ANALISI MACROECONOMICA DEL TURISMO

Università degli Studi di Perugia
A.A. 2016-2017
POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO
ANALISI MACROECONOMICA DEL
TURISMO
Prof. Fabrizio Pompei
([email protected])
Dipartimento di Economia
ANALISI MACROECONOMICA DEL
TURISMO
Dopo aver studiato il comportamento dei singoli operatori economici del
turismo e accennato ai mercati
Vediamo il ruolo che il turismo gioca nello sviluppo di un paese e delle
regioni
Questo significa
a)
studiare l’impatto del turismo sull’equilibrio economico di breve
periodo: vedere come la spesa turistica, quale componente autonoma
della domanda aggregata, influisce sul reddito attraverso il
moltiplicatore
b)
Studiare l’impatto del turismo nel lungo periodo: vedere quindi come
influisce sulla crescita economica
Prima di vedere questo è necessario tornare sulle questioni di misurazione
Per studiare il turismo dal punto di vista macroeconomico è necessario
cogliere questo settore negli aggregati economici
Un importante documento di registrazione degli aggregati economici è la
Contabilità Economica Nazionale
IL TURISMO NELL’ECONOMIA NAZIONALE
Nei conti nazionali le varie attività sono identificate in base ai beni e
servizi che queste concorrono a produrre
Poi si procede ad una aggregazione delle varie attività economiche in
base alle caratteristiche tecnologiche e merceologiche degli oggetti
prodotti
L’identificazione di un settore avviene in base a :
Criterio tecnologico;
Criterio di mercato.
Entrambi i criteri sono inadeguati per il turismo
dell’eterogeneità e della pluralità del prodotto turistico
a
causa
IL TURISMO NELL’ECONOMIA NAZIONALE
Il
prodotto
turistico
è
ETEROGENEO E PLURALE
Insieme di attività tangibili o
intangibili, che servono per
soddisfare il bisogno umano
della vacanza
Ha senso parlare, in termini economici, di un settore turistico?
In contabilità nazionale è
impossibile identificare
un’industria turistica
E’ necessario sviluppare un
sistema di contabilità satellite
IL SETTORE TURISTICO E L'APPROCCIO DELL'OFFERTA
Classificazione delle imprese e delle attività:
Ø Servizi centrali
Ø Servizi periferici
IL SETTORE TURISTICO E L'APPROCCIO
DELL'OFFERTA
Approccio dell’offerta: individuazione a priori dell’industria turistica
definendola dal lato dell’offerta
Classificazione in comparti:
1. Ricettivo;
9. Settore immobiliare;
2. Ristorazione;
10. Gestione infrastrutture;
3. Trasporti;
11. Beni culturali e paesistici;
4. Organizzazione congressi;
12. Progettazione viaggi e soggiorni;
5. Catering;
13. Agenzie di viaggio;
6. Servizi del loisir;
14. Servizi pubblici di supporto;
7. Commercio;
15. Amministrazione pubblica;
8. Intermediazione finanziaria;
16. Istruzione.
Problema fondamentale: alcuni comparti sono dedicati solo ai turisti, altri
soddisfano diverse tipologie di consumatori
Analisi input-output
L'APPROCCIO DELLA DOMANDA E L’ANALISI
INPUT-OUTPUT
Approccio della domanda: attraverso l’osservazione della spesa turistica si
risale alla produzione direttamente ed indirettamente necessaria alla sua
soddisfazione
Il modello input-output consente di determinare:
Ø il grado d’integrazione del turismo con gli altri settori produttivi;
Ø la capacità del turismo di generare reddito e occupazione.
Identifica il settore turistico attraverso la qualità e la quantità di servizi
domandati dai turisti
Il modello input-output annota gli scambi reciproci tra settori
dell’economia:
Ø Settori produttivi e settori finali;
Ø Disaggregazione dipendente dalla disponibilità di dati e dagli obiettivi.
L’APPROCCIO DELLA DOMANDA E L’ANALISI INPUT-OUTPUT
Esempio - economia divisa in tre settori: agricoltura, industria e servizi.
Ipotesi: i. Sistema chiuso agli scambi con l’estero;
ii. Assenza di investimenti (condizione di stazionarietà);
iii. Assenza di attività economica da parte dello Stato;
iv. Sistema dei prezzi esogeno e fisso.
Sistema descrivibile dalla tabella delle interdipendenze settoriali:
Ø Righe: vendite effettuate da ciascun settore + consumo finale
Ø Colonne: acquisti effettuati da ciascun settore + valore aggiunto
Agricoltura
Industria
Servizi
Consumo
Totale
Agricoltura
-
20
30
50
100
Industria
20
-
40
40
100
Servizi
10
30
-
60
100
Totale
Acquisti
30
50
70
Valore
Aggiunto
70
50
30
Totale
100
100
100
150
150
450
Immaginiamo che su
50 miliardi di spesa per
il consumo in
agricoltura 10 mld sia
la spesa dei turisti per
l’agriturismo, mentre
su un totale di 60 nei
servizi, 30 miliardi
siano soldi spesi per
hotel, ristoranti,
trasporti e shopping
L’APPROCCIO DELLA DOMANDA E L'ANALISI
INPUT-OUTPUT
Applicazione al turismo - integrazione nella matrice input-output attraverso
il vettore della spesa dei turisti
In questo modo si possono calcolare gli effetti, diretti ed indiretti di una
variazione della domanda turistica su tutti i settori che compongono
l’economia.
Si può quindi:
Ø Calcolare la quota del consumo turistico sulla produzione settoriale;
Ø Calcolare la quota di produzione settoriale sostenuta, direttamente o
indirettamente, dalla domanda turistica.
Il turismo quindi, in un sistema economico, non compare come un settore
di produzione ma come un “tessuto”, che per trama e ordito, interessa
tutto il sistema produttivo nazionale
L’integrazione tra i due metodi di osservazione del sistema
turistico
Supply Side
Demand Side
CONTABILITA’ NAZIONALE
• La macroeconomia studia il sistema
economico nel suo insieme
• E le relazioni che intercorrono fra le
grandezze aggregate:
•
•
•
•
•
•
•
Prodotto Interno Lordo (PIL)
Reddito Nazionale
Consumi delle famiglie
Spesa dell’amministrazione pubblica
Livello di occupazione
Investimenti
Risparmio
PIL, Valore Aggiunto e Reddito
• Il PIL è il valore dei beni e dei servizi finali
prodotti nell’economia in una dato periodo
di tempo
• Il PIL è la somma del valore aggiunto
nell’economia in un dato periodo di tempo,
vale a dire la differenza tra prodotto
complessivo e valore dei beni intermedi
impiegati
• Il PIL è la somma dei redditi di tutta
l’economia in un dato periodo di tempo, in
effetti il valore aggiunto viene re-distribuito
alla collettività (retribuzione dei lavoratori,
profitti alle imprese, imposte indirette al
governo)
ESEMPIO SUL CALCOLO DEL PIL
• Supponiamo un’economia nazionale
costituita da solo due imprese
•
•
•
•
•
•
•
Impresa siderurgica
Ricavi
100 Euro
Costi (solosalari) 80 Euro
Profitti
20 Euro
Impresa Automobilistica
Ricavi
210 Euro
Costi
– Salari
– Materie prime
• Profitti
70 Euro
100 Euro
40 Euro
VA totale =110+100=210
VA=100
VA=210-100=110
PIL NOMINALE E PIL REALE
• Il Pil nominale è semplicemente la somma delle quantità di
beni finali moltiplicate per i loro prezzi correnti
• Il Pil nominale (o Pil a prezzi correnti) cresce nel tempo
perché aumenta la produzione fisica, ma anche perché
aumentano i prezzi dei beni
• Se eliminiamo l’effetto dell’aumento dei prezzi per
misurare solo l’aumento della produzione dei beni usiamo
il Pil Reale (o Pil a prezzi costanti)
LA CONTABILITA’ NAZIONALE
•
•
Insieme dei conti attraverso i quali vengono descritti i
risultati dell’attività economica di un paese in un dato
periodo
La contabilità nazionale fornisce una sintesi quantitativa
della struttura economica e sociale di un paese, del suo livello
di sviluppo e del contributo che i vari settori danno alla
formazione del prodotto nazionale
RISORSE
IMPIEGHI
Pil ai prezzi di mercato
Consumi: spesa famiglie
residenti, spesa P.A.*
Importazioni
Investimenti fissi lordi*
Variazione scorte
Esportazioni
Risorse=Impieghi
Offerta Aggregata=Domanda Aggregata
*Importantiper
larilevazione
delturismo
LA CONTABILITÀ NAZIONALE: VOCI DEL TURISMO
NEGLI INVESTIMENTI E NELLA PRODUZIONE
Sistema di contabilità nazionale(System of national
Accounts): il concetto di capitale è stato esteso e comprende
non solo beni fisici e materiali ma anche beni immateriali
(software e beni artistici)
Nel classificare il tipo di capitale di un paese il turismo entra
nelle seguenti voci: “Hotels and Restaurants”; “Transport
storage and communications”; “Other community, social and
personal services”
Voci del turismo nella produzione: l’attività economica è
definita a livello locale come parte di unità istituzionali che
producono beni e servizi
Tavola 24 - Valore aggiunto a prezzi base - Valori a prezzi
correnti (milioni di euro dal1999;
milioni di eurolire per gli anni precedenti)
ATTIVITÀ ECONOMICHE
2007
2008 ATTIVITÀ ECONOMICHE
28,341
28,442 Altre industrie manifatturiere
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Produzione e distribuzione di energia
Industria in senso stretto
296,166
294,471 elettrica, gas e acqua
2,592
2,792 Costruzioni
Estrazione di minerali energetici
Commercio, riparazioni, alberghi e
Estrazione di minerali non energetici
ristoranti, trasporti e
2,218
2,286 comunicazioni
Industrie alimentari delle bevande e del
Commercio all'ingrosso, al dettaglio
24,393
26,467
tabacco
e riparazioni
20,435
20,819 Alberghi e ristoranti
Industrie tessili e dell'abbigliamento
Industrie conciarie, prodotti in cuoio, pelle e
Alberghi, campeggi ed altri alloggi
7,673
7,718
similari
6,437
5,978 Ristoranti, bar e mense
Industria del legno e dei prodotti in legno
Fabbricazione della carta e dei prodotti di
Trasporti, magazzinaggio e
15,055
15,019 comunicazioni
carta; stampa ed editoria
Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio,
trattamento dei combustibili nucleari
Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre
sintetiche e artificiali
Fabbricazione di articoli in gomma e
materie
plastiche
Fabbricazione di prodotti della lavorazione
di minerali non metalliferi
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in
metallo
Fabbricazione di macchine ed apparecchi
meccanici
Fabbricazione di macchine elettriche e di
apparecchiature elettriche, elettroniche ed
ottiche
6,577
6,365
Trasporti terrestri e mediante
condotta
17,087
Trasporti marittimi, aerei e attività
ausiliarie dei
16,466 trasporti
10,565
10,069
14,526
Intermediazione monetaria e
finanziaria; attività immobiliari ed
13,237 imprenditoriali
48,392
46,580
37,026
TOTALE VALORE AGGIUNTO
36,700 A PREZZI BASE
2007
13,064
2008
13,452
28,793
84,120
31,251
86,975
311,234
312,304
155,898
53,009
155,053
54,124
17,032
35,977
16,456
37,668
102,328
103,127
49,851
51,962
23,377
22,683
29,099
28,482
376,950
394,366
284,774
296,352
1,381,586
1,412,909
201,298
210,001
163,329
159,334
1,544,915
1,572,243
Poste e telecomunicazioni
26,758
Fabbricazione di mezzi di trasporto
14,576
Altre attività di servizi
25,105 di cui: attività non market
Iva, imposte indirette nette sui
prodotti e imposte
14,170 sulle importazioni
PRODOTTO INTERNO LORDO
AI PREZZI DI MERCATO
LA CONTABILITÀ NAZIONALE E VOCI DEL TURISMO
NEI CONSUMI FINALI
La rilevazione deve avvenire anche dal lato della domanda,
per identificare le motivazioni sottostanti il consumo (vedi
contabilità satellite)
European System of Accounts (ESA): la ripartizione dei
consumi si articola in due livelli: 10 categorie e 36
sottocategorie;
Tra le 10 categorie importante è quella di Hotel, café and
Restaurants con le sottocategorie: Catering and
Accomodation
Tra le 36 sottocategorie, oltre alle due citate sopra, vi sono
Gross rents (abitazioni); Transport services (servizi di
trasporto) e Ricreation and cultural services (spese per
divertimento e cultura)
CONSUMI NELLA CONTABILITA’
NAZIONALE
Tavola 36 - Spesa delle famiglie per capitolo e per tipo (milioni di euro dal 1999;
milioni di
eurolire per gli anni precedenti)
2007
2008
157,318
71,555
188,309
68,505
28,431
147,252
71,987
92,245
92,035
917,635
462,009
90,663
99,435
271,911
455,627
161,924
71,380
198,404
70,042
28,878
144,745
72,816
94,050
95,692
937,931
467,715
84,370
99,795
283,550
470,216
VALORI A PREZZI CORRENTI
Alimentari e tabacco
Vestiario e calzature
Abitazione, acqua, elettricità, gas ed altri combustibili
Mobili, elettrodomestici e manutenzione casa
Servizi sanitari
Trasporti e comunicazioni
Ricreazione, cultura e istruzione
Alberghi e ristoranti
Beni e servizi vari
Totale sul territorio economico
Beni
Beni durevoli
Beni semidurevoli
Beni non durevoli
Servizi
LA BILANCIA TURISTICA
Bilancia dei pagamenti: documento contabile nel quale vengono registrate
tutte le transazioni tra un’economia e il resto del mondo
Bilancia turistica; inserita nell’ambito dei servizi nelle partite correnti
Si compone di:
trasporti;
viaggi all’estero.
Questi sistemi di contabilità incontrano notevoli problemi statistici, di
imputazione e di interpretazione
BILANCIA TURISTICA E BILANCIA DEI
PAGAMENTI
Bilanciadeipagamenti
Partitecorrenti
Bilancia
commerciale
Partite Invisibili (servizi)
Import-Export
a)
Noli e assicurazioni
Dellemerci
b)
Viaggi all’estero e
trasporti*
ContoCapitale
Compravenditadibenicapitalied
attivitàfinanziarie
Trasferimentiunilaterali
c)
Redditi
(rimesseimmigrati)
Nellabilanciadeipagamentigli
afflussididenaronelpaese
vengonoregistraticonilsegno
positivo
Ideflussididenarocheescono
fuoridalpaeseconilsegno
negativo
DETTAGLIO DELLE VOCI TURISTICHE NELLA
BILANCIA DEI PAGAMENTI
•
•
Trasporti: le voci sono organizzate in base al tipo di vettore utilizzato
(aereo, marittimo, ecc.) ed in base al tipo di attività svolta (trasporto merci,
passeggeri, altri servizi). Il trasporto passeggeri è la voce turistica: si
registrano a credito le spese che non residenti fanno per aziende di trasporto
residenti in Italia, a debito le spese che residenti fanno per i vettori di
proprietà estera. In “altri servizi” si tiene conto delle spese di commissione
pagate alle agenzie di viaggio.
Viaggi all’estero: spese sostenute dai viaggiatori in economie diverse da
quelle di residenza. La Banca d’Italia per conteggiare queste spese parte
dalla definizione di turista già vista (colui che si sposta fuori dal luogo
abituale di residenza, per una durata inferiore ad un anno e per motivi che
non siano di lavoro, studio, servizio militare o diplomatico).
Questa voce è quindi la più importante della bilancia turistica. A questa si
aggiunge la spesa per i trasporti (vista sopra) e altre poste minori dei servizi
BILANCIA DEI PAGAMENTI IN ITALIA
LA CONTABILITÀ SATELLITE
La contabilità nazionale presenta rigidità che non permettono una
completa trattazione di aspetti più particolari della vita economica
Proposta di completare i conti nazionali aggregati con contabilità
specifiche: la contabilità satellite
Ø Primo problema: individuazione precisa dell ’ area che
dev’essere esaminata
Attività caratteristiche del turismo se una delle seguenti due
affermazioni è vera:
1. Una parte dell’output complessivo è percentuale rilevante del
consumo turistico;
2. Il consumo turistico rappresenta una parte rilevante dell’offerta
di quest’attività
LA CONTABILITÀ SATELLITE (2)
Raccolta dati
DAL LATO DELLA DOMANDA
Indagini campionarie sul turismo
DAL LATO DELL’OFFERTA
Contabilità nazionale
CONTABILITA’ SATELLITE
Metodologia di combinazione dei dati
raccolti dal lato della domanda e
dell’offerta
STANDARD INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF
TOURISM ACTIVITIES (SICTA)
•
E’ una classificazione delle attività turistiche che il World Tourism
Organization ha creato al fine di incentivare e sviluppare sistemi di
contabilità satellite nei vari paesi
•
Questa classificazione aggrega imprese che fanno parte di diverse industrie
in Unità di Attività identificando quelle imprese la cui porzione principale
di entrate deriva dal turismo ed una categoria secondaria di imprese che
sono in qualche modo connesse con il turismo
•
In questo modo si stima l’impatto del turismo nel PIL e nei conti con
l’estero, l’occupazione generata dal turismo, ed il ruolo del turismo negli
investimenti complessivi e nello sviluppo regionale.
L’EQUILIBRIO DEL SISTEMA ECONOMICO
•
La produzione complessiva genera un flusso di redditi
equivalente che si re-distribuisce tra i soggetti e permette di
acquistare beni e servizi
•
•
•
Da questo si ricava che la
Domanda Aggregata=Offerta Aggregata
L’interazione tra produzione(quindi l’offerta) il reddito e la
domanda aggregata è fondamentale per capire le fluttuazioni
dell’attività economica nel breve periodo
•
•
•
•
Importante è allora vedere le componenti del Pil:
Consumi (C)
Investimenti: immobiliari, non immobiliari (I)
Spesa Pubblica (G), non include i trasferimenti (spesa sociale)
né interessi sul debito pubblico*
Importazioni ed esportazioni (IM, EX)**
•
NB:*nelvostrolibroditestosiuseràGperindicarelaspesadeituristiquindinonconfondeteilmodellocon
turismo,chenonhalaspesapubblica,conquestomodellogenerale
**semprenelvostrolibroditestoleimportazioniedesportazionisonoindicaterispettivamenteconZeX.
DETERMINAZIONE DELLA DOMANDA
• D=C+I+G+EX-IM
• L’equilibrio in una economia chiusa
Consumi (C): la determinante dei consumi è il reddito
disponibile, ovvero ciò che rimane al reddito dopo aver
percepito i trasferimenti sociali (pensioni, sussidi e interessi
sul debito pubblico) e pagato le tasse
Quindi C=C(Yd) il consumo è funzione del reddito disponibile
Una forma esplicita dell’equazione del consumo è
C=c0 + c1 Yd
dove c1 è la propensione marginale al consumo
C
Yd=Y-T
T=tasse al netto dei
trasferimenti
Funzione del consumo
c0
C=c0 + c1 (Y-T)
Yd
INVESTIMENTI E SPESA PUBBLICA
• Gli investimenti si considerano come
variabile esogena I=Ī
• Anche la spesa pubblica (G) si considera
come esogena
• G insieme a T, costituiscono la leva per la
politica fiscale
• Per questo sono variabili date e non
derivano dal funzionamento dell’economia
• Sono variabili di scelta a discrezione dei
governi
LA DETERMINAZIONE DELL’EQUILIBRIO
•
•
•
•
•
•
•
•
D=C+I+G è l’equilibrio in economia chiusa
D= c0 + c1 (Y-T)+Ī+G
Supponiamo l’assenza di scorte di magazzino, quindi
Y=D, vale a dire
Y= c0 + c1 (Y-T)+Ī+G
Vediamo allora da cosa dipende il livello della produzione
Y= c0 + c1Y- c1T +Ī+G, spostiamo ora c1Y a sinistra
(1-c1) Y = c0 - c1T +Ī+G, dividiamo entrambi i lati per (1-c1)
Y=
1
(1-c1)
(c0 +Ī+G- c1T)
Il fattore tra parentesi è la cosiddetta componente
autonoma della domanda (componente della
domanda dei beni che non dipende dal livello della
produzione) o anche insieme di fattori indipendenti
dal reddito ed esogeni dal modello
Il rapporto indica invece il moltiplicatore
Il moltiplicatore ci informa sugli effetti che qualche componente della domanda aggregata ha sulla
produzione (più c1 si avvicina ad 1, più è grande il moltiplicatore)
DETERMINAZIONE DELL’EQUILIBRIO
•
•
•
•
•
•
•
Produzione e reddito coincidono infatti sono
rappresentate dalla bisettrice a 45°
La retta rossa rappresenta la domanda in funzione
del reddito
Y= c1Y + (c0 +Ī+G - c1T)
Dall’espressione è chiaro che la domanda dipende
dal reddito (in funzione della propensione
marginale al consumo) e dalla componente
autonoma della domanda
Il sistema è in equilibrio quando la produzione è
uguale alla domanda (punto A)
Se al livello di equilibrio iniziale e dato lo stesso
livello di reddito i consumatori aumentano la spesa
per consumi (c0), supponiamo di 1 milione di euro
Grazie al moltiplicatore il reddito aumenta in
modo più che proporzionale passando sulla curva
di domanda da A ad A’, mentre la produzione
aumenta da Y ad Y’
D
Domanda
Produzione
B
C
A
}
A’
Domanda
Produzione
45°
Y
Y’
Reddito (Y)
componente autonoma domanda
•Funzionamento del moltiplicatore: l’aumento di c0 fa aumentare la domanda da A a B, questo aumento
stimola le imprese ad aumentare la produzione (si passa da B a C), il livello di produzione più elevato
induce un ulteriore aumento di domanda (si passa da C a D). Quindi la produzione aumenta ancora e così
via, fino ad arrivare al nuovo punto di equilibrio in A’.