NUMERO 08 e r a v i t l o C ANNO III° AGGIO M O A I P O C LCONE A B L U S SO E A V N I E i o. i t ANCH w.o r t o m ww TRAPIANTI ESTIVI ED AUTUNNALI… È GIÀ ARRIVATO IL MOMENTO TUTTI I BENEFICI DELLE BRASSICHE (CAVOLI) Coltivare l’Orto d’inverno: minimo sforzo con massima resa! Potrebbe sembrare un po’ prematuro parlare di orto per l’inverno quando ancora siamo in piena estate. Invece è questo il momento giusto per pensare al nostro orto invernale. Se non avete mai coltivato un orto d’inverno, sappiate che è molto più facile di quello che state coltivando in questo momento. Niente batte il sapore delle verdure fresche del nostro orto. Perché comprare gli ortaggi quando è possibile essere indipendenti se possediamo un orto od un bel balcone?!? Queste sono le verdure che migliorano il loro sapore quando coltivate in autunno ed in inverno. Avete mai assaggiato un cavolo dopo la prima gelata della stagione? Sicuramente avrete notato una notevole differenza nel sapore. L’orto d’inverno richiede pochissime cure. Una volta effettuati i trapianti non rimane che attendere al caldo, quando fuori è umido e freddo. Avremo a nostra disposizione sempre un minimo di raccolto senza dovere faticare più di tanto. La chiave di successo per un orto d’inverno è semplicemente quella di piantare in estate ed inizio autunno, quando ancora raccogliamo i pomodori, i peperoni ed i meloni. Senza sforzo otterremo ortaggi freschi, sani e soprattutto molto salutari che raccoglieremo durante i p primi mesi del nuovo anno. Basta solo attendere, con pazienza. È ormai risaputo che un consumo minimo di verdure come le Brassiche (sono i cavoli di tutti i tipi) è indispensabile per la prevenzione del cancro. Antiossidanti, antinfiammatori, aiutano il sistema immunitario, disintossicanti, un aiuto contro l’ipertensione e super nutrienti. I medici nutrizionisti ne consigliano vivamente il consumo almeno 3 volte alla settimana, crudi o cotti. Facilissimi e da coltivar ovunque! Buon Orto a Tutti Voi! RADICCHI, INDIVIE RICCE E SCAROLE, AD OGNUNO IL O S SUO GUSTO! evitare, ad esempio, di partire con grandi quantità di varietà dal gusto amarognolo, se non sopportiamo questo tipo di sapore. Se abbiamo a ereditato la tradizione dizion di coltivare, nel nostro orto aautunnale qualche varietà di radicchio ed indivia, sappiamo bene quanto sarebbe difficile privarci del loro gusto usto inconfondibile. Cosa coltivare quando nell’orto le ore e di luce saranno calate notevolmente e le specie a disposiosizione diventate molte meno? Per avvicinarci con soddiddisfazione a queste specie, è importante partire sceglieniendo le varietà che più si avvicinano ai nostri gusti: meglio glio LE VARIETÀ LEGGERMENTE AMAROGNOLE: Variegato di Chioggia Tardivo, Rosse di Verona, Rosa Isontina, Rosso di Treviso, Ve Verdoro o Gialla del Veneto, Indivie RicVe ce, Cicoria Catalogna e Puntarelle. ce CAVOLI, LE NOVITÀ PER IL 2016 Si aggiungono alla gamma delle brassiche, diverse nuove varietà per i cicli tardivi: MAGNIFICO F1 VERDE DI MACERATA TARDIVO ciclo di circa 110-120 gg. con infiorescenze di altissima qualità, di facile coltivazione. Ideale per il centro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto. PIRAMIDE F1 VERDE ROMANESCO INVERNALE ciclo di circa 120 gg. Pianta forte e rustica, si adatta bene alle zone del centro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto. AMANDINE F1 BIANCO TARDIVO DI GENNAIO ciclo di circa 115-125 gg. Pianta forte e rustica, perfetto per le raccolte di pieno inverno. Al nord trapiantare entro la metà di agosto. CISKO F1 Il Cinese Resistente All’ernia Novità: il cavolo cinese resistente all’Ernia delle crucifere (Plasmodiophora brassicae). Questa insidiosa malattia fungina colpisce la radice delle piante coltivate in suoli a Ph leggermente acido, provocando dei caratteristici rigonfiamenti detti ernie, che bloccano l’accrescimento delle piante provocandone l’appassimento e la crescita stentata. Si raccoglie a circa 65 gg dal trapianto. Si consuma crudo in insalata o cotto. LE VARIETÀ DAL SAPORE DOLCE: Bianca Capotta Mantovana, Bianca di MiBi lano, Pan di Zucchero, Variegate di Cala sstelfranco, Variegate di Lusia, Rosa del Veneto e tutte le scarole. V LE VARIETÀ AMAROGNOLE: Rosse a palla di Chioggia. Ro I pomodor I pomodori per trapianto estivo, con raccolta fino ai primi freddi 4 varietà di pomodoro da trapiantare in estate per raccolta fino al tardo autunno. Due nane, da coltivare senza palo, e dove non serve eliminare le femminelle: tondo Salomone F1 e Wantja F1 allungato. Due varietà anche da palo, il tondo a grappolo Willy F1 ed il San Marzano Tiren F1. Queste varietà a raccolta precoce, entrano nel massimo della produzione quando quelle primaverili iniziano il fisiologico declino produttivo. Al sopraggiungere dei primi freddi, se ci sono frutti già ben formati ma ancora immaturi sulle piante, possono essere portati dentro casa, dove matureranno in alcuni giorni. Salomone F1 Wantya F1 NO PRODUCORIMI FINO AI PDI FRED Senza palo, precocissimo, raccolta in 40 giorni. Senza palo, precocissimo, precocissimo raccolta in 40 giorni. Tiren F1 Willy F1 NO PRODUCORIMI FINO AI PDI FRED Da palo, precoci e resistenti al caldo. Da palo, precoci e resistenti al caldo. AROMATICHE: PIÙ SAPORE AI CIBI E PIÙ SALUTE PER TUTTI! dizioni di prolungata assenza di precipitazioni. Se le nostre piante sono in vaso sul balcone, ed hanno esposizione a sud, se possibile, nei periodi più caldi dell’estate, potremo spostarle a mezz’ombra o ripararle con tende ombreggianti nelle ore più calde. Cerchiamo di evitare i vasi di colore molto scuro, che favoriscono il surriscaldamento radicale nel caso di esposizione diretta ai raggi solari. COME TRATTARLE IN AUTUNNO ED IN INVERNO? Le piante di Erbe Aromatiche richiedono meno attenzioni rispetto alle altre piante dell’orto; tanto è vero che spesso rischiamo di dimenticarcele. L’angolo più asciutto e soleggiato del nostro orto è tutto ciò che ci chiedono per mantenersi in buona salute. Sono effettivamente piante molto rustiche ma sanno dare un tocco veramente speciale ai nostri cibi. Senza le aromatiche molte ricette della cucina mediterranea perderebbero l’unicità che le contraddistingue, profumi, aromi e sapori unici. IN BALCONE O SULLA FINESTRA PER AVERLE SEMPRE A PORTATA DI MANO! Non tutti sono così fortunati da avere un orto a pochi passi dalla cucina. Pensiamo alle città, dove già avere un orto, spesso è un privilegio per pochi. E quando riusciamo ad ottenerlo, solitamente non è proprio vicino a casa. Il fatto è che, presi da mille impegni, succede che l’estro culinario ci illumini solo all’ultimo momento, mentre l’ingrediente speciale, indispensabile per la buona riuscita del piatto principale, sia esso rosmarino, salvia, timo o basilico è rimasto nell’orto o dal fruttivendolo… ma a noi servirebbe ora!!! Un vaso sul balcone, sistemato nella zona più riparata, con gli aromi indispensabili, con una minima spesa, è in grado di farci un grande servizio anche nel periodo o invernale. Gran parte delle aromatiche piantate in campo aperto, se esposte in posizioni riparate, non richiedono accorgimenti particolari, se non un’attenta protezione dal freddo nel caso di forti gelate. La protezione può consistere in un telo di tessuto non tessuto oppure di nylon, aperto sulla sommità per evitare la condensa. Uno strato di paglia o pacciamatura con corteccia di pino posizionate sulla superficie del suolo, per proteggere le radici degli esemplari ai quali dimediTra i sapori più tipici, inconfondibili ed amati della cucina med ù più piatti tri nostri i dei lti d terranea, il basilico non può mancare iin molti caprese alla ella, tradizionali: dalla pizza margherita, alla mozzar e all’ineguagliabile pesto alla genovese. Quanta soddisfazione curarlo e vederlo crescere rapidamente nei nostri orti. E che bella sensazione, con il profumo che si sprigiona dalle sue foglie mentre lo cogliamo, in attesa di trasformarlo in vere delizie per il palato. SFRUTTARE LA COLTIVAZIONE IN VASO PER BATTERE LA PERONOSPORA COME TRATTARE LE AROMATICHE IN ESTATE Coltivare il basilico anche in vaso, posizionandolo in balcone, in zone riparate dalla pioggia, permette di salvarlo più agevolmente da un pericoloso fungo, la peronospora, consentendo di averlo anche qualora in campo aperto venisse colpito mortalmente, a causa della stagione piovosa. Se sono state messe a dimora quest’anno, necessiteranno di un po’ più di acqua, ma dovremo sempre attendere l’asciugatura del terreno prima di intervenire nuovamente. Se l’estate sarà particolarmente siccitosa, qualche copiosa annaffiatura potrà essere richiesta. Se le piante hanno già alcuni anni di vita in campo aperto, irrigheremo solo in con- Per gli appassionati delle lattughe da taglio, è consigliabile ripiantare periodicamente nuove piantine fresche, quando quelle del primo trapianto hanno ormai esaurito le energie. Normalmente questo accade ogni 2-3 mesi, quindi dopo 5-10 tagli in funzione delle varietà, della qualità del terriccio utilizzato per il trapianto e della eventuale concimazione Bio apportata durante il periodo di coltivazione. LA TECNICA DI TRAPIANTO Quando i cubetti delle piantine vengono estratti dai contenitori di plastica, non è necessario separare gli uni dagli altri come nella coltivazione delle lattughe da cespo: si mettono a dimora i panetti (1 panetto = 9 piante) di terriccio lasciandoli intatti, con le piante fitte come vi si trovano. Ponendo un panetto di seguito all’altro, si formano delle file lunghe 40- 50 cm, composte da 36-45 piantine. Questo permette di velocizzare moltissimo il trapianto. I cubetti non vanno interrati in profondità: circa un terzo del cubetto deve restare all’esterno, senza venire coperto dal terreno. LATTUGHINI: LE VARIETÀ PER L’ESTATE E L’AUTUNNO Nel periodo estivo le varietà più indicate sono: Gentilina bionda e rossa, Foglia di quercia, Goriziana, Canasta e Supercanasta, Lollo mix e Salanova. Si possono trapiantare per raccolta da taglio anche l’ottima Cicoria Zuccherina di Trieste e la Rucola selvatica. Dal 20 di agosto potremo tornare a trapiantare tutte le tipologie indicate sulla guida ai trapianti con l’apposito simbolo. Il segreto per avere una forte intensità degli aromi è estremamente semplice: esporre le piante in posizione ben soleggiata e moderare l’irrigazione, per favorire il massimo accumulo di olii essenziali nelle foglie e delle nostre aromatiche! anea M iterran Il sapore dell’estate Med Fermarsi un momento a leggere le pro-prietà utili per il nostro organismo di molte aromatiche, anche tra le più classiche, come Salvia o Rosmarino, ci fa accorgere di quanto sarebbe importante utilizzarle più spesso nei piatti di ogni giorno, per mantenerci più sani ed aiutarci a rimediare ad alcuni dei comuni errori della dieta moderna. Come fare in estate ed in autunno I SEGRETI DEL SAPORE: SOLE ED IRRIGAZIONE Coltivare il basilico QUANTI BENEFICI DALLE LORO PROPRIETÀ!!! TTRAPIANTARE RAPIANTARE LE LATTUGHE DA TAG TAGLIO GLIO O siamo più affezionati. In terrazzo, potremo avvicinarle ai muri dell’abitazione, spostandole dalle posizioni più esposte ai venti freddi. In vaso dovremo prestare particolare attenzione all’irrigazione, per non rischiare di favorire l’insorgenza di marciumi a carico dell’apparato radicale. Questo significa ridurre drasticamente le annaffiature, intervenendo solo quando le piante hanno il terreno bene asciutto, in giornate non particolarmente fredde, bagnando nelle ore del mattino, con quantità moderate. ELIMINARE RAPIDAMENTE I BOCCIOLI FIORALI Raggiunta la maturità, il nostro basilico tenderà a produrre le caratteristiche spighette dalle quali sbocceranno delicati fiori bianchi. Se desideriamo avere una copiosa produzione di foglie, dovremo eliminare alla loro comparsa, la produzione di questi boccioli fiorali, affinché tutte le energie della pianta possano concentrarsi sulla emissione di nuove foglie. L’operazione andrà ripetuta nel tempo, con le forbici, ogni qualvolta le piante produrranno nuovi fiori; altrimenti la pianta perderà il suo vigore e gran parte delle sue proprietà verranno convogliate nei semi. OMBREGGIARE IN ESTATE Per un ricaccio più rapido e per ottenere foglioline ancora più tenere, nel periodo estivo si possono trapiantare le piantine in posizione dove possano giovarsi dell’ombreggiamento di altre piante dell’orto per buona parte del giorno. In alternativa si possono riparare con tessuto non tessuto per tutto il periodo di coltivazione. Questo protegge anche dagli attacchi degli insetti volatori come gli afidi. LA RACCOLTA I lattughini da taglio vanno raccolti quando le foglie delle piantine raggiungono i 6-10 cm di altezza perché possano mantenere la caratteristica morbidezza. Il taglio deve essere effettuato non troppo basso, lasciando 2 cm di gambo per avere un ricaccio rapido. LATTUGA: LE VARIETÀ DA CESPO PER L’ESTATE Nel periodo estivo, nelle aree di pianura, dove la temperature può essere particolarmente elevata, conviene trapiantare tutte le varietà che resistono meglio alla prefioritura. Quindi a partire dai trapianti di metà giugno, almeno fino a quelli di metà agosto, si possono sfruttare lattuga cappuccio Ballerina, Gentilina bionda e rossa, Foglia di quercia mix, Lollo mix, Canasta, Supercanasta, Regina dei ghiacci Adela, Romana bionda e Grettona, Salanova mix. INSALATE DA TAGLIO Veloci, fresche e squisite Vedi tutti i nostri video sul canale YouTube: Ortomio Scansiona il codice e vedi come trapiantarle, raccoglierle e servirle! • IL FINOCCHIO: PRINCIPE DELL’AUTUNNO • Il finocchio è tra gli ortaggi che non dovrebbero mai mancare nell’orto autunnale: la sua pasta dolce e croccanccante, è tra i piaceri più caratteristici di fine stagione.. Se vogliamo gustare per un lungo periodo questo ortaggio salutare, dovremo organizzarci per tempo, programmando al meglio la coltivazione ed i trapianti già dal pieno dell’estate. LA CONCIMAZIONE Il finocchio per svilupparsi al meglio, necessita di un apporto adeguato di elementi nutrizionali, per questo o dovremo arricchire bene il terreno prima del trapianto. Se siamo amo abituati a concimare generosamente con letame maturo, non necessiterà di grandi integrazioni, ma in caso contrario è consigliabile abile intervenire per favorire un decorso ottimale della coltivazione. Interrare lungo la fila, 10 giorni prima del trapianto (o al trapianto, ma non a diretto contatto con le radici) un buon concime minerale rale ternario, insieme a letame maturo o stallatico. Volendo potremo mo aggiungere anche un po’ di urea o nitrato ammonico che aiuterà, soprattutto nei primi trapianti, a limitare i rischi di salita ta a seme. CURARE IL TRAPIANTO Irrigare bene le piantine prima di estrarle dal contenitore nitore alveolare e premere a fondo con le dita sul vasetto per er facilitarne il distacco ottimale delle radici. Cimare le foglie più alte prima di trapiantare, per evitare che in seguito ad acquazzoni oni o con l’irrigazione ordinaria possano rimanere attaccate al suolo. olo. Nei terreni più difficili è consigliabile porre del terriccio di buona qualità alità nel solco di ttrapianto: i t velol cizzerà l’attecchimento. Comprimere bene il terreno intorno al pane di terra. L’IRRIGAZIONE Irrigare abbondantemente le piantine dopo la messa a dimora e mantenere fresco il terreno per un paio di settimane. Dopo l’attecchimento, proseguire con bagnature regolari, evitando sempre i ristagni. PROTEGGERE DAL SOLE AL MOMENTO DEL TRAPIANTO La sofferenza patita dalle piante per la forte incidenza dei raggi solari in piena estate, può ritardare anche di molti giorni l’attecchimento, allungando i tempi di maturazione del finocchio, che in questo modo rischia di salire a seme anticipatamente rispetto alla completa formazione del grumolo. Dopo il trapianto proteggere le piantine con tessuto non tessuto o con cassette di plastica da ortofrutta, girate “all’in giù” per una settimana fino ad un massimo di 10 giorni, se le condizioni ambientali non sono favorevoli per altissime temperature o ventosità elevata. TRAPIANTI SCALARI Per avere una disponibilità prolungata di finocchi in autunno ed in inverno, conviene organizzare la coltivazione con trapianti scalari. In pianura, i trapianti precoci di luglio sono quelli più rischiosi per la salita a seme anticipata: molte piante non riescono a completare al meglio il ciclo, soprattutto a causa dell’elevatissimo stress termico TA: E L P M O C A M M A LA G FINOCCHIO PRECOCE BELLOTTO F1 (SOSTITUISCE TAURO) FINOCCHIO AUTUNNALE TESEO F1 (SOSTITUISCE CARMO) al quale sono sottoposte. Il modo più sicuro per limitare questo rischio è trapiantare le quantità più importanti in modo q scalare, ogni 10 giorni, iniziando dalla metà di agosto. Se il nostro orto non si trova in quota, i primi trapianti possono essere anticipati anche di 20 giorni e dovranno esaurirsi con un mese di anticipo. Per raccogliere in modo scalare fino all’inverno è consigliabile utilizzare varietà autunnali ed ina vernali, così da potere raccogliere sino all’arrivo del freddo. In ve pianura, al nord, si trapianta sino ai primi di settembre (metà pian settembre se coltivati in tunnel). Al centro ed al sud, nelle aree sette litoranee a clima più mite, si può trapiantare sino alla metà di litoran ottobre. ottobre RINCALZATURA LA RIN Quando il finocchio, in pieno sviluppo, avrà raggiunto la dimensione approssimativa di un limone, potremo procedere con la rincalzatuappross ra, che consiste nel portare con la zappa del terreno soffice vicino alla base ba della pianta, coprendola quasi completamente. Questo favorirà favorir un perfetto imbiancamento delle guaine, proteggendole al contempo dal freddo. con CALENDARIO DEI TRAPIANTI E RACCOLTE CONSIGLIATE (IN AREE PIANEGGIANTI) Trapiantando in modo scalare potremo anche mettere a dimora molte più piantine, perché non dovremo consumarle tutte in un periodo limitato, ma le avremo a disposizione per alcuni mesi. TRAPIANTO: 20-25 luglio RACCOLTA: fine settembresz/primi 15 gg di ottobre (Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale) TRAPIANTO: 10-15 agosto RACCOLTA: 15-30 ottobre (Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale) TRAPIANTO: 20-25 agosto RACCOLTA: 1- 15 novembre (Quantità consigliata da trapiantare: 40% del totale) TRAPIANTO: 25 agosto - 5 settembre RACCOLTA: 10 novembre - 20 dicembre (Quantità consigliata da trapiantare: 30% del totale) TRAPIANTO: 5-15 settembre RACCOLTA: 15 dicembre - 10 febbraio (Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale, proteggere con nylon anticipando i primi freddi) FINOCCHIO INVERNALE ULISSE F1 (SOSTITUISCE SERPICO) FINOCCHIO TARDIVO CARONTE F1 (SOSTITUISCE GIOTTO) ...E LE FRAGOLE UNIFERE Si trapia p ntano d’estate per abbondanti racco colti lti in p primavera Considerata la fragola rifiorente più buona e profumata al Mondo!!! Noviitoàni 4 stag La “Mara des Bois” è una pregiatissima varietà rifiorente, nota per il suo profumo e dolcezza. Ben si adatta anche ai freddi ambienti di montagna. Questa Fragola si distingue per il delizioso gusto e profumo di Fragola di bosco dei suoi frutti da cui trae il nome. La sua produzione è notevole, circa 1 kg per pianta. Mara des Bois è considerata la fragola più dolce esistente. Particolarmente indicata per la coltivazione in spazi ridotti, in vaso, su terrazzi e balconi. ALBA a ciclo molto precoce, con pianta di buon vigore, sana e resistente alle malattie. Produce un gran numero di frutti grossi molto dolci ed aromatici. GEMMA a ciclo medio, con pianta vigorosa e di buona rusticità. Molto adattabile alle differenti aree climatiche. Frutti grandi di sapore eccellente. ROXANA a ciclo medio tardivo, con pianta molto vigorosa, dalla produttività eccezionale. I frutti sono grandi, di colore rosso carico, dal sapore dolce. COME DIFENDERSI DAI “NEMICI DELL’ORTO” CONSIGLI DI COLTIVAZIONE Ragnetto rosso: stop nel pomodoro senza acaricidi! Qual’è il momento migliore per irrigare il nostro orto? La Cavolaia: usiamo prodotti naturali Conosciamo bene questa farfalla dalle ali bianche punteggiate di nero ed anche i danni che le sue larve possono provocare ai cavoli se non ci accorgiamo rapidamente della loro presenza. Oggi esistono prodotti biologici in grado di difendere in modo molto efficace le nostre piante. Ai prodotti a base di Bacillus thuringiensis, utili se applicati finchè le larve sono ancora di giovane età, da alcuni anni se ne sono affiancati altri molto validi, come quelli a base di Spinosad, in grado di colpire anche gli individui più sviluppati e molti altri insetti dannosi. L’ESPERTO RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE Stefano da Siena - Coltivo da anni le vostre piantine e sono veramente molto soddisfatto per i risultati che ottengo. Ho una difficoltà solo con i peperoni: che concime devo utilizzare per farli maturare? Vorrei staccarli colorati, ma restano sempre verdi fino alla raccolta. - Il peperone è una pianta che necessita di concimazioni abbondanti, ricche in sostanza organica. Per favorire una maturazione ottimale si possono utilizzare fertilizzanti con elevato contenuto di Potassio: da fornire alle piante ben formate e senza eccedere. Consideri che comunque i frutti di peperone matureranno anche senza questa concimazione aggiuntiva. Dal momento in cui cessano di crescere in dimensione occorrono alcune settimane, basterà lasciare i frutti più vecchi sulla pianta fino alla maturazione. Mirco da Montebelluna (TV) - I miei pomodori, trapiantati da circa 50 giorni, presentano delle macchie scure sul gambo e sulle foglie, come può vedere dalle foto che allego. Avevo trattato con poltiglia bordolese qualche settimana fa. Cosa posso fare per salvarle? PRODOTTI DA NON UTILIZZARE NEL COMPOST: Parte di ortaggi colpite da patologie non conosciute. Bucce di frutta esotica; a volte sono trattate con prodotti insetticidi o fungicidi che non si degradano con il compostaggio. Bucce non edibili di formaggi trattate con prodotti disinfettanti. Trucioli o segatura derivati da legno trattato con prodotti chimici non conosciuti. Giornali con stampe al piombo (fortunatamente ormai rari) o fotografie a colori. PRODOTTI DA UTILIZZARE CON ATTENZIONE: Scarti di carne, pesce e cibi cotti, generano cattivi odori e attirano i ratti: cerchiamo di non lasciarli in superficie. Trucioli e segatura (provenienti da legname non trattato) possono essere utilizzati in modiche quantità. Gli sfalci di erba e le erbacce si possono utilizzare, ma prima che producano i semi. Non incorporare nel compost la gramigna. Si possono utilizzare anche fondi di caffè, cenere di legna e gusci d’uovo. Per velocizzare la fermentazione esistono in commercio degli ottimi attivatori ideali per velocizzare il processo di compostaggio, oppure si può utilizzare del lievito di birra sciolto in acqua, con aggiunta di zucchero. Per limitare la presenza di larve di insetti schermare con rete zanzariera la superficie di compost esposta all’aria. - Purtroppo si tratta di un forte attacco di peronospora. A questo livello di infezione non è più possibile curare la pianta, conviene sostituirla. Quando il clima è molto piovoso come in questa primavera, il rame non basta, è invece fondamentale effettuare trattamenti preventivi con prodotti sistemici o con buona persistenza, non dilavabili dalle piogge che mantengano la pianta protetta per almeno una settimana. Paola da Torino - Vorrei un consiglio per le mie ie fragole Alba e Malga che ho trapiantato 45 giorni fa nell’orto e stanno sviluppando do molto bene. Quando produrranno i frutti? - Alba è una varietà unifera, questo significa che quest’anno svilupperà la vegetazione e produrrà i frutti nella prossima primavera. Malga è una varietà rifiorente, quindi comincerà a produrre fiori daa un momento all all’altro. altro. Questo dipende dall’andamento de anche dall’anda amento stagionale che può fare anticipare ticipare o ritardare la l produzione. Qualora si sviluppassero laterali uppassero i getti lat terali dalle piante è necessario questo ario eliminarli. In qu uesto modo le piante saranno aranno più forti e ciò ò ne favorirà l’entrata rata in produzione. Scrivetemi alla e-mail: [email protected] Twitter: Ortomio Seguici su Facebook L’E ® Testi a cura di: ufficio tecnico Ortomio Edizioni Barzanti - Stampato in Italia Or to! L’Altica, detta anche ”pulce” per la caratteristica di muoversi saltando tra le foglie delle piante, è un minuscolo coleottero in grado di provocare grossi danni sui cavoli e su tutte le specie della famiglia delle Brassiche (rucola, ravanello, cime di rapa, ecc). Risulta pericolosa con attacchi subito dopo il trapianto, quando le piantine ancora in fase giovanile, rischiano di subire un forte danneggiamento in molti casi irrimediabile. Tra i metodi Bio che tengono alla larga l’Altica, la cenere spolverata sulle foglie è una delle soluzioni migliori. Presenta però il limite di dovere essere rinnovata frequentemente. Più efficace il tessuto non tessuto bianco, posto a protezione delle piante dal trapianto e una decina di giorni a seguire. Il Compost, che si ottiene riciclando i prodotti di scarto della manutenzione del giardino ed i rifiuti umidi della cucina, può diventare un’ottima risorsa per il nostro orto. Non sostituisce la concimazione minerale, ma insieme ad essa è perfetto per migliorare la qualità del terreno. Deve essere utilizzato quando è ben maturo e di colore simile al terriccio. La pratica di incorporare nel suolo i rifiuti organici prima che siano decomposti è sconsigliabile, perché provoca la proliferazione di batteri dannosi. Si utilizza alla dose di 1-3 kg per metro quadrato, interrandolo superficialmente, nei primi 15 cm di terreno subito prima della messa a dimora. È un vero toccasana anche posto tutt’intorno al pane di terra delle piantine in buca per velocizzarne l’attecchimento. Per ottenere un compost di buona qualità rispettiamo alcuni semplici consigli che illustriamo a seguire. on Altica sui cavoli: attenzione in estate Il compost fai da te nell’orto Bu La principale causa di delusione nella coltivazione del basilico negli ultimi anni è la Peronospora, fungo estremamente aggressivo che si sviluppa facilmente in presenza di clima umido/piovoso. Si manifesta con l’ingiallimento delle foglie e la comparsa di una muffa grigiastra nella pagina inferiore della foglia. È importante difendere il basilico preventivamente, magari coltivandolo anche in serra, dove la pioggia non arriva e quando lo irrighiamo, evitiamo accuratamente di bagnare la vegetazione, specialmente nelle ore serali. Coltivandolo in vaso, è sufficiente collocarlo in una posizione a riparo dalle precipitazioni. Mai irrigare bagnando la vegetazione, e annaffiare possibilmente al mattino. In estate è una pratica ancor più importante che negli altri periodi dell’anno. Permette di eliminare le erbe infestanti, arieggiare il terreno nel caso di ristagni e ridurre le perdite di acqua. È fondamentale per eliminare le grandi crepe che si formano nei periodi secchi. Permette all’acqua di irrigazione di raggiungere effettivamente le radici, senza perdersi infruttuosamente in profondità. ZI BB ON E RA PR IO IM AV 20 ER 1 IL 7 E Basilico: vincere la peronospora senza anticrittogamici! Zappare il terreno intorno alle piante FE Il Rame è un prezioso aiuto per la prevenzione di alcune patologie che possono colpire le nostre piante. Nelle forme più utilizzate: Verderame (Poltiglia bordolese), Solfato, Idrossido, Ossicloruro, esplicano bene la loro azione quando il clima non è troppo piovoso. In questi casi, l’applicazione ogni 2 settimane è normalmente sufficiente per prevenire focolai di Peronospora. In presenza di acquazzoni frequenti, condizioni instabili che hanno caratterizzato questa primavera, il Rame viene però dilavato facilmente. Applicarlo dopo ogni temporale è, non solo inutile, ma dannoso per l’accumulo di questo metallo nel suolo che porta a sterilizzare il terreno rispetto ai microrganismi utili. In previsione di periodi perturbati prolungati, meglio affidarsi a prodotti che non vengono dilavati dalle piogge (Metalaxil, Mandipropamid, Cimoxanil, Dimetomorf, sono tra i principi attivi più facilmente reperibili) rispettando i periodi di carenza, come facciamo per il Rame. 1. Alla mattina le piante sono più efficienti nell’assimilazione di acqua e di nutrienti. 2. La mattina è il momento più vicino alla massima evaporazione e richiesta idrica della pianta, che così andrà più difficilmente in carenza. 3. In estate, al mattino, il terreno e l’acqua d’irrigazione hanno una temperatura più vicina a quella delle piante e ci permettono di evitare rischi di shock termici. 4. Rispetto alle ore serali, le temperature più elevate del mattino permettono di ridurre più rapidamente l’umidità originata intorno alla pianta con l’annaffiatura e con essa il rischio di patologie fungine e batteriche. Fatte queste considerazioni, teniamo comunque sempre presente che se possiamo irrigare solo alla sera, non cadrà il mondo! Cerchiamo in questi casi di porre attenzione nell’evitare di bagnare la vegetazione, che rimarrebbe umida per tutta la notte. DI Peronospora del pomodoro: come usare il rame Alla domanda secca la risposta più corretta è “alla mattina!”. Per una serie di buoni motivi: DA Il ragnetto rosso è il parassita animale più temibile nelle annate calde ed asciutte. Può colpire quasi tutte le specie dell’orto, ma spesso risulta devastante per pomodoro e melanzane. Si manifesta inizialmente con l’ingiallimento delle foglie basali della pianta e si diffonde rapidamente a tutta la chioma, portando a situazioni irreversibili, fino alla morte in poche settimane. Un metodo semplice, pulito ed economico per prevenirlo consiste nell’ applicare 20 gg dopo il trapianto una barriera di colla (va bene anche quella per topi), intorno al fusto delle piante a 5 cm dal suolo, e tagliare contestualmente le foglie a contatto con il terreno.