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Personalità
Il significato del termine si riferisce sia ad un criterio di
“comunanza” (insieme di caratteristiche, disposizioni, modi di agire
comuni a diversi individui), sia ad un criterio di
“singolarità” (combinazioni di tratti, atteggiamenti e comportamenti
che distinguono una persona rispetto alle altre).
È la risultante di una serie di operazioni mentali:
costruire un’immagine di sé, dare significato al
mondo, agire, relazionarsi con gli altri, trovare
soluzioni a problemi.
Non è fissa e immutabile, ma si evolve attraverso le
situazioni che formano la ‘storia’ di un individuo.
Tratti di personalità
Considerati le dimensioni di base della
personalità.
Attualmente con il termine tratto si intende una
modalità costante di percepire, rappresentare
e pensare sé stessi e il mondo, che si
manifesta in un’ampia varietà di situazioni
sociali e personali.
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Tratti di personalità
I tratti sono utilizzati nelle teorie della
personalità per rispondere a due
domande fondamentali (Kline, 1993):
1)  quali sono i determinanti del comportamento;
2)  qual è la struttura della personalità, ossia come
i tratti sono correlati fra loro.
Tratti di personalità
La personalità è costituita da
tendenze comportamentali
organizzate gerarchicamente:
i tratti sovraordinati organizzano le
tendenze che si collocano ad un
livello più basso, le quali, a loro volta,
controllano le abitudini
comportamentali, situate a un livello
ancora inferiore.
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Stili di personalità
Una configurazione più o meno stabile di
tratti di personalità che definisce una
struttura psicologica più generale.
Il costrutto di stile della personalità cerca
di fornire una descrizione più globale
del funzionamento individuale
indagando il modo in cui i diversi tratti
tendono ad organizzarsi in maniera più
o meno costante.
Disturbo di personalità
Quando queste modalità di agire,
percepire, rapportarsi e pensare
diventano eccessivamente rigide e
disadattive e interferiscono con il
funzionamento relazionale e lavorativo
di un individuo o con il senso di
benessere suo e delle persone con cui
vive e lavora, allora è possibile parlare
di un disturbo di personalità.
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Disturbo di personalità
Due assunti di base dell’idea che i tratti di
personalità siano normalmente distribuiti nella
popolazione:
1. Sono costrutti dimensionali
2. Tratti, stili e disturbi si differenziano
quantitativamente e non qualitativamente
I disturbi di personalità quindi
rappresentano una distorsione o
esagerazione dei normali tratti di base
Disturbo di personalità
(Livesley,1998; 2000)
Consiste nel fallimento in tre principali compiti
di vita che determinano l’adattamento:
1.  stabilire rappresentazioni integrate di sé e degli
altri;
2.  fallimento nello sviluppare un funzionamento
interpersonale adattivo a causa dell’incapacità
a) di sviluppare relazioni intime
b) di funzionare adattivamente come figura
d’attaccamento
c) stabilire relazioni affiliative
3. sviluppare un funzionamento sociale adattivo
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Dimensionalità dei tratti
• Livesley e coll. (1998) hanno riscontrato la
presenza di un’analoga struttura dei tratti sia nel
gruppo di soggetti clinici che non clinici “consistente
con una rappresentazione dimensionale dei disturbi
di personalità”.
• Uno studio di Widiger e Costa (2002) rileva che i
disturbi di personalità rappresentano una variante
disadattiva dei tratti presenti nella popolazione
normale
• Cramer e coll. (2003) affermano che non
esisterebbe una soglia precisa che demarchi la
normalità dalla patologia.
Tratti di personalità
Il manifestarsi dei diversi tratti di
personalità dipende dalla specificità dei
contesti di vita?
I tratti si sono rilevati predittori del trend
comportamentale in situazioni e momenti diversi del
tempo.
Studi longitudinali (Roberts e Del Vecchio, 2000; Caspi
et al., 2003) hanno dimostrato la stabilità dei tratti nel
tempo ed una sostanziale continuità nei profili dei tratti di
personalità dall’infanzia all’età adulta.
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Tratti di personalità
I tratti sono attribuibili in un certa misura ad
una predisposizione biologica?
Quanto questa predisposizione influenza lo
sviluppo di una psicopatologia?
I dati a nostra disposizione sembrano suggerire un
sistema bio-psico-sociale di base in grado di
influenzare le differenze individuali sia nell’ambito
della personalità “normale” sia in quello della
psicopatologia e nel complesso, ci dicono che i tratti
di personalità sono moderatamente ereditabili e
ugualmente influenzati da fattori genetici e
ambientali.
Sistemi di valutazione
Questioni teoriche e metodologiche di fondo:
1.  Disturbi di personalità come variabile
categoriale vs dimensionale.
2.  Diagnosi classica vs prototipica.
3.  Metodologia di scelta ed estrazione delle
variabili-item.
4.  Livello di inferenza delle unità di studio e
informazioni: attendibilità e validità.
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Modello di Eysenck
Il modello di Hans Eysenck (1987) mette i
tratti di personalità in relazione alla
biologia ed è centrato su tre grandi fattori:
1.  E =Estroversione (socievolezza, vivacità, attività ecc.)
2.  N =Nevroticismo (tono dell’umore e ansia = stabilità
emotiva)
3.  P =Psicoticismo (impulsività, aggressività, ricerca di
sensazioni e scarsa sensibilità sociale)
Modello di Eysenck
Eysenck (1967) ha descritto la base fisiologica
di questi fattori:
• 
L’Estroversione è stata collegata all’eccitabilità
corticale (attività della formazione reticolare),
• 
Il Nevroticismo alla labilità del sistema nervoso
autonomo (sistema limbico),
• 
Lo Psicoticismo al livello di diverse secrezioni
ormonali (androgeni).
Eaves, Eysenck e Martin (1988): studio su 500 gemelli dimostra
un’elevata ereditabilità e che circa il 70% della varianza è
determinata da fattori genetici.
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L’EPQ
(Eysenck Personality Questionnaire, 1994)
È un self-report a 94 item derivato
dall’elaborazione di diversi test e composto
da 3 scale:
Scala E: Estroversione/Introversione
Scala N: Instabilità emotiva
Scala P: Asocialità e disadattamento sociale
Scala L: Dissimulazione
L’EPQ –R
Forma ridotta (48 item).
Istruzioni:
Le domande seguenti si riferiscono ad abitudini,
comportamenti, tratti del carattere che una persona
può avere.
Non ci sono risposte giuste o sbagliate: quello che
importa è che risponda a TUTTE Ie domande
pensando effettivamente al suo usuale modo di
essere e comportarsi.
La preghiamo di leggere attentamente una
domanda alla volta e di scegliere la sua risposta
tra Ie seguenti: SI; NO
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L’EPQ –R
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
6. 
7. 
8. 
9. 
10. 
11. 
12. 
13. 
Ho frequenti sbalzi di umore?
SI
NO
Do molta importanza all’opinione della gente?
SI
NO
Sono una persona che parla volentieri?
SI
NO
Se dico che farò una cosa, mantengo poi sempre la mia promessa, per
quanto pesante ciò possa risultare?
SI
NO
Mi capita mai di sentirmi depresso senza alcuna ragione? SI
NO
Mi preoccuperebbe il fatto di avere un debito?
SI
NO
Sono piuttosto allegro di carattere?
SI
NO
Mi sono mai mostrato avido, prendendomi più di quanto mi spettasse?
SI
NO
Mi irrito facilmente?
SI
NO
Prenderei una droga, pur sapendo che può avere effetti strani o dannosi?
SI
NO
Mi piace incontrare gente nuova?
SI
NO
Ho mai rimproverato qualcuno per una colpa che in realtà era mia?
SI
NO
Basta poco per ferire la mia sensibilità?
SI
NO
L’EPQ –R
14.  Preferisco fare di testa mia piuttosto che seguire le regole? SI
NO
15.  In una festa animata, riesco in genere a lasciarmi andare, sentirmi a mio
agio e divertirmi?
SI
NO
16.  Le mie abitudini sono tutte buone e accettabili?
SI
NO
17.  Ho spesso la sensazione di “non poterne proprio più”?
SI
NO
18.  Do importanza alle buone maniere e alla pulizia?
SI
NO
19.  In generale, sono io a prendere l’iniziativa quando si tratta di fare amicizia
con qualcuno?
SI
NO
20.  Ho mai preso qualcosa, sia pure uno spillo, che apparteneva a un altro?
SI
NO
21.  Mi considero una persona nervosa?
SI
NO
22.  Penso che il matrimonio sia un’usanza antiquata e che vada eliminato?
SI
NO
23.  Sarei facilmente capace di animare una festa noiosa?
SI
NO
24.  Ho mai perduto o danneggiato qualcosa che apparteneva a un altro?
SI
NO
25.  Mi preoccupo facilmente?
SI
NO
9
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L’EPQ –R
26. 
27. 
28. 
29. 
30. 
31. 
32. 
33. 
34. 
35. 
36. 
37. 
38. 
Mi piace collaborare con gli altri?
SI
Quando sto con la gente, tendo a starmene in disparte?
SI
Mi preoccupo se so di aver fatto errori nel mio lavoro?
SI
Ho mai detto qualcosa di cattivo o di spiacevole a proposito di altri?
SI
Mi considero una persona tesa e nervosa?
SI
Penso che la gente passi troppo tempo a preoccuparsi per il futuro,
facendo risparmi e assicurazioni?
SI
Mi piace stare in mezzo alla gente?
SI
Da bambino mi succedeva di essere sfacciato con i miei genitori?
SI
Mi preoccupo per troppo tempo, dopo un’esperienza imbarazzante?
SI
Cerco di non essere sgarbato con gli altri?
SI
Mi piace avere tanto movimento e animazione intorno?
SI
Ho mai imbrogliato per vincere in qualche gioco?
SI
Soffro di “nervi”?
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
L’EPQ –R
39.  Vorrei che gli altri avessero timore di me?
SI
NO
40.  Ho mai approfittato di qualcuno?
SI
NO
41.  Me ne sto per lo più in silenzio quando mi trovo con la gente?
SI
NO
42.  Mi sento spesso solo?
SI
NO
43.  È meglio seguire le regole della società piuttosto che fare di testa propria?
SI
NO
44.  La gente mi considera pieno di vitalità?
SI
NO
45.  Metto sempre in pratica quello che dico?
SI
NO
46.  Ho spesso dei sensi di colpa?
SI
NO
47.  Mi capita di rimandare a domani ciò che dovrei fare oggi? SI
NO
48.  Sono capace di animare una festa?
SI
NO
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L’EPQ –R
PUNTEGGI
Per ciascun item contare un punto nel caso che la risposta sia
quella indicata accanto al numero.
Il punteggio totale di ciascuna scala si ottiene sommando i
punteggi dei singoli item che la compongono.
Item che compongono la scala E:
3SI 7SI 11SI 15SI
19SI 23SI 27NO 32SI 36SI 41NO 44SI 48SI
Item che compongono la scala N:
1SI 5SI 9SI 13SI
17SI 21SI 25SI 30SI 34SI 38SI 42SI 46SI
Item che compongono la scala P:
2NO 6NO 10SI 14SI
18NO 22SI 26NO 28NO 31SI 35NO 39SI 43NO
Item che compongono la scala L:
4SI 8NO 12NO 16SI
20NO 24NO 29NO 33NO 37NO 40NO 45SI 47NO
Eysenck Personality Questionnaire
• Deary e coll. (1998) hanno evidenziato la
presenza di quattro tratti di base ASTENICO,
ANTISOCIALE, ASOCIALE e ANANCASTICO.
• Jang et al. (1999) hanno evidenziando la
presenza di caratteristiche di coartazione emotiva
e problematiche nell’intimità che non verrebbero
colte dai 3 fattori dell’EPQ.
• Larstone e coll. (2002) hanno sottolineato come
le scale dell’EPQ riescano a cogliere meglio aree
cliniche più ampie e definite, ma siano poco
predittive di problematiche cliniche più sottili nel
funzionamento della personalità.
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Il modello dei Big five factors
I proponenti del modello a cinque fattori della
personalità si basano sull’ipotesi lessicale, che
postula che le caratteristiche di personalità più
importanti ed evidenti sul piano sociale vengano
codificate nel linguaggio quotidiano.
Da Allport (1937) a Cattel (1945), alcuni ricercatori
che successivamente hanno continuato la tradizione
lessicale allo studio dei tratti di personalità, hanno
trovato che cinque fattori rappresentano
adeguatamente la struttura di questi aggettivi,
questo modello a cinque fattori fu indicato col
termine di “Big five”(Goldberg 1993).
Five Factors Model
Secondo McCrae e Costa (1997) i cinque fattori del
FFM rappresenterebbero una “struttura universale”
della personalità umana.
Fattore FFM
1) Nevroticismo
Sotto-fattori
2) Estroversione
1) Calorosità; 2) Socievolezza; 3) Assertività; 4)
Attività; 5) Ricerca di eccitazione; 6) Emozioni +
3) Gradevolezza
1) Fiducia; 2) Franchezza; 3) Altruismo; 4)
Condiscendenza; 5) Modestia; 6) Sensibilità
1) Ansia; 2) Ostilità rabbiosa; 3) Depressione; 4)
Autoconsapevolezza; 5) Impulsività; 6) Vulnerabilità
4) Coscienziosità 1) Competenza; 2) Ordine; 3) Rispettosità; 4)
Impegno riuscita; 5) Autodisciplina; 6)
Considerazione
5) Apertura
all’esperienza
1) Fantasia; 2) Senso estetico; 3) Sentimenti; 4)
Azioni; 5) Idee; 6) Valori
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28/10/14
Five Factors Model
ü Il NEO PI-R (Neuroticism, Extroversion, Openness to experience,
Peronality Inventory-Revised, 1992) è un questionario
autosomministrato formato da 240 item che
valutano sia i cinque fattori di ordine superiore che
i sei tratti di ordine inferiore.
ü Il NEO Five Factors Inventory è una versione
ridotta a 60 item per valutare i soli cinque fattori
principali.
ü La Structured Interview for the Five Factors
Model of Personality è un’intervista clinica
composta da 120 item che valuta sia i cinque
fattori sia le “sfaccettature” di ordine inferiore
Five Factors Model
Due modi diversi di “misurare” i disturbi di
personalità:
1. Identificare la patologia della personalità con i
punteggi estremi nei cinque fattori. es. un alto
punteggio sul fattore nevroticismo.
2. Tradurre le categorie del DSM nel linguaggio dei
cinque fattori. Utilizzando anche i sei sotto-fattori.
Es. il disturbo antisociale di personalità ridefinito
come una combinazione di punteggi bassi sui fattori
di gradevolezza e coscienziosità.
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28/10/14
Five Factors Model
ü  Friedman e coll. (1995), per es., hanno rilevato
come i tratti di personalità del FFM correlino al
successo lavorativo e alla longevità.
ü  Judge e coll. (1999) ne hanno evidenziato la
capacità di predire il livello di salute mentale.
ü  Diversi autori hanno cercato di studiare come la
personalità si colleghi al comportamento
antisociale (Miller et al., 2003), all’abuso di
sostanze (Flory et al., 2004) e alla psicopatia
(Lynam e Widiger, 2007).
Il modello di Cloninger
Si tratta di un modello strutturale della personalità
del tutto differente ed innovativo per almeno quattro
aspetti:
ü due grandi componenti della personalità:
temperamento e carattere;
ü lo sviluppo della personalità come il risultato
dell’interazione tra differenze individuali a base
genetica e situazioni ambientali;
ü ha un’ottica intrinsecamente evolutiva;
ü spiega lo sviluppo delle differenze individuali sia
nell’ambito della personalità adattiva, sia
nell’ambito della patologia.
14
28/10/14
Il modello di Cloninger
La personalità è suddivisa in due domini di base:
temperamento e carattere.
Il temperamento si riferisce alle differenze tra gli
individui nelle loro risposte automatiche agli
stimoli emozionali, quelle componenti della
personalità ereditabili, interamente manifeste
nell’infanzia, stabili per tutta la durata della vita.
Il carattere si riferisce alle differenze tra gli
individui basate sull’apprendimento, attraverso la
capacità di comprendere le relazioni tra gli eventi
mediante la riorganizzazione concettuale delle
percezioni e dell’esperienza sul proprio conto,
sulle altre persone e sugli altri oggetti.
Il modello di Cloninger
Dominio
Dimensione
temperamento ricerca di novità
carattere
Descrizione
Forte tendenza all’esplorazione e aspetti di
stravaganza e impulsività.
Attività dopaminergica
evitamento del
danno
Pessimismo, paura ed eccessiva timidezza.
Sistema serotoninergico
dipendenza dalla
ricompensa
Sentimentalismo, forte tendenza a rispondere
prontamente ai segnali di approvazione sociale e
apertura all’esperienza.
Sistema noradrenergico
persistenza
Industriosità, determinazione, ambizione ed
estremo perfezionismo.
Attività del glutammato e della serotonina
Autodirezionalità
Accettazione di sé e responsabilità
Cooperazione
Forte empatia, compassione e disponibilità verso
gli alti
Autotrascendenza
Sensazione dell’individuo di sentirsi parte
integrante di un sistema universale, definito da
caratteristiche quali spiritualità, idealismo e
ampiezza di vedute
15
28/10/14
Il modello di Cloninger
Temperamento
RICERCA DELLA NOVITÀ (NOVELTY SEEKING):
implica la necessità di elevati livelli di stimolazione e si avvicina
pertanto all'estroversione. Indica tendenza all'esploratività e
all'entusiasmo, con facilità ad annoiarsi ed inclinazione
all'impulsività, all'instabilità relazionale ed al disordine. La
conseguenza è rappresentata da volubilità decisionale ed
improvvisi scoppi di collera.
EVITAMENTO DEL DANNO (HARM AVOIDANCE):
implica preoccupazione per le possibili conseguenze delle proprie
azioni e rappresenta la polarità opposta all'impulsività. E' indice di
cautela ed apprensività con insolita sensibilità alle critiche ed alle
punizioni. Associata a bassi livelli di energia e tendenza ad essere
cronicamente stanchi o affaticati.
Il modello di Cloninger
Temperamento
DIPENDENZA DALLA RICOMPENSA (REWARD
DEPENDENCE):
implica preoccupazione per la reazione delle altre persone al
proprio comportamento. E' indice di sensibilità ai segnali
sociali e di socievolezza.
PERSISTENZA (PERSISTENCE):
riflette la capacità di perseverazione e quindi di
determinazione e costanza, nonostante la frustrazione e la
fatica, predice la resistenza all'estinzione di un
comportamento a fronte di rinforzi intermittenti. E' indice di
ambizione e di perfezionismo che spingono lavorativamente
ben oltre i limiti comuni.
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Il modello di Cloninger
Carattere
Autodirezionalità (Self-directedness):
è indice di maturità, forza, auto-sufficienza, responsabilità,
presenza di obiettivi ed efficacia, cioè di capacità di
modificare il proprio comportamento in accordo con le
scelte individuali e gli obiettivi volontari.
Riguarda il concetto del nostro sé (relazione soggettosoggetto).
Cooperatività (Self-cooperativeness):
è la capacità di identificazione e accettazione degli altri. E’
indice di empatia, tolleranza, capacità supportiva,
compassione e lealtà.
Riguarda il concetto del nostro sé in rapporto all’altro
(relazioni soggetto-oggetto).
Il modello di Cloninger
Carattere
Autotrascendenza (Self-trascendence):
è indice di creatività, altruismo e spiritualità. Segnala la
capacità di godere a pieno della maggior parte delle
proprie attività, senza doverne conoscerne il risultato.
Nelle società occidentali ciò può anche essere criticato
come pensiero magico, ingenuità e idealismo soggettivo,
che può interferire con l’acquisizione di beni materiali e
potere.
Riguarda il concetto della nostra partecipazione nel
mondo come totalità (relazioni oggetto-oggetto).
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Il modello di Cloninger
Il Temperament and Character Inventory (TCI
Cloninger, Przybeck, Svrakic, & Wetzel, 1994) è composto da
240 item a risposta dicotoma (vero-falso). Di
questi, 116 esplorano i 4 tratti temperamentali
(NS, HA, RD e P), 119 valutano i 3 tratti del
carattere (SD, C ed ST) e 5 sono indicatori della
presenza di DP.
La somma degli item segnati come "vero" fornisce
il punteggio grezzo delle sette scale; i punteggi
grezzi vengono trasformati in punteggi
standardizzati T che, riportati su di un grafico,
forniscono un profilo di personalità del soggetto.
Il modello di Cloninger
Temperamento
Evitamento del
Danno
Punteggio ALTO
Punteggio BASSO
Pessimista e ansia anticipata Dotato di ottimismo
Timoroso/Apprensivo
Disinibito
Timido Stancabile/Affaticabile Coraggioso/Audace
Estroverso Energico
Ricerca della
Novità
Esplorativo Impulsivo
Stravagante
Eccitabile/Irritabile
Riservato
Riflessivo
Parsimonioso Stoico
Dipendenza dalla
Ricompensa
Sentimentale
Aperto e disponibile
Affettuoso
Solidale/Amichevole
Incline alla critica
Distaccato dalle relazioni
Con scarse espressioni
emotive
Indipendente/Autonomo
Persistenza
Laborioso/Diligente
Determinato
Ambizioso
Perfezionista
Pigro
Incline a cattive abitudini
Inconcludente
Pragmatico
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Il modello di Cloninger
Carattere e TCI
La Autodirezionalità si compone di 5 sottoscale:
ü  Responsabilità vs altrui colpevolizzazione à descrive un senso
di agentività personale contro il sentirsi controllato, vitimizzato o
abusato.
ü  Proposizionalità vs mancanza di scopi à libertà di scelta di ciò
che viene desiderato contro mancanza di direzione verso un
obiettivo
ü  Ricchezza di risorse vs senso di inadeguatezza à
consapevolezza delle intenzioni e creatività contro mancanza di
autosufficienza e identità
ü  Accettazione di sé vs lotta con sé à accettazione personale,
soddisfazione emotiva con sè e con gli altri
ü  Illuminazione à senso di bontà intrinseca in tutte le cose contro
percezione di corruzione e perversione nel mondo
Il modello di Cloninger
Carattere e TCI
La Cooperatività ha le seguenti sottoscale:
ü  Accettazione sociale vs intolleranza sociale
ü  Empatia vs disinteresse sociale
ü  Utilità vs inutilità
ü  Compassione vs vendicatività
ü  Buona coscienza vs vantaggio personale
L’Autotrascendenza presenta le sottoscale:
ü  Dimenticanza di sè vs autoconsapevolezza
ü  Identificazione transpersonale vs autodifferenziazione
ü  Accettazione spirituale vs materialismo
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28/10/14
Il modello di Cloninger
Carattere
Autodirezionalità
Cooperatività
Punteggio ALTO
Punteggio BASSO
Responsabile
Propositivo
Ricco di risorse
Accettazione di sé
Disciplinato
Colpevolizza gli altri
Privo di scopi
Inetto
Infruttuosità
Indisciplinato
Ragionevolezza
Empatia
Utile (di aiuto agli altri)
Compassione
Dotato di buoni principi
Pregiudizi
Insensibilità
Ostilità
Rivalsa
Opportunismo
Autotrascendenza Giudizio
Idealismo
Transpersonalità
Fede
Spiritualità
Repressione
Praticità
Dualismo
Scetticismo
Materialismo
Il modello di Cloninger
I disturbi di personalità si caratterizzano per bassi
punteggi dell’autodirettività e della cooperatività.
La presenza d’alterazioni funzionali delle dimensioni
temperamentali condiziona il determinarsi di uno
specifico tipo di disturbo.
I clusters in cui solitamente sono raggruppati i disturbi di
personalità del DSM presentano specifici aspetti
temperamentali.
I soggetti con disturbi di personalità di Cluster A (strani
ed eccentrici) presentano una bassa “dipendenza dalla
ricompensa” quelli con disturbi di cluster B (amplificati,
emotivi ed imprevedibili) un’alta “ricerca di novità” e, quelli
con disturbi di cluster C (ansiosi e paurosi) un alto
“evitamento del danno”.
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28/10/14
Il modello di Cloninger
ü De Fruyt e coll. (2000) hanno riscontrato, in 130
pazienti psichiatrici, che le dimensioni del TCI si
sovrappongono notevolmente con i fattori del FFM e
che questa sovrapposizione è a carico principalmente
dei fattori del carattere.
ü Svakic e coll. (2002), hanno rilevato come ogni
disturbo di personalità presenta una combinazione di
correlazioni unica con i 3 tratti del carattere, e inoltre, le
combinazioni di punteggi nelle dimensioni del
temperamento possono essere impiegate per
distinguere i diversi disturbi.
ü Peirson e Heuchert (2001) hanno riscontrato che la
personalità di pazienti con una diagnosi di depressione
si caratterizza per la presenza di un alto evitamento del
danno e un basso livello di autodirettività.
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