Le famiglie illuminano il Sinodo - Pie Discepole del Divin Maestro

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VEGLIA DI PREGHIERA
«Le famiglie illuminano il Sinodo»
- Sabato 3 ottobre 2015 -
Canto di inizio: TESTIMONI DELL’AMORE
(Testo: Anna Maria Galliano - Musica: Francesco Buttazzo)
Testimoni dell’amore, Testimoni del Signore,
siamo il popolo di Dio e annunciamo il regno suo.
Annunciamo la sua pace, la speranza della croce
che lo Spirito di Dio dona a questa umanità.
Chiesa N.S.G.C. Divino Maestro
Via Portuense 741
00148 ROMA
Tel. 06 656869
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Il tuo Spirito, Signore, in ogni tempo
ci fa segno del tuo amore per il mondo.
Tra la gente noi viviamo la tua missione
Nella fede che si fa condivisione.
La parola della vita noi proclamiamo
E la storia del tuo amore raccontiamo.
Tra la gente noi viviamo una certezza:
che tu offri ad ogni uomo giorni di grazia.
Tu Pastore sei con noi, guidi il cammino,
ci raduni come Chiesa per il regno,
tra la gente noi viviamo nuova speranza
e la gioia che ci dà la tua presenza.
Saluto
Cel.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Cel.: A tutti voi, amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo,
siano date in abbondanza misericordia, pace e carità.
Tutti: E con il tuo spirito.
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Cel.: Preghiamo.
Fratelli e sorelle, famiglie e amici, siamo qui raccolti in preghiera per invocare dal Signore della vita grazia e sapienza, prudenza e audacia in comunione con la Chiesa e con papa Francesco
per il Sinodo che si aprirà domani. Rivolgiamo la nostra supplica allo Spirito Santo, perché doni a tutti noi luce per comprendere la volontà di Dio, amore indefettibile per la Chiesa, franchezza per annunciare il Vangelo.
Durante il canto e le invocazioni allo Spirito Santo, vengono accese le lampade
di tutti i presenti.
Resta qui con noi il sole scende già
resta qui con noi Signore è sera ormai.
Resta qui con noi il sole scende già
se tu sei fra noi la notte non verrà.
Davanti a noi l’umanità lotta, soffre e spera
come una terra che nell’arsura
chiede l’acqua da un cielo senza nuvole
ma che sempre le può dare vita;
con te saremo sorgente d’acqua pura
con te fra noi il deserto fiorirà.
Canto: LUCE DI VERITà
(Musica e Testo: Gennaro Becchimanzi, Stefano Puri, Christian Giordano)
Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità,
Spirito Santo Amore!
Dona la libertà, dona la santità,
fa’ dell’umanità il tuo canto di lode.
Dio vi benedica, famiglie di ogni angolo della terra!
Dio vi benedica tutti!
Tu nella brezza parli al nostro cuore,
ascolteremo, Dio, la tua parola.
Ci chiami a condividere il tuo amore:
ascolteremo, Dio, la tua parola. Spirito, vieni!
Ci poni come luce sopra un monte,
in noi l’umanità vedrà il tuo volto.
Ti testimonieremo fra le genti:
in noi l’umanità vedrà il tuo volto. Spirito, vieni!
Cammini accanto a noi lungo la strada,
si realizzi in noi la tua missione.
Attingeremo forza dal tuo cuore:
si realizzi in noi la tua missione. Spirito, vieni!
Come sigillo posto sul tuo cuore,
ci custodisci, Dio, nel tuo amore,
hai dato la tua vita per salvarci:
ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Spirito, vieni!
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gnaci a imitare le tue virtù con una saggia disciplina spirituale,
donaci lo sguardo limpido che sa riconoscere l’opera della
Provvidenza nelle realtà quotidiane della vita. Santa Famiglia
di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza: fa’ rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche,
rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del
lavoro, dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono. Santa Famiglia di Nazareth, ridesta nella
nostra società la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, bene inestimabile e insostituibile. Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace per i bambini e per
gli anziani, per chi è malato e solo, per chi è povero e bisognoso. Gesù, Maria e Giuseppe voi con fiducia preghiamo, a voi
con gioia ci affidiamo. Amen.
(Papa Francesco)
Benedizione eucaristica
Invocazioni allo Spirito
Solista: Spirito del Padre, dono di sapienza, tu, che hai rivelato
la presenza del Messia al suo popolo nel battesimo al fiume
Giordano.
Solista: Spirito del Risorto, dono d’intelletto, tu, che hai trasformato il cuore degli apostoli e dei discepoli, riuniti con Maria il
giorno della Pentecoste. Rit.
Solista: Spirito effuso sulla Chiesa, dono di consiglio, tu, che
operi nei nostri pastori, in papa Francesco e in tutti i vescovi
uniti a lui, dando loro ispirazione e parola profetica.
Solista: Spirito sostegno degli umili, dono di fortezza, tu, che
sai sciogliere i cuori più chiusi e rinnovare lo sguardo verso un
avvenire di fraternità e di pace. Rit.
Il sacerdote incensa il Santissimo Sacramento e in silenzio dà la benedizione.
Canto finale: RESTA QUI CON NOI
(Gen Rosso)
Le ombre si distendono, scende ormai la sera
e s’allontanano dietro i monti
i riflessi di un giorno che non finirà,
di un giorno che ora correrà sempre.
Perché sappiamo che una nuova vita
da qui è partita e mai più si fermerà.
Resta qui con noi il sole scende già
resta qui con noi Signore è sera ormai.
Resta qui con noi il sole scende già
se tu sei fra noi la notte non verrà.
S’allarga verso il mare, il tuo cerchio d’onda
che il vento spingerà, fino a quando giungerà
ai confini di ogni cuore, alle porte dell’amore vero
come una fiamma che dove passa brucia
così il tuo amore tutto il mondo invaderà.
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Solista: Spirito invocato dal popolo santo di Dio, dono di scienza, tu, che non hai mai lasciato la Chiesa priva della tua presenza lungo i secoli.
Solista: Spirito luce dei fedeli, dono di pietà, tu, che sei la fonte
dell’amore di cui vivono e crescono le nostre famiglie. Rit.
Solista: Spirito vivificante, dono del santo timore di Dio, tu, che
hai dato inizio alla nostra redenzione, rendendo Maria la Madre
del nostro Signore Gesù. Rit.
Cel.: Fratelli e sorelle carissimi, per mezzo del Battesimo siamo
divenuti partecipi del mistero pasquale di Cristo, e ne siamo
stati illuminati. Ora la luce di Cristo si diffonda tra noi, perché in
questa veglia di preghiera, uniti come Chiesa e sostenuti dallo
Spirito, diventiamo ancora più consapevoli dei doni ricevuti.
Alcuni di noi hanno risposto alla vocazione alla vita matrimoniale, altri alla vita consacrata… Tutti abbiamo risposto
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all’Amore: tutti siamo la Chiesa, la sposa di Cristo, da lui amata
di amore eterno. In questa unica Chiesa, divenuti una sola carne
in Cristo Gesù, sostenuti dall’abbraccio del Padre e dall’effusione dello Spirito ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio.
Seguiranno le parole del Papa e la testimonianza di alcuni di voi.
Tutti: Con l’effusione dello Spirito del Risorto concedi alle
nostre famiglie di essere segno della tua carità, perché, segnati
col fuoco dello Spirito, diventino Vangelo vivo tra gli uomini.
Siano liete nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti
nella preghiera, sollecite per le necessità dei fratelli, premurose
nell’ospitalità.
Seduti
Dal Libro del profeta Osea (2,16.17b-22)
Cosi dice il Signore: «Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel
deserto e parlerò al suo cuore. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto. E
avverrà, in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai:
“Marito mio”, e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”. Le
toglierò dalla bocca i nomi dei Baal e non saranno più chiamati
per nome. In quel tempo farò per loro un’alleanza con gli animali selvatici e gli uccelli del cielo e i rettili del suolo; arco e
spada e guerra eliminerò dal paese, e li farò riposare tranquilli.
Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e
nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa
nella fedeltà e tu conoscerai il Signore». PAROLA DI DIO.
Breve silenzio
Lettore: L’ambiente familiare è il luogo in cui si accende la luce
per tutti quelli che sono in casa. Il padre e la madre sono posti
in alto dal sacramento del Matrimonio per essere «araldi» e
«primi educatori» dei figli. Con la propria testimonianza di vita
il padre e la madre offrono ai figli esperienze e segni da cui
deve trasparire, anche con l’aiuto della Parola, l’annuncio della
fede. La famiglia, come la Chiesa, dev’essere uno spazio in cui
il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque
nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione, tutti i
componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non
soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da
loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile
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Guida: Il loro amore, Padre, sia seme del tuo regno.
Custodiscano nel cuore una profonda nostalgia di te fino al
giorno in cui potranno, con i loro cari, lodare in eterno il tuo
nome. (Dalla Preghiera di benedizione degli sposi IV)
Breve silenzio
Preghiera conclusiva
Cel.: Scende ormai la sera sulla nostra assemblea. È l’ora in
cui si fa volentieri ritorno a casa per ritrovarsi alla stessa
mensa, nello spessore degli affetti, del bene compiuto e ricevuto, degli incontri che scaldano il cuore e lo fanno crescere,
vino buono che anticipa nei giorni dell’uomo la festa senza
tramonto. È anche l’ora più pesante per chi si ritrova a tu per
tu con la propria solitudine, nel crepuscolo amaro di sogni e
di progetti infranti: quante persone trascinano le giornate nel
vicolo cieco della rassegnazione, dell’abbandono, se non del
rancore; in quante case è venuto meno il vino della gioia e,
quindi, il sapore – la sapienza stessa – della vita. Degli uni e
degli altri questa sera ci facciamo voce con la nostra preghiera, una preghiera per tutti.
Tutti: Gesù, Maria e Giuseppe a voi, Santa Famiglia di
Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. Santa
Famiglia di Nazareth, scuola attraente del santo Vangelo: inse9
la famiglia. Questo mistero di Amore vogliamo ora contemplare nella preghiera di adorazione.
Mentre il sacerdote espone sull’altare il Santisssimo Sacramento si esegue un canto
Canto: NEL TUO SILENZIO
famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita. L’annuncio di fede in famiglia è
sempre una lieta notizia che salva da situazioni di incertezza e
di ambiguità, illumina le realtà familiari lasciando vedere, al di
là di esse, i richiami, gli inviti, le provocazioni che il Signore
dona a coloro che sono in casa. (Evangelii nuntiandi, 71)
(Musica: Città nuova)
Nel tuo silenzio accolgo il mistero
venuto a vivere dentro di me.
Sei tu che vieni, o forse è più vero
che tu mi accogli in te, Gesù.
Sorgente viva che nasce nel cuore
è questo dono che abita in me.
La tua presenza è un Fuoco d’amore
che avvolge l’anima mia, Gesù.
Ora il tuo Spirito in me dice: «Padre»,
non sono io a parlare, sei tu.
Nell’infinito oceano di pace
tu vivi in me, io in te, Gesù.
Silenzio prolungato per la preghiera personale
Tutti: O Dio, Padre di ogni bontà, nel tuo disegno d’amore hai
creato l’uomo e la donna perché, nella reciproca dedizione, con
tenerezza e fecondità vivessero lieti nella comunione.
Guida: Quando venne la pienezza dei tempi hai mandato il tuo
Figlio, nato da donna. A Nazareth, gustando le gioie e condividendo le fatiche di ogni famiglia umana, è cresciuto in sapienza
e grazia. A Cana di Galilea, cambiando l’acqua in vino, è divenuto presenza di gioia nella vita degli sposi. Nella croce, si è
abbassato fin nell’estrema povertà dell’umana condizione, e tu,
o Padre, hai rivelato un amore sconosciuto ai nostri occhi, un
amore disposto a donarsi senza chiedere nulla in cambio.
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Testimonianza
Canto: LA VERA GIOIA
(Testo biblico rielaborato da Marco Frisina)
La vera gioia nasce nella pace
la vera gioia non consuma il cuore,
è come un fuoco con il suo calore
e dona vita quando il cuore muore;
la vera gioia costruisce il mondo e porta luce nell’oscurità.
La vera gioia nasce dalla luce
che splende viva in un cuore puro,
la verità sostiene la sua fiamma
perciò non teme ombra né menzogna,
la vera gioia libera il tuo cuore
ti rende canto nella libertà.
La vera gioia vola sopra il mondo
ed il peccato non potrà fermarla,
le sue ali splendono di grazia,
dono di Cristo e della sua salvezza
e tutti unisce come in un abbraccio e tutti ama nella carità.
Dal libro della Genesi (2,18-24)
Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò
dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del
cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli
esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo
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impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a
tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che
gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e
richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne
dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata
tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si
unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
PAROLA DI DIO.
Lettore: Senza la luce di Cristo in ogni casa, la famiglia non può
essere segno valido ed efficace. La famiglia cristiana non può
chiudersi in se stessa. Dal giorno del Matrimonio, il Signore
assegna alla famiglia la missione di rendere presente e di
annunciare con la propria vita il mistero del Regno. Per la famiglia cristiana chiudersi in se stessa significa rinunciare a essere
sacramento di salvezza e, quindi, cessare di essere «Chiesa». Il
grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed
opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista
che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di
piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli
altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio,
non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita
l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo
rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in
persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di
una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi,
questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo
risorto (Evangelii gaudium, 2).
Testimonianza
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CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia...
VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo (19,3-12)
In quel tempo si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete
letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e
disse: per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a
sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono
più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello
che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè
ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose
loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di
ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi
dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non
tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato
concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo
della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei
cieli. Chi può capire, capisca». PAROLA DEL SIGNORE.
Omelia
Silenzio
Guida: La comunione tra i coniugi, la comunione tra genitori e
figli, tra fratelli e sorelle, tra i diversi membri della casa non è
solo il frutto dell’impegno e della buona volontà degli uomini:
non viene dunque solo «dalla carne e dal sangue», è anche e
soprattutto il frutto di un dono di amore che dall’Eucaristia e
dal Matrimonio giungono alle persone che formano la coppia e
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