3_7__Gruppo_IL - Secondo Circolo Acerra

II CIRCOLO DIDATTICO
ACERRA
Anno scolastico 2016/2017
PROGETTO
di formazione in servizio e di sperimentazione
“Progettare per competenze il curricolo di scuola”
SCHEDE
PROGETTAZIONE
DEI PROFILI INTERMEDI
PER COMPETENZE
AREA Storico-sociale
GRUPPO I/L
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE
CULTURALE in riferimento all’identità storica e
geografica (8)
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE (6))
MAGGIO 2017
“Progettare per competenze il curricolo di scuola”
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
in riferimento all’identità storica e geografica (8)
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento
si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che
gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso
e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Motivazioni:
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Motivazioni:
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Motivazioni:
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COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE (6)
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Motivazioni:
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Motivazioni:
Profilo intermedio
AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Motivazioni:
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“Progettare per competenze il curricolo di scuola”
Dal Decreto 139/07 - Allegato 1
GLI ASSI CULTURALI STRATEGICI
L’ASSE STORICO-SOCIALE
Anche la dimensione storico-sociale attraversa trasversalmente l’intero
arco dell’insegnamento/apprendimento. Il suo obiettivo è dotare le
persone degli strumenti necessari per partecipare appieno alla vita civile
grazie alla conoscenza storica, ed ai saperi della realtà sociale e politica,
così da suscitare in loro interesse per tale realtà e viverla in modo attivo
ed il più possibile autonomo, esprimendo un atteggiamento critico ma
anche responsabile.
Le competenze relative all’area storica riguardano la capacità di
percepire gli eventi nella loro dimensione temporale ma anche spaziale.
Gli alunni devono essere in grado di conoscere i principali eventi che
consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea e di
riconoscerli come prodotto di un processo storico; a partire dalla
conoscenza della cultura del passato saranno pertanto in grado di
ritrovare le fonti e le idee che hanno permesso la crescita della civiltà e
consentono di individuare gli scenari del futuro.
Le competenze civiche si riferiscono fondamentalmente alle capacità e
alle conoscenze minime che consentono alle persone di cogliere la
società come complesso di istituzioni, norme e regole, il cui rispetto
proviene dalla comprensione del loro significato e da una adesione
consapevole in grado di sviluppare senso di appartenenza e attenzione
agli altri.
Lo scopo è quello di sostenere una cittadinanza attiva, che si esprime
nell’interiorizzazione dei principi che reggono la democrazia e
nell’assunzione di comportamenti responsabili partecipando alla vita
sociale; la consapevolezza dei diritti e doveri di cittadino, che derivano
dal patto di convivenza civile che regge il proprio paese, si basa sulla
conoscenza della carta costituzionale, delle istituzioni nazionali e locali,
del valore delle esperienze associative e delle azioni di contrasto alle
diverse forme di discriminazione. In tale contesto, è necessario
conoscere le principali istituzioni internazionali e soprattutto l’Unione
Europea e condividere i principi e i valori della sua Carta dei diritti
fondamentali. Non va sottovalutata, infine, la conoscenza delle istituzioni
che erogano pubbliche prestazioni e dei loro specifici ruoli, in modo che
gli alunni siano in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai
principali servizi (sanitari, socio-assistenziali, scolastici, della pubblica
amministrazione) e di relazionarsi correttamente con i diversi
interlocutori.
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Dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione”
(D.M. 254 del 16 novembre 2012 in G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013)
Cittadinanza e Costituzione
È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella
scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso
esperienze significative che consentano di ap-prendere il concreto prendersi
cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno
favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di
atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per
praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla
cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica
della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo
consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere
azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a
partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine
consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon usodei luoghi, la
cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le
prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni,
l’organizzazione del lavoro comune, ecc.
Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo
ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della
Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i
valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni
es-sere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo
3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società
(articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie for-me di libertà (articoli
13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della
cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce
una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 3554) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce
a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della
scuola intesa come co-munità che funziona sulla base di regole condivise.
Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola
(articolo 21) il cui eserci-zio dovrà essere prioritariamente tutelato ed
incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, a-vendo
particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È
attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano
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“Progettare per competenze il curricolo di scuola”
reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per
sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi per negoziare e dare un
senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti. La
lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai
saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per
l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e perla riflessione
sull’esperienza e il sapere dell’umanità. È responsabilità di tutti i docenti
garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli
idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo
privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.
(…)
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 18 dicembre 2006
relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente
(2006/962/CE)
6. Competenze sociali e civiche
Definizione:
Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e
riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in
particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere
i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli
strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei
concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva
e democratica.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza:
A. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale che
richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per
conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse
per se stessi, per la propria famiglia e per l'ambiente sociale immediato di
appartenenza e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può
contribuire. Per un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è
essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere
generalmente accettati in diversi ambienti e società (ad esempio sul
lavoro). È altresì importante conoscere i concetti di base riguardanti gli
individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità e la non
discriminazione tra i sessi, la società e la cultura. È essenziale inoltre
comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società
europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con
l’identità europea.
La base comune di questa competenza comprende la capacità di
comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza,
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di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la
capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Le persone
dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni e di
esprimere questi ultimi in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere
tra la sfera personale e quella professionale.
La competenza si basa sull'attitudine alla collaborazione, l'assertività e
l'integrità. Le persone dovrebbero provare interesse per lo sviluppo
socioeconomico e la comunicazione interculturale, e dovrebbero
apprezzare la diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a superare i
pregiudizi e a cercare compromessi.
B. La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia,
giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui
essi sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e
nelle dichiarazioni internazionali e nella forma in cui sono applicati da
diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e
internazionale. Essa comprende la conoscenza delle vicende
contemporanee nonché dei principali eventi e tendenze nella storia
nazionale, europea e mondiale. Si dovrebbe inoltre sviluppare la
consapevolezza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti
sociali e politici. È altresì essenziale la conoscenza dell'integrazione
europea, nonché delle strutture, dei principali obiettivi e dei valori dell'UE,
come pure una consapevolezza delle diversità e delle identità culturali in
Europa.
Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di
impegnarsi in modo efficace con gli altri nella sfera pubblica nonché di
mostrare solidarietà e interesse per risolvere i problemi che riguardano la
collettività locale e la comunità allargata. Ciò comporta una riflessione
critica e creativa e la partecipazione costruttiva alle attività della collettività
o del vicinato, come anche la presa di decisioni a tutti i livelli, da quello
locale a quello nazionale ed europeo, in particolare mediante il voto.
Il pieno rispetto dei diritti umani, tra cui anche quello dell'uguaglianza quale
base per la democrazia, la consapevolezza e la comprensione delle
differenze tra sistemi di valori di diversi gruppi religiosi o etnici pongono le
basi per un atteggiamento positivo. Ciò significa manifestare sia un senso
di appartenenza al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’UE e all’Europa
in generale e al mondo, sia la disponibilità a partecipare al processo
decisionale democratico a tutti i livelli. Vi rientra anche il fatto di dimostrare
senso di responsabilità, nonché comprensione e rispetto per i valori
condivisi, necessari ad assicurare la coesione della comunità, come il
rispetto dei principi democratici. La partecipazione costruttiva comporta
anche attività civili, il sostegno alla diversità sociale, alla coesione e allo
sviluppo sostenibile e una disponibilità a rispettare i valori e la sfera privata
degli altri.
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