Diapositiva 1 - Il saturatore

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Climatologia (Clima)
studio delle variazioni statistiche in un arco di tempo
Il servizio meteorologico internazionale (WSI - Weather
Service International) è composto dai vari Servizi Meteo
Nazionali (es. Servizio Meteorologico dell’Aeronautica
Militare italiana). Complessivamente comprende:
• 15.000 stazioni terrestri
• 3.300 boe
• 7.000 navi
• 2.000 radio sonde PILOT
• 9.000 aerei
• 2500 Radar Meteo
• 6 satelliti meteorologici in orbita geostazionaria
Le 15.000 stazioni (SYNOP) meteorologiche sinottiche sono attive 24/24 e
rilevano alle ore 00, 03, 06, 09, 12, 15, 18,
21 Z (UTC) i dati di:
• pressione,
• precipitazione,
• altezza delle nubi,
• copertura nuvolosa,
• visibilità,
• insolazione
• temperatura
• umidità relativa
• direzione e velocità vento
Le stazioni hanno il compito di elaborare,
analizzare e catalogare tali dati al fine di fornire
i rilievi climatici a chi si occupa del tempo
atmosferico e quindi delle previsioni. È da
ricordare che le medie climatiche prese in
considerazione a scopo statistico sono quelle
comprese tra i 40 anni ed i 10 anni prima (nel
2010 si considerano gli anni compresi tra il
1971 ed il 2000).
Le 3.300 boe sono ancorate anche su
fondali molto profondi, comunicano
via radio con i satelliti ed alle ore 00,
03, 06, 09, 12, 15, 18, 21 Z (UTC)
rilevano dati di:
• pressione,
• precipitazione,
• altezza delle nubi,
• copertura nuvolosa,
• visibilità,
• insolazione
• temperatura dell’aria
• umidità relativa
• direzione e velocità vento
• stato del mare
• correnti di marea
• temperatura dell’acqua a varie profondità
Le 7.000 navi fanno parte delle Marine Militari dei vari Stati (La M.M.I.
partecipa con la Nave Idrografica MAGNAGHI, in foto) e forniscono dati
meteo durante le loro campagne idrografiche. Ovviamente le boe meteo
sono costantemente controllate e monitorate anche dalle navi (oltre che
dai satelliti).
Le 2.000 radio sonde PILOT sono gestite dalle
stazioni Meteo terrestri ed hanno la funzione di
monitorare lo strato dell’atmosfera che si trova
al di sotto delle nubi e la composizione interna
delle nubi stesse. Ovviamente rilevano anche il
vento alle varie quote a cui vengono posizionate
I 9.000 aerei nella maggior parte dei casi sono
gestiti dalle Forze militari aeronautiche dei vari
paesi (A.M.I. in Italia) e hanno il duplice compito
di rilevare dati meteo in quota sopra (oltre i
35.000 piedi – 20.000 metri) e sotto le nuvole.
Per analizzare anche la composizione delle
nuvole utilizzano delle Sonde a caduta
(denominate DROPSONDE) che, dotate di un
sistema a paracadute, registrano i dati e li
inviano via satellite sia alla stazione meteo
terreste, sia all’aereo che le ha lanciate.
I 2500 Radar Meteo hanno molteplici funzioni ma servono soprattutto a
determinare con largo anticipo quale tipo di precipitazione si potrebbe
verificare al passaggio di una perturbazione. Sono in grado di rilevare la
quantità e lo stato (solido o liquido) di acqua contenuta all’interno di una
nube temporalesca (cumulonembo). Per il loro valido aiuto all’agricoltura
spesso sono sovvenzionati a livello governativo dal paese che li ha installati
sul suo territorio (in Italia il Ministero delle Politiche Agricole)
I 6 satelliti meteorologici in orbita
geostazionaria (nella figura sono 5
perché non c’è il nuovo satellite
Meteorologico europeo EUMETSAT
lanciato in orbita nel 2009). Hanno
molteplici funzioni ma soprattutto
forniscono immagini (in chiaro ed in
infrarosso) in tempo reale da una
quota di 35.900 Km. Ovviamente
hanno una notevole importanza nella
scoperta degli Uragani e nel controllo
delle Tempeste tropicali
Hanno una durata prevista di 5 anni
anche se (in mancanza di perturbazioni
dell’orbita) alcuni dei 6 satelliti meteo
sono in orbita e funzionano da più di 8
anni.
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