I Faraoni Per sapere la storia dei faraoni: Le Dinastie pag 3 Le Dinastie 2 pag 5 Le Dinastie 3 pag 7 Le Dinastie 4 pag 9 La consacrazione pag 11 La festa "sed" pag 15 Le corone e i sistri pag 19 Il faraone Il Faraone era la suprema autorità della piramide sociale Egizia. La parola "Faraone" significa "grande casa". Il faraone veniva raffigurato con la barba, ricurva o fissata al mento da un nastro. Altri simboli dichiaravano il suo potere, come la corona, bianca quella dell'Alto Egitto, rossa quella del Basso Egitto, doppia quella del Paese unificato. Attaccata alla cintola del gonnellino aveva una coda di animale, variamente identificata in una coda di cane o di toro. Il Re impugnava un bastone pastorale ricurvo ed il flagello. Sulla sua testa compariva spesso l'Ureos, il serpente cobra femmina, rappresentazione dell'occhio del dio solare; sulle spalle era appollaiato il falco Horus, il figlio di Iside ed Osiride. Al sovrano ci si poteva avvicinare solo nell'atto del suddito che si prostra sino a baciare la terra. La sua nascita era preceduta da apparizioni miracolose che ne anticipavano la consacrazione. La giornata tipo del Faraone era minuziosamente organizzata, da una parte gli impegni ufficiali, dall'altra le occupazioni domestiche. Quanto si sa dei Faraoni vivi, dei loro pensieri, dei sentimenti é nulla rispetto a quello che si sa di loro da morti, unica eccezione quella del Faraone Akhenaton che pitture di gusto insolitamente realistico ritraggono in scene di vita familiare che ne testimoniano l'attenzione verso le figlie e la moglie. Le dinastie Protodinastico circa 2950-2575 a.C. Faraoni I Dinastia Aha(Mens) Semerket Qa'a II Dinastia Hotepsekhemwy P eribsen (?) Khasekhemui III Dinastia Djoser Nebka I Khaba Antico Regno circa 2575-2150 a.C Faraoni IV Dinastia Snefru (Khufu) Cheope Redjedef (Khafra) Chefren Nebka II (Menkaure) M icerino V Dinastia Userkaf Sahura Neferirkara VI Dinastia Teti Pepy I Merenra I Pepi II VII e VIII Dinastia Qakara Neferkaura Neferkauhor La Festa “Sed” Allo scadere del trentesimo anno di regno, i faraoni celebravano la festa detta "sed" o del giubileo reale. La cerimonia doveva dimostrare il vigore del sovrano, condizione necessaria per il buon andamento del regno. Uno dei momenti culminanti della manifestazione era la corsa rituale del sovrano che dimostrava così il proprio vigore: doveva compiere tre giri intorno a due costruzioni che simboleggiavano pietre confinarie. Il complesso architettonico simboleggiava in tutte le strutture i compiti regali e l'unione dell'Egitto: le cappelle, le case del Nord e del Sud e il palco reale con i padiglioni per i due troni. L'altare rappresentava i limiti meridionali e settentrionali del Paese. Il nome "sed" dato alla festa deriva dal termine con cui gli egizi indicavano la coda di animale (toro o leone) che faceva parte dell'abbigliamento regale (pendeva dalla vita del re) e simboleggiava la sua potenza. La cerimonia si divideva in tre fasi: la prima ripeteva i riti dell'incoronazione. Il re, vestito con il caratteristico abito bianco che lo avvolgeva completamente lasciandogli scoperte solo testa e mani, riceveva le corone dell'Alto e Basso Egitto mentre stava seduto alternativamente su due troni, ognuno posto sotto una cappella. Nella seconda fase entravano in scena la sposa del sovrano con i figli che rappresentavano l'eredità dinastica. Nella terza fase il re alzava il pilastro "djied" (una colonna di pietra che simboleggiava forse la spina dorsale del dio Osiride) per sottolineare la forza e la stabilità del suo potere. La festa "sed" si concludeva con una processione in cui il faraone faceva visita alle principali divinità del Paese. La consacrazione La cerimonia della consacrazione del Faraone, lunga e laboriosa nel Nuovo Regno, comportava una fase cerimoniale in cui il faraone impugnava un bastone che nella parte inferiore, più grossa e scolpita, recava un’immagine simbolica del Male, che il sovrano deve "trascinare nella polvere". La complessa cerimonia a cui si è accennato era suddivisa in cinque fasi, la cui esecuzione comportava più giorni di rituali: Prima fase: la purificazione del Principe/ Faraone con l’unzione di nobili unguenti magici e profumati. Seconda fase: la fase dell’allattamento (a volte raffigurata nelle scene rinvenute sulle pareti dei templi) da parte di una divinità femminile, per significare che il Principe era di discendenza divina. Terza fase: l’abbigliamento e l’imposizione delle corone del Basso ed Alto Egitto. Quarta fase: l’attribuzione al Faraone dei cinque nomi rituali, con i quali sarebbe poi stato chiamato nelle diverse circostanze durante tutto il suo regno. Nell’immenso tempio faraonico dedicato ad Amon-Ra nel sacro recinto di Karnak (Tebe) questa estenuante cerimonia si ripeteva negli spazi che vanno dal sacrario alla sala ipostila ed al lago sacro dal quale poi ogni anno prendevano il via le cerimonie di propiziazione e di giubilo per l’arrivo della piena salvifica e fecondatrice del Nilo.