la lobby dei tassisti e` innocente

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C.L.A.A.I. LAZIO - F.A.R.A. - A.T.A.P.L. TAXI
LA LOBBY DEI TASSISTI E' INNOCENTE !
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Bolle prima una pentola senza sale dentro.
per far bollire l’acqua con il sale devo arrivare a 100,14 °C
Segue:
FONTE:http://www.lastampa.it/2013/03/22/scienza/scoperto-come-la-cocaina-danneggia-il-cervellowRcny318W7XWFSWvbggjmJ/pagina.html
Scoperto come la cocaina
danneggia il cervello
Altera la funzione delle sinapsi diminuendo la molecola D-serina
Roma
Ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico Gemelli di Roma, insieme con colleghi
dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, hanno scoperto in che modo la cocaina esercita, in
animali da laboratorio, i suoi danni sul cervello ed evidenziato la possibilità di prevenire le disfunzioni neuronali e
comportamentali causate dall’abuso di cocaina.
Coordinata dai professori Marcello D’Ascenzo e Claudio Grassi dell’Istituto di Fisiologia Umana
dell’Università Cattolica di Roma la ricerca, finanziata dall’Istituto Italiano di Tecnologia, è stata appena
pubblicata sulla rivista Brain. I ricercatori hanno scoperto che alla base dei danni cerebrali causati dalla cocaina
c’è un’alterazione della funzione delle sinapsi, i “ponti di comunicazione” tra i neuroni. Tale
alterazione è dovuta alla diminuzione della concentrazione di una piccola molecola, la D-serina, indispensabile per
assicurare una corretta comunicazione tra i neuroni a livello delle sinapsi.
«Sebbene siano necessarie ulteriori indagini, i risultati di questo studio potrebbero rappresentare un punto di partenza
verso il possibile impiego della D-serina come farmaco nel trattamento della dipendenza da cocaina», spiegano gli autori
dello studio.
http://www.claailazio.it
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Generata: 8 June, 2017, 17:20
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L’abuso e la dipendenza da sostanze psicostimolanti come la cocaina costituiscono un importante problema
socio-sanitario per il nostro Paese. Secondo recenti indagini epidemiologiche (2010) circa il 4,8% della popolazione
italiana di età compresa tra 15-64 anni ha provato ad assumere cocaina almeno una volta nella vita, mentre lo 0,9%
ammette di averne consumata anche nel corso dell’ultimo anno. L’abuso di cocaina si associa a una serie
di alterazioni comportamentali tra cui la ricerca compulsiva della droga e l’elevata suscettibilità alla ricaduta anche
dopo lunghi periodi di astinenza.
«Abbiamo dimostrato che l’abuso cronico di cocaina induce, in animali da esperimento, una diminuzione della
concentrazione di D-serina nel nucleus accumbens, un nucleo cerebrale coinvolto nei fenomeni di dipendenza da
sostanze psicostimolanti», spiega D’Ascenzo.
«Tale deficit molecolare - continua il fisiologo della Cattolica - determina, in questa area cerebrale, una ridotta capacità dei
neuroni di modificare l’efficienza della trasmissione sinaptica (plasticità sinaptica) che è alla base delle alterazioni
comportamentali indotte dalla cocaina».
L’équipe dei professori D’Ascenzo e Grassi ha inoltre dimostrato che la somministrazione
“locale” di D-serina a livello nel nucleus accumbens previene, nei ratti, lo sviluppo di una caratteristica
alterazione comportamentale indotta dalla cocaina, ovvero la sensibilizzazione locomotoria (processo per cui si
determina un aumento progressivo e permanente dell’attività motoria). Questa ricerca, pur preliminare, fa luce sui
meccanismi attraverso i quali la cocaina altera le funzioni cerebrali e indica una possibile via terapeutica per il
trattamento della dipendenza da cocaina.
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