© Lonely Planet Publications Capire le isole e le spiagge della Thailandia ISOLE E SPIAGGE DELLA THAILANDIA OGGI����� 384 L’idilliaca tranquillità della costa nasconde i complessi problemi sociali e politici della regione. STORIA E POLITICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386 Un elegante arazzo di antichi imperi ha permeato la regione di grazia e creatività artistica che permangono ancora oggi. I POPOLI E LA CULTURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403 Risatine schive, bar chiassosi e numerosi gruppi di minoranza – il caleidoscopio culturale della Thailandia è tanto complesso quanto variegato. CIBO E BEVANDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415 Tutto quel che c’è da sapere sulla cucina thailandese. Preparatevi a gustare i piatti straordinari della Terra del Sorriso. AMBIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 422 Un regno dalla bellezza indescrivibile attende i viaggiatori in cerca di panorami di sabbia e mare a perdita d’occhio. popolazione per kmq 384 THAILANDIA ITALIA REGNO UNITO ≈ 32 abitanti Isole e spiagge della Thailandia oggi L’industria del sesso »»Popolazione: 66,7 milioni »»PIL: US$580,3 miliardi »»PIL pro capite: US$8700 »»Tasso di disoccupazione: 1,2% »»Spesa per l’istruzione: 4,1% del PIL È risaputo che in Thailandia fiorisca indisturbata la prospera industria del sesso. Succede spesso di vedere prostitute e procacciatori in cerca di clienti, e anche se forse queste attività sembrano svolgersi più palesemente nella Terra dei Sorrisi che in altre nazioni, ciò non deve indurre a ignorare il fatto che la Thailandia abbia una complessa relazione con la prostituzione che perdura da lungo tempo. Oggi la Thailandia ha fama di essere una meta internazionale di turismo sessuale, una reputazione che risale al periodo della guerra del Vietnam. L’industria del sesso opera alla luce del sole nei quartieri a luci rosse di Bangkok, Phuket e Pattaya, ma nel paese esistono anche un mercato nazionale sommerso e una miriade di canali clandestini per ottenere sesso a pagamento. In base a una legge promulgata negli anni ’60 in seguito alle pressioni esercitate dalle Nazioni Unite, in teoria la prostituzione in Thailandia sarebbe illegale, ma i locali di intrattenimento (dai go-go bar ai centri massaggi) sono soggetti a una normativa che consente loro di fornire prestazioni non a sfondo sessuale. Secondo alcuni analisti, la domanda di prestazioni sessuali è così elevata che le probabilità di riuscire a debellare la prostituzione sarebbero scarsissime, ma l’obiettivo degli attivisti e delle agenzie governative è di arrivare almeno a contenere le pratiche abusive. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che in Thailandia la retribuzione di una lavoratrice nell’industria del sesso sia pari alla paga media di un impiegato del settore terziario o di un dipendente pubblico di medio livello. Questi fattori economici costituiscono un forte incentivo per le thailandesi delle zone rurali privi di qualifiche professionali o di titolo di studio – soprattutto quelle che hanno impegni finanziari da mantenere – a cercare lavoro nel campo del sesso a pagamento. Si fa/Non si fa »» Toglietevi le scarpe per entrare in casa di qualcuno o in un tempio. Fate attenzione a dove mettete i piedi (che in Thailandia sono considerati sporchi). »» Non discutete e non fatevi mai vedere arrabbiati, sarebbe motivo di imbarazzo. Libri da leggere »» Alzatevi in piedi al suono dell’inno nazionale. »» Non criticate la monarchia. »» Sorridete: fa sentire i thailandesi a proprio agio. »» Vestitevi in modo sobrio per visitare i templi e gli edifici legati alla monarchia. Very Thai di Philip CornwellSmith (www.verythai.com) Fotografie a colori di John Goss e saggi dedicati alla Thailandia. Thailandia. Su due ruote attraverso le regioni del Sud di Marco Morrone (SBC Edizioni, 2010). religione (% della popolazione) su 100 abitanti in Thailandia 385 94 buddhisti 5 musulmani 1 cristiani 75 sono thai 14 sono cinesi 11 appartengono ad altre etnie Come fanno molti thailandesi impiegati in altri settori, anche chi lavora nell’industria del sesso manda buona parte dei suoi guadagni alla famiglia. Questo denaro viene spesso utilizzato per acquistare beni materiali al fine di ostentare il successo ottenuto dalle proprie figlie, il che diventa purtroppo un incentivo per una nuova generazione di lavoratrici del sesso. Separatismo meridionale Nonostante le spiagge dorate, per gli abitanti delle regioni dell’estremo sud la vita è tutt’altro che tranquilla. Diverse province, tra cui Yala, Pattani e Narathiwat, un tempo facevano parte del sultanato di Pattani, che detenne il controllo della regione dal XV secolo all’inizio del Novecento, quando il Siam buddhista ne reclamò le terre. Queste zone non si sono mai adattate allo stile di vita thailandese, e tra la popolazione locale ha preso forma un radicato sentimento separatista che permane ancora oggi. Negli anni ’30 il governo thailandese ordinò la chiusura dei tribunali della sharia coranica e delle scuole islamiche della regione, e lo yawi, un dialetto locale parlato in tutta la zona, è stato successivamente bandito dalle scuole. Vissuta dalla popolazione locale come una soppressione dei propri diritti, l’adozione di queste misure ha scatenato un forte incremento delle insurrezioni, generando una situazione che alcuni esperti definiscono una guerra civile combattuta in sordina. La rete dei ‘Mujahidin di Patani’ consiste in vari gruppi di resistenza che operano in modo indipendente tra loro per conseguire obiettivi comuni. L’insieme delle diverse unità di combattenti comprende circa 8000 separatisti, che di rado rivendicano i loro attacchi ed evitano obiettivi al di fuori dei loro confini territoriali. Di conseguenza, il conflitto ha suscitato scarso interesse sul piano internazionale, pur avendo avuto un impatto profondo sul settore dell’industria turistica della regione. Global Terrorism Analysis (www. jamestown.org/ programs/gta/) pubblica articoli online sulle insurrezioni in Eurasia e il terrorismo. Film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichat�������� pong Weerasethakul (2010) Vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2010. Bangkok Traffic (Love) Story di Adisorn Tresirikasem (2009) Film romantico sullo sfondo dei trasporti pubblici di Bangkok. The Beach di Danny Boyle (2000) Ispirato all’omonimo romanzo, è un’utopia hollywoodiana sullo sfondo di un’isola. Al film si attribuisce spesso la responsabilità della trasformazione delle spiagge della Thailandia da meta di viaggiatori zaino in spalla a destinazione per flashpacker. OK Baytong di Nonzee Nimibutr (2007) Affronta il tema della violenza tra thailandesi e musulmani. 386 Storia e politica Storia Libri di storia consigliati »»La Thailandia (Siam). Breve storia: religione, arte, letteratura, di Mario Lorenzato (Lorenzato, 1978; reperibile online o in biblioteca) »»A History of Thailand (2009), di Chris Baker e Pasuk Phongpaichit »»Chronicle of Thailand: Headlines Since 1946 (2010), di William Warren La storia della Thailandia inizia come una storia di emigranti diretti in una terra di frontiera rivendicata da diversi regni in cerca di nuovi mercati, manodopera da impiegare nel lavoro coatto e risorse da sfruttare. Alla fine, il nascente paese sviluppò alcune forti peculiarità, che accomunarono i principati in conflitto tra loro e diedero vita a un’identità nazionale basata sulla lingua, sulla religione e sulla monarchia. I sovrani resistettero all’espansionismo delle potenze occidentali che spingevano ai confini, e cedettero parte dei loro poteri assoluti solo quando minacciati da forze interne. Fin dall’epoca della transizione verso una monarchia costituzionale, avvenuta nel 1932, i militari hanno amministrato il paese quasi ininterrottamente, con alcuni brevi periodi di governo democratico. Analizzando l’intricata storia della Thailandia nel XX secolo si chiariscono i motivi della drammatica situazione politica che il paese sta vivendo in questi anni. Storia antica Le tracce lasciate dalle civiltà esistenti in Thailandia prima della metà del I millennio a.C. sono ben poche. Nella provincia settentrionale di Lampang sono stati scoperti fossili di Homo erectus risalenti ad almeno 500.000 anni fa, e nell’insediamento preistorico più importante del paese, Ban Chiang, nei pressi di Udon Thani, sono state rinvenute testimonianze che dimostrano la presenza di una delle più antiche società del mondo basate sull’agricoltura. Si ritiene che la valle del fiume Mekong e l’Altopiano di Khorat fossero abitati già 10.000 anni fa da contadini e da artigiani del bronzo. Le pitture rupestri presenti nelle grotte del Parco Nazionale di Pha Taem, vicino a Ubon Ratchathani, risalgono a circa 3000 anni fa. CRONOLOGIA 4000-2500 a.C Gli abitanti preistorici della Thailandia nord-orientale iniziano a lavorare la ceramica e il bronzo e a coltivare il riso. VI-XI secolo Nella Thailandia centrale fioriscono le città-stato dvaravati. I primi regni I mon occuparono parti della Birmania, la Thailandia occidentale e le pianure centrali. Tra il VI e il IX secolo iniziò a prendere piede una cultura buddhista distinta, associata ai mon e al nome ‘Dvaravati’. Poco si sa di questo periodo, ma si ritiene che Dvaravati fosse un regno il cui centro principale era costituito da Nakhon Pathom e che ci fossero numerose rotte via terra e avamposti commerciali, precisamente a ovest verso la Birmania, a est in direzione della Cambogia, a nord alla volta di Chiang Mai e del Laos e anche a nord-est, come testimoniato da ritrovamenti di statue del Buddha, templi e iscrizioni su pietra in lingua mon nel caratteristico stile dvaravati. La cultura dvaravati era una delle molte culture influenzate dall’India che si affermarono nel Sud-est asiatico in quel periodo, ma gli studiosi la ritengono la più importante per il suo retaggio artistico e per le rotte commerciali, che potrebbero avere fornito una prima ossatura a quello che sarebbe stato il cuore dello stato thailandese odierno. I bassorilievi dell’Angkor Wat raffigurano alcuni mercenari tai al servizio degli eserciti khmer; i khmer chiamavano questi soldati ‘syam’, un termine che nel 1592 il mercante inglese James Lancaster traslitterò in ‘Siam’. SIAM Dvaravati 387 Khmer Mentre i dvaravati dal punto di vista storico sono un mistero, i khmer furono l’equivalente dell’impero romano nel Sud-est asiatico. Questo regno divenne famoso per le sue sculture e i templi di dimensioni imponenti, che influenzarono profondamente l’arte e la religione della zona. Fondato nel IX secolo, il regno khmer stabilì la capitale ad Angkor (nell’odierna Cam- IX-XIII secolo Espansione del regno di Angkor in alcune parti della Thailandia. 1240-1438 Durata approssimativa del regno di Sukhothai. 1283 Il re Ramkhamhaeng di Sukhothai inventa la prima forma di scrittura thai. Storia e politica S toria A partire dal I millennio, le popolazioni tai, considerate gli antenati degli attuali thai, migrarono in ondate successive dalla Cina meridionale all’odierno Sud-est asiatico. Queste popolazioni parlavano il tai-kadai, un termine che indica una famiglia di idiomi monosillabici e tonali che si ritiene rappresentino il gruppo etno-linguistico più significativo del Sud-est asiatico. Alcuni gruppi appartenenti a questo ceppo linguistico si stabilirono nelle vallate fluviali dell’odierna Thailandia, mentre altri scelsero aree dell’attuale Laos e altri ancora fondarono lo stato di Shan, in Birmania (oggi Myanmar). I tai diedero vita a villaggi che praticavano l’agricoltura, la caccia e il commercio. Questi villaggi erano raggruppati in meu·ang, unità amministrative governate da un capo. Dai meu·ang sarebbero poi sorti gli stati tai. Nel corso del tempo i tai si spinsero dalle vallate delle montagne settentrionali nelle pianure centrali e nell’altopiano nord-orientale, dove già esistevano diverse importanti città dedite al commercio amministrate da vari imperi locali e ‘stranieri’, tra cui quello mon-dvaravati, il regno khmer (Cambogia) e il regno di Srivijaya (Malaysia). bogia) ed estese il proprio controllo verso ovest nell’odierna Thailandia centrale e nord-orientale. I centri amministrativi regionali khmer erano Lopburi (allora chiamata Lavo), Sukhothai e Phimai (vicino a Nakhon Ratchasima), tutti collegati alla capitale da strade lungo le quali sorgevano grandi templi nello stile di Angkor. I progetti edili su vasta scala tipici dei khmer erano un simbolo evidente del potere imperiale ed esempi delle più avanzate tecnologie dell’epoca. La cultura thailandese di questo periodo fu in generale pervasa da elementi khmer e da tracce di hinduismo, brahmanesimo e buddhismo theravada e mahayana. 388 Storia e politica S toria Siti sacri degni di nota »»Tham Phraya Nakhon, Khao Sam Roi Yot »»Sanctuary of Truth, Pattaya »»Wat Phra Mahathat Woramahawihaan, Nakhon Si Thammarat »»Templi khmer, Phetchaburi »»Il Grande Buddha, Phuket Srivijaya Mentre la Thailandia continentale era influenzata da popolazioni settentrionali e occidentali, la penisola malese si era amalgamata a livello economico e culturale a culture più meridionali. Dall’VIII al XIII secolo la penisola malese rimase sotto il dominio dell’impero marittimo di Srivijaya, una confederazione di città-stato che controllava i commerci tra il Mar Cinese Meridionale e l’Oceano Indiano. Si ritiene che la capitale di Srivijaya fosse Palembang, a Sumatra. Tambralinga, una delle città-stato del regno di Srivijaya che si mise maggiormente in risalto nella penisola malese, stabilì la capitale vicino all’odierna Nakhon Si Thammarat, e nel XIII secolo adottò il buddhismo come religione ufficiale, mentre le città-stato più a sud si convertirono all’islam. In questo modo, già a quei tempi si era creata nella penisola una frontiera religiosa che persiste ancora oggi. A Chaiya e a Nakhon Si Thammarat è possibile ammirare alcuni reperti risalenti alla cultura srivijaya. Molte forme artistiche tipiche del regno di Srivijaya, come il năng đà·lung (teatro delle ombre) e il lá·kon (teatro classico danzato), sono successivamente entrate a fare parte della cultura thailandese moderna. I regni tai Nel XIII secolo gli imperi della regione iniziarono a declinare, sostituiti da prospere città-stato tai con un potere circoscritto e un forte esercito. Alla fine le città-stato rivali furono unificate in vari regni che iniziarono a dare vita a un’identità thai. Gli studiosi riconoscono che Lanna, Sukhothai e Ayuthaya furono i regni unificatori di quel periodo. Lanna Si può far risalire l’inizio del regno di Lanna, che si estendeva nella Thailandia settentrionale, alla metà del XII secolo, quando il re Mengrai si stabilì a Chiang Saen, lungo il corso superiore del Mekong, e risolse i 1292 PAUL BEINSSEN/LONELY PLANET IMAGES © »» Rovine nel Parco Storico di Sukhothai Chiang Mai diventa la capitale del regno di Lanna. Sukhothai Durante il XIII secolo diversi principati delle pianure centrali si allearono allo scopo di strappare all’impero khmer, ormai agonizzante, il controllo dell’area. La nuova capitale fu fondata a Sukhothai (che significa ‘alba della felicità’). I thailandesi considerano Sukhothai il primo vero regno thai, e quel periodo si contraddistinse per un sensibile risveglio artistico e culturale. Il più venerato tra i re di Sukhothai fu Ramkhamhaeng, a cui è attribuita l’elaborazione della moderna forma di scrittura thai, basata sull’indiano, sul mon e sul khmer. Egli inoltre stabilì che il buddhismo theravada diventasse la religione ufficiale. Al suo apice, il regno di Sukhothai si estendeva da Nakhon Si Thammarat, a sud, fino all’alta valle del Mekong, in Laos, e a Bago (Pegu), nella 389 Il re Naresuan è ritenuto un eroe nazionale ed è diventato una figura di culto, in particolare tra l’esercito thailandese. La sua storia ha ispirato una trilogia cinematografica, King Naresuan (2006), girata con grande dispendio di risorse economiche dal regista Chatrichalerm Yukol, in parte sovvenzionato dal governo thailandese. IL MONDO DEL RE NARAI Negli anni ’80 del XVII secolo il re Narai, interessato ad acquistare e utilizzare materiali, cultura e idee straniere, invitò molti emissari dei paesi occidentali ad Ayuthaya. La sua corte ordinò binocoli, clessidre, carta, noci, formaggi, vini e fontane di marmo. Inoltre, il re invitò i gesuiti francesi a osservare l’eclissi nel suo palazzo di Lopburi, e ricevette in dono un mappamondo dal re di Francia Luigi XIV. Nell’ultimo ventennio del XVII secolo Narai reclutò al proprio servizio l’avventuriero greco Constantine Phaulkon, che in seguito fu accusato di avere cospirato per spodestare il re ormai malato. Al contrario, gli accusatori portarono a termine un colpo di stato e giustiziarono Constantine. 1351-1767 Regno di Ayuthaya. 1511 I portoghesi aprono una missione diplomatica ad Ayuthaya, seguiti da altre nazioni europee. 1688 Alla morte del re Narai scoppia la ‘rivoluzione di palazzo’ e i francesi vengono espulsi. Storia e politica S toria conflitti tra le varie città confinanti conquistandole. In seguito la corte si trasferì più a sud, a Chiang Mai (che significa ‘città nuova’), dove nel 1292 stabilì la propria capitale. Il re era un abile diplomatico e stabilì importanti alleanze con potenziali rivali, come il re Ngam Muang di Phayao e il re Ramkhamhaeng di Sukhothai; a Chiang Mai una statua di bronzo commemora questa confederazione. Al re Mengrai si riconosce inoltre il merito di avere respinto con successo le invasioni dei mongoli all’inizio del XIV secolo e di avere instaurato legami diplomatici per prevenire attacchi futuri. Al regno di Lanna si deve anche la fondazione della setta singalese del buddhismo theravada, che oggi è diffusamente praticato in Thailandia, e la creazione di una caratteristica cultura thai nell’area settentrionale del paese che persiste tutt’oggi. Il regno di Lanna non ebbe modo di ampliare i propri possedimenti perché afflitto da complicati intrighi dinastici e da guerre con le potenze rivali, in particolare Sukhothai e Ayuthaya. 390 Birmania meridionale. Per un breve periodo (1448-86), la capitale venne trasferita a Phitsanulok, ma a quel tempo in Thailandia stava sorgendo un’altra stella, il regno di Ayuthaya. Ayuthaya Storia e politica S toria Verso la metà del XIV secolo, durante il crepuscolo dell’impero khmer, il regno di Ayuthaya iniziò a dominare nel bacino del fiume Chao Phraya. La sua supremazia durò per 416 anni, e quello di Ayuthaya fu il più importante degli antichi regni del Siam, con un’estesa sfera di influenza (inclusa buona parte dell’impero khmer) e un ruolo fondamentale nell’organizzazione del moderno stato thailandese e della sua struttura sociale. Ayuthaya, situata in posizione strategica su un’isola formata dalla confluenza di più fiumi, si arricchì traendo vantaggio dagli intensi traffici commerciali internazionali del XVII secolo e si fortificò grazie ai rifornimenti di sofisticate armi da fuoco e a mercenari provenienti dal Portogallo. Il sistema fluviale la collegava sia al Golfo della Thailandia sia all’entroterra. In questo periodo i mercanti occidentali ‘scoprirono’ il Sud-est asiatico, e Ayuthaya ospitò molti insediamenti stranieri. I resoconti dei visitatori menzionavano la magnificenza della corte e i mercati cosmopoliti di Ayuthaya. Nel 1690 il londinese Engelbert Campfer dichiarava che: ‘Tra tutte le nazioni asiatiche, il regno del Siam è il più grande’. I sovrani di Ayuthaya assimilarono gran parte della lingua e degli usi e costumi di corte dei khmer. Sul modello khmer, i re assunsero il titolo di devaraja (dio-re) contrapposto a quello di dhammaraja (re giusto), in uso a Sukhothai; Ayuthaya continuò a rendere omaggio all’imperatore cinese, che premiò questa sottomissione rituale con doni generosi e privilegi commerciali. Ma le glorie di Ayuthaya furono bruscamente interrotte dall’espansione birmana. Nel 1569 la città fu conquistata dal grande re birmano Bayinnaung e riottenne l’indipendenza soltanto con il re Naresuan. Successivamente, nel 1765, l’ambiziosa dinastia birmana di Kongbaung, da poco ascesa al trono, tornò a rivolgersi a est allo scopo di eliminare la concorrenza politica e commerciale di Ayuthaya. Le truppe birmane assediarono la capitale per un anno prima di riuscire a conquistarla nel 1767, quando la città fu completamente devastata: i suoi edifici vennero rasi al suolo, la popolazione sterminata e le zone circostanti abbandonate fino a restare disabitate. I saccheggi e le distruzioni furono talmente agghiaccianti che ancora oggi nella mente di molti thailandesi persiste la concezione che i birmani siano un popolo di aggressori e nemici spietati. 1767 Distruzione di Ayuthaya da parte dei birmani. 1768 Il re Taksin fonda una nuova capitale a Thonburi. 1782 Fondazione della dinastia Chakri; Bangkok diventa la nuova capitale. L’era di Bangkok 1851-68 Regno del re Mongkut (Rama IV); aumenta l’influenza dell’Occidente. 1855 Il Siam e la Gran Bretagna sottoscrivono il Trattato di Bowring, che stimola l’economia di mercato thailandese e garantisce diritti territoriali ai cittadini britannici in Siam. 391 Monumenti dell’era di Bangkok »»Wat Arun »»Wat Phra Kaew e Gran Palazzo Reale »»Parco del Palazzo di Dusit Nel 1868 il re Mongkut (Rama IV) abolì il diritto del marito di vendere la moglie o i suoi figli senza il permesso della consorte, sostenendo che la vecchia legge trattava le donne ‘alla stregua di un bufalo d’acqua’. 1868-1910 Regno del re Chulalongkorn (Rama V) e crescita dell’imperialismo europeo nei paesi confinanti. Storia e politica S toria Con Ayuthaya ormai ridotta in rovina si interruppe la linea di successione reale e ne seguì il caos. Taksin, un ex generale, avanzò i propri diritti al trono dopo avere abilmente sconfitto gli altri potenziali contendenti; scelse come capitale Thonburi, un insediamento a valle di Ayuthaya con un migliore accesso ai commerci. Figlio di un immigrato cinese e di una donna thai, il re Taksin consolidò il proprio potere promuovendo i traffici commerciali con la Cina. Nel 1782 il re fu deposto dall’esercito. Chao Phraya Chakri, uno dei fautori del golpe, fu incoronato re con il nome di Phraphutthayotfa Chulalok (sul trono dal 1782 al 1809; noto come Rama I) e diede inizio alla dinastia Chakri, sul trono ancora oggi. Il nuovo sovrano decise di trasferire la capitale sulla sponda opposta del fiume Chao Phraya, dove sorge l’odierna Bangkok. Nel primo secolo dell’era di Bangkok i sovrani si dedicarono a ricostruire ciò che era stato distrutto quando Ayuthaya fu saccheggiata. Le conoscenze e le pratiche di quel periodo che ancora non erano andate perdute furono preservate oppure incorporate in nuove leggi, manuali di governo, testi storici e religiosi o opere letterarie. Allo stesso tempo, i nuovi monarchi trasformarono le azioni difensive in tattiche di espansione territoriale, e mossero guerra agli altri stati per estendere la propria influenza in ogni direzione. Dopo avere distrutto le capitali del Laos e della Cambogia, il Siam contenne l’aggressione birmana e ridusse a condizioni di vassallaggio Chiang Mai. Le popolazioni sconfitte furono trasferite in territorio siamese e svolsero un ruolo importante nell’aumento della produzione del riso, che veniva in gran parte esportato in Cina. A differenza dei re di Ayuthaya, che si identificavano con la divinità hindu Vishnu, i re Chakri assunsero il ruolo di difensori del buddhismo, e a tale scopo fecero compilare e tradurre nella propria lingua i principali testi di quella cultura, promuovendo inoltre la costruzione di molti templi. Contemporaneamente, stavano prendendo forma un nuovo ordine sociale e una nuova economia di mercato. Verso la metà del XIX secolo il Siam adottò una forma di modernizzazione occidentale nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica, dell’istruzione, del sistema di infrastrutture e dell’apparato giuridico e legale. Uno dei grandi modernizzatori, il re Mongkut (Rama IV), non si sarebbe mai aspettato di diventare un re. Prima della sua incoronazione aveva trascorso 27 anni in un monastero, durante i quali aveva fondato l’ordine monastico Thammayut, basato sulla rigida disciplina dei monaci mon. Nel corso della sua vita monastica studiò anche il pali, il sanscrito, il latino, l’inglese e le scienze occidentali. Durante il regno di Mongkut, il Siam strinse diversi accordi commerciali con le potenze occidentali che portarono il regno a integrarsi nel