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L’arte si fa valore
N°4
ALL’INTERNO
FEB2015
03. NOTIZIE
VENICE BAROQUE
ORCHESTRA:
NOMINATION
AI GRAMMY
04. GIOVANNI SANGUINETI
IL NUOVO ALBUM
04. NOTTE DELLA
TARANTA: L’EVENTO
05. PINO DANIELE:
IL RICORDO DI
GIAMBATTISTA
ZERPELLONI
10. PAOLO BENVEGNÙ
EARTH HOTEL
E TOUR 2015
15. DOC SVILUPPA
I NUOVI COLLABORATORI
COMMERCIALI
16. SPECIALE
PREMIO ZORZELLA
Saverio Lanza
Al Festival di Sanremo con Irene Grandi.
Il nuovo disco, i tour e…Pastis
(a pag. 6)
EDITORIALE
02
25
ANNI
I
l 31 gennaio appena trascorso
Doc Servizi ha
compiuto 25 anni. Ricordo come fosse ieri
l’amico Giamba che
mi raccontava come i
musicisti folk, che allora erano a mio personale giudizio il vero
sostegno
dell’economia musicale del
Paese, lamentassero
l’impossibilità di lavorare in regola con normative
sconosciute ai più, relative al fantomatico certificato
di agibilità ENPALS e alle necessità previdenziali e fiscali del settore. Abbiamo insieme deciso di costituire la cooperativa perché pensavamo, a ragione, che
fosse l’unica risposta concreta ai bisogni degli artisti,
dei committenti e dell’intero sistema artistico. Siamo
strati tra i primi. Dal 1990 crediamo che il mondo
dello spettacolo possa vivere e svilupparsi anche nel
caso di eventuali soppressioni di Agibilità ENPALS.
Crediamo in un progetto basato su un sistema articolato, unico in Europa, sia per tipologia di servizi
resi nel settore, sia per contatti e presenza
capillare.
Abbiamo dato
un contributo
importante alla
diffusione della
conoscenza dei
tecnicismi del
mondo
dello
spettacolo, trasformando in
fattibile e facile
quello che per
molti era difficile, se non impossibile. Dallo
spettacolo “puro”, abbiamo allargato il nostro orizzonte alla cultura e all’arte in generale, per stare al
passo con i bisogni e le richieste di un mondo che
cambia velocemente. Oggi, con 20 punti in Italia,
quasi 30 milioni di fatturato annuo, 80 collaboratori
e oltre 4500 soci lavoratori, siamo pronti a spingerci
oltre i confini nazionali per dare strumenti flessibili
e ulteriori occasioni di lavoro ai soci che credono in
noi affidandoci la loro competenza e professionalità, e per i quali noi continuiamo a elaborare nuovi
strumenti e a pensare nuovi servizi. Mi piace ricordare e ringraziare tutti coloro che hanno reso unica la nostra cooperativa: i soci tutti, i collaboratori,
anche quelli che non lavorano più con noi, i clienti
e le istituzioni con i quali da 25 anni collaboriamo
fattivamente.
DI
DOC
INDICE
02
Notizie dalle filiali
03
Sbarco in Sicilia
Soci
Venice Baroque…Grammy
03
Giovanni Sanguineti, il nuovo 04
album
Pino Daniele: il ricordo di 05
Giamba
Editoriale
25° Anniversario Doc Servizi
Eventi
Notte della Taranta 2014
05
In copertina
Saverio Lanza, a Sanremo con
Irene Grandi
06
Paolo Benvegnù, “Earth Hotel”
09
10
Terzo Grado a…
Renato Affortunati, responsabile filiale Firenze
12
Non solo musica
Tra i soci Doc anche Manuel
Pablo Pace, pittore
12
Storia di un successo
Capodanno Doc
Previdenza e Fisco
2015: Novità normative
13
Formazione e Sicurezza
14
Circolare 154 INPS /ENPALS
I nuovi collaboratori commer- 15
ciali
Flash Cultura
A colloquio con…2, di Adriana
Benignetti
15
Promo
Premio Zorzella
16
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VENICE BAROQUE ORCHESTRA
NOMINATION AI GRAMMY AWARDS 2015
03
Il CD Farinelli-Porpora Arias realizzato dalla Venice Baroque Orchestra con Philippe Jaroussky
e Cecilia Bartoli, diretti da Andrea Marcon, nominato ai Grammy Awards 2015 nella categoria
“best classical solo vocal album”.
G
rande soddisfazione per la Venice Baroque Orchestra, da febbraio 2015 in tournée in Nord
America. Il CD Farinelli-Porpora Arias (Erato,
2013), realizzato dall’ensemble veneto con il controtenore Philippe Jaroussky e la partecipazione di Cecilia
Bartoli sotto la direzione di Andrea Marcon, è stato
nominato ai Grammy Awards 2015 (57esima edizione), nella categoria “miglior album classico vocale”.
Il Grammy Award è uno dei più importanti riconoscimenti al mondo nel settore musicale. Il cd che ha ot-
tenuto la nomination contiene arie d’opera di Nicola
Porpora eseguite da Jaroussky, uno dei cantanti più ricercati nell’ambito della musica barocca, con la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli che duetta con
Jaroussky nelle tracce n. 4 (“Placidetti Zefiretti”, da Polifemo) e n. 6 (“La gioia ch’io sento”, da Mitridate). La VBO,
da quasi 20 anni attiva nel campo della musica antica,
è specializzata nell’esecuzione con strumenti originali.
Si dedica principalmente al repertorio italiano del ‘700
e alla riscoperta del patrimonio operistico barocco.
DOC SBARCA IN SICILIA
ATTIVATE NUOVE COLLABORAZIONI IN SICILIA, A PALERMO E CATANIA
D
opo l’apertura della filiale
di Milano e i nuovi Point
in Umbria, Molise e Campania, Doc sbarca in Sicilia per
intercettare l’enorme bacino artistico e tecnico costituito dalle
molteplici realtà culturali dell’isola. Con questo obiettivo e grazie
alla disponibilità di alcuni soci, tra
novembre e dicembre 2014, Doc
ha avviato in Sicilia una prima
fase embrionale di ricerca e ana-
lisi del territorio e di prima comunicazione dei principi sui quali si
basa il mondo Doc, di legalità e
dell’importanza di dare valore al
lavoro dei soci. Con il compito di
iniziare a sondare il fertile humus
artistico che la Sicilia offre e con
la speranza di poter trasformare
presto i collaboratori commerciali
in veri e propri Doc Point, sono diventati operativi in Sicilia Orazio
Li Vigni, in forza alla filiale Doc di
Venezia dal 1997, coadiuvato da
Desirè Catania, che si occuperà
delle realtà di Trapani e Palermo.
Sul capoluogo anche Simone Piraino, che si occuperà di musica
classica e gestione eventi, mentre
Giuseppe Pernice in collaborazione con Angelo Strano e altri
possibili collaboratori, opererà
sulla Sicilia orientale, con base a
Catania.
GIOVANNI
SANGUINETI
OLNEVAMARINA.COM
04
Vibes & Moods,
la nuova trilogia personale del
contrabbassista genovese
gsprojects.it
reverbnation.com/giovannisanguinetipjs
A
l nostro socio Giovanni Sanguineti l’idea di un disco
con musiche originali venne nel 2013, anno fecondo
nel quale il contrabbassista genovese, dopo essersi
dedicato per molto tempo all’esecuzione di brani altrui, compone tantissima nuova musica, pur non abbandonando del
tutto gli standard jazz (come dimostra la presenza nel nuovo
disco di I fall in love too easily e All my tomorrows, rispettivamente di Van Heusen e Chan). Vibes & Moods, uscito a
fine 2014 per Ultra Sound Records, è stato realizzato con il
quartetto formato da Leo Ravera al piano, Stefano Guazzo
al sax e Lorenzo Capello alla batteria. Che Giovanni Sanguineti da vero jazzista fosse interessato all’interdisciplinarietà
tra linguaggi differenti lo si poteva intuire già dalla sua tesi
di laurea (incentrata sul confronto linguistico tra Nietzsche e
Fossati) e lo si evince nettamente dalla sua biografia. Tappe
importanti della sua carriera sono l’affiliazione alla International Society of Bassists di Dallas nel 2000 e l’insegnamento
con il metodo Yamaha presso l’associazione musicale “Obiettivo Musica” al Teatro Carlo Felice di Genova. Diverse le collaborazioni nei più svariati ambiti subito accolte con entusiasmo dalla critica e dal pubblico, come quella con la pianista
e cantante newyorkese Patty Wicks. Tra gli album realizzati
con lei, It’s A Good Day è stato considerato miglior disco jazz
italiano agli Italian Jazz Awards 2008. Del 2009 è il primo
album a suo nome, Hard To Find, tributo al contrabbassista
americano Leroy Vinnegar, molto apprezzato in Giappone
e con ottimi risultati nelle charts del Sol Levante. Tra i suoi
attuali compagni d’avventura ci sono Riccardo Arrighini e
Rodolfo Cervetto nel Trio in Opera, caratteristico per il suo
intreccio di ritmiche jazz e pianismo lirico, Alessandro Collina, pianista dalla formazione italo-francese, e il chitarrista
Philippe Petrucciani con cui collabora nell’ Old Folks Trio.
LA NOTTE DELLA TARANTA, IL PIÙ GRANDE FESTIVAL D’ITALIA
Più di 100 artisti coinvolti, 150 giornalisti, 140.000 spettatori per la serata finale: i numeri e il “dietro le quinte” di un
grande evento itinerante, con produzione Doc Servizi
S
i è tenuta dal 5 al 23 agosto 2014 la XVII edizione della Notte Della Taranta, mastodontico festival itinerante,
il più grande d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. Con la direzione artistica di Sandro Cappelletto e Sergio Torsello, la rassegna ha toccato 15 comuni salentini, per concludersi a Melpignano, sede storica del concertone finale, trasmesso in diretta su Rai 5 e su Rai Radio 2 il 23 agosto. Doc
Servizi (filiale di Bari), con la direzione tecnica di Pasquale Gennaccari, si è occupata sia della produzione itinerante,
composta da palcoscenico, strutture, camerini, tecnologie, generatore, staff tecnico per un totale di venti unità, sia
di quella più complessa del concertone finale (esibizione gruppi di apertura e diretta televisiva), anche quest’anno
diretto dal maestro concertatore Giovanni Sollima. Gli eventi sono stati progettati dal team di Fondazione Notte
Della Taranta e affidati a due diverse squadre di produzione per coordinare i fornitori (di tecnologie, strutture e generatori), il cast artistico, il team di musicisti della Fondazione Notte della Taranta e gli ospiti della serata, gli artisti
e la produzione televisiva (service TV ed emittente nazionale). Ecco i numeri: 15-20 bilici di produzione, 80 unità
tra crew e staff, 80-100 tra artisti e concertatore, 150 giornalisti, 30-40.000 spettatori il venerdì sera e 140.000
spettatori il sabato sera, un centinaio di sistemi audio, 200 pezzi luce, un paio di generatori e una decina di utenze
ENEL con potenza tra i 15 e gli 80kW, 150 mq. di led-wall, oltre 200 metri lineari di transenne antipanico e 130
unità di sicurezza. Oltre allo staff tecnico, hanno collaborato gli operatori per servizi di pulizie, vigilanza e sicurezza, elettricisti di produzione, tecnici del comune, protezione civile, polizia locale, VVFF, Questura, Prefettura e Croce
Rossa.
Pino Daniele
il ricorDo Di Giamba
Un’amicizia lunga 25 anni quella che legava Pino Daniele
a Giambattista “Giamba” Zerpelloni, cofondatore e primo
presidente Doc Servizi
C
i sono legami eterni, che sfidano la
morte. Di questo tipo era l’amicizia
tra Pino Daniele, scomparso tragicamente il 4 gennaio 2015, e Giambattista
Zerpelloni, detto Giamba, titolare dello storico Musical Box di Verona, nonché cofondatore ed ex presidente Doc Servizi, al quale
abbiamo chiesto un ricordo dell’amico Pino.
“Quello che ha lasciato Pino è un grande vuoto, come quello che lascia una persona cara, di
famiglia, un amico a 360°, sul piano personale
e su quello professionale. Lo vidi la prima volta
25 anni fa circa, in occasione di un suo concerto
a Reggio Emilia. Portavo una batteria per Billy
Cobham, che si sarebbe esibito con Tullio De
Piscopo. Il giorno dopo arrivò una telefonata
di Marcello Todaro, ex chitarrista del Banco del
Mutuo Soccorso, diventato poi fonico di fiducia
di Pino. Mi chiese di seguire professionalmente
Pino, occupandomi di tutta la parte tecnica. Per
me era un sogno che si avverava. Così è nata
un’amicizia lunga 25 anni, basata su un patto:
dirsi sempre la verità, anche se spiacevole, anche se scomoda. Gli artisti sono sempre circondati da tanti signori “signorsì” che, pur di compiacere l’artista, spesso non sono di nessun
aiuto. Tra noi non è mai stato così. Anche quando decise di cambiare chitarra, la mitica Paradise, diventata un’icona del suo stile e della sua
musica. Pino studiava tantissimo, era sempre
alla ricerca di nuovi suoni, nuovi linguaggi, musicalmente non si accontentava mai. L’ultimo
concerto fatto insieme è stato quello in Piazza
del Plebiscito per i 30 anni di carriera nel 2013.
Non lo dimenticherò mai”.
05
Ti saluto con un arrivederci Pino.
Molti sostengono che con la morte finisce tutto. Non e' vero!
Con la morte inizia tutto.
Pino, ce lo ricorderai tutti i giorni con la Tua Musica, che
non tramontera' mai. Grazie Pino,
per il dono dell'Amicizia
e dei bei momenti trascorsi
insieme. Ogni tua nota
suonata e' una nostra
lacrima.
Giamba
Saverio Lanza
06
A Sanremo con Irene Grandi
A
pochi giorni dall’inizio di Sanremo 2015, al quale partecipa come
coautore del brano di Irene Grandi, Saverio Lanza svela il suo rapporto
con il Festival e si prepara all’uscita del nuovo disco di Irene Grandi, da
conciliare con la ripresa a marzo del tour di “Così vicini” con Cristina Donà e
con gli impegni di Pastis.
Il suo nome è già comparso su queste pagine.
Ne abbiamo parlato in occasione dell’uscita di
“Così vicini”, il nuovo fortunatissimo album di Cristina Donà (per Rockline tra i migliori dischi italiani del 2014) di cui è coautore. In questo primo
numero del 2015 torniamo a parlare di Saverio
Lanza, musicista, arrangiatore e produttore musicale in Doc dal 2009,perché per il secondo anno
consecutivo partecipa al Festival di Sanremo.
Nel 2014 l’avevamo visto all’Ariston come autore
e direttore d’orchestra per Arisa, quest’anno lo vediamo nelle stesse vesti per Irene Grandi. Il brano presentato dalla cantante fiorentina, dal titolo
“Un vento senza nome”, testi di Irene musica di
Saverio, anticipa il nuovo (forse omonimo) disco
che uscirà subito dopo la competizione sanremese.
Saverio, com’è nata la collaborazione con Irene
Grandi?
È nata qualche anno fa, anche se entrambi facciamo parte della generazione musicale fiorentina degli anni ’70. Lei cercava un produttore ed era rimasta
molto colpita dall’album di Cristina Donà “Torno a
casa a piedi”. Ci ha contattato chiedendoci di collaborare al progetto che stava portando avanti con
Stefano Bollani. Nacque così “Come non mi hai vista
mai”, scritta da me e da Cristina, che finì nell’album
“Irene Grandi & Stefano Bollani”. Quel disco per Irene
ha significato un nuovo inizio, un’occasione per crescere musicalmente e confrontarsi con uno stile musicale diverso rispetto a quello dei suoi esordi. Del
resto per qualsiasi artista è necessario rinnovarsi,
cambiare, mettersi alla prova. La canzone che presenterà a Sanremo, contenuta nel nuovo disco che
sta per uscire insieme ad altri due brani scritti da me
e Cristina, si muove in questa direzione.
In generale qual è il tuo rapporto
con Sanremo?
La prima volta che ci andai fu nel 1994, da artista in
gara tra le nuove proposte con la mia band dell’epoca, i Rock Galileo. Vincemmo noi. L’anno dopo
partecipammo tra i big ma andò male – del resto il
rock e il Festival non sono andati mai molto d’accordo – e dopo poco tempo il gruppo si sciolse. Più tardi
ci sono tornato da autore, poi da autore e direttore
“Per qualsiasi artista è
necessario rinnovarsi,
cambiare, mettersi alla
prova.“
d’orchestra e ora di nuovo da autore. Un po’ come
il detto “si nasce piromani e si muore pompieri”, la
mia visione di Sanremo è cambiata con gli anni.
Negli anni ’90 volevo scardinare a tutti i costi, oggi
credo che il Festival, sebbene abbia perso un po’ in
contenuti da quando è diventato un prodotto televisivo, vada visto per quello che è: un’opportunità,
uno spazio per la musica italiana per farsi conoscere
al grande pubblico. Per sfruttarlo al meglio bisognerebbe staccarsi un po’ dalla massa, da quello che la
gente si aspetta di sentire e provare a proporre qualcosa di diverso, di meno conforme.
Foto di Marco Lanza
Capodanno Doc
Grande festa in piazza Bra a Verona per festeggiare
l’arrivo del 2015… all’insegna della sicurezza
08
Brindisi e tanta musica in stile Doc Servizi
È
Marco e Saverio Lanza (Pastis) con Cristina Donà
Questo ha a che fare con il concetto di domanda e
offerta del mercato musicale. Io non credo che sia
la domanda a dover dettare legge. Gli artisti devono assumersi la responsabilità di orientare l’offerta,
altrimenti si rischia l’appiattimento. E poi non sono
d’accordo sul luogo comune che distingue le canzoni
per il pubblico da quelle che sanno apprezzare solo
gli addetti ai lavori. Ci sono brani che mettono d’accordo più istanze, più nature. Alla fine la musica è
“leggera” in questo senso, vedi i Beatles, il più grande
gruppo di musica pop di tutti i tempi. L’importante è
proporre sempre qualcosa di vero, secondo me.
Dentro al nuovo disco di Irene Grandi è finito
anche un po’ di Pastis. Ci racconti questo progetto che coinvolge anche tuo fratello Marco?
Il progetto Pastis nasce intorno al 2006. Con mio fratello, fotografo, ci siamo accorti che stavamo lavorando entrambi su cose simili: io mi stavo dedicando a un progetto discografico con voci di barboni e
clandestini in Italia e lui faceva degli shooting simulando sfilate urbane di gente comune. Così, convinti
che uno più uno faccia almeno tre, abbiamo pensato
di creare qualcosa di nuovo che intrecciasse musica,
arte contemporanea e fotografia. Proponiamo dal
vivo delle opere di video arte musicale che si ispirano
alla vita quotidiana, in teatro ma anche all’aperto,
sfruttando e facendo convivere pacificamente gli
strumenti dei nostri rispettivi lavori: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera. All’inizio
sembrava un’attività collaterale al nostro lavoro, poi
siamo stati trascinati anche dall’entusiasmo di molti
artisti, come il compianto Hector Zazou che è stato
il nostro primo mentore, ed è diventato uno dei nostri progetti principali. Irene ha partecipato con noi
all’esibizione finale di Mia Fair, la fiera internazionale d’arte video fotografica di Milano, e ha poi voluto
che il corpo principale della performance finisse nel
suo disco. Il titolo è Pastis/51: Roba Bella. Anche Cristina è stata tra i nostri ospiti con uno splendida collaborazione intitolata Pastis/46: I Viaggi per Mare.
Com’è lavorare con un fratello?
Domanda da un milione di dollari…Tra me e mio
fratello ci sono dodici anni di differenza. A volte sembriamo dei trattori, professionalmente parlando, a
volte incappiamo in zone delicate, con le quali tutti i
fratelli devono fare i conti prima o poi. Ma complessivamente è un bel viaggio, bello e produttivo. Alla
fine di un fratello ti fidi sotto tutti i punti di vista. È un
dono prezioso averne uno.
A marzo riprende anche il tour
con Cristina Donà…
Sì, ripartirà a marzo con un po’ di date in duo e qualcuna in quartetto. Fino a giugno dovrò dividermi tra
lei e Irene Grandi, con la quale avremo molti impegni
a maggio. E poi in estate partirà la seconda tranche
del tour con Cristina. Sono due anni che non mi fermo un attimo. Ma devo dire che con entrambe ho un
bellissimo rapporto, per cui la fatica si sente meno.
Per seguire Saverio Lanza e i Pastis: pastislanza.it
stata affidata a Doc Servizi l’organizzazione dei
festeggiamenti del Capodanno 2015 in piazza
Bra a Verona. L’amministrazione comunale, attraverso un bando pubblico, ha voluto regalare alla città un brindisi in piazza e un evento di grande respiro
culturale ad alto tasso di divertimento, realizzato con
la collaborazione di artisti e professionisti, non solo di
area veronese. Massimo Bubola & Eccher Band, The
Magical Mystery Band, The Glorious Gospel Band,
sono solo alcuni degli ospiti che hanno partecipato
all’evento presentato da Susanna Gecchele, Francesca Vitaliani e dal cabarettista Cristian Calabrese, impegnato in Doc anche nella gestione di un laboratorio
di cabaret per giovani emergenti. La risposta del pubblico è stata eccezionale: oltre 40.000 persone hanno
affollato il magnifico salotto ai piedi dell’Anfiteatro
Arena, per il capodanno più numeroso degli ultimi dieci anni a Verona. Doc Servizi, cooperativa nella quale
trovano “casa” molti artisti e tecnici e professionisti dello spettacolo, si è assunta il compito di allestire un palco di grande effetto con un cast interamente veronese.
La direzione artistica dell’evento è stata di Alessandro
Formenti, responsabile eventi della Filiale di Verona.
Studioventisette, società di comunicazione ed eventi
di Verona, ha collaborato con Doc Servizi alla realizzazione dell’evento. Le sette ore di spettacolo energico,
mai sottotono, sono iniziate alle ore 20.00 con una giovane band veronese, Percorsi Di-Versi, che si era aggiudicata un posto d’onore nella rassegna organizzata
da Doc Servizi “I nuovi colori della musica veronese”.
A seguire, The Glorious Gospel Band, coro afro-italiano entrato in Doc nel 2014, che ha preceduto la salita
sul palco dei trenta giovani finalisti del tour “Grandi
Festival Italiani”, diretti dal M° Vince Tempera. Cuore
centrale della serata, l’esibizione di Massimo Bubola,
uno tra i più noti artisti veronesi a livello nazionale,
che ha riproposto alcuni evergreen scritti con Fabrizio
De André (Fiume Sand Creek, Volta la Carta, Quello che
non ho) e Il Cielo d’Irlanda, uno dei suoi brani più famosi, portato poi al successo da Fiorella Mannoia. La
fine del countdown ha fatto esplodere lo spettacolo
pirotecnico, affidato alla professionalità della ditta Parente Fireworks. Dopo i fuochi d’artificio e gli auguri,
riprendere con la musica è toccato a The Magical Mystery Band, tribute band dei Beatles, nota per il suo
omaggio non convenzionale ai FabFour. Tanti i partner e i collaboratori coinvolti da Doc nella realizzazione dell’evento. La Show Time, con Luca Modesti, ha
curato la sezione audio-luci, creando un disegno luci
su strisce di Ledwall verticali, per riprendere le luminarie a goccia di Piazza delle Erbe. Tutte le immagini,
lettering e video proiettate sul maxi schermo centrale, sono state curate da Marco Rossignoli, neo socio
Doc, nonché talentuoso video designer. Il reparto luci
è stato affidato ai soci Simone Nereidi, Sebastiano
Salata ed Enrico Celsan. Del suono invece si sono occupati i tecnici Fabio Scappini (sala) e Matteo Bissoli (palco). L’allestimento di palco e scopertura è stato
curato da Cipiesse. Tutto è stato coordinato da Fabio
Fila, responsabile del reparto sicurezza Doc Servizi e,
per l’occasione, direttore di produzione, e da Matteo
Salvetti, coordinatore per la sicurezza. Last but not least, Mastercoop si è occupata della movimentazione
manuale dei carichi, mentre la sicurezza del pubblico è stata affidata alla veronese New Central Group.
Doc Servizi ringrazia tutti i partner e i collaboratori per
la disponibilità e la professionalità che hanno caratterizzato pre-produzione, ideazione, organizzazione, coordinamento e sviluppo di tutte le fasi dell’evento.
09
L’ultimo disco
“Earth Hotel”
e il tour 2015
10
A
PAOLO BENVEGNÙ
nche l’ultimo album di Paolo Benvegnù, Earth Hotel, uscito ad ottobre 2014 su etichetta Woodworm,
si è rivelato uno dei dischi italiani di area indipendente più apprezzati dell’anno appena concluso, sebbene abbia avuto a disposizione solo un mese e mezzo per posizionarsi in alto nelle chart di tante
radio e webzine, compresa quella della trasmissione King Kong su Rai Radio1 (miglior disco 2014, secondo gli
ascoltatori). Senza contare la vittoria del PIVI – Premio Italiano Video Indipendente – che il video del singolo
Una nuova innocenza, scritto e diretto da Mauro Talamonti, si è aggiudicato nella categoria “miglior fotografia”.
A tre anni di distanza da Hermann, i dodici brani di Earth Hotel rispecchiano la poetica di Benvegnù da diversi
punti di vista: un inno all’amore, ai suoi luoghi, ai viaggi che ne acuiscono la distanza o la riducono, ai tempi
brevi o lunghissimi che ne scandiscono i ritmi, raccontati dall’alto di una costruzione di dodici piani. Earth
Hotel, grazie al registro stilistico unico e riconoscibile di Benvegnù all’interno di un panorama musicale così
poco avvezzo a tale lucidità narrativa, ci tiene saldi all’immanente, così che il nostro sguardo non si perda alla
vista del complesso skyline sentimentale che si può godere dalla sua terrazza. All’album hanno partecipato
Michele Pazzaglia (sound engineering, sintetizzatori), Matteo Carbone (chitarre acustiche ed elettriche, pianoforte, sintetizzatori), Ciro Fiorucci (batteria elettronica), Francesco Chimenti (violoncello), Emanuela Agatoni (viola, violino) e i soci Doc Luca Baldini (basso, pianoforte), Andrea Franchi (batteria, chitarre acustiche
ed elettriche, sintetizzatori, pianoforte preparato) e Guglielmo Ridolfo Gagliano (basso, chitarra elettrica). È
un rapporto speciale quello che lega Benvegnù al suo pubblico, cresciuto con il tempo, fin dagli esordi con
gli “Scisma” alla metà degli anni Novanta. Già da quei primi album si dipanava un discorso musicale che trascendeva l’indie-rock generico del periodo, per proiettarsi in una sfera autoriale pienamente raggiunta in seguito. Sebbene i dischi escano a suo nome ormai dal 2004, Paolo Benvegnù non ha mai abbandonato l’idea
di band, convinto che la collaborazione è fondamentale e che il prodotto finale possa essere frutto solo di un
processo creativo condiviso. Questa sua innata attitudine è testimoniata dalle tante collaborazioni che hanno
impegnato il nostro socio nel corso del tempo, sia in ambito mainstream, come quelle con Irene Grandi, Marina Rei, Giusy Ferreri e Mina, sia in quello più underground con Marco Parente, Ustmamò e Marta Sui Tubi.
11
Le prossime date del tour
20/02 - TEATRO LA FENICE - Osimo (AN)
21/02 – OFF - Modena
18/03 – BLACKOUT - Roma
27/03 – CIRCOLO - Mariano Comense (CO)
06/06 – DARSENA - Castiglion del Lago (PG)
paolobenvegnu.com
Foto di Mauro Talamonti
12
Renato
Affortunati
T E R ZO G R A D O a
...
2015
Principali novità normative
A cura di Studio Metis Verona
Responsabile
filiale
Firenze
Il tratto principale del tuo carattere? La pazienza. Il tuo principale difetto? Dico sempre di sì a tutti. Ciò che ami di più nel
tuo lavoro? Fare squadra e cercare di aiutare il più possibile. La qualità che preferisci in un artista? La fantasia. Musicisti
preferiti? Sting, Freddy Mercury, Tonino Carotone. L’ultimo libro che hai letto? “Un luogo chiamato libertà” di Ken Follett. La
città in cui vorresti vivere? Gold Coast, Australia. Il luogo più bello in cui hai lavorato? Agrigento. Il tuo sogno nel cassetto?
Vivere in un mondo sorridente. Il dono di natura che vorresti avere? Potermi sdoppiare. Stato attuale del tuo animo?
Arruffato come i miei capelli. Sei in Doc da? Dal lontano 2004. Il tuo motto? Svegliamoci e partiamo!
Non solo musica: in Doc anche il pittore
Manuel Pablo Pace
Modello CU 2015
Il Decreto Semplificazioni fiscali ha introdotto l’obbligo per le aziende
di predisporre una nuova certificazione “CU 2015” che va a sostituire la precedente certificazione CUD e le certificazioni per i lavoratori
autonomi che fino allo scorso anno erano redatte in forma libera. La
nuova Certificazione Unica “CU 2015” verrà utilizzata per certificare:
- i redditi da lavoro dipendente, equiparati e assimilati
- i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi
I datori di lavoro dovranno consegnare i modelli CU 2015 ai lavoratori
sia dipendenti sia autonomi entro il 28 febbraio e spedirli telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo, per permettere la
spedizione ai lavoratori dei mod. 730 precompilati
Esonero
contributivo
per assunzioni
a tempo
indeterminato
Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di
Stabilità 2015 introduce l’esenzione del pagamento dei contributi fino ad un massimo di € 8.060 annui per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato effettuate nel 2015.
L’esonero contributivo si applica alle nuove assunzioni con contratto
di lavoro a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 relativamente ai lavoratori che nei 6 mesi precedenti alla
data di assunzione non siano risultati occupati a tempo indeterminato
presso qualsiasi datore di lavoro.
Bonus 80 € mensili
Confermato il bonus di € 80 mensili per i percettori di reddito fino a €
24.000, con un riproporzionamento per i redditi tra € 24.000 e 26.000.
Il bonus è riconosciuto automaticamente da Doc Servizi, salvo
esplicita rinuncia del dipendente.
TFR in busta paga
La Legge di stabilità ha introdotto la possibilità, per il lavoratore dipendente assunto da almeno sei mesi presso il medesimo datore di
lavoro, di richiedere la liquidazione mensile del TFR. La quota di TFR
che può essere corrisposta mensilmente in busta paga è quella maturanda da marzo 2015. La scelta, una volta effettuata, non può essere
modificata fino al 30 giugno 2018. Il TFR è esente da contributi Inps e
soggetto alla ritenuta irpef ordinaria.
Jobs Act
e Disoccupazione
Non sono ancora stati emanati i decreti attuativi del Jobs Act, con la
sola eccezione della Nuova Aspi che entrerà in vigore dal prossimo
maggio. La nuova disoccupazione Naspi 2015 è un’indennità che sarà
gestita dai centri per l’impiego presso i quali il lavoratore licenziato si
dovrà rivolgere per sottoscrivere la DID. La Naspi durerà la metà dei
mesi lavorati negli ultimi 4 anni per un massimo di 2 anni, mentre per i
lavoratori precari la durata massima per l’erogazione dell’assegno sarà
6 mesi. Si attendono ancora chiarimenti sulle modalità di fruizione dei
lavoratori intermittenti.
Vicentino figlio di genitori ispanofili, classe 1977, Manuel Pablo Pace
lavora a Bassano del Grappa ed espone in tutta Europa
M
anuel Pablo Pace muove i primi passi da
pittore al liceo artistico di Valdagno, dove
grazie a Giorgio Fabbris conosce e approfondisce l’Art Brut. Dopo qualche anno di studio in
Italia si trasferisce in Spagna, dove espone le sue
opere e si confronta anche con il cinema. A Barcellona incontra Marisol Ebner, graphic-designer cilena e sua attuale compagna, con la quale instaura
un importante sodalizio professionale, oltre che
personale. Accumula opere per circa tre anni, finché Francisco Stuardo gli propone di partecipare a
una collettiva a Santiago de Chile nella sua galleria,
esperienza che lo porterà alla fiera d’arte internazionale Scope New York. In Italia partecipa a Infart
(International Urban Art Contest), diventandone
in seguito art director. Le sue opere risultano difficilmente inquadrabili in un genere preciso. La sua
pittura ricorda i toni vintage dei manifesti pubblicitari anni ’50 suggerendo al contempo atmosfere
oniriche. I ritratti calano i soggetti in ambientazioni surreali, in un passato imprecisato, componendo scene di genere dal gap temporale spiazzante.
Attualmente vive e lavora a Bassano del Grappa,
dove sviluppa progetti personali e collettivi. Coinvolto nel progetto DelirioHouse, è anche direttore
creativo dello studio Atikom.
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FLASH CULTURA
ADRIANA BENIGNETTI
A COLLOQUIO CON…2
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YOU CAN PRINT, 2013
Dieci interviste-ritratto per dar
voce a chi ha fatto della musica
la propria professione.
CIRCOLARE 154
DAL 2015 NUOVE DENUNCE
EX ENPALS PER LAVORATORI
DELLO SPETTACOLO
A cura di Studio Metis Verona
È
stata emanata il 3 dicembre 2014 la circolare
154 INPS che disciplina le nuove dichiarazioni
contributive per i lavoratori dello spettacolo. In
vigore dal mese di gennaio 2015, la circolare riassume tutti gli obblighi previsti per il settore. Si dispone
che i datori di lavoro dello spettacolo raggruppino in
un’unica posizione INPS tutte le posizioni contributive, INPS ed Enpals. Pur rimanendo in vigore l’obbligo
del certificato di agibilità, spariranno di fatto tutte
le vecchie matricole Enpals (dal 2015 non sarà più
possibile aprire nuove posizioni) che verranno
assorbite dalla posizione INPS. Viene confermata
la gestione speciale per i lavoratori dello spettacolo, che prevede il raggiungimento della pensione
con 120, 260 o 312 giornate, a seconda dell’attività
e della tipologia di rapporto. Rimangono in vigore le
vecchie categorie Enpals, e le nuove denunce contri-
butive verranno integrate con una nuova sezione PosContributiva. I lavoratori, sia artisti sia tecnici, saranno inquadrati come categoria “impiegati” (codice 2),
tranne gli operai (codice 1: allestitori, autisti, facchini) e i lavoratori autonomi dello spettacolo (codice S)
e lavoratore con qualifica di quadro (Q). Nella denuncia cambiano tutti i codici precedenti: andrà indicato
il codice “SC” (ex codice tabella aliquota Enpals “C3”);
“SY” (ex codice tabella aliquota Enpals “Y3”); “SR” (ex
codice tabella aliquota Enpals “R3”); “SX” (ex codice
tabella aliquota Enpals “X3”); - “SI”: interprete principale in sala di incisione. La sparizione delle matricole
Enpals sta generando non poche difficoltà alle aziende di nuova iscrizione nel 2015, perché non è ancora
stato chiarito dall’INPS su quali posizioni contributive richiedere i certificati di agibilità Enpals, tuttora
obbligatori.
Nato dall’iniziativa di una giovane
pianista e musicologa, Adriana Benignetti, il libro (81 pp. con appendice
fotografica) raccoglie dieci interviste a
personaggi noti nel mondo della musica cosiddetta “classica”, che l’autrice
ha avuto modo di incontrare tra il 2012
e il 2013 per
musicaprogetto.org, il blog di
cui è ideatrice e
curatrice. A colloquio con…2,
pubblicato con
YouCanPrint, è
il seguito di A
colloquio con…
Vite in musica”
( YouCanPrint,
2012), nel quale la Benignetti
aveva raccolto
altri quindici incontri musicali. Partendo dal presupposto che lavorare
nella musica richiede, oltre al talento,
costanza, impegno, sacrificio e grandi capacità di autocontrollo, l’autrice
racconta e fa raccontare i direttori d’orchestra John Axelrod e Giampaolo
Maria Bisanti, la compositrice Silvia
Colasanti, i violinisti Davide de Ascaniis, Francesco Parrino ed Edoardo Zosi, l’agente musicale Gabriella
Giordano, il pianista Alessandro Marangoni, l’arpista Floraleda Sacchi e il
pianista e compositore Orazio Sciortino. Svelando alcuni trucchi del mestiere e ricordando particolari inediti delle
proprie biografie, i dieci personaggi
si fanno protagonisti di un racconto scorrevole, fruibile anche dai non
addetti ai lavori. Leggendo il libro si
correre il rischio di imparare qualcosa
di storia della musica e di avere qualche assaggio dell’ecosistema musicale
classico di oggi, sicuramente diverso
dal passato, per certi aspetti meno glorioso (almeno in Italia), ma ancora vivo
grazie ai direttori artistici più lungimiranti e al talento di artisti straordinari,
che quello, si sa, non ha tempo.
Doc
Sviluppa
I nuovi collaboratori esterni
D
a sempre i veri promotori dello sviluppo della cooperativa
sono i soci. Gli oltre 15.000 lavoratori dello spettacolo che
attraverso un colloquio sono diventati soci, sono sempre
stati indirizzati da altri soci che hanno trovato in Doc vantaggi e
risposte ai propri bisogni professionali. Alcuni diventano soci Doc
per convenienza, altri per poter lavorare in regola, altri ancora credono nei progetti della cooperativa e sentono di appartenere a
un gruppo che costruisce una rete di relazioni, vantaggi e opportunità che di fatto può cambiare in meglio - con i propri servizi e
strumenti – il settore in cui si lavora. Ci sono soci che, lavorando
con noi ormai da anni, conoscono molto bene sia i nostri valori,
sia gli aspetti tecnici e organizzativi della struttura. A questi soci
Doc vuole dare la possibilità di valorizzare sia l’appartenenza alla
cooperativa, sia il loro inserimento in particolari settori e gruppi di
lavoro. Così sono nati i nuovi collaboratori esterni. In dicembre
abbiamo provveduto alla formazione dei primi tre collaboratori,
il cui ruolo di fatto si interpone tra le filiali e i soci. I loro compiti
sono legati alle competenze specifiche e alla formazione che andranno ad affrontare: dalla semplice segnalazione in cooperativa,
alla gestione delle relazioni con i soci, alle richieste dei certificati di
agibilità, arrivando perfino alla realizzazione dei conteggi. Di fatto
queste nuove figure si interfacceranno tra i nuovi soci e la filiale,
venendo remunerati in base all’effettivo lavoro svolto. Attraverso
un particolare contratto e dopo un’accurata formazione, i nuovi
collaboratori potranno iniziare a muoversi nei loro ambienti proponendo i progetti e i servizi Doc. Chi fosse interessato a ulteriori
dettagli rispetto all’attività dei collaboratori esterni, può chiedere
informazioni direttamente in sede a [email protected], indicando
come oggetto “info per collaboratore esterno”.
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PREMIO ZORZELLA
BANDO DI CONCORSO
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Premio Luciano Zorzella
Ideato da Doc Servizi in collaborazione con Circolo
del Jazz e CSM College con il Patrocinio del Comune
di Verona, il Premio Luciano Zorzella è stato istituito
per ricordare il batterista veronese, appassionato jazzista, promoter e organizzatore di eventi jazz, prematuramente scomparso nel 2006. Con la direzione artistica di Marco Pasetto e giunto alla settima edizione, il
premio consiste in una borsa di studio di 1.000 euro
messa a disposizione da Doc Servizi e, da quest’anno, anche nell’affiliazione/assunzione alla cooperativa,
per avviare il vincitore al professionismo nella musica.
In palio anche una serata dal vivo al Circolo del Jazz
di Verona. Il premio verrà consegnato mercoledì 18
marzo nell’ambito della serata “Ricordando Luciano...” al Teatro Camploy di Verona. In quell’occasione si esibiranno, come ormai da tradizione, le big band
con cui collaborò Luciano Zorzella: Storyville Jazz
Band e Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona, e
Beppe Zorzella, ospite speciale della serata.
REGOLAMENTO
ART. 1 ORGANIZZAZIONE
Il concorso è indetto da Doc Servizi Soc. Coop. con
sede in Verona, Via Pirandello, 31 scala B, che cura l’organizzazione e la raccolta del materiale da selezionare
al fine di individuare il vincitore della borsa di studio.
ART. 2 PARTECIPAZIONE
Il concorso si rivolge ai musicisti jazz dai 18 ai 27 anni.
É aperto solo a solisti, residenti in Italia.
ART. 3 CARATTERISTICHE DEI BRANI
I brani presentati dovranno essere almeno tre. Possono essere presentati tramite CD oppure con
link a Youtube, Soundcloud. La qualità deve es-
JZ
A
sere sufficiente per valutare le qualità musicali.
Potranno essere indifferentemente cantati o solo suonati.
Potranno essere standard o brani originali.
ART. 4 MODALITÀ DI ISCRIZIONE
La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 3
marzo 2015 al seguente indirizzo: Premio Zorzella c/o
Doc Servizi – Via Pirandello, 31 scala B - 37138 tramite
raccomandata a/r o corriere o a consegna personale
o via email a [email protected]. Non si possono
inviare mp3 allegati alla email; eventualmente inviare
un link da dove si possano scaricare.
Sono richiesti:
- n. 3 brani musicali;
- n. 1 breve curriculum/biografia;
- n. 2 foto;
- dati anagrafici dell’artista con recapiti telefonici ed
e-mail.
Il materiale e la documentazione utilizzati per l’iscrizione non saranno restituiti. I link inviati saranno pubblicati sulle pagine social dedicate al Premio. Il nome
del vincitore sarà comunicato sul sito www.docservizi.
it entro venerdì 7 marzo 2014.
ART. 5 SELEZIONE
Il materiale sarà valutato da una commissione selezionatrice composta da: Marco Pasetto (musicista e
direttore d’orchestra), Umberto Bonani (Presidente
Circolo del Jazz di Verona), Pepe Gasparini (musicista
e presidente CSM College), Beppe Zorzella (musicista),
Michele Zorzella (musicista), Andrea Pimazzoni (musicista, vincitore del Premio Zorzella).
Il giudizio della commissione è insindacabile.
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