Pescare tra
gli emergenti
TEMA CALDO
2
Gli emergenti tornano a splendere, gli
europei preferiscono i bond
3
UBS quota in Italia il primo ETF su
bond corporate sostenibili area euro
PILLOLE ETF
NUOVE EMISSIONI
4
Non solo TPS, ecco l’ETF sulle
aspettative di inflazione
6
Monete volatili e divergenti dalla linea
dettata dalle Banche centrali
FOCUS BANCA IMI
ETF IN CIFRE
8
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
9
ETF su Turchia e Brasile
in prima fila
COMMENTO AGLI ETF
n.224 | 15-02-2017
ETF_224.indd 1
01/03/17 11:19
TEMA CALDO
a cura di Titta Ferraro
n.224 | 15-02-2017
Gli emergenti tornano a splendere, gli europei preferiscono i bond
Dopo le difficoltà a seguito dell’elezione di Trump, gli emergenti hanno rialzato la testa con gli investitori a caccia sia di azioni che di bond
Cresce la voglia di emergenti, sia sponda azioni che
tal Markets - . Nonostante il contesto favorevole, la
sponda bond. Il mese di febbraio è iniziato con il pri-
dinamica corrente suggerirebbe che attualmente gli
mo meeting dell’anno della Federal Reserve che non
investitori europei sono più avversi al rischio rispetto
ha riservato novità con tassi fermi anche se rimane
ai loro concorrenti a livello mondiale”. Mattar pone
salda l’attesa di tre strette sul costo del denaro nel
l’accento sul fatto che in Europa si sta assistendo
corso dell’anno. Proprio la settimana susseguente
a una rotazione verso l’azionario: per il quarto mese
alla Fed ha visto schizzare ai massimi a 19 setti-
consecutivo i flussi dei fondi azionari domiciliati in
mane i flussi sui fondi legati a bond emergenti (dati
Europa hanno superato quelli degli obbligazionari
EPFR Global). Forte interesse anche sull’azionario
“come risposta degli investitori a tassi di interesse
emergente: spicca in particolare il crescente appeal
più elevati, ad aspettative di riflazione e ad un al-
del Brasile tra attese di ripresa economica, gover-
largamento della ripresa macroeconomica globale.
no riformista e taglio dei tassi da parte della banca
Tuttavia, i flussi del reddito fisso si confermano posi-
centrale carioca e da inizio anno gli ETF legati all’a-
tivi con una chiara tendenza degli investitori europei
zionario carioca segnano già un balzo a doppia cifra.
verso il debito dei mercati emergenti”.
In Europa, inoltre, si evidenzia nel comparto aziona-
Dollaro ago della bilancia
rio emergenti una divergenza tra replicanti legati a indici broad e quelli su singoli paesi.
Dopo le fuoriuscite di novembre e dicembre dagli emergenti sull’effetto Trump e dollaro
Come sottolineato dall’analisi mensile di Marlène Hassine, Head of ETF Research di Lyxor
forte, gennaio ha visto ripartire la voglia di emergenti con importanti afflussi sugli ETF
ETF, gli ETF sugli indici generali dei mercati emergenti hanno registrato deflussi, mentre gli
legati ai mercati emergenti sia nel reddito fisso sia nell’azionario complice in primo luo-
investimenti degli ETF sui singoli paesi emergenti hanno raggiunto il livello più alto dell’ulti-
go proprio il ritracciamento del dollaro Usa. L’ultimo ETP Landscape a cura di BlackRock
mo anno a quota 238 milioni di euro, suddivisi tra Russia, Turchia e Brasile.
evidenzia come in realtà gli investitori europei stanno acquistando debito dei mercati
emergenti e vendendo azioni dei mercati emergenti, mentre altrove gli investitori sono più
Nuovo minimum variance
concentrati sull’azionario: “Storicamente, gli asset dei mercati emergenti hanno registrato
Tra le ultime novità per il mercato italiano c’è anche il Lyxor Ftse Emerging Minimum Va-
una forte performance in uno scenario in cui il dollaro statunitense si stava deprezzando
riance Index UCITS ETF, disponibile sull’ETFPlus a partire dal 14 febbraio, che permette
e questo è stato tendenzialmente un indicatore di flussi verso gli ETF dei mercati emer-
un’esposizione sugli emergenti con la ponderazione dei titoli compresi nell’indice sotto-
genti – rimarca Patrick Mattar - Head of EMEA Broker Dealer Sales del team iShares Capi-
stante basata sui rendimenti passati e che ha come fine di minimizzarne la volatilità.
2
NEWS DAL MONDO
a cura della redazione
n.224 | 15-02-2017
News
• UBS quota in Italia il primo ETF sulle obbligazioni corporate sostenibili dell’area euro
UBS ETF ha quotato su Borsa Italiana il primo ETF sulle obbligazioni corporate sostenibili dell’area Euro portando a 11 gli ETF SRI di UBS ETF quotati a Milano (otto
su indici azionari e tre su indici obbligazionari corporate). L’UBS Barclays MSCI Euro
Area Liquid Corporates Sustainable UCITS ETF (EUR) A-Dis replica l’indice Barclays
MSCI Euro Area Liquid Corporates Sustainable Total Return, composto da 409
emissioni obbligazionarie di società dell’Eurozona denominate in euro con un rating MSCI ESG pari o superiore a BBB. Per offrire un’ampia diversificazione, l’indice
limita l’esposizione di ciascun emittente al 5% del valore totale di mercato. “Il 2016
ha visto crescere considerevolmente l’attenzione degli investitori verso questo approccio ai mercati azionari e obbligazionari - rimarca Simone Rosti, responsabile
UBS ETF Sud Europa - . Ciò ha permesso a UBS ETF di consolidare la propria autorità in questo campo, raccogliendo ben 570 milioni di euro e portando così gli AuM
complessivi a 1,2 miliardi di euro (dato aggiornato al 31.12.2016)”.
• Amundi ETF: raccolta record di 4 miliardi nel 2016
Crescita consistente per Amundi ETF nel 2016. L’emittente transalpino ha archiviato lo scorso anno con una raccolta record di oltre 4 miliardi di euro risultando tra i
migliori del settore a livello europeo. Il totale delle masse in gestione della gamma
Amundi ETF è così salito a 25 miliardi di euro con un tasso di crescita annuale di
quasi il 27% nel 2016 (contro il 14,5% della media di mercato). Tra i prodotti che meglio hanno risposto alle esigenze degli investitori spicca la gamma azionaria Amundi ETF esposta ai mercati emergenti globali e regionali che ha attratto oltre il 40%
del totale dei flussi del mercato europeo degli ETF in analoghe esposizioni nel 2016.
3
NUOVE EMISSIONI
a cura di Titta Ferraro
n.224 | 15-02-2017
Nuovo modo per esporsi
sull’inflazione Usa, ecco
l’ETF sulle aspettative
di inflazione
Lyxor ha portato in Italia il primo replicante che permette
di esporsi al tasso di inflazione atteso senza perdere
valore in caso di rialzo dei tassi. Debutto anche per altri
tre ETF obbligazionari
L’inflazione statunitense galoppa e quest’anno potrebbe prendere forma la co-
negativo che l’aumento dell’inflazione ha solitamente sulle obbligazioni nominali.
siddetta “Trumpflazione”, ossia l’effetto propulsivo sui prezzi delle politiche ul-
Tra le novità arrivate in Italia in questo primo scorcio di 2017 c’è il Lyxor USD
tra-espansive promesse dal neo presidente statunitense Donald Trump, a par-
10Y Inflation Expectations UCITS ETF, uno strumento che permette di avvan-
tire dal piano di stimolo fiscale, definito “fenomenale” dal tycoon newyorkese, e
taggiarsi dell’aumento dell’inflazione statunitense esponendosi esclusivamente
che vedrà la luce nel giro delle prossime 2-3 settimane.
alle variazioni dell’inflazione attesa. Si tratta del primo ETF in Europa a permettere di esporsi al tasso di inflazione atteso che è implicito nel differenziale tra i
Non solo TIPS
rendimenti dei bond inflation linked e i rendimenti dei bond tradizionali. In questo
Per posizionarsi sull’inflazione Usa la strada maestra sono i TIPS, acronimo di
modo gli investitori sono esposti solo alle eventuali variazioni delle aspettati-
Treasury Inflation Protected Securities, ossia le obbligazioni Usa indicizzate
ve di inflazione. Rispetto a un investimento tradizionale in titoli inflation linked,
all’inflazione che permettono di diversificare il portafoglio e coprirsi dall’impatto
questo ETF offre il vantaggio di non perdere valore nel caso di rialzo dei tassi
4
NUOVE EMISSIONI
a cura di Titta Ferraro
n.224 | 15-02-2017
BOND EMERGENTI (CON CAMBIO
COPERTO) E BOND HY USA
di interesse. Inoltre questo ETF può essere utilizzato per coprire un portafoglio di
bond esistenti dall’inflazione attesa (al portafoglio viene aggiunto l’ETF).
L’indice sottostante, il Markit iBoxx USD Breakeven 10Year Inflation Index No-
Più recente lo sbarco in Italia di un’altra coppia di ETF obbligazionari targati sempre Lyxor. Il Lyxor iBoxx $ Liquid Emerging Markets
Sovereigns EUR Monthly Hedged UCITS ETF permette di esporsi
alle obbligazioni governative emesse da Paesi Emergenti, di tipo
sia investment Grade che High Yield, denominate in dollari Usa.
L’indice sottostante, composto per la maggioranza da obbligazioni investment grade. Questo ETF si caratterizza per il rischio di
cambio EUR/USD coperto (Euro Hedged). I principali Paesi su cui si
espone l’ETF sono: Turchia (11%), Indonesia (11%), Messico (10%),
Brasile (7%), Filippine (7%), Russia (6%), Argentina (6%), Qatar (6%)
e Libano (5%).
L’altra novità è il Lyxor BofAML $ High Yield Bond UCITS ETF che
permette di esporsi alle obbligazioni High Yield delle società statunitensi e al cambio Euro/Dollaro. L’ETF replica l’indice BofA Merrill
Lynch che viene comunemente considerato il benchmark di riferimento per le obbligazioni High Yield di società statunitensi. L’indice
comprende 2000 titoli di circa 1000 emittenti, più del doppio rispetto a indici similari. A fine dicembre 2016 l’indice indicativamente era
composto al 50% da titoli con rating BB, al 36% da titoli B e al 14%
da titoli CCC. Per quanto riguarda i settori in cui operano le società
sottostanti vediamo ai primi posti il settore energetico (14%), dei
materiali di base (12%), media (11%), quello delle telecomunicazioni
(10%) e dell’healthcare (9%). Di questo ETF, su Borsa Italiana, è quotata anche la versione con la copertura del rischio cambio.
minal TRI, misura i rendimenti di una posizione lunga nelle sei ultime emissioni
di titoli statunitensi protetti dall’inflazione a dieci anni (10-year Treasury Inflation-Protected securities o “TIPS”) e di una posizione corta (short) in titoli del
Tesoro statunitensi con scadenze analoghe. La differenza tra i rendimenti di tali
posizioni, nota come “tasso di inflazione breakeven”, è considerata la misura delle
aspettative del mercato in merito all’inflazione per un dato periodo di tempo.
Quotato anche il Lyxor US TIPS UCITS ETF, uno strumento più tradizionale che si
espone ai titoli governativi USA indicizzati all’inflazione. Si espone quindi ai titoli
statunitensi TIPS il cui coupon è collegato all’inflazione al fine di proteggere l’investitore dalla crescita di quest’ultima. Con un costo totale (TER) di appena 0,09%
all’anno, è l’ETF più conveniente in Europa sui TIPS e in pochi mesi ha raccolto
132 milioni di dollari (fonte: Bloomberg, 23/01/2017). L’indice Barclays US Inflation
Linked Bonds TR misura i rendimenti dei Treasury Inflation-Protected securities o
“TIPS” statunitensi con una scadenza finale di almeno un anno. Per essere inclusi
nell’indice, i titoli – oltre alla suddetta scadenza finale di almeno un anno – devono essere denominati in Dollari Usa, essere legati all’inflazione, avere un importo
nominale (non rettificato in base all’inflazione) in emissione di almeno 500 milioni
di Dollari USA, avere tasso fisso ed essere emessi dal Tesoro degli Stati Uniti.
Le nuove proposte di Lyxor
Lyxor USD 10Y Inflation Expectations UCITS ETF
Markit iBoxx USD Breakeven 10-Year Inflation Index
USD
LU1390062831
TER
COSTO ANNUO
0,25%
Lyxor US TIPS UCITS ETF
Barclays US Government Inflation-Linked Bond Index
USD
LU1452600270
0,09%
Lyxor iBoxx $ Liquid Emerging Markets Sovereigns EUR Monthly Hedged UCITS ETF
Bond Emerging Markets in USD Euro Hedged
NO
FR0013217700
0,40%
Lyxor BofA $ High Yield Bond UCITS ETF
Bond High Yield USA in USD
USD
LU1435356149
0,30%
NOME ETF
ASSET CLASS
RISCHIO CAMBIO
ISIN
fonte: LYXOR
5
FOCUS BANCA IMI
n.224 | 15-02-2017
Monete volatili e divergenti dalla linea dettata
dalle Banche centrali
Draghi non ritiene ancora convincenti i segnali sul fronte inflazione. La Bank of England non tocca i tassi ma inflazione attesa
salire rapidamente sopra il 2%
Previsioni tassi di cambio
Euro
La BCE chiarisce cosa intende per inflazione al target del 2%, l’euro appare sotto pres-
CAMBIO
1M
3M
6M
12M
24M
sione e volatile. Nell’ultimo meeting del 19 gennaio la BCE ha confermato tassi e pro-
EURO
gramma di acquisto titoli invariati. Il tema principale è stato l’inflazione, dopo la sorpresa
EUR/USD
1,05
1,03
1,08
1,10
1,15
al rialzo dei dati di dicembre. Alla luce di queste considerazioni, Draghi ha posto l’accen-
EUR/GBP
0,86
0,87
0,86
0,85
0,82
to sul fatto che non ci sono ancora segni di una ripresa convincente dell’inflazione e che
EUR/JPY
121
122
130
133
141
la BCE sarà ancora molto espansiva. La BCE tornerà a riunirsi il prossimo 9 marzo ma
ALTRE VALUTE
difficilmente ci saranno affermazioni diverse da quelle di gennaio. Le stime di breve per l’EUR/USD si attestano
GBP/USD
1,22
1,20
1,27
1,30
1,40
a 1,05 (da 1,03) a un mese e a 1,03 a 3 mesi (da 1,05). Sul medio-lungo si portano a 1,08 (da 1,07) a 6 mesi mentre
USD/JPY
115
118
120
122
124
restano a 1,10 a 12 mesi e a 1,15 a 24 mesi.
GBP/JPY
140
141
142
144
143
Fonte: previsioni Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
USD – Dollaro Usa
Sostenuto dal ciclo dei tassi Fed, ma reso volatile dalle scelte politiche di Trump. Il primo meeting Fed del 2017 (1 febbraio) si è chiuso senza grosse sorprese confermando
Cambio EUR vs. USD, GBP e JPY (da gennaio 2008)
145
l’attuale livello dei tassi tra 0,5% e 0,75%. La valutazione sullo scenario economico è
135
pressoché identica a quella di dicembre, quando la Fed aveva deciso di alzare i tassi
125
d’interesse di 25pb. A questo punto i riflettori si spostano sui prossimi appuntamenti e,
115
in particolare, sul discorso di Trump di fronte al Congresso (28 febbraio), in cui verranno
delineate le linee di politica economica. Benché le attese sulla crescita siano migliorate, a esse si sommeranno al-
EUR/JPY
95
85
75
sarà probabilmente inteso come un segnale di nuovo miglioramento dell’economia americana, con riflessi positivi
65
Gen ‘08
BANCA IMI
EUR/GBP
105
tri aspetti restrittivi, come il rafforzamento del dollaro. Restiamo però dell’idea che l’apprezzarsi della valuta USA
sul ciclo globale. L’auspicio è che questo miglioramento delle economie sviluppate ed emergenti favorisca una
EUR/USD
Lug ‘12
Gen ‘17
Fonte: Thomson Reuters-Datastream
L’APPROFONDIMENTO
DI
Collegati
sito www.bancaimi.it
leggere
le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
normalizzazione
delle politiche
monetarie di quei paesi, con
riflessialriequilibratorii
anche sulper
mercato
deitutte
cambi.
6
FOCUS BANCA IMI
n.224 | 15-02-2017
Tasso base ufficiale BCE (lungo termine)
GBP - Sterlina Inglese
5
La BoE resta ferma su tassi e acquisto titoli ma migliora le stime di
crescita economica. La riunione BoE dello scorso 2 febbraio è arrivata in coincidenza con una fase molto delicata della procedura
per l’attivazione dell’articolo 50, che concede al Governo di iniziare
Tasso BCE 0%
4
3
2
formalmente le trattative per il recesso della Gran Bretagna dalla
UE. La BoE ha inoltre alzato le stime di crescita del PIL per il trien-
1
nio 2017-2019 e ha fornito indicazioni sulla dinamica dei prezzi, che spingerà l’inflazione in
0
area 2% già da questo trimestre per poi salire rapidamente sopra il livello target (2%). In
caso di accordi non penalizzanti sulla Brexit e con l’economia in grado di proseguire nel suo
Gen ‘05
Gen ‘09
Gen ‘13
Gen ‘17
-1
Fonte: Thomson Reuters-Datastream
recupero, la pressione inflazionistica interna favorirà il rialzo della sterlina.
JPY - Yen Giapponese
La BoJ è rimasta ferma il 31 dicembre; lo yen appare guidato più da
fattori esterni che dalle scelte della Banca centrale. La riunione della banca giapponese (BoJ) si è conclusa senza particolari sorprese con uno stimolo monetario invariato. L’andamento dei mercati
finanziari globali potrebbe rendere difficile mantenere il controllo
della curva dei tassi. La BoJ resta però dell’idea che ci si possa
Differenziale rendimento T-Note 10A e Bund 10A
6
4
3
2
1
attendere comunque un’accelerazione della crescita, dovuta soprattutto alle politiche fi-
0
scali espansive varate dal Governo Abe. Sul fronte della strategia di politica monetaria, il
-1
Governatore ha ribadito che lo stimolo proseguirà fino a quando l’inflazione non supererà il
-2
2%. Il prossimo meeting è previsto il 16 marzo. La valuta nipponica si è avvantaggiata della
-3
diffusa avversione al rischio degli investitori ma resta legata alle scelte espansive della BoJ
Bund 10A
T-Note 10A
Differenziale EU vs USA
5
gen-08
lug-12
gen-17
Fonte: Thomson Reuters-Datastream
confermando un outlook di possibile deprezzamento.
L’APPROFONDIMENTO DI
BANCA IMI
Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
7
OSSERVATORIO ETF
a cura della redazione
n.224 | 15-02-2017
PERF. % TREND TREND
6 MESI
BT
MT
PREZZO
€
VOLUMI
PERF. %
1 MESE
Etfs Daxglobal Gold Mining
23,2
26268
11,16
-15,74


Dbx S&P Select Frontier 1C
12,315
10347
10,55
32,49


I MIGLIORI A 1 MESE
La pagina dei numeri di ETF News
Usa - Indice S&P 500
Europa - Indice EuroStoxx 50
2350
3800
2250
2200
3400
2150
3200
2100
3000
2050
2800
1950
2600
ago-16
2000
set-16
ott-16
nov-16
CHIUSURA
dic-16
gen-17
feb-17
1900
ago-16
set-16
VARIAZIONE %
3 MESI
6 MESI
21,39
4523
10,20
-6,41


40,22
8270
9,38
-5,39


Ishares Msci Brazil
29,745
13805
9,12
19,48


Lyx Etf Stx600 Basic Rsrces
52,22
14789
6,63
40,75


Dbx Stoxx600 Basic Res 1C
91,52
244
6,55
40,74


I MIGLIORI A 6 MESI
2300
3600
Ishares Msci Turkey
Lyx Etf Dj Turkey Titans 20
ott-16
nov-16
CHIUSURA
12 MESI
dic-16
gen-17
feb-17
VARIAZIONE %
3 MESI
6 MESI
12 MESI
Eurostoxx50
3309
9,04
16,63
9,12
Dow Jones
20094
10,08
8,35
21,28
Ftse Mib
18759
9,62
11,43
0,61
S&P 500
2295
7,28
4,94
17,56
Dbx S&P Select Frontier 1C
12,32
10347
10,55
32,49


Amundi Etf Msci Europe Banks
86,90
4939
0,53
28,02
=

Dbx Msci Russia Capped 1C
23,77
12158
-0,29
27,94
=
=
I PEGGIORI A 1 MESI
Amundi Etf Msci Europe Telec
106,63
2
-5,32
-5,99


Dbx Stoxx Europe Telecomms
67,90
220
-5,21
-5,59


Lyx Etf Eurstx600 Telecom
36,04
8360
-5,16
-5,53


0,78
141082
-5,08
8,28


2,70
221332
-4,51
-10,30


Dax30
11682
9,69
13,16
19,39
Nasdaq
5168
6,83
8,44
19,87
Lyx Etf Ftse Athex Large Cap
Ftse100
7118
2,95
6,46
17,67
Russell 2000
1367
8,53
15,30
29,75
Dbx S&P 500 2X Inverse 1C
I PEGGIORI A 6 MESI
Far East - Indice Nikkei
Commodity - Indice CRB
Lyx Ucits Etf Mib Dl X2 Shrt
6,18
1552331
2,57
-27,46


22000
250
Etfx Dax 2X Short Fund
5,68
3438
-3,48
-20,50
=

21000
230
Dbx Shortdax X2 Daily 1C
4,5775
16653
-3,17
-20,46
=

210
Lyx Etf Daily Shortdax X2
4,855
170928
-3,00
-19,88
=

190
Lyx Etf Eurstx50 Dly X2 Short
5,68
351560
0,09
-19,26
=

170
I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ
15000
150
Lyx Ucits Etf Mib Dl X2 Shrt
6,18
1552331
2,57
-27,46


14000
ago-16
130
ago-16
Lyx Ucits Etf Mib Daily Lev
6,29
1549574
-3,75
24,19


20000
19000
18000
17000
16000
set-16
ott-16
nov-16
CHIUSURA
dic-16
gen-17
feb-17
set-16
VARIAZIONE %
ott-16
nov-16
CHIUSURA
dic-16
gen-17
feb-17
VARIAZIONE %
12 MESI
Lyx Etf Ftse Mib
18,69
765224
-1,82
12,42
=

Amundi Etf Msci Emerging Mar
3,75
395263
4,74
9,00


9,50
365786
4,57
8,70
=

Lyx Etf Ftse Mib
18,69
15490800
-1,82
12,42

=
Lyx Ucits Etf Mib Dl X2 Shrt
6,18
10431130
2,57
-27,46


Lyx Ucits Etf Mib Daily Lev
6,29
8925719
-3,75
24,19

=
Lyx Etf Eurostoxx 50 Dr
32,39
8571567
-0,25
8,67
=
=
Lyx Etf Mib Daily Short
21,97
7358561
1,64
-14,05


3 MESI
6 MESI
12 MESI
3 MESI
6 MESI
Giappone
19369
9,28
14,92
8,69
Crb
191
3,12
6,12
15,19
Lyx Etf Emerging Markets
Cina
1133
-4,93
1,50
-9,37
Petrolio Wti
53
13,42
27,76
58,09
I PIÙ SCAMBIATI / VALORE
Russia
1176
18,32
26,12
56,97
Oro
1193
-5,43
-10,75
7,85
Brasile
64302
-0,62
12,57
59,66
Cacao
358
1,06
7,17
-3,63
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato
nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile
esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni.
Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è
negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
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Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 14/02/2017
OSSERVATORIO ETF
a cura della redazione
n.224 | 15-02-2017
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
Il commento agli ETF
3 ETF per gestire
l’INFLAZIONE
(USA e Eurozona)
ETF su Turchia e Brasile in spolvero, a sei mesi
primeggiano i settoriali su risorse di base
I massimi a oltre 3 mesi raggiunti dall’oro hanno messo le ali nell’ultimo mese all’ETFS
Con l’innovativo ETF sulle “Aspettative dell’Inflazione”
Daxglobal Gold Mining (+11,16%) che permette di prendere posizione sulle azioni legate all’estrazione di oro. Tra i migliori del mese spicca poi il Db x-trackers S&P Select
Frontier (+10,55%) e in terza piazza dall’iShares Msci Turkey (+10,2%). Emergenti protagonisti con replicanti su Brasile, Messico e America Latina che imperversano nella top
ten mensile. A sei mesi prime due posizioni occupate dai settoriali sulle risorse di base
Il Lyxor USD 10Y Inflation Expectations UCITS ETF (INFU IM) è
un ETF, unico nel suo genere1, che si espone solo alle variazioni
delle aspettative sull’inflazione US (c.d. Breakeven Inflation): ha un
patrimonio di 500 Mln $2 e non è esposto al rialzo dei tassi. Nel caso si
abbiano aspettative di rialzo dell’inflazione attesa, si può valutare l’uso
dell’ETF per:
1) Coprire un portafoglio di bond3 esistenti dall’inflazione attesa;
2) Esporsi all’inflazione attesa.
Il Lyxor US TIPS UCITS ETF (TIPU IM) è invece un ETF più tradizionale
che si espone ai TIPS, titoli USA indicizzati all’inflazione, ed ha il più
basso costo4 (0,09% all’anno) della categoria.
con rialzi superiori al 40 per cento. Terza piazza per il Db x-trackers S&P Select Frontier
con +32,49%.
Tra i peggiori ETF dell’ultimo mese su Borsa Italiana si segnalano i ribassi consistenti
per gli ETF settoriali legati alle tlc europee con cali di oltre il 5%. A sei mesi in forte affanno gli short a leva due sul Ftse Mib e sul Dax.
Tra i prodotti più scambiati per numero di pezzi figurano ancora una volta quelli legati a
Piazza Affari. Il Lyxor UCITS ETF Ftse Mib X2 Short primeggia con una media giornaliera
di 1,55 milioni di pezzi. Segue il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily Leveraged con transazioni medie per 1,54 mln di pezzi. Terzo posto per il Lyxor ETF Ftse Mib con 765 mila di pezzi. Tra i più scambiati per controvalore in prima posizione per il Lyxor ETF Ftse Mib con
transazioni per 15,49 mln, seguito dal Lyxor UCITS Etf Ftse Mib X2 Short con transazioni
per 10,43 milioni di euro e dal Lyxor ETF Ftse Mib Daily Leveraged con 8,92 mln di euro.
Asset Class5
Nome ETF
Bloomberg
Isin
Rischio
Cambio
Costo Annuo
(TER)4
Aspettative inflazione (USA)
Lyxor US$ 10Y Inflation
Expectations UCITS ETF
INFU IM
LU1390062831
USD
0,25%
Bond collegati a Inflazione
(USA) - TIPS
Lyxor US TIPS (DR) UCITS ETF
TIPU IM
LU1452600270
USD
0,09%
Bond collegati a Inflazione
(Area Euro)
Lyxor Euro MTS Inflation Linked
Investment Grade (DR) UCITS ETF
EMI IM
FR0010174292
No
0,20%
The original pioneers
Contatti: www.ETF.it | [email protected] | 800 92.93.00 | Consulenti
02 89.63.25.00 | Istituzionali 02 89.63.25.28 | LYXOR <GO>
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* I Lyxor ETF citati sono Fondi o Sicav francesi o lussemburghesi, gestiti da Lyxor International Asset Management S.A. (qui per brevità “Lyxor”), i cui
prospetti sono stati approvati dalla AMF o dalla CSSF. Per la data di approvazione si rinvia ai Prospetti.
(1) Unico ETF di questa tipologia in Europa (fonte: Lyxor, al 24/01/2017).
(2) Patrimonio di 520 Mln $ (fonte: Bloomberg, al 24/01/2017).
(3) La copertura deve tener conto della Modified Duration dell’ETF che è di circa 8,7 (fonte: Lyxor, a gennaio 2017) e può variare anche significativamente nel tempo.
(4) Il costo totale annuo dell’ETF (TER – Total Expense Ratio) non include i costi di negoziazione del proprio intermediario di fiducia ed eventuali altri costi e oneri.
(5) Gli indici benchmark degli ETF citati sono: per INFU “Markit iBoxx USD Breakeven 10-Year Inflation Index”; per TIPU “Barclays US Government
Inflation-Linked Bond Index”; per EMI “FTSE MTS Eurozone Inflation-Linked Bond Investment Grade Mid Price Index”.
Il valore dell’ETF può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l’investitore potrebbe perdere l’intero capitale investito. Questo è un messaggio
pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Prima dell’investimento negli ETF citati si invita
l’investitore a contattare i propri consulenti finanziari, fiscali, contabili e legali e a leggere attentamente i Prospetti, i “KIID” e i Documenti di
Quotazione, disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona 2, 20123 Milano, dove sono illustrati in dettaglio i
relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio, i costi e il regime fiscale.