali. Magari all'estero: in Brasile, Thailandia o nei Paesi dell'Est, e poi tornano a casa rischiando di contagiare la partner di sempre. "l'Aids è sempre più una malattia a trasmissione sessuale: nella maggior parte dei casi l'infezione viene contratta durante il rapporto sessuale, per lo più eterosessuale, ma anche omosessuale. E' ormai marginale, invece, la quota di sieropositivi venuti in contatto con l'Hiv perchè tossicodipendenti". Da una ricerca della Società italiana di ginecologia e ostetricia, su 1000 studentesse delle superiori, fra i 14 e i 16 anni d'età, si evince che le ragazzine sanno poco delle malattie che si trasmettono per via sessuale. Solo la metà delle intervistate dichiara di conoscere altre malattie all'infuori dell'Aids, come candida, vaginiti e condilomi. Le riviste e le amiche costituiscono la fonte principale di informazione Emerge che per molte ragazze qualunque tipo di anticoncezionale sia considerato efficace come strumento di prevenzione delle Malattie sessualmente trasmissibili. Il dato incoraggiante della ricerca è che quasi il 90% delle ragazze vorrebbe piu' informazione su questi temi a scuola, coinvolgendo magari un esperto esterno. Per accrescere la cultura preventiva potrebbe in effetti essere utile estendere a tutte le scuole secondarie la presenza di sessuologhe all'interno dei CIC (sportelli di informazioneconsulenza presenti negli istituti superiori). Per l'anno scolastico 2003-2004 il progetto "Missione salute", nato dalla stretta collaborazione tra Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca e Ministero della Salute, costituisce una prima importante iniziativa di formazione ed informazione preventiva rivolta agli studenti: un'opera di sensibilizzazione che, ripetuta negli anni con l'impegno e l'attenzione degli operatori scolastici, potrà contribuire a ridurre l'adozione di comportamenti a rischio da parte dei giovani. Che cosè lHIV? L'HIV (Human Immunodeficiency Virus) è classificato nell'ambito dei retrovirus aventi l'RNA come acido nucleico. pugliasalute Ha una dimensione di 100-110 nanometri, la parte interna è formata dal nucleocapside, nel quale è contenuto l'RNA virale associato all'enzima trascrittasi inversa. Questo enzima svolge un ruolo chiave nell'infezione: consente la produzione del DNA a partire dalle molecole di RNA. Le difese naturali Sono rappresentate dalle cellule del sistema immunitario. Gli anticorpi si formano nei primi giorni e consentono di controllare lo sviluppo della malattia per diversi anni. Il virus tende poi a modificarsi e a sfuggire al controllo, fino ad un completo esaurimento delle difese dell'organismo. Lo sviluppo della malattia: 1. Fase acuta o Subacuta: infezione primaria 2. Fase cronica: infezione "silente", senza segni clinic 3. Fase terminale: AIDS conclamato Sintomatologia 1. Fase acuta Si manifesta subito dopo il contagio. Nella grande maggioranza dei casi gli anticorpi si sviluppano e possano essere rilevati dopo un periodo variabile tra uno e sei mesi (periodo di latenza). In rari casi gli anticorpi possono essere messi in evidenza solo dopo sei mesi. Gli elementi clinici comprendono un aumento lento, ma progressivo dei linfonodi del collo, nelle ascelle e nell'inguine. In alcuni casi si va incontro ad una sindrome similmononucleosica: Faringite, febbre, astenia cefalea, sonnolenza. In questa fase il soggetto diviene "sieropositivo" ed è portatore del virus e in grado perciò di infettare altre persone. 2. Fase cronica Si tratta di un periodo, anche della durata di diversi anni, in cui non si manifestano segni clinici. In molti casi si verifica un ingrossamento permanente dei linfonodi. 3. Fase terminale Si caratterizza da un periodo (ARC - Condizione correlata all'AIDS) con alcuni sintomi tipici: febbre, diarrea a carattere persistente o recidivante, ingrossamento delle ghiandole linfatiche. A causa poi del forte indebolimento delle difese immunitarie, si sviluppano delle "infezioni opportunistiche" (virus, parassiti, funghi e batteri che normalmente non - quarantasette - novembre 2006 causerebbero nessun problema, ma che diventano molto pericolosi a causa della distruzione del suo sistema immunitario. Linfezione opportunistica più frequente é la polmonite da Pneumocystis carinii). Quali sono i sintomi dell'infezione HIV e dell'AIDS che rappresentano una spia? Le persone infette dall'infezione HIV potrebbero non presentare nessun sintomo. Ci vogliono 10 anni o più tra l'infezione HIV e la diagnosi dell'AIDS. Ora, con i progressi nella terapia, questo ritardo di tempo può essere prolungato. L'infezione inizia con il legame tra virus e recettore di membrana. I linfociti T con recettore CD4 sono le cellule preferibilmente infettate dal virus e ciò causa lo stato di immunodeficienza presente nella fase terminale della malattia: - la continua deplezione dei linfociti CD4 e la loro disfunzione causano la comparsa di malattie alcune delle quali dovute ad infezioni opportunistiche mentre le altre sembrano dovute allo stato di infezione cronica da HIV. Tra le più frequenti si ricordano: - linfoadenopatia generalizzata, - lesioni orali quali mughetto, leucoplachia (forse per azione del virus Epstein-Barr) ed ulcere aftose - herpes Zooster herpes Zooster sospetta un'azione diretta del virus sui megacariociti. Periodo finestra Il periodo finestra dura mediamente 4-6 settimane, ma può durare fino a 6 mesi, anche se, nella stragrande maggioranza dei casi dura meno di 3 mesi. Una volta che i sintomi iniziano a svilupparsi, essi possono includere: un inspiegabile perdita di peso che dura almeno un mese diarrea per diverse settimane o più uno strato bianco sulla lingua ghiandole allargate o infiammate nel collo, nelle ascelle e/o in altre parti del corpo una tosse che persiste per più di un mese febbre persistente e/o sudore nella notte infezioni vaginali persistenti. Poiché questi sintomi possono essere causati da altre malattie, un esame deve essere eseguito per confermare la presenza dell'HIV. Patogenesi Come agisce il virus HIV-1 Il bersaglio del virus HIV-1 è uno specifico recettore presente nel linfocita T chiamato CD4. Il virus penetra nell'interno della cellula attraverso il rivestimento esterno e l'RNA per mezzo dell'enzima trascrittasi inversa viene trascritto in forma di molecola di DNA. Parte del DNA virale si inserisce nel materiale genetico della cellula e dà origine ad altre particelle virali. Le principali cellule bersaglio del virus HIV-1 sono i linfociti, i macrofagi e alcune cellule del sistema nervoso centrale. pugliasalute Modalità di trasmissione Sessualmente. La maggior parte delle infezioni del virus dell'HIV avvengono attraverso rapporti sessuali non protetti. La trasmissione sessuale può insorgere quando c'è contatto fra le secrezioni sessuali di un partner infetto con le mucose di retto, genitali o bocca dell'altro. Sangue e suoi derivati. Questa via di trasmissione è particolarmente importante per gli utilizzatori di droghe intravenose, emofiliaci e riceventi di sangue e suoi derivati. Gli operatori del settore sanitario (infermieri, tecnici di laboratorio, dottori etc) sono anche coinvolti, sebbene più raramente. Sono interessati da questa v i a d i trasmissione anche chi pratica o si fa praticare tatuaggi e piercing. Madrefiglio. La trasmissione del virus da madre a figlio può accadere in utero durante le ultime settimane di gestazione, e alla nascita. Anche l'allattamento a l seno presenta un rischio di infezione per il bambino. In assenza di trattamento, il tasso di trasmissione tra madre e figlio è del 20%. Tuttavia, dove un trattamento è disponibile, combinandolo con la possibilità di un parto cesareo, il rischio è stato ridotto all'1%. L'HIV è stato trovato nella salive e urina di individui infetti, ma visto la bassa concentrazione del virus in questi - quarantotto - novembre 2006 liquidi biologici, il rischio di trasmissione è considerato trascurabile. Non trasmissibilità HIV Una persona non può acquisire l'HIV tramite: contatto sociale ordinario scambio di vestiti,di cibo e di utensili per mangiare sfioramento e strette di mano bacio e abbraccio sedili del water punture di insetti lacrime, saliva, sudore vivere o lavorare con una persona infetta dallhiv Stadiazione 1990, l'OMS ha raggruppato i diversi tipi di casi definendo una scala per i pazienti affetti da HIV. Questa è stata aggiornata nel settembre del 2005. Stadio I: l'infezione da HIV è asintomatica Stadio II: include minori manifestazioni mucocutanee e ricorrenti infezioni del tratto respiratorio superiore Stadio III: include diarrea cronica prolungata per oltre un mese, gravi infezioni batteriche e tubercolosi Stadio IV include infiammazione del cervello, di esofago, trachea, bronchi o polmoni; queste patologie sono usate come indicatori dell'AIDS. Prevenzione Durante i rapporti sessuali il solo profilattico, che può essere maschile o femminile, può ridurre, le possibilità di contrarre l'HIV. Deve però essere utilizzato durante tutto il rapporto in caso di partner o la cui sieropositività non è conosciuta, come può avvenire per rapporti occasionali. Adottare questi metodi di prevenzione ha causato però in alcune regioni controversie e difficoltà. Alcuni associano queste difficoltà come conseguenza della forte influenza della Chiesa che si oppone fermamente all'utilizzo dei preservativi. Il profilattico maschile è la sola più efficiente tecnologia che riduce la trasmissione sessuale dell'HIV ed altre infezioni sessualmente trasmesse. Affinché sia efficiente deve essere utilizzato correttamente durante ogni atto sessuale. Il profilattico femminile è un'alternativa a quello maschile. E' più largho dei preservativi maschili ed è progettato per essere inserito in vagina. Dunque Usate il preservativo di lattice o di poliuretano durante i rapporti sessuali Limitate il numero di partner Evitate di scambiare le siringhe, droghe e arnesi per la droga Evitate di fare sesso con partner che hanno comportamenti rischiosi Evitate di usare strumenti di foratura della pelle che non sono stati disinfettati Se lavorate presso strutture sanitarie, seguite sempre delle precauzioni ordinarie Ricordate: non potete dire se qualcuno è infetto dall'HIV soltanto guardandolo. pugliasalute Dove può essere eseguito il Test HIV Il test ELISA, eseguito privatamente, con l'impegnativa del medico, ha un costo modesto che si aggira sui 15-20 euro, ma, come prevede la legge, presso alcune strutture pubbliche può essere effettuato gratuitamente, anonimamente e senza impegnativa del medico. In ogni caso, anche quando il test non è anonimo, è strettamente confidenziale, cioè il nome non viene pubblicizzato in alcun modo. Inoltre, questo test è diffusissimo e un qualunque grosso centro di analisi, non necessariamente specializzato in infettivologia, consente di effettuarlo. Il test può essere eseguito: nelle strutture pubbliche e private dove si effettuano prelievi nei Reparti Malattie Infettive degli Ospedali pubblici, anche senza impegnativa del medico nei Centri di cura delle M.S.T. (Malattie Sessualmente Trasmissibili), dove, spesso, non viene richiesta l'impegnativa del medico. Usa/decisione storica: Il test per lHIV è negli esami di routine- 25.09.2006 Decisione storica dei CDC degli USA: tutti gli adulti e gli adolescenti dai 13 ai 64 anni devono fare il test per lHIV almeno una volta. Inoltre le persone che appartengono a categorie a rischio dovrebbero farsi il test almeno una volta allanno. Queste disposizioni servono per evitare diagnosi tardive, per le quali le terapie possono essere meno efficaci. "Le implicazioni della conoscenza dello status di HIV-positività", commenta il direttore dei CDC, "sono di salute pubblica: conoscere significa proteggere se stessi, il partner, gli altri". Annullata la procedura del consenso informato specifico per il test dellHIV: tutto sarà immesso nel consenso per gli esami di routine. Come per altre patologie, verrà dato un messaggio generale del tipo: si effettua questo esame per la tua salute e la salute di chi ti circonda. - quarantanove - * Primario Ematologia ** Responsabile Infettivologo *** Epidemiologo Osp. Casa Sollievo della Sofferenza IRCCS novembre 2006