In pensione in piena forma

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pharmacieplus | il mensile salute | marzo 2010
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guida
Gli anni della pensione, un lungo fiume tranquillo
dove benessere e salute fanno rima con dolce far
niente? Dimenticate subito questi propositi tanto
noiosi quanto inadeguati. Perché valorizzare questi
anni richiede attenzione e cura di sé.
p Kristin Aubort
«Pensione» non significa né emarginazione né vecchiaia, anche se
l'avanzare dell'età è un fatto inesorabile. Al contrario anzi, questi
anni che spesso iniziano presto
danno il via a una nuova fase della
vita. «In realtà la vecchiaia si pre-
para molto prima dei 60 anni» constata Bernadette Sierro, farmacista
responsabile della pharmacieplus
des grangettes, a Losanna. I progressi
della medicina e la qualità della vita
nei Paesi industrializzati lasciano
supporre che l'essere umano vivrà
Bernadette Sierro : «Ogni giorno ci si atterrà specificamente alle regole generali
d'igiene, si curerà l'igiene orale e dentale e ci si prenderà cura della pelle. Il farmacista
è sempre a vostra disposizione per consigliarvi e seguirvi non solo nell'assunzione dei
farmaci, ma anche per quanto riguarda l'automedicazione. Può aiutarvi a rinunciare
al tabacco prima che sopravvenga, in particolare, una malattia respiratoria come la
broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Smettere di fumare è senza dubbio un
vantaggio per una migliore qualità della vita!».
Una tappa da rispettare
«Per conservare la propria qualità
di vita, penso sia essenziale portare
avanti delle attività sociali per tutti
gli anni della pensione: famiglia,
amici, volontariato, associazioni
di persone mature, gruppi di attività sportive e intellettuali come gli
scacchi, lo scrabble…» Un modo per
evitare l'isolamento e di fare spazio
alla gioia di vivere e alla condivisione, di mettere inoltre le proprie
competenze al servizio degli altri.
Altro must da rispettare con l'approssimarsi della fine della propria
attività professionale, per evitare il
rischio di cadere nella depressione o
nella malattia: prepararsi bene alla
pensione. Nonostante i vari seminari
ad hoc organizzati in Svizzera da
diverse associazioni e grandi aziende,
solo il 10% delle persone interessate
ne approfitta. Ebbene «La pensione
è innanzitutto una sfida. La maggioranza dei nuovi pensionati deve
elaborare la perdita del lavoro, delle
responsabilità e dello status sociale
per poter accettare la fine di una fase
della vita. È arrivato il momento,
con l'aiuto di diversi specialisti – se
non addirittura di uno psicologo –
di prendere coscienza della propria
situazione, di prepararsi a gestire il
cambiamento» ricorda Guy Bovey,
direttore di AvantAge, un servizio di
Pro Senectute Vaud che offre seminari nella Svizzera romanda. p
Le 3 sfide da raccogliere con
l'approssimarsi della pensione:
pGestire da soli un grande capitale di tempo libero e trovare attività che
diano soddisfazione e ragione d'essere durante questa fase della vita.
pRiattivarsi e ricreare nuove fonti di relazioni per compensare la perdita di
quelle che si avevano durante la vita professionale.
pLa coppia: costruire un nuovo equilibrio nella vita a due.
Per informazioni e iscrizioni ai corsi offerti in Ticino rivolgersi a:
Pro Senectute Ticino e Moesano, Via Vanoni 8/10, Casella postale 4664,
6904 Lugano, tel. n. 091 / 912 17 17, sito internet: www.prosenectute.org
La pensione è una sfida alla quale è importante prepararsi in anticipo.
sempre più a lungo. Un privilegio, a
patto di poter contare su uno stato
di salute il migliore possibile grazie
alla prevenzione. Una responsabilità
che riguarda ciascuno di noi, sin
dalla più giovane età.
Lo sviluppo della ricerca nel campo
delle malattie legate all'età è solo
all'inizio: «Le cifre dimostrano che
le malattie cardiovascolari sono in
cima alla lista delle cause di morte,
seguite da vicino dalle malattie cerebrali e dai tumori» precisa la farmacista. Non aspetteremo perciò l'età
della pensione per adottare uno stile
di vita caratterizzato da una sana
alimentazione, attività fisica, sonno
regolare e relax.
tuno sottoporsi a diversi esami regolari, tra i quali la mammografia per
la donna e il dosaggio di PSA per i problemi di prostata per l'uomo. Si starà
attenti anche all'osteoporosi e all'insufficienza venosa. Udito, vista, postura,
mobilità, disturbi agli sfinteri (incontinenza urinaria, per esempio), non
sono da trascurare e non esiteremo a
parlarne con un professionista.
Migliorare l'efficacia
di un trattamento
medicale : il vostro
farmacista vi sostiene
Individuare le malattie
asintomatiche
Numerosi test proposti in farmacia
come dal medico consentono di
individuare alcune malattie asintomatiche come l'ipertensione arteriosa, il diabete, il tumore del colon
e l'ipercolesterolemia. «Comunque
sia, è indispensabile andare dal
medico per un check-up annuale.
Prendete, per esempio, il senso di
affaticamento di cui si lamentano
molti pensionati. Potrebbe essere
il segnale di una malattia o di una
depressione e ritengo che prima di
pensare all'automedicazione, il farmacista deve essere certo che siano
stati fatti tutti gli esami necessari. Il
medico, d'altro canto, stabilirà le esigenze di vaccinazione del paziente:
influenza, pneumococchi…».
Già dai 50 anni, è decisamente oppor-
Alcuni trattamenti richiedono l'assunzione di diversi farmaci per
mesi, se non per anni. I primi due
la mattina a digiuno, il terzo dopo
pranzo e il quarto la sera… Difficile,
a volte, per il paziente rispettare
alla lettera e nel tempo la prescrizione del medico. Risultato, l’efficacia della terapia può risentirne.
«Il nostro ruolo consiste nell'aiutare il paziente a capire meglio la
sua terapia allo scopo di gestirla
meglio» sottolinea Christophe
Rossier, farmacista responsabile
della pharmacieplus de l’Ile, a Rolle
e Presidente della Société vaudoise
de pharmacie.
Un plus concreto
«Il colloquio di polimedicazione è
un plus reale. In effetti, il farmacista
responsabile del "dossier paziente"
dispone di una panoramica globale del trattamento. In particolare,
quando una persona è in cura per
diverse malattie con medici diversi.
Si tratta quindi di assumere svariati
farmaci in modo continuativo». E di
ricordare che «Più farmaci ci sono,
più aumentano le probabilità che il
paziente non li prenda in maniera
ottimale: momento sbagliato, dimenticanza… È normale». Altro fenomeno
osservato: a volte il paziente non nota
la differenza fra prendere o meno
un farmaco (per il colesterolo per
esempio) oppure avverte in modo marcato gli effetti collaterali. Piuttosto
demotivante… «Parlarne consente giustamente di ritrovare la motivazione!»
sottolinea Christophe Rossier.
In occasione di un colloquio di 15-20
minuti, basato sull'esame preventivo
del dossier del paziente, il farmacista
aiuterà quest'ultimo a capire l'azione
di ogni farmaco e, grazie ad una corretta assunzione, ad ottimizzarne
l'effetto e la tolleranza. «A ciascuno
la sua cura. Il colloquio permette di
adattare le regole generali dei farmaci – alcuni non sono compatibili
con altri – al caso di ogni particolare
paziente». È perciò evidente che il
paziente è il partner indispensabile
perché il trattamento possa dare i
migliori risultati.
Il colloquio di polimedicazione in breve
pÈ destinato ai pazienti «polimedicati» (assunzione di 4 farmaci per almeno 3 mesi).
pObiettivo: migliorare l'efficacia e la sicurezza del trattamento grazie a un'assunzione farmacologica
adatta al paziente.
pDura da 15 a 20 minuti, preferibilmente su appuntamento.
pSi svolge nella massima riservatezza fra paziente e farmacista.
pIl costo: CHF 48.60 TTC. Negoziata fra assicuratori e farmacisti, questa nuova prestazione potrebbe essere rimborsata, senza prescrizione, dalla LaMal, 2 volte all'anno max.
L’entrata in vigore di questa nuova prestazione dovrebbe avvenire prossimamente.
pLa tabella settimanale: in determinati casi, la sua regolare stesura da parte del
farmacista può notevolmente migliorare l'assunzione dei farmaci (costo: CHF 21.60,
rimborsato dalla LaMal con prescrizione medica).
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Lenire il dolore?
Naturalmente!
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Vivere bene la
propria età
Studi e cifre lo confermano: l'attività fisica fa bene sia al corpo che alla mente. Qualche consiglio per
(ri)cominciare, qualunque sia la vostra età!
p Kristin Aubort
Il 40% delle persone intervistate
nell'ambito dell'inchiesta «Sport
Svizzera 2008» condotta dall'Ufficio
federale dello sport (UFSPO) afferma
di praticare sport per più di 3 ore
la settimana. Buona notizia: nel
2008 sono quindi 200'000 in più le
persone che si muovono rispetto
al 2000… mentre 1 persona su 4
continua a non fare attività fisica.
Soprattutto per mancanza di tempo.
In ogni caso sono provati gli effetti
positivi di un'attività fisica quotidiana in adulti e bambini.
Lo sport svolge un'azione preventiva rispetto a determinate
malattie?
L'effetto preventivo più noto, documentato scientificamente, riguarda
le malattie cardiovascolari (ipertensione arteriosa, angina pectoris, infarto del miocardio, ecc.).
L'esercizio fisico diminuisce anche
il rischio di contrarre altre malattie
come il diabete o l'osteoporosi, ma
può anche contribuire a migliorare
l'evoluzione di alcuni disturbi come
insonnia o disturbi depressivi.
Va bene per la mente quanto per
il corpo?
In effetti esiste un certo numero di
studi da cui risulta che le persone
che praticano una regolare attività
fisica avrebbero meno rischi di sviluppare una demenza (malattia di
Alzheimer). Esistono anche studi che
hanno dimostrato gli effetti benefici dell'esercizio fisico sull'umore,
il sonno e il comportamento nei
pazienti affetti da demenza.
Quale sport consiglia, in particolare, che presenti un buon rapporto sforzo/effetti positivi?
Probabilmente camminare. È l'attività più semplice: non c'è bisogno di
istruttore, non richiede attrezzature
particolari, può essere praticata con
qualsiasi tempo (o quasi!) e soprattutto la si può praticare quotidianamente. Alle persone che desiderano
aumentare la loro attività, consigliamo innanzitutto di puntare a
cose semplici: parcheggiare lontano
dalla meta, scendere dall'autobus
o dal metrò una fermata prima,
rinunciare all'ascensore…
Un consiglio per motivarsi?
Ogni aumento, anche modesto,
dell'attività fisica comporterà dei
benefici concreti! E questo vale
anche per i sedentari già molto in
là con gli anni. Se l'obiettivo sono
almeno 30 minuti di attività, 3
volte la settimana, ci si può arrivare
progressivamente: all'inizio partire modificando alcune abitudini
quotidiane (vedere sopra), poi camminare o fare ginnastica per 5-10
minuti una volta al giorno, quindi
aumentare ogni 2-3 settimane fino
ad arrivare ai 30 minuti ideali. p
I consigli dell'istruttore
Per Ariane Scheidegger, esperta in
sport per adulti UFSPO e istruttrice di
nordic walking e di aquafitness presso
Pro Senectute: «L’attività fisica consente di rafforzare lo stato di salute e
di migliorare la qualità della vita fino
all'ultimo giorno! Il ruolo degli istruttori è di rendere le persone autonome
il più a lungo possibile. Noi non ci
sostituiamo ai medici!».
Migliorare la
quotidianità
Avete capito bene, muoversi è una
delle migliori assicurazioni per il
benessere. Ma bisogna mettercisi! «La
dinamica del gruppo ha un'enorme
importanza. E comunque non si
tratta né di competizione né di performance. È soprattutto grazie a un elemento scatenante che si incomincia
a fare esercizio fisico: una persona ne
invita un'altra a provare un corso, per
esempio» riferisce la giovane donna.
Il cerotto terapeutico per le
contratture e i dolori;
lenitivo in caso di disturbi reumatici.
Questo prodotto è un farmaco.
Per favore leggere il foglietto illustrativo.
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Per saperne di più abbiamo
rivolto 5 domande al Prof.
Christophe Büla, responsabile
del reparto geriatrico del CHUV
(Centro ospedaliero universitario
vodese), a Losanna:
Lo sport ha degli effetti benefici a
lungo termine sull'essere umano
e, in caso positivo, quali?
Sì, effettivamente, ci sono due benefici principali. Innanzitutto le persone che svolgono una regolare attività fisica vivono più a lungo. Inoltre,
ed è ancora più importante, queste
persone mantengono più a lungo la
loro autonomia man mano che l'età
avanza. Detto diversamente, l'attività
fisica aumenta sia la quantità che la
qualità della vita in età avanzata.
Per non
diventare allergici
alle allergie.
Coordinazione ed equilibrio, orientamento nello spazio, riflessi e rafforzamento muscolare figurano fra
i principali obiettivi di questi corsi.
«Infatti, vogliamo portare i partecipanti a trasporre nel quotidiano ciò
che fanno in palestra. In inverno,
per esempio, lavoreremo per rafforzare le caviglie per evitare di scivolare sul ghiaccio. Sviluppare nozioni
di souplesse e di stretching permette
quindi di agevolare i lavori domestici oppure gli spostamenti».
E precisiamo che se una persona
soffre di gravi problemi alle articolazioni si preferirà consigliarle
l’aquafitness. «In caso di osteoporosi,
si avrà bisogno delle vibrazioni del
terreno per rafforzare le ossa e di conseguenza si opterà per sport come il
nordic walking o la ginnastica» precisa Ariane Scheidegger. p
Info e opuscoli:
pwww.pro-senectute.org, Ticino e Moesano: tel. 091 912 17 17.
Ariane Scheidegger : «Il nordic walking
è utile per la schiena e la muscolatura – in
particolare per gli addominali – dal punto
di vista del sistema cardio-vascolare
oltre che dell'umore e dell'aspetto
sociale del gruppo. L’idea del corso è
di insegnare alle persone a camminare
correttamente, secondo il loro ritmo, e
fare in modo che percepiscano il terreno
su cui camminano. Noi consigliamo i
partecipanti anche riguardo al materiale,
alle calzature, alle regole d'igiene e di
idratazione. Ognuno può trovare il
materiale adatto alle proprie finanze.»
Per le allergie come raffreddore da fieno, rinite e con giuntivite
allergica la soluzione è semplicissima: Cet eco ®. Cet eco ® è indicato
per adulti e bambini a par tire dai 6 anni di età. Una confezione di
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