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21/12/13
ISTITUTO COMPRENSIVO “F. LIPPI”
SCUOLA PRIMARIA
Progetto “Laboratorio dei saperi scientifici”
Alla scoperta degli ovipari
Docenti: Bruno Antonia
Gennino Tiziana
Classe 4 D
4 C
Il contesto
L’attività verrà sperimentata in due classi quarte
della scuola primaria. Le classi presentano una
composizione molto eterogenea, con un’alta
percentuale di bambini stranieri, alcuni dei quali non
parlanti bene la lingua italiana. Sono presenti due
bambini portatori di handicap .
Finalità generali
Conoscenze riprese dal Pof d’istituto
• Osservare la realtà naturale e artificiale per
riconoscerne caratteristiche,
trasformazioni e rapporti causali.
• Risolvere un problema servendosi del metodo e
dei linguaggio scientifico; utilizzare semplici
strumenti tecnologici e informatici
Obiettivi
• Imparare ad osservare fenomenologie reali e
sperimentali.
• Riflettere sulle esperienze mediate dai linguaggi.
• Discutere e confrontarsi con gli altri per affinare
la concettualizzazione.
• Approdare a sintesi condivise chiaramente
documentabili.
• Osservare, definire e descrivere la
riproduzione la riproduzione degli ovipari.
• Impostare relazioni spazio – temporali
nell’osservazione del comportamento
riproduttivo degli ovipari.
Destinatari: bambini della
scuola primaria
• Età: 9 anni
• Classe 4 C -4 D
• N° alunni coinvolti: 22 e 1H-22 e 1H . Totale
alunni 46
Per gli alunni stranieri con grosse difficoltà
linguistiche, alunni disabili, alunni con DSA sono
previste opportune semplificazioni delle attività,
focalizzando maggiormente il lavoro sulla parte
pratica.
Attività finalizzate al raggiungimento
degli obiettivi
• Coinvolgimento degli alunni nella realizzazione
delle esperienze concrete operative.
• Descrizione scritta individuale .
• Discussione e confronto tra il gruppo classe.
• Sintesi collettiva condivisa da tutti.
Metodologia
L’attività alternerà fasi di lavoro in grande gruppo
(lettura di ricerche inerenti al compito assegnato,
discussioni guidate, realizzazione di cartelloni) ad altre
di lavoro in piccolo gruppo, dove gli alunni dovranno
trovare strategie di lavoro comuni.
Il percorso sarà articolato nei seguenti interventi:
•Indagine per scoprire cosa i bambini sanno
sull’argomento(questionario individuale).
•Raccolta dati (tabellone).
•Analisi delle conoscenze e formulazione domande(tabellone).
•Raccolta delle domande e progetto di ricerca (discussione
collettiva).
•Ricerca bibliografica e multimediale (attività individuale).
•Individuazione di indicatori morfologici e di comportamento
(tabella individuale su singoli animali)
•Confronto di indicatori per trovare similitudine e differenze
(tabella individuale)
•Individuazione di relazioni biologiche
Tempi:
Svolgimento : aprile - maggio
Valutazione
Verranno valutate le strategie e le tabelle
prodotte dagli alunni. Verranno inoltre valutati il
grado di partecipazione nelle discussioni in grande
gruppo e le proposte risolutive fatte dagli alunni.
Descrizione esperienza
Descrivere dal punto di vista operativo l’esperienza svolta in classe
(il contesto della classe, gli eventuali adattamenti necessari, i
tempi di realizzazione, …) e la metodologia usata (schede di
lavoro, lavoro di gruppo, discussione collettiva, software
utilizzato).
1°Incontro
L’attività è stata sperimentata in due classi quarte di scuola
primaria. Le classi presentano una composizione eterogenea, con
una presenza di alunni stranieri, alcuni parlanti bene la lingua
italiana, e sono presenti due bambini diversamente abili.
Le classi sono state divise in tre gruppi eterogenei, ognuno conta
otto alunni.
L’attività ha avuto inizio con una discussione collettiva
sugli animali, specificamente sulla struttura ossea di
essi, sulle abitudini alimentari per poi soffermarci sugli
argomenti concernenti la riproduzione
-corteggiamento - accoppiamento.
Dopo aver discusso sull’argomento è stato
somministrato agli alunni un questionario per scoprire
le conoscenze individuale di ogni alunno.
Le domande sono state le seguenti:
1. Tutti gli animali si riproducono (fanno i
cuccioli)
1. Tutti gli animali si riproducono allo stesso
modo?
1. Indica alcuni animali e spiega come si
riproducono.
.
Una volta che gli alunni hanno riempito il
questionario a livello individuale, è stato chiesto
loro di leggere la risposte ai compagni.
Insieme si è verbalizzato oralmente le risposte. Dopo
la discussione collettiva si prodotto un cartellone
murale dai dati emersi. Ogni alunno ha copiato sul
proprio quadernino ciò che si è scritto sul cartellone.
Dopo aver realizzato il cartellone murale relativo alla
riproduzione degli animale, nello specifico, si è
suddiviso su due colonne gli animali che si
riproducono con le uova e gli animali che si
riproducono senza uova.
Il seguente elenco, come detto, è stato scritto sul
quaderno, da esso sono stati estrapolati alcuni
animali, che abbiamo analizzato nelle loro
caratteristiche fisiche e soprattutto nel periodo
precedente e successivo all’accoppiamento.
I bambini hanno consultato libri, ricercato in
Internet, osservato immagini degli animali scelti,
per poi procedere nello studio approfondito degli
argomenti scelti da studiare.
Questo è il cartellone
murale realizzato dai
bambini e poi copiato sul
quaderno
2°Incontro
Il primo animale che abbiamo analizzato è stato il
canarino. Abbiamo letto la scheda relativa ad esso.
Si è proceduto alla somministrazione di un
questionario che aveva come quesiti
argomentazioni riguardanti le uova del canarino e la
cura delle stesse. Ogni bambino ha risposto
individualmente alle domande, poi è seguita una
discussione collettiva.
Testo sul canarino
Questo è il testo ricercato,
letto e analizzato da ogni
alunno.
Alla discussione collettiva è seguita
una attività di gruppo ,ognuno ha
elaborato una scheda riepilogativa,
dove si sono riportate le conoscenze
significative venute fuori dalla letture
delle risposte individuali durante la
discussione. Abbiamo scritto alla
lavagna tutto ciò che emerso dalla
nostra ricerca sulle abitudini
riproduttive del canarino, il suo modo
di corteggiare, su come depone la
uova, quante ne depone, se le cova,
non le cova, se le cura o non le cura e
tante altre curiosità.
I bambini sono stati straordinari. Sembravano dei “fiumi in
piena”, tanta era la voglia di intervenire nella discussione e
nella costruzione della nostra scheda collettiva. Sono stati
molto attenti e hanno saputo cogliere anche le più piccole
curiosità, concernenti la vita di questo piccolo essere umano.
3°Incontro
Nel terzo incontro, abbiamo riletto ed elaborato i dati emersi
alla lavagna, creando questa grande griglia riassuntiva dove
tutti sono intervenuti per riempirla di contenuti appresi
durante l’analisi e lo studio di questo simpatico uccello. I
bambini si sono divertiti tantissimo. Il nome che abbiamo
dato alla nostra griglia è stato….
Insieme abbiamo deciso che…… il canarino
Il lavoro realizzato
insieme alla lavagna si è
rivelato molto
costruttivo, in quanto i
bambini
padroneggiavano
individualmente tutti i
contenuti, anche i meno
pronti, sono intervenuti
sicuri e si sono mostrati
orgogliosi di quello che
avevano imparato.
All’attività ha preso parte anche la bambina diversamente
abile; grazie alla metodologia laboratoriale, è stato
possibile inserire anche lei in un gruppo di lavoro. Il
lavorare in gruppo, metodologia ripresa anche
nell’apprendimento cooperativo, permette l’interazione
tra i pari. Il lavoro, non è vincolante al singolo bambino e
non mette tensione, permette ai bambini di lavorare in
piena libertà, senza costrizioni, senza vincoli, ognuno,
all’interno del gruppo è importante e portatore del
proprio sapere. Quindi lei ha contribuito al lavoro di
gruppo con piccole domande/risposte, svolte con l’ aiuto
dell’insegnante di sostegno e con i disegni. Era felicissima,
perché più volte aveva espresso la volontà di fare “i loro
compiti”.
Questo è il
disegno
realizzato dalla
bambina
diversamente
abile
Ultimato il lavoro, i bambini mi han chiesto quale
sarebbe stato il prossimo oviparo da studiare. Ho
proposto ad ogni gruppo di ricercare tra quelli scritti
precedentemente quale poteva essere per loro il più
interessante. Devo dire che ogni gruppo non si è
limitato a scegliere animali banali, ma quelli più
particolari. Il primo gruppo ha scelto “l’ornitorinco; il
secondo gruppo ha scelto “il pinguino” e il terzo
gruppo “il drago di komodo”.
Ecco i tre testi selezionati, dopo aver consultato i vari
materiali portati a scuola dai bambini.
• Testo sulla riproduzione del Drago di komodo
• Testo sulla riproduzione dell’ornitorinco
• Testo sulla riproduzione del pinguino
Il drago di Komodo
Tra i draghi di Komodo l'accoppiamento avviene tra
maggio e agosto e la deposizione delle uova in
settembre[11]. Durante questo periodo, i maschi
combattono per le femmine e il territorio aggrappandosi
l'uno all'altro stando eretti sulle zampe posteriori e
cercando di abbattere a terra l'avversario. Prima di
combattere i maschi possono vomitare o defecare[19].
Dopo la lotta i vincitori annusano le femmine con la lingua
per ottenere informazioni sulla loro recettività[8]. Le
femmine, però, si mostrano antagoniste e nelle prime fasi
del corteggiamento cercano di resistere ai maschi con gli
artigli e con i denti. Tuttavia, alla fine il maschio riesce a
immobilizzare la femmina durante il coito per evitare di
essere ferito.
Talvolta i maschi, durante il corteggiamento, strofinano
il loro mento sulle femmine, grattano loro la schiena o le
leccano[38]. La copula avviene quando il maschio
inserisce uno dei suoi emipeni nella cloaca della
femmina[17]. I draghi di Komodo possono essere
monogami e talvolta costituiscono «coppie fisse»,
abitudine piuttosto rara tra le lucertole[19].
La femmina depone le sue uova in gallerie costruite
lungo i fianchi di una collina o in cupole di
decomposizione abbandonate di megapodio piedi
arancio (un uccello galliforme), con una predilezione per
questi ultimi[39]. Ogni covata è composta in media da
20 uova che necessitano di 7-8 mesi di incubazione[19].
La schiusa è un processo davvero spossante per i piccoli,
che devono rompere il guscio con un dente dell'uovo
che cadrà di lì a poco. Dopo essere usciti dall'uovo
spesso rimangono nel guscio per qualche ora prima di
iniziare a scavare il condotto che li conduce fuori dal
nido. A questa età sono quasi del tutto privi di difese e
molti vengono divorati dai predatori.
La stagione degli amori per il Drago di Komodo va da maggio ad agosto, mentre, la
deposizione delle uova avviene nel mese di settembre. Solitamente le femmine
depongono una ventina di uova in buche abbandonate di altri animali o in cavità
scavate appositamente. L’incubazione dura sette mesi e le uova si schiudono ad
Aprile. I piccoli rompono il guscio con il dente dell’uovo e dopo essere usciti, vi
rimangono ancora per qualche ora. Una volta pronti, poi, iniziano a scavare il
cunicolo che li porterà fuori dal nido. I piccoli fino a tre anni vivono praticamente
sempre sugli alberi poiché sono molto vulnerabili e potrebbero essere divorati da
predatori dagli stessi draghi adulti. Raggiungono la maturità intorno agli otto anni.
Nel periodo dell’accoppiamento i maschi combattono tra di loro per conquistare la
femmina. Durante il corteggiamento i maschi accarezzano con il mento la
femmina, la leccano e le grattano la schiena. Si tratta di una specie monogama e
spesso si accoppiano sempre con la stessa femmina.
L’ornitorinco
La riproduzione non inizia fino a quando gli
esemplari non hanno almeno due anni. Fino a
questa età i maschi non producono sperma e le
femmine non sempre si riproducono ogni
stagione. Per l'accoppiamento serve che gli
organi riproduttivi femminili e i testicoli maschili
si ingrandiscano e questo avviene appunto
durante la stagione degli amori, tra Luglio e
Agosto. Durante questo periodo il corpo della
femmina si adatta per la produzione del latte
che viene dato ai cuccioli attraverso due
strutture simili a capezzoli situate sull'addome e
circondate da pelo. I piccoli premono su queste
zone provocando la fuoriuscita del latte che cola
attraverso i peli.
Il corteggiamento inizia in acqua, dove il
maschio e la femmina, che di solito prende
l'iniziativa, nuotano molto vicini. Il maschio
dimostra la volontà di accoppiarsi prendendo
la coda della femmina con il becco, dopo di
che sale sul dorso della femmina e attorciglia
la propria coda attorno all'addome della
femmina. In questa posizione avviene la
copulazione. Ricordo che gli ornitorinchi
hanno un solo orifizio, quindi il pene del
maschio penetra nella cloaca femminile.
Il periodo di gestazione dovrebbe essere di circa 2-3 settimane e le uova sono di
solito 2 e di dimensione di 17 mm x 14.5 mm. Una volta deposte le uova
vengono incubate dalla madre in una camera che si trova in fondo al nido che è
larga circa 30 cm. e coperta da materiale vegetale. La cova dura 10 - 12 giorni ed
il piccolo platypus che nasce e lungo circo 18 mm. Il giovane rimane nella tana
nutrendosi di latte materno per 3 o 4 mesi. Quando esce ha raggiunto l 80%
delle dimensioni di un adulto e il 60% del peso e continua a prendere il latte
dalla madre fino a che non è in grado di provvedere al proprio cibo.
Il pinguino
Uovo di pinguino imperatore.
Tra marzo e aprile i pinguini imperatore si riuniscono in vaste colonie, nel corso
della stagione riproduttiva sono monogami, benché gli individui formino una
coppia con un individuo diverso ogni anno; uno studio ha rilevato che il 14,6%
delle coppie si ricostituiscono l'anno successivo e il 4,9% nuovamente per il terzo
anno]
Le femmine tra maggio e giugno depongono un solo uovo di
grosse dimensioni (460/470 grammi) che dopo poco tempo
viene passato al maschio per la cova mentre la femmina ritorna
ai suoi usuali territori di pesca. L'incubazione avviene nel pieno
dell'inverno antartico quando la temperatura può scendere
anche a -60 °C e con venti che possono raggiungere i 200 km/h.
Il maschio nasconde l'uovo sopra le sue zampe e lo protegge
ricoprendolo con una sorta di tasca ventrale.
Durante la cova il maschio digiuna, il suo peso corporeo si
riduce in maniera notevole, l'incubazione dura dai 62 ai 67
giorni. Se il piccolo nasce prima del ritorno della madre il
maschio lo nutre con una sorta di secrezione gastrica
biancastra, al rientro della madre il pinguino maschio torna a
pescare e a nutrirsi, in assenza del padre la madre nutre il
piccolo con pesce rigurgitato, il piccolo viene poi nutrito da
entrambi i genitori fino all'indipendenza, ovvero intorno ai 4
mesi. I giovani pinguini si aggregano in gruppi detti crèche
attendendo l'arrivo dei genitori che portano il cibo.
Alla nascita il pinguino è quasi nudo poi si
ricopre di un piumaggio morbido e grigio tranne
sulla testa dove è nero. Poco dopo le prime
piume sono sostituite da altre di colore simile
ma più spesse e lunghe. I piccoli pinguini sono
riuniti tutti insieme in gruppi dove rimangono
per circa 45 giorni fino a raggiungere un'età di 5
mesi. Raggiungono questa età circa il 66% dei
nati.
Il pinguino imperatore maschio raggiunge la
maturità sessuale dopo 5 anni, la femmina dopo
6 e può vivere fino a circa 20 anni
4°Incontro
5°Incontro
Nel quarto incontro ogni gruppo ha
osservato le immagini relativa
all’animale scelto per lo studio. Dopo
aver osservato, hanno letto tutte le
notizie, poi si è passato alla
produzione scritta individuale
Si è proceduto come con il canarino.
Ogni capogruppo ha esposto
oralmente tutte le notizie relative al
corteggiamento, all’accoppiamento e
alla riproduzione dell’animale scelto.
Nel quinto incontro si è proceduto alla
compilazione delle schede esplicative
relative alla cura della prole e ancora
prima delle uova. I tre animali scelti,
essendo molto particolari sono risultati
ancora più interessanti. I tre gruppi hanno
interagito, dapprima con una trasmissione
notizie, poi successivamente quelle
notizie sono diventate conoscenze,
perché nella realizzazione alla lavagna
delle schede riepilogative, .…..
Insieme abbiamo deciso che…., sono intervenuti tutti.
Schede riepilogative sull’ornitorinco.
Estratti di lavori realizzati
sui quaderni dai bambini
Schede riepilogative sul pinguino
Lavoro realizzato da b.di
versamente abile.
Schede riepilogative sul
drago di komodo
6°Incontro
Nel sesto incontro ho somministrato ai bambini
vari testi, immagini, inerenti alla gallina.
Successivamente, singolarmente, hanno realizzato
da soli una scheda sull’animale, ormai sono
diventati capaci e molto abili ad estrapolare dai
testi a loro disposizione i contenuti essenziali
relativi all’argomento di studio.
Testo sulla gallina
Anche con la gallina si è
proceduto allo stesso modo.
Prima di discutere
collettivamente si è studiata
anche la rana, come detto
nella pagina precedente. I
bambini hanno acquisito una
certa dimestichezza
nell’elaborare le varie
schede, quindi si sta
procedendo più
velocemente.
Lavori a confronto:
bambino normodotato
con bambina diversamente
abile
Letti entrambi i testi, si è proceduto alla realizzazione
della scheda analitica di ogni singolo animale. Dopo la
discussione collettiva si sono elaborate le schede di
sintesi alla lavagna. I bambini hanno copiato, come da
prassi, sul quaderno entrambi le schede. Per casa ho
assegnato una ricerca sul corteggiamento,
l’accoppiamento e la riproduzione della tartaruga
terrestre. Ha questa richiesta un bambino ha detto che
a casa aveva un uovo del suddetto animale e si è offerto
di portarlo a scuola per osservarlo.
Vi lascio immaginare i bambini “un uovo di tartaruga!”
7°Incontro
Nel settimo incontro, ultimate le schede si sintesi
……..Insieme abbiamo deciso che la gallina e la
rana, i bambini hanno potuto osservare da vicino e
toccare con mano, l’uovo della tartaruga terrestre.
Dopo l’osservazione si è passato, all’analisi dei lavori,
delle varie ricerche e dei testi, riguardanti la
tartaruga. Come sempre ogni alunno ha prodotto la
sua scheda ,individualmente sull’animale e si è
discusso collettivamente.
Prima di realizzare la tabella di sintesi alla lavagna, ho
assegnato ai bambini, sempre per casa, la ricerca
sull’ippocampo, sulla farfalla, sulla coccinella in modo
d’avere a disposizione più materiali, di animali diversi,
ossia: uccelli, insetti, anfibi, rettili, in previsione del
momento in cui andremo a riflettere sulle analogie e le
differenze nei comportamenti con le uova e con la
prole.
Schede riepilogative sulla rana
Tutto il percorso si è svolto in tredici incontri.
Ogni incontro ha avuto una durata di due ore, non
vincolanti, al bisogno ho prolungato la lezione.
Il dodicesimo e il tredicesimo incontro sono stati di
riflessione sul comportamento degli animali
analizzati in relazione alle uova e alla prole.
Agli alunni sono state rivolte le seguenti domande:
1.Abbiamo visto che alcuni animali FANNO LE
UOVA, quali differenze possono avere le uova?
2.Quali differenze conosci nel COMPORTAMENTO di
questi animali verso le loro uova ?
Le risposte dei bambini
Ognuno ha messo in evidenza
i caratteri distintivi degli
animali in merito ai due
aspetti richiesti da analizzare
e su cui riflettere.
Si è proceduto alla realizzazione alla lavagna di un tabella
su due colonne, sulla prima abbiamo riportato come
possono essere la uova e sull’altra come si comportano
con esse.
Successivamente ho chiesto ai bambini di riempire due
tabelle riepilogative in modo da avere un quadro sinottico
delle caratteristiche delle uova e del comportamento dei
diversi animali
TABELLA N°1: “LE UOVA POSSONO
ESSERE”….
TABELLA N°2 “Gli animali
si comportano….”
Dopo aver riempito le tabelle ho sottoposto ai
bambini alcune domande volte ad analizzare le
tabelle e far evincere da esse una sintesi di tutto il
percorso fatto. I bambini hanno dovuto formare degli
insiemi tenendo conto delle seguenti indicazioni:
•Animali che fanno Tante Uova
•Animali che fanno Poche Uova
•Animali che Covano le Uova
•Animali che Non Covano le Uova
•Animali che Curano i Piccoli
•Animali che Non Curano i Piccoli
Dopo questo lavoro
di sintesi individuale,
ho rivolto la
seguente domanda.
Osserva i
raggruppamenti.
COSA NOTI?
Lavoro di sintesi
dai
svolto individualmente
bambini
Nel tredicesimo e ultimo incontro si è proceduto alla
verifica del lavoro svolto e di tutto il percorso attraverso
varie attività:
1.Un questionario vero/falso volto a rilevare gli
apprendimenti
2.Lettura analisi di un testo sulla “Chiocciola”, in cui si
devono sottolineare le informazioni relative a come sono le
uova, come si comporta con le uova e con i piccoli, per
verificare la capacità di riflessione e di analisi su un testo
compositivo.
3.Realizzazione delle scheda di osservazione per verificare
la capacità di organizzare e classificare le informazioni.
Conclusioni
Dopo aver ultimato il lavoro di questo progetto, ne ho
potuto constatare l’effettiva validità. Esso ha avuto
notevoli aspetti positivi.
•Gli alunni hanno imparato divertendosi, hanno
mostrato interesse e entusiasmo, nello studio delle
scienze. Abbiamo potuto constatare la passione
crescente e il non annoiarsi, ma attenzione,
coinvolgimento in tutto il percorso a loro proposto.
• Ha permesso di sviluppare maggiore condivisione,
capacità di lavorare in gruppo di discutere in modo
costruttivo, confrontando non solo le informazioni
che avevano a disposizione, ma anche idee,
conoscenze pregresse.
• Ha permesso l’integrazione e l’inclusione e dei
bambini diversamente abili e degli alunni stranieri.
• Ha permesso di maturare una maggiore autonomia,
senza ricorrere sempre all’aiuto dell’insegnante.
• Ha sviluppato la capacità di ricercare informazioni, di
porsi domande, di analizzare e di estrapolare i
contenuti essenziali, di sintetizzare.
• Ha permesso loro di imparare ad esporre con più
sicurezza, senza paura di sbagliare: al contrario ,tutti
alzavano la mano per intervenire nei momenti della
discussione collettiva.
Le conoscenze sono state acquisite in maniera stabile, infatti
a fine percorso ,tutti ricordavano le notizie apprese relative al
primo oviparo studiato, quindi i contenuti appresi non sono
stati dimenticati.
Le difficoltà incontrate non sono state di tipo didattico ma
tipo organizzativo. Il poco tempo a disposizione: e per
reperire il materiale, e per la realizzazione di tale progetto, in
quanto, le parti di esso riguardanti l’osservazione e il lavoro
individuale richiedono tempi più lunghi di quelli che si aveva a
disposizione, per questo motivo, abbiamo dovuto fare una
scelta nell’analisi degli animali. Se avessimo avuto più tempo,
il lavoro sarebbe stato più articolato e avremmo potuto
analizzare più animali.
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