ISTRUTTORI: dott.ssa Fiammetta.Altadonna dott. Salvo Anastasi dott.ssa Rita Leocata dott. Bruno Longo RESPONSABILE SCIENTIFICO: dott.ssa Rita Leocata COORDINATORE CORSI PBLSD:dott. Ignazio Bellanuova sEGRETERIA ORGANIZZATIVA: dott.ssa Gabriella Buffardeci DISPENSA PER PERSONALE SANITARIO PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT OBIETTIVO GENERALE : L'unico modo per ridurre il numero delle vittime di arresti cardiaci è ridurre i tempi del primo soccorso e semplificare le modalità d'intervento. Ad ottobre 2010, l’European Resuscitation Council (ERC) e l’American Heart Association (AHA) hanno pubblicato, rispettivamente, su Resuscitation (81: 1219) e su Circulation (122 -suppl 3: S640), le proprie nuove Linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP) Molti studi negli ultimi cinque anni hanno dimostrato infatti che la rianimazione cardiorespiratoria, cioè il massaggio cardiaco esterno seguito dalle ventilazioni di soccorso, effettuata da chiunque sia testimone di un arresto cardiaco, incrementa la percentuale di sopravvivenza di due o tre volte. Adottare questa procedura consentirebbe in ambito sia extraospedaliero che ospedaliero nelle aree di emergenza-urgenza di migliorare le percentuali di sopravvivenza in soggetti che sono vittime di un arresto cardiaco. L’ insufficienza respiratoria rappresenta il 60% degli arresti cardiaci in età pediatrica; può derivare da una malattia respiratoria delle alte o delle basse vie aeree (ad esempio croup, bronchiolite, polmonite, asma, inalazione di corpo estraneo), da depressione respiratoria per intossicazione da farmaci, da convulsione prolungata , da malattia neuromuscolare. Altre cause importanti sono lo shock settico, lo shock ipovolemico da disidratazione (diarrea e vomito prolungati) oppure da sanguinamento. L’ arresto cardiaco primitivo è raro nel bambino( 10% circa). Questo corso impone l’ obiettivo di adeguare alle nuove linee guida la conoscenza e la pratica di tutto il personale medico ed infermieristico che svolge la propria attività all’interno delle U.O. dei dipartimenti di Emergenza-Urgenza di questa Azienda. Si definisce neonato da 0 a 12 mesi, bambino da 12 mesi alla pubertà. Il PBLS-D ha come scopo principale la prevenzione del danno anossico cerebrale e cardiaco in un paziente pediatrico che presenta compromissione di una o più funzioni vitali: perdita di coscienza, arresto del respiro e arresto cardiocircolatorio. La gravità del danno anossico cerebrale e cardiaco è correlata alla durata dell’ arresto e alla tempestività ed efficacia degli interventi rianimatori effettuati. Il miglior approccio al bambino compromesso è sintetizzato dalla catena della sopravvivenza, i cui quattro anelli sono: prevenzione degli incidenti, RCP precoce, allarme tempestivo e supporto vitale avanzato. Questi anelli sono strettamente collegati tra loro e la riuscita del nostro intervento dipende proprio dalla loro corretta e tempestiva esecuzione. La sequenza del PBLS-D comprende una fase di VALUTAZIONE PRELIMINARE, nella quale si valuta la sicurezza ambientale, lo stato di coscienza con stimolo verbale e doloroso, evitando di scuotere la vittima in caso di traumatismi, se la vittima è cosciente lasciare mantenere la posizione che preferisce, se incosciente richiedere aiuto, posizionare il paziente su una superficie rigida, allineare e scoprire il torace. Alla fase preliminare seguono: - la FASE C ( circulation) valutazione del polso: brachiale nel neonato e carotideo nel bambino, e dei segni vitali: cioè movimenti, tosse, respiro. In caso di assenza di segni vitali e di polso, o di fc > 60 b/m, si inizia immediatamente la RCP a un soccorritore o a due soccorritori. Il massaggio cardiaco per essere valido deve seguire alcuni requisiti: - profondita’ almeno1/3 del diametro antero-posteriore del torace - rapporto c/v 1 soccoritore 30:2 2 soccorritori 15:2 - frequenza: 100 compressioni/min 30 compressioni in 18 sec 15 compressioni in 9 sec Il polso viene rivalutato solo dopo i primi due minuti di RCP, cioè dopo 5 cicli di 30:2, oppure dopo 10 cicli di 15:2 oppure automaticamente dal DAE che ogni due minuti automaticamente rivaluta il ritmo. Se il polso è presente, sostenere solo l’attività respiratoria con ventilazione artificiale 12-24 insufflazioni/m e rivalutazione del polso dopo 2 minuti Il massaggio cardiaco nel lattante viene effettuato con la tecnica a due dita, oppure, se vi sono due soccorritori a due mani, nel bambino a una o a due mani. Sede del massaggio è il centro del petto, cioè la metà inferiore dello sterno. Secondo le nuove linee guida, molta enfasi viene riservata alla qualità delle compressioni e alla loro frequenza. Se le compressioni non sono valide, si determina scarsa ossigenazione del sangue e scarso volume circolante. - la FASE A ( airway) ripristino della pervietà delle vie aeree : posizione neutra nel lattante e lieve estensione del capo nel bambino fino all’ arrivo del 118. - la FASE B (breating) ventilazione artificiale con o senza mezzi aggiuntivi, quali maschera e pallone Ambu con o senza reservoir. 12-24 insufflazioni/m e rivalutazione del polso dopo 2 minuti. Una inadeguata ventilazione determina scarsa ossigenazione del sangue. - FASE D (defibrillation), applicazione terapeutica di corrente elettrica ad alta intensita’ allo scopo di depolarizzare completamente il miocardio e permettere la ripresa di un ritmo cardiaco spontaneo organizzato. L’ utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE) è ormai esteso non solo al bambino, ma anche al lattante. DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO In età pediatrica l’ inalazione di un corpo estraneo è un evento frequente, con massima incidenza in bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni di vita. Un corpo estraneo può provocare un’ostruzione parziale o completa delle vie aeree. Se l’ ostruzione è parziale il passaggio di aria è sufficiente e il bambino/lattante presenta accessi di tosse ed è in grado di piangere e parlare. L’ ostruzione completa delle vie aeree si present invece in modo drammatico e costituisce un’ emergenza: Il bambino/lattante è in apnea, non è in grado di tossire, né di emettere suoni. Se l’ostruzione non viene tempestivamente risolta compare cianosi, ingravescente, sintomi di asfissia, perdita di coscienza e successivamente arresto cardiaco. La gestione di un lattante/bambino con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo si differenzia a seconda del grado di ostruzione. OSTRUZIONE PARZIALE: è sconsigliata qualunque manovra di disostruzione, perché potenzialmente in grado di trasformare l’ostruzione da parziale a completa. Il piccolo va tranquillizzato, mantenuto nella posizione che preferisce, deve essere incoraggiato a tossire e deve essere condotto al più vicino PSP. OSTRUZIONE COMPLETA:deve essere trattata tempestivamente con manovre di disostruzione. Le manovre vanno eseguite solo in caso di ostruzione completa e fino a quando il bambino o lattante rimane cosciente. - MANOVRE DI DISOSTRUZIONE IN PAZIENTE COSCIENTE: Lattante- 5 pacche dorsali ( interscapolari a fuga esterna) alternate a 5 compressioni toraciche. Bambino – compressioni addominali ( manovra di Heimlich – posizionarsi alle spalle del bambino, posizionare le proprie braccia al di sotto di quelle del bambino, con il pollice e l'indice di una mano formare una C che collega il il margine inferiore dello sterno all'ombelico e porre il pugno dell'altra mano all'interno della C e comprimere dal basso all'alto e dall'esterno verso l'interno). SE DURANTE LE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE, IL BAMBINO/LATTANTE DOVESSE DIVENTARE INCOSCIENTE BISOGNA ALLERTARE IL 118 E POSIZIONARE IL PAZIENTE SU UN PIANO RIGIDO, INIZIARE LA RCP SENZA ALCUNA VALUTAZIONE.