PEDAGOGIA INTERCULTURALE E DELLA CITTADINANZA secondo semestre 2014-2015 ©Prof. Sandra Chistolini Calendario del secondo semestre 02.03.15 Lez 16° 03.03.15 Lez 17° 09.03.15 Lez 18° 16.03.15 Lez 19° 17.03.15 Lez 20° 23.03.15 Lez 21° Kersch...fap. 32 24.03.15 Lez 22° Kersch...fap. 125 30.03.15 Lez 23° Kersch...fap 199 31.03.15 Lez 24 Convegno AnB 13.04.15 Lez 25 Walzer 20.04.15 Lez 26 Walzer 21.04.15 Lez 27 Walzer 27.04.15 preparazione II verifica 28.04.15 seconda verifica scritta 04.05.15 commento II verifica 05.05.15 seconda verifica scritta NF 11.05.15 recupero I verifica F e NF Inizio delle lezioni 02.03.2015 • Il collegamento con il primo semestre • Le ricerche in corso: Albania (tolleranza), Cina (i valori) due campioni internazionali significativi • La metodologia dello studio: interazione di prospettive di analisi e incontro di piani di studio e di ricerca • Il documento d’indirizzo • CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano • I testi di studio • Convegno del 31.03.15 Asilo nel Bosco anche in collegamento streaming • Cittadinanza e Costituzione a scuola: il giornale dei bambini (cfr. Intervista del 26.02.2015 rilasciata al Giornale dei ragazzi di Monza disponibile nel sito della docente) Collegamento con il primo semestre Le tematiche - Intercultura Cittadinanza Migrazione Pace Tolleranza Incontro dell’Università con l’Associazione e la Scuola • L’obiettivo prioritario del collegamento è quello di conoscere quanto esiste, rifletterci insieme e creare nuovi percorsi di proposta pedagogica per i bambini. • Il tema sul quale lavoreranno gli studenti universitari ha come titolo Trasformiamo la tolleranza in cittadinanza attiva: promuovere la partecipazione, educare alla solidarietà. Il percorso prevede la definizione della tolleranza in termini nuovi; vale a dire, come cittadinanza attiva solidale e partecipata. Dal concetto di tolleranza come sopportazione passiva, si vuole passare al concetto di tolleranza come apertura alla conoscenza dell’altro, stabilendo relazioni di solidarietà e di partecipazione. • Il percorso sarà articolato in due sezioni della partecipazione (Scuola dell’infanzia) e della solidarietà (Scuola elementare). Tre momenti di studio e ricerca I - Seminario nel Laboratorio di Pedagogia della cittadinanza e della convivenza civile II - Attività, collegamento interattivo Università e Scuola Insegnante scelta conduce il lavoro nella sua classe e se possono gli studenti partecipano III - Convegno finale - l’Associazione Cittadinanzattiva presenta i nuovi vincitori del Premio “Vito Scafidi” edizione 2015 - La Scuola presenta quanto realizzato - Gli studenti del corso di Pedagogia interculturale e della cittadinanza (PIC) partecipano con un proprio contributo CiCe DEED Italiano Enciclopedia http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm Ross, A., Berg, W., Dooly, M., Ernst-Vintila, A., and Étienne, R. (eds) (2012) CiCe Democratic Educators Encyclopedic Dictionary www.cicedeed.eu • CiCe DEED Italiano Enciclopedia in Italiano • Mini Enciclopedia in lingua italiana sull’uso delle parole cittadino, cittadinanza, legalità; nazione, Stato, Paese, etnia, identità; comunità e società; solidarietà e diritti; altri, minoranze, stranieri e migranti. • Questa enciclopedia riguarda l’uso italiano* di termini come cittadino, cittadinanza, legalità, nazione, Stato, Paese, etnia, identità, comunità e società, solidarietà e diritti, altri, minoranze, stranieri e migranti, con particolare riferimento all’educazione e alla pedagogia. L’enciclopedia è composta da voci significative presentate in modo descrittivo della situazione attuale. Il dizionario fa parte di una sezione separata con le parole chiave spiegate secondo il loro uso nell’enciclopedia. Le voci dell’enciclopedia e del dizionario corrispondono, per quanto possibile, a termini analoghi, o ampiamente equivalenti, che si trovano in un certo numero di altre lingue europee. CiCe Children’s Identity and Citizenship in Europe • Erasmus Academic Network, supported by the European Commission’s Lifelong Learning Programme. • We are a network of about 100 higher education institutions, from 30 countries in Europe. We all share an interest in the way in which children and young people learn about citizenship in the European context, and how they construct their identities. The courses we teach in our universities and colleges, and the research we undertake, are concerned with the way that individuals, from birth to late teens, understand and learn about social, political and economic affairs. Our network helps to create a European approach to these matters as part of a European Higher Education Area. - G. M. Kerschensteiner, L' educazione dell'uomo e del cittadino, a cura di Mauro Laeng, La Scuola, Brescia1965 - M. Walzer, Sulla tolleranza, Laterza, Roma Bari, 1998 - Costituzione della repubblica italiana,http://www.governo.it/Governo/Costituzi one/CostituzioneRepubblicaItaliana.pdf Documenti on line. Materiali indicati in aula. Susana verrà da noi il 24.03.2015 Susana Gonçalves Directora (CInEP) Centro de Inovação e Estudo da Pedagogia no Ensino Superior Coimbra Professora Coordenadora, Departamento de Educação (ESEC) Escola Superior de Educação de Coimbra / Polytechnic of Coimbra, Dept. of Education Coimbra Portugal Susana ci scrive: “My goal is to visit museums, galleries, institutions, associations and neighborhoods related to immigrants, multiculturalism and art as an expression of intercultural dialogue. Maybe you could help me with some ideas on what to visit” All’opera: come possiamo accoglierla? La tolleranza a scuola Che cosa e come i bambini vivono la tolleranza, la solidarietà, la partecipazione nell’ambiente scolastico? Il documento d’indirizzo e la tolleranza DdI 2009 Il bambino a scuola Lettura in chiave di tolleranza 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. Il diritto di parola: parlare Il dovere all’ascolto: ascoltare Apprendere a vivere insieme Formulare la propria idea e accogliere anche l’idea del compagno Vissuto del bambino p.2, p.6 Vissuto della maestra p.2 Valori morali p. 3 Organizzazione, ambiente della scuola p.3, p. 6 9. La spiritualità che ci unisce pp. 5. 6. 7. 8. 9. Biografia e talenti del bambino L’esperienza con questo bambino Attenzione a sé stessi e agli altri Una scuola piacevole di qualità La lettera del bisnonno: riconoscimento 10. La Costituzione p. 4 e p. 9 11. Scuola-comunità 10. Il disegno della vita quotidiana: muoversi verso 11. Sollecitudine Esercizio dei diritti p.2 Esercizio dei doveri p.2 Curricolo esplicito p.2 Curricolo implicito p.2 e p. 9 5. 6. 7. 8. 3-4 La dimensione europea dell’educazione Tolleranza è lo sforzo per pensare bene e la condizione per vivere insieme (Primo Mazzolari) Da quello che si può vedere come azione dei bambini alla definizione della tolleranza vissuta a scuola quale costruzione della comunità scolastica e sociale. Punto di arrivo sono: dignità umana, identità e appartenenza, alterità e relazione, partecipazione. TRE COROLLARI PEDAGOGICI: riconoscere, inventare, interpretare • Non valutiamo. In questo momento riconosciamo. • E poi inventiamo situazioni a partire dal vissuto dei bambini. Es.: Piazza di Spagna... tu che ne pensi? Non c’è bisogno di una situazione formale basta anche porre la domanda in corridoio o a mensa o in giardino qualora se ne presentasse l’opportunità. • Interpretiamo i movimenti del bambino. Il dizionario che usiamo • CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm Monaco 1854-1932 Collocazione pedagogica LA PEDAGOGIA NELL’EUROPA CONTEMPORANEA: LE ORIGINI DEL RINNOVAMENTO DELLA SCUOLA Le scuole nuove, fine 1800 inizio del 1900 - Il movimento per il disegno espressivo con August Julius Langbehn, Rembrandt educatore, 1890 - Il movimento per la musica con Ludwig Gurlitt - La pedagogia del luogo natio Heimatkunde con Berthold Otto Focolari dell’educazione in campagna Uccelli migratori - Scuole di Wichersdorf Scuole dell’Odenwald Piano di Jena di Peter Petersen Scuola di lavoro di Monaco di Baviera di Georg Michael Kerschensteiner - In Austria, Otto Gloeckel - Landerziehungsheime , Case o focolari di educazione in campagna di Hermann Lietz Scuola di Abbotsholme di Cecil Reddie Abbotsholme (Derbyshire) 1889 Georg Michael Kerschensteiner Insegnante di matematica, fisica, scienze naturali Assessore alla pubblica istruzione, Ispettore scolastico, infine docente universitario Educatore e pedagogista Dall’intuizione alla definizione di una concezione generale dell’educazione Concetto di scuola del lavoro: dal libro al lavoro Tre temi fondamentali: Scuola Società Cultura RINNOVAMENTO TRASFORMARE LA SCUOLA PRIMARIA DA BUCHSCHULE (SCUOLA LIBRESCA) A ARBEITSCHULE (SCUOLA DEL LAVORO) DOVEVA PRELUDERE IL RINNOVAMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA, DELLE SCUOLE PROFESSIONALI, DELLE SCUOLE COMPLEMENTARI SERALI, FESTIVE, INFRASETTIMANALI IN POCHI ANNI A MONACO SORSERO 52 NUOVE GEWERBESCHULEN (SCUOLE DI MESTIERE) SCUOLA La partecipazione della persona mediante il lavoro alla vita della società SOCIETÀ CULTURA Primo tema la SCUOLA Camminare con i tempi DALLA SCUOLA Libresca Passiva Meccanica Monotona Di rappresentanza Che separa contadini da intellettuali (chi usa la zappa, e chi esercita le professioni liberali) Della retorica e della dialettica per le carriere socialmente più alte ALLA SCUOLA Attiva Dell’entusiasmo Della spontaneità produttrice Aperta al futuro Della partecipazione Che educa a diventare membro operante Del bambino che si misura con il mondo, la natura, gli uomini Che unisce il contadino e l’intellettuale (il lavoro è bene comune quello di chi fabbrica un oggetto come quello di chi traduce n libro ) Che prepara tutti attraverso il lavoro NASCE IL PARADIGMA PEDAGOGICO DELLA SCUOLA DEL LAVORO La scuola del lavoro È scuola del riscatto di chi lavora con le mani che non va isolato, ma apprezzato È scuola dell’umanesimo perché si fonda sul valore umano del lavoro È scuola che forma ad una idea nuova di lavoro La concezione del lavoro Non è avvilente Non è esecutivo Non è meccanico È consapevole È produttivo È utile È necessario Il lavoro produttivo impegna tutte le risorse della persona Caratteri del lavoro 4 fasi - Coscienza del problema: scoperta e superamento delle difficoltà - Progetto di un piano di lavoro - Esecuzione del piano - Autocritica con verifica del risultato raggiunto rispetto allo scopo LAVORO PRODUTTIVO • È oggettivazione mentale • Rappresenta il pensiero in concreto • Fa vedere i calcoli se sono giusti o meno • Permette l’autocorrezione da parte di chi lo compie non richiede un valutatore esterno • Educa la disciplina dell’obiettività e all’autogoverno IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO A scuola si procede con l’attivazione graduale dell’insegnamento teorico (disegno, scienze) e con l’introduzione del lavoro manuale «soltanto dal lavoro in comune si svolge il senso di compiti comuni, il senso della necessità della subordinazione a scopi comuni» IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO è attività educativa e non ricreativa o ausiliare spirituale oltre che psicofisica creatrice di un atteggiamento oggettivo formatrice della coscienza che rende la scuola una comunità di lavoro Modalità • Ognuno lavora secondo le proprie forze • Non c’è imposizione del compito • Si comprende che il senso della vita è servire e non comandare • Servire la comunità diventa motivo che ispira le relazioni sociali, familiari e si ritrova nella vita adulta così come nella relazione metafisica dell’uomo con il tutto e con il principio divino delle cose Secondo tema la SOCIETÀ GLI UOMINI SI ASSOCIANO PER RAGGIUNGERE DEGLI SCOPI La società si basa su un ordinamento giuridico leggi, emanate e rispettate dalla popolazione di un territorio Società politica Stato Prime società famiglia scuola Fino alla società statale PROGRESSIVA CRESCITA DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA PARTECIPAZIONE Come si capisce se la sua consapevolezza è cresciuta? Dal suo contributo come cittadino espresso nel lavoro coordinazio ne rispetto delle attività ANTICIPA L’ESPERIENZA SOCIALE ADULTA superam ento degli egoismi Ruoli e funzioni La comunità di lavoro scolastica Division e dei compiti Integrazi one degli sforzi Stato Garantisce la conservazione e lo sviluppo delle persone che di esso fanno parte Se tutti obbedissero alle leggi che assicurano il bene comune, basterebbe la coscienza individuale Di fatto non tutti rispettano le leggi, quindi lo Stato deve garantire le persone Stato si realizza in forme Meno perfette Stato di potenza Machtstaat Equilibrio tra forza ed astuzia Più perfette Stato di diritto Rechtstaat Basato su ragione Cultura, civiltà Educazione civica - Educa i cittadini al servizio dello Stato di cui fanno parte - Si tratta di un servizio illuminato e responsabile non meccanico e cieco - I cittadini contribuiscono alla trasformazione, al perfezionamento dello Stato nel quale vivono - Lo Stato diventa comunità di cittadini che non ha bisogno di potere coercitivo Cittadini «apprendono e si persuadono che la libertà è la facoltà di disciplinarsi da sé per non venire disciplinati dagli altri» Come l’educazione muove da una iniziale eteronomia verso l’autonomia, la migliore educazione è quella che rende sempre più inutile l’educatore Parallelismo pedagogico Così la moralizzazione della società rende sempre più inutile lo Stato come costrizione e dominio Il concetto di cittadino utile «Ciascuno contribuisce alla vita dello Stato e alla sua moralizzazione nella misura in cui non si isola egoisticamente, né approfitta parassitariamente dell'altrui lavoro, ma si fa a sua volta ‘cittadino utile’. Naturalmente, bisogna guardarsi da ogni concezione restrittiva del lavoro come dell'utilità sociale: anche la pura attività teorica, o contemplativa, può essere autentico lavoro e può ravvivare di sé un'intera civiltà. Quel che conta, in ogni caso, è che tutti si rendano consapevoli di dover soddisfare un impegno indeclinabile: la via all'uomo ideale passa attraverso il cittadino utile: nel senso che nessuno di noi è fatto per vivere fuori del tempo e dello spazio, mentre ciascuno realizza se stesso appunto nelle forme storiche concrete, che costituiscono la sua irripetibile ‘situazione’ di vita, e che lo pongono in rapporto d'interscambio con i suoi simili. Gli stessi contenuti culturali partecipati da più persone sono specificati nelle varie professioni Terzo tema la CULTURA È vincolo unitario dell’esistenza storica della società CULTURA La tradizione è oggettivazione dei beni di civiltà e di cultura Gli uomini entrano nella cultura e ad essa partecipano di generazione in generazione I BENI DI CIVILTÀ O DI CULTURA SONO MODI DI ATTUAZIONE DELLE POSSIBILITÀ INTRINSECHE ALL’UOMO QUELLO CHE È EMPIRICO E A POSTERIORI HA UN FONDAMENTO NELL’ORDINE TRASCENDENTALE A PRIORI SONO ASPETTI DELLA REALTÀ VALIDI UNIVERSALMENTE SONO CIOÈ VALORI (VERITÀ, BELLEZZZA, BONTÀ, GIUSTIZIA) I VALORI SUPERANO I FATTI SONO SOVRASTORICI E PERENNI E SI TROVANO NEI SISTEMI CULTURALI I FATTI REALIZZANO I VALORI IN MODO PIÙ O MENO PERFETTO COME GLI UOMINI ACCEDONO AI BENI CULTURALI CHE EREDITANO DALLA TRADIZIONE? Attraverso l’educazione i valori sono assimilati, fecondati, prodotti espressi in beni di cultura. BILDUNG Il discorso confluisce nel concetto di Bildung, la cultura in senso soggettivo o formazione culturale. La cultura rivive nelle persone che la assimilano e la fecondano. L’atto formativo si realizza nell’equilibrio tra soggetto ed oggetto tra la persona e il valore. Cultura formativa • È nei beni di cultura • La struttura spirituale dei beni è adeguata alla struttura individuale dello sviluppo • Il piano educativo seleziona i contenuti della cultura per dare a tutti la possibilità di trovare la risposta alle proprie aspettative • Offrire valori accessibili e comprensibili al bambino Parte prima La scuola di lavoro Studia il rapporto della scuola alla vita attraverso il lavoro La scuola pone il lavoro sociale creativo al centro dell’opera educativa La scuola di lavoro 1. Cultura generale o professionale? P. 5 2. Il lavoro creativo e il suo valore educativo P.13 3. Il problema dell’educazione del popolo P. 33 4. Scuola del lavoro scuola dell’avvenire P. 47 APPROFONDIMENTI CON UNA ATTIVITÀ DI RICERCA • • • • TOLLERANZA RILEVAZIONE A SCUOLA INDIRIZZI PER SUSANA POSTER MIUR APPROFONDIMENTI CON UNA ATTIVITÀ DI RICERCA L’approfondimento riguarda la scelta di ogni studente di una attività di ricerca da svolgere prima della seconda verifica scritta. Il materiale di base è distribuito in aula con passaggio di file memorizzati sulla chiavetta usb. Dal 30.03.15, secondo una scelta casuale, gli studenti potranno presentare in aula la propria ricerca. Nella seconda verifica scritta gli studenti fanno riferimento all’approfondimento. Kerschensteiner fino a p. 32 La scuola di lavoro • Cultura generale o professionale? • Il lavoro creativo e il suo valore educativo Cultura generale o professionale? concreta tempi storica Connotazione della cultura luoghi popolo epoca Essenza degli uomini? è formazione Vita nazionale Beni intellettuali Essenza degli uomini Sono parte di un popolo Beni morali Radicata nella propria epoca Realizzazione della personalità e concetto di socialmente utile • In relazione con gli altri • La condivisione dei beni culturali che chiamiamo PATRIMONIO CIVILE SERVIZIO SOCIALE La formazione è Una: professionale e generale Nasce dall’interiorità Va dall’utile all’ideale Alla portata dell’uomo: vi sono le condizioni intese come volontà di realizzazione • Ogni uomo contribuisce alla nazione, anche il più modesto, perché è uomo completo • • • • Riconoscere il lavoro Ognuno deve saper fare il proprio lavoro Compito della formazione Rafforzare giudizio volontà energia Esercitarlo Non è isolata Artificiale meccanica Non è solo apprendime nto di una tecnica Educazione al compito La professione è conseguime nto di un bene comune è legame con gli altri Interdipend enza dei lavori Il richiamo a Goethe Educazione alla vita pratica Il principio dell’amore del mondo dell’uomo di Dio Pedagogia della personalità costruzion e Compare il tutto attività vocazione Amare la propria professione • • • • • Per migliorarla Coltivare l’intelletto Nobilitare il carattere Elevare i piaceri Le idee vengono dall’interiorità Il lavoro creativo e il suo valore educativo • • • • • • Risveglio delle forze interiori Esperienza personale Energia creatrice che nasce dall’interiorità Progressivo sviluppo del contenuto psichico spirituale Lavoro spirituale è creazione dell’interno: prima fase Lavoro creativo rappresentato all’esterno: seconda fase Che apprendiamo come informazione sapere Che conquistiamo come esperienza Meccanico capacità che si apprende Valori conosciuti potere Autonoma Attitudini naturali Crea valori Meccanico capacità che si apprende Valori conosciuti potere Autonoma Attitudini naturali Crea valori Potere Sapere Apprendimento+ attitudini Informazione+conquista A scuola l’insegnante istruisce ed educa Il lavoro creativo: bene culturale INSEGNAMENTO Muscolare: sforzo A T T I V I T À Forza per spostamento: prodotto Economico: utile IL GIOCO non è LAVORO SPIRITUALE Il gioco: - forma pura di attività del bambino, senza scopo determinato - si esaurisce - le rappresentazioni e le associazioni sono involontarie - è esterno Il lavoro: - è disciplina - raggiunge degli scopi - non si esaurisce - si arricchisce - si rigenera - sede nello spirito - valore educativo e formativo - capacità e conoscenza - servizio, responsabilità e solidarietà Kerschensteiner fap 125 Il problema dell’educazione del popolo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Educazione morale Collaborazione creativa Cooperazione Le scuole nuove Esigenza dei fanciulli Il problema delle scuole professionali La scuola di lavoro La comunità scolastica Educazione del cittadino Educazione morale come educazione civica • Esercizio pratico ed abitudini (es. inglese) • Il concetto di servizio agli altri (il prossimo) • Educare la volontà (contro l’egoismo e per lo Stato) Collaborazione creativa • Su di essa si basa l’educazione del popolo • Educazione sociale e ai valori tramite l’associazionismo • Non si impone il dovere si educa l’interesse sociale Cooperazione • Parte della tradizione • Partecipazione alla vita pubblica • Amore per la comunità e per la patria Scuole nuove • Lietz, Dewey • comunità di lavoro • Scuole non di massa Scuole nuove • Lietz, Dewey • Esempi riusciti di comunità di lavoro • Scuole non di massa Scuole nuove • Lietz, Dewey • Esempi riusciti di comunità di lavoro • Scuole sperimentali non di massa Esigenza dei fanciulli e scuole professionali • La lezione teorica accanto alla lezione pratica • Far sperimentare il piacere del lavoro creativo come formazione del cittadino attivo Esigenza dei fanciulli, scuole professionali, del lavoro e di comunità • La lezione teorica accanto alla lezione pratica • Far sperimentare il piacere del lavoro creativo come formazione del cittadino attivo • Creare il sentimento di gioia per il lavoro • Educazione all’altruismo «trasformare le virtù dell’abitudine in virtù della consapevolezza, attraverso l’educazione civica» Educazione del cittadino nello stato moderno • Partecipazione a tutti gli organismi di governo • Responsabilità dell’amministrazione • Evitare la burocratizzazione e la centralizzazione delle funzioni • Maturità sociale Educazione del cittadino nello stato moderno • Partecipazione a tutti gli organismi di governo • Responsabilità dell’amministrazione • Evitare la burocratizzazione e la centralizzazione delle funzioni • Maturità sociale Scuola del lavoro scuola dell’avvenire • Il richiamo al concetto di leggi di natura di Pestalozzi: lo sviluppo spirituale segue quelle della natura, la scuola deve aprirsi all’intuizione come fondamento della conoscenza (p. 69), l’insegnamento è l’arte che aiuta la natura a realizzare il proprio sviluppo • Il concetto di attività spontanea del fanciullo non si associa all’educazione passiva • Scuola dello studio: risponde alla vita psichica del bambino (teoria e pratica) • La scuola deve nutrire socialmente (p. 49) • Imparare a vivere da cittadini vuol dire offrire possibilità di crescita sociale Critica alla scuola chiusa Non educa alla solidarietà sociale Predispone un ambiente artificiale Esclude l’esperienza personale e di gruppo Isola la conoscenza Rende i bambini introversi Deprime l’intraprendenza, l’indipendenza, l’autoaffermazione Non si rivolge alle energie creative del bambino Non favorisce la formazione del sentimento del servizio Non educa al lavoro comune necessario per comprendere il valore dei beni comuni • È scuola che annoia ed impigrisce • Non ha il laboratorio • • • • • • • • • Educazione civica significa • Formare alla appartenenza alla comunità dello Stato che si basa sull’equità e la giustizia • Educare al senso dello Stato, della comunità, della giustizia • Compito degli intellettuali • Educazione continua e permanente • Educazione disinteressata alla cosa pubblica, alla convivenza democratica • Ruolo formativo dei partiti politici • Educazione civica non è istruzione civica, le sole cognizioni non portano ad agire bene • Educazione civica non è educazione economica o tecnica, non basta se conducono al lavoro meccanico e all’individualismo • Cultura politica prevale sulla cultura dell’interesse, i valori generali sono superiori alle valutazioni soggettive • Educazione civica non si riassume nella educazione sociale: seguire le proprie inclinazioni eticamente orientate, che non procurino danno agli altri • Concetto di etica politica di Förster: coraggio morale e benevolenza altruistica (pp.96-102)