Prof. Luzi - Digilander

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Prof. Luzi
Questa è una disciplina che studia le modificazioni degli organi nelle varie patologie.
Ogni processo patologico modifica in qualche m odo gli organi. E questa disciplina si
occupa dell’individuazione di queste alterazioni per una diagnosi di malattia.
1) Indagine Macroscopica del cadavere
Autopsia. Presidio diagnostico che identifica sul cadavere i momenti patologici
che hanno caratterizzato in tempo recente la vita del cadavere per definire una
diagnosi anatomica chiamata EMICRISI (mette in sieme le patologie che hanno
portato alla morte del paziente).
2) Indagine Macro/microscopica sui campioni da reparti di chirurgia, clinini e
laboratoristi.
Autopsia Anatomo patologica
Cerca le cause naturali che si sono
succedute prima della morte.

Autopsia medico legale
Cerca le cause di un
evento delittuoso.
Se c’è qualcosa che non è naturale
allora interviene il medico legale
L’autopsia puo’ essere richiesta dal medico curante ( che ha assistito la fase finale
della vita del paziente) e i familiari. Nessuno una volta richiesta può opposti
all’esecuzione.
Si svolge in una sala autoptica (è un vero e proprio intervento chirurgico)
adeguatamente attrezzata. Il tecnico ha un ruolo importante per l’assistenza del
medico per i tempi dell’autopsia. Deve inoltre tenere pronta la sala in caso di uso.
Alla fine è compito del tecnico di sala rimettere a posto il cadavere.
Strumenti Utilizzati:
- Tavolo settorio in acciaio. Vi sono degli aspiratori sopra e sotto con acqua che
scorre. E’ costituito da 2 piani ed è mobile.
- Sega da ossa oscillante elettrica. E’ aspirata e in caso di contatto con tessuti
molli si ferma. Serve per il taglio delle ossa.
- Bisturi, si usano banali coltelli misti
- Forbici miste
- Forbici bottonute per aprire gli organi cavi. Miste
-
Forbici.
Pinze Klemmer piatte e cocher col becco in fondo.
Divaricatori
Stracci, spugne
Sostanze infettanti
Casi in cui si può fare un’autopsia:
Non ci sono Limiti, si può fare però solo dopo mezzora di ECG piatto.
1. morte cerebrale; non presuppone la morte cardiaca
2. morte cardiaca; morte necessariamente anche cerebrale
ECG piatto per mezzora ci da una certezza di morte totale 1, 2. Per accertare la
morte una volta si usavano specchi davanti alla bocca e l’osservazione dei lobi oculari.
Si espianto gli organi solo in persone che sono morte cerebralmente ma con apparato
cardiaco ancora in funzione.
Inizio autopsia.
Si fa innanzi tutto un esame esterno, per avere la certezza della morte del soggetto.
Si va quindi a notare i fenomeni cadaverici:
- minore temperatura corporea: il cadavere tende ad adeguarsi alla T esterna.
Perde 1°C nella prima ora e mezzo grado ogni ora successiva. Importante nella
medicina legale per trovare l’ora del decesso.
- Ipostasi: macchie violacee per imbibizione dei tessuti da parte del sangue nelle
zone declivi. Ci è utile per vedere in che posizione è morto il paziente. Nelle
prime 4, 5 ore sono mobili, dopo si fissano.
- Putrefazione: dovuto all’azione dei batteri, porta al disfacimento del corpo.
Inizia dove c’è maggiore concentrazione di batteri, nell’intestino cieco, in
particolare nell’appendice, per poi diffondersi. Si notano macchie verdacee.
Comincia dopo 24 ore. Nella morte endouterina (soggetto sterile) la
putrefazione comincia dalla cavità orale e dall’ano.
- Macerazione: avviene quando il soggetto sta in acqua. Pezzi del corpo si
spappolano.
- Mummie. La mummificazione è un processo che avviene in determinati climi
(nelle piramidi per esempio) che devono essere caldi e ventilati, per facilitare
l’essiccazione. Deve essere fatta in tempi rapidi che non permettono la
putrefazione.
Altri fattori da notare sono:
- Colore della cute che puo’ essere indice di un eventuale patologia
- Stato di nutrizione: buono o cattivo ( in questo caso se è dovuto a neoplasie o
inf. Croniche è detto catettico).
- Cicatrici
Apertura cadavere
Testa
Si asportano per prima cosa la cute e la sottocute (il cuoio capelluto). SI fa un
taglio unico e continuo che va da mastoide a mastoide. Si ribaltano le due zone
anteriore e posteriore. Messa a nudo la scatola cranica si prende la sega e si fa un
taglio circolare. Si toglie la scatola cranica e si trova il cervello. E’ rivestito dalle
meningi ( 3: dura madre aracnoide e pia. Queste due ultime sono le eptomeningi).
Esse sono sede di processi patologici.
Processi infiammatori (meningiti). Banale opacamento delle meningi:
infiammazione tossica o virale, se vi è pus allora è purulenta.
Processi emorragici (emorragie) che possono essere epidurali (tra la dura e la
deca); sotto durali (tra la dura e l’aracnoide); sotto aracnoidee.
Processi neoplastici (meningiomi).
Si asporta il cervello togliendo le connessioni con cio’ che tiene unito col resto:
Midollo allungato. Si apre una breccia sul ternario che separa la fossa cranica
anteriore e media dalla posteriore dove c’è il cervelletto.
Si pesa e più o meno deve essere di 1,3 Kg nell’uomo e qualche etto in meno nella
donna dove ha una struttura dei neuroni più complessa e caotica.
Esame del cervello. Si apre prima di tutto, e si puo’ fare in due modi. Si mette
sul tavolo e col cefalotomo (coltello ritaglio lungo) si comincia dal lobo frontale
e si fa sezioni trasversali fino al cervelletto. Nel secondo modo si seguono le
vie liquorali e poi si continua come prima.
Possiamo trovare situazioni come:
o processi infiammatori (si vedono al microscopio)
Meningiti: si parla generalmente di Leptomeningiti (dell’aracnoide e della
Pia), possono essere da cause fisiche, chimiche e da infezione (virus,
batteri, funghi). Si presenta un essudato sieroso in caso di cause fisiche
(calore, radiazioni: colpi di sole, colpi di calore) e virali (Toscana virus). La
diagnosi in questi casi la fa il clinico direttamente con una puntora
lombare per andare a esaminare il liquor che rispecchia la situazione del
cervello. Se vi è essudato fibrinoso è dovuto a tubercolosi; purulento da
meningococco, pneumococco e sono spesso mortali; emorragico da
spagnola.
o processi degenerativi
o processi vascolari ( 2 tipi: Emorragici e Ischemici)
Ishemici: da infarti cerebrali. Sono dei rammollimenti cerebrali dovuti al
mancato arrivo di ossigeno nel tessuto cerebrale. Puo’ derivare da
Trombosi ( disondetelizzazione: si attaccano all’endotelio trombi. Sesi
presentano nelle arterie questi trombi danno arterosclerosi mentre nelle
vene flebo trombosi) o da Embolia che è formata dal trombo che si
stacca e va al cervello. In entrambi i casi il vaso si chiude. Nel cervello
viene cosi’ a mancare ossigeno che serve per la produzione di ATP e se
esso viene a mancare si altera la pompa NA/K ed essi vanno verso il
gradiente: la cellula prende Na e con lei H2o e si gonfia morendo. Si
hanno prima della morte alterazioni degli organuli e il problema diventa
irreversibile con la rottura della membrana. Questa puo’ evolvere in due
modi:
 Necrosi Coagulativa. Si ha la coagulazione delle proteine.
 Necrosi colliquativa . Avviene quando c’è pus, è una necrosi
ischemica nel cervello poiché in tutti gli altri corpi è possibile solo
necrosi coagulativa.
L’ishemia avviene nei territori profondi irrorati dalla arteria :::: cioè i
nuclei della base e la capsula interna.
Il cervello è costituito da due sistemi, il piramidale (sovrintende ai
movimenti ed è costituito dai fasci di fibre che si incrociano al bulbo) e
l’extrapiramidale (permette i movimenti fini, di precisione. Il parkinson
attacca questo).
Quando c’è un occlusione di un vaso sempre ci sarà un ishemia a valle? No,
perché l’irrorazione dell’encefalo è composta da un numero discreto di
circoli collaterali e si aprono in caso occlusione di un arteria. Se non
funziona a dovere si ha il rammollimento (zona di col liquazione
bianca(trombosi) o rossa(embolia)).
Emorragici : emorragia dentro il parenchima cerebrale, si ha in particolare
una rottura di un vaso arterioso e il sangue fuoriesce dal cervello. È
provocato da precedenti malformazioni chiamati aneurisma: deviazione della
parete vascolare in un vaso perché colpito da es. arterosclerosi (derivata da
ipertensione, diabete). Gli aneurismi si formano nelle zone di maggior
pression. Non esiste patologia da pressione bassa cronica mentre acuta si, è
la sincope o svenimento o ancora lipotimia. Nella patologia da pressione alta
(ipertensione) la pressione sale al di sopra dei livelli, la massima può arrivare
anche a 230 e la minima sopra i 100.
La pressione massima è la pressione di spinta del cuore.
La pressione minima è del cuore in diastole ed è quando il cuore si riempe.
L’aneurisma arriva generalmente nelle diramazioni dove la parte riceve di
petto la pressione del sangue e si può rompere. Può essere anche una
patologia congenita. Il sangue si espande e l’effetto è sostanzialmente quello
del rammollimento.
o processi neoplastici
Apertura Torace Addome
Si fa un solo taglio dalla fossetta giugulare al pube schivando l’ombelico. Si scolla la
cute e sottocute dalla gabbia toracica. Si mettono a nudo le coste. Si disarticola la
sternoclavicolare. Si taglia dopodiché col trinciapolli alla giuntura osteo cartilaginea
nei due lati. Si toglie questo piastrone e si mette a nudo il torace (cuore, mediastino,
polmoni, cavo pleurico virtuale che se è reale è patologico. In quest’ultimo caso vuol
dire che dentro il cavo è qualcosa e puo’ essere materia allo stato solido, gassoso
(aria) e liquido. Lo stato liquido può essere composto da trasudati o essudati. I primi
sono composti solo da liquido e vengono a presentarsi se il rapporto Pressione
idrostatica/ Pressione Colloidoosmotica è alterato, cioè se è aumentata la prima o
diminuita la seconda, facendo si che i liquidi non riescano a stare più nei vasi e
trasudano. Nella seconda, vi troviamo liquido e proteine ciò sta a indicare flogosi, in
particolare pleurite.)
Cuore
Il cuore è rivestito dal pericardio ed è come il cavo pleurico, ha le stesse
caratteristiche di eventuali patologie. Per esaminare questo si fa un taglio a Y
rovesciata e si asporta. Si taglia tutte le connessione al resto del corpo, cioè vene e
stirerie partendo dall’aorta da destra verso sinistra. Il cuore pesa circa 300g. I cuori
in particolare sono 2 poiché le due parti sono totalmente diverse.
Si fanno 4 tagli:
1° taglio: si mette in evidenza una parte grossa di Ventricolo sinistro e una piccola di
Ventricolo destro e così vediamo subito se c’è ipertrofia di una delle due.
2° taglio: si apre l’atrio destro e si guarda la valvola tricuspide.
3° taglio: si apre come a libro e si studiano le cavità e la valvola.
4° taglio: si taglia il cono arterioso dell’arteria polmonare con le forbici bottonute. Si
aprono le 4 vene polmonari la volvola aortica.
Patologie:
- processi a carico dell’endocardio: endocarditi
- dell’aorta: arterosclerosi
della polmonare: endocarditi (il versante polmonare è difficilmente colpito da
arterosclerosi)
Si guarda le carni del cuore:
- se vi è processo infiammatorio si ha miocardite
- Infarto miocardio: zona ischemica dovuta all’occlusione dell’arteria polmonare.
Si ha una necrosi ishemia coagulativa. Prevalentemente è nel ventricolo sinistro
e può essere di varie dimensioni e in varie sedi: Sottoendocardici e transmurali
( a tutto spessore della parete endocardiaca). In questo ultimo caso si ha la
rottura del cuore, il sangue esce nel sacco pericardio che tampona il cuore e
impedisce il suo riempimento e il soggetto muore.
-
Polmoni
- fenomeni infiammatori: Polmoniti (colpiscono alveoli) e broncopolmoniti (
colpiscono i bronci e gli alveoli).
- Disturbi del contenuto aereo:
o Atelectasia: collasso parenchima alveolari. Si ha meno aria.
o Enfisema polmonare: SI ha più aria.
- disturbi del circolo
o infarto polmonare: di tipo emorragico; è dovuto all’embolia dell’arteria
polmonare. Rottura vascolare e permette lo stravaso nel parenchima
alveolare.
o Edema polmonare: presenza di trasudato negli alveoli o nell’interstizio o
tutti e due. E’ diretta conseguenza dello scompenso ventricolare sinistro.
P idrostatica
_____________
P colloidoosmotica


è la pressione delle proteine, per diminuire occorre:
o proteine non sintetizzate
o proteine perdute: 1) malattia intestinali, grave
malattie epatiche. Proteine disperdenti. 2) gravi
patologie renali. Sindrome nefrosica.
Addome
Con l’apertura dell’addome andiamo subito ad osservare l’aspetto, e in particolare di
due eventuali situazioni.
- Versamenti a livello del peritoneo. Questi versamenti possono essere di 3 tipi, in
base alla loro natura:
- Essudati -> derivano da un processo infiammatorio del peritoneo (peritoniti)
- Sangue -> emorragie
-
trasudati -> si ha un aumento della P. idrostatica o un abbassamento della P.
colloidoosmotica. Questo può portare alla cirrosi epatica. Questa malattia
provoca un riarrangiamento nel fegato che fa aumentare la P. idrostatica e un
ipertensione nella vena porta. In questo caso si puo’ avere una quantità di
essudato anche di 15/20 litri e si associa a splenomegalia (aumento di volume
della milza) e ad ascite.
In caso che vi si presenti trasudato allora lo si misura con un ramaiolo (200ml) e
logicamente più è il liquido e più grave sarà stata la patologia.
- Processi neoplastici: invasioni neoplastiche negli organi addominali.
Milza
Questo organo si trova a sinistra sopra il rene, si estrae attraverso il taglio della
arteria e vena renale. In condizioni normali la milza pesa sui 150/200 grammi e in caso
di patologie aumenta di volume (splenomegalia). E’ costituita da due parti:
- polpa bianca -> organo linfoide secondario.
- polpa rossa -> trama vascolare di sinusoidi che immagazzinano il sangue.
La milza è una componente elastica e rappresenta il cuore dell’addome. Manda il suo
sangue al fegato quando c’è maggior necessità (per esempio nella digestione). In questi
casi viene in pratica spremuta la polpa rossa e attraverso la vena porta il sangue arriva
al fegato. In caso di ipertensione in questo tratto (cirrosi epatica) il sangue torna
indietro alla milza e si ha splenomegalia.
Nella polpa bianca si ha una maggior componente macrofagica, che ha il compito di
depurare l’organismo allorché ci siano delle scorie. L’essudato una volta depurato viene
smaltito attraverso il reticolo endoteliale della milza.
Questo organo puo’ raggiungere un peso massimo di 200/300 grammi, in questo caso si
tratta di tumore spudogeno ( per esaltazione macrofagica della milza), poi rientra nei
limiti.
Un'altra funzione della milza è di degradare i globuli rossi vecchi. Questo puo’ portare
a splenomegalia.
In definitiva la Splenomegalia è dovuta :
- emazie alterate poiché si impigliano nelle sinusoidi.
- malattie ematologiche di tipo neoplastico (leucemie mieloidi)
- malattie d’accumulo (sfingomielinosi, linfomi) e possono essere di tipo lipidico,
glicogeno etc.
- malattie di tipo infettivo (spleniti) e possono essere acute (virali) o croniche
(malaria)
Intestino
Questo organo si asporta tutto insieme a partire dalla fine del duodeno e all’inizio del
digiuno. Si scalza e si asporta digiuno, ileo, colon e retto. Facciamo due tipi di
osservazioni:
-
ispezione esterna
infarti intestinali: causati da disturbi di circolo che provocano una necrosi
intestinale che si complica con il versamento nel peritoneo (peritoniti).
- ispezione interna
In questa ispezione andiamo a cercare:
o neoplasie
 polipoidi -> infiammatori (infezione della mucosa) possono essere
Iperplastici (iperplasie della mucosa) o amartomacosi ( presenza di
tessuto che normalmente è presente ma non è orientato come
dovrebbe).
 Polipi -> adenomatoso che ha la possibilità di trasformarsi in
adenocarcinoma. Colpisce solo il colon. Un polipo in generale è tutto
ciò che sporge in una cavità.
 Carcinomi -> non c’è una sede di predilezione per tutti. Colpiscono il
Retto, Colon ascendente, Circo e Sigma)
Nel piccolo intestino non vi sono neoplasie di tipo epiteliale e neanche di tipo
mesenchimale.
o processi infiammatori -> cronici (malattie ideopatiche come colite
ulcerosa e morbo di Kren).
Ora si puo’ scegliere se studiare le vie urinarie o l’apparato gastroenterico (stomaco,
duodeno e pancreas).
Stomaco
Si apre questo organo con un’incisione lungo la sua grande curvatura. Dopo si cerca
l’eventuale presenza di un contenuto patologico.
- sangue
o Gastroemorragia -> puo’ provenire da delle varici, esempio nella cirrosi
epatica. La milza in pratica spinge in circoli collaterali tra cui nel plesso
sotto mucoso esofageo, che si puo’ ulcerare.
o Ulcere peptiche -> derivate da infezione, in specie da Helicobapter pilori.
o Neoplasie -> polipi con maggior frequenza.
Un ulcera è la perdita di sostanza che non si limita alla mucosa (erosione) ma va anche
nel muscolo.
Il taglio continua per tutto il duodeno. Raramente si trovano delle neoplasie ( in caso
contrario sono derivanti dall’ampolla di Vater). Nell’epitelio delle vie biliari possono
nascere dei carcinomi e poi arrivare al duodeno dando origine così ad ampollosi
(Ampolla di vater).
Pancreas
Questo organo è composto da tre zone: Testa, corpo e coda . La prima è situata nella
C duodenale. Possiamo anche in questo caso trovare due situazioni patologiche:
- Processo infiammatorio -> Pancreatiti acute (necrotico emorragiche. Portano
all’autodistruzione del pancreas causata dai propri enzimi come lipasi, amilasi
elastasi, enzimi quindi della digestione che dovrebbero invece essere riversati
nell’intestino inattivati) o croniche
- Neoplasie -> 2 tipi: della parte secretoria o nelle isole (insulinomi).
Il pancreas ha due vie che vanno nell’intestino, la Virsug che porta gli enzimi
digestivi inattivati e i sali biliari che vanno ad attivarli. In patologie (reflusso
biliare) i sali biliari vanno nel pancreas impedendo la normale escrezione. Gli enzimi
prodotti dal pancreas così vanno a distruggerlo. Si puo’ complicare con una
infezione (flogosi suppurativa).
Reni
Dalla pelvi renale parte l’uretere che va alla vescica e da qui parte l’uretra che va
all’esterno dell’organismo. Nell’autopsia si asporta in toto l’apparato urinario, composto
da reni, uretere e vescica, tutto ancora attaccato per un migliore studio.
Glomerulo: è composto da una matassa di capillari. Sono tenuti insieme da celle del
mesangio che si trova in mezzo ai vasi, esso è deputato alla produzione ddella
membrana basale del capillare.
Il rene pesa in situazione normale sui 150 grammi. Può avere minore o maggiore peso
ma in questo caso ci troviamo allora in patologie, che possono essere:
- a carico dei glomeruli : glomerulonefriti.
- a carico dell’interstizio
Le glomerulonefriti sono malattie infiammatorie infettive. Sono dovute a patologia
infiammatoria di tipo immunologico, ovvero che riguardano immunocomplessi. Vi sono 2
possibilità che questi immunocomplessi (costituiti da Ag+ Ac+ compl.) causino malattia:
- immunocomplessi che si formano nel rene (precisamente nel glomerulo)
- Anticorpi che arrivano dal circolo sanguigno nel glomerulo. Il punto di attacco
di questi è situato nella membrana basale del capillare, in siti specifici della
membrana. ( In alcune patologie come in un infezione da streptococco Beta
emolitico, vi sono degli anticorpi in circolo degli anticorpi che sono diretti quei
siti antigenici simili alla membrana basale. In questo caso vanno a legarsi qui nel
rene e richiamando il complemento formano l’immunocomplesso cosi’ da
scatenare il processo infiammatorio.
GlomeruloNefriti:
-
acute -> comprende una grande quantità di immunocomplessi che coinvolgono un
tempo più breve.
croniche -> generalmente o sono acute o croniche, non fanno il passaggio dall’una
all’altra e dipende la gravità dalla quantità di immuno complessi in relazione al
tempo. Qui nelle croniche si ha una minor quantità che coinvolge più tempo.
Si possono avere 2 quadri clinici e laboratoristici:
- sindrome nefritica -> comporta iperazotemia, ipertensione, ipercreatinemia,
ematuria, lievi edemi in tessuti grassi (sotto palpebrali e malleoli).
- sindrome nefrosica -> perdita di proteine (albuminuria).
Aumento Pressione colloidosmotica= fuoriuscita dai capillari ed edemi. In caso di
elevata C di albumina = edema generalizzato ANASARCA.
Glomerulo nefriti membranose= sindrome nefrosica perché la selettività della
filtrazione del glomerulo è determinata dalla membrana basale.
Nefritiche= sono a carico di parologie di tipo proliferativi delle cellule endoteliali e
mesangiali. Il capillare viene occupato e deriva l’ipertensione.
In situ= -> primitive
Da arrivo di immunocomplessi= -> secondarie derivanti o da una patologia preesistente.
Nefrite interstiziale
Sono caratterizzate da un impronta linfocitaria (linfociti, monoliti):
 sindrome da schiacciamento (liberazione di mioglobina) non deostruenti perché
non distruggono il parenchima renale.
 Le deostruenti invece sono chiamate PIELONEFRITI: infiammazione del rene e
della sua pelvi. Sono infiammazioni con essudato purulento. I batteri sono
piogeni (di tipo intestinale). In condizioni normali l’urina è sterile, i batteri
arrivano:
- per via ematogena (infezione da qualche parte)
- vengono da fuori, via ascendente. Infezione delle basse vie urinarie (vescica<cistite)
dove c’è una stasi vi è sempre un infezione, l’urina è un posto ok per i batteri e per
il loro attecchimento.
Più frequente nella donno che nell’uomo, perché l’uretra nella donna è molto breve
(3cm).
Occorre una condizione fondamentale: REFLUSSO. In Ogni atto minzionalel’urina
risale, vi è allora un errore funzionale o morfologico di attacco uretra/vescica o vi
sono calcoli.
Nel rene si formano gli ascessi (nella porzione sottocorticale) destuente poiché il
rene viene distrutto.
Il rene tende a gonfiarsi (idronefrosi) se l’urina non è sterile può diventare
idropielonefrosi.
Pielonefrite cronica -> formazione di piccole cicatrici che distruggono il rene
successivamente.
>Q <T acuta
<Q >T cronica ->inguaribile
il rene viene sostituito dalla cicatrice.
Processo cronico -> rene grinzo .> non funzionante
-patologia vascolare->processo arterioso sclerotico
-neoplasie renali -> processi neoplastici
Uretre Vescica
Processi infiammatori -> uretriti cistiti
Processi neoplastici -> epitelio di rivestimento dell’uretere della vescica (urotelio)
Fegato
 epatite processo infiammatorio
generalmente di tipo virale A (quadro acuto benigno) B( grave cronica) C (cronica)
D
cronica è il substrato per la cirrosi epatica.
Cirrosi epatica= sovvertimento del parenchime epatico che perde la sua
caratteristica di avere gli epatociti disposti a filiera.
Non ci sono più filiere ma noduli (cirri) di rigenerazione _> derivanti da necrosi.
Epatite A : necrosi focali disseminate nel fegato (3,4 epatociti). Benigna perché
facile autoriparazione
Epatite B: necrosi zonali guarigione della zona per cicatrice.
Epatite cronica : necrosi interfaccia portale parenchima . Parte della zona delle
triadi si espande. Si crea una rete di cicatrizzazioni, gli epatociti rigenerano per
riparare il fegato ma snono limitate dalle cicatrici. SI moltiplicano quindi in zone
chiuse e non ce la fanno a rifare le filiere ma fanno noduli (cirri).
Patologia vascolare-> fegato da stasi= fegato quando risente di un cuore destro
che non funziona. Stasi cronica, ingrossamento del fegato perché è ingordo di
sangue. Stimola la funzione di fibroblasti e formano cicatrici la dove c’è tessuto
connettivo (negli spazi portali).
Organi genitali
 femminili
-> ovaie (cisti, neoplasie maligne [cistoadenomi] e benigne [cistocarcinomi]  uretere
(si asporta tutto e si guarda per bene)
utero :
-fondo
-corpo
-cervice
-orifizio uterino esterno
è fatto di muscolo e ricoperto dall’endometro
->patologie del muscolo
->patologie enometro
->patologie cervice (esocervice 1, endocervice 2)
1 porzio o muso di tinca, parte visibile. Epitelio squamoso, deve essere resistente.
2 canale cervicale
l’endometro è di tipo ghiandolare (adenocarcinomi)
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