Stagione d’Opera 2016-2017
KATIA KABANOVA
La poetica regia di Robert Carsen per l’opera più intima di Janáček
Marco Angius sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio
Teatro Regio, mercoledì 15 febbraio 2017, ore 20
Mercoledì 15 febbraio, alle ore 20, il Regio mette in scena Katia Kabanova, di Leoš Janáček, con
la regia di Robert Carsen. Dopo La piccola volpe astuta della Stagione scorsa, prosegue con Katia
Kabanova il progetto Janáček-Carsen, che prevede un titolo del grande compositore ceco riletto dal
più geniale dei registi contemporanei. Debutta, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, Marco
Angius, direttore di riferimento per il repertorio musicale contemporaneo. Katia Kabanova, in prima
esecuzione a Torino, è una produzione della Vlaanderen Opera, di Anversa e Gand, Belgio.
Il teatro di Robert Carsen è fatto di essenzialità, le sue drammaturgie scavano il testo per
riportare alla luce i significati più profondi delle opere che mette in scena. Il regista canadese ha
approfondito negli anni il suo rapporto con la produzione di Janáček, del quale ha curato, per i più
grandi palcoscenici operistici, la regia dei principali lavori del compositore. Per Katia Kabanova,
delicato personaggio che soccombe sotto il peso della colpa per aver tradito il marito, Carsen
immagina una scena formata da passerelle che galleggiano su uno specchio d’acqua. Questa
instabilità, il riflesso delle luci sull’acqua e il perenne fluttuare delle scene, rimandano al mondo di
Katia, alla sua spiritualità, alla sua intimità aggredita dalle convenzioni e dai complessi della
comunità nella quale vive. La Kabanova di Carsen è un capolavoro di scavo psicologico e al contempo
di poetica e tenue bellezza.
Marco Angius, direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto, è
riconosciuto quale uno dei migliori direttori del repertorio novecentesco, nonché apprezzato
interprete di musica contemporanea. A proposito della Katia Kabanova e di Janáček afferma: «La
carica emotiva della musica di Janáček e il coinvolgimento drammatico delle sue opere sono assoluti.
Nella Kabanova, in particolare, lo stato d’animo dei personaggi emerge chiaramente dalla scrittura
musicale, il loro universo emotivo viene delineato in maniera millimetrica da frasi melodiche,
intervalli, legature e segni d’espressione attentamente segnati in partitura. Sbalorditivo è anche il
rapporto fra le voci e l’orchestra che, in molti casi, sembra voler tradurre in termini strumentali il
linguaggio stesso; penso, ad esempio, al tema strumentale di otto note che percorre tutta la partitura,
che sembra voler scandire le sillabe del nome completo della protagonista: Katerina Kabanova».
Durante le cinque recite dell’opera, dal 15 al 23 febbraio, un cast internazionale di artisti con
grande esperienza nel repertorio di Janáček, affronterà la partitura. Interprete di Katia Kabanova è il
soprano slovacco Andrea Dankova; affermata artista, Dankova si è esibita su importanti palcoscenici
tra i quali il Teatro alla Scala, il Teatro Real Madrid, il Colón di Buenos Aires e il Théâtre de la
Monnaie di Bruxelles. Il tenore Štefan Margita interpreta Tichon Ivanyč Kabanov, il marito di Katia;
dotato di timbro squillante e sorretto da una solida tecnica, Margita è oggi riconosciuto uno dei più
autorevoli interpreti dell’arte lirica di Janáček, che ha portato in importanti teatri: dalla Scala alla
Royal Opera House passando per la Deutsche Oper Berlin. Il mezzosoprano Rebecca de Pont Davies
interpreta Marfa Ignatěvna Kabanová, la perfida e cinica suocera di Katia. Apprezzata per il suo
timbro brunito e per la carismatica presenza scenica, De Pont Davies è interprete ideale nel rendere il
complesso ruolo di Marfa. Completano il cast: il tenore Misha Didyk (Boris Grigorjevič), il bassobaritono Oliver Zwarg (Savjol Prokofjevič Dikoj), il tenore Enrico Casari (Váňa Kudrjáš), il
mezzosoprano Lena Belkina (Varvara), il baritono Lukáš Zeman (Kuligin), i mezzosoprani Lorena
Scarlata (Gláša) e Sofia Koberidze (Fekluša) e il tenore Cullen Gandy (un passante). Il nuovo
allestimento vede scene e costumi firmati da Patrick Kinmonth, luci di Peter Van Praet e coreografia
di Philippe Giraudeau; la regia di Carsen è ripresa da Maria Lamont. Il Coro del Teatro Regio è
istruito da Claudio Fenoglio.
Katia Kabanova è la sesta opera composta da Janáček; andata in scena a Brno nel 1921 con
successo, è oggi riconosciuta quale uno dei migliori lavori del compositore. Janáček, intento a
cogliere e a trasferire sul rigo musicale i suoni della vita, lascia con Kabanova un lucido e terribile
affresco della società contadina di fine Ottocento. Katia, sposa di Tichon, è costretta a subire le
angherie della suocera, Marfa, e del marito. Benché sorretta da una ferrea religiosità, Katia cede alla
tentazione e tradisce il marito con l’aitante Boris. La protagonista, vittima del senso di colpa e del
giudizio della claustrofobica comunità in cui vive, confessa al marito di averlo tradito il quale,
comunque innamorato, la perdona. Il gesto non basta per redimere il peccato e Katia, sopraffatta
dalla disperazione e ancora invaghita di Boris, si getta nel Volga.
L’opera sarà presentata al pubblico mercoledì 8 febbraio alle ore 17.30, al Piccolo Regio Puccini
con una conferenza dal titolo: Katia Kabanova. Il poema delle donne estreme, a cura di Franco Pulcini.
L’ingresso è libero. L’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3, mercoledì 15 febbraio alle ore
20, trasmissione condotta da Susanna Franchi e inserita anche all’interno del circuito Euroradio.
Come di consueto, l’opera sarà documentata nelle Pillole di Passione di Paola Giunti, visibili sul sito
del Regio www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale YouTube: direttamente dal backstage del
teatro, reportage esclusivi e curiosi sui protagonisti e l’allestimento.
I biglietti per tutte le recite di Katia Kabanova sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro
Regio (piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242), on line su www.teatroregio.torino.it, presso
Infopiemonte-Torinocultura, i punti vendita Vivaticket e la Biglietteria del Teatro Stabile, e
telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.
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Torino, 26 gennaio 2017
UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Stampa
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