Il progetto di ricerca comunitario "BIONIC EAR" studia nuove strade

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Bruxelles, 12 dicembre 2003
Il progetto di ricerca comunitario "BIONIC EAR"
studia nuove strade per curare la sordità
I risultati del progetto BIONIC EAR (Orecchio bionico), finanziato dalla
Comunità, saranno presentati dalla Commissione europea nell'incontro
annuale dell'American Society for Cell Biology (ASCB - Associazione
americana per la biologia cellulare). L'incontro si apre stasera a San
Francisco. L'Unione europea ha assegnato al progetto quadriennale BIONIC
EAR 1,53 milioni di euro su uno stanziamento di bilancio complessivo pari a
2,77 milioni. Il progetto concerne la riparazione dell'orecchio interno le cui
cellule ciliate sono danneggiate a seguito di traumi, uso di antibiotici o per
effetto dell'invecchiamento, con conseguente perdita irreversibile di udito. Si
tratta di un problema che colpisce oltre il 10% della popolazione. Al progetto
partecipano l'Università di Montpellier II (Francia), l'Istituto Karolinska di
Stoccolma (Svezia), l'Istituto delle neuroscienze del CNR di Milano (Italia) e il
Politecnico federale di Losanna (Svizzera). I ricercatori francesi e svedesi
hanno individuato ed isolato delle cellule staminali adulte ("cellule
progenitrici") a partire dall'epitelio sensoriale vestibolare dei topi, che sono
state differenziate in nuove cellule sensoriali ciliate. La stimolazione
elettronica di queste cellule, con connessione al cervello, potrebbe aiutare a
combattere la sordità negli esseri umani.
“Ogni anno un europeo su dieci diventa sordo per problemi all'orecchio interno"
afferma il commissario della Ricerca Philippe Busquin. “Ciò può essere evitato e i
risultati del progetto "BIONIC EAR" sono estremamente promettenti. Tuttavia è
necessario svolgere ulteriori ricerche per accertarsi che queste cellule ciliate
differenziate possano sostituire adeguatamente gli elementi danneggiati dell'orecchio
interno nell'essere umano. Se si potessero rafforzare i meccanismi automatici di
autoriparazione esistenti o riparare le cellule ciliate mediante cellule staminali adulte
potremmo lottare molto efficacemente contro i problemi di udito e di equilibrio che
colpiscono moltissime persone. Il riconoscimento del potenziale di queste ricerche
da parte degli Stati Uniti e della comunità scientifica internazionale dimostra che
siamo in prima linea in questo e in altri settori scientifici, e che l'eccellenza europea
spiana la strada alla ricerca innovativa di punta”.
Ricerca europea in prima linea
I 1340 progetti presentati quest'anno all'ASCB sono stati esaminati da un comitato
specializzato e il progetto BIONIC EAR è stato ripreso in un elenco ristretto dei
migliori progetti che sarà presentato durante l'evento. La ricerca sulle cellule
sensoriali ciliate nell'ambito del progetto BIONIC EAR è stata svolta dal laboratorio
del CNRS dell'Università di Montpellier II diretto dal dott. Eric Scarfone e dal dott.
Mats Ulfendahl dell'Istituto Karolinska di Stoccolma.
Il laboratorio del prof. Jonas Frisén, sempre dell'Istituto Karolinska, apporta le proprie
competenze sulle cellule staminali adulte alla parte di progetto che riguarda
quest'aspetto cui partecipano anche altri tre laboratori europei.
Alla ricerca di cellule staminali nel sistema nervoso periferico
Per molti anni, si è pensato che le cellule sensoriali ciliate e i loro neuroni non
potessero essere sostituiti. Ma i numerosi studi svolti sulle popolazioni di nuove
cellule staminali nel sistema nervoso centrale hanno spinto i ricercatori europei
partecipanti al progetto BIONIC EAR a cercare cellule staminali nell'orecchio interno
del topo adulto.
Meccanismi di riparazione dell'orecchio interno
Il progetto BIONIC EAR mira a studiare nuovi approcci per la riparazione
dell'orecchio interno. Il progetto aveva in una prima fase evidenziato che le
connessioni danneggiate tra le cellule ciliate e i neuroni sensoriali dell'orecchio
interno potevano essere riparate in vitro. L'individuazione di cellule staminali
nell'orecchio interno del topo segna una tappa fondamentale di questo progetto che
terminerà alla fine del 2004. Questi risultati, considerati nel loro insieme, evidenziano
il potenziale di autoriparazione dell'orecchio interno nei mammiferi adulti.
Riparare i danni
I ricercatori stanno adesso cercando di trasformare le conoscenze acquisite nei primi
tre anni del progetto in applicazioni terapeutiche, associando la terapia cellulare
(incapsulamento in una matrice polimerica tridimensionale di cellule geneticamente
modificate) agli impianti cocleari (dispositivi elettronici che stimolano direttamente i
neuroni sensoriali dell'orecchio interno) in un modello animale affetto da sordità
patologica.
Elevato potenziale di rigenerazione
La scoperta di un elevato potenziale di rigenerazione delle cellule ciliate dell'orecchio
interno dei mammiferi adulti e dei loro collegamenti col cervello apre una prospettiva
nuova ed importante per la riabilitazione degli handicap sensoriali dovuti al
malfunzionamento dell'orecchio interno periferico, ossia la stimolazione dei
meccanismi di autoriparazione esistenti. Rimane molto da scoprire sui fattori che
scatenano e programmano questi meccanismi prima che possano essere utilizzati
nella pratica e lo studio di questo aspetto diventerà sicuramente prioritario.
Riunione annuale "Biologia cellulare 2003"
La 43sima riunione annuale dell'American Society for Cell Biology (ASCB) si terrà
dal 13 al 17 dicembre presso il Moscone Convention Center di San Francisco. Vi
parteciperanno circa 8 000 specialisti della biologia cellulare di vari paesi e una
cinquantina di giornalisti scientifici che riferiranno sui progressi più recenti nel campo
della biologia cellulare a livello mondiale.
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Per ulteriori informazioni sulla riunione dell'ASCB (ed il programma) si invita a
consultare il sito:
http://www.ascb.org/meetings/am2003/program.html.
Coordinatore del progetto "Bionic Ear"
Eric Scarfone, PhD, CNRS, Università di Montpellier II, Montpellier, Francia,
E-mail [email protected]
Per la priorità tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie" nell'ambito
del Sesto programma quadro (6° PQ) cfr. anche:
http://www.cordis.lu/lifescihealth/home.html.
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