Lo Schiaccianoci (meglio noto come schiaccʼ i ballʼ ) Lo Schiaccianoci (Ščelkunčik), è un balletto con musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij (op. 71). Il balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij. La storia deriva dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1816). La musica • Ouverture Atto I Scena prima • • • • 1 L'ornamento, la decorazione e l'illuminazione dell'Albero di Natale 2 La marcia 3 Il Galop dei bambini - Arrivo degli ospiti 4 Arrivo di Drosselmeyer - Danza delle Bambole Meccaniche - Consegna dello Schiaccianoci a Clara • 5 Lo Schiaccianoci - Danza del nonno • 6 La partenza degli ospiti - La Notte • 7 La Battaglia Scena seconda • 8 Una foresta di abeti in inverno • 9 Valzer dei fiocchi di neve Atto II Scena prima • • • 10 Il Castello Magico sulla Montagna dei Dolciumi 11 Arrivo di Clara e dello Schiaccianoci 12 Divertissement: • La Cioccolata - Danza spagnola • Il Caffè - Danza araba • Il Tè - Danza cinese • Trepak - Danza russa • Danza dei flauti • Mamma Cicogna e i pulcinella • 13 Valzer dei fiori Scena seconda • 14 Pas de deux: • Il Principe e la Fata Confetto - Entrata • Il Principe e la Fata Confetto - Variazione 1: Tarantella • Il Principe e la Fata Confetto - Variazione 2: Danza della Fata Confetto • Il Principe e la Fata Confetto - Coda • 15 Valzer finale e Apoteosi Movimenti della suite (op.71a) • I. Ouverture • II. Danze • A. Marcia • B. Danza della Fata Confetto • C Danza russa • D Danza araba • E. Danza cinese • F. Danza degli zufoli • III. Valzer dei fiori Il balletto è una tra le più popolari composizioni della tradizione russa. Le musiche appartengono infatti alla tradizione romantica e contengono alcuni tra i più memorabili brani d'essa: molte sono le melodie utilizzate dalla televisione e dai film. Il Trepak, o Danza russa, è una delle parti più riconoscibili del balletto, insieme al famoso Valzer dei fiori, come pure la Danza della Fata Confetto. Il balletto contiene in modo sorprendente armonie e colori orchestrali del tutto moderni, nonché una strabiliante ricchezza di melodie: ciò nonostante, l'ammirazione del compositore per il Rococò e la musica del XVIII secolo si possono notare in vari passaggi, come l'Ouverture, l'Entrée des parents e il Tempo di Grossvater, tutti nel primo atto. Il soggetto Il libretto è tratto da un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ma non nella sua forma originale, perché sembrerebbe troppo cruenta. Il racconto ripreso dal libretto dunque si basa su una revisione meno cruenta di Alexandre Dumas. Qui verrà analizzata la versione originale del balletto, quella di Marius Petipa. Atto I Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all'inizio incuta paura ai bambini. Alla sua prediletta, Clara (in russo Mascha), regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli... e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; Lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L'Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve. Atto II I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori. Dopo, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un Pas de deux, dove nella Variazione II si può riconoscere in maniera eclatante il suono della celesta. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce: una volta risvegliata, mentre si fa giorno, Clara ripensa al proprio magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci. Storia del balletto Pëtr Il'ič Čajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892. La prima rappresentazione, ebbe luogo il 18 dicembre 1892 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Russia. Fu condotta interamente dal compositore italiano Riccardo Drigo e coreografata dal ballerino russo Lev Ivanov: questa esecuzione tuttavia non riscosse successo. Tra gli interpreti di questa prima esecuzione spiccano l'italiana Antonietta Dell'Era, nel ruolo della Fata Confetto. La suite, estremamente popolare in sede concertistica, fu realizzata nell'agosto 1892 dal musicista stesso. La diresse personalmente a San Pietroburgo il 7 marzo 1892 (ovvero il 19, data occidentale), con un esito trionfale (vi furono bis). La "Suite" (op.71a) dura una ventina di minuti, utilizzando lo stesso organico dell'opera ballettistica. Del tutto inesatta è l'informazione per cui il compositore avrebbe scritto una seconda "Suite". Esiste invece la consuetudine, in sede discografica soprattutto, di alterare con integrazioni attinte dal balletto completo, la struttura della "Suite" così come pensato da Čajkovskj. Una novità in quest'opera è la presenza di uno strumento che fu visto dal compositore a Parigi: la celesta. Čajkovskij lo volle assolutamente inserire nell'organico strumentale e lo aggiunse in alcuni passaggi del secondo atto: Scene iniziali, Passo a due (Danza della Fata Confetto) e Apoteosi con associazione al personaggio della Fata. Lo Schiaccianoci moderno Lo Schiaccianoci è stato ripreso più volte dal cinema, dal teatro e anche dallo sport, soprattutto le sue musiche e la sua trama. Un esempio cinematografico è il film Fantasia della Disney, in cui fate, funghi, pesci, fiori, cardi e orchidee danzano al ritmo delle note della suite dello Schiaccianoci. Ad ogni modo, la partitura musicale di Čajkovskij è stata riproposta fedelmente. Questo non è accaduto però in molte rappresentazioni allestite di recente. Il balletto originale infatti dura solamente novanta minuti, quindi è più breve rispetto al Lago dei cigni o a La bella addormentata. In queste rappresentazioni i compositori omettono brani, li riordinano o addirittura aggiungono brani tratti da altre opere. Nel 1983 infatti, ne Lo Schiaccianoci: fantasia su ghiaccio, un adattamento televisivo per uno spettacolo di pattinaggio su ghiaccio, le musiche originali sono state riordinate secondo un'altra scaletta e sono state aggiunte poi musiche di un altro compositore russo, Mikhail Ippolitov-Ivanov. L'attuale popolarità de Lo Schiaccianoci è in parte dovuta a Willam Christensen, fondatore della compagnia San Francisco Ballet, che importò il lavoro negli Stati Uniti nel 1944. Il successo del balletto e la coreografia di George Balanchine per la sua prima rappresentazione nel 1954 creò una vera e propria tradizione invernale nelle rappresentazioni dell'opera negli Stati Uniti. Un film ungherese-britannico in lingua inglese del 2010, è stato firmato dal regista russo Andrej Sergeevič Michalkov-Končalovskij, intitolato Lo Schiaccianoci in 3D (tit. orig. The Nutcracker in 3D). Si tratta di un "fantasy" che utilizza sia la musica del balletto, sia altre composizioni di Čajkovskij (come la Quinta Sinfonia), per gli arrangiamenti di Eduard Artemiev e Tim Rice (canzoni).Il film ha ricevuto grandi critiche negative all'estero [5] ed addirittura un Premio per peggior uso del 3D nella 31ma edizione 2010 del Razzie Awards 2010, svoltasi il 26 febbraio 2011, che ad Hollywood premia i peggiori film dell'anno. In Italia è uscito il 2 dicembre 2011.