Feuerbach La vita, il pensiero filosofico e le opere di Feuerbach Copyright ABCtribe.com 1 Vita 2 Pensiero 2.1 Una critica radicale 2.2 La riduzione della teologia ad antropologia: Copyright ABCtribe.com da dio all’uomo 2.2.1 La teologia e l’antropologia 2.3 La critica alla religione: Dio come proiezione dell'uomo 2.3.1 L'alienazione e l'ateismo 2.4 La critica ad Hegel 2.5 La nuova filosofia, o «filosofia dell'avvenire» 2.6 L'importanza storica di Feuerbach 2.7 Rilievi critici 3 Opere I greci erano materialisti, gli ebrei egoisti in L’Essenza del 3.1 La critica della filosofia cristianesimo hegeliana 3.2 L’Essenza del Cristianesimo e Soggettività Cristianesimo in L’Essenza del 3.2.1 La riduzione di cristianesimo Feuerbach della religione all'antropologia Critica al meccanicismo in 3.3 Tesi provvisorie per la L’Essenza della religione riforma della filosofia 3.4 La filosofia Dio e la natura in L’Essenza dell’avvenire della religione 3.5 L’Essenza della religione Passato, Presente e Futuro in 3.5.1 Le tappe L’essenza della religione fondamentali 3.5.1.1 L’analisi della Se la religione sia un causalità: perché l’uomo è fenomeno naturale in ciò che è L’essenza della religione 3.5.1.2 L’essenza divina della natura Dio è la ragione in L’Essenza 3.5.1.3 L’uomo erra del Cristianesimo attribuendo a Dio la potenza della natura Il fondamento della realtà è la 3.5.1.4 Il senso della sensibilità in Princìpi della creazione è immanente al filosofia dell’avvenire mondo 3.5.1.5 Non è Dio che La critica della religione è un crea la natura, ma la grande successo per la natura che spinge l’uomo a filosofia in Princìpi della creare Dio filosofia dell’avvenire 3.5.1.6 Una teogonia della religione: i La nuove filosofia come presupposti della religione religione in Princìpi della Copyright ABCtribe.com secondo Feuerbach 3.5.1.7 Il fondamento della preghiera è vicino a quello della civiltà e si evolve parallelamente ad esso 3.5.1.8 La religiosità orientale è differente da quella occidentale 3.5.1.9 Critica di antropocentrismo, creazionismo, monoteismo, razionalismo e teleologia 3.5.1.10 La Provvidenza, i miracoli e Dio stesso sono riducibili all’antropologia 3.6 Spiritualismo e Materialismo: il libero arbitrio in Feuerbach filosofia dell’avvenire Sulla figura di Cristo in L’Essenza del cristianesimo Sulla filosofia hegeliana in Princìpi della filosofia dell’avvenire Sulla Provvidenza in L’essenza della religione Sulla trinità in Princìpi della filosofia dell’avvenire Spiritualismo e materialismo 5 Aforismi 4 Brani Antologici L’essenza del Cristianesimo, 1841 L’essenza della religione, 1845 L’essenza della religione 6 Filosofi correlati Cristianesimo e oggettività 6.1 Feuerbach tra Hobbes e in L’Essenza del Schopenauer: due etiche e cristianesimo due antropologie a confronto 6.2 Le Tesi su Feuerbach Sulla figura di Cristo in 6.2.1 Le tesi su Feuerbach: L’Essenza del Marx - Engels Cristianesimo 6.3 Il tema dell'Alienazione Religiosa in Hegel, Feuerbach I miracoli in L’essenza e Marx della religione 6.3.1 Hegel 6.3.2 Feuerbach I miracoli sono necessari 6.3.3 Marx alla religione in L’essenza del cristianesimo Miracoli e testimoni in L’essenza del cristianesimo 1 Vita Ludwig Andreas Feuerbach nacque a Landshut, in Baviera, il 28 luglio del 1804. Di famiglia protestante, numerosa e altolocata, il padre era Paul Johann Anselm Ritter von Feuerbach (1775–1833) giurista autorevole e professore di Diritto a Jena e a Kiel che. Nel 1814 fu nominato presidente della Corte di Appello di Bamberg e nel 1817 di quella di Ansbach. Copyright ABCtribe.com La madre era Eva Wilhelmine Tröster (1774-1852), di nobili origini, imparentata con il duca Ernesto Augusto I di Sassonia-Weimar, era seconda cugina del granduca Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach. Il filosofo ebbe inoltre quattro fratelli e tre sorelle. Dei fratelli Joseph Anselm (1798– 1851) divenne un apprezzato archeologo e sarà padre dell'importante pittore, amante degli ideali classici e dell’Italia, Anselm Feuerbach; Karl (1800–1834) si applicò negli studi matematici con successo, tanto da creare il teorema omonimo; Edward (1803– 1843) studiò giurisprudenza ottenendo la cattedra di Diritto all’università di Erlangen; il fratello minore Friedrich Heinrich (1806– 1880), studente di Indologia e Sanscrito con Friedrich Rückert, Christian Lassen e August Wilhelm Schlegel, divenne un valido filologo. Delle tre sorelle, Leonore ed Elisa condussero una vita anonima, mentre Helene studiò e insegnò musica in Inghilterra e in Francia per poi trasferirsi definitivamente in Italia, dove rimase fino alla morte. Cresciuto in questo ambiente, colto, raffinato, che privilegiava lo studio ma anche l’osservanza religiosa, Ludwig, dopo aver concluso il ginnasio ad Ansbach, fu spinto dal professore di teologia, l'hegeliano Carl Daub, a frequentare la facoltà di teologia di Heidelberg ma Feuerbach capì velocemente che le sue esigenze erano differenti; le sue scelte future contrastarono fortemente con i voleri paterni. Attratto dal successo crescente delle lezioni che Hegel teneva a Berlino, s'iscrisse nel 1824 in quella Università, seguendovi i corsi di logica, di metafisica e di filosofia della religione. Presa così la decisione di frequentare la facoltà di filosofia seguì per un anno i corsi a Berlino, per poi trasferirsi per la necessità di contenere le spese del suo mantenimento, in Baviera, a Erlangen, nella cui Università, nel giugno del 1828, ottenne la laurea, discutendo la tesi, di stretta ortodossia hegeliana, De ratione, una, universale, infinita, nella quale la ragione individuale veniva risolta nella razionalità universale. Poco tempo dopo inviò a Hegel una lettera con allegata una copia della sua dissertazione nella quale espose l’idea che la filosofia dovesse prendere il posto della religione, i cui concetti - compreso quello di Dio - e la cui visione del mondo sembravano essere ormai inadeguati. Dopo la laurea ottenne anche la libera docenza in filosofia e già nel 1829 tenne corsi liberi presso l’Università di Erlangen sulla filosofia di Cartesio e di Spinoza, sulla logica e sulla metafisica, nelle quali egli evidenzia la contrapposizione tra finito e infinito, tra natura e spirito, e dunque alleggerisce la funzione della soluzione dialettica degli opposti, sostanziale nel sistema hegeliano. Tentò nel frattempo, ma senza riuscirvi,di ottenere la nomina a professore straordinario. A un simile fallimento contribuì la pubblicazione, nel 1830, degli anonimi Pensieri sulla morte e l'immortalità (Gedanken über Tod und Unsterblichkeit), che negano l’esistenza dell'immortalità personale e ogni forma di trascendenza religiosa abbracciando il panteismo: individuo, con la morte si dissolve nell'autentica ed eterna realtà dello spirito infinito. Così Feuerbach si scontrò con il clima politico di reazione alle Rivoluzioni del 1830 dei governi Copyright ABCtribe.com tedeschi che scorgevano nelle idee non concordanti con l'ortodossia religiosa un pericoloso attentato all'«ordine» e all'autorità: il libro venne sequestrato e, riconosciuto l'autore, Feuerbach fu costretto a interrompere il suo corso universitario. Nel 1833 pubblicò la Storia della filosofia moderna da Bacone a Spinoza (Geschichte der neuern Philosophie von Bacon von Verulam bis Benedict Spinoza) l' Abelardo ed Eloisa (1834), Esposizione, sviluppo e critica della filosofia di Leibniz (Darstellung, Entwickelung und Kritik der Leibnitzschen Philosophie) nel 1837, in cui riproduceva in parte i materiali delle sue lezioni, e un saggio su Pierre Bayle nel 1838. Dalla fine del 1837 Feuerbach abbandonò Erlangen e ogni prospettiva di carriera universitaria ritirandosi con la moglie benestante Bertha Löw, sposata poco tempo prima, a Bruckberg dove visse grazie a una modesta pensione del governo bavarese e alla rendita della moglie, comproprietaria di una fabbrica di porcellane. Qui, oltre a iniziare studi di botanica, zoologia e geologia, continuò a sviluppare le sue teorie e a mantenere contatti epistolari con l’ambiente progressista germanico. Al 1838 risale infatti l’inizio della sua collaborazione agli Hallische Jahrbücher für deutsche Wissenschaft und Kunst (Annali di Halle per la scienza e l’arte tedesca), l’organo dei giovani della sinistra hegeliana diretta da Arnold Ruge e Theodore Echtermeyer, che propugnava la necessità di introdurre in Germania riforme liberali, liberandola dall’oppressiva alleanza di trono e altare, alla quale la corrente filosofica della destra hegeliana forniva gli strumenti di giustificazione culturale: nel 1839 Feuerbach vi pubblicò Per la Critica della filosofia hegeliana (Zur Kritik der hegelschen Philosophie). Nel 1839 nacque la prima figlia Leonore e nel 1841 la seconda, Mathilde, che vivrà però solo tre anni. Feuerbach pubblicò in quell'anno L'Essenza del cristianesimo (Das Wesen des Christentum), libro che ebbe un clamoroso successo e fece di lui, per alcuni anni, non solo il leader della sinistra hegeliana, ma il punto di riferimento del movimento radicale politico tedesco. A causa della censura, la direzione della rivista dovette però trasferirsi nel 1840 a Dresda, in Sassonia, da dove fu costretta ancora a emigrare nel 1843 in Svizzera, assumendo il nuovo titolo di Deutsche Jahrbücher (Annali tedeschi), e poi a Parigi nel 1844, con la testata di Deutsch-Französische Jahrbücher (Annali franco-tedeschi) e la direzione affidata a Ruge e Marx. Tuttavia Feuerbach smise di collaborare Copyright ABCtribe.com alla rivista fin dal giugno 1843. In questa fase della sua vita, Feuerbach aprì una nuova pagine della sua produzione filosofica, ormai critica nei confronti della filosofia speculativa hegeliana e della sua pretesa assolutezza.In quegli anni Feuerbach, pubblicò le Tesi preliminari sulla riforma della filosofia (Vorläufige Thesen zue Reform der Philosophie, 1842) e i Principi della filosofia dell’avvenire (Grunsätze der Philosophie der Zukunft 1843), dove riprese la sua critica alla filosofia speculativa e a quella hegeliana, intesa come una forma di teologia mascherata da cui occorreva liberarsi rovesciandola e sostenendo la fine della filosofia tradizionale fondata sulla metafisica e la necessità di fondarne una che da quella prescindesse. Solo attraverso il capovolgimento della dell’idealismo doveva delinearsi la nuova filosofia materialistica fondata sulla riabilitazione del sensibile. Tra il 1844 e il 1845 Feuerbach pubblicò tre scritti dedicati a Lutero tra i quali riveste particolare importanza L’Essenza delle religioni (Das Wesen der Religion) nel quale ritornò sulle tesi della sua Essenza del cristianesimo. Nel 1845 compose L’Essenza della religione che pubblicò l’anno successivo sulla rivista “Die Epigonen”. Benché non avesse voluto collaborare ai nuovi “Annali franco – tedeschi” pubblicati da Marx e Ruge a Parigi, all’inizio del 1844 e avesse sempre voluto limitarsi alla ricerca teoretica senza mai scendere sul terreno della prassi, i moti rivoluzionari del 1848-49 lo strapparono temporaneamente al suo isolamento. Dal giugno all’agosto del 1848 visse a Francoforte e proprio in quel periodo, quando la Rivoluzione si espandeva dalla Francia alla Germania, in Austria e in Italia, Feuerbach partecipò al Congresso democratico di Francoforte come osservatore legato alla sinistra democratica. In seguito venne invitato dagli studenti liberali di Heidelberg a dare lezioni pubbliche, con una esortazione ingenuamente retorica ma sincera: «Nobile pensatore, tu che nei tempi dell'asservimento del sapere non tradisti mai né la ragione né la scienza, giacché prendesti sempre come criterio la realtà tu che con fatica e pazienza, tra le urla di scherno dei superbi Farisei, traesti dagli strati profondi della natura l'oro della verità, nobile spirito, è ormai giunta l'ora della tua attività. L'aurora della verità comincia a illuminare con i suoi raggi un mondo di libertà». Dal dicembre del ’48 al marzo del ’49 tenne lezioni nel Municipio della città, avendo l’Università negato la disponibilità dei suoi locali. Appunti e dispense del corso furono raccolte e pubblicate nel 1851 con il titolo di Vorlesungen uber das Wesen des Religion (Lezioni sull’essenza della religione).Questo rappresentò l’VIII volume delle sue opere la cui edizione stava curando egli stesso dal 1846. Rientrato a Bruckberg nel marzo del 1849, riprese la sua normale esistenza di studioso risentedo sempre di più del nuovo clima positivistico. In questo periodo approfondì lo studio della geologia. Nel 1850 scrisse un saggio di presentazione per la Teoria dell’Alimentazione (Lehre der Nahrungsmittel) di Jakob Moleschott, da cui “materialismo volgare”, nondimeno, cercò sempre di distinguersi. Copyright ABCtribe.com Nel 1857 scrisse la sua ultima grande opera, la Teogonia, secondo le fonti dell’antichità classica, ebraica e cristiana (Theogonie nach den Quellen des classischen, hebrauschen und christlichen Altertums), ancora una ripresa della sua concezione della religione, nella quale la religione è vista nascere dal contrasto, presente nell’uomo, tra i bisogni che rivelano la sua limitatezza e i desideri che lo contrassegnano come aperto all’infinito. Nel 1860 la fabbrica di porcellane di Bruckberg dovette chiudere e Feuerbach si trasferì con la famiglia a Rechenberg, presso Norimberga, dove visse in grandi ristrettezze economiche, alle quali cercarono di porre qualche rimedio gli amici e il Partito socialdemocratico dei lavoratori, al quale aveva aderito. In questo periodo si dedicò a ricerche naturalistiche e approfondendo le problematiche morali (Intorno allo spiritualismo e al materialismo, particolarmente rispetto alla libertà del volere, 1866). A tutto ciò si deve aggiungere la relazione con Johanna Kapp, figlia dell’amico filosofo Christian, che provocò un’ulteriore burrasca familiare. Le sue condizioni di salute, nel frattempo, peggiorarono. Dopo un primo attacco di trombosi, nel 1867, dal quale si riprese, ne giunse un secondo nel 1870, che lo ridusse ad una vita semi-vegetativa, poiché lo paralizzò. Morì dopo due anni di sofferenze il 13 settembre 1872 e fu sepolto a Norimberga, avendo avuto grandiosi funerali ai quali parteciparono migliaia di operai. 2 Pensiero Feuerbach si colloca nel solco della filosofia hegeliana, anche se già pone l'accento su elementi che lo allontaneranno da Hegel. Così, nei Pensieri sulla morte e l'immortalità , egli afferma con forza la connessione tra l'individualità e la sensibilità, propria di un corpo legato allo spazio e al tempo, e su questa base giunge a negare "l'immortalità" individuale. Progressivamente egli matura la convinzione che la filosofia abbraccia tutti coloro che si sono impegnati nella lotta per la libertà di pensiero, da Bruno a Spinoza a Fiche, e non ha il suo compimento in Hegel. Nello scritto del 1839, Per la critica della filosofia hegeliana , egli afferma che non è possibile considerare come assoluto un singolo sistema, neppure quello hegeliano, nonostante la sua rigorosa scientificità, universalità e ricchezza, perché questo significherebbe arrestare il tempo e portare gli uomini a rinunciare alla libera ricerca. A questa conclusione Feuerbach perviene partendo dal presupposto hegeliano che ogni filosofia è il proprio tempo espresso in Copyright ABCtribe.com