Le principali situazioni meteo sull’Italia Liberamente tratto dagli appunti di Achille Bardelli da Magnaghi Piero Il capitolo precedente ha illustrato la previsione della giornata di volo attraverso uno strumento di facile consultazione come l’Alp-Term . Ovviamente la previsione del tempo è una disciplina molto più complessa che la semplice lettura di un bollettino . La attuale tendenza dei piloti è la esplorazione di vari siti Internet per la determinazione della situazione generale e di conseguenza la possibilità di una previsione a 2..3 giorni. La lettura e interpretazione delle cartine meteo implica una conoscenza di base che normalmente viene fornita attraverso il corso di II Periodo ( Lezioni a cura di Achille Bardelli ) . La conoscenza della situazione generale sulla Europa porta dopo una attenta osservazione ad elaborare una previsione meteo per i giorni successivi . La differenza tra una buona e una inaffidabile previsione è nella capacità di interpretazione delle carte . Un sito in particolare illustra la situazione generale e la sua evoluzione http://grads.iges.org/pix/euro.fcst.html La guida per potere interpretare le carte è scaricabile dal sito stesso sul pulsante illustrante una chiave con la scritta “ A key to the maps” Lo studio dei campi barici e dei movimenti delle masse d’aria permette di individuare una certa ripetitività dei fenomeni atmosferici che si presentano stagione dopo stagione. Il clima sulla nostra regione è in linea di principio governato in grande scala dalle pulsazioni dell’anticiclone delle Azzorre che tra dicembre e febbraio, con l’aumento del riscaldamento, inizia la sua espansione verso il continente europeo contrastato dall’ anticiclone sull’Asia settentionale. Nel contrapporsi, i due anticicloni assumono una forma allungata che favorisce , con il soppraggiungere della primavera , l’inserimento di aria polare fredda mossa dal ciclone dell’Islanda che di conseguenza invade il continente europeo creando i presupposti per tutta una serie di modelli barici descritti più avanti. Durante l’estate il clima è determinato dall’ alta pressione che determina una generale stabilità . Questa situazione rimane inalterata fin quando, con il sopraggiungere dell’autunno, l’anticiclone sull’ Asia sett. Comincia a sua volta ad imporsi creando situazioni di instabilità. La previsione meteo 1 L’anticiclone delle Azzorre viene spinto più a sud e si ricreano le tipiche situazioni invernali. Questo modello macro non è regolare , essendo molte le variabili , ma al suo interno è possibile individuare una serie di modelli ripetitivi quindi riconoscibili e noti . All’interno di questi modelli le masse d’aria si muovono in modo prevedibile permettendo previsioni attendibili. Occorre precisare che il territorio Italiano è interessato da un numero di modelli decisamente superiore a quello degli altri stati Europei a causa della particolare orografia , questo rende più difficile la previsione . Vediamo questi modelli a partire dallìinizio della primavera: Modello 1 ( primavera ) Sul finire dell’inverno , l’anticiclone delle Azzorre , che ha già iniziato la sua espansione verso il continente , sta assumendo la tipica forma del promontorio che modella le isobare secondo forme sinusoidali che orientano la massa d’aria polare marittima fredda sull’Italia. Fino a che permane il flusso di aria da N-O le condizioni per il volo sono buone con tipici cumuli diurni , quando il flusso ( di aria ) si indebolisce l’accumulo di umidità può generare stratocumuli e fenomeni temporaleschi o piogge . La fascia alpina è interessata da condizioni ottime per il volo di distanza , specialmente in primavera , con termiche da 1500..2500m sulla zona pedemontana fino a 4000m sulle creste all’interno delle montagne . Il contrasto di Temperatura tra zone innevate e zone asciutte genera attività termica Molto forte. Modello 1 L H H La previsione meteo 2 Aria polare Marittima Fredda L Modello 2 ( Primavera - estate ) Nelle primavere molto soleggiate , il riscaldamento della piattaforma continentale fa espandere la massa d’aria elevando la pressione. Di conseguenza la bassa pressione normalmente presente sulla Europa continentale , viene spinta più a Nord , verso la Scandinavia. La situazione permette un avanzamento della alta pressione sul mediterraneo. Il surriscaldamento contemporaneo della penisola Iberica crea una area di sovrapressione in corrispondenza del promontorio dell’anticiclone delle Azzorre, orientando sulla Francia e sull’Italia una sequenza di fronti , quali estreme propaggini di occlusioni generatesi sul Mare del Nord, al contatto tra masse d’aria artica e aria polare marittima , calda e umida. Tale situazione comporta sull’Italia un continuo passaggio di fronti che rinnovano frequentemente la massa d’aria , con continui apporti di aria fredda e instabile , secca e molto limpida. Tale fenomeno è segnalato da un aumento della pressione .La situazione rimane ottima per il volo fino al completo insediamento della alta pressione e nei due..tre giorni successivi fino alla stabilità. Questa ottima situazione si verifica anche durante l’estate con la differenza che l’aria rimane limpida per un tempo più breve e la pressione si alza più velocemente . Modello 2 L Aria a Artic L da fred Aria marittima calda H La previsione meteo 3 Modello 3 ( Primavera - estate - inverno ) A primavera inoltrata il promontorio di alta pressione ( Azzorre) penetra ulteriormente sul continente ( Spagna Italia) spostando la sua parte più occidentale verso sud. Il flusso di aria polare si estingue e viene sostituito da aria tropicale marittima calda e umida . Questa situazione detta “ a ventaglio” è caratterizzata da un cuneo di alta pressione su Spagna, Francia , Italia e parte del mediterraneo. La massa d’aria calda che fluisce verso N scorrendo sul bordo dell’ alta pressione arriva sulle Alpi da NO con il fenomeno del favonio ( Föhn) .In questa condizione l’aria è instabile e durante il giorno si verifica la formazione di imponenti cumuli che possono dare luogo a temporali locali. Esiste anche la possibilità che le creste siano dentro le nubi. Le possibilità di volo sono ottime. Se la situazione è invernale si verifica uno sbarramento nuvoloso sulle Alpi “ muro di Stau “. Questo caso è interessante per il volo se il gradiente barico a Nord del promontorio di Alta pressione e sufficiente per creare il vento da Ovest che allora l’aria fluirà in quota permettendo volo d’onda Modello 3 L L Aria marittima calda Aria a tim arit m ale ic trop H La previsione meteo 4 Modello 4 ( estate - inverno ) Dal promontorio anticiclonico talvolta si staccano grandi aree di alta pressione che si collocano tra la Danimarca e l’Italia. E’ una situazione tipica delle due stagioni estreme e dà luogo a una vasta area di bel tempo. Durante l’estate , con l’insorgere del fenomeno di subsidenza, il calore in quota e la presenza di umidità elevata al suolo generano un clima di afa. In presenza di campo barico livellato si possono formare temporali , specialmente in aree surriscaldate come le città e le cime più convettive. Qui le ascendenze da surriscaldamento portano in quota aria umida e instabile con la formazione di cumuli nembi . Mentre in pianura il volo risulta impossibile ,all’interno delle Alpi il volo è possibile , limitatamente alle valli per non restare intrappolati in possibili temporali ,grazie alla orografia che destabilizza le masse d’aria. Durante l’inverno la situazione porta a fenomeni di inversione con nebbie e la totale assenza di vento quindi situazione negative per il volo . Modello 4 L Campo barico tendente al livellato H H La previsione meteo 5 Modello 5 ( estate ) Capita durante l’estate che il centro della alta pressione si sposti a sud con centro propio sul mediterraneo. Le perturbazioni che prima investivano la penisola scandinava ora interessano il nord dell’Europa continentale. In questa situazione le brezze che ruotano in senso orario provenienti da ovest creano buone condizioni di volo in centro Italia e sulle Alpi interne e nelle valli a Est di Bolzano ma solo se l’aria non è eccessivamente umida Modello 5 L Campo barico livellato H La previsione meteo 6 Modello 6 ( fine estate - altre stagioni ) Sebbene raramente sul finire dell’estate e in altre stagioni si può formare un corridoio di alte pressioni sull’Europa occidentale. In particolare la alta pressione presente sul continente ( modello 4)mette in congiunzione l’anticiclone delle Azzorre con quello localizzato sulla pianura russa. Le perturbazioni Atlantiche , create dallo scontro di masse tropicali calde e umide con masse polari e fredde e secche , scorrono sul continente portando brutto tempo . Sull’Italia si verifica un flusso di aria fredda da N E molto fredda che rimane per una decina di giorni. Limitatamente alle giornate in cui la pressione è in costante crescita e quindi ci protegge dal brutto tempo locale , si possono fare dei bei voli lungo tutte le Alpi. Modello 6 L L Aria marit H tima cald a H ola ria p A La previsione meteo 7 in ont re c H ale ent da fred Modello 7 ( autunno - inverno ) Questo modello è la naturale evoluzione del precedente ed è caratteristico dell’ autunno. Persistendo il cattivo tempo sul centro Europa , si determina un abbassamento di temperatura , quindi un conseguente abbassamento della pressione. Si creano così le condizioni per il ricongiungimento delle due basse pressioni presenti a NO e a SE , che spostando l’afflusso delle perturbazioni atlantiche verso il sud della Francia e quindi verso l’Italia. La situazione è particolarmente brutta con pioggia e precipitazioni , il volo è praticamente impossibile. Modello 7 H L L H La previsione meteo 8 Modello 8 In presenza di bassa pressione sull’Europa centrale, l’anticiclone russo trova facilità a sfondare verso occidente fino a portarsi in rotazione sopra la penisola scandinava. Mentre la area di bassa pressione si concentra sul Mediterraneo, l’anticiclone spinge da NE aria artica fredda che, ruotando in senso antiorario intorno alla depressione ciclonica sull’Atlantico , va a scontrarsi con l’aria calda mediterranea . Si creano così catene di perturbazioni da NE che portano brutto tempo . Talvolta a seconda della posizione della bassa pressione le Alpi orientali vengono risparmiate dal brutto tempo consentendo il volo in termica secca Modello 8 H Aria artica fredda L Aria marittima calda H La previsione meteo 9 Modello 9 ( autunno - inverno ) Nella stagione autunnale e invernale , sul Mediterraneo occidentale e sul Tirreno si hanno spesso condizioni di bassa pressione in seguito al ricollocarsi dell’anticiclone russo sulla parte orientale dell’Europa sino a lambire l’Asia minore . Si forma così uno sbarramento a oriente del Mediterraneo , che costringe le masse di aria calda provenienti dall’Africa ad attraversarlo arricchendosi di umidità. Queste non appena giungono in contatto con la terra ferma più fredda , danno luogo a condizioni di tempo perturbato con venti da SO. Qunado lo sbarramento è leggermente arretrato verso oriente , la massa calda proveniente dall’Africa percorre tutto l’Adriatico , invade la pianura padana da SE e investe i versanti meridionali delle Alpi , scaricando quantità enormi di pioggia . Non si vola . Le condizioni di volo possibili sono solo Nord delle alpi. Modello 9 H L ntinentale i te Aria tropicale co H *V ed La previsione meteo 10 sto Modello 10 ( primavera - autunno - altre stagioni ) Come evoluzione dei fenomeni descritti nello schema 7 , in tutte le stagioni ma frequentemente in primavera e autunno , può crearsi una situazione localizzata sul golfo del Leone. Allora , le perturbazioni provenienti dall’Atlantico sotto l’influsso della bassa pressione a NO , dopo avere varcato la porta del Mistral e invaso la valle del Rodano , giungono sul Golfo del Leone togliendo insolazione e innescando un movimento di rotazione ciclonica contenuto dalla costa tirrenica , o se trasborda sulla pianura padana , dalla catena delle Alpi . Si genera un regime di perturbazioni che dura parecchi giorni con pioggia e maltempo. Più lenta è la rotazione e minori sono i gradienti barici più a lungo dura il maltempo. Non si vola Modello 10 H L L H La previsione meteo 11 Modello 11 Questo modello può presentarsi in due varianti diverse . In seguito alla estensione della alta pressione presente dalla Francia al mare del Nord e alla sua caduta repentina sul lato orientale, si verifica l’arrivo, sulla catena delle Alpi , di masse d’aria provenienti da N . Il fenomeno è graficizzato da isobare ravvicinate , allineate da N a S. Nella prima versione del modello le masse d’aria sono di origine polare . Quando il livello di umidità è elevato , l’aria, dopo avere superato le Alpi , è relativamente calda e secca ( favonio) e quindi più leggera di quella presente nella pianura padana . L’aria dopo avere generato un muro di condensazione sulle Alpi Svizzere scorre in quota sopra la pianura e il vento non scende al suolo, la situazione è difficilmente sfruttabile per il volo a causa dell’aggancio molto alto . Nella seconda versione del modello le masse d’aria sono di origine artica , tendenzialmente fredda e secca , e dopo avere oltrepassato la catena alpina scendono fino al suolo violentemente . Con il perdurare dell’afflusso la massa d’aria si stabilizza nella sua stratificazione termica , entrando in oscillazione e formando l’onda anche a bassa quota . Condizioni di volo ottime dal secondo giorno di vento quando la turbolenza al suolo è diminuita. Aria Modello 11 ca arti L Aria polare H La previsione meteo 12 L Modello 12 Una alta pressione allineata sulla Francia si contrappone ad una alta pressione situata a S della Polonia o a S E della Germania. La sella , che si forma naturalmente tra i due promontori barici , mantiene orientata da N a S la corrente a getto d’aria polare , che delimita il bordo della alta pressione , stabilizzandone l’accelerazione. Come nel modello 11 l’impatto della aria da N sulle Alpi genera l’onda . Il flusso può durare anche parecchi giorni. L’altezza dell’onda rispetto al suolo dipende da vari fattori quali la differenza di temperatura tra l’aria presente e quella in arrivo e la umidità . Questa condizione permette di effettuare voli particolarmente lunghi sull’arco alpino. Modello 12 ica Aria art L Aria polare H H L La previsione meteo 13 Meteo - Il fenomeno del favonio ( Föhn ) Aria umida e fredda Aria secca e mite Salita in onda 0° 5° 10° Rotore 10° 20° Montagna 20° 30° Situazione metereologica ben precisa : vento . Dove: su tutte le catene montuose , in particolare sulle Alpi sia verso Nord sia verso Sud . A noi interessa la situazione quando il vento proveniente da Nord - Nord Ovest incontra le Alpi Spiegazione :. La massa d’aria fredda e umida incontra le montagne ed è costretta a salire perdendo circa 1° a 100m, superata la quota di condensazione scarica sotto forma di precipitazioni l’umidità contenuta . L’acqua passando dallo stato di vapore allo stato liquido cede calore e la massa d’aria si riscalda in questo passaggio . La salita continua diminuendo la temperatura della massa d’aria di circa 0,5° a 100m .(0,5° è il riscaldamento dovuto alla condensazione) Durante la discesa si verifica una compressione dovuta alla diminuzione di quota che riscalda la massa d’aria di circa 1° a 100 m e porta la massa a un punto di temperatura superiore a quello di partenza . L’aria è ora secca e mite. Questa situazione meteorologica tipica della pianura padana è associata a fenomeni di turbolenza , vento forte e permette di effettuare il volo in Dinamica di pendio e onda . Maggiori dettagli nel capitolo relativo al volo con il vento. La previsione meteo 14 Meteo - Il temporale Situazione metereologica ben precisa : sollevamento dal suolo di aria molto umida moderatamente instabile, surriscaldamento del suolo localizzato con formazione di ampie sacche di aria surriscaldata. Spiegazione :. Il raffreddamento da espansione della massa d’aria surriscaldata in ascesa determina la formazione di una grande quantità di minute gocce d’acqua a quote variabili da 800 a 1500m circa. Tale processo di condensazione produce una grande quantità di calore. Tale calore rende la massa più calda di quella circostante accelerando il processo si salita dell’aria fino a quote molto elevate. Tale tipo di condensazione si presenta come Cumulo nelle prime fasi della formazione per cambiare in Cumulo Nembo nelle fasi successive e pericolose. Le correnti ascensionali all’interno della nube raggiungono valori preoccupanti e pericolosi fino a 15..20 m/s !! . Durante la formazione il temporale si presenta come un normale cumulo , ( 1 ) sotto del quale staziona una “buona “ termica.(2) Il top del cumulo in poco tempo si carica di umidità e assume la classica forma del cumulo nembo(3). Quando l’equilibrio tra l’aria in salita e la massa d’acqua presente in sospensione si rompe iniziano le precipitazioni(3) . Durante questa fase iniziale il temporale si muove sul terreno e sul lato in avanzamento si trovano ancora dei moderati valori di salita. Successivamente le precipitazioni diventano intense con possibile evoluzione in grandine (4). Alla fine del fenomeno il cumulo si dissolve e il terreno rimane bagnato per qualche ora impedendo il formarsi di altre termiche. 1 2 3 La previsione meteo 15 4 La pericolosità del temporale si manifesta già dalla formazione del cumulo nembo , infatti non appena il cumulo si trasforma degenerando , dovrebbe essere evitato a causa delle “ troppo “ forti correnti ascensionali che si formano nei minuti precedenti il collasso. La situazione rimane tollerabile per pochi minuti circa durante la quale si verificano delle precipitazioni da un lato del cumulo e rimangono condizioni di salita sul lato dalla parte del movimento . La situazione deve essere interpretata in tempo perché non appena la violenza degli eventi si manifesta l’aliante deve essere già lontano. Non è neanche pensabile affrontare la pioggia o la grandine di un temporale in volo per motivi che potete immaginare . Ma a questo punto sono da considerare altri effetti che si generano a causa della violenta caduta di una massa di pioggia e di aria fredda sotto il cumulo nembo . La potente corrente discendente che si forma trova nel suolo una barriera e quindi si indirizza precedendo il temporale nel suo lento cammino al suolo con una turbolenza violenta ed improvvisa fino a qualche chilometro di distanza . Morale della spiegazione : tenetevi lontano dai cumuli nembi nella fase che precede il temporale volando a una distanza sufficiente tale da non farVi cogliere dalla turbolenza dell’evento. Nel caso rimanete a qualche Km di distanza e, a pioggia finita e nembo dissolto, “aggirate “ la zona interessata dalle precipitazioni perché per qualche ora il terreno bagnato non è certo ideale allo stacco delle termiche . Nube non in scala Direzione di movimento del temporale L’aria forzatamente sollevata condensa davanti al cumulo Terreno bagnato Forti turbolenze Raffiche di aria fredda 1..4 km La previsione meteo 16