Sindone, l`ultimo studio sull`immagine- "Fu impressa

Rassegna Stampa
del 12 febbraio 2104
FONTE: http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/02/12/news/l_immagine_della_sindone_impressa_dal_terremoto‐78370587/ Sindone, l'ultimo studio sull'immagine: "Fu
impressa durante un terremoto"
Il Politecnico di Torino, in un lavoro pubblicato dalla rivista internazionale Meccanica,
ipotizza che la figura di Gesù sia legata alle emissioni di neutroni liberati durante il sisma del
33 dopo Cristo, descritto nel Vangelo da Marco
Uno nuovo studio, compiuto al Politecnico di Torino dai professori Carpinteri, Lacidogna e Borla, e
pubblicato sulla rivista internazionale "Meccanica" suggerisce che l'immagine sulla Sindone potrebbe
essere stata impressa a seguito delle emissioni di energia provenienti dal terremoto che ha scosso
Gerusalemme nel 33 dopo Cristo, descritto anche dal Vangelo e interpretato come reazione della natura al
supplizio inflitto al Figlio di Dio. "Il velo del Tempio si squarciò in due dall'alto in basso", scrive Marco al
versetto 38 del capitolo 15.
Secondo gli autori dello studio, in conseguenza di ciò sarebbero stati i neutroni a imprimere sulla Sindone
l'immagine corporea dell'uomo avvolto nel lino, e nello stesso tempo a modificare il livello di carbonio 14
presente nel lenzuolo, contribuendo così a rendere praticamente impossibile una valutazione della data
attraverso questo metodo.
Nel corso di un terremoto, sostengono gli autori, le fasce della crosta terrestre interessate sottoposte a
pressioni molto elevate in tempi estremamente brevi provocano emissioni di alta frequenza, e l'emissione di
neutroni. Questi ultimi avrebbero reagito con gli atomi di azoto presenti nelle fibre del tessuto, generando
una reazione chimica tale da "fotografare" il lino nei punti a contatto con il corpo l'immagine del deposto.
E nello stesso tempo l'emissione di energia avrebbe alterato i valori di radiocarbonio.
Uno degli autori dello studio non è nuovo alle ricerche clamorose. E' di Alberto Carpinteri infatti lo studio
sul "piezonucleare" che lo ha portato alla presidenza dell'Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica),
voluto dal ministro Gelmini. Il consiglio di amministrazione dell'istituto lo ha però sfiduciato nel febbraio
2013, proprio per lo stesso studio, dopo la protesta di oltre mille scienziati che giudicavano i progetti sul
piezonucleare "privi di alcun fondamento scientifico".