Rassegna stampa n.13/2012 Mille Miliardi di Dollari: l’artificio contabile del Fondo anti-crisi Europeo. Grecia: l’insostenibile leggerezza del debito. Crisi del debito: la lezione che nessuno vuole capire. Seguiremo tutti il destino di Atene? Secondo Pisani-Ferry con la crisi riemerge in Europa lo spettro del protezionismo e per DeLong si riaffaccia l’ombra della depressione. Allarme austerity: secondo Krugman può produrre una pericolosa spirale depressiva. I BRICS condannano le politiche monetarie espansive dei “Paesi sviluppati”. Cina: cresce la preoccupazione internazionale per una possibile frenata dell’economia. O U R N A E Z De Volkskrant (Amsterdam) da Presseurop Il 29 marzo i ministri europei delle finanze hanno dichiarato di aver trovato i soldi per il fondo anticrisi. In realtà si tratta di un artificio contabile che potrebbe crollare alla prima scossa. Continua… Europressresearch Marzo 2012 è data storica per la Grecia e per l’Europa. Dopo due anni di incertezze, sofferenze e un maldestro tentativo di salvataggio nel 2010 da parte dei partner di eurolandia la Grecia ha imboccato la strada del parziale fallimento, il primo nella storia dell’Europa unita. Continua… Il Sole 24 ore (Milano) Come era prevedibile, la crisi dell’euroarea è tornata sull’onda degli stessi problemi degli anni scorsi: timori per la stabilità delle banche; reticenza nell’approntare soluzioni europee; ripensamenti nelle riforme nazionali. A ben vedere le difficoltà della riforma del mercato del lavoro e delle nuove disposizioni anti-corruzione in Italia non sono un caso isolato. Continua… La Grecia è il nostro futuro Hospodářské Noviny ( Praga) da Presseurop L’interdipendenza sviluppata dai paesi europei nel dopoguerra ci ha salvato dai conflitti. Ma ora servono regole comuni sul bilancio, altrimenti prima o poi seguiremo tutti la sorte di Atene. Continua… Protezionismo alle Stelle? Project Syndicate (Bruxelles) Una nuova polemica è emersa tra l’Unione Europea e molti dei suoi principali partner commerciali da quando la UE ha deciso di includere nel suo schema di controllo delle emissioni di CO2 tutti i voli da e per il suo territorio, compresi i voli transcontinentali. Le compagnie aeree dovranno acquisire i permessi per le emissioni di CO2 dei loro voli. Continua… Un’illusione da mille miliardi G R D E A C T L /O B S IR I Riuscirà la Grecia a rimanere in eurolandia? D E T O L B C IS IR I La lezione della crisi non è stata capita D E T O L B C IS IR I Je F a s y P n d re -i Jean Pisani-Ferry is Director of Bruegel, the Brusselsbased economic-policy think tank, and Professor of Economics at Université Paris-Dauphine. L’ombra della depressione Project Syndicate (Berkeley) D B d o ae rL fo J .n gd i È capitato ben quattro volte nel secolo passato che una buona parte del mondo industriale cadesse in una lunga e profonda depressione caratterizzata da una forte disoccupazione: gli Stati Uniti negli anni 30, l’Europa occidentale industrializzata negli anni 30, di nuovo l’Europa occidentale negli anni 80 e il Giappone negli anni 90. Continua… J. Bradford DeLong is Professor of Economics at the University of California at Berkeley and a research associate at the National Bureau for Economic Research. Attenti al circolo vizioso dell’austerity Il Sole 24 ore (Milano) K u g rm P a u la n d i Uno degli argomenti chiave di coloro che propugnano il rigore di bilancio anche in un’economia gravemente d e p r e ssa co n sist e in u n a so r t a d i ve r sio n e macroeconomica della scommessa di Pascal. Continua… Paul Krugman è professore di Economia e di Relazioni Internazionali all’Università di Princeton; ha vinto il premio Nobel per l’economia 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell’attività economica. S U T N A IIT I Le multinazionali statunitensi stanno abbandonando l’America? T L y s a o u n rd i Project Syndicate (Berkeley) In una recente conferenza tenutasi a Washington DC, l’ex Segretario del Tesoro Larry Summers ha detto che i policy maker americani dovrebbero focalizzarsi sulle attività produttive che hanno luogo negli Stati Uniti e danno lavoro agli americani, e non sulle società nuovo l’Europa occidentale negli anni 80 e il Giappone negli anni 90. Continua… J. Bradford DeLong is Professor of Economics at the University of California at Berkeley and a research associate at the National Bureau for Economic Research. Attenti al circolo vizioso dell’austerity Il Sole 24 ore (Milano) K u g rm P a u la n d i Uno degli argomenti chiave di coloro che propugnano il rigore di bilancio anche in un’economia gravemente d e p r e ssa co n sist e in u n a so r t a d i ve r sio n e macroeconomica della scommessa di Pascal. Continua… Paul Krugman è professore di Economia e di Relazioni Internazionali all’Università di Princeton; ha vinto il premio Nobel per l’economia 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell’attività economica. S U T N A IIT I Le multinazionali statunitensi stanno abbandonando l’America? Project Syndicate (Berkeley) T L y s a o u n rd i In una recente conferenza tenutasi a Washington DC, l’ex Segretario del Tesoro Larry Summers ha detto che i policy maker americani dovrebbero focalizzarsi sulle attività produttive che hanno luogo negli Stati Uniti e danno lavoro agli americani, e non sulle società legalmente registrate negli Usa ma che delocalizzano altrove l’attività produttiva. Continua… Laura Tyson, a former chair of the US President’s Council of Economic Advisers, is a professor at the Haas School of Business at the University of California, Berkeley. E M E R P G A E S N IT I Brics accusano l’Occidente N A C I La frenata di Pechino? Email [email protected] Il Sole 24 ore (Milano) I Brics alzano la voce contro le economie avanzate, prime tra tutte Stati Uniti ed Eurozona. Da New Delhi, dove si è svolto il quarto vertice del club formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, è arrivata una ferma condanna alle politiche monetarie espansive a d o tta te p e r co n tr a sta r e la cr isi fin a n zia r ia . Continua… Il Sole 24 ore (Milano) All’apertura della sessione annuale del Congresso nazionale del popolo (NPC, il Parlamento cinese), il premier Wen Jiabao ha annunciato che l’obiettivo fissato dal governo per la crescita economica annua del 2012 sarebbe stato del 7,5%. Con un’economia globale ancora in lenta ripresa, l’annuncio di questa significativa flessione del tasso di crescita cinese ha ovviamente destato una certa preoccupazione in tutto il mondo. Continua… Web www.capitalsuite.it