COMUNICATO STAMPA
“#PASSI DI SALUTE”
LA STRADA PIU’ BREVE CONTRO L’ARTROSI AL GINOCCHIO
Bastano 6.000 passi al giorno, cioè una passeggiata in piano di un’ora, per alleviare
il dolore causato dall’artrosi del ginocchio, una patologia reumatica che affligge il 25%
della popolazione adulta. Domenica 12 ottobre, dalla Terrazza del Pincio di Villa Borghese,
parte la passeggiata simbolica di un’ora per comunicare come uno stile di vita attivo
può aiutare l’articolazione del ginocchio a mantenersi in salute.
Roma, 26 settembre 2014 – Si intitola “#Passi di Salute” l’iniziativa di sensibilizzazione
sull’artrosi del ginocchio, promossa da ANMAR Onlus, con il contributo di Sanofi, in
occasione della Giornata Mondiale del Malato Reumatico 2014.
Domenica 12 ottobre a Villa Borghese, nel cuore verde di Roma, la Terrazza del Pincio
sarà il punto informativo e di ritrovo per la partenza della Camminata che si snoderà tra il
Galoppatoio, il Museo Canonica, la Galleria Borghese e l’Uccelliera. Tappe di questa
passeggiata simbolica di 6.000 passi, circa 4 km, che ha l’obiettivo di promuovere la salute
di un’articolazione così importante quale è il ginocchio, attraverso uno stile di vita sano e
attivo. La camminata, aperta non solo ai pazienti che soffrono di artrosi del ginocchio ma a
tutta la cittadinanza, è ispirata, infatti, ai risultati di un recente studio internazionale1, che
si focalizza sul tema del movimento e incoraggia a camminare un’ora al giorno (cioè
l’equivalente di 6.000 passi) per evitare problemi e limitazioni del movimento. A tutti i
partecipanti saranno distribuiti t-shirt con il logo della manifestazione #Passidisalute e,
soprattutto, contapassi per monitorare il numero di passi effettuati durante la passeggiata
e calcolare la distanza percorsa!
«Sul tema dell’artrosi stiamo mettendo in atto numerosi progetti a livello nazionale –
dichiara Gabriella Voltan, Presidente nazionale ANMAR – e l’iniziativa ‘Passi di Salute’ è
solo il primo atto di un’attenzione particolare che la nostra Associazione Pazienti vuole dare
a una patologia troppo spesso sottovalutata. Di concerto con gli specialisti, vogliamo oggi
richiamare l’attenzione di tutta la cittadinanza sul ruolo fondamentale che una moderata e
continua attività fisica può avere sulla prevenzione di questa malattia. Per questo motivo,
ANMAR e l’Associazione laziale ALMAR, vogliono dedicare a questo tema maggiore
impegno».
L’artrosi del ginocchio (osteoartrosi) è la patologia più comune del ginocchio dopo i 60 anni
e interessa soprattutto il sesso femminile. In Italia, colpisce il 26% delle donne, dalla
menopausa in poi, e il 12% degli uomini sopra i 65 anni2. A causa dell’invecchiamento della
popolazione e della crescente epidemia di obesità, a livello mondiale, si prevede che il
1
Daily walking and the risk of incident functional limitation in knee OA: An observational study. Arthritis Care &
Research, 2014;
2
Corti M, Rigon C., Epidemiology of osteoarthritis: prevalence, risk factors and functional impact. Ag Clin Ex Res, 2003
numero di persone che soffrono di questa malattia sia destinato ad aumentare fino a
raggiungere il 40% nel 20253.
«L’artrosi del ginocchio – spiega il Prof. Alberto Migliore, responsabile dell’Unità
Operativa Semplice di Reumatologia dell’Ospedale San Pietro, Fatebenefratelli di Roma –
è la più comune malattia reumatica. Addirittura si stima che, nei Paesi occidentalizzati, a
causa dell’obesità e del progressivo invecchiamento della popolazione, diventerà un
fenomeno epidemico nei prossimi decenni. Si tratta di una malattia che insorge dai 40/50
anni, anche se i suoi segni diventano poi più evidenti con l’età, e il suo esordio è legato ad
un abuso dell’articolazione, sia per motivi professionali, sia per la pratica eccessiva di
attività sportive, che per specifici fattori di rischio. A questo proposito, sono responsabili di
un’artrosi precoce soprattutto malformazioni del ginocchio, come il ginocchio valgo, traumi
e familiarità del paziente. In pratica, se in famiglia un genitore o un nonno ha sofferto di
artrosi al ginocchio, sarà più probabile incorrere nella stessa patologia».
L’osteoartrosi (OA) è una malattia reumatica cronica causata da una degenerazione della
cartilagine dell’articolazione del ginocchio, che inizia a manifestarsi con il dolore
dell'articolazione o dei tessuti circostanti (tendini, legamenti o muscoli), ma anche con
sensazioni di scricchiolio, di rigidità o di debolezza avvertite all’altezza del ginocchio. Tra i
suoi principali fattori di rischio, si distingue tra quelli meccanici, che agiscono cioè sul
carico sopportato dall’articolazione, come obesità, malformazioni, traumi e microtraumi,
lussazioni e fratture, e quelli inerenti la cartilagine, tra cui predisposizione genetica
(familiarità), disordini metabolici e invecchiamento.
Anche la mancanza di esercizio fisico e uno stile di vita sedentario possono favorire
l’insorgere della malattia. «Il ginocchio rappresenta un’articolazione molto complessa, che
consente la normale deambulazione e, per questo, deve essere funzionale per lungo tempo
– spiega a questo proposito il prof. Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del Ginocchio e
Traumatologia dello Sport dell’Ospedale Humanitas di Rozzano (Mi) -. Un’articolazione
che, però, viene sollecitata anche da chi non pratica alcuna sportiva. Ed è proprio per
questo motivo che l’artrosi del ginocchio è una patologia così diffusa. Tra le sue cause
possiamo citare la conseguenza di un fisiologico invecchiamento articolare (artrosi
primaria), ma soprattutto traumi e sovraccarico funzionale (artrosi secondaria). Per non
correre rischi, quindi, è bene curare la salute delle articolazioni, anche attraverso una
moderata, ma costante attività fisica. Ci sono attività più indicate per le persone giovani ed
altre che, invece, meglio si prestano agli anziani. L’importante è prestare attenzione al
proprio peso corporeo: un peso eccessivo può incidere in modo negativo a causa del
sovraccarico che si esercita sull’apparato muscolo scheletrico, esponendo in particolare
l’articolazione del ginocchio a fenomeni degenerativi irreversibili».
«Possiamo affermare – precisa a questo proposito il Prof. Migliore – che muoversi troppo,
praticando attività sportive non idonee per chi soffre di artrosi del ginocchio, quali lo sci o
3
MediPoint: Sports Medicine – Global Analysis and Market Forecasts, March 2014
anche il calcetto dopo i 40 anni, ma anche non muoversi per niente, peggiora la salute
dell’articolazione del ginocchio, riducendo la capacità di movimento, limitando la normale
vita di relazione e la qualità di vita di chi soffre di gonartrosi».
La diagnosi e trattamento dell’OA del ginocchio
Per la diagnosi sono fondamentali la radiografia, per individuare l’usura delle cartilagini,
oltre ad una visita specialistica, dal reumatologo, dall’ortopedico o dal fisiatra, per capire
se ci sono deformità nell’articolazione e indagare il tipo di dolore. «In tema di artrosi del
ginocchio – continua il prof. Migliore – va in primo luogo sfatato un pregiudizio comune, e
cioè che i dolori articolari siano una ‘naturale’ conseguenza dell’invecchiamento della
persona e che, per questo motivo, non necessitino di interventi tempestivi e mirati. È
essenziale, invece, che il medico di medicina generale effettui una diagnosi quanto più
precoce dell’artrosi del ginocchio, inviando, poi, la persona affetta dallo specialista
reumatologo o fisiatra».
Alla diagnosi deve, poi, necessariamente seguire un trattamento adeguato e tempestivo.
Oggi tutti i trattamenti disponibili per l’OA del ginocchio sono utili per ridurre l’entità dei
sintomi, prevenendo l’ulteriore degenerazione della cartilagine, riducendo il dolore e
migliorando la qualità di vita di chi è affetto da questa patologia. I trattamenti si dividono
in tre categorie: non farmacologici (es. dieta, ginocchiere e plantari), farmacologici
(antidolorifici e antinfiammatori, infiltrazioni intra-articolari di steroidi o acido ialuronico )
e chirurgici (protesi e irrigazioni)4. «A tale proposito – conclude il Prof. Migliore – come
Associazione Nazionale per la Terapia Intra-articolare eco-guidata dell’Anca con Guida
Ecografica (ANTIAGE) stiamo rielaborando le Linee guida internazionali per la terapia
dell’artrosi, con una sempre più specifica attenzione verso la viscosupplementazione,
ovvero con acido ialuronico ad alto peso molecolare, iniettato per via intrarticolare dallo
specialista. L'acido ialuronico, infatti, è presente normalmente nel liquido articolare e
contribuisce alla lubrificazione e all'assorbimento degli stimoli meccanici. L'acido ialuronico,
naturalmente presente nell’articolazione, ha infatti la capacità di nutrire la cartilagine
danneggiata e di ringiovanirla, almeno in parte. Se la terapia è eseguita in maniera
corretta, dalle prime fasi di sviluppo della patologia è addirittura possibile arrestare la
progressione del danno».
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ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici
L'ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici, nasce a Roma il 10 gennaio 1985 da un gruppo di
pazienti e di medici, che assieme e di comune accordo, cercano da oltre venti anni di diffondere e
favorire la conoscenza delle “Malattie Reumatiche” presso la Società, le Istituzioni Sanitarie e le Autorità
Nazionali. Nata con questa primaria esigenza, l’ANMAR oggi presta particolare attenzione alla
sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso importanti e fondamentali campagne informative,
4
A. Pendelton et al., Raccomandazioni EULAR per il trattamento della gonartrosi: relazione del Committee for
International Clinical Studies Including Therapeutic Trials. Annals of the Rheumatic Diseases, 2003
rivolte soprattutto alle difficoltà di gestire i diversi problemi collegati all’insorgenza e all’evoluzione di
queste malattie.
ANMAR Onlus è composta da 19 Associazioni Regionali, ciascuna con sede in ogni singola Regione, e
pertanto presente e attiva su tutto il territorio nazionale.
Sanofi Italia – www.sanofi.it - @SanofiIT
Sanofi, azienda leader della salute a livello globale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche
ponendo al centro i bisogni dei pazienti. In Italia, Sanofi è la prima realtà industriale farmaceutica a
livello nazionale con 6 stabilimenti produttivi e oltre 2.700 collaboratori.
Nel nostro Paese, Sanofi è presente anche con un’attività di R&S che va dagli studi clinici sulle molecole,
gestiti dalla sede aziendale a Milano, fino alla ricerca biotecnologica sugli antibiotici svolta nel Centro di
biotecnologie dello stabilimento di Brindisi. L’offerta di Sanofi in Italia copre a 360 gradi l’ambito salute:
soluzioni per il diabete, oncologia, farmaci etici, farmaci innovativi, prodotti di automedicazione,
dispositivi medici; farmaci equivalenti con Zentiva, terapie per malattie genetiche rare e sclerosi multipla
con Genzyme, e farmaci per la salute animale con Merial.
Dal 1° Ottobre 2014 la filiale italiana del Gruppo Sanofi ha variato la propria denominazione sociale
in Sanofi S.p.A.
Per ulteriori informazioni:
Weber Shandwick
Giovanna Giacalone 02.57378353 – 349.7738681
Valeria Manduchi 06 .84044392 – 342.0515990
Ufficio Stampa Anmar
Globalnewsmedia Sagl – [email protected]