ITIS “Galileo Galilei” Reg. Rapalline, 32 Albenga (SV) Area di progetto DOMOTICA Può una casa essere intelligente? No! però la domotica... ITIS “Galileo Galilei” Albenga Corso: Elettronica e Telecomunicazioni classe: 5B Gli insegnanti Cirio Giovanni Bianco Ferdinando Gli alunni Bagnasco Manuel Baudino Luca Calcagno Luca Cappellino Fabio Chiapale Patrizio Fiandaca Andrea Forgione Fabio Martino Stefano Messina Davide Murgia Matteo Penasso Francesco Trunzo Gabriele Viola Fabrizio Zhou Qi -2- Elenco componenti: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • N° 2 1 4 1 5 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 2 9 8 3 1 3 2 1 2 1 1 4 1 Nome Resistenze da 68Ω Resistenza da 220Ω Resistenze da 330Ω Resistenza da 470Ω Resistenze da 1kΩ Resistenze da 3.3kΩ Resistenza da 3.9kΩ Resistenza da 4.7kΩ Resistenza da 5.6kΩ Resistenza da 10kΩ Resistenza da 15kΩ Resistenza da 18kΩ Resistenza da 27kΩ Resistenza da 29kΩ Resistenze da 47kΩ Trimmer da 10kΩ Trimmer da 22kΩ FotoResistenza da 22kΩ al buio Condensatore da 10nF Condensatore da 100nF Condensatori da 100μF Diodi 1N4007 LED LM311 LM35 μA741 BC108 BD137 2N1711 Porta not 7404 Relè da 5V Relè da 12V Zener da 4,7V -3- Introduzione L’idea della casa è nata dalla collaborazione dei professori con l’impegno degli studenti della 5B. Il nostro obiettivo è quello di progettare e realizzare una casa indipendente o quasi dall’uomo, in cui tutto è automatico o controllato da un computer. Per esempio l’impianto di illuminazione è regolato da un sensore crepuscolare che fornisce la sua risposta al computer che comanda il circuito di accensione della luce; ma non si ferma a qui, attraverso un linguaggio di programmazione si possono pilotare dal PC anche altri utilizzatori, per esempio la lavatrice, la sveglia ecc. Inoltre questa casa è dotata di un sistema a pannelli solari che può permettere di risparmiare economicamente e che ricarica un accumulatore di tensione che entra in funzione in caso di assenza della rete elettrica. Sono presenti anche un efficiente sistema d’allarme, di irrigazione del giardino, e di riscaldamento, naturalmente tutti completamente automatizzati in cui l’intervento umano si limita alla semplice manutenzione e controllo dell’impianto. Questi sono i principi sui quali saranno progettate le case prossimamente…ma siamo veramente sicuri di voler delle abitazioni tecnologicamente avanzate? La nostra risposta è certamente positiva perché se le macchine servono per aiutare l’uomo, risparmiandogli operazioni ripetitive e noiose, allora sono più che benvenute. Di seguito sono spiegati dettagliatamente tutti i circuiti usati per il controllo. -4- Schema a blocchi del progetto -5- Luci ed elettrodomestici: Schema di funzionamento della porta parallela COMANDO LUCI ED ELETTRODOMESTICI ° Il programma deve comandare 4 linee (D0..D3) per attivare gli elettrodomestici (E0..E3) con determinati tempi di funzionamento (scaldabagno, calderina del riscaldamento, sveglia, pompa di irrigazione). ° Dall’esterno, il sensore crepuscolare (luci giardino) dovrà fornire al PC un segnale Cr sulla porta di stato al pin S3 che indichi la situazione notturna: il PC invia un segnale LG sul pin D4 per l’accensione delle lampade del giardino solo se l’ora è compresa tra o1 e o2 (per esempio o1: 18.00 e o2: 02.00). ° Tenere conto del monitoraggio dei consumi. La somma del carico totale istantaneo deve essere calcolata per via hardware, un solo segnale deve essere prodotto e letto dal PC. Tale segnale (Ct) deve essere 0 se il carico è inferiore a 3kW, deve essere 1 se il carico è superiore. Tale stato deve essere letto da un ingresso della porta di stato S4 e visualizzato sullo schermo tramite una spia rossa lampeggiante -6- IRRIGAZIONE PRATO ° La sonda di umidità e il circuito di interfaccia devono inviare al PC un segnale Um alto se il terreno è secco, basso se il terreno è umido. Um deve essere letto sul pin S5. ° Il programma, se Um vale 0 non deve avviare la pompa di irrigazione, altrimenti, secondo fasce orarie stabilite via via dall'utente deve avviarla. PANNELLO FOTOVOLTAICO ° Il programma deve semplicemente monitorare lo stato di carica della batteria. Sul pin S6 si leggerà il segnale Pf , Pf deve valere 1 se la batteria ha una tensione superiore al valore Vs stabilito dall'hardware di interfaccia. Lo stato di Pf deve essere visualizzato sullo schermo. TEMPERATURA/CALDAIA °Il software deve rilevare la temperatura interna a intervalli di un minuto leggendola dalla porta di stato in binario. °Impostiamo la Temperatura di intervento (comunque configurabile) a 20° C. Se la temperatura misurata è inferiore a 20° C e non siamo in una situazione di ferie (impostata dall'utente) si deve attivare la caldaia (E1 dal pin D1). Nota: La caldaia deve essere attivata anche nell'intervallo precedente la fine della situazione ferie. ALLARME ° Il programma deve poterne leggere lo stato sul pin S7. Se il livello è alto si deve inviare tramite modem un messaggio di e-mail ad un numero stabilito e deve visualizzare una spia di allarme sullo schermo. Analisi dei singoli componenti del circuito crepuscolare: • • • La resistenza Rv che si trova nel circuito di base del transistor è una resistenza variabile detta trimmer. In pratica si tratta di una resistenza il cui valore può essere regolato (tramite cacciavite) tra zero e il massimo valore indicato sulla resistenza. Il trimmer è stato inserito per poter regolare in modo preciso la chiusura del relè in base alla luminosità. La resistenza R serve per proteggere il transistor nel caso si porti il trimmer a zero,se così fosse entrerebbe nella base del transistor una corrente elevata che potrebbe daneggiarla. Il relè può funzionare con diverse tensioni tramite i due circuiti separati,quello di comando e quello di utilizzazione; l’importante è che il circuito di comando invii alla bobina la giusta corrente e che il carico collegato risulti adeguato all’uscita del relè. -7- Esistono diversi tipi di relè tra i quali il deviatore che noi useremo. I terminali sono indicati con: NA (normalmente aperto) cioè i contatti si chiudono solo quando il relè si eccita, NC (normalmente chiuso) ovvero i contatti si aprono solo quando il relè si eccita. Noi useremo il contatto NA. • Il diodo polarizzato inversamente è collegato in parallelo alla bobina del relè per evitare pericolosi carichi induttivi che potrebbero daneggiare il transistor. • Il condensatore, in parallelo al relè evita la vibrazione dei contatti dello stesso quando la tensione applicata alla bobina è inferiore a quella di lavoro e quindi non sufficiente ad eccitarlo Schema elettrico del circuito crepuscolare: Circuito stampato lato rame: -8- Componenti: Fr: Fotoresistenza da 22Kohm al buio Rv: Trimmer da 22Kohm R: 1Kohm Rl: 330Ohm D1: 1N4007 D2: Led verde C: 100uF T: BC108 Relè: da 5V Linee di allarme: (Bagnasco Manuel, Murgia Matteo, Chiapale Patrizio) Il circuito si compone di un contatto di tipo NA o NC che rileva l'apertura o la chiusura , da una linea che porta tale stato al circuito di rilevazione composto da una porta logica, il bilanciamento della linea è ottenuto inserendo in parallelo al contatto NA o in serie a quello NC, un resistore R2 da 3,3 K ohm. Questo, insieme con altro resistore R1 = 3,3 K ohm fa sì che in condizioni di normale funzionamento la tensione sulla linea LNA valga VLNA = V+CENTR /2 = 6V. Questa tensione viene sentita dal comparatore a finestra, costituito dal partitore R3 R4 R5 e dai due comparatori di tensione LM 311; esso porta la sua uscita a livello basso ogni volta che la tensione di ingresso VLNA scende al di sotto di una soglia inferiore VT – o sale al di sopra di una soglia superiore VT +. Essendo nominalmente V+ centr = 12 V e le resistenze uguali fra di loro, si ha VT – = 4 V e VT + = 8 saV. Se per un tentativo di effrazione o di manomissione delle linea la tensione VLNA viene portata al potenziale di massa (chiusura del contatto NA o cortocircuito fra i due conduttori della linea) oppure a quello di alimentazione (apertura del contatto NC o taglio del cavo della linea), il comparatore scatta portando l’uscita a livello basso e attivando così il segnale LINEA. Più precisamente per provocare la commutazione è sufficiente che la tensione VLNA esca dal campo 4 – 8 Volt. I due diodi D1 e D2 presenti nel circuito servono per impedire al segnale d’ingresso di uscire dalla fascia 0 – 12 Volt mentre i condensatori C1 C2 C3 hanno il compito di filtrare eventuali disturbi provenienti dall’alimentazione o dalla linea. -9- Schema elettrico: Circuito stampato: Elenco componenti: • • • • • • • • 2 D3 D1 D2 1 C1 C2 R1 LM311 LED 1N4007 1N4007 PortaNot 7404 10nF 100nF 3.3kΩ - 10 - • • • • • • • • R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 Rled 3.3kΩ 15kΩ 15kΩ 15kΩ 30kΩ 1kΩ 1kΩ 470Ω Controllo della temperatura Il sensore di temperatura LM35: Il circuito integrato LM35 è un trasduttore di temperatura di precisione, che fornisce una tensione d’uscita linearmente proporzionale alla temperatura espressa in gradi Celsius. Questo sensore ha il vantaggio rispetto ai sensori di temperatura calibrati in gradi Kelvin, di non dover sottrarre una tensione costante dalla sua uscita per ottenere una scala di tensione conveniente in gradi Centigradi. LM35 non richiede una calibrazione esterna e può essere applicato facilmente nello stesso modo degli altri circuiti integrati di temperatura. Questo sensore è progettato per lavorare in un range di temperatura che va dai -55°C ai +150°C, può essere usato con singola alimentazione o con più alimentazione, e la tensione di alimentazione varia da 4 a 30 Volt; il dispositivo assorbe solo 60μA dall’alimentazione, e fornisce linearmente in uscita una tensione di 10mV/°C. - 11 - Caratteristiche del trasduttore: • • • • • • • • • • Calibrazione diretta in gradi Centigradi Precisione garantita di 0.5°C (a +25°C) range di temperatura da -55°C a 150°C tensione di alimentazione da 4V a 30V bassa impedenza di uscita (0.1Ω ad 1mA) uscita lineare in tensione uguale a 10mA meno di 60μA di corrente assorbita meno surriscaldamento, 0.08°C all’aria non linearità ± 0.25°C tensione di uscita da -1V a 6V Schema elettrico: Dobbiamo dimensionare il circuito di condizionamento in modo da ottenere una tensione Vout compresa nel range di 0V a 4V quando la temperatura varia nell’intervallo da 0°C a 40°C. Per T=0°C sappiamo che il sensore non fornisce alcuna tensione, Vs=0V, di conseguenza Vo=(1+(R2+Rp)/R1)*Vs => Vo=0V Per T=40°C si desidera avere Vo=4V, quando T=40°C la sonda genera: Vs=0.4V Vo=(1+(R2+Rp)/R1)*Vs 1+((R2+Rp)/R1)=10 => (R2+Rp)/R1=9 e posto - 12 - R1=5.6kΩ, si ha: R2+Rp=50,4kΩ R2+Rp=47kΩ + 10kΩ (Trimmer). Circuito stampato: Elenco componenti: • HB1 LM35 • U1 uA741 • R1 5.6kΩ • R2 47kΩ • Rp 10kΩ Trimmer Sensore di temperatura AD590: Il trasduttore di temperatura AD590, è realizzato con materiale semiconduttore e fornisce una intensità di corrente proporzionale alla temperatura, espressa in gradi Kelvin. Alla base del funzionamento di tale dispositivo è che la tensione prelevata ai capi di una giunzione polarizzata direttamente varia di circa -2.3mV/°K in un ampio range di temperatura.. L’integrato AD590 è un trasduttore a due terminali che per tensioni di alimentazione comprese nel range 4 ÷ 30 V genera una intensità di corrente Is=1μA/°K con una linearità di ±0.8°C. Nelle applicazioni pratiche si pone il problema di convertire il segnale d’uscita dell’AD590 in tensione ed è necessario adattare il segnale alle specifiche dei convertitori A/D. La conversione corrente/tensione, è affidata ad un amplificatore operazionale che, per le sue caratteristiche, oltre a non caricare il segnale prodotto dal trasduttore, lo amplifica. Questi circuiti si chiamano Circuiti di condizionamento che permettono di fissare il valore dell’offset ed il fattore di scala in relazione alle caratteristiche del convertitore A/D. - 13 - Applicazione tipica: Dobbiamo dimensionare il circuito seguente in modo da ottenere una tensione Vout compresa nel range di 0V a 4V quando la temperatura varia nell’intervallo da 0°C a 40°C. Per T=0°C il sensore fornisce una corrente I=273uA, si desidera avere Vo = 0V. Calcoliamo la serie (R3+R1) in modo che vi scorra una corrente di 273uA, nel nodo A si può scrivere Io + If = I 273uA + If = 273uA quindi If=0A e allora Vo = If(R4+R2)=0V ottenendo (R3+R1)=(Val-0)/(273*10^-6)= 12/(0.273*10^-3)= 43.96*10^3Ω (44k Ω) - 14 - R3+R1 = 33kΩ + 22kΩ (Trimmer) Per T=40°C si desidera avere Vo = 4V, quando T=40°C la sonda genera: I=273u+40u= 313uA si ottiene If=I-Io=313u-273u=40uA Perciò Vo=(R4+R2)*If R4+R2=100kΩ R4+R2=58kΩ+47kΩ (Trimmer) Per dimensionare R mettiamo a 0 tutti gli ingressi R=(R4+R2)//(R3+R1)=(100k+47k)*(33k+22k)/(100k+47k+33k+22k)= 40kΩ Elenco componenti: • R1 22kΩ Trimmer • R2 47kΩ Trimmer • R3 33kΩ • R4 56kΩ • R 40kΩ • IDC AD590 • U1 uA741 • Val Da 4 a 30 Volt Trigger di Schmitt: Dobbiamo dimensionare il circuito in modo che l’uscita scatti a +Vsat e a –Vsat alle tensioni di soglie programmate per l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento. In definitiva il circuito deve comandare l’accensione del riscaldamento quando la temperatura dell’ambiente è inferiore a 12°C e deve comandare lo spegnimento dell’impianto quando la temperatura supera i 20°C. - 15 - Schema elettrico: Vh = (2Vsat/(n+1)) 0.73=(2*11/(n+1)) 22/0.73=n+1 n=29 R1=29*R2 R1=1kΩ R2=29kΩ Vh=(n/(1+n))*Vref+(1/(1+n))*Vsat 3.26=(29/30)*Vref+(11/30) Vref=3V Vth=3.16V Vtl=2.7V Legenda: Vh=Ampiezza dell’isteresi Vc=Tensione centrale Vref=Tensione di riferimento Vth=Tensione di soglia superiore Vtl=Tensione di soglia inferiore Simulazione del circuito: - 16 - Elenco componenti: • 1 µA741 • 1T BD137 • 1 Lampadina da 12V • R 1kΩ • R1 29kΩ • R2 1kΩ Impianto di alimentazione: specifiche: Il circuito deve attivare un deviatore a due vie per fornire energia o dalla rete fissa o dalla batteria all’impianto domestico. La batteria da 12 Volts viene caricata da un pannello solare la cui relazione lux-volt è riportata di seguito. Curva lux-Volts a vuoto 25 20 15 10 5 75 0 90 0 10 50 12 00 13 50 15 00 16 50 18 00 19 50 60 0 0 30 0 45 0 0 6,75 8,4 9,67 10,18 10,87 11,34 11,74 12,22 12,86 13,3 18,46 19,75 20,9 15 0 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 1000 1500 2000 0 Volts Volts lux lux Funzionamento del circuito Il pannello solare è collegato alla batteria e due diodi D1 e D2 (1N4007) sono posti sui morsetti positivi della rete e della batteria, onde evitare danni causati da un’eventuale inversione della corrente; altri due diodi D3 e D4 sono collegati in parallelo alle bobine, per evitare che il circuito venga danneggiato dai picchi di tensione generati dalle stesse nella fase di diseccitazione. Un partitore di tensione costituito da due resistenze da 10[kΩ] e 47[kΩ] regola la soglia al di sotto della quale un comparatore (costituito da un A.O. LM-741) fornisce - 17 - un’uscita pari a -Vsat, cioè 0 Volt; se la batteria ha una carica sufficiente l’operazionale fornirà un’uscita a livello alto, cioè la tensione della batteria, che farà passare il transistor in stato di saturazione, andando così ad eccitare la bobina. Se l’uscita è bassa, il transistor rimane interdetto e l’impianto domestico è automaticamente alimentato dalla rete fissa. Il condensatore C1 serve per fornire una migliore deviazione, immediata e senza interruzioni. Schema elettrico: Circuito stampato: - 18 - Componenti: • • • • • • • 2 relè da 12 [V] 1 A.O. LM-311 3 diodi led 4 diodi 1N-4007 1 condensatore da 100[uF] 1 transistor BC-108 4 resistenze da 330 [Ω], 10 [kΩ], 47 [kΩ] e 18 [kΩ] Controllo irrigazione del giardino: I benefici di un impianto di irrigazione interrato sono indiscutibili. Razionalizzazione e costanza nelle innaffiature, renderanno il nostro giardino più bello e vitale e automaticamente susciterà in noi una passione arcaica per il verde. Non dimentichiamoci che questo impianto ci aiuterà nei momenti in cui saremo fuori casa, magari in vacanza. L'importante è quale impianto sia più adatto alle nostre esigenze, vediamo quali possono essere le differenti varianti di impianto: - Per giardini oltre i 200 mq - Impianto interrato con minimo 6 zone; - Per giardini da 50 a 200 mq - Impianto interrato con massimo 2 zone; - Per giardini e terrazze non oltre 100 mq - Impianto fuori terra con una sola zona programmabile; - Per balconi, piccole terrazze e ambienti chiusi - Sistema per irrigare fino a 40 giorni di autonomia. La progettazione: Bisogna misurare e disegnare il giardino in pianta. Successivamente, aiutandoci con un compasso ubichiamo sulla carta le proiezioni degli irrigatori a scomparsa disegnando anche il centro che sarà appunto l'ubicazione dell'irrigatore. Ricordiamoci inoltre che alcuni irrigatori sono a getto regolabile da 0° a 360° gradi. Programmazione degli irrigatori: La batteria di valvole è l'insieme delle elettro-valvole di apertura e di chiusura dei circuiti idrici. Adesso che il nostro impianto è pronto, dedichiamo un pò di spazio per i programmatori. Questi funzionano a tensioni predefinite in base alle diverse esigenze. Vi sono vari tipi a 2-4-6 zone a secondo appunto della grandezza del giardino, sono il - 19 - cuore dell'impianto, aprono e chiudono le elettrovalvole tante volte quante le abbiamo programmate. Sono associate ad un apparecchio chiamato rain sensor (sensore di pioggia) che evita inutili sprechi d'acqua sospendendo l’apertura degli irrigatori in caso di pioggia. Schema elettrico: Funzionamento: Quando, nel punto INPC, giunge il segnale di abilitazione della pompa , il transistor T1 passa in saturazione eccitando il relè RL1, che spostando il contatto in S1 fa partire la pompa P; ma se il sensore di pioggia si bagna crea un cortocircuito ai punti AB, T2 passa allora in saturazione eccitando RL2, il contatto S2 si apre spegnendo la pompa. Dimensionamento: Rc = 7 / 100m = 0.07 K = 70 Ohm; inseriamo una resistenza con valore commerciale 68 Ohm Rb1 = 4.3 / 1m = 4.3; inseriamo una resistenza con valore commerciale 3.9 K Rb2 = 4.7 K - 20 - Circuito stampato lato rame: Elenco componenti: • 2RC 68Ω • RB1 3.9kΩ • RB2 4.7k Ω • 2 D 1N4007 • 2 Relè da 12V • 2T 2N1711 - 21 -