LA PSICOTERAPEUTA DEL PROFONDO E IL FILO DI ARIANNA “La psicoanalisi scioglie e ricompone l’intreccio delle pulsioni aggrovigliate, e cerca di riavvolgerle attorno alla spoletta a cui appartengono. O, trasformando la metafora, essa fornisce il filo che conduce l’uomo al di fuori del labirinto del proprio inconscio” S., Freud, giugno del 1926 Per descrivere il mio lavoro di psicoterapeuta del profondo mi piace avvalermi dell’immagine "dell'entrare e uscire dai labirinti psichici" che è legata al mito di Teseo e Arianna. Tale mitologema narra che Arianna fosse stata la prima donna a conoscere i segreti del labirinto e che, al contempo, fosse capace di avventurarsi al suo interno, discendere e dialogare con le parti più profonde dell’anima. Il mito racconta che la signora del labirinto donò a Teseo, l’eroe che era destinato a discendere nel dedalo, un gomitolo rosso e:: “Volgendo il gomitolo il filo che Arianna gli diede, potè con l’opera di lei guadagnare l’uscita che nessuno prima aveva trovato”.(cit. Ovidio) L’impresa eroica era quella di entrare dentro il labirinto uccidere il Minotauro, il mostro imprigionato al suo interno, per poi venire fuori da quelle segrete da cui mai nessuno era riuscito a uscire. Il gomitolo rosso non è un pezzo di spago inerte ma rappresenta uno strumento con proprietà magiche e sapienziali, tipicamente divine e di conoscenza femminile. Un sapere non derivante dalla vita concreta, ma dal profondo e dalla capacità di mantenere un legame con il mondo esterno e con il mondo interno facendo dialogare queste due realtà. Mi piace pensare che nel suo lavoro, la psicoterapeuta ricalchi "le trame del mito" e che esattamente come la signora del labirinto anch'essa -disponga di un gomitolo da tendere a colei-colui che si rivolge ad essa, per chiederle-gli aiuto. Per me, quella cordicella è un simbolo che costella tanti significati. Da una parte rappresenta uno strumento ed è identificabile con la sua formazione e la psicoanalisi, è anche il tramite con cui essa entra ed esce dalla propria e altrui psiche, o ancora, è la trama-biografia narrata e ricostruita nel corso della psicoterapia. Allo stesso tempo, è la relazione terapeutica: uno spago in-tessuto con fiducia e amore, le cui estremità sono capaci di “legare” le psiche di due individui che insieme ci accingono ad inoltrarsi tra gli intrichi più profondi dell’anima. Inoltre, quel gomitolo rosso è anche un ponte attraverso cui conscio e inconscio possono comunicare, cosicché, parti dimenticate e risorse celate nelle profondità della psiche, possono risalire in superficie per essere integrate nella vita di tutti i giorni ed essere motore di innovazioni e cambiamenti. © Dott.ssa Simona Pisu, psicologa-psicoterapeuta analitica junghiana