DOSSIER ATELIERS Little Bang

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LITTLE BANG
ATELIERS
un percorso laboratoriale sulle origini dell’universo
Quello che segue è una sorta di quaderno di lavoro che raccoglie una piccola parte delle immagini, dei dialoghi e delle riflessioni nate all’interno di un articolato percorso laboratoriale che la compagnia Riserva Canini ha condotto in diverse regioni di Italia nell’autunno del 2015,
incontrando complessivamente più di trecento bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le regioni che hanno sostenuto il progetto e che
hanno ospitato in Scuole e Teatri i nostri Ateliers sono la Toscana, l’ Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia.
A fare da filo conduttore ai vari incontri, la domanda:
“Come è cominciato tutto quanto?”.
Nel corso dei laboratori ci siamo avvicinati, insieme ai bambini, ai principi base dell’astronomia e della fisica partendo dal tema delle origini
dell’universo, senza alcuna pretesa di fornire loro informazioni o risposte esaustive sull’argomento, quanto con la volontà di porci insieme
delle domande. Raggiungere quel punto della conoscenza in cui non tutto è dato sapere, in cui si incontra il mistero e davanti al quale si può
scegliere o di sospendere il percorso conoscitivo, oppure di tuffarsi nell’immaginazione e cominciare a formulare ipotesi di come potrebbero
essere andate le cose. Guidati dalla profonda convinzione che qualsiasi forma di conoscenza si sviluppa anche grazie al potere dell’immaginazione, abbiamo messo a disposizione dei bambini materiali di assemblaggio e materie prime (argilla, carta, cellophane, farina, colori) e abbiamo chiesto loro, attraverso questi strumenti, di raccontarci le loro ipotesi immaginarie sulle Origini dell’Universo.
Una piccola parte del materiale artistico prodotto all’interno dei laboratori è confluito in un mostra che viene allestita, laddove è possibile, nei
foyer dei Teatri e la cui visione precede lo spettacolo “Little Bang”.
La mostra introduttiva si propone non solo di dare un emozionante affresco dell’immaginario che i bambini di oggi hanno sul tema delle origini dell’universo, ma anche di introdurre progressivamente il pubblico al punto di vista che lo spettacolo vuole avere.
Non un approccio didattico/educativo per dare risposte sui temi scientifici dell’astronomia e dell’astrofisica, ma al contrario, la volontà di spalancare le porte all’immaginazione e fare insieme ai bambini un’importante riflessione sui limiti della conoscenza umana che da sempre accompagnano l’uomo, e lo conducono e stimolano nella sua ricerca artistica e spirituale.
- UN QUARK -
- GLI ATOMI -
- LA VELOCITA’ DELLA LUCE -
Ecco allora che il limite alla conoscenza si fa momento di scoperta, di invenzione, di ingresso nel mistero.
Vivere questo passaggio accanto a dei bambini che sono i protagonisti primi del percorso di conoscenza e di scoperta della vita,
ancora capaci di cercare la verità attraverso la loro stessa immaginazione, ci è sembrata la sfida più ricca da porci.
da “Il diritto del bambino al rispetto” di Janusz Korczak
E’ faticoso ascoltare i bambini. Avete ragione.
Poi aggiungete: perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, farsi piccoli. Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli.
Il percorso comincia dal “Nulla”, dal cominciare a esistere. Uno per uno i bambini entrano nel grande cerchio disegnato a terra e sperimentano la sensazione di esistere per la prima volta, con il loro
corpo e la loro voce, poi con lo stesso gioco facciamo entrare in campo i colori su di un cerchio di carta.
Prima timidamente, poi con sempre più euforia cominciano a nascere dei veri e propri universi. - GALASSIA IN DIVENIRE -
riserva canini: com’è fatto secondo voi il Nulla?
bambini: è tutto bianco!
bambini: è tutto nero!
bambini: è come ...la nebbia...
bambini: è tutto vuoto.
bambini: è che non si può dire, perchè non esiste.
bambini: è invisibile...
riserva canini: cosa significa che qualcosa è invisibile?
bambini:che è trasparente!
bambini: che non si vede.
bambini: non si vede, ma c’è... bambini: come i fantasmi!
riserva canini: ...come i fantasmi. E quali sono le altre cose che ci sono ma non
vediamo? bambini: l’aria...
bambini: il respiro!
Cominciamo allora a sventolarci le mani davanti al viso per sentire
l’aria, che non si vede ma c’è. L’aria, dicono i bambini, è fresca. Fa il
solletico. Fa chiudere gli occhi.
riserva canini: ci sono altre sensazioni che ci sono, che sentiamo, ma non si vedono?
bambini: gli odori!
bambini: i rumori!
bambini: i sentimenti...
- GALASSIA IN DIVENIRE -
All’inizio c’era il NULLA. Il nulla non si vedeva, ma c’era.
Secondo me, tutto è cominciato con:
La forza l’intelligenza la pazienza - ADRIANO
Il rumore della folla - AYA L’odore di mandarino - ANDREA I brividi di paura - MARTINA L’odore di bruciato - GIULIA Un rutto - SIMONE Un nulla di fumo - LORENZO Un’esplosione di tristezza - GABRIELE V. Lo zampettare del coniglio - BEATRICE
- UNA GALASSIA -
da “I bambini pensano grande” di Franco Lorenzoni.
Nell’uso della lingua e del colore noi adulti abbiamo il compito di arricchire le possibilità di espressione, fornendo ai bambini strumenti ed esempi,
correggendo anche quando è necessario. Ma ci sono luoghi e momenti espressivi che vanno accolti così come sono, nel silenzio e nell’ascolto,
perchè i bambini hanno il sacrosanto diritto di essere, prima di tutto, semplicemente se stessi.
Uno dei temi del nostro percorso con i bambini è la materia. Per parlare di questo, fra le varie cose, usiamo la creta.
Davanti ai loro occhi una massa si scompone in tanti pezzi sempre più piccoli fino a diventare una particella minuscola,
poi si riaggrega tutta insieme, dà vita a una forma nuova, si distrugge un'altra volta, diventa qualcos'altro, in un continuo
processo di trasformazione.
riserva canini: Vi siete mai domandati voi, prima di 7 , 8
anni fa dove eravate?
bambini: Eravamo nella pancia delle nostre mamme.
riserva canini: e prima ancora?
bambini: Prima ancora eravamo delle scimmie.
riserva canini: e tu ti ricordi di essere stato una scimmia?
bambini: No... bambini: Io prima ero una stella, tutti sono stelle. E quando ritornano sulla terra diventano umani, quando entrano
nelle pance delle mamme.
E quando moriamo torniamo ad essere le stelle come
c'erano. Io quando ero piccolo, ero una stella e mi piaceva
giocare a calcio e giocavo con un pallone invisibile e passavo la palla alle stelle. Un giorno dio è venuto e mi ha detto
:"vai nella pancia della mamma!" e io ho obbedito, non me
lo sono fatto dire due volte...
da "I bambini pensano grande" di Franco Lorenzoni
Da tempo infatti mi vado sempre più convincendo che dare forma a un pensiero ci permette di sostare, entrarci
dentro, approfondire. E la creta è il più antico strumento di rappresentazione, che solo la stoltezza di una pedagogia
pigra e nemica del corpo è riuscita ad allontanare dalle scuole. Credo che ci dovrebbe stare un blocco di creta in
ogni classe per l'elementare motivo che è un materiale naturale, economico e versatile. E' terra che si modella con
l'acqua, terra che contiene e può conservare l'acqua, terra che può prendere le più svaraiate forme e trattenerle, se
cotta al fuoco. Unisce, nella sua concreta semplicità, il gioco del bambino che modella al gesto mitico del dio che
dà forma e crea la vita. " Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. " ( A. Lavoisier )
riserva canini: Quindi possiamo dire che sappiamo che una cosa
è iniziata, ma dire esattamente quando non è così semplice... e nei
sentimenti? Con quali sentimenti vi è capitato di sentire esattamente il
momento in cui iniziavano?
bambini: l'amore!
riserva canini: e quand'è che si inizia a sentire l'amore?
bambini: quando vedi una persona che ti piace.
bambini: quando non riesci a smettere di pensare a quella persona.
bambini: quando quella persona che ti piace ti fa sentire bello.
bambini: quando Dio ti prende per la mano.
riserva canini: e che altri sentimenti voi sentite quando iniziano?
bambini: la tristezza, la vergogna, la felicità!
bambini: la timidezza!
bambini: la rabbia!
riserva canini: e quando inizia la vergogna?
bambini: quando ti succede qualcosa di imbarazzante.
bambini: quando sei davanti a persone nuove.
bambini: quando hai fatto qualcosa e tutti ti prendono in giro.
riserva canini: e la rabbia? Quando sentite che iniziate ad arrabbiarvi?
bambini: io appena vedo l'ombra di mia madre dietro la porta!
- I GAS -
- IL TEMPO -
da "I bambini pensano grande" di Franco Lorenzoni I pensieri infantili sono sottili. A volte sono cosi affilati da penetrare nei territori più impervi arrivando a cogliere, in un
istante, l'essenza di cose e relazioni. Ma sono fragili e volatili,
si perdono già nel loro farsi e non tornano mai indietro.
Così alla maggior parte delle bambine e dei bambini non è
concesso il diritto di riconoscere la qualità dei propri pensieri
e rendersi conto della loro profondità. A molti non è concesso
neppure di arrivare ad esprimerli, perchè un pensiero che non
trova ascolto difficilmente prende forma e respiro. da "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli
Quando parliamo del Big Bang o della struttura dello spazio, quello che stiamo facendo è la continuazione dello sguardo di quegli
uomini che centinaia di millenni fa, alle prime luci dell'alba, cercavano fra la polvere della savana le tracce di un'antilope - scrutare i
dettagli della realtà per dedurne quello che non vediamo direttamente, ma di cui possiamo seguire le tracce. Nella consapevolezza che
possiamo sempre sbagliarci, e quindi pronti ogni istante a cambiare idea se appare una nuova traccia, ma sapendo anche che se siamo
bravi capiremo giusto, e troveremo. Questo è la scienza."
riserva canini:qual è il puntino più piccolo di materia che vi viene in mente? bambini: un coriandolo.
bambini: un granello di sale.
bambini: un granello di zucchero.
bambini: di farina!
bambini: di polvere!
bambini: una briciola!
bambini: una goccia!
bambini: un microbo!
bambini: un pidocchio!
bambini: la testa di una formica!
bambini: l'occhio della formica!
da "Le Cosmicomiche" di Italo Calvino
...si stava tutti lì, e dove altrimenti? Che ci potesse essere lo spazio nessuno lo sapeva. E il tempo, idem: cosa volete che ce ne facessimo,
del tempo, stando lì pigiati come acciughe? In realtà non c'era spazio nemmeno per pigiarci. Ogni punto d'ognuno di noi coincideva con
ogni punto di ognuno degli altri in un punto unico che era quello in cui stavamo tutti.
Quanti eravamo? Non ho mai potuto rendermene conto nemmeno approssimativamente.
Per contarsi, ci si deve staccare almeno un pochino uno dall'altro, invece occupavamo tutti quello stesso punto.(...) Si stava così bene tutti insieme, così bene, che qualcosa di straordinario doveva pur accadere.
Bastò che a un certo momento la signora Ph(i)nk dicesse: - Ragazzi, avessi un po' di spazio come mi piacerebbe farvi le tagliatelle!E in quel momento tutti pensammo allo spazio che avrebbero occupato le tonde braccia di lei muovendosi avanti e indietro con il mattarello sulla sfoglia di pasta, (...) pensammo allo spazio che avrebbero occupato la farina, e il grano per fare la farina, e i campi per coltivare il grano, e le montagne da cui scendeva l'acqua per irrigare i campi, e i pascoli per le mandrie di vitelli che avrebbero dato la carne per
il sugo; allo spazio che ci sarebbe voluto perchè il sole arrivasse con i suoi raggi a maturare il grano; allo spazio perchè dalle nubi di gas
stellari il sole si condensasse e bruciasse; alla quantità di stelle e galassie e ammassi galattici in fuga nello spazio che ci sarebbero volute
per tener sospesa ogni galassia ogni nebula ogni sole ogni pianeta,
e nello stesso tempo del pensarlo questo spazio inarrestabilmente si formava...
- TUTTO IN UN PUNTO -
- TUTTO IN UN PUNTO -
riserva canini: l'altro giorno abbiamo detto che gli scienziati ipotizzano che l'universo sia cominciato con una grande esplosione
che chiamiamo big bang. Il nostro spettacolo si intitolerà invece
little bang. Perché secondo voi?
bambini: perché è un'esplosione più piccola!
bambini: perche è per noi bambini!
bambini: perchè sarà una cosa piccola...
riserva canini: si è vero, sarà piccola, e se allora diciamo piccola
esplosione, a voi cosa viene in mente?
bambini: quando stappi il vino!
bambini: quando scoppiano le castagne!
bambini: i pop corn!
bambini: i fuochi d'artificio!
bambini: le bombe!
bambini: la mentos nella cocacola!
bambini: il ragù quando esce fuori dalla pentola!
riserva canini: certo...anche questa possiamo dire che è una piccola esplosione, quando qualcosa che era dentro inizia a uscire...
riserva canini: ...ecco, noi vorremmo provare con voi a cambiare
il punto di vista, sapete cos'è il punto di vista?
bambini: si!
bambini: sono gli occhi con cui guardi le cose!
bambini: da dove guardi una cosa.
bambini: è un altro paio di maniche!
riserva canini: esatto, vorremmo provare a cambiarci le maniche e
pensare a quegli inizi che sono più piccoli del big bang, dell'inizio
dell'universo, ma non per questo meno importanti...ad esempio a
voi se diciamo così, quali piccoli inizi vengono in mente?
bambini: L'inizio del giorno!
riserva canini: E quando inizia il giorno per te?
bambini: quando saluto il mio cane.
bambini: per me quando apro gli occhi e vedo la luce dalla
finestra.
bambini: per me quando arrivo a scuola.
bambini: per me la giornata inizia quando do la prima carezza al mio gatto che viene in camera mia tutte le mattine e si
mette in mezzo alla stanza e mi guarda..
riserva canini: ... oppure, che altri inzi vi vengono in mente?
bambini: L'inizio della vita!
riserva canini: Certo, e quand'è che inizia la vita?
bambini: Quando nasci!
bambini: L'inizio della morte!
riserva canini: E quando inizia la morte?
bambini: Quando diventi vecchio e ti ammali inizia la morte.
bambini: No, puoi guarire...
bambini: Si ma c'è la malattia incurabile.
riserva canini: Ecco vedete...è interessante cercare di capire quando
inizia esattamente qualcosa...
bambini: Quando inizia un'ora, un minuto, un secondo?
bambini: Se non inizia il tempo noi non siamo vivi, non possiamo
iniziare nemmeno noi...
da "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli "Ma immersi in questa natura che ci ha fatto e che ci porta, non siamo esseri senza casa, sospesi fra due mondi, parti solo in parte della
natura, con la nostalgia di qualcosa d'altro. No: siamo a casa. La natura è la nostra casa. Questo mondo strano variopinto e stupefacente che esploriamo, dove lo spazio si sgrana, il tempo non esiste e le cose possono non essere in alcun luogo, non è qualcosa che ci
allontana da noi: è solo ciò che la nostra naturale curiosità ci mostra della nostra casa. Della trama di cui siamo fatti noi stessi.
Noi siamo fatti della stessa polvere di stelle di cui sono fatte le cose e sia quando siamo immersi nel dolore sia quando ridiamo
e risplende la gioia non facciamo che essere quello che non possiamo che essere:
una parte del nostro mondo. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo,
brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato."
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