SOUTH AFRICAN CONSULATE-GENERAL ECONOMIC OFFICE MILAN Il Sudafrica in sintesi •Area: 1.219.090 km2 •Popolazione: 49,99 milioni •Valuta: Rand (1 R = 100 cent./1 € = 9,34 R) •Ora: GMT + 2 •Capo di Stato: Presidente Jacob Zuma •11 lingue ufficiali (inglese lingua franca) •PIL totale: 2010 R2.666,9 miliardi (€ 272.4 miliardi) •PIL pro-capite 2010 : R 53.349 (€ 5.379) •Crescita reale PIL: +2,7%(2010) •Inflazione (CPI): 4,3% PPI 6,0% (media annua 2010) •Esportazioni: minerali e prodotti minerari, metalli preziosi e metalliferi, prodotti chimici e alimentari, autoveicoli e componentistica • Importazioni: macchinari, attrezzatura per trasporti, prodotti finiti, petrolio, prodotti chimici •Principali partner commerciali: Germania, USA, Cina, Giappone, Francia e Regno Unito L’ECONOMIA SUDAFRICANA Il Sudafrica è la potenza economica del continente africano, con un prodotto interno lordo di circa quattro volte quello dei suoi vicini nell’Africa australe e il 30% del PIL complessivo dell’Africa. Secondo il Global Competitiveness Report 2009/10 pubblicato dal World Economic Forum, il Sudafrica è al 45mo posto sui 133 paesi analizzati. Il Sudafrica è una delle economie in via di sviluppo che occupa un ottimo posto nella graduatoria dei paesi emergenti e, da marzo 2010, è entrato a far parte dei BRICS. Il paese guida il continente nella produzione industriale (40% della produzione totale dell’Africa) e nella produzione mineraria (45% della produzione mineraria totale) e genera la maggior parte dell’energia elettrica dell’Africa (oltre il 50%). 1 Il Sudafrica ha raggiunto un livello di stabilità macroeconomica mai riscontrato nel paese per molti anni. Tali progressi creano opportunità per un aumento reale nella spesa per servizi sociali e per ridurre i costi e i rischi per tutti gli investitori, ponendo le basi per maggiori investimenti e crescita. Nel 2007 l’economia era nelle migliori condizioni degli ultimi 20 anni. Dal 2008 la crescita è tuttavia diminuita a causa della crisi finanziaria globale. L’economia del Sudafrica è gestita all’interno di un sistema politico stabile. Nel 2009 il reddito annuo pro capite era di 47.747 rand, il che mette il paese nella fascia di medio reddito dei paesi in via di sviluppo. L’economia comprende moderni settori industriali e finanziari sostenuti da infrastrutture solide e in costante miglioramento. Questo aspetto moderno dell’economia si pone in contrasto con un settore informale di sussistenza rilevante. Tra i punti di forza del Sudafrica ci sono le sue infrastrutture fisiche ed economiche, risorse naturali minerali e metalliche, il settore manifatturiero e terziario in crescita e potenziale per sviluppare una forte industria del turismo. Il commercio e gli investimenti con altri paesi africani sono aumentati in modo significativo dalla nascita della democrazia nel 1994. Italia e Sudafrica L’Italia è stata tra i dieci partner commerciali più importanti del Sudafrica negli ultimi anni. Tuttavia, secondo le ultime statistiche disponibili, l’Italia è scesa all’undicesimo posto nel 2008 in termini di commercio totale per paese. La Cina è prima del gruppo seguita da Stati Uniti, Germania, Giappone e Regno Unito. Il Sudafrica dà importanza agli scambi commerciali con l’Italia, che ha raggiunto un totale di 2,3 miliardi di Euro nel 2010 con una presenza stabile di aziende italiane che hanno investito nel paese. Nel periodo tra gennaio e luglio 2010 le esportazioni sudafricane verso l’Italia hanno registrato un aumento del 33,4% rispetto all’anno precedente, mettendo l’Italia al 14mo posto dei paesi clienti del Sudafrica. Nello stesso periodo, l’Italia si è confermata all’undicesimo posto tra i fornitori del Sudafrica. Il seguente link fornisce le statistiche commerciali aggiornate tra il Sudafrica e l’Italia: http://apps.thedti.gov.za/econdb/raportt/RA6244.html FOCUS SU 4 SETTORI PRODUTTIVI Agricoltura Il paese si può suddividere in una serie di regioni agricole secondo il clima, la vegetazione naturale, il tipo di terreno e di coltivazioni praticate. Le attività agricole variano da produzioni intensive a coltivazioni miste nelle zone di piogge invernali e piogge estive intense, ad allevamento del bestiame nella macchia e allevamento ovino nelle regioni più aride. Per la sua posizione geografica alcune parti del Sudafrica sono prone a siccità. L’agricoltura commerciale primaria contribuisce per circa il 2,6% al PIL del Sudafrica e per circa l’8% all’occupazione formale. Ci sono elementi fortemente arretrati e avanzati nell’economia, dove il settore agro-industriale rappresenta circa il 15% del PIL. Attualmente il Sudafrica non è solo autosufficiente per quanto riguarda i principali prodotti agricoli ma, in annate normali, diventa anche esportatore di prodotti alimentari. Le principali esportazioni sono vino, agrumi, zucchero, uva, mais, succo di frutta, lana e frutti decidui quali mele, pere, pesche e albicocche. Altri importanti prodotti esportati sono bevande 2 non alcoliche, preparati alimentari, carne, avocado, ananas, nocciole, frutta sciroppata e varietà di noci, pelli e prodotti caseari. I principali prodotti importati sono grano, riso e oli vegetali. Nonostante l’agricoltura contribuisca in maniera inferiore al PIL, rimane un settore vitale per l’economia, lo sviluppo e la stabilità dell’Africa australe. Negli ultimi sei anni, le esportazioni agricole hanno contribuito in media all’8% del totale delle esportazioni sudafricane. Il Sudafrica è un esportatore netto di prodotti agricoli in rand. Energia e fonti alternative Alcuni anni fa, Eskom (l’azienda elettrica parastatale) vantava l’elettricità meno cara al mondo. Nel 1997 il governo pubblicò una legge indicando il rischio di una mancanza di elettricità che si è poi verificata nel dicembre 2007. E’ così risultato evidente che l’offerta di energia elettrica non riusciva a soddisfare la domanda. Il problema tuttavia è a lungo termine e richiede sia il miglioramento che l’espansione dell’attuale capacità. Il paese si basa per il 90% sul carbone per la produzione annua di energia di circa 40 000 MW. Il Ministero per l’Energia ha creato un quadro normativo più ampio nell’ottobre 2010 conosciuto come Integrated Resource Plan (IRP) che indica nel dettaglio il mix energetico, cioè come il Sudafrica dovrà utilizzare l’energia rinnovabile e non rinnovabile per garantire una fornitura affidabile fino al 2030. La Biofuels Industrial Strategy si propone di raggiungere una penetrazione media del mercato dei biocombustibili del 4,5% di combustibili liquidi per il trasporto stradale (benzina e gasolio) entro il 2013, che è possibile raggiungere utilizzando il surplus agricolo. I progetti per impianti nucleari con pebble bed modulator (PBMR) che forniscono energia non inquinante sono stati sospesi a causa dei costi. La scelta del nucleare non è stata scartata per il futuro, ma per gestire la necessità immediata sono state messe in funzione due turbine a gas a massima potenza e sono stati commissionati due enormi impianti a carbone che entreranno in funzione dal 2015 in poi. I vecchi impianti a carbone sono stati ricommissionati ed è stata progettata una centrale idroelettrica a massima potenza che possa produrre 1,300 MW in pochi anni. Eskom acquisterà anche il 70% della produzione di una centrale nucleare costruita nel vicino Botswana. La tecnologia di trasformazione del carbone in petrolio della Sasol fu sviluppata tre generazioni fa. L’azienda, dapprima statale, è ora una società pubblica. Il processo della Sasol fornisce al Sudafrica quasi il 40% della benzina. Sasol è il fornitore principale di gas naturale nel sub-continente africano e fornisce 140 gigajoules all’anno attraverso un gasdotto dai suoi giacimenti del Mozambico. Le opportunità nel settore sono: produzione di energia elettrica; infrastrutture per l’energia e costruzione di impianti per energie alternative. Prodotti chimici e materie plastiche Il Sudafrica è tra i primi 25 paesi produttori di prodotti chimici nel mondo. Il settore chimico in Sudafrica è il più grande in termini di prodotto a valore aggiunto ed è il quarto settore d’impiego nel segmento manifatturiero. Il settore è dominato da prodotti chimici basici con la produzione di combustibili liquidi, alcheni, solventi organici e derivati minerali industriali. Il settore delle materie plastiche copre la domanda locale e alcuni mercati di esportazione. Secondo la Plastics Federation of South Africa (PFSA), le entrate del settore sono di circa 35 miliardi di rand l’anno (USD 3,96 miliardi), preceduto solo dal settore alimentare. La crescita annuale del mercato è di circa il 6% annuo, anche se ha rallentato nel 2009 e 2010 a causa della crisi economica mondiale e al crollo della spesa dei consumatori. 3 A grandi linee, i prodotti chimici e petrolchimici sono suddivisi come segue: • • • • • • prodotti petroliferi e raffinerie; prodotti chimici basici; fertilizzanti e pesticidi; vernici, resine e smalti; preparati per medicinali e prodotti farmaceutici; e preparati per pulizie e cosmetici. Il paese offre vantaggi competitivi in termini di materie prime e materie prime per macchine a processo industriale. Anche le materie prime minerali per la produzione di prodotti chimici sono abbondanti. Turismo Il Sudafrica è una delle mete turistiche con crescita tra le più rapide al mondo. Il paese è ben conosciuto per le sue bellezze naturali, paesaggi meravigliosi, clima soleggiato e diversità culturale. Questo, insieme al buon rapporto qualità-prezzo, ha portato a una crescita fenomenale del turismo. Il turismo è uno dei cinque settori economici prioritari che il governo ha scelto di sostenere con investimenti e agevolazione alla crescita. Il turismo gioca un ruolo significativo nello sviluppo economico del Sudafrica. Dal 1994, la crescita del turismo è stata straordinaria, come dimostrato dagli indicatori del 2008: - Arrivi: 9,9 milioni – aumento del 3,6% - Contributo in termini di PIL (diretto e indiretto): 210 miliardi di rand, 8,7% del PIL - Spesa: 78 miliardi di rand - Posti di lavoro: 437 000 impieghi diretti Fonte: World Travel and Tourism Council 2009 Gli arrivi sono cresciuti di 8 volte dal 1990 e continuano a surclassare la crescita mondiale del turismo del 6,1%. Questa crescita eccezionale è dovuta in primo luogo agli arrivi via terra dall’Africa. Il turismo ha un buon andamento rispetto ad altri settori. È spesso indicato come il “nuovo oro” dell’economia sudafricana, in parte per quanto sopra ma anche per la spesa straniera totale diretta dei turisti che ha superato i ricavi in valuta estera dell’oro. Per maggiori informazioni: • Ufficio Economico in Italia Presso il Consolato Generale del Sudafrica Vicolo San Giovanni sul Muro, 4 20121 Milano Tel. 02 8858581 – Fax. 02 72002834 E-mail: [email protected] Sito: www.thedti.gov.za 4