Chris Cain Band Uno dei migliori chitarristi al

Chris Cain Band
Uno dei migliori chitarristi al mondo, Chris Cain è una vera e propria icona del Blues moderno.
Il suo stile infuocato coniuga sfumature jazz, intense sonorità blues tradizionali e una voce profonda dai toni caldi, permettendogli di esaltare la folta schiera di estimatori sparsi nei cinque continenti. Si dimostra, negli anni, elemento di forte personalità ed espressività, spadroneggiando sui palchi di tutto il mondo e mostrando la sua eccelsa preparazione tecnica, frutto di lunghi studi: è difatti polistrumentista, capace di eccellere oltre che imbracciando una chitarra, anche nel sax e nel pianoforte. Mr. Cain, cinquantenne di Memphis, fin da ragazzo si mette in luce e viene infatti notato dai “mostri sacri” della chitarra B.B. King e Albert King, che lo promuovono a pieni voti nella Hall of Fame. Annovera ben sette album che alternano un purissimo e caldissimo blues con puntate al Rhythm'n'Blues, in cui impressionano non solo la classe di questo immenso artista, ma soprattutto la raffinatezza e il gusto degli arrangiamenti. Debutta nel 1987 con Late Night City Blues (Blue Rock'it Records) che gli fa guadagnare quattro nominations al W.C. Handy Blues Award tra cui “Guitarist of the Year." Anche gli album che seguono, Cuttin Loose (Blind Pig Records,1990) e Can't Buy a Break (Blind Pig Records,1992), gli valgono numerosi premi e riconoscimenti. Nell'Agosto del 1995 la Blind Pig pubblica un altro lavoro, Somewhere Along the Way, che rappresenta il suo stile unico, un suono sofisticato ed originale in cui si mescolano sapientemente Blues, Funk, Jazz e Gospel. L'ultimo disco, Hall Of Shame (Blue Rock'it Records­2003), è prodotto da Patrick Ford, fratello del celebratissimo Robben Ford e veterano batterista del Blues mondiale.
Chris Cain: chitarra & voce
David Mathews: tastiera
Tyler Eng: batteria
Stephen Evans: basso
Ronnie Baker Brooks Band
Ronnie Baker Brooks, figlio del grande bluesman Lonnie Brooks, inizia la sua carriera giovanissimo, all'età di nove anni, a fianco del padre, nella cui band entra a far parte nel 1986.
Il debutto solista avviene nel 1992 al Festival di New Orleans, dove sostituisce il padre malato e la notte seguente si esibisce a Memphis, mentre Albert King, suo idolo, lo guarda da dietro le quinte. Ronnie ha condiviso il palcoscenico con tanti giganti del blues: Albert Collins, Steve Ray Vaughan, Luther Allison e Buddy Guye e ha collaborato con molti artisti, tra i quali Junior Wells, Eric Johnson, Johnny Lang, Slash, Kenny Wayne Shepherd e Keb Mo. Ronnie è la nuova stella del "Power Blues", come lui ama definire la sua musica, influenzata da Jimi Hendrix, Steve Ray Vaughan, Albert Collins, Muddy Waters, ma soprattutto da suo padre che considera in assoluto il suo mentore. Ronnie Baker Brooks: chitarra & voce
Carlton Armstrong: basso
C. J. Tucker: batteria
Steve Nixon: tastiera
Diunna Greenleaf & Blue Mercy/Special guest Bob Margolin
Diunna Greenleaf, leader della Blue Mercy Band, virtuosa cantante nativa di Houston (Texas), ha nel suo background musicale una forte propensione alla Gospel music.
Influenzata da artisti come Koko Taylor, Aretha Franklin, Rosetta Thorpe, Sam Cooke e Charles Brown, ha sviluppato uno stile personale, incredibilmente energico e seducente. Innumerevoli i riconoscimenti e i premi: ha ricevuto una nomination come “Migliore artista femminile tradizionale dell’anno” al Blues Music Award 2009; nel 2008 ha vinto un Blues Music Award come “Miglior nuovo debutto”; nel 2005 si è classificato prima all’ “International Blues Challenge” di Memphis e l’Houston Press Awards Critics Choice l’ha premiata come “Migliore artista femminile”. Diunna non si ferma alla tradizione perché combina sapientemente il Gospel con il Jazz e un Soul appassionato, cosa che le ha permesso di esibirsi a fianco di numerosissimi artisti di grande caratura: Bob Margolin, Keb Mo, Willie “Pinetop” Perkins, Hubert Sumlin, Willie “Big Eyes” Smith, James Cotton, Carrie Bell, Big Bill Morganfield, Smoking Joe Kubek and B’Nois King, Anson Funderburge, ecc...
Ma la missione Blues di Diunna non si ferma sul palcoscenico. Per tre anni consecutivi è stata presidente della Houston Blues Society, inscrivendosi nella storia come la prima donna ad aver ricoperto questa posizione.
Diunna Greenleaf: voce
Jonn Richardson: chitarra Joshua Preslar: basso
Richard Cholakian: batteria
Bob Margolin: chitarra
Strange Fruit Blues Band
La Strange Fruit Blues Band è la formazione vincitrice dell'edizione 2009 del Blues in Action, rassegna che seleziona una band del panorama italiano per aprire una delle serate del Summertime Blues Festival. E’ un gruppo di recente formazione, nasce infatti nel febbraio del 2006 ma da subito è molto attivo nel circuito dei pub calabresi. Il progetto si propone di ripercorrere a grandi linee il repertorio classico del blues partendo dall’inizio del secolo fino al blues elettrico più recente. Cercando di mettere in pratica gli insegnamenti dei maestri di tale genere da Robert Johnson, J.B. Lenoir, B.B. King fino ad Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan passando per Muddy Waters, T­Bone Walker e Jimi Hendrix. La band ha già all'attivo parecchie importanti partecipazioni tra le quali spiccano l'apertura del concerto siciliano di John Mayall a Mascalucia (CT) in occasione dell’Etna Blues Festival 2007, il "Festival Delle Serre di Cerisano" (CS) e la partecipazione al "Borgo in Blues Festival" a Torano Castello (CS). Angelo Pino: chitarra & voce
Francesco Curcio: chitarra
Nando Muraca: basso
Attilio Montalto: batteria
Muppets Blues Band
Nata nel 1995, la Muppets Blues Band sviluppa nel tempo un repertorio che abbraccia i classici della tradizione soul, blues, rhythm & blues e in particolare la musica di artisti quali James Brown, Ray Charles, Stevie Wonder, Otis Redding, BB King e Blues Brothers. La band si è caratterizzata subito per una sezione ritmica molto affiatata accompagnata da una sezione fiati calda e corposa e completata dalla splendida voce di Vito De Canzio, caratteristiche che rendono il sound particolarmente brillante e energico. Ha partecipato a importanti manifestazioni nazionali e internazionali tra le quali: “The Blues is in the City” nel quadro del Summertime blues festival, risultando vincitrice e prenotandosi così di diritto alla XII edizione del festival alcamese; La XXX Rassegna organizzata dall’Ass. Musicale Alea di Palermo; la III, la IV e la XI edizione (2005, 2006 e 2008) del “Blues & Wine Soul Festival” di Agrigento; la serata di apertura della prima edizione del “Blues Festival Città di Palermo” nello splendido scenario del teatro di Verdura; la prima serata della XIII edizione del “Summertime Blues Festival” di Alcamo; l’edizione 2007 del “Festival Jazz Internazionale di Tabarka” in Tunisia, come unica formazione Italiana. Vito De Canzio: voce
Massimiliano Cusumano: chitarra
Davide D'Angelo: pianoforte
Giuseppe Filippi: basso
Francesco Passannanti: batteria
Gino Chimenti: tromba
Volker Stegman: sassofono
Catfish Blues Band
La Catfish Blues Band nasce a Palermo nel 2004. La musica della band matura sotto il sole caldo della Sicilia, e da questa terra assorbe gli umori forti e il carattere deciso. Il repertorio è strettamente blues, legato in particolare allo stile di Chicago: sobrio, coinvolgente e ricco di feeling. La band reinterpreta in maniera personale, pur non distaccandosi nello stile e nei suoni da un linguaggio fortemente legato alla tradizione, il blues del South Side e del West Side degli anni ’50 e ’60, ma propone anche brani propri e di autori contemporanei nonché il migliore rock'n'roll di Chuck Berry e Bo Diddley. Il repertorio, oltre ad alcuni brani originali, include covers di Muddy Waters, Howlin’ Wolf, B.B. King, Jimmy Reed, Little Walter, Elmore James, Magic Sam, Billy Branch, John Primer, ed altri. La band ha partecipato a diverse manifestazioni tra le quali: "Jazz & Blues Summer Festival 2004", "Blues in Action" (2007­2008­2009), "Blues Band on Stage 2007", "Etna Blues Festival 2007" (Mascalucia) opening act per Joe Bonamassa. Carlo Pipitone: voce & chitarra
Giuseppe Lanza: armonica & voce
Giuseppe Minolfo: basso
Giuseppe Buscemi: batteria