"Rivelazioni - Finance for Fine Arts".
Un Picasso riscoperto dai depositi di Brera
Pinacoteca di Brera – Sala XV
10 novembre 2015 – 14 febbraio 2016
Torna in scena un Picasso teatrale! La Pinacoteca di Brera espone per la prima volta un dipinto di
Pablo Picasso, da anni conservato nei depositi, e lo presenta oggi quale primo positivo risultato di
un progetto di valorizzazione (“Rivelazioni”) − attraverso il restauro e la digitalizzazione ad
altissima definizione − di opere del museo, scelte principalmente fra quelle non visibili al pubblico.
La loge (Le balcon) ha una storia davvero singolare: è un frammento, un 'ritaglio', da un dipinto
originariamente molto più grande, la scenografia teatrale di Cuadro Flamenco, spettacolo dei
Ballets Russes messo in scena a Parigi e Londra nel 1921.
La produzione teatrale di Picasso − creativamente attratto fin dai primi del ’900 dai protagonisti
del circo e del mondo dello spettacolo − vive nel sodalizio con Sergej Diaghilev la sua stagione
migliore, in cui nascono disegni di costumi, scenari e sipari (come il noto Parade del 1917) destinati
ad arricchire quegli eventi teatrali, ambiziosi e avanguardistici, che univano il meglio delle arti
contemporanee: musica, poesia, pittura e naturalmente danza. Cuadro Flamenco, come dichiara il
titolo, metteva in scena balli e canzoni dal repertorio popolare del flamenco andaluso.
Inizialmente affidato da Diaghilev a Juan Gris, lo scenario commissionato a Picasso rielabora i
progetti dello spettacolo Pulcinella (1920) in versione più semplificata, come mostra il bozzetto
preparatorio, conservato presso il Musée Picasso di Parigi. Con un abile gioco d’immagine dentro
l’immagine, di teatro dentro al teatro, l’artista sceglie come soggetto del fondale, il luogo scenico
stesso: dipinge in rosso, nero e oro e a trompe-l’oeil l’interno della cavea di un teatro in stile
Napoleone III, con soffitto a volta modanata e affrescata, due ordini di palchi e spettatori. Una
cortina rossa, geometricamente ripiegata, segna la separazione fra lo spazio del pubblico e il
boccascena, che si apre su un interno prospetticamente negato con al centro una natura morta.
I due livelli di realtà, rappresentazione e finzione scenica, magistralmente raffigurati in successioni
di profondità − eppure visivamente paralleli − guidano l’attenzione dell’osservatore al finto
pubblico dei palchetti: a sinistra due eleganti coppie osservano la messinscena, a destra due donne
in abiti rosa-arancio, guanti lunghi e ventaglio, sono identificabili col frammento di dipinto di
proprietà della Pinacoteca di Brera.
Fu Diaghilev stesso, per problemi economici, a far tagliare la scenografia nel 1926: «Venderò …
quelle parti dello scenario di Cuadro Flamenco con incluse delle figure, poiché sono tutte firmate.
Ho già trovato un acquirente in Germania, e con quel denaro potrò allestire nuovi spettacoli».
L'autografo di Picasso riappare oggi dopo il restauro, conclusosi nell’aprile 2015, a cura del
laboratorio milanese di Barbara Ferriani. L’intervento ha restituito a La Loge, nome attribuito al
frammento, l'originale intensità dei suoi colori accesi e puri, scelti appositamente per un’opera di
grandi dimensioni (almeno metri 10 x 6), destinata ad essere apprezzato da lontano.
Il recupero è stato generosamente sostenuto da Radio RTL 102.5, che ha fortemente voluto
‘adottare’ proprio quest’opera, fra le 10 proposte da Borsa Italiana nell’ambito del programma
“Rivelazioni. Finance for Fine Arts”. L’iniziativa, rivolta alla raccolta di risorse da destinarsi al
restauro e alla fruizione in digitale di capolavori dei musei italiani, si avvale per Brera anche della
collaborazione dell’Associazione degli Amici di Brera e dei Musei Milanesi.
Frutto dell’attenta mediazione di Borsa Italiana sono anche le sofisticatissime analisi a
riflettografia infrarossa, ottenute sul dipinto mediante l’apparecchiatura “Osiris” (IRR Camera
Osiris - Opus Instruments/sensore InGaAs/risoluzione: 30 linee/mm), donata al Laboratorio di
restauro della Pinacoteca dalla London Stock Exchange Group Foundation.
Il disegno preparatorio, individuato dalle indagini, rivela uno schema lineare tracciato a
carboncino, longitudinale-trasversale, utilizzato da Picasso per trasferire la scena dal bozzetto al
fondale e inquadrare spazialmente i palchetti con le coppie di personaggi.
A parte il balconcino in alto a sinistra, che Picasso nel 1967 ancora conservava per sé, gli altri ritagli
risultavano in quell'anno presso privati proprietari di New York, Cannes e Parigi. Il dipinto di
Brera proviene dalla raccolta francese di Jacques Helft e viene acquistato nel 1976 dallo Stato
italiano per le collezioni della Pinacoteca.
Una curiosità: la scelta dei personaggi non è probabilmente casuale, la coppia di sinistra in basso
infatti reinterpreta uno dei quadri simbolo dell’impressionismo: Il palco di Pierre-Auguste Renoir
(London, Courtauld Gallery, 1874). Forse anche le donne di Brera, in abiti scollati, lunghi guanti
scuri e capelli raccolti, rievocano le ballerine dipinte da Toulouse-Lautrec e Degas. Se cosi fosse,
Picasso nel suo teatro per il teatro, ritrae non solo la ricca borghesia, ma fra il pubblico accoglie
anche gli artisti veri, i personaggi di bozzetti e disegni del giovanile soggiorno parigino.
Pinacoteca di Brera
via Brera, 28 – Milano
(accesso disabili da via Fiori Oscuri, 2)
Orari
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica 8.30-19.15
sabato 8.30-23.00
(chiusura biglietteria 18.40 o 22.40)
chiuso lunedì
Biglietti
Intero € 10.00
Ridotto € 7.00
Abbonamento 2015 € 25.00 (ingresso a Pinacoteca e mostre fino al 10 gennaio 2016)
Gratuito: ogni prima domenica del mese
Prenotazioni
Per gruppi, scuole e singoli
tel. 02 92800361
www.pinacotecabrera.net
Attività didattica
Servizi educativi della Pinacoteca di Brera
tel. 02 72263.219/262
www.brera.beniculturali.it/Servizi educativi
Ufficio Mostre ed Eventi
tel. 02 72263.259 - 266
[email protected]
Ufficio Comunicazione
tel. 02 72263.259 - 266
[email protected]
www.brera.beniculturali.it