Biotecnologie per l’energia e la chimica Di: Roberto Avella Giovanni Giuliano Vito Pignatelli Produzione antropica di CO2 nel 2002 tC/anno Mondo USA Cina Russia India Giappone Europa Occidentale Germania Regno Unito Italia Francia Spagna Totali 6.975.000.000 1.592.382.000 957.249.000 390.439.000 332.677.000 327.939.000 694.633.000 219.270.000 148.129.000 117.989.000 100.358.000 82.998.000 Fonte: http://cdiac.ornl.gov/ % 100,00% 22,83% 13,72% 5,60% 4,77% 4,70% 9,96% 3,14% 2,12% 1,69% 1,44% 1,19% Pro capite 1,12 5,52 0,74 2,69 0,32 2,57 2,05 2,66 2,50 2,05 1,69 2,03 Consumi energetici proiettati (per tipo di fonte energetica) Fonte: http://www.eia.doe.gov/ Il ciclo della CO2 La fissazione biologica della CO2 Come avviene Come potrebbe cambiare Dove avviene Occorre definire strategie per… • Fissare attivamente la CO2 prodotta dal nostro sistema produttivo • Rendere i combustibili di origine biologica (CO2-neutri) economicamente competitivi e non residuali per il nostro bilancio energetico (>20%). • Favorire, a lunga scadenza, la transizione a vettori energetici diversi dal carbonio • Favorire la nascita di un’industria nazionale Come farlo? I biocarburanti: bilanci energetici e “life cycle studies” Bilancio energetico del biodiesel da soia: >300% (Fonte: http://www.nrel.gov/docs/legosti/fy98/24089.pdf) Bioetanolo da mais: 110-130% (Fonte: Farrell et al., 2006 Science 311: 506) Nella UE: Bioetanolo da frumento: 120%; Bioetanolo da barbabietola: 130-150%; Biodiesel da colza: 250% (Fonte: http://www.inra.fr/esr/publications/iss/pdf/iss05-2.pdf) Biodiesel da oleaginose Pro: •Bilancio energetico >2,5 (colza, soia) •Filiera industriale consolidata •Motore diesel più efficiente del motore a benzina •Emissioni di PM10 inferiori a quelle del diesel normale Contro: •Competizione con produzioni alimentari •Costo competitivo con petrolio >80$/barile •Assenza di una produzione primaria nazionale •(problemi: bassa resa, deiscenza del colza, uso dei coprodotti non ottimizzato). •Produzione bassa: (40 Mha necessari per coprire le esigenze dell’autotrasporto) Interventi di ricerca proposti: Ingegneria genetica per migliorare il contenuto e la qualità di olio, eliminare la deiscenza, migliorare la resistenza alle avversità (stress idrico e da temperatura, malattie), migliorare l’uso dei coprodotti (panello proteico per mangimistica per Brassicacee diverse dal colza). Obiettivi: •Avviare una produzione primaria nazionale •Stabilizzare la resa su 1,3-1,5 T/ha •Rendere il costo competitivo con petrolio ≈ 60 $/barile •Ottimizzare l’uso dei coprodotti Tempi: Entro il 2015 Costi: 10 M€ Rese delle colture energetiche Resa media = 200 Gj / ha / anno = 4,71 Tep /ha /anno = = 0,38% dell’energia solare incidente Fabbisogno energetico italiano = 190 Mtep = 39 Mha = = 130% del territorio nazionale Dove guardare? L’ “Aquatic Species Program” del DOE •Fu attivo dal 1978 al 1996 ad un costo di 25 M$ •Portò all’isolamento di oltre 300 specie di microalghe. Attualmente la collezione è custodita presso l’Università delle Hawaii •Dimostrò produttività in biomassa di > 180 T/ ha/ anno (efficienza fotosintetica >5%), di cui il 30% in trigliceridi •Mise a punto tecniche di trasformazione genetica e coltura massale di microalghe •Proiezioni di costo per il biodiesel da microalghe: competitivo con il petrolio a 39-69 $/barile (con ceppi non ottimizzati geneticamente). Prezzo del petrolio nel 1996: 19 $/barile. •Proiezioni di costo di fissazione della CO2: 9-77 $/T (fissazione geologica: 3 - 10 $/T). •Proiezioni di costo degli impianti: 70.000 $/ha. La coltura massale di microalghe Specie usate: Dunaliella, Haematococcus, Chlorella (Alghe verdi) Spirulina (Cianobatteri) Modello di “Algal fuel farm” Bioplastiche CO2 Biodiesel En. solare Biomassa algale Reflui agricoli o urbani Silicio per nanotecnologie Biodiesel da microalghe Pro: •Rese teoriche altissime (>60 T/ha). •Capacità di fissare CO2 concentrata (>120T/ha) •Costo competitivo con petrolio >60 $/barile. •Uso delle superfici acquatiche e dei terreni marginali •Crescono in acqua salata •Trattamento dei reflui urbani ed agricoli •Molte generazioni in poco tempo. •Nessuna contiguità con il mercato dei prodotti alimentari Contro: •Ceppi non ottimizzati (vasche poco profonde, instabilità dei ceppi, composizione dell’olio non ottimale) •Mancanza di un mercato per il coprodotto (biomassa algale) •Dove? (terreni marginali, lagune costiere, mare aperto?) Interventi di ricerca proposti: Ingegneria genetica per : •migliorare il contenuto e la qualità di olio •aumentare la efficienza fotosintetica (modificazione delle antenne fotosintetiche), •ottimizzare il trattamento dei reflui urbani e agricoli •ottimizzare l’uso dei coprodotti (fermentazione a metano o idrogeno, industria delle bioplastiche). Obiettivi: •Sviluppare ceppi ottimizzati per la produzione di biodiesel e il trattamento dei reflui. •Stabilizzare la resa di olio a 30-40 T/ha (1 Mha coprirebbe il fabbisogno di carburanti per autotrazione) •Fissare >100 T/ha di CO2, ad un costo <20 €/T (1 Mha fisserebbe 85% della CO2 antropica italiana) •Rendere il costo competitivo con petrolio ≈ 50 $/barile •Sviluppare un ciclo efficiente di fermentazione della biomassa prodotta. •Sostituire il petrolio come materia prima per l’industria. Tempi: Entro il 2020 Costi: 50 M€ …e l’idrogeno? Bioidrogeno da fermentazione 6CO2 + 12 H2 Thermotoga Aquifex C6H12O6 + 6 H2O WP1 del progetto “Idrobio”: Obiettivi di resa dopo ottimizzazione genetica e di processo: 10 molecole H2 / molecola glucosio. Residui agroforestali disponibili = ca. 3,8 MT eq. Glucosio = 1,1 MTep idrogeno. Servono nuove fonti di biomassa fermentabile Bioidrogeno da fotobiolisi Fotobiolisi indiretta CO2 + H2O CO2 + H2 O2 + C6 H12O6 Glicolisi Ciclo di Calvin Efficienza osservata con ceppi ottimizzati: 0,35% Fotobiolisi diretta Alcune alghe verdi (Chlamydomonas) sono in grado di fermentare gli zuccheri accumulati tramite la fotosintesi, con produzione di H2 H2O O2 + H+ + e- Fotosistema II Efficienza teorica: 40% H2 Idrogenasi Come risalire ai geni chiave che controllano i processi metabolici? La biodiversità microbica •I batteri vivono in comunità complesse, in cui ogni specie ha un compito diverso •I batteri ambientali sono un’enorme fonte di nuovi processi e nuovi prodotti •Il 99.5% dei batteri ambientali non è coltivabile in laboratorio •Possono essere studiati tramite la metagenomica (sequenziamento diretto di DNA ambientale) •Tramite il sequenziamento diretto di DNA estratto dal Mar dei Sargassi, sono state scoperte oltre 1.800 nuove specie batteriche e oltre 1.2 milioni di geni non descritti in precedenza. (Venter et al, Science 2004, 304:66). L’idea della “Environmental Systems Biochemistry” Test funzionale Cl C Cl C Cl C Tricloroetilene H Cl Cl C H O Cl C C Cl OH Gene A Metagenomica Cl Metachimica Reazione A Batterio A Batterio B Enzima A Espressione Cl Gene B Reazione B Enzima B HCl + CO2 HCl + CO2 Campione ambientale Ricerca di geni guidata Roadmap 2006-2015 2008: •“Life cycle studies” su biocombustibili e biocarburanti, cogenerazione da biomasse, riduzione emissioni CO2. •Modelli sugli effetti della evoluzione del clima sulla produzione primaria di biomassa in Italia. •Individuazione di aree marginali e di colture da destinare alla produzione di biomasse agroforestali. •Individuazione di varietà di oleaginose da biodiesel adatte all’ambiente italiano. 2010: •Piattaforma per la “Environmental Systems Biochemistry” attiva. •Individuazione di una/due microalghe da biodiesel su cui puntare. •Idrogeno da processi fermentativi (resa > 10 moli idrogeno/mole eq. di glucosio). 2015: •>3% del fabbisogno energetico: combustibili di origine agroforestale economicamente competitivi. •>6% del carburante per autotrazione: biodiesel nazionale (produttività >1,3 T/ha, resa energetica >2,5, competitività con petrolio a 60 $/barile) •Impianti pilota per la cogenerazione accoppiata con la biofissazione di CO2, trattamento dei reflui agroindustriali/urbani, produzione di biodiesel •Nuovi geni/processi per la bioremediation e la ingegneria metabolica di microalghe •Idrogeno da fotobiolisi con resa >2% Roadmap 2016-2030 2020: •Cogenerazione da biomasse residuali e coltivate economicamente competitiva (>10% del fabbisogno energetico nazionale) •Fissazione della CO2 e trattamento di reflui urbani/agricoli con produzione di biomassa e biodiesel da microalghe (30% del fabbisogno di carburante, competitivo col petrolio a 50 $/barile, resa >30 T/ha, resa energetica >3) •Uso della biomassa algale come materiale di partenza per l’industria chimica o per la produzione di idrogeno. •Idrogeno da fotobiolisi con resa >10% 2030: •Coltivazione di microalghe contenuta in mare aperto. •>60% del carburante per autotrazione = biodiesel da microalghe •>30% del petrolio per l’industria chimica sostituito da prodotti di origine algale. •>20% del carburante per autotrazione = idrogeno da biomassa algale e da fotobiolisi. •Abbattimento delle emissioni di CO2 al 50% di quelle attuali. Grazie Hanno collaborato: Annamaria Bevivino Luigi Chiarini Nicola Colonna Claudia Dalmastri Rosella Franconi Giulio Izzo Luigi Rossi Silvia Tabacchioni Il posizionamento BIOTEC Entrate programmatiche BIOTEC, 2001-2010 Biotecnologie per l’Energia, ecologia microbica: 1,5 M€ Genomica e ingegneria metabolica: 5 M€ Prodotti CIVR ‘01-’03: Ingegneria metabolica: 8 Ingegneria proteica: 3 Microbiologia ambientale: 5 Grandi infrastrutture: Centro Agrobiopolis (Trisaia) Laboratori di genomica, proteomica ed ecologia microbica (Casaccia,Trisaia)