persone, non malattie - Trentino con i Balcani

PERSONE, NON MALATTIE
“Un malato di mente entra nel manicomio come ‘persona’ per diventare una ‘cosa’. Il malato, prima
di tutto, è una ‘persona’ e come tale deve essere considerata e curata (…) Noi siamo qui per
dimenticare di essere psichiatri e per ricordare di essere persone.”
(Franco Basaglia)
Il 10 ottobre Giornata Mondiale della Salute Mentale, per la prima volta nella città di Kragujevac
sono stati organizzati alcuni eventi pubblici per ribadire a giovani e cittadini che la salute mentale è
un diritto e non un tabù da nascondere ed emarginare.
La Giornata è stata organizzata da ATB in stretta collaborazione con LUNA, la prima associazione
della Serbia Centro Meridionale fondata da utenti e famigliari con lo scopo di promuovere i diritti
umani e civili delle persone con disturbi mentali e spingere affinché venga ripensato il sistema di
cura e presa in carico a favore di un modello territoriale di psichiatria di comunità.
Ci si potrebbe chiedere, ma perché proprio a Kragujevac? Cosa c’è in questa città che
non c’è da altre parti? La risposta tanto semplice quanto incoraggiante: dopo alcuni anni
di incontri e percorsi di formazione e sensibilizzazione sulla psichiatria di comunità che
hanno coinvolto personale medico e socio sanitario, istituzioni pubbliche, difensori
pubblici, utenti e famigliari, proprio a Kragujevac si è accesa una scintilla. L’indomani
dell’approvazione della Legge sulla tutela delle persone con disturbi mentali e del
relativo Decreto attuativo, nel dicembre 2013, proprio a Kragujevac l’amministrazione
locale ha deciso di aprire il primo servizio territoriale dedicato interamente alla salute
mentale, selezionando un team multidisciplinare di giovani interessati a intraprendere
questa sfida, guidati dalla dott.ssa psichiatra Suzana Perovic, nota per il suo impegno a
favore dei diritti delle persone disabili e con disturbi psichiatrici.
In seguito l’accompagnamento dell’Unita Operativa di psichiatria del Distretto Ovest
dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari guidata dal dott. Agostini, ad alcune visite
in Trentino l’equipe è riuscita a trasformare la frustrazione iniziale in luce e in voglia
andare di avanti e migliorare. Oggi l’equipe supportata da ATB e dal Sistema Trentino
chiede all’istituzione locale di aprire un vero e proprio Centro di Salute Mentale per
poter lavorare con le persone affette da disturbi psichici e dare loro una speranza, una
possibilità di riscatto diversamente dall’oblio a cui vanno incontro se indirizzati in
Ospedale Psichiatrico.
A Kragujevac si sta lavorando per aprire un centro territoriale basato sulla psichiatria di
comunità e sono molte le persone che si stanno impegnando affinché questo avvenga,
prima fra tutti Suzana Perović, psichiatra, e il suo staff che hanno sempre creduto che
un’alternativa ai manicomi fosse possibile.
Lunedì mattina, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, si è svolto un
flashmob, durante il quale sono stati distribuiti ai passanti alcuni omaggi: i volantini del progetto, i
certificati di amicizia dell’Associazione LUNA e mele trentine, queste ultime come simbolo di
promozione e valorizzazione della salute.
I passanti, incuriositi, si sono avvicinati numerosi per capire di cosa si parlasse. L’affluenza è stata
molta e la risposta del pubblico positiva; le malattie mentali sono un problema molto comune, ma
che ancora resta molto difficile da trattare. Molte persone interessate al tema si sono volute
informare, alcuni hanno chiesto come aiutare e altri si sono fermati a raccontarci la propria storia.
A questa giornata hanno preso parte l’Assessore al welfare Gordana Damnjanović, i rappresentanti
della Dom Zdravlja di Kragujevac, l’equipe del Consultorio per la Salute Mentale di Kragujevac, il
direttore l’Agenzia della Democrazia Locale di Knjaževac, i soci di LUNA, giornali e televisioni locali
e lo staff di ATB.
Mentre si raccoglievano i volantini e le mele in più, ci si accorge di un gruppo di bambini con le loro
maestre che, infreddoliti, attraversavano la via pedonale…quale occasione migliore per donare delle
mele e per coinvolgere tutta (ma proprio tutta!) la popolazione?!?
La mattinata è continuata con la proiezione, in anteprima, del documentario “Oltre il Manicomio” Un
documentario che racconta la storia della dott.ssa Suzana Perović e i primi anni dell’avventura
intrapresa con il servizio di psichiatria territoriale a Kragujevac.
In Serbia sono ancora attive numerose strutture manicomiali, nonostante nel 2013 sia stata
approvata una legge che predilige la creazione di centri di salute mentale. L’idea di una psichiatria
di comunità ancora non è diffusa. Questo documentario ne racconta la difficoltà e la tenacia che
caratterizza la dottoressa Perović e il suo staff, consapevoli dell’importanza di cambiare le cose ma
dell’impegno che ci vuole.
Il pomeriggio è stata la volta dell’incontro con una trentina di studenti della scuola superiore di
medicina “Medicinska škola sa domom učenika Sestre Ninković” di Kragujevac. Qui ha parlato il
dottor Claudio Agostini, testimone diretto dell’esperienza di psichiatria di comunità in Trentino.
Questo incontro è stato organizzato per far capire agli studenti, che in un futuro molto vicino
diventeranno infermieri o dottori, che la malattia mentale va affrontata parlando, comunicando e
soprattutto ascoltando la persona che si ha davanti. Il rinchiudere i pazienti dentro ad ospedali dove
non vengono stimolati e vengono emarginati dalla società non è e non potrà mai essere una
soluzione vincente.
I ragazzi sono rimasti entusiasti nell’ascoltare l’esperienza del dott. Agostini. Quello che Agostini ha
cercato di trasmettere ai ragazzi è che alcune malattie al di fuori dell’ospedale non esistono, ed ecco
che la creazione di ambienti come i centri di salute mentale e le comunità psichiatriche diventano
necessari. Gli studenti che probabilmente non erano a conoscenza di queste possibili realtà
alternative all’ospedale psichiatrico, hanno letteralmente bombardato Agostini di domande in
particolare legate agli aspetti di prevenzione e di riconoscimento dei soggetti vulnerabili.
La grande attenzione e partecipazione riservata a questo incontro sono sicuramente di buon auspicio
per un futuro più sensibile a questo tema. La frase che più ha segnato l’incontro è stata, citando lo
stesso dottore, “dovete ricordare che davanti a voi avete delle persone non delle malattie” e forse
troppo spesso si dimentica questo quando si parla di malattie mentali.
Proprio questo è il messaggio che questa giornata a Kragujevac voleva mandare, i pazienti con
disturbi mentali sono persone ed etichettarli secondo la loro malattia è uno dei principali errori che
sono stati fatti nel passato, e purtroppo persistono in alcune situazioni. Siamo sicuri che grazie a
questa giornata il messaggio è arrivato, lo abbiamo visto dalla grande affluenza della mattinata,
dalle domande dei passanti e dall’entusiastica partecipazione degli studenti e delle studentesse della
scuola di medicina. Questo fa ben sperare, ci conferma che le basi per una società più includente e
attenta ai diritti dei più deboli, in questo caso delle persone affette da disturbi psichiatrici.
Un articolo di Francesca Giacometti, stagista ATB Onlus