Diapositiva 1 - Università degli Studi di Udine

F.Marangon
08/11/2010
Università degli Studi di Udine
Facoltà di Economia
Associazione Etica ed Economia
di Udine
Unione Cristiana Imprenditori
Dirigenti Sezione di Udine
ETICA ED ECONOMIA
AMBIENTE
Francesco Marangon
Dipartimento di Scienze Economiche
Professore Ordinario di Economia ed Estimo Rurale
Docente di
Economia Ambientale (Università di Udine)
Ricettività Turistica (Università Udine)
Economia dello Sviluppo. L’analisi costi-benefici (Univ. Udine e Trieste)
Environmental Economics (Nova Gorica University - SLO)
Anno Accademico 2010/11
Etica ed Economia 1 – a.a. 2010/11
Struttura del corso
• Modulo Etica ed Innovazione
Prof.ssa Francesca Visintin
lunedì 8 novembre - martedì 16 novembre - giovedì 25 novembre - lunedì 6 dicembre
• Modulo Etica e Finanza
Prof. Flavio Pressacco
martedì 9 novembre - martedì 23 novembre - lunedì 29 novembre - martedì 7 dicembre
• MODULO ETICA E AMBIENTE
Prof. Francesco Marangon
giovedì 11 novembre - giovedì 18 novembre - martedì 30 novembre - giovedì 9 dicembre
– La questione ambientale e l’economia:
un problema di valori senza prezzi.
– Etica, economia ed ambiente nella dimensione micro:
l’impresa e la variabile ambientale da vincolo ad opportunità
– Etica, economia ed ambiente nella dimensione macro:
le problematiche globali e di misurazione dello sviluppo
sostenibile.
• Modulo Etica e Lavoro
Prof.ssa Marina Brollo
lunedì 15 novembre- lunedì 22 novembre - giovedì 2 dicembre -lunedi 13 dicembre
Etica ed Economia 1011 Ambiente1
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SVILUPPO SOSTENIBILE
Crescita
Sviluppo
Sviluppo Sostenibile
quantità
qualità
tempo/spazio
Per sviluppo sostenibile si intende
quel tipo di sviluppo che soddisfa
le esigenze delle generazioni
attuali senza pregiudicare la
possibilità delle generazioni
future di soddisfare le proprie
(equità intergenerazionale)
Commissione Brundtland 1987
SVILUPPO SOSTENIBILE
NORD
PASSATO
FUTURO
SUD
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ambiente
Le tre dimensioni
della sostenibilità
Sviluppo
sostenibile
economia
società
Sostenibilità sociale
Equità e giustizia sociale, partecipazione alle scelte per
gestire razionalmente le risorse.
Sostenibilità economica
Mantenimento del capitale artificiale-manufatto, del capitale
sociale umano, del capitale naturale.
Sostenibilità ecologica
Dosaggio dei prelievi di risorse e dell’immissione di rifiuti
nell’ambiente in modo di permetterne la rigenerazione.
European Environment Agency, 2005
The European environment — State and outlook 2005
ECONOMIA DEL MONDO VUOTO E PIENO
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La crescita economica
Il tema dello sviluppo è strettamente legato alle
scienze sociali e all’economia in particolare.
Crescita e sviluppo sono termini che l’economia
prende a prestito dal linguaggio comune.
Crescita economica: incremento (percentuale)
del Prodotto Interno Lordo (PIL), che misura il
valore monetario del dei beni e dei servizi finali
(consumi, investimenti fissi, variazione delle
scorte, esportazioni) prodotti in un certo periodo
di tempo (di solito un anno) su un determinato
territorio (es. un Paese) al lordo degli
ammortamenti.
Lanza, 2006
La crescita economica
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La povertà relativa in Italia nel 2009
In Italia, nel 2009, le famiglie in condizioni di povertà
relativa sono 2 milioni 657 mila e rappresentano il
10,8% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 810
mila individui poveri, il 13,1% dell’intera popolazione.
Nel 2008, la linea di
povertà relativa era
pari a 983,01 euro
soglia di povertà per una famiglia di due
componenti rappresentata dalla spesa
media mensile per persona
15.7.2010
Crescita economica e limiti della Terra
Il primo comandamento del nostro sistema economico è: crescita.
Crescita senza fine.
Le aziende devono ampliarsi.
Le economie nazionali devono espandersi ad un certo tasso
percentuale ogni anno.
La gente deve volere di più, produrre di più, guadagnare di più,
spendere di più, sempre di più.
Il primo comandamento della Terra è: abbastanza.
Il nostro pianeta ha una quantità finita di terra, una quantità finita di
acqua, una quantità finita di luce solare.
Tutto ciò che nasce dalla Terra cresce sino a raggiungere una
dimensione appropriata e quindi si ferma.
Il nostro pianeta non cresce, ma diventa migliore.
Le sue creature imparano, maturano, si differenziano,
evolvono, creano bellezze sorprendenti, novità e
Dana
complessità, ma vivono entro dei limiti assoluti.
Meadows
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Dalla linearità del sistema economico
FATTORI PRODUTTIVI
terra capitale lavoro
PRODUZIONE
CONSUMO
UTILITA'
Alla circolarità del sistema economico
(sistema economico aperto)
RISORSE
RIFIUTI
UTILITÀ
ECONOMIA
E AMBIENTE
IN UNA
CLESSIDRA
H.Daly in Le Scienze, n.447 nov 2005, p.116
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AMBIENTE E SISTEMA
ECONOMICO: UNA METAFORA
Boulding K. (1966), The economics of the coming spaceship Earth
Economia del cowboy
Nessun limite alla capacità
dell’ambiente di offrire o di
ricevere energia e flussi materiali.
Economia dell’astronauta
La Terra “navicella spaziale” è un
sistema materiale chiuso. L’uomo
deve trovare il suo posto in un ciclo
ecologico perpetuamente riprodotto
Ambiente e sistema economico
Vengono identificate tre funzioni economiche
dell’ambiente:
Fornitore di risorse
Ricettore di rifiuti
Fonte diretta di utilità
Sono funzioni economiche perché possiedono tutte
un valore economico positivo: se acquistassimo o
vendessimo queste funzioni sul mercato
avrebbero tutte prezzi positivi.
I pericoli nascono, quindi, dall’utilizzo sbagliato
dell’ambiente naturale dal momento che non
teniamo conto dei prezzi positivi di queste
funzioni economiche.
Pearce e Turner, 1991
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Le condizioni per la sostenibilità
• i consumi di risorse rinnovabili non
devono superare i relativi tassi di
rigenerazione;
• i consumi di risorse non rinnovabili
non devono superare la velocità di
ritrovamento o di sviluppo di risorse
sostitutive (rinnovabili);
• le emissioni di inquinanti non devono
superare la capacità di assimilazione
dell’ambiente.
Variazioni della temperatura, del livello del mare e della
copertura nevosa dell’Emisfero Nord
FIGURA SPM.3.
Cambiamenti osservati di
a) temperatura media globale
alla superficie,
b) livello del mare medio globale
da mareografi (blu) e da dati
da satellite (rosso)
c) copertura nevosa
dell’emisfero Nord fra Marzo
e Aprile.
Tutti i cambiamenti sono relativi
alle corrispondenti medie per il
periodo 1961-1990. Le curve
smussate rappresentano i valori
medi decennali mentre i cerchi
mostrano i valori annuali. Le aree
ombreggiate sono gli intervalli di
incertezza stimati attraverso
un’analisi dettagliata delle
incertezze conosciute (a e b) e in
base alle serie temporali (c).
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ENERGIE RINNOVABILI
forme di energia generate da fonti che per
loro caratteristica intrinseca si rigenerano
o non sono "esauribili" nella scala dei
tempi "umani".
• sono considerate "fonti di energia
rinnovabile" il sole, il vento, il mare, il
calore della Terra, ovvero quelle fonti il
cui utilizzo attuale non ne pregiudica la
disponibilità nel futuro,
• mentre quelle "non rinnovabili", sia per
avere lunghi periodi di formazione di
molto superiori a quelli di consumo
attuale (fonti fossili quali petrolio,
carbone, gas naturale), sia per essere
presenti in riserve non inesauribili sulla
scala dei tempi umana (isotopo 235
dell'uranio), sono limitate nel futuro.
Secondo la normativa di riferimento italiana,
vengono considerate "rinnovabili“ le fonti:
• idroelettrica
• eolica
• geotermica
• solare
• da biomasse
• marina
• termovalorizzazione
«Abbiamo speso più di venticinque miliardi di
dollari per spazzare via il falso ritornello del
cancro provocato dalle linee dell’alta tensione. “E
allora?” dirà lei. Glielo leggo in faccia. Sta
pensando, siamo ricchi, possiamo permettercelo.
Sono solo venticinque miliardi di dollari, ma il
fatto è che venticinque miliardi di dollari sono più
del prodotto interno lordo delle cinquanta nazioni
più povere del mondo messe assieme. Metà
della popolazione mondiale vive con due dollari
al giorno. Perciò quei 25 miliardi di dollari
sarebbero sufficienti per il sostentamento
di 34 milioni di persone per un anno.»
Michael Crichton, Stato di Paura, Garzanti, 2005.
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ALTRE PRIORITÀ
Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo
(Millennium Development Goals)
delle Nazioni Unite
Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, settembre 2000
Sono gli 8 obiettivi che tutti i 191 stati membri dell'ONU
si sono impegnati a raggiungere per l'anno 2015:
1. Sradicare la povertà estrema e la fame
2. Garantire l'educazione primaria universale
3. Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne
4. Ridurre la mortalità infantile
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l'HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie
7. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
8. Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo
http://www.un.org/millenniumgoals/index.shtml
ALTRE PRIORITÀ
Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo
(Millennium Development Goals)
delle Nazioni Unite
7. GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
7.A) Integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle
politiche e nei programmi dei paesi; invertire la
tendenza attuale nella perdita di risorse ambientali
7.B) Ridurre il processo di annullamento della
biodiversità raggiungendo, entro il 2010, una riduzione
significativa del fenomeno
7.C) Ridurre della metà, entro il 2015, la percentuale
di popolazione senza un accesso sostenibile all'acqua
potabile e agli impianti igienici di base.
7.D) Ottenere un miglioramento significativo della vita di almeno
100 milioni di abitanti delle baraccopoli entro l'anno 2020.
Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, settembre 2000
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ALTRE PRIORITÀ
Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo
(Millennium Development Goals)
delle Nazioni Unite
Le sfumature dell’”economia verde”
La natura stessa dei problemi ambientali e
la questione della sostenibilità richiede un
ampliamento, un “rinverdimento” (per
alcuni un radicale mutamento) dell’approccio
economico convenzionale per includere, tra
l’altro, obiettivi di equità distributiva e di
qualità ambientale.
Viene individuata una certa varietà di
posizioni ideologiche dell’”economia
verde”, basate su alcuni punti comuni.
Turner et al., 2003
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Le sfumature dell’”economia verde”
Tre punti in comune per quanto riguarda l’aspetto
economico:
– Il comportamento umano deve essere in qualche
misura modificato ed è necessario contenere l’avidità
(dai bisogni individuali a quelli collettivi).
– Un’economia verde è in grado di riprodursi in accordo
con un criterio di sostenibilità, ossia di uno sviluppo
economico che permanga nel lungo periodo.
– Un’economia verde deve evolvere nel tempo in modo
che la crescita del prodotto economico non abbia
effetti sull’ambiente. In certi casi si arriva a proporre di
bloccare la scala dell’economia (stato stazionario) se
non addirittura di ridurla (decrescita)
Turner et al., 2003
Le sfumature dell’”economia verde”
Semplificando, si individuano due
grandi aree ideologiche:
Scheda 2.1
•Tecnocentrismo
– Dell’abbondanza
– Accomodante
•Ecocentrismo
– Comunitario
– Ecologia radicale
Caratteri sostenibilità
Caratteristiche verdi
Tipo di economia
Strategie di gestione
ETICA
Turner et al., 2003
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Tecnocentrismo
dell’abbondanza
ETICA
Sostegno al ragionamento etico
tradizionale:
• diritti e interessi degli essere umani
contemporanei;
• la natura ha un valore strumentale
(il valore cioè riconosciuto per gli
uomini).
Turner et al., 2003
Tecnocentrismo
accomodante
ETICA
Estensione del ragionamento etico:
• “tema della preoccupazione per gli altri”
equità intergenerazionale (nei riguardi degli
esseri umani del futuro) e
intragenerazionale (nei riguardi degli esseri
umani poveri di oggi);
• la natura ha un valore strumentale (il valore
cioè riconosciuto per gli uomini).
Turner et al., 2003
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Ecocentrismo
Comunitario
ETICA
Ulteriore estensione del ragionamento
etico:
• gli interessi collettivi hanno le precedenze
su quegli degli individui;
• gli ecosistemi hanno una valore primario, e
la componente funzioni e servizi ha un
valore secondario.
Turner et al., 2003
Ecocentrismo
“Deep Ecology”
ETICA
– Accettazione della bioetica
(cioè dei diritti/interessi morali conferiti a tutte
le specie non umane e persino alle parti
abiotiche dell’ambiente).
– La natura ha un valore intrinseco
(cioè ha valore in sé, indipendentemente
dall’esperienza umana).
Turner et al., 2003
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Economia ed etica ambientale
• Gli economisti dell’ecologia sostengono che,
una volta adottata una “prospettiva globale”, le
esigenze del sistema possono avere la
precedenza su quelle dei singoli individui.
• La regola dello sviluppo sostenibile (“capitale
costante”) esige l’adozione di una posizione
esplicita sull’equità (giustizia) del
trasferimento di beni fra le persone e nel
tempo.
• Si pone la necessità di un contratto sociale
intergenerazionale che garantisca nel futuro le
stesse “opportunità” disponibili nel passato (“la
giustizia come opportunità”).
Turner et al., 2003
Economia ed etica ambientale
• La generazione attuale ha degli obblighi nei
riguardi delle generazioni future.
• Dal punto di vista etico l’economia verde
richiede una “estensione della classe di
riferimento”: si va oltre gli individui
contemporanei, fino ad includere i diritti e gli
interessi delle generazioni future (equità
intergenerazionale).
• L’ecologia radicale include gli interessi ed i diritti
della natura non umana (animali, piante, specie,
ecosistema), in quanto “utile in se stessa”
(possiede un valore intrinseco).
Turner et al., 2003
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Economia ed etica ambientale
• La “preoccupazione altruistica” rappresenta un
importante argomento etico nel dibattito
sull’economia e la politica verde e sulla
sostenibilità.
• Per essere coerente da un punto di vista etico, lo
SS spinge ad accrescere il benessere delle
persone più svantaggiate nelle società attuali
(equità intragenerazionale) e nello stesso
tempo ad assicurare che le prospettive di
generazioni future non siano danneggiate in
maniera grave (equità intergenerazionale).
Turner et al., 2003
Economia ed etica ambientale
• La ricerca delle equità intra ed
intergenerazionali è un obiettivo ambizioso
che esige, fra l’altro, un forte impegno
morale.
• Gli studiosi della sostenibilità cercano di
accertare fino a che punto il
comportamento più o meno egoistico degli
individui possa essere modificato e in che
modo sia possibile ottenere ciò.
Turner et al., 2003
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Economia ed etica ambientale
• Le principali norme etiche che possono
guidare l’allocazione delle risorse verso un
“rinverdimento” dell’economia sono :
– La teleologia.
– Il contrattualismo.
– I diritti.
– Le pari disponibilità di risorse.
– L’egualitarismo stretto.
– La bioetica.
Scheda 2.2
Turner et al., 2003
Economia ed etica ambientale
• Alcuni studiosi affermano che “un’etica della
buona amministrazione” è sufficiente a garantire
la sostenibilità: se gli uomini sono gli
amministratori della natura è nel loro interesse
proteggerla e mantenerla per quanto possibile
intatta, dato il suo valore strumentale.
• I “bioetici” vanno oltre: data l’importanza di tutti
gli esseri viventi e persino dei sistemi (che
hanno cioè un contenuto morale), “l’avidità
individuale” deve essere limitata poiché impone
costi agli elementi della natura non umana
[ipotesi scientifica di Gaia – Lovelock, 1979]
Turner et al., 2003
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Economia ed etica ambientale
Ipotesi Gaia
L'ipotesi Gaia è una teoria formulata
per la prima volta dallo scienziato
inglese James Lovelock nel 1979 in
"Gaia. A New Look at Life on Earth".
Nella sua prima formulazione l'ipotesi Gaia, che altro non è che il
nome del pianeta vivente (derivato da quello dell'omonima divinità
femminile greca, nota anche col nome di Gea), si basa sull'assunto
che gli oceani, i mari, l'atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre
componenti geofisiche del pianeta terra si mantengano in
condizioni idonee alla presenza della vita proprio grazie al
comportamento e all'azione degli organismi viventi, vegetali e
animali.
Economia ed etica ambientale
La pratica della sostenibilità
Tipo
Sost.
Strategia di gestione
Scheda 4.3
Molto
debole
Approccio costi-benefici: correzione mercato con politica prezzi
efficiente; criterio Paretiano potenziale; sovranità del consumatore;
sostituzione infinita.
Debole
Approccio costi-benefici modificato: metodi val. mon.; compensaz.
effettiva, progetti ombra; approccio sistemico, versione debole del livello
di sicurezza minima.
Forte
Approccio a standard fissi: principio precauzionale, val. primario e
secondario capitale nat.; regola capitale nat. costante; versione “forte”
del livello di sicurezza minima.
Molto
forte
Abbandono dell’analisi costi-benefici: eventuale analisi dell’efficacia
dei costi ma severamente limitata; bioetica.
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