I trapianti di organi: l’ultima speranza se fallisce la prevenzione Sarina Pignato professore ordinario di Igiene Università di Catania LA STORIA DEI TRAPIANTI Fin dall’antichità la fantasia popolare ha favoleggiato che si potesse prolungare la vita e la giovinezza sostituendo parti del proprio corpo con quelle prelevate da organismi giovani e sani. Nella “Legenda aurea” di Jacopo da Varagine (1228-1298) si narra del miracolo dei santi medici Cosma e Damiano che apparvero in sogno al diacono della chiesa di S. Maria Maggiore a Roma e gli amputarono la gamba cancrenosa, sostituendola con la gamba prelevata dal cadavere di un etiope. I PRIMI TRAPIANTI NEL XX SECOLO I primi trapianti di cuore e di rene furono eseguiti in animali nei primi anni del 1900, grazie alla tecnica di congiunzione di vene ed arterie messa a punto da Alexis Carrel, ma gli organi trapiantati andavano incontro a rigetto da parte dell’organismo ricevente senza che se ne comprendesse il motivo. I PRIMI TRAPIANTI NEL XX SECOLO • Attorno al 1940 Medawar dimostrò che il rigetto di tessuti (pelle) prelevati da donatori ed innestati in persone gravemente ustionate era dovuto a differenze genetiche tra i donatori ed i riceventi. • Nel 1954 Murray eseguì con successo e senza rigetto il primo trapianto di rene tra gemelli omozigoti (identici). • Dopo che sono stati chiariti i meccanismi del rigetto e sono state messe a punto procedure per superarlo, i trapianti sono stati estesi ad altri organi. I PRIMI TRAPIANTI NEL XX SECOLO • Nel 1963 Starzl eseguì il primo trapianto di fegato e Hardy il primo trapianto di polmone. • Nel 1966 Kelly e Lillehei eseguirono il primo trapianto di pancreas. • Nel 1967 Barnard eseguì il primo trapianto di cuore, prelevando l’organo da una negra e trapiantandolo ad un bianco. CHE COSA SONO I TRAPIANTI DI ORGANI Sono interventi di chirurgia che consistono nel prelievo di un organo da un donatore e nel suo impianto in un soggetto ricevente QUALI ORGANI VENGONO PRELEVATI E TRAPIANTATI Rene, fegato, cuore, polmone, pancreas, intestino CHE COSA SONO GLI INNESTI Sono interventi di chirurgia che consistono nel prelievo di un tessuto da un donatore e nel suo innesto in un soggetto ricevente QUALI TESSUTI VENGONO PRELEVATI E INNESTATI Midollo osseo, cornea, pelle, osso, valvola cardiaca A seconda del donatore e del ricevente si distinguono diversi tipi di trapianto: • Trapianto autologo (autotrapianto), che consiste nel trapiantare in altra sede tessuti o organi prelevati dalla stessa persona (ad esempio, trapianto di cute) • Trapianto singenico (isotrapianto), tra due persone geneticamente identiche (gemelli monovulari) • Trapianto omologo (omotrapianto), tra fratelli o tra genitore e figlio e viceversa • Trapianto allogenico (allotrapianto), tra persone geneticamente diverse • Trapianto xenogenico (xenotrapianto), tra individui appartenenti a specie diverse (in futuro, organi di animali geneticamente modificati per essere compatibili con l’uomo) Il rigetto • Il trapianto autologo ed il trapianto singenico vengono accettati dall’organismo, perché il sistema immunitario riconosce come proprie le cellule degli organi trapiantati e non reagisce contro di esse. Infatti i componenti della superficie delle cellule (detti “antigeni di istocompatibilità”) degli organi trapiantati sono perfettamente uguali ai componenti delle cellule del ricevente •I trapianti omologhi, allogenici e xenogenici, invece, danno luogo al fenomeno del rigetto degli organi trapiantati. Ciò avviene perché i loro antigeni di istocompatibilità sono diversi, in tutto o in parte, da quelli del ricevente, sicché il sistema immunitario li riconosce come estranei e reagisce contro di essi per eliminarli Per fare accettare un organo trapiantato è necessario scegliere un ricevente con antigeni di istocompatibilità quanto più simili possibile e deprimere il suo sistema immunitario con opportuni farmaci immunosoppressori DA CHI SI PRELEVANO GLI ORGANI • Tutti gli organi possono essere prelevati da “cadaveri a cuore battente”, cioè da persone che sono decedute ma in cui viene artificialmente mantenuto attivo il battito cardiaco e la circolazione del sangue, in modo che gli organi si mantengano funzionanti come nelle persone viventi (in genere per non più di 48 ore). • Da qualsiasi cadavere possono essere prelevate le cornee per l’innesto a persone rimaste cieche per lesioni delle proprie cornee. • Persone viventi possono donare un rene o parte del fegato o il midollo osseo: in genere, sono i fratelli o i genitori o i figli del ricevente, per motivi di migliore compatibilità ai fini del rigetto. COME SI STABILISCE CHE IL DONATORE È REALMENTE MORTO • Una commissione medica formata da specialisti accerta che il donatore sia nella condizione di “morte cerebrale” anche se il cuore continua a battere ed i polmoni continuano ad essere ventilati mediante apposite macchine. • La “morte cerebrale” consiste nell’assenza completa di attività del cervello per danni gravi ed irreversibili, sicché tutti gli organi, a cominciare dal cuore e dai polmoni, sono nell’impossibilità di funzionare autonomamente. • Il danno grave ed irreversibile del cervello e la sua completa assenza di attività si accertano con una serie di esami, tra cui: • Elettroencefalogramma, per rilevare l’assenza di attività elettrica cerebrale • Esami TAC e di risonanza magnetica, per verificare il danno cerebrale • Stato completo di incoscienza • Assenza di riflessi del tronco cerebrale (è la struttura che mantiene le funzioni vitali) • Assenza di respiro spontaneo CHI HA BISOGNO DI UN TRAPIANTO O DI UN INNESTO Il trapianto è l’unico modo per permettere la sopravvivenza di persone che sono in grave pericolo di vita per l’insufficienza di un particolare organo, mentre il resto dell’organismo è in buone condizioni. • Queste condizioni si presentano più frequentemente per l’insufficienza renale e per l’insufficienza del fegato: il trapianto, rispettivamente, di un rene o di una parte di fegato prelevati da cadaveri a cuore battente o espiantati da donatori viventi assicura la sopravvivenza con una accettabile qualità di vita. • Un’altra grave condizione patologica è la leucemia: nell’ambito dei trattamenti che portano alla guarigione definitiva ha un ruolo importante il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali del malato stesso, di famigliari o provenienti dal cordone ombelicale di neonati. • In persone non vedenti o ipovedenti a causa di opacizzazione della cornea, questa può essere sostituita con la cornea prelevata da cadavere. CHI SONO I DONATORI • • • • • Sono persone capaci di un grande atto d’amore, che nasce dall’unione di sentimento e razionalità. Il donatore vivente di rene o di fegato unisce, al sentimento d’amore verso il fratello o il figlio o il genitore, la razionale consapevolezza di potersi privare di uno dei suoi reni o di una parte del suo fegato senza gravi danni per la sua vita e per la sua salute. Il donatore di midollo sa che il suo organismo ricostituirà rapidamente ciò che ha donato. La donna che acconsente al prelievo di cellule staminali dal funicolo ombelicale, dopo il parto, festeggia la nascita del suo bambino nel modo migliore, sapendo che un’altra madre avrà la gioia di veder guarire il proprio figlio. La donazione degli organi di un cadavere a cuore battente nasce dal desiderio dei suoi congiunti di voler far sopravvivere almeno alcune parti del suo corpo, altrimenti destinate a distruggersi, in altre persone che da esse avranno nuova vita. Numero di donatori e numero di trapianti d’organi dal 2001 al 2005 Dati riferiti all’Italia Donatori T. rene T. fegato T. cuore T. polmone T. pancreas 2001 2002 2003 2004 2005 988 1.447 796 316 62 79 945 1.466 830 310 59 76 947 1.489 867 317 65 77 1.120 1.745 1.016 353 82 94 1.118 1.662 1.049 345 97 85 Dati riferiti all’Italia Trapianti d’organi da donatori viventi dal 2001 al 2005 2001 2002 2003 2004 T. rene T. fegato 131 32 76 34 104 27 Centri autorizzati ad effettuare trapianti d’organi Rene n. 43 centri Rene e pancreas n. 20 centri Cuore n. 14 centri Cuore e polmoni n. 7 centri Polmone n. 10 centri Fegato n. 19 centri Pancreas n. 6 centri 139 20 2005 75 18 LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI PUÒ FAR DIMINUIRE IL NUMERO DI DONATORI? I giovani, oggi, muoiono principalmente per incidenti stradali e spesso i genitori donano i loro organi. L’educazione all’uso responsabile dei motocicli e delle automobili è i l mezzo più efficace per far diminuire il numero di morti per incidenti stradali. La diminuzione del numero di giovani che muoiono per incidenti stradali farà diminuire il numero di organi disponibili per il trapianto. Ma di ciò non ci si deve rammaricare. • È POSSIBILE PREVENIRE ALCUNE DELLE MALATTIE CHE RENDONO NECESSARI I TRAPIANTI D’ORGANO • LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE ED UN SANO STILE DI VITA DEI GIOVANI POSSONO FAR DIMINUIRE LA NECESSITÀ DI RICORRERE AI TRAPIANTI PREVENZIONE DELL’INSUFFICIENZA RENALE per mezzo della prevenzione delle malattie che danneggiano il rene Due malattie che danneggiano il rene e che possono essere prevenute con un sano stile di vita: • Diabete di tipo 2 • Ipertensione essenziale Le “cause” del diabete di tipo 2 Cause genetiche • Predisposizione su base familiare Cause prevenibili • Alimentazione eccessiva e squilibrata • Sedentarietà • Soprappeso ed obesità Prevenzione del diabete di tipo 2 • Mangiare di tutto in modo congruo ed equilibrato, dando la preferenza a pane, pasta, frutta, verdure e limitando lo zucchero, i dolci, le bevande zuccherate • Controllare il proprio peso e mantenerlo nei limiti ottimali con una alimentazione appropriata e senza ricorrere a “diete” drastiche • Svolgere una costante attività fisica, senza impegnarsi in logoranti esercizi fisici Le “cause” dell’ipertensione essenziale Cause genetiche • Predisposizione su base familiare Cause prevenibili • Eccesso di sale negli alimenti • Sedentarietà • Soprappeso ed obesità • Consumo eccessivo di alcol Prevenzione dell’ipertensione • Mangiare di tutto in modo congruo ed equilibrato, dando la preferenza a pane, pasta, frutta, verdure e limitando la carne ed i formaggi • Limitare l’aggiunta di sale, abituandosi ai sapori naturali degli alimenti o insaporendoli con aromi vari • Controllare il proprio peso e mantenerlo nei limiti ottimali con una alimentazione appropriata e senza ricorrere a “diete” drastiche • Svolgere una costante attività fisica, senza impegnarsi in logoranti esercizi fisici • Limitare o evitare del tutto il consumo di bevande alcoliche PREVENZIONE DELL’INSUFFICIENZA EPATICA per mezzo della prevenzione delle malattie che danneggiano il fegato Malattie e stati patologici che danneggiano il fegato e che possono essere prevenuti: • Epatite virale B • Epatite virale C • Consumo eccessivo di alcol Come si trasmette l’epatite virale B nella vita quotidiana • Con i rapporti sessuali • Con l’uso promiscuo di siringhe ed aghi contaminati • Con il piercing e i tatuaggi • Con l’uso promiscuo di oggetti che possono produrre lesioni della pelle e delle mucose: rasoi, pettini, forbici, spazzolini da denti, ecc. Come si previene l’epatite virale B nella vita quotidiana • Con la vaccinazione • Con i comportamenti cauti e responsabili nei rapporti di coppia • Rifiutando la moda del piercing e dei tatuaggi o scegliendo operatori autorizzati • Usando solo i propri oggetti personali Come si trasmette l’epatite virale C nella vita quotidiana • Con l’uso promiscuo di siringhe ed aghi contaminati • Con il piercing e i tatuaggi • Con l’uso promiscuo di oggetti che possono produrre lesioni della pelle e delle mucose: rasoi, pettini, forbici, spazzolini da denti, ecc. • Con i rapporti sessuali Come si previene l’epatite virale C nella vita quotidiana • Rifiutando la moda del piercing e dei tatuaggi o scegliendo operatori autorizzati • Usando solo i propri oggetti personali • Con i comportamenti cauti e responsabili nei rapporti di coppia Come agisce l’alcol • L’alcol è una sostanza dotata di tossicità verso tutte le cellule (infatti si usa anche come disinfettante per uccidere i microbi) • L’azione tossica è particolarmente lesiva delle cellule del fegato, perché è nel fegato che avviene il metabolismo dell’alcol arrivato direttamente dallo stomaco e dall’intestino • L’azione tossica ha effetti più gravi nei giovani e nelle donne • L’azione tossica è progressivamente più grave quando si supera il consumo giornaliero di un bicchiere di vino o di birra Come si evitano i danni da alcol • Non consumare abitualmente bevande alcoliche • Evitare specialmente i superalcolici • Se occasionalmente si consumano bevande alcoliche, bisogna farlo con moderazione: non più di un bicchiere di vino o di birra • Diffidare dei soft drink (bibite alla frutta o altre con aggiunta di alcol): è facile assumere troppo alcol senza rendersene conto ed è facile sviluppare dipendenza dall’alcol La moderazione nel consumo di bevande alcoliche ha benefici effetti: • Mantiene efficiente il fegato • Mantiene lucido il cervello • Conserva la tonicità e l’efficienza di tutto l’organismo • Riduce il rischio di incidenti • LA DONAZIONE DEGLI ORGANI È UN ATTO D’AMORE FATTO DI SENTIMENTI E DI RAZIONALITÀ • LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CHE OBBLIGANO AI TRAPIANTI È UN DOVERE VERSO SE STESSI E VERSO LA SOCIETÀ