PEDAGOGIA INTERCULTURALE E DELLA

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PEDAGOGIA INTERCULTURALE E
DELLA CITTADINANZA
secondo semestre
2014-2015
©Prof. Sandra Chistolini
Calendario del secondo semestre
02.03.15 Lez 16°
03.03.15 Lez 17°
09.03.15 Lez 18°
16.03.15 Lez 19°
17.03.15 Lez 20°
23.03.15 Lez 21° Kersch...fap. 32
24.03.15 Lez 22° Kersch...fap. 125
30.03.15 Lez 23° Kersch...fap 199
31.03.15 Lez 24 Convegno AnB
13.04.15 Lez 25 Walzer
20.04.15 Lez 26 Walzer
21.04.15 Lez 27 Walzer
27.04.15 preparazione II verifica
28.04.15 seconda verifica scritta
04.05.15 commento II verifica
05.05.15 seconda verifica scritta NF
11.05.15 recupero I verifica F e NF
Inizio delle lezioni 02.03.2015
• Il collegamento con il primo semestre
• Le ricerche in corso: Albania (tolleranza), Cina (i valori) due
campioni internazionali significativi
• La metodologia dello studio: interazione di prospettive di
analisi e incontro di piani di studio e di ricerca
• Il documento d’indirizzo
• CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano
• I testi di studio
• Convegno del 31.03.15 Asilo nel Bosco anche in collegamento
streaming
• Cittadinanza e Costituzione a scuola: il giornale dei bambini
(cfr. Intervista del 26.02.2015 rilasciata al Giornale dei ragazzi
di Monza disponibile nel sito della docente)
Collegamento con il primo semestre
Le tematiche
-
Intercultura
Cittadinanza
Migrazione
Pace
Tolleranza
Incontro dell’Università con
l’Associazione e la Scuola
• L’obiettivo prioritario del collegamento è quello di conoscere quanto
esiste, rifletterci insieme e creare nuovi percorsi di proposta
pedagogica per i bambini.
• Il tema sul quale lavoreranno gli studenti universitari ha come titolo
Trasformiamo la tolleranza in cittadinanza attiva: promuovere la
partecipazione, educare alla solidarietà. Il percorso prevede la
definizione della tolleranza in termini nuovi; vale a dire, come
cittadinanza attiva solidale e partecipata. Dal concetto di tolleranza
come sopportazione passiva, si vuole passare al concetto di
tolleranza come apertura alla conoscenza dell’altro, stabilendo
relazioni di solidarietà e di partecipazione.
• Il percorso sarà articolato in due sezioni della partecipazione
(Scuola dell’infanzia) e della solidarietà (Scuola elementare).
Tre momenti di studio e ricerca
I - Seminario nel Laboratorio di Pedagogia della cittadinanza e
della convivenza civile
II - Attività, collegamento interattivo Università e Scuola
Insegnante scelta conduce il lavoro nella sua classe e se possono
gli studenti partecipano
III - Convegno finale
- l’Associazione Cittadinanzattiva presenta i nuovi vincitori del
Premio “Vito Scafidi” edizione 2015
- La Scuola presenta quanto realizzato
- Gli studenti del corso di Pedagogia interculturale e della
cittadinanza (PIC) partecipano con un proprio contributo
CiCe DEED Italiano Enciclopedia
http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm
Ross, A., Berg, W., Dooly, M., Ernst-Vintila, A.,
and Étienne, R. (eds) (2012) CiCe Democratic
Educators Encyclopedic Dictionary
www.cicedeed.eu
• CiCe DEED Italiano Enciclopedia in Italiano
• Mini Enciclopedia in lingua italiana sull’uso delle parole
cittadino, cittadinanza, legalità; nazione, Stato, Paese, etnia,
identità; comunità e società; solidarietà e diritti; altri,
minoranze, stranieri e migranti.
• Questa enciclopedia riguarda l’uso italiano* di termini come
cittadino, cittadinanza, legalità, nazione, Stato, Paese, etnia, identità,
comunità e società, solidarietà e diritti, altri, minoranze, stranieri e
migranti, con particolare riferimento all’educazione e alla
pedagogia. L’enciclopedia è composta da voci significative
presentate in modo descrittivo della situazione attuale. Il dizionario
fa parte di una sezione separata con le parole chiave spiegate
secondo il loro uso nell’enciclopedia. Le voci dell’enciclopedia e del
dizionario corrispondono, per quanto possibile, a termini analoghi, o
ampiamente equivalenti, che si trovano in un certo numero di altre
lingue europee.
CiCe
Children’s Identity and Citizenship in Europe
• Erasmus Academic Network, supported by the
European Commission’s Lifelong Learning Programme.
• We are a network of about 100 higher education
institutions, from 30 countries in Europe. We all share
an interest in the way in which children and young
people learn about citizenship in the European context,
and how they construct their identities. The courses we
teach in our universities and colleges, and the research
we undertake, are concerned with the way that
individuals, from birth to late teens, understand and
learn about social, political and economic affairs. Our
network helps to create a European approach to these
matters as part of a European Higher Education Area.
- G. M. Kerschensteiner, L' educazione dell'uomo
e del cittadino, a cura di Mauro Laeng, La
Scuola, Brescia1965
- M. Walzer, Sulla tolleranza, Laterza, Roma Bari, 1998
- Costituzione della repubblica
italiana,http://www.governo.it/Governo/Costituzi
one/CostituzioneRepubblicaItaliana.pdf
Documenti on line.
Materiali indicati in aula.
Susana verrà da noi il 24.03.2015
Susana Gonçalves
Directora (CInEP) Centro de
Inovação e Estudo da Pedagogia no
Ensino Superior Coimbra
Professora Coordenadora, Departamento de
Educação
(ESEC) Escola Superior de Educação de Coimbra /
Polytechnic of Coimbra, Dept. of Education
Coimbra Portugal
Susana ci scrive:
“My goal is to visit museums, galleries,
institutions, associations and neighborhoods
related to immigrants, multiculturalism and art
as an expression of intercultural dialogue.
Maybe you could help me with some ideas on
what to visit”
All’opera: come possiamo accoglierla?
La tolleranza a scuola
Che cosa e come i bambini
vivono la tolleranza, la
solidarietà, la partecipazione
nell’ambiente scolastico?
Il documento d’indirizzo e la tolleranza
DdI 2009 Il bambino a scuola
Lettura in chiave di tolleranza
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
Il diritto di parola: parlare
Il dovere all’ascolto: ascoltare
Apprendere a vivere insieme
Formulare la propria idea e
accogliere anche l’idea del
compagno
Vissuto del bambino p.2, p.6
Vissuto della maestra p.2
Valori morali p. 3
Organizzazione, ambiente
della scuola p.3, p. 6
9. La spiritualità che ci unisce pp.
5.
6.
7.
8.
9.
Biografia e talenti del bambino
L’esperienza con questo bambino
Attenzione a sé stessi e agli altri
Una scuola piacevole di qualità
La lettera del bisnonno:
riconoscimento
10. La Costituzione p. 4 e p. 9
11. Scuola-comunità
10. Il disegno della vita quotidiana:
muoversi verso
11. Sollecitudine
Esercizio dei diritti p.2
Esercizio dei doveri p.2
Curricolo esplicito p.2
Curricolo implicito p.2 e p. 9
5.
6.
7.
8.
3-4
La dimensione europea
dell’educazione
Tolleranza è lo sforzo per pensare bene e la condizione per
vivere insieme (Primo Mazzolari)
Da quello che si può vedere come azione dei bambini alla definizione
della tolleranza vissuta a scuola quale costruzione della comunità
scolastica e sociale.
Punto di arrivo sono: dignità umana, identità e appartenenza, alterità
e relazione, partecipazione.
TRE COROLLARI PEDAGOGICI: riconoscere, inventare, interpretare
• Non valutiamo. In questo momento riconosciamo.
• E poi inventiamo situazioni a partire dal vissuto dei bambini.
Es.: Piazza di Spagna... tu che ne pensi? Non c’è bisogno di una
situazione formale basta anche porre la domanda in corridoio o a
mensa o in giardino qualora se ne presentasse l’opportunità.
• Interpretiamo i movimenti del bambino.
Il dizionario che usiamo
• CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano
http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm
Monaco 1854-1932
Collocazione pedagogica
LA PEDAGOGIA NELL’EUROPA
CONTEMPORANEA: LE ORIGINI DEL
RINNOVAMENTO DELLA SCUOLA
Le scuole nuove, fine 1800 inizio del 1900
- Il movimento per il disegno espressivo con
August
Julius
Langbehn,
Rembrandt
educatore, 1890
- Il movimento per la musica con Ludwig Gurlitt
- La pedagogia del luogo natio Heimatkunde
con Berthold Otto
Focolari dell’educazione in campagna
Uccelli migratori
-
Scuole di Wichersdorf
Scuole dell’Odenwald
Piano di Jena di Peter Petersen
Scuola di lavoro di Monaco di Baviera di
Georg Michael Kerschensteiner
- In Austria, Otto Gloeckel
- Landerziehungsheime , Case o focolari di
educazione in campagna di Hermann Lietz
Scuola di Abbotsholme di Cecil Reddie
Abbotsholme (Derbyshire) 1889
Georg Michael Kerschensteiner
Insegnante di matematica, fisica, scienze naturali
Assessore alla pubblica istruzione, Ispettore scolastico, infine
docente universitario
Educatore e pedagogista
Dall’intuizione alla definizione di una concezione generale
dell’educazione
Concetto di scuola del lavoro: dal libro al lavoro
Tre temi fondamentali: Scuola Società Cultura
RINNOVAMENTO
TRASFORMARE LA SCUOLA PRIMARIA DA
BUCHSCHULE (SCUOLA LIBRESCA) A
ARBEITSCHULE (SCUOLA DEL LAVORO) DOVEVA
PRELUDERE IL RINNOVAMENTO DELLA SCUOLA
SECONDARIA, DELLE SCUOLE PROFESSIONALI,
DELLE SCUOLE COMPLEMENTARI SERALI,
FESTIVE, INFRASETTIMANALI
IN POCHI ANNI A MONACO SORSERO 52 NUOVE
GEWERBESCHULEN (SCUOLE DI MESTIERE)
SCUOLA
La partecipazione della persona
mediante il lavoro alla vita della
società
SOCIETÀ
CULTURA
Primo tema la
SCUOLA
Camminare con i
tempi
DALLA SCUOLA
Libresca
Passiva
Meccanica
Monotona
Di rappresentanza
Che separa contadini da
intellettuali (chi usa la
zappa, e chi esercita le
professioni liberali)
Della retorica e della
dialettica per le carriere
socialmente più alte
ALLA SCUOLA
Attiva
Dell’entusiasmo
Della spontaneità produttrice
Aperta al futuro
Della partecipazione
Che educa a diventare membro
operante
Del bambino che si misura con il
mondo, la natura, gli uomini
Che unisce il contadino e
l’intellettuale (il lavoro è bene
comune quello di chi fabbrica un
oggetto come quello di chi traduce n
libro )
Che prepara tutti attraverso il lavoro
NASCE IL PARADIGMA PEDAGOGICO DELLA SCUOLA DEL LAVORO
La scuola del lavoro
È scuola del riscatto di chi lavora con le mani che
non va isolato, ma apprezzato
È scuola dell’umanesimo perché si fonda sul
valore umano del lavoro
È scuola che forma ad una idea nuova di lavoro
La concezione del lavoro
Non è avvilente
Non è esecutivo
Non è meccanico
È consapevole
È produttivo
È utile
È necessario
Il lavoro produttivo
impegna tutte le
risorse della persona
Caratteri del lavoro
4 fasi
- Coscienza del problema: scoperta e
superamento delle difficoltà
- Progetto di un piano di lavoro
- Esecuzione del piano
- Autocritica con verifica del risultato raggiunto
rispetto allo scopo
LAVORO PRODUTTIVO
• È oggettivazione mentale
• Rappresenta il pensiero in concreto
• Fa vedere i calcoli se sono giusti o meno
• Permette l’autocorrezione da parte di chi lo compie
non richiede un valutatore esterno
• Educa la disciplina dell’obiettività e all’autogoverno
IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO
A scuola si procede con l’attivazione graduale
dell’insegnamento teorico (disegno, scienze) e con
l’introduzione del lavoro manuale
«soltanto dal lavoro in comune si svolge il senso di compiti
comuni, il senso della necessità della subordinazione a scopi
comuni»
IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO
è attività
 educativa e non ricreativa o ausiliare
 spirituale oltre che psicofisica
 creatrice di un atteggiamento oggettivo
 formatrice della coscienza
 che rende la scuola una comunità di lavoro
Modalità
• Ognuno lavora secondo le proprie forze
• Non c’è imposizione del compito
• Si comprende che il senso della vita è servire e
non comandare
• Servire la comunità diventa motivo che ispira
le relazioni sociali, familiari e si ritrova nella
vita adulta così come nella relazione
metafisica dell’uomo con il tutto e con il
principio divino delle cose
Secondo tema la
SOCIETÀ
GLI UOMINI SI ASSOCIANO PER
RAGGIUNGERE DEGLI SCOPI
La società si basa su un ordinamento giuridico
leggi, emanate e
rispettate dalla
popolazione di un
territorio
Società
politica
Stato
Prime società
famiglia
scuola
Fino alla
società
statale
PROGRESSIVA CRESCITA DELLA CONSAPEVOLEZZA
DELLA PARTECIPAZIONE
Come si capisce se la sua
consapevolezza è cresciuta?
Dal suo contributo come cittadino
espresso nel lavoro
coordinazio
ne
rispetto
delle
attività
ANTICIPA L’ESPERIENZA
SOCIALE ADULTA
superam
ento
degli
egoismi
Ruoli e
funzioni
La
comunità
di lavoro
scolastica
Division
e dei
compiti
Integrazi
one degli
sforzi
Stato
Garantisce la conservazione e lo sviluppo delle
persone che di esso fanno parte
Se tutti
obbedissero
alle leggi che
assicurano il
bene comune,
basterebbe la
coscienza
individuale
Di fatto non
tutti
rispettano le
leggi, quindi
lo Stato deve
garantire le
persone
Stato si realizza in forme
Meno
perfette
Stato di
potenza
Machtstaat
Equilibrio tra
forza ed astuzia
Più perfette
Stato di
diritto
Rechtstaat
Basato su
ragione
Cultura,
civiltà
Educazione civica
- Educa i cittadini al servizio dello Stato di cui
fanno parte
- Si tratta di un servizio illuminato e
responsabile non meccanico e cieco
- I cittadini contribuiscono alla trasformazione,
al perfezionamento dello Stato nel quale
vivono
- Lo Stato diventa comunità di cittadini che non
ha bisogno di potere coercitivo
Cittadini
«apprendono e si persuadono
che la libertà è la facoltà di
disciplinarsi da sé per non
venire disciplinati dagli altri»
Come l’educazione muove da una iniziale
eteronomia verso l’autonomia, la migliore
educazione è quella che rende sempre più
inutile l’educatore
Parallelismo pedagogico
Così la moralizzazione della società rende
sempre più inutile lo Stato come costrizione e
dominio
Il concetto di
cittadino utile
«Ciascuno contribuisce alla vita dello Stato e alla sua
moralizzazione nella misura in cui non si isola egoisticamente, né approfitta parassitariamente dell'altrui lavoro, ma si fa a sua volta ‘cittadino utile’.
Naturalmente, bisogna guardarsi da ogni concezione
restrittiva del lavoro come dell'utilità sociale: anche la
pura attività teorica, o contemplativa, può essere
autentico lavoro e può ravvivare di sé un'intera civiltà.
Quel che conta, in ogni caso, è che tutti si rendano
consapevoli di dover soddisfare un impegno indeclinabile:
la via all'uomo ideale passa attraverso il cittadino utile:
nel senso che nessuno di noi è fatto per vivere fuori del
tempo e dello spazio, mentre ciascuno realizza se stesso
appunto nelle forme storiche concrete, che costituiscono
la sua irripetibile ‘situazione’ di vita, e che lo pongono in
rapporto d'interscambio con i suoi simili.
Gli stessi contenuti culturali
partecipati da più persone sono
specificati nelle varie
professioni
Terzo tema la
CULTURA
È vincolo unitario
dell’esistenza
storica della
società
CULTURA
La tradizione è
oggettivazione dei
beni di civiltà e di
cultura
Gli uomini
entrano nella
cultura e ad
essa
partecipano di
generazione in
generazione
I BENI DI CIVILTÀ O DI CULTURA
SONO MODI DI
ATTUAZIONE DELLE
POSSIBILITÀ
INTRINSECHE
ALL’UOMO
QUELLO CHE È
EMPIRICO E A
POSTERIORI HA UN
FONDAMENTO
NELL’ORDINE
TRASCENDENTALE A
PRIORI
SONO ASPETTI DELLA
REALTÀ VALIDI
UNIVERSALMENTE
SONO CIOÈ VALORI
(VERITÀ, BELLEZZZA,
BONTÀ, GIUSTIZIA)
I VALORI SUPERANO I
FATTI SONO
SOVRASTORICI E
PERENNI E SI TROVANO
NEI SISTEMI CULTURALI
I FATTI REALIZZANO I
VALORI IN MODO PIÙ
O MENO PERFETTO
COME GLI UOMINI ACCEDONO AI
BENI CULTURALI CHE EREDITANO
DALLA TRADIZIONE?
Attraverso l’educazione i valori sono
assimilati, fecondati, prodotti espressi in
beni di cultura.
BILDUNG
Il discorso confluisce nel concetto di Bildung, la
cultura in senso soggettivo o formazione
culturale. La cultura rivive nelle persone che la
assimilano e la fecondano.
L’atto formativo si realizza nell’equilibrio tra
soggetto ed oggetto tra la persona e il valore.
Cultura formativa
• È nei beni di cultura
• La struttura spirituale dei beni è adeguata alla
struttura individuale dello sviluppo
• Il piano educativo seleziona i contenuti della
cultura per dare a tutti la possibilità di trovare
la risposta alle proprie aspettative
• Offrire valori accessibili e comprensibili al
bambino
Parte prima
La scuola di lavoro
Studia il rapporto della scuola alla vita
attraverso il lavoro
La scuola pone il lavoro sociale creativo al
centro dell’opera educativa
La scuola di lavoro
1. Cultura generale o professionale? P. 5
2. Il lavoro creativo e il suo valore educativo P.13
3. Il problema dell’educazione del popolo P. 33
4. Scuola del lavoro scuola dell’avvenire P. 47
APPROFONDIMENTI CON UNA
ATTIVITÀ DI RICERCA
•
•
•
•
TOLLERANZA
RILEVAZIONE A SCUOLA
INDIRIZZI PER SUSANA
POSTER MIUR
APPROFONDIMENTI CON UNA
ATTIVITÀ DI RICERCA
L’approfondimento riguarda la scelta di ogni studente di
una attività di ricerca da svolgere prima della seconda
verifica scritta. Il materiale di base è distribuito in aula
con passaggio di file memorizzati sulla chiavetta usb.
Dal 30.03.15, secondo una scelta casuale, gli studenti
potranno presentare in aula la propria ricerca.
Nella seconda verifica scritta gli studenti fanno
riferimento all’approfondimento.
Kerschensteiner fino a p. 32
La scuola di lavoro
• Cultura generale o professionale?
• Il lavoro creativo e il suo valore
educativo
Cultura generale o professionale?
concreta
tempi
storica
Connotazione
della cultura
luoghi
popolo
epoca
Essenza degli uomini?
è
formazione
Vita
nazionale
Beni
intellettuali
Essenza degli
uomini
Sono parte
di un
popolo
Beni morali
Radicata
nella
propria
epoca
Realizzazione della personalità e
concetto di socialmente utile
• In relazione con gli altri
• La condivisione dei beni culturali
che chiamiamo PATRIMONIO CIVILE
SERVIZIO SOCIALE
La formazione è
Una: professionale e generale
Nasce dall’interiorità
Va dall’utile all’ideale
Alla portata dell’uomo: vi sono le condizioni
intese come volontà di realizzazione
• Ogni uomo contribuisce alla nazione, anche il
più modesto, perché è uomo completo
•
•
•
•
Riconoscere
il lavoro
Ognuno
deve saper
fare il
proprio
lavoro
Compito della
formazione
Rafforzare
giudizio
volontà
energia
Esercitarlo
Non è
isolata
Artificiale
meccanica
Non è solo
apprendime
nto di una
tecnica
Educazione
al compito
La professione
è
conseguime
nto di un
bene
comune
è legame
con gli altri
Interdipend
enza dei
lavori
Il
richiamo a
Goethe
Educazione
alla vita
pratica
Il
principio
dell’amore
del mondo
dell’uomo
di Dio
Pedagogia
della
personalità
costruzion
e
Compare il
tutto
attività
vocazione
Amare la propria professione
•
•
•
•
•
Per migliorarla
Coltivare l’intelletto
Nobilitare il carattere
Elevare i piaceri
Le idee vengono dall’interiorità
Il lavoro creativo e il suo valore educativo
•
•
•
•
•
•
Risveglio delle forze interiori
Esperienza personale
Energia creatrice che nasce dall’interiorità
Progressivo sviluppo del contenuto psichico spirituale
Lavoro spirituale è creazione dell’interno: prima fase
Lavoro creativo rappresentato all’esterno: seconda fase
Che
apprendiamo
come
informazione
sapere
Che
conquistiamo
come
esperienza
Meccanico
capacità che si
apprende
Valori
conosciuti
potere
Autonoma
Attitudini
naturali
Crea valori
Meccanico
capacità che si
apprende
Valori
conosciuti
potere
Autonoma
Attitudini
naturali
Crea valori
Potere
Sapere
Apprendimento+
attitudini
Informazione+conquista
A scuola
l’insegnante
istruisce ed
educa
Il lavoro creativo: bene culturale
INSEGNAMENTO
Muscolare: sforzo
A
T
T
I
V
I
T
À
Forza per spostamento:
prodotto
Economico: utile
IL GIOCO non è LAVORO SPIRITUALE
Il gioco:
- forma pura di
attività del
bambino, senza
scopo determinato
- si esaurisce
- le rappresentazioni
e le associazioni
sono involontarie
- è esterno
Il lavoro:
- è disciplina
- raggiunge degli scopi
- non si esaurisce
- si arricchisce
- si rigenera
- sede nello spirito
- valore educativo e
formativo
- capacità e conoscenza
- servizio, responsabilità e
solidarietà
Kerschensteiner fap 125
Il problema dell’educazione del popolo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Educazione morale
Collaborazione creativa
Cooperazione
Le scuole nuove
Esigenza dei fanciulli
Il problema delle scuole professionali
La scuola di lavoro
La comunità scolastica
Educazione del cittadino
Educazione morale come
educazione civica
• Esercizio pratico ed abitudini (es. inglese)
• Il concetto di servizio agli altri (il prossimo)
• Educare la volontà (contro l’egoismo e per lo
Stato)
Collaborazione creativa
• Su di essa si basa l’educazione del popolo
• Educazione sociale e ai valori tramite
l’associazionismo
• Non si impone il dovere si educa l’interesse
sociale
Cooperazione
• Parte della tradizione
• Partecipazione alla vita
pubblica
• Amore per la comunità e per
la patria
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• comunità di lavoro
• Scuole non di massa
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• Esempi riusciti di comunità
di lavoro
• Scuole non di massa
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• Esempi riusciti di comunità di lavoro
• Scuole sperimentali non di massa
Esigenza dei fanciulli e scuole
professionali
• La lezione teorica accanto alla
lezione pratica
• Far sperimentare il piacere del lavoro
creativo come formazione del
cittadino attivo
Esigenza dei fanciulli, scuole
professionali, del lavoro e di comunità
• La lezione teorica accanto alla lezione pratica
• Far sperimentare il piacere del lavoro creativo
come formazione del cittadino attivo
• Creare il sentimento di gioia per il lavoro
• Educazione all’altruismo «trasformare le virtù
dell’abitudine in virtù della consapevolezza,
attraverso l’educazione civica»
Educazione del cittadino nello stato
moderno
• Partecipazione a tutti gli organismi di
governo
• Responsabilità dell’amministrazione
• Evitare la burocratizzazione e la
centralizzazione delle funzioni
• Maturità sociale
Educazione del cittadino nello stato
moderno
• Partecipazione a tutti gli organismi di
governo
• Responsabilità dell’amministrazione
• Evitare la burocratizzazione e la
centralizzazione delle funzioni
• Maturità sociale
Scuola del lavoro scuola dell’avvenire
• Il richiamo al concetto di leggi di natura di Pestalozzi: lo sviluppo
spirituale segue quelle della natura, la scuola deve aprirsi all’intuizione
come fondamento della conoscenza (p. 69), l’insegnamento è l’arte che
aiuta la natura a realizzare il proprio sviluppo
• Il concetto di attività spontanea del fanciullo non si associa
all’educazione passiva
• Scuola dello studio: risponde alla vita psichica del bambino (teoria e
pratica)
• La scuola deve nutrire socialmente (p. 49)
• Imparare a vivere da cittadini vuol dire offrire possibilità di crescita
sociale
Critica alla scuola chiusa
Non educa alla solidarietà sociale
Predispone un ambiente artificiale
Esclude l’esperienza personale e di gruppo
Isola la conoscenza
Rende i bambini introversi
Deprime l’intraprendenza, l’indipendenza, l’autoaffermazione
Non si rivolge alle energie creative del bambino
Non favorisce la formazione del sentimento del servizio
Non educa al lavoro comune necessario per comprendere il valore dei
beni comuni
• È scuola che annoia ed impigrisce
• Non ha il laboratorio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Educazione civica significa
• Formare alla appartenenza alla comunità dello Stato che si basa
sull’equità e la giustizia
• Educare al senso dello Stato, della comunità, della giustizia
• Compito degli intellettuali
• Educazione continua e permanente
• Educazione disinteressata alla cosa pubblica, alla convivenza democratica
• Ruolo formativo dei partiti politici
• Educazione civica non è istruzione civica, le sole cognizioni non portano
ad agire bene
• Educazione civica non è educazione economica o tecnica, non basta se
conducono al lavoro meccanico e all’individualismo
• Cultura politica prevale sulla cultura dell’interesse, i valori generali sono
superiori alle valutazioni soggettive
• Educazione civica non si riassume nella educazione sociale: seguire le
proprie inclinazioni eticamente orientate, che non procurino danno agli
altri
• Concetto di etica politica di Förster: coraggio morale e benevolenza
altruistica (pp.96-102)
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