TECNOLOGIE PER L’INCLUSIONE: PROSPETTIVE E DIFFICOLTA’ Elena Laudanna 14 Maggio 2016 UNA SCUOLA PER TUTT: SI PUO’ SE C’E’ QUEL “NOI” TECNOLOGIE PER L’INCLUSIONE ≠ dispositivi DISPOSITIVI “SPECIALI” DISPOSITIVI “NORMALI” METODI E PRATICHE PERSONE AUSILI OBIETTIVO INCLUSIONE Cos’è un ausilio? Per ausilio si intende qualsiasi prodotto (inclusi dispositivi, apparecchiature, strumenti o sistemi tecnologici, software) di produzione specializzata o di comune commercio, atto a prevenire, compensare, tenere sotto controllo, alleviare o eliminare menomazioni, limitazioni dell’attività o ostacoli alla partecipazione standard UNI EN ISO 9999 versione 2007 Classificazione ISO 9999:2011 CLASSE 04 - Ausili per trattamenti sanitari personali 05 - Ausili per l'esercizio di abilità 06 - Ortesi e protesi 09 - Ausili per la cura e la protezione personale 12 - Ausili per la mobilità personale 15 - Ausili per la cura della casa 18 - Mobilia e adattamenti per la casa o per altri ambienti 22 - Ausili per comunicazione e informazione 24 - Ausili per manovrare oggetti o dispositivi Ausili che aiutano la persona a ricevere, inviare, produrre o 27 - Ausili per la valutazione e il miglioramento delle condizioni elaborare informazioni secondo varie modalità. Sono compresi, ad ambientali esempio, i dispositivi per vedere, sentire, leggere, scrivere, e 28 - Ausili per l'ambito lavorativo e la formazione professionale telefonare, i dispositivi di segnalazione e di allarme, gli ausili 30 - Ausili per le attività di tempo libero informatici. Classificazione I.S.O. 9999:2011 SOTTOCLASSI 22 - Ausili per comunicazione e informazione 22.03 - Ausili per vedere 22.06 - Ausili per l'udito 22.09 - Ausili per la produzione verbale 22.12 - Ausili per il disegno e la scrittura 22.15 - Ausili per eseguire calcoli 22.18 - Ausili per registrare e riprodurre informazioni audio e video 22.21 - Ausili per la comunicazione interpersonale 22.24 - Ausili per telefonare e inviare messaggi telematici 22.27 - Ausili per indicazioni, segnalazioni, promemoria e allarmi 22.30 - Ausili per leggere 22.33 - Computer e terminali 22.36 - Dispositivi di ingresso per computer 22.39 - Dispositivi di uscita per computer Classificazione I.S.O. 9999:2011 DIVISIONI 22 - Ausili per comunicazione e informazione 22.36 - Dispositivi di ingresso per computer 22.36.03 - Tastiere 22.36.12 - Dispositivi di ingresso alternativi 22.36.15 - Accessori a sistemiscanner di ingresso Comprendono, ad esempio, ottici, sistemi di 22.36.18 - Software di ingresso computer riconoscimento vocale, pannelliper sensibili al tocco e interfacce sulposizionare movimento della mano 22.36.21 - basate Ausili per il puntatore e (data gloves). selezionare elementi sullo schermo del computer Classificazione Internazionale del Funzionamento, disabilità e salute Menomazione Restrizione Limitazione ICF E FATTORI AMBIENTALI • Capitolo 1 – prodotti e tecnologia • Capitolo 2 – ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo • Capitolo 3 – relazioni e sostegno sociale • Capitolo 4 – atteggiamenti • Capitolo 5 – servizi sistemi e politiche PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER L’USO QUOTIDIANO PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER IL GIOCO PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER IL TRASPORTO PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER LA COMUNICAZIONE PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER L’ISTRUZIONE PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER IL LAVORO PRODOTTI E TECNOLOGIE • PER IL TEMPO LIBERO ICF E FATTORI AMBIENTALI • Capitolo 1 – prodotti e tecnologia – Fanno parte del dominio dei fattori ambientali – Sono citati esplicitamente in molte categorie a seconda della funzione che realizzano – Sono definiti come prodotti o tecnologie di assistenza (assistive o di ausilio) cioè “ogni prodotto, strumento, apparecchiatura o tecnologia adattato o progettato appositamente per migliorare il funzionamento di una persona con disabilità” – Nell’ICF sono distinti da prodotti e tecnologie di uso generale L’AUSILIO NEL LINGUAGGIO COMUNE L’ausilio è quella apparecchiatura, attrezzatura, accorgimento che consente di compiere un'attività in modo più veloce, più efficace, più sicuro. L’AUSILIO: DAL LINGUAGGIO COMUNE ALL’UTILIZZO PER LA DISABILITA’ È un dispositivo che permette • a qualcuno (una persona con disabilità) • di fare qualche cosa (svolgere un’attività) • da qualche parte (all’interno di un contesto) L’ausilio neI modello H.A.A.T. • Il modello Human Activity Assistive Technology si propone di considerare l’ausilio all’interno del suo contesto d’uso • Il modello ha 4 componenti: – – – – La persona L’attività La tecnologia di ausilio o SOLUZIONE ASSISTIVA Il contesto in cui le tre precedenti componenti si trovano Il modello HAAT Soluzione assistiva Corredo di strumenti comprendente sia tecnologie di uso generale che specifiche tecnologie di ausilio allo scopo di risolvere il problema di una determinata persona in un determinato ambiente rispetto ad una specifica attività. Scegliere l’ausilio giusto • Identificare una soluzione assistiva che soddisfi i bisogni della persona in modo appropriato rispetto alle sue competenze ed al contesto di vita. • Ogni componente del modello deve essere considerato con attenzione • L’obiettivo non è il superamento della disabilità ma aiutare la persona a realizzare i suoi obiettivi. La richiesta di tecnologia: aspettattive eccessive? “Ri”dimensionare le aspettative: dallo strumento al bisogno Il caso di Emanuele • La valutazione del puntatore oculare è stato parte di un percorso ausili, a sua volta inserito in un processo complesso gestito in un contesto motivato e competente. Il bisogno Identificazione di uno o più sistemi di interfaccia con il computer per la comunicazione, la didattica ed il gioco La valutazione iniziale: i sensori Istallare pablo: sensori + interfaccia I SENSORI: si … ma no!! E se usassimo gli occhi? gli occhi si usano quando le funzioni motorie alternative non sono utilizzabili in modo efficace. – Residuo motorio minimo • s.l.a. s.m.a. distrofie muscolari – presenza di distonie e movimenti involontari soprattutto nel momento in cui si vuole eseguire qualche movimento volontario Dispositivi di puntamento oculare Indicazioni d’uso (qualche anno fa) • Tecniche – Buon residuo visivo – Controllo movimenti di almeno un occhio – Buon controllo del capo – Buon livello cognitivo • “Cliniche” – pochi o nessun movimento residuo agli arti – Linguaggio limitato o assente Dispositivo di puntamento oculare • Indicazioni d’uso (attuali) – Tecniche • Anche in presenza di difetti della vista corretti da occhiali o lenti a contatto, di ptosi e nistagmo se di entità contenuta • Presenza di movimenti volontari o involontari del capo • Livello cognitivo non necessariamente buono adattamento delle attività – “Cliniche” • pochi o nessun movimento residuo agli arti • Linguaggio limitato o assente • Buon livello cognitivo Dispositivo di puntamento oculare È impossibile/difficile quando: • difetti visivi marcati (cataratta, strabismo, lenti bifocali o particolari, montature o dispositivi riflettenti, alla luce del sole) • Distonie del capo troppo marcate • Entrambi gli occhi “chiusi” • Sviluppo cognitivo non valutato/valutabile • Contesto sfavorevole Emanuele: valutazione Si colloca a cavallo tra le due situazioni tecniche e culturali, pochi casi analoghi per gravità ed età. Necessità di un’attenta valutazione – Adatto alle caratteristiche funzionali – Utile per svolgere le attività necessarie – Idoneo al contesto Il periodo di prova Grazie alla determinazione della mamma (e di un babbo) Grazie alla disponibilità di un’altra mamma che presta l’ausilio per un lungo periodo Grazie alle potenzialità di Emanuele LE COSE CAMBIANO MA LE ASPETTATIVE ERANO REALISTICHE!! “e ora sono pronto per un puntatore nuovo tutto MIO” “ed il lavoro tocca a noi!!!” LE NOSTRE DIFFICOLTA’ • • • • • • È faticoso Richiede TANTO tempo Bisogna imparare cose nuove Bisogna inventare nuovi modi di utilizzo Spesso si sbaglia … MA I RISULTATI CI SONO LE POSSIBILI DIFFICOLTA’ • Può evidenziare i limiti reali • Richiede tempo ed energie • Richiede risorse economiche per la valutazione, l’acquisto, la gestione • È difficile da integrare nella classe LE POSSIBILI DIFFICOLTA’ • La tecnologia – – – – è “disumanizzante” Porta dipendenza Limita l’autonomia Isola dagli altri • Il bambino – – – – – Ha limitazioni cognitive troppo gravi Ha limitazioni motorie troppo gravi Ha prospettive di vita che non giustificano lo sforzo deve essere protetto da sforzi/frustrazioni I genitori sopravvalutano sempre le potenzialità È un equilibrio instabile e in sviluppo Gli ingenui non sapevano che la cosa era impossibile e quindi la fecero. B. Russell GRAZIE !