Capire le isole e le spiagge della Thailandia

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Capire le isole
e le spiagge
della Thailandia
ISOLE E SPIAGGE DELLA THAILANDIA OGGI����� 384
L’idilliaca tranquillità della costa nasconde i complessi problemi
sociali e politici della regione.
STORIA E POLITICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386
Un elegante arazzo di antichi imperi ha permeato la regione di
grazia e creatività artistica che permangono ancora oggi.
I POPOLI E LA CULTURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403
Risatine schive, bar chiassosi e numerosi gruppi di minoranza –
il caleidoscopio culturale della Thailandia è tanto complesso
quanto variegato.
CIBO E BEVANDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
Tutto quel che c’è da sapere sulla cucina thailandese. Preparatevi a gustare i piatti straordinari della Terra del Sorriso.
AMBIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 422
Un regno dalla bellezza indescrivibile attende i viaggiatori in cerca
di panorami di sabbia e mare a perdita d’occhio.
popolazione per kmq
384
THAILANDIA
ITALIA
REGNO UNITO
≈ 32 abitanti
Isole e spiagge della
Thailandia oggi
L’industria del sesso
»»Popolazione:
66,7 milioni
»»PIL:
US$580,3
miliardi
»»PIL pro capite:
US$8700
»»Tasso di
disoccupazione:
1,2%
»»Spesa per
l’istruzione:
4,1% del PIL
È risaputo che in Thailandia fiorisca indisturbata la prospera industria
del sesso. Succede spesso di vedere prostitute e procacciatori in cerca di
clienti, e anche se forse queste attività sembrano svolgersi più palesemente nella Terra dei Sorrisi che in altre nazioni, ciò non deve indurre a
ignorare il fatto che la Thailandia abbia una complessa relazione con la
prostituzione che perdura da lungo tempo.
Oggi la Thailandia ha fama di essere una meta internazionale di
turismo sessuale, una reputazione che risale al periodo della guerra
del Vietnam. L’industria del sesso opera alla luce del sole nei quartieri
a luci rosse di Bangkok, Phuket e Pattaya, ma nel paese esistono anche
un mercato nazionale sommerso e una miriade di canali clandestini per
ottenere sesso a pagamento.
In base a una legge promulgata negli anni ’60 in seguito alle pressioni
esercitate dalle Nazioni Unite, in teoria la prostituzione in Thailandia
sarebbe illegale, ma i locali di intrattenimento (dai go-go bar ai centri
massaggi) sono soggetti a una normativa che consente loro di fornire
prestazioni non a sfondo sessuale. Secondo alcuni analisti, la domanda di
prestazioni sessuali è così elevata che le probabilità di riuscire a debellare
la prostituzione sarebbero scarsissime, ma l’obiettivo degli attivisti e delle
agenzie governative è di arrivare almeno a contenere le pratiche abusive.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che in Thailandia la
retribuzione di una lavoratrice nell’industria del sesso sia pari alla paga
media di un impiegato del settore terziario o di un dipendente pubblico
di medio livello. Questi fattori economici costituiscono un forte incentivo
per le thailandesi delle zone rurali privi di qualifiche professionali o di
titolo di studio – soprattutto quelle che hanno impegni finanziari da
mantenere – a cercare lavoro nel campo del sesso a pagamento.
Si fa/Non si fa
»» Toglietevi le scarpe per entrare
in casa di qualcuno o in un
tempio. Fate attenzione a dove
mettete i piedi (che in Thailandia
sono considerati sporchi).
»» Non discutete e non fatevi
mai vedere arrabbiati, sarebbe
motivo di imbarazzo.
Libri da leggere
»» Alzatevi in piedi al suono
dell’inno nazionale.
»» Non criticate la monarchia.
»» Sorridete: fa sentire i
thailandesi a proprio agio.
»» Vestitevi in modo sobrio per
visitare i templi e gli edifici legati
alla monarchia.
Very Thai di Philip CornwellSmith (www.verythai.com)
Fotografie a colori di John Goss
e saggi dedicati alla Thailandia.
Thailandia. Su due ruote
attraverso le regioni del Sud
di Marco Morrone (SBC Edizioni,
2010).
religione
(% della popolazione)
su 100 abitanti
in Thailandia
385
94
buddhisti
5
musulmani
1
cristiani
75 sono thai
14 sono cinesi
11 appartengono ad altre etnie
Come fanno molti thailandesi impiegati in altri settori, anche chi lavora
nell’industria del sesso manda buona parte dei suoi guadagni alla famiglia. Questo denaro viene spesso utilizzato per acquistare beni materiali
al fine di ostentare il successo ottenuto dalle proprie figlie, il che diventa
purtroppo un incentivo per una nuova generazione di lavoratrici del sesso.
Separatismo meridionale
Nonostante le spiagge dorate, per gli abitanti delle regioni dell’estremo
sud la vita è tutt’altro che tranquilla. Diverse province, tra cui Yala, Pattani e Narathiwat, un tempo facevano parte del sultanato di Pattani, che
detenne il controllo della regione dal XV secolo all’inizio del Novecento,
quando il Siam buddhista ne reclamò le terre. Queste zone non si sono
mai adattate allo stile di vita thailandese, e tra la popolazione locale ha
preso forma un radicato sentimento separatista che permane ancora oggi.
Negli anni ’30 il governo thailandese ordinò la chiusura dei tribunali
della sharia coranica e delle scuole islamiche della regione, e lo yawi, un
dialetto locale parlato in tutta la zona, è stato successivamente bandito
dalle scuole. Vissuta dalla popolazione locale come una soppressione dei
propri diritti, l’adozione di queste misure ha scatenato un forte incremento delle insurrezioni, generando una situazione che alcuni esperti
definiscono una guerra civile combattuta in sordina.
La rete dei ‘Mujahidin di Patani’ consiste in vari gruppi di resistenza
che operano in modo indipendente tra loro per conseguire obiettivi comuni. L’insieme delle diverse unità di combattenti comprende circa 8000
separatisti, che di rado rivendicano i loro attacchi ed evitano obiettivi al di
fuori dei loro confini territoriali. Di conseguenza, il conflitto ha suscitato
scarso interesse sul piano internazionale, pur avendo avuto un impatto
profondo sul settore dell’industria turistica della regione.
Global Terrorism
Analysis (www.
jamestown.org/
programs/gta/)
pubblica articoli
online sulle insurrezioni in Eurasia
e il terrorismo.
Film
Lo zio Boonmee che si ricorda
le vite precedenti di Apichat��������
pong Weerasethakul (2010)
Vincitore della Palma d’Oro a
Cannes nel 2010.
Bangkok Traffic (Love) Story
di Adisorn Tresirikasem (2009)
Film romantico sullo sfondo dei
trasporti pubblici di Bangkok.
The Beach di Danny Boyle
(2000) Ispirato all’omonimo
romanzo, è un’utopia hollywoodiana sullo sfondo di un’isola.
Al film si attribuisce spesso la
responsabilità della trasformazione delle spiagge della
Thailandia da meta di viaggiatori
zaino in spalla a destinazione
per flashpacker.
OK Baytong di Nonzee Nimibutr
(2007) Affronta il tema della
violenza tra thailandesi e musulmani.
386
Storia e politica
Storia
Libri di
storia
consigliati
»»La Thailandia
(Siam). Breve
storia: religione,
arte, letteratura, di
Mario Lorenzato
(Lorenzato, 1978;
reperibile online o
in biblioteca)
»»A History
of Thailand
(2009), di Chris
Baker e Pasuk
Phongpaichit
»»Chronicle
of Thailand:
Headlines Since
1946 (2010), di
William Warren
La storia della Thailandia inizia come una storia di emigranti diretti
in una terra di frontiera rivendicata da diversi regni in cerca di nuovi
mercati, manodopera da impiegare nel lavoro coatto e risorse da sfruttare. Alla fine, il nascente paese sviluppò alcune forti peculiarità, che
accomunarono i principati in conflitto tra loro e diedero vita a un’identità
nazionale basata sulla lingua, sulla religione e sulla monarchia. I sovrani
resistettero all’espansionismo delle potenze occidentali che spingevano ai
confini, e cedettero parte dei loro poteri assoluti solo quando minacciati
da forze interne. Fin dall’epoca della transizione verso una monarchia
costituzionale, avvenuta nel 1932, i militari hanno amministrato il paese
quasi ininterrottamente, con alcuni brevi periodi di governo democratico.
Analizzando l’intricata storia della Thailandia nel XX secolo si chiariscono
i motivi della drammatica situazione politica che il paese sta vivendo in
questi anni.
Storia antica
Le tracce lasciate dalle civiltà esistenti in Thailandia prima della metà
del I millennio a.C. sono ben poche. Nella provincia settentrionale di
Lampang sono stati scoperti fossili di Homo erectus risalenti ad almeno
500.000 anni fa, e nell’insediamento preistorico più importante del
paese, Ban Chiang, nei pressi di Udon Thani, sono state rinvenute
testimonianze che dimostrano la presenza di una delle più antiche società del mondo basate sull’agricoltura. Si ritiene che la valle del fiume
Mekong e l’Altopiano di Khorat fossero abitati già 10.000 anni fa da
contadini e da artigiani del bronzo. Le pitture rupestri presenti nelle
grotte del Parco Nazionale di Pha Taem, vicino a Ubon Ratchathani,
risalgono a circa 3000 anni fa.
CRONOLOGIA
4000-2500 a.C
Gli abitanti preistorici della
Thailandia nord-orientale iniziano a
lavorare la ceramica e il bronzo e a
coltivare il riso.
VI-XI secolo
Nella Thailandia centrale fioriscono
le città-stato dvaravati.
I primi regni
I mon occuparono parti della Birmania, la Thailandia occidentale e le
pianure centrali. Tra il VI e il IX secolo iniziò a prendere piede una cultura
buddhista distinta, associata ai mon e al nome ‘Dvaravati’. Poco si sa di
questo periodo, ma si ritiene che Dvaravati fosse un regno il cui centro
principale era costituito da Nakhon Pathom e che ci fossero numerose
rotte via terra e avamposti commerciali, precisamente a ovest verso la
Birmania, a est in direzione della Cambogia, a nord alla volta di Chiang
Mai e del Laos e anche a nord-est, come testimoniato da ritrovamenti
di statue del Buddha, templi e iscrizioni su pietra in lingua mon nel
caratteristico stile dvaravati.
La cultura dvaravati era una delle molte culture influenzate dall’India
che si affermarono nel Sud-est asiatico in quel periodo, ma gli studiosi
la ritengono la più importante per il suo retaggio artistico e per le rotte
commerciali, che potrebbero avere fornito una prima ossatura a quello
che sarebbe stato il cuore dello stato thailandese odierno.
I bassorilievi
dell’Angkor Wat
raffigurano alcuni
mercenari tai
al servizio degli
eserciti khmer;
i khmer chiamavano questi
soldati ‘syam’, un
termine che nel
1592 il mercante
inglese James
Lancaster traslitterò in ‘Siam’.
SIAM
Dvaravati
387
Khmer
Mentre i dvaravati dal punto di vista storico sono un mistero, i khmer furono l’equivalente dell’impero romano nel Sud-est asiatico. Questo regno
divenne famoso per le sue sculture e i templi di dimensioni imponenti, che
influenzarono profondamente l’arte e la religione della zona. Fondato nel
IX secolo, il regno khmer stabilì la capitale ad Angkor (nell’odierna Cam-
IX-XIII secolo
Espansione del regno di Angkor
in alcune parti della Thailandia.
1240-1438
Durata approssimativa del regno
di Sukhothai.
1283
Il re Ramkhamhaeng di
Sukhothai inventa la prima
forma di scrittura thai.
Storia e politica S toria
A partire dal I millennio, le popolazioni tai, considerate gli antenati
degli attuali thai, migrarono in ondate successive dalla Cina meridionale
all’odierno Sud-est asiatico. Queste popolazioni parlavano il tai-kadai,
un termine che indica una famiglia di idiomi monosillabici e tonali che
si ritiene rappresentino il gruppo etno-linguistico più significativo del
Sud-est asiatico. Alcuni gruppi appartenenti a questo ceppo linguistico
si stabilirono nelle vallate fluviali dell’odierna Thailandia, mentre altri
scelsero aree dell’attuale Laos e altri ancora fondarono lo stato di Shan,
in Birmania (oggi Myanmar).
I tai diedero vita a villaggi che praticavano l’agricoltura, la caccia e
il commercio. Questi villaggi erano raggruppati in meu·ang, unità amministrative governate da un capo. Dai meu·ang sarebbero poi sorti gli
stati tai. Nel corso del tempo i tai si spinsero dalle vallate delle montagne
settentrionali nelle pianure centrali e nell’altopiano nord-orientale, dove
già esistevano diverse importanti città dedite al commercio amministrate
da vari imperi locali e ‘stranieri’, tra cui quello mon-dvaravati, il regno
khmer (Cambogia) e il regno di Srivijaya (Malaysia).
bogia) ed estese il proprio controllo verso ovest nell’odierna Thailandia
centrale e nord-orientale. I centri amministrativi regionali khmer erano
Lopburi (allora chiamata Lavo), Sukhothai e Phimai (vicino a Nakhon
Ratchasima), tutti collegati alla capitale da strade lungo le quali sorgevano
grandi templi nello stile di Angkor.
I progetti edili su vasta scala tipici dei khmer erano un simbolo evidente
del potere imperiale ed esempi delle più avanzate tecnologie dell’epoca.
La cultura thailandese di questo periodo fu in generale pervasa da
elementi khmer e da tracce di hinduismo, brahmanesimo e buddhismo
theravada e mahayana.
388
Storia e politica S toria
Siti sacri
degni di
nota
»»Tham Phraya
Nakhon, Khao
Sam Roi Yot
»»Sanctuary of
Truth, Pattaya
»»Wat Phra
Mahathat
Woramahawihaan,
Nakhon Si
Thammarat
»»Templi khmer,
Phetchaburi
»»Il Grande
Buddha, Phuket
Srivijaya
Mentre la Thailandia continentale era influenzata da popolazioni settentrionali e occidentali, la penisola malese si era amalgamata a livello
economico e culturale a culture più meridionali. Dall’VIII al XIII secolo
la penisola malese rimase sotto il dominio dell’impero marittimo di Srivijaya, una confederazione di città-stato che controllava i commerci tra
il Mar Cinese Meridionale e l’Oceano Indiano. Si ritiene che la capitale
di Srivijaya fosse Palembang, a Sumatra.
Tambralinga, una delle città-stato del regno di Srivijaya che si mise
maggiormente in risalto nella penisola malese, stabilì la capitale vicino
all’odierna Nakhon Si Thammarat, e nel XIII secolo adottò il buddhismo
come religione ufficiale, mentre le città-stato più a sud si convertirono
all’islam. In questo modo, già a quei tempi si era creata nella penisola
una frontiera religiosa che persiste ancora oggi. A Chaiya e a Nakhon
Si Thammarat è possibile ammirare alcuni reperti risalenti alla cultura
srivijaya. Molte forme artistiche tipiche del regno di Srivijaya, come il
năng đà·lung (teatro delle ombre) e il lá·kon (teatro classico danzato),
sono successivamente entrate a fare parte della cultura thailandese
moderna.
I regni tai
Nel XIII secolo gli imperi della regione iniziarono a declinare, sostituiti
da prospere città-stato tai con un potere circoscritto e un forte esercito.
Alla fine le città-stato rivali furono unificate in vari regni che iniziarono a
dare vita a un’identità thai. Gli studiosi riconoscono che Lanna, Sukhothai
e Ayuthaya furono i regni unificatori di quel periodo.
Lanna
Si può far risalire l’inizio del regno di Lanna, che si estendeva nella
Thailandia settentrionale, alla metà del XII secolo, quando il re Mengrai
si stabilì a Chiang Saen, lungo il corso superiore del Mekong, e risolse i
1292
PAUL BEINSSEN/LONELY PLANET IMAGES ©
»» Rovine nel Parco Storico di Sukhothai
Chiang Mai diventa la capitale
del regno di Lanna.
Sukhothai
Durante il XIII secolo diversi principati delle pianure centrali si allearono
allo scopo di strappare all’impero khmer, ormai agonizzante, il controllo
dell’area. La nuova capitale fu fondata a Sukhothai (che significa ‘alba
della felicità’). I thailandesi considerano Sukhothai il primo vero regno
thai, e quel periodo si contraddistinse per un sensibile risveglio artistico
e culturale.
Il più venerato tra i re di Sukhothai fu Ramkhamhaeng, a cui è
attribuita l’elaborazione della moderna forma di scrittura thai, basata
sull’indiano, sul mon e sul khmer. Egli inoltre stabilì che il buddhismo
theravada diventasse la religione ufficiale.
Al suo apice, il regno di Sukhothai si estendeva da Nakhon Si Thammarat, a sud, fino all’alta valle del Mekong, in Laos, e a Bago (Pegu), nella
389
Il re Naresuan è
ritenuto un eroe
nazionale ed è
diventato una
figura di culto,
in particolare
tra l’esercito
thailandese.
La sua storia
ha ispirato
una trilogia
cinematografica,
King Naresuan
(2006), girata con
grande dispendio
di risorse
economiche
dal regista
Chatrichalerm
Yukol, in parte
sovvenzionato
dal governo
thailandese.
IL MONDO DEL RE NARAI
Negli anni ’80 del XVII secolo il re Narai, interessato ad acquistare e utilizzare materiali,
cultura e idee straniere, invitò molti emissari dei paesi occidentali ad Ayuthaya. La sua
corte ordinò binocoli, clessidre, carta, noci, formaggi, vini e fontane di marmo. Inoltre, il re
invitò i gesuiti francesi a osservare l’eclissi nel suo palazzo di Lopburi, e ricevette in dono
un mappamondo dal re di Francia Luigi XIV.
Nell’ultimo ventennio del XVII secolo Narai reclutò al proprio servizio l’avventuriero
greco Constantine Phaulkon, che in seguito fu accusato di avere cospirato per spodestare il re ormai malato. Al contrario, gli accusatori portarono a termine un colpo di stato e
giustiziarono Constantine.
1351-1767
Regno di Ayuthaya.
1511
I portoghesi aprono una
missione diplomatica ad
Ayuthaya, seguiti da altre
nazioni europee.
1688
Alla morte del re Narai scoppia
la ‘rivoluzione di palazzo’ e i
francesi vengono espulsi.
Storia e politica S toria
conflitti tra le varie città confinanti conquistandole. In seguito la corte
si trasferì più a sud, a Chiang Mai (che significa ‘città nuova’), dove nel
1292 stabilì la propria capitale. Il re era un abile diplomatico e stabilì
importanti alleanze con potenziali rivali, come il re Ngam Muang di
Phayao e il re Ramkhamhaeng di Sukhothai; a Chiang Mai una statua di
bronzo commemora questa confederazione. Al re Mengrai si riconosce
inoltre il merito di avere respinto con successo le invasioni dei mongoli
all’inizio del XIV secolo e di avere instaurato legami diplomatici per
prevenire attacchi futuri.
Al regno di Lanna si deve anche la fondazione della setta singalese del
buddhismo theravada, che oggi è diffusamente praticato in Thailandia, e
la creazione di una caratteristica cultura thai nell’area settentrionale del
paese che persiste tutt’oggi. Il regno di Lanna non ebbe modo di ampliare
i propri possedimenti perché afflitto da complicati intrighi dinastici e da
guerre con le potenze rivali, in particolare Sukhothai e Ayuthaya.
390
Birmania meridionale. Per un breve periodo (1448-86), la capitale venne
trasferita a Phitsanulok, ma a quel tempo in Thailandia stava sorgendo
un’altra stella, il regno di Ayuthaya.
Ayuthaya
Storia e politica S toria
Verso la metà del XIV secolo, durante il crepuscolo dell’impero khmer, il
regno di Ayuthaya iniziò a dominare nel bacino del fiume Chao Phraya.
La sua supremazia durò per 416 anni, e quello di Ayuthaya fu il più
importante degli antichi regni del Siam, con un’estesa sfera di influenza
(inclusa buona parte dell’impero khmer) e un ruolo fondamentale nell’organizzazione del moderno stato thailandese e della sua struttura sociale.
Ayuthaya, situata in posizione strategica su un’isola formata dalla
confluenza di più fiumi, si arricchì traendo vantaggio dagli intensi
traffici commerciali internazionali del XVII secolo e si fortificò grazie ai
rifornimenti di sofisticate armi da fuoco e a mercenari provenienti dal
Portogallo. Il sistema fluviale la collegava sia al Golfo della Thailandia
sia all’entroterra.
In questo periodo i mercanti occidentali ‘scoprirono’ il Sud-est asiatico,
e Ayuthaya ospitò molti insediamenti stranieri. I resoconti dei visitatori
menzionavano la magnificenza della corte e i mercati cosmopoliti di
Ayuthaya. Nel 1690 il londinese Engelbert Campfer dichiarava che: ‘Tra
tutte le nazioni asiatiche, il regno del Siam è il più grande’.
I sovrani di Ayuthaya assimilarono gran parte della lingua e degli usi
e costumi di corte dei khmer. Sul modello khmer, i re assunsero il titolo
di devaraja (dio-re) contrapposto a quello di dhammaraja (re giusto), in
uso a Sukhothai; Ayuthaya continuò a rendere omaggio all’imperatore
cinese, che premiò questa sottomissione rituale con doni generosi e
privilegi commerciali.
Ma le glorie di Ayuthaya furono bruscamente interrotte dall’espansione birmana. Nel 1569 la città fu conquistata dal grande re birmano
Bayinnaung e riottenne l’indipendenza soltanto con il re Naresuan.
Successivamente, nel 1765, l’ambiziosa dinastia birmana di Kongbaung,
da poco ascesa al trono, tornò a rivolgersi a est allo scopo di eliminare
la concorrenza politica e commerciale di Ayuthaya. Le truppe birmane
assediarono la capitale per un anno prima di riuscire a conquistarla
nel 1767, quando la città fu completamente devastata: i suoi edifici
vennero rasi al suolo, la popolazione sterminata e le zone circostanti
abbandonate fino a restare disabitate. I saccheggi e le distruzioni
furono talmente agghiaccianti che ancora oggi nella mente di molti
thailandesi persiste la concezione che i birmani siano un popolo di
aggressori e nemici spietati.
1767
Distruzione di Ayuthaya da parte
dei birmani.
1768
Il re Taksin fonda una nuova
capitale a Thonburi.
1782
Fondazione della dinastia
Chakri; Bangkok diventa la
nuova capitale.
L’era di Bangkok
1851-68
Regno del re Mongkut (Rama
IV); aumenta l’influenza
dell’Occidente.
1855
Il Siam e la Gran Bretagna
sottoscrivono il Trattato di
Bowring, che stimola l’economia
di mercato thailandese e
garantisce diritti territoriali ai
cittadini britannici in Siam.
391
Monumenti
dell’era di
Bangkok
»»Wat Arun
»»Wat Phra Kaew
e Gran Palazzo
Reale
»»Parco del
Palazzo di Dusit
Nel 1868 il re
Mongkut (Rama
IV) abolì il diritto
del marito di
vendere la moglie
o i suoi figli senza
il permesso
della consorte,
sostenendo che
la vecchia legge
trattava le donne
‘alla stregua di un
bufalo d’acqua’.
1868-1910
Regno del re Chulalongkorn
(Rama V) e crescita
dell’imperialismo europeo nei
paesi confinanti.
Storia e politica S toria
Con Ayuthaya ormai ridotta in rovina si interruppe la linea di successione
reale e ne seguì il caos. Taksin, un ex generale, avanzò i propri diritti al
trono dopo avere abilmente sconfitto gli altri potenziali contendenti;
scelse come capitale Thonburi, un insediamento a valle di Ayuthaya con
un migliore accesso ai commerci. Figlio di un immigrato cinese e di una
donna thai, il re Taksin consolidò il proprio potere promuovendo i traffici
commerciali con la Cina.
Nel 1782 il re fu deposto dall’esercito. Chao Phraya Chakri, uno dei
fautori del golpe, fu incoronato re con il nome di Phraphutthayotfa
Chulalok (sul trono dal 1782 al 1809; noto come Rama I) e diede inizio
alla dinastia Chakri, sul trono ancora oggi. Il nuovo sovrano decise di
trasferire la capitale sulla sponda opposta del fiume Chao Phraya, dove
sorge l’odierna Bangkok.
Nel primo secolo dell’era di Bangkok i sovrani si dedicarono a ricostruire ciò che era stato distrutto quando Ayuthaya fu saccheggiata. Le
conoscenze e le pratiche di quel periodo che ancora non erano andate
perdute furono preservate oppure incorporate in nuove leggi, manuali
di governo, testi storici e religiosi o opere letterarie. Allo stesso tempo, i
nuovi monarchi trasformarono le azioni difensive in tattiche di espansione
territoriale, e mossero guerra agli altri stati per estendere la propria influenza in ogni direzione. Dopo avere distrutto le capitali del Laos e della
Cambogia, il Siam contenne l’aggressione birmana e ridusse a condizioni
di vassallaggio Chiang Mai. Le popolazioni sconfitte furono trasferite
in territorio siamese e svolsero un ruolo importante nell’aumento della
produzione del riso, che veniva in gran parte esportato in Cina.
A differenza dei re di Ayuthaya, che si identificavano con la divinità
hindu Vishnu, i re Chakri assunsero il ruolo di difensori del buddhismo,
e a tale scopo fecero compilare e tradurre nella propria lingua i principali
testi di quella cultura, promuovendo inoltre la costruzione di molti templi.
Contemporaneamente, stavano prendendo forma un nuovo ordine
sociale e una nuova economia di mercato. Verso la metà del XIX secolo il
Siam adottò una forma di modernizzazione occidentale nell’ambito della
ricerca scientifica e tecnologica, dell’istruzione, del sistema di infrastrutture e dell’apparato giuridico e legale. Uno dei grandi modernizzatori, il
re Mongkut (Rama IV), non si sarebbe mai aspettato di diventare un re.
Prima della sua incoronazione aveva trascorso 27 anni in un monastero,
durante i quali aveva fondato l’ordine monastico Thammayut, basato
sulla rigida disciplina dei monaci mon. Nel corso della sua vita monastica
studiò anche il pali, il sanscrito, il latino, l’inglese e le scienze occidentali.
Durante il regno di Mongkut, il Siam strinse diversi accordi commerciali con le potenze occidentali che portarono il regno a integrarsi nel