Saggistica Aracne Dello stesso autore: Comunicare con successo. I segreti della persuasione, ISBN , Aracne, Roma ; I segreti della motivazione e della crescita personale. Esercizi e strumenti per migliorare la qualità della vita, ISBN , Aracne, Roma e La libertà nelle parole. Frasi e aforismi per la tua motivazione, ISBN , Aracne, Roma . Emiliano Forino Procacci Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento Aracne editrice www.aracneeditrice.it [email protected] Copyright © MMXVI Gioacchino Onorati editore S.r.l. – unipersonale www.gioacchinoonoratieditore.it [email protected] via Sotto le mura, Canterano (RM) () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: ottobre Indice Prefazione di Valentina Martelli Introduzione Capitolo I Segui la tua stella .. La metafora nella motivazione, – ... Esercizio, – .. Valutazioni preliminari e pregiudizi, – ... Esercizio, – .. Motivazione all’apprendimento e pensiero divergente, – ... Esercizio, – .. Gestisci e vivi il tuo tempo, – ... Esercizio, . Capitolo II Le energie utili .. Sport, obiettivi e condivisione, – ... Esercizio, – .. L’energia nella tristezza e l’incanto di una nuova prospettiva, – ... Esercizio, – .. La tecnica motivazionale dell’istantanea e l’omeostasi, – ... Esercizio, – .. La poesia nella motivazione e la capacità di ascoltare, – ... Esercizio, . Capitolo III Comunica la tua vita .. La comunicazione nella motivazione, – ... Esercizio, – .. La forza di volontà, – ... Esercizio, – .. La forza delle emozioni: Emotions Messages Overload, – .. Il clima familiare e la crescita personale, – ... Esercizio, . Conclusioni Bibliografia Prefazione Valentina Martelli∗ Non ho mai scritto un libro, ma ne ho letti molti. Migliaia nella mia vita: romanzi, autobiografie, testi di politica e psicologia, umoristici e rosa. Scelgo un libro perché rappresenta in qualche modo il mio percorso, in quel preciso momento. Continuo a leggerlo perché mi sento di stabilire un rapporto con chi l’ha scritto. Sono una lettrice emozionale. Per questo, quando mi è stato chiesto di stendere qualche riga di prefazione su Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento ho accettato volentieri, perché Emiliano Forino Procacci ha la capacità di creare quella particolare connessione con il lettore, quasi come vi fosse seduto di fronte. Una qualità fondamentale soprattutto quando ci si cimenta con testi di “self–help”. Emiliano, con le sue parole risponde a domande classiche che ci facciamo quando scegliamo un titolo. Domande come: Questo libro saprà aiutarmi a risolvere il mio problema, ad affrontare la sfida, o a raggiungere l’obiettivo? Ma allo stesso tempo, sarà divertente da leggere e mi darà strumenti per arricchire la mia giornata e magari la mia vita? Innegabilmente tutti abbiamo dei sogni, ma quando questi vengono stritolati dalle incombenze di una vita che è sempre più complicata e convulsa, perdiamo di vista tre importanti parole: visione, ispirazione, motivazione. Sono quelle che ci possono aiutare a raggiungere quel cambiamento che sentiamo di desiderare, altrimenti non saremmo qui a cercare tra gli scaffali di una libreria (reale o virtuale) un libro che ci ispiri. Perché la nostra stella potrebbe davvero essere più vicina di quanto crediamo, come spiega efficacemente, con garbo e senza supponenza, in questo libro, Emiliano. ∗ Giornalista RAI, CEO and Executive Director IbiscusMedia, Inc. Prefazione Avvertenza dell’autore: per tutelare la privacy delle persone delle quali si parla all’interno del testo, i loro nomi sono stati cambiati e ogni conseguente somiglianza con persone o fatti esistenti è puramente casuale. Si precisa che quanto esposto nel presente lavoro non deve essere inteso come alternativo ad eventuali interventi di tipo medico o psicoterapeutico. Introduzione L’incontro tra uno scrittore ed un lettore che si sono dati appuntamento in quel mondo meraviglioso i cui confini fisici sono delimitati dalle pagine di un libro, ha un sapore magico. A volte è difficile spiegare quali e quante emozioni susciti il comunicare quel che si ha in mente e nel cuore tramite la carta stampata, ma come spesso sostengo la lettura di un libro non è un processo unidirezionale. Si tratta invece di un mutuo scambio tra un lettore desideroso di avvicinarsi a nuovi concetti e, perché no, emozionarsi e lo scrittore che prova a instillare in ogni singolo carattere stampato tutto l’amore verso la comunicazione e la vita stessa. Visto il successo della mia precedente pubblicazione sulla motivazione e sulla crescita personale ed i numerosi feedback positivi ricevuti, non potevo fare a meno di ringraziare tutte le persone che mi hanno espresso i loro sensi di stima, pubblicando un ulteriore lavoro che possa in qualche modo risultare utile per chi intende trovare la motivazione necessaria per affrontare le difficoltà della vita e dare il via ad un processo di crescita personale (oggetto del presente scritto). Sia lo scrittore che il lettore sono legati da un filo invisibile costituito dall’intreccio di sensazioni ed emozioni che, a loro volta, saranno determinanti per la realizzazione di quella splendida tela dalle trame dorate che è la conoscenza (entrambi condividono un percorso). Il lettore può leggere ovunque, in treno, la sera poco prima di andare a dormire, nei momenti di pausa, in vacanza, ecc. Anche lo scrittore compone la sua opera ovunque si trovi purché sia ispirato e avverta la necessità di mettere su carta un pensiero prima che fugga via. Mentre scrivo queste parole mi trovo in aereo e non posso fare a meno di notare come intorno a me molte persone siano immerse nella lettura; essi sono viaggiatori instancabili la cui mente ora è rapita da qualche avvincente vicenda che sollecita in loro l’insorgere di pensieri e desideri. È affascinante vederli leggere e altrettanto lo è per me interpretare l’esprimersi delle emozioni che nascono, vivono e si estinguono sui loro volti nello spazio di un sospiro. Molti sono gli argomenti trattati all’interno del libro che ti accingi a leggere e forse qualcuno potrà suscitare il tuo interesse. Infatti Introduzione questo libro è stato scritto sia per chi intende migliorare l’autostima e curare la crescita personale, sia per quanti intendono trovare lo spunto per cambiare il corso degli eventi della propria vita modificando anche una singola situazione che sta loro particolarmente a cuore. Potrai leggere migliaia di libri sull’argomento, ascoltare della musica dall’alto potere motivazionale, vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo, ma se la spinta ad agire non nasce dentro di te, poche saranno le possibilità di riuscire a realizzare qualsiasi progetto di vita. Leggendo questo libro, sperabilmente, troverai quanto stai cercando. Perciò possiamo fare tesoro di ogni consiglio, leggere e imparare nuove tecniche comunicative, incoraggiare gli altri per arrivare a motivare noi stessi, ma tutto deve partire da noi, tutto ha origine da quell’angolo remoto della nostra mente sul quale occorre dirigere la luce del faro che è la volontà. Per apportare delle modifiche significative alla propria vita non ci vuole poi molto ed è un fatto di una semplicità disarmante: basta volerlo ed iniziare. A prima vista una tale affermazione può sembrare troppo semplice e invece non lo è affatto. Ogni impresa, facile o complessa che sia, necessita solo di esser avviata per aumentarne in modo esponenziale le possibilità di successo. A ben pensare nessun grande passo avanti dell’umanità sarebbe stato realizzato se un giorno qualcuno non si fosse chiesto da dove cominciare per attuare i propri propositi. Poco importa, quindi, se quanto abbiamo in mente è solo un flebile desiderio o una vaga intenzione che a stento, perfino noi, facciamo fatica a riconoscere; importante invece è cominciare a fare qualcosa, qualsiasi cosa che traduca i nostri pensieri in parole e subito dopo in fatti concreti. Troverai quindi nei paragrafi che compongono il presente scritto molti spunti sui quali riflettere e tramite i quali edificare, pezzo dopo pezzo, il cambiamento. Un noto detto recita: « Roma non è stata costruita in un giorno » ed è vero; infatti per realizzare un semplice proposito o un grande progetto la strada è lunga, ma è anche vero che un giorno qualcuno posò la prima pietra. Ecco, immaginiamo di dover posare la prima pietra per realizzare quanto abbiamo in mente, proviamo a innescare il processo di cambiamento perché siamo gli unici a poter decidere come riuscirvi, sta a noi prendere le briglie della nostra vita e domare quella scalpitante volontà della quale andremo sempre più fieri. Come potrai constatare, il presente lavoro non si propone di elencare in modo prolisso una semplice serie di tecniche motivazionali, ma al contrario illustrare agilmente ciò che è essenziale per sviluppa- Introduzione re abilità di successo e riscoprire quanto sia affascinante assaporare ogni attimo della propria vita. Gestire e vivere il proprio tempo, diventare resiliente, realizzare dei progetti concreti, sono tutti argomenti che costituiscono i vari paragrafi del presente lavoro, il quale non intende inaugurare alcun nuovo filone psicologico, nonostante molte persone abbiano definito le mie precedenti pubblicazioni come una sorta di “psicologia poetica”. Non ritengo di essere in grado di creare chissà quale nuova tecnica, tuttavia l’utilizzare di tanto in tanto un linguaggio poetico o metaforico nel trattare argomenti come quelli della motivazione e della crescita personale, può veicolare in modo efficace i concetti e sollecitare l’insorgere delle emozioni. In definitiva, sono pienamente cosciente del fatto che molte affermazioni contenute all’interno di questo libro possano essere discutibili e criticabili, ma nello stesso tempo mi consolo pensando a tutti quegli uomini, illustri e non, che hanno incontrato nel loro agire critiche ed opposizioni provenienti spesso da chi era solo uno spettatore. Per tale ragione se la scelta si riduce a due sole alternative, ovvero quelle del fare o non fare, io opto per la prima perché il dare forma ad un sogno e creare dal nulla una semplice frase, un componimento o un’opera è un atto d’amore e di condivisione. Non gettiamo via il nostro tempo stando a guardare e cerchiamo di imparare a sognare. Non posso fare a meno di citare il bellissimo pensiero espresso da William Shakespeare nella sua commedia La tempesta: « Siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita ». Non mi rimane che augurarti buona lettura e darti appuntamento al paragrafo dedicato alle conclusioni. Capitolo I Segui la tua stella .. La metafora nella motivazione Il piccolo dell’uomo contiene l’adulto che diverrà e l’adulto che siamo divenuti contiene il bambino che siamo stati Sigmund F La metafora è una figura retorica che consiste nel trasportare e trasferire il significato di una semplice parola ad un altro più evocativo, creando in tal modo delle immagini dalla forte carica espressiva. Essa, come un dardo arriva dritta al segno portando con sé concetti e pensieri altrimenti impossibili da esprimere. È possibile servirsi delle metafore in qualsiasi momento, esse si possono utilizzare in ogni campo dell’umana comunicazione sia per descrivere qualche cosa, sia per sottolineare un momento speciale. Stiamo parlando di uno strumento assai potente in grado di creare immagini dotate di intensa carica espressiva e comunicativa; si tratta infatti di un linguaggio simbolico e creativo tramite il quale si riesce a esprimere quei concetti che, a volte, si trovano esattamente a metà tra la realtà e l’immaginazione. È possibile servirsi della metafora non solo per costruire un discorso persuasivo, ma anche per incrementare il livello motivazionale onde raggiungere uno o più obiettivi importanti per la nostra vita. Puoi esprimere una metafora con le parole, ma anche in tanti altri modi come ad esempio creando un bel quadro o una favola; per certi versi qualsiasi espressione artistica può essere considerata una metafora. Da un punto di vista propriamente psicologico potremmo dire che l’uso della metafora consente di esprimere dei contenuti inconsci che difficilmente vedrebbero la luce se veicolati dalle parole; ciò riguarda non solo chi usa esprimersi utilizzando un linguaggio metaforico, ma anche chi lo ascolta (si può comprendere consciamente il senso letterale di una metafora e nello stesso tempo, in modo meno consapevole, Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento recepirne il significato simbolico). Ogni volta che usiamo una metafora è come se dipingessimo un quadro nella mente dell’interlocutore, così i colori della nostra opera trasportati dalle parole riescono quasi a valicare le alte mura dell’inconscio come per magia. Pur evitando in questa sede di dilungarci nell’analisi di complesse dissertazioni psicologiche, non possiamo fare a meno di notare come anche per il padre della psicoanalisi Sigmund Freud il pensare per immagini risulta più vicino ai processi inconsci di quanto non lo sia il pensare per mezzo delle parole. L’esprimersi metaforicamente, dunque, consente di accostarsi ai processi inconsci. La metafora oltre a recare con sé tutto il carico di significati dei quali già si è detto, riesce a essere efficace nel veicolare i contenuti, proprio perché sollecita anche quella parte meno razionale dell’animo umano nella quale risiedono le emozioni. Un’emozione dispone il cuore e la mente ad accogliere un significato, è come se essa fosse una barca che scivolando sull’acqua di un fiume riesce ad approdare vittoriosamente sull’altra sponda. Ecco, questa barca trasporta contenuti emotivi che all’apparenza sono ben disposti ed allineati all’interno di scatole di cartone, ma una volta sull’altra sponda cominciano a fuoriuscire e, quasi d’incanto, evaporano salendo pian piano verso il cielo. Raggiunta poi una certa quota si addensano, creano delle nubi e poi ridiscendono sotto forma di pioggia portando con loro un turbine di sensazioni, idee, intuizioni, dubbi, certezze. Questa è la magia racchiusa nelle emozioni e nella metafora. Per Gregory Bateson, padre del pensiero sistemico, la metafora è una struttura che accomuna tutti gli esseri viventi e ne caratterizza l’evoluzione. Per l’eminente psicologo Watzlawick le metafore rappresentano quelle particolari forme espressive che riescono ad aggirare le difese degli individui riuscendo ad attivare la sfera intuitiva ed emotiva della personalità (l’utilizzo della metafora ha certamente una valenza anche in un setting terapeutico). Tuttavia, non si intende in questa sede approfondire l’argomento da un punto di vista propriamente scientifico, quello però che a noi interessa sapere per trarne un’utilità immediata è come le metafore, nonché i racconti metaforici, con il loro linguaggio simbolico riescono ad abbassare il livello d’ansia e di tensione interiore, cosa che invece un discorso diretto (non metaforico) non sempre riesce a fare. Dopo averne in grandi linee tratteggiato il profilo, vediamo ora quali utilità può avere la metafora per la crescita personale. Ognuno di noi giornalmente piuttosto che servirsi di messaggi espliciti, ri- . Segui la tua stella corre spesso alle metafore per comunicare il suo pensiero in modo più efficace. Ti sarà certamente capitato di utilizzare metafore quali “sono giù” o “sei una volpe”, ebbene pensa a quanto sarebbe diverso utilizzare le più esplicite e meno evocative espressioni “sono davvero triste” o “sembri davvero furbo”. Sia la motivazione che la crescita personale possono essere considerate due splendide metafore. Seguimi bene perché stiamo per affrontare un punto interessante e focale per il nostro discorso. Sappiamo che la motivazione è una spinta positiva che ci porta a compiere un’azione oppure ad assumere un dato comportamento finalizzato al raggiungimento di un obiettivo. Per esempio immagina di voler ad ogni costo andare a visitare un paese lontano, magari all’estero. Ogni anno ti riprometti di comprare i biglietti aerei, ma proprio quando li stai per prenotare accade qualcosa che ti fa rimandare tutto; a volte la responsabilità è da imputare agli imprevisti della vita, altre volte senza un apparente motivo si rimanda in continuazione. Immaginiamo, invece, di esserci invaghiti di una persona che ci fa provare quelle emozioni tipiche di un’età ormai lontana che risvegliano in noi la vita ed il ricordo di quando potevamo permetterci il lusso di essere fuori dagli schemi e spensierati più di ora; in buona sostanza stiamo parlando di quello strano sentimento di cui si è tanto scritto e che alle volte ci fa fare cose difficili da spiegare razionalmente: l’amore. Il desiderio di vivere un’esperienza come quella di un viaggio all’estero con una persona che si ama non potrebbe spazzare via in un solo momento tutti i nostri scrupoli, le esitazioni, i dubbi e indurci a preparare di gran fretta la valigia e partire? Quello appena citato è un esempio di come agisca la motivazione ed è, nello stesso tempo, anche una metafora che crea immagini dalla forte carica espressiva (per certi versi anche l’amore è una metafora). Immaginiamo di aver seguito il nostro cuore, di aver vissuto perciò l’esperienza del viaggio con la persona amata e le connesse emozioni che sono entrate per sempre nella nostra memoria. Nella mente avremo impresso dei bei ricordi che porteremo sempre con noi per poterli rievocare al momento opportuno e per sperimentare le connesse sensazioni positive. L’esperienza del viaggio, dai piccoli problemi logistici che questo ha comportato, ai posti nuovi visitati e tutto l’amore che ci ha accompagnato forma un’esperienza, la quale avrà una certa influenza sulla nostra crescita personale. Ecco quindi spiegate, nelle grandi linee, anche le connessioni presenti tra metafora, esperienza e motivazione. Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento Cerchiamo ora di capire come sia possibile servirci della metafora per raggiungere un buon livello di crescita personale. Il procedimento è molto semplice e chiunque può metterlo in pratica. Abbiamo già detto che giornalmente, a volte anche in modo inconsapevole, usiamo esprimerci tramite le metafore; esse fanno parte del nostro frasario e sono dotate di una forte carica comunicativa. Se hai seguito con attenzione quanto trattato all’inizio del presente paragrafo, saprai già che oltre alla capacità di creare delle metafore ognuno di noi ha anche quella di interpretarle. Per fare in modo di trarre da tutto ciò un immediato vantaggio per la tua vita, non dovrai fare altro che cominciare a cogliere, interpretare e tradurre positivamente, proprio come fosse una metafora, quanto ti accade giornalmente. In buona sostanza è un po’ come quando si impara un’altra lingua e ci si cimenta nel lavoro di traduzione di un testo, all’inizio si deve spesso ricorrere al dizionario per ricercare alcune parole di cui non si conosce il significato, poi con il tempo si migliora sempre più fino ad arrivare a svolgere delle eccellenti traduzioni senza ricorrere ad alcun ausilio. Allo stesso modo si può cominciare ad interpretare quanto accade nella nostra vita, cercando di andare oltre il significato esplicito e letterale, fino ad arrivare a cogliere il valore metaforico racchiuso in ogni esperienza. Vediamo insieme come poter realizzare tutto ciò. Immaginiamo, a titolo di esempio, di vivere una giornata come quella descritta di seguito: Sveglia al mattino presto, colazione di fretta e via di corsa verso il luogo ove si trova il nostro posto di lavoro nel quale arriviamo in ritardo a causa dell’intenso traffico. Non appena arrivati a destinazione e dopo aver speso parte del nostro tempo a cercare un posteggio per la macchina, finalmente siamo di fronte alla nostra postazione di lavoro. In questo strano luogo giornalmente facciamo i conti con piccoli e grandi problemi di carattere lavorativo, oltre a quelli di natura relazionale. Sì, perché spesso capita di dover gestire le relazioni con i colleghi e non è sempre così facile. Non è infatti semplice convivere giornalmente con persone alle quali, nostro malgrado, siamo costretti a dedicare più tempo di quello che generalmente passiamo in compagnia dei familiari e degli amici. Conclusasi la giornata lavorativa ci rechiamo in palestra nel tentativo di rilassarci un po’ (in fondo ci siamo meritati di poter disporre liberamente di un’ora del nostro tempo, giusto?). Potrebbe anche capitare di non avere tempo per rilassarsi, di dover andare al supermercato per fare la spesa o . Segui la tua stella da qualche parte per svolgere una commissione (rinunciando, così, anche all’unico momento della giornata che potevamo ritagliare per noi). Ormai è sera inoltrata e facciamo ritorno a casa cercando di percorrere strade diverse dalle solite pur di evitare il traffico e risparmiare una manciata di preziosissimi minuti. Una volta arrivati a destinazione la giornata non è ancora finita perché uno dei capitoli più importanti della nostra vita richiede la giusta attenzione: la famiglia. Per tale ragione al partner o ai figli evitiamo di raccontare cosa ci è accaduto durante la giornata, perché tanto non differisce molto da quanto vissuto il giorno prima. Così, stanchi ma animati dal desiderio di curare le relazioni familiari alle quali con nostro rammarico siamo costretti a dedicare l’ultima parte della giornata (momento in cui siamo più stanchi) ci mettiamo a correggere i compiti dei nostri figli o a discorrere con il partner su come risolvere piccoli o grandi problemi di vita. La breve descrizione di cui sopra ricalca una tipica routine quotidiana che certamente non contribuisce affatto a diminuire il nostro livello di stress. È chiaro che ognuno vive in modo diverso la propria giornata e che i fatti narrati possono svolgersi in un ordine differente o proprio in tutt’altra maniera, ma quanto a noi interessa è comprendere come poter interpretare in senso metaforico ogni tipo di avvenimento. Ti propongo a questo punto un semplice e pratico esercizio. Proviamo ora a scomporre la giornata di cui sopra in sei aree distinte e quindi: il risveglio, il viaggio in auto, l’ambito lavorativo, quanto scegliamo di fare dopo il lavoro o nel tempo libero, il viaggio di ritorno a casa alla sera, la sfera familiare. Assegna ad ognuna di queste sei aree un punteggio che va da uno a cinque, attribuendo il punteggio più basso all’area che ti soddisfa meno, mentre il più alto a quella che ti appaga maggiormente. Considera ora le sei aree e prova a “spogliarle” da tutti gli elementi negativi legati allo stress della routine quotidiana fino ad arrivare a descriverne l’essenza. A questo punto prendi l’area o le aree a cui hai attribuito un punteggio più alto e prova a creare mentalmente un breve racconto metaforico che la riguardi. Se ad esempio l’area con il punteggio più alto è quella relativa all’attività sportiva e alla famiglia, prova a immaginare qualcosa che la rappresenti, qualunque cosa, come un alveare, un mondo fantastico popolato da strani personaggi o altro. Ogni volta che ripenserai alla tua metafora nata da eventi positivi, ti accorgerai quanto essa sia in grado di donarti serenità. A questo punto non Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento dovrai fare altro che dare un titolo al tuo racconto metaforico, ma bada di usare anche in questo caso una metafora. Fa in modo che il titolo scelto incarni e convogli dentro di sé le caratteristiche positive del tuo racconto. Si tratta di qualche cosa che puoi riutilizzare in caso di necessità perché nasce dalla tua creatività, non è perciò un prodotto preconfezionato da altri o che qualcuno ti ha prescritto di utilizzare. Fissa quindi il titolo nella memoria e prova a richiamarlo alla mente ogni volta che in futuro ti troverai a vivere una situazione poco piacevole o nella quale non ti senti a tuo agio. Potrai farlo riaffiorare alla memoria ogni volta lo ritieni opportuno, magari mentre sei nel traffico, mentre ti trovi sul posto di lavoro, mentre svolgi un impegno gravoso, ecc. Avrai così costruito un guscio di tartaruga fatto di sogni, speranze, desideri, che ti potrà essere molto utile (tale procedimento è un atto naturale, rappresenta un gesto d’amore volto a preservare la vita che, nel suo percorso, crea dal nulla, tratteggia e poi riempie di colore la tela della nostra esistenza). Il desiderio di imparare costantemente e di migliorare nasce con noi, tanto che perfino il primo vagito può essere considerato un atto di apprendimento; così la prima vera grande esperienza nel mondo è quella della nascita, ed è solo la prima di una lunghissima serie. Un neonato è come un bel fiore, ha una grande forza e, seppur non riesce ad articolare nemmeno una parola, sa comunicare e anche molto bene. Si pensi alle persone che si stringono a lui nel momento della nascita, agli interi assetti familiari completamente rivisti e corretti per accogliere il suo arrivo. Non è tutto ciò una splendida metafora della vita stessa? Una vita che arriva e tante altre le fanno spazio modificando la loro. Poi il neonato cresce e nell’innocenza della sua tenera età sa già molte più cose di quante noi ne possiamo immaginare: simile ad una pianta sa di doversi evolvere e di dover occupare in futuro un posto nella società dei grandi. Sia te che io siamo stati bambini ed entrambi abbiamo sperimentato la magia della vita tramite lo svolgersi di un lungo processo caratterizzato da forti tempeste dalle quali siamo usciti ammaccati, ma perlopiù intatti; mentre l’acqua cadeva sferzandoci il volto noi ci piegavamo sperando in un raggio di sole, ma era in quei momenti che crescevamo e scoprivamo il mondo. Con noi sono poi cresciute le radici, ma il processo di crescita personale non può mai dirsi concluso e sarebbe un peccato non dedicargli la giusta attenzione; è così che vanno le cose ed è anche così che ti sei ritrovato/a con questo libro tra le mani. . Segui la tua stella Possiamo pensare a noi stessi come fossimo delle piante in una foresta o barche in mezzo al mare, oppure immaginare di vivere una bella favola (ogni metafora può rivelarsi efficace). Non è quello che accade ogni volta che ci si innamora? Ciò vale per una coppia di giovani amanti con gli occhi pieni di speranza e di sogni, ma anche per il primo incontro di una madre con il figlio al momento della nascita; in quel preciso istante, proprio in quel momento, i loro sguardi si incrociano e l’amore si stabilisce tra i due. Mentre la stanza d’ospedale sparisce e il tempo si ferma, la mamma con tutta la sua naturale delicatezza e il suo calore, accoglie quella piccola creatura che ha vissuto insieme con lei per mesi, abbracciandola teneramente e attenuando il suo pianto con il sorriso e dolci tenere parole. Se questa non è una metafora e se non è nemmeno amore, ditemi voi dove posso cercare per trovare qualcosa adatto a descrivere la magia della vita. Cogliendo la poesia custodita in ogni attimo e apprezzando la metafora che è la vita, sapendola interpretare e vivere con passione, riusciremo a percepire il suono del silenzio, il rumore di una foglia che cade, la magia in uno sguardo e quanto ancora riesce a incantare il nostro cuore. Diamo, dunque, valore alle piccole cose perché la sensibilità necessaria per poterle tradurre in grandi emozioni è a portata di mano e spesso si cela tra le pieghe dei volti delle persone a noi vicine. ... Esercizio Nel paragrafo precedente abbiamo proposto un breve esercizio volto a creare una metafora; proviamo ora con il seguente esercizio ad approfondire la conoscenza pratica del racconto metaforico. Prendi carta e penna e crea una storia metaforica basata sulla tua forza di volontà (scegli liberamente quanto questa debba essere lunga). Immagina poi di dover raggiungere un obiettivo e racconta, tramite la metafora, come ciò potrebbe avvenire. Avrai così modo di constatare quanto il racconto metaforico sia uno strumento potente per esprimere pensieri, emozioni, sensazioni, idee e potrai autonomamente toccarne con mano l’efficacia. Permettimi di illustrarti, a titolo esemplificativo, un racconto metaforico che descrive una particolare vicenda (i personaggi della storia hanno preso vita nella testolina di una splendida bambina di cinque anni che ha pensato bene di rendermi partecipe dei suoi Segui la tua stella e realizzati nel cambiamento pensieri). Nella speranza possa servirti da spunto per creare la tua storia, leggi quella proposta di seguito dal titolo La nascita di Edelweiss (splendido fiore altrimenti detto Stella Alpina): Una mattina d’inverno mentre il mondo ancora era addormentato e le stelle timidamente illuminavano con la loro luce il cielo, un bel fiore si accorse di non avere più il viso. Forse lo aveva perduto da qualche parte e, nonostante volesse con tutte le sue forze rientrarne in possesso, non riusciva a trovare la forza per cominciare le ricerche. Tuttavia provò a cercare la sua immagine riflessa in uno specchio d’acqua che placido giaceva nella valle silenziosa, ma nulla, il viso non c’era. Il fiore si sentiva demotivato e di quando in quando il suo pensiero andava al suo bel viso perduto, ciò lo faceva sentire bene perché era come se potesse per un attimo sfiorarlo e riaverlo con sé. Il fiore passava le sue giornate disteso su un prato in attesa che il vento, dapprima dolce come una carezza, poi impetuoso come una tempesta, lo portasse via; una notte però accadde qualcosa di inaspettato. Mentre la luna faceva capolino dietro ad una manciata di nubi minacciose e cariche di pioggia, una stella senza occhi si presentò al fiore chiedendogli come mai fosse così triste. Il fiore rispose d’istinto e mentre le parole fluivano si accorse che poteva parlare, anche se non si capacitava di come ciò fosse possibile dato che la sua bocca era sparita da tempo. Ad ogni modo i nostri due amici cominciarono a dialogare e mentre il fiore descriveva il mondo alla stella senza occhi, questa pian piano riacquistava la vista. Allo stesso tempo il risplendere della stella illuminava il suo nuovo amico facendo così riaffiorare i lineamenti sul suo volto. Entrambi stavano approfondendo la conoscenza del mondo tramite le parole dell’altro, come se guardassero la realtà da un’altra prospettiva. Col tempo il fiore tornò ad ondeggiare al vento e la stella a guardare il mondo dall’alto. La distanza che li separava era molta, ma alla sera però, poco prima che il disco del sole sparisse completamente all’orizzonte per far spazio alla luna nel cielo, il fiore e la stella poterono guardarsi per un istante, un solo istante ancora. Così, nel respiro di quell’attimo, nacque Edelweiss. Spero che questo breve racconto ti abbia fornito un modello per comporre il tuo lavoro. Prova ora a raccontare in metafora quanto hai in mente. Una volta terminato il lavoro rileggi quel che hai scritto (nel caso lo ritenessi opportuno ripeti l’esercizio più di una volta). Avrai così l’occasione di constatare quanto questa modalità narrativa, basata sull’uso della metafora, riesca a farti esprimere quei particolari concetti che sarebbe stato difficile esporre altrimenti. La metafora è un’importante strumento comunicativo e tu puoi servirtene ogni volta che ne avrai bisogno o quando lo riterrai opportuno.