Speciale Congresso - Associazione Bios Salus Europa

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Associazione Bios Salus Europa – Articolo tratto dalla rivista BioEnergia n.1-2 - Ed. BioEnergia editore - anno 1988
http://www.bios-salus.org/articoli/
Speciale Congresso
Speciale Congresso
PRANOTERAPIA E PSICOTERAPIA NELLA SFERA DELLA SESSUALITA’
La pranoterapia quale normalizzazione
dell’equilibrio psicosomatico è oggi
argomento di particolare importanza
(1).
Nelle malattie psicosomatiche l’organismo ci "parla" di alcuni conflitti
interiori di cui il soggetto non è consapevole o non riesce a concepire. Un
organo del corpo viene infatti scelto
come oggetto della mancanza di
equilibrio.
Il nesso tra sistema fisico e nervoso
èquello stesso che esiste tra corteccia
cerebrale e midollo spinale. I centri
dell’emotività e quelli della vita vegetativa sono congiunti in quella zona
del cervello chiamata ipotalamo. Ma c
e anche un altro nesso tra il cerebrale e
il vegetativo che passa attraverso
l’ipofisi, la ghiandola che produce gli
ormoni. E’ cosi che l’ipotalamo.
attraverso il sistema nervoso regola le
ghiandole, gli organi interni e il
sistema circolatorio.
Questo sistema di relazioni è abbastanza complesso. Si scarica attraverso
una serie di influssi direttamente sui
caratteri somatici, influenzando da un
lato il sistema neuro vegetativo,
dall’altro quello ormonico. Per cui gli
elementi psico-emotivi esercitano
un’influenza diretta sul sistema neuroendocrino e attraverso questo su quello
somatico.
Gli effetti del funzionamento di questo
sistema così complesso si notano o nel
movimento o nella secrezione. Tutti gli
impulsi
anormali
emessi
(dall’ipotalamo attraverso il sistema
nervoso) provocano un disequilibrio (o
mancanza di equilibrio) facendo
deviare il sistema endocrino vegetativo
dal suo tracciato abituale. Una certa
alternanza
intensifica
ora
il
movimento, ora la secrezione e questa
a sua volta agisce sugli organi che
sono sotto la sua influenza.
Dato questo stato di cose e ammesso
che la pranoterapia può influenzare
direttamente sul benessere di certi or-
gani del corpo ecco che la pranoterapia entra in relazione con le malattie
psicosomatiche.
Dr. Charles Graves, Teologo,
Segretario Esecutivo International
Medical Commission, Stati Uniti
d’America.
Insieme ad altri tipi di trattamenti
medici, la pranoterapia è in grado di
apportare sollievo al paziente che
soffre di questo tipo di malattia. Ciò
accade perché la pranoterapia, attraverso l’emissione di bio-energia
dalle mani, pervade il corpo ed agisce
sulle zone sofferenti in modo antispastico, antinfiammatorio e analgesico. Se sulla parte malata sono intervenuti altri trattamenti medici la
pranoterapia può completare o au
mentare il beneficio delle cure attraverso gli effetti citati.
Quale può essere quindi la relazione
tra pranoterapia e sessualità? Ci sono
tre fattori importanti da considerare:
l’ipotalamo rappresenta il centro
dell’espressione emotiva che controlla
la secrezione della ghiandola pituitaria
e pineale, le quali ghiandole
controllano a loro volta la sessualità e
le funzioni riproduttive
attraverso la secrezione (2). L’inte-
grazione sensoriale funziona per
mezzo del talamo e la sua azione sulle
esperienze emotive influenza l’ipotalamo, attraverso il quale le emozioni vengono espresse, viene regolata
la
temperatura,
la
secrezione
ghiandolare ecc... (alcune di queste
sono in relazione con la ghiandola pituitaria). Pertanto il funzionamento
dell’apparato riproduttivo e della vita
sessuale sono in diretta connessione
con la integrazione sensoriale e con i
centri dell’espressione emotiva del
cervello (3).
Questa connessione tra l’attività dell’
ipotalamo e la secrezione endocrina è
molto ampia. Esistono nella regione
dell’ipotalamo due distinti meccanismi, uno che regola le attività endocrine connesse con l’ovulazione e le
funzioni riproduttive, mentre il secondo (separato dal primo sia nella
collocazione che nella funzione) sovrintende al comportamento sessuale
(4).
Non solo questo, ma perfino è stata
provata l’influenza reciproca tra ipotalamo e comportamento sessuale.
L’eccitabilità nelle funzioni sessuali
infatti in alcuni è facilitata, in altri ridotta. Alcuni si preoccupano solo di
“consumare”, altri di raggiungere
l’orgasmo e la reciproca soddisfazione(5).
Secondo Gorski e Whalen non ci sono
fenomeni psicologici che non siano in
stretta correlazione con le funzioni
endocrine e neurologiche
(6).
Si può però anche notare un’influenza
inversa provocata dagli ormoni
sull’ipotalamo stesso (7) e questo
prova che il cervello, la secrezione
ormonale e le funzioni sessuali costituiscono un sistema estremamente
complesso, in cui tutti gli elementi
influenzano a vicenda. Per il prano-
comportamenti sociali altrettanto
distorti, come ad es. un carattere tiSpeciale Congresso
30 Congresso di Bioterapia
rannico, una poca stima di sè, la paura
di assumersi delle responsabilità ecc...
Tramite la psicoterapia si può risalire
alla fonte ditali distorsioni e tentare di
aiutare il paziente a reagire nelle
diverse circostanze della vita in modo
diverso, per cercare cosi di mettere
nuove basi per le sue future attività
sociali. Inoltre il paziente potrà anche
tentare di vivere in un modo più
soddisfacente la sua vita psicoI
sessuale
grazie ad una aumentata
consapevolezza e conoscenza di se.
In che modo la pranoterapia può in
tervenire in questo processo? E’ evidente che senza l’apporto della pro
gressiva conoscenza di sè operata
dalla psicoterapia, la pranoterapia da
sola non può nulla. Ma dopo aver
provato gli effetti di una certa terapia
profonda, e aver quindi compreso
meglio lo sviluppo della propria psi
cosessualità, nonchè quanto la sua vita
sessuale sia dipendente dalla vita
emotiva (che a sua volta dipende dalle
relazioni avute nell’età infantile e
adolescenziale), il paziente può avere
bisogno di un aiuto extra da parte del
pranoterapeuta, per mettere in pratica
tutte queste esperienze nuove. Questo
significa che la psicoterapia può
apportare una migliore e maggiore
conoscenza e consapevolezza di sè,
ma le abitudini che si instaurano nel
terapeuta è importante capire che il
comportamento sessuale è in stretta
connessione con il funzionamento
dell’ipotalamo, le sue influenze sulla
sfera emotiva e sulla funzione ghiandolare.
E’ evidente che la scienza con la quale
la pranoterapia deve collaborare e
cooperare, se vuole adempiere alla sua
missione curativa, è la psicoterapia.
Questa risale alle prime manifestazioni
della sessualità, nel bambino e
nell’adolescente, e prende in esame
l’intera sfera emotiva che circonda la
sessualità. In tal modo essa penetra
nell’area di attività dell’ipotalamo,
modificando nel paziente il suo modo di
affrontare la vita, le sue reazioni
emotive ecc.., e agisce sugli effetti che
tali emozioni hanno sulla vita sessuale
del paziente.
La psicoterapia è in grado di mostra re al
paziente in che modo certi complessi
emotivi possono influenzare direttamente il
suo comportamento sessuale e viceversa.
Nella terapia profonda, il paziente si rende
conto a poco a poco che i suoi rapporti con i
genitori durante l’infanzia e le sue e
esperienze di adolescente hanno creato in
lui una sorta di sessualità che per lui può
essere o non essere sana. In ogni caso la
sessualità che si è sviluppata in lui esercita
una considerevole influenza su alcuni lati
del suo comportamento, ad es. le sue attitudini verso la gente che lo circonda, il
lavoro, la cultura ecc...
Se per caso, nel paziente si è sviluppata
una serie di complessi emotivi distorti
che influenzano in modo negativo la sua
vita
psico-sessuale,
si
possono
manifestare
di
contro
alcuni
corso di un’intera esistenza non
possono essere sradicate o ricostruite
tanto facilmente. Non è soltanto una
questione di conoscenza o di forza di
volontà. Il paziente
deve essere in grado di effettuare
un’opera di completa ricostruzione di
un nuovo sistema di vita psicosessuale
in relazione alla società che lo circonda.
E questo può richiedere l’aiuto non solo
di uno psichiatra ma anche di un
trattamento di pranoterapia.
Il trattamento pranoterapeutico in
questo caso può essere condotto in
diverse forme: (1) può portare il paziente alla consapevolezza che la sua
mente e le sue emozioni influenzano
direttamente il suo corpo e persino le
sue funzioni sessuali. E allora viene da
chiedersi: il pranoterapeuta puo
condurre al rilassamento alcune parti
del corpo in modo tale che il paziente
“viva”
realmente
questa
consapevolezza (di un’intima intercon
nessione tra le sue emozioni e il suo
corpo) (2). La stretta personale e re
ciproca confidenza che si viene a creare
tra il paziente e il pranoterapeuta
durante le sedute può essere un fattore
positivo nel rafforzamento di quella
consapevolezza di sè menzionata nel
punto (1). (3) E’ possibile utilizzare
durante le sedute di pranoterapia un
certo tipo di ginnastica di danza ritmica
ecc... per aiutare il paziente a
consolidare dentro di sè il nuovo
orientamento
della
sua
vita
psicosessuale.
Il Prof Charles Graves con Arnaldo Zanatta
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