VIKTORIA E KATIA PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Vicenza unica tappa veneta del tour di Viktoria Mullova e Katia Labèque, due
star del concertismo internazionale. In scena martedì 27 al Comunale con
brani di Mozart, Schumann, Ravel, Takemitsu e con “Fratres” di Arvo Pärt
Martedì 27 gennaio 2015 - Teatro Comunale Città di Vicenza, ore 20:45
- 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto di Vicenza
- stagione di spettacoli 2014-2015 del Teatro Comunale Città di Vicenza
La violinista Viktoria Mullova e la pianista Katia Labèque sono le protagoniste del concerto
in programma martedì 27 gennaio al Teatro Comunale di Vicenza, ottavo appuntamento
della stagione realizzata al Comunale dalla Società del Quartetto.
Conclamate star internazionali, Mullova e Labèque suonano insieme da molti anni nel
segno di una complementarietà fondata "nella comune predilezione per la ricerca del
nuovo", anche se le due artiste-fuoriclasse sono diversissime l'una dall'altra: se, infatti, la
violinista russa è introversa, irrequieta ed apparentemente algida, all'opposto Katia –
originaria della costa basca della Francia – è travolgente, estroversa ed impulsiva.
In questa ennesima tournée che le vede protagoniste in questi giorni nelle principali sale
da concerto italiane (Genova, Milano, Firenze, Torino e Trieste), Vika & Katia propongono
a Vicenza un programma nettamente suddiviso, com'è nel loro stile, in due capitoli. La
prima parte è infatti dedicata a due capolavori del repertorio classico, come la Sonata in la
maggiore di Mozart (che appartiene ad un trittico composto nell'ultimo periodo creativo
del salisburghese) e la Sonata in la minore di Schumann, lavoro che segnò il gran ritorno
alla musica da camera del compositore romantico per eccellenza.
Di tutt'altro tenore la seconda parte del programma, ambientata nel Novecento ed
espressamente dedicata alla Giornata Internazionale della Memoria, che si ricorda proprio
venerdì 27. Si inizia con la proposta di due brani struggenti che le artiste hanno deciso di
eseguire uno di seguito all'altro con l'esplicita richiesta al pubblico di non interrompere la
sequenza con gli applausi. Si tratta di "Distance de Fée", brano del 1951 che rappresenta il
primo approccio del compositore giapponese Toru Takemitsu alla musica da camera, e di
"Fratres" dell'estone Arvo Pärt, pagina del 1977 che non a caso fa parte della colonna
sonora del documentario “Auschwitz, the Nazis & the Final Solution” prodotto qualche
tempo fa dalla BBC.
In chiusura il capolavoro della Sonata di Ravel, brano che lo stesso autore eseguì per la
prima volta a Parigi nel 1927 (con George Enescu al violino), dopo un lungo e travagliato
percorso compositivo durato cinque anni.
Viktoria Mullova, che porta splendidamente i suoi 55 anni, è una ex enfant-prodige che si
mise in luce vincendo, ventenne, il Concorso Sibelius e la medaglia d'oro al Concorso
Tchaikovsky, due fra le più selettive competizioni al mondo. Vasta eco ebbe, nell'estate del
1983, la sua avventurosa fuga dall'Unione Sovietica attraverso la Finlandia e la Svezia, un
fatto eclatante del quale parlarono tutti i giornali dell'epoca. Più tardi il suo nome ha fatto
capolino anche nelle cronache rosa per la relazione con Claudio Abbado, dalla quale
nacque Misha, che oggi è un giovane contrabbassista jazz, oltre che un promettente
compositore.
In Occidente, la giovane Viktoria ebbe finalmente l'opportunità di far conoscere a tutti il
suo grande talento musicale e da allora la sua carriera è stata in continua ascesa, grazie
anche ad un repertorio molto vasto che spazia dal Barocco agli autori contemporanei.
Mullova ha suonato e suona come solista con le più importanti orchestre da camera e
sinfoniche del mondo e dagli anni 2000 ha iniziato ad allargare i suoi orizzonti
proponendo, sia in sala di registrazione che in tournée, dei percorsi musicali che spaziano
dal jazz alla musica etnica e popolare.
Katia Labèque è stata avviata alla musica – con la sorella Marielle – dalla madre, che era
una pianista di origine italiana. L'iniziale rivalità artistica fra le due sorelle Labèque si è
trasformata ben presto in complicità, dando vita ad un duo pianistico che è da molti anni ai
vertici della scena musicale, grazie anche ad un repertorio spesso inedito (molti autori
hanno composto appositamente per loro) e ad un look curato nei minimi particolari. Katia
e Marielle Labèque hanno fatto l'en plein fin dalla loro prima uscita discografica (la
Rapsodia in Blue di Gershwin) raggiungendo le 500 mila copie, numero raramente
raggiunto da musicisti classici. Sorrette da una tecnica cristallina, le Labèque – entrambe
hanno superato i 60 anni di età – ancora oggi continuano ad intraprendere sempre nuove
sfide musicali: prossimamente saranno impegnate a Parigi in una nuova versione del
balletto "Romeo e Giulietta" (sulla scena: un gruppo di break-dancer, due pianoforti,
chitarre elettriche e percussioni) e a Los Angeles, dirette da Gustavo Dudamel, eseguiranno
in prima assoluta un brano scritto per loro da Philip Glass.
Pochi i biglietti ancora disponibili al botteghino del Teatro Comunale, presso la sede della
Società del Quartetto, agli sportelli della Banca Popolare di Vicenza e online (www.tcvi.it).