Referente Teatro Ragazzi Stefania Albertini tel. 0547 355733 fax 0547 355720 E-mail: [email protected] TEATRO BONCI ERT Fondazione Via Aldini 22 47521 Cesena CATALOGO PER LE SCUOLE ELEMENTARI e MEDIE 44 1 2 43 Elenco spettacoli Rassegna Teatro Ragazzi 2011 Referente Stefania Albertini tel. 0547 355733 ( dalle ore 10 alle ore 13 ) fax 0547 355720 e-mail: [email protected] TEATRO BONCI ERT Fondazione Via Aldini 22 47521 Cesena Compagnia titolo genere età luogo Teatro Perché/ Teatro Bonci In viaggio da Itaca Teatro d’attore 8 - 14 Teatro Bonci Pag. 6 Socìetas Raffaello Sanzio Prog. Puerilia Bestione Teatro d’attore 6 - 10 Teatro Comandini Pag. 7 Socìetas Raffaello Sanzio Prog. Puerilia Ornitologia Teatro d’attore 6 - 10 Teatro Comandini Pag. 8 Socìetas Raffaello Sanzio Prog. Puerilia La timidezza delle ossa Teatro d’attore 6 - 10 Teatro Comandini Pag. 9 Fondazione AIDA La grammatica della fantasia Teatro d’attore 7 - 12 Teatro Verdi Pag. 10 L’Asina sull’Isola Diario di bordo Teatro d’attore Giochi di luce Dagli 8 Teatro Bogart Pag. 11 Accademia Perduta L’orchetto Teatro d’attore 7 - 14 Teatro Verdi Pag. 12 Teatro Dell’Archivolto Come un romanzo Conferenza/ spettacolo Dai 12 Teatro Verdi Pag. 13 Aulòs Danza Il viaggio meraviglioso danza 8 - 13 Teatro Bonci Pag. 14 Teatro delle Briciole Baby don’t cry Teatro d’attore 7 - 10 Teatro Verdi Pag. 15 Arcadia Production William and the sea people Teatro d’attore, Mimo e danza 6 - 11 Teatro Verdi Pag.16 11 - 14 Teatro Verdi Pag. 17 “ Frankenstein Teatro d’attore, Mimo e danza 42 Teatro del Carretto Amleto Teatro d’attore 11 - 13 Teatro Bonci Pag.18 Teatro Crest La strada delle tartarughe Teatro d’attore Dai 12 Teatro Verdi Pag. 19 3 Compagnia titolo genere età luogo Ferruccio Filipazzi Il brutto anatroccolo Teatro d’attore e musica dal vivo 6 - 10 Teatro Bogart Pag. 20 “ E sulle case Il cielo... Teatro d’attore e musica dal vivo 6 - 11 Teatro Bogart Pag. 21 Codici Ritmici e Manicomics Riciclando Teatro d’attore 5 - 11 Teatro Bogart Pag. 22 Inbiciteatro Carlo Ottolini I dodici lupi Teatro d’attore 6 - 12 Teatro Bogart Pag 23 Drammatico Vegetale Storia di Babar e l’elefantino Teatro di figura e d’attore 6 - 10 Teatro Bogart Pag. 24 Teatro Gioco Vita Sogno di una notte di mezza estate Teatro d’ombre 8 - 14 Teatro Bonci Pag. 25 Teatro Distracci Camilla Teatro d’attore 10 - 14 Teatro Bogart Pag.26 L’alboreto -Teatro Volare a tutti i Teatro d’attore Dimora di Mondaino costi, forse 7 - 13 TEATRO BOGART Presso Chiesa Parrocchiale Via Chiesa di S. Egidio n. 110 Cesena Tel. 0547 384777 Teatro Verdi Pag. 27 Piccoli Principi/ Sipario Toscana Io, diversa Teatro d’attore Dai 9 Teatro Verdi Pag.28 Laminarie Tu non mi conosci Teatro d’attore e danza 9 - 14 Teatro Verdi Pag.29 Pupi e Fresedde Mille e una sherazade Teatro d’attore 6 - 10 Teatro Verdi Pag. 30 Movimenti teatro della salute Super coro tragico show Teatro d’attore con musica dal vivo dai 12 Teatro Verdi Pag.31 Bottega del Teatro Elia e il sig. Maccaroni Jett Teatro d’attore 11 - 14 4 TEATRO A. BONCI Piazza Guidazzi n. 9 Cesena Tel. 0547 355911(portineria) Teatro Bonci Pag. 32 TEATRO VERDI Via Sostegni Cesena TEATRO PETRELLA Longiano TEATRO COMANDINI Cesena 41 Progetto Conservatorio L’OPERA A TEATRO Conservatorio B. Maderna/ Accademia di Belle Arti sez. di Cesena Compagnia titolo genere età luogo Arrivano dal mare Don Chisciotte Teatro disegnato Dai 6 Teatro Petrella Pag. 33 “ Una recita straordinaria Teatro d’attore 9 - 13 Teatro Petrella Pag. 34 6 - 14 Teatro Verdi Pag. 36 Spettacoli delle scuole IL PICCOLO SPAZZACAMINO il grande capolavoro di Britten Teatro musicale Età: 6 - 14 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Benjamin Britten fu sempre attratto dal mondo dell’infanzia e pochi compositori hanno saputo come lui scandagliare, definire i contorni poetici dell’animo fanciullesco. D’altra parte lo stesso musicista, originario del Suffolk, contea orientale inglese, riteneva l’adolescenza uno stato permanente dell’esistenza, un luogo dove albergano, indistruttibili, fonti di creatività, di sensibilità e di magia. “Il Piccolo Spazzacamino” è fra i numerosi lavori dedicati ai ragazzi, coinvolti sia come interpreti che come spettatori. Britten racconta una storia di bambini in un alternarsi di episodi divertenti e commoventi: il piccolo Sam, abbandonato dai genitori, finisce nelle mani di due adulti senza scrupoli che lo sfruttano come spazzacamino. Saranno i suoi coetanei ad aiutarlo ad uscire dalla sua condizione. Sam potrà tornare così finalmente al mondo dell’infanzia, libero di giocare e di studiare. 40 I ragazzi di Betta Elisir d’amore Teatro d’attore 3° Circolo Cesena L’autista Mannaro Teatro d’attore 6 - 10 Teatro Verdi Pag. 37 Ass.ne Cult. Pietre Vive Il pianeta delle Dune musical 7 - 14 Teatro Bonci Pag. 38 Conservatorio Maderna La serva padrona Teatro musicale 8 - 14 Teatro Verdi Pag. 39 “ Il piccolo spazzacamino Teatro musicale 6 - 14 Teatro Verdi Pag. 40 5 PROGETTO TEATRO BONCI Progetto Conservatorio L’OPERA A TEATRO NOVITA’ Teatro Bonci /Teatro Perché IN VIAGGIO DA ITACA Conservatorio B. Maderna/ Accademia di Belle Arti sez. di Cesena Testi e Regia di Gabriele Marchesini Dacia Maraini scrive due testi originali per un'inedita Calipso amazzone LA SERVA PADRONA Teatro d’attore Durata: 1 ora e 45’ Età: dagli 8 anni Luogo: Teatro Bonci Teatro musicale Età: 8 - 14 anni Durata: 1 ora Uno strabiliante viaggio sulle tracce di Ulisse: la sfida di 17 giovanissimi guidati da Gabriele Marchesini, riscrive l'avventura più celebre di tutti i tempi: l'Odissea. la storia di un gruppo di ragazzi che rivive, oggi, le mitiche vicende di Ulisse. Apre e chiude lo spettacolo (con due monologhi originali, affidati alla figura di Calipso) la scrittura raffinata di Dacia Maraini, una delle più celebri autrici contemporanee. Una modernissima scenografia virtuale catapulta lo spettatore nel cuore di un viaggio fantastico: dal porto di Itaca e all'isola dei Feaci, dentro il cavallo di Troia, nella grotta di Polifemo, nell'isola di Circe, e via via attraverso una serie di ambienti progettati del regista e disegnati dal fumettista Ugo Bertotti. La scena è realizzata grazie alla collaborazione con gli scenografi "in erba" dell'Accademia di Belle Arti (sede di Cesena, coordinati dal professor Marcello Morresi), mentre le musiche sono a cura del giovane compositore Dario Giovannini. Ideato per i ragazzi ma proposto anche al pubblico adulto, lo spettacolo rilegge il viaggio di Ulisse con occhi contemporanei, partendo dalla versione di Giovanni Pascoli, che immagina una seconda partenza dell'eroe, deciso a ritornare nell'isola di Calipso. È Telemaco, suo figlio, insieme a un gruppo di amici, a ricostruire, attraverso la memoria dei racconti di Ulisse, i principali episodi dell'Odissea. IN VIAGGIO DA ITACA si inscrive nel trentennale percorso attivato dal Teatro Bonci per la produzione di eventi dedicati alle giovani generazioni. 6 celebre intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi Luogo: Teatro Verdi Un ricco e non più giovane signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta che in verità è il servo Vespone che, travestito da soldato, chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto sposa Serpina, la quale da serva diventa padrona. 39 Socìetas Raffaello Sanzio Associazione Culturale “PIETRE VIVE” PROGETTO PUERILIA IL PIANETA DELLE DUNE PUERILIA festival di puericultura teatrale La Socìetas Raffaello Sanzio inaugura da quest’anno nell’ambito e in collaborazione con la Rassegna di Teatro per Ragazzi del Teatro Bonci di Cesena una “sezione” dedicata alla vita culturale dei bambini, che si svolgerà presso il Teatro Comandini nel periodo marzo/aprile 2011, e avrà la forma di un festival di puericultura teatrale, con le seguenti proposte teatrali: Tutti gli spettacoli sono ideati per la partecipazione di una classe per volta Regia Claudio Sbrighi Coordinatore Gerardo Puccio Musical Età: dai 7 anni Durata 2 ore circa BESTIONE Luogo: Teatro Bonci ideato da Davide Savorani, artista visivo e performer, e Chiara Guidi Anno 10191. L’umanità non è ancora riuscita a trovare equilibrio, pace e armonia. Il genere umano si è organizzato in grandi casate, di memoria feudale, che si sono impadronite dei pianeti e lottano fra loro per la conquista del melange. Il melange è un spezia che rafforza l’animo e il corpo, dà salute e prolunga la vita. Il melange si trova solamente su Arrakis, conosciuto in tutto l’universo come Il Pianete delle DUNE. L’intera galassia attende l’avvento del predestinato, colui che saprà riportare ordine e giustizia: il Kwisatz Haderach. Il pianeta delle Dune è abitato da un popolo fiero, i Fremen, sfruttato per estrarre il melange da tutte le casate che hanno governato Arrakis. Un popolo che nelle lande desolate e desertiche di questo pianeta ha compreso l’importanza della conservazione e gestione dell’unica risorsa indispensabile: l’acqua. Anche le leggende dei Fremen dicono che un giorno arriverà il messia, colui che ricostituirà l’ordine e porterà la pace sul pianeta delle Dune: Muad’ib Il Barone Vladimir è il capo indiscusso della casata degli Arkonnen che ha sfruttato e sottomesso con violenza e crudeltà il popolo dei Fremen e che ha estratto una quantità spropositata di melange. Vladimir ripone tutta la sua fiducia nel malvagio nipote Feyd. Per tentare di ristabilire l’ordine nella galassia viene ordinato, agli Arkonnen, di abbandonare il pianeta delle DUNE..... 38 Per classi di 3° e 4° Elementare Durata: 50 minuti Luogo: Teatro Comandini La struttura del lavoro chiede ai bambini e a tutti coloro che entrano nello spazio una partecipazione diretta. Nessuno può stare fuori dal gioco e gli adulti vi partecipano attraverso le risposte alle domande che verranno loro poste, liberi da ogni preoccupazione di disciplina che solo l’arte deve ottenere. Il giorno stesso della rappresentazione, poco prima della fine della lezione, le maestre dovranno leggere ai bambini una lettera che, si dirà, è giunta a scuola per loro. Sarà attaccata a una palla da basket che dovrà essere portata in teatro come segno di riconoscimento. Le insegnanti dovranno mostrarsi sorprese e poi curiose per suscitare nei ragazzi complicità e desiderio di andare. I personaggi fanno uso di maschere che fanno leva sul fatto che dietro di esse possono celarsi personaggi buoni o cattivi. Questa indeterminatezza richiede ai bambini un controllo nell’affrontare le maschere, e l’azione scenica guidata e condotta da una narratrice trasforma il timore dell’ignoto e le prove di coraggio in un divertimento capace di condurre il gioco. 7 Socìetas Raffaello Sanzio PROGETTO PUERILIA PUERILIA festival di puericultura teatrale ORNITOLOGIA (titolo provvisorio) Il 3° Circolo Cesena La Nuova Compagnia Teatro L’AUTISTA MANNARO Luca Brigliadori Roberto Cesetti Marta Zappatore Nuovo allestimento realizzato dalla Compagnia Zapruder filmmakersgroup in collaborazione con il musicista Francesco “Fuzz” Brasini Teatro d’attore Età : 6 - 10 anni Durata: 1 ora Per classi di 3° e 4° Elementare Durata 40 minuti Luogo: Teatro Comandini Luogo: Teatro Verdi Un Ornitologo insegna ai bambini a riconoscere il canto degli uccelli. Li fa loro ascoltare e imitare. Successivamente i bambini vengono invitati ad assistere al concerto “(S)wing”, che Zapruder filmmakersgroup ha creato con il musicista Francesco “Fuzz” Brasini. In “(S) wing” una grande voliera di uccelli vivi viene suonata in tempo reale da un musicista che, attraverso microfoni ed elaborazioni elettroniche, riesce ad evidenziare la dinamica fisica e sonora del battito delle ali o il canto di un uccello particolare. Lo spazio degli uccelli diventa dunque uno strumento musicale a tutti gli effetti, che cambia in base alla sensibilità compositiva che Francesco “Fuzz” Brasini mette in atto sotto gli occhi del pubblico. In (S)wing è ancora una volta il battito d'ali ad essere centrale, non tanto come metafora quanto piuttosto per le sue potenzialità dinamiche. 8 Lo spettacolo teatrale “L’autista mannaro”, liberamente tratto da un racconto di Alessandra Calanchi, è stato realizzato da alcuni docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria convinti che l’educazione stradale, per i bambini, debba iniziare molto presto da parte di tutti gli educatori . L’ambiente “strada” e tutto quanto in essa accade, costituisce un argomento stimolante, interessante e ricco di spunti educativi. In questa performance gli attori riportano situazioni, incontri, personaggi che fanno rivivere ai piccoli spettatori i comportamenti corretti e scorretti nei quali i bambini possono facilmente identificarsi interagendo con gli attori durante lo spettacolo. Saranno proprio gli spettatori, infatti, a riconoscere subito, insieme alla nipotina Pippi, gli errori e le infrazioni compiute dallo zio “mannaro” durante la guida, e saranno loro a segnalarli al vigile che interviene per punire il mancato rispetto delle regole stradali. Sarà sorprendente verificare, durante la conversazione alla fine dello spettacolo, che la conoscenza del corretto comportamento sulla strada è notevole da parte anche dei più piccoli, e che tutti loro si sono trovati almeno una volta nella situazione di dover ricordare il codice della strada a qualche distratto “ autista mannaro”. 37 I Ragazzi di Betta “La bottega del Teatro del Rubicone” Scuola media Gatteo ELISIR d’ AMORE Socìetas Raffaello Sanzio PROGETTO PUERILIA PUERILIA festival di puericultura teatrale (divertente adattamento dell’opera omonima di G. Donizetti) Adattamento teatrale Prof.ssa Battistini Lusiana Scenografie Prof. Ugolini Enea coreografie Nicoletta Fagioli Costumi e oggetti Donini, Borghesi, Moretti, Del Prete Progetto musiche e luci Prof. Scarpellini Roberto Teatro d’Attore con Musica Età: 6 - 14 anni Durata: Un’ora circa Luogo: Teatro Verdi L'opera buffa di Donizetti, in questo adattamento, diventa un divertente racconto per ragazzi, una narrazione coinvolgente, fantasiosa , uno spettacolo decisamente originale , adatto a tutte le età , che tenta una nuova strada: coniugare l'eredità operistica con una visione teatrale contemporanea. La lirica si fonde con il musical, la melodia con il vaudeville (teatro comico) ed ecco che lo spettacolo nasce, cattura gli spettatori ed è subito passione. Il cast è formato da ragazzi cantanti , attori , suonatori e ballerini che sviluppano una selezione delle più famose arie d’opera in un divertentissimo contesto narrativo vivo, brillante. In una sapiente miscela tra divertimento e sentimento si racconta di mietitori , di canterini, di ragazze furbe e pettegole , di goffi soldati, di Nemorino che è perdutamente innamorato di Adina, la bella del paese esperta di romanzi amorosi, di Belcore, sergente tonante che la vuole sposare, del dottor Dulcamara ciarlatano ed imbroglione e del suo magico elisir, lo stesso che in altri tempi aiutò Tristano a far innamorare Isotta… Ci sono il protagonista, l'antagonista, l'aiutante e una serie di situazioni incredibili: tutte funzioni della fiaba dove l’amore, come sempre, è il motore di ogni vicenda. Complice il buon vino, succede veramente di tutto…. in un momento magico che porta i ragazzi “dentro” il mondo della musica, coinvolgendoli. 36 LA TIMIDEZZA DELLE OSSA allestimento realizzato dalla Compagnia pathosformel di e con: Daniel Blanga Gubbay, Francesca Bucchero, Paola Villani e con la collaborazione di Milo Adami Per classi dalla 2° alla 5° Elementare Durata: 50 minuti Luogo: Teatro Comandini Un telo bianco e incorniciato chiude lo spazio. Su di esso pian piano pare che affiorino resti umani o reperti di una civiltà sepolta: frammenti in rilievo, che sembrano sbocciare da una materia lattea per generare un bassorilievo in continuo movimento. Se all’inizio i frammenti appaiono singolarmente, poi la progressione delle immagini ricompone l’immagine familiare di un corpo umano. La percezione del corpo è così modificata da creare una sorta di danza radiografica. E ogni volta che il corpo si distacca, i rilievi vengono nuovamente inghiottiti dall’indifferente omogeneità del telo, come dettagli di un ricordo che si va lentamente perdendo; i frammenti divengono i caratteri di una nuova forma di scrittura che non può lasciare traccia o testimonianza. Come se le ossa fossero così timide da non riuscire a mostrarsi a lungo in uno spazio, come quello del teatro, dove ogni azione, quando termina, non lascia traccia di sé. Dopo lo spettacolo (che ha la durata di 20 min. circa) i bambini verranno condotti in un’ altra sala, dove, attorno ad un tavolo luminoso, un medico, vestito di bianco, fa loro vedere e conoscere l’anatomia di alcuni corpi, mettendo in rilievo la forma di alcune sezioni del mondo animale e vegetale. Attraverso la guida competente di uno scienziato una luce tenue entrerà nel buio di alcuni corpi (fiori, frutti, sezioni di carne incellophanate solitamente esposte nei supermercati) che aprendosi sveleranno ai bambini il mistero e la meraviglia del loro vitale funzionamento. Ai bambini verrà poi chiesto di copiare dal vero una delle sezioni che il racconto di anatomia ha messo in luce. 9 Fondazione Aida LA GRAMMATICA DELLA FANTASIA di Monica Ceccardi Testo tratto da “La grammatica della fantasia” di Gianni Rodari Con Monica Ceccardi e Marta Zanetti/Irene Fioravante Regia Maura Pettorruso e Marta Zanetti Teatro d’attore Età: 7-12 anni durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Perché uno spettacolo sulla Grammatica della Fantasia? Perché la fantasia salverà il mondo. Perché la fantasia è uno degli ingredienti necessari affinché un bambino diventi un buon adulto. Il bambino oggi vive in una società fatta di norme e regole, in cui non esiste la possibilità di sbagliare, di cercare la propria dimensione. L’errore è uno sbaglio da cancellare, da correggere. E se l’errore fosse “creativo”? Se, grazie all’errore, potessimo scoprire nuovi mondi, nuove parole? Creiamo un mondo con nuove regole – o non regole - un mondo che nasca dalla fantasia di creare, di sperimentare, di sbagliare, un mondo dove la capacità di meravigliarsi conduca alla libertà. Spettacoli delle Scuole “La Grammatica della Fantasia” di Rodari è un metodo per inventare storie, per sviluppare l’immaginazione creativa. Un libro di regole quindi, una grammatica. Giocando con le tecniche rodariane è nata la nostra Grammatica. Un dialogo surreale tra due personaggi in bilico tra magia e povertà, che procede tra un turbinio di errori, disavventure e nuovi inizi. Una bizzarra macchina in continua evoluzione accompagnerà le due mercantesse – e il pubblico presente – a riscoprire l’origine fantastica di ogni cosa. Il nostro spettacolo vuole essere materia viva, cibo creativo, preparato con i migliori ingredienti della Fantastica. DOSI PER TUTTI: Due calamai di errori Duello di parole montato col temperamatite Favole in insalata q.b. Cinque fantamillimetri di risate Un goccino di sale in zucca 10 PREPARAZIONE: Mescolare energicamente gli errori in un teatro ben illuminato, stendere le insalate di favole sul palcoscenico, con l’aiuto di una coppia di personaggi stralunati e lasciare lievitare al calduccio sotto una coperta di parole. Arrotolare il tutto e gratinare con sorrisi a volontà. 35 Compagnia Teatrale “Arrivano dal Mare” Compagnia L’Asina sull’Isola UNA RECITA STRAORDINARIA DIARIO DI BORDO Dai testi e dalle favole di Giovannino Guareschi Con Sergio Diotti, il Fulèsta e con Lorenzo Palmieri, burattinaio e narratore musiche dal vivo: Stefano Zuffi AlchemicOrchestra regia: Stefano Giunchi Tecnica: narrazione, burattini, oggetti e figure, immagini, musica dal vivo Età: 9 - 13 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Petrella Longiano “Arrivano dal Mare!”, in occasione del centenario di Giovannino Guareschi, ha realizzato questo allestimento, che prende spunto dalle opere di Guareschi scritte e illustrate durante la prigionia nei campi di concentramenti tra il 1943 e il 1945. Guareschi era stato internato , come molti ex-soldati e ufficiali dell' Esercito italiano che avevano scelto di non combattere o lavorare volontariamente per gli occupanti nazisti, ma riuscì a coinvolgere in molte letture poetiche e in questa rappresentazione teatrale, avvenuta alla vigilia di Natale del ’44, vari professionisti o dilettanti di musica e di canto tra cui il poeta Roberto Rebora e l’attore Gianrico Tedeschi. "Questa favola è nata in un campo di concentramento del nord-ovest germanico e le Muse che l'ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia. La scrissi rannicchiato nella cuccetta inferiore di un castello biposto e sopra la mia testa c'era la fabbrica della melodia. Io mandavo su da Coppola (il maestro Arturo Coppola, compositore delle musiche originali) versi di canzoni nudi e infreddoliti e lui li rimandava giù rivestiti di musica soffice e calda come lana d'angora.” Nelle opere al centro di questa lettura animata e musicata l'Autore si chiede quale può essere il ruolo della Poesia, della Musica, dell'Arte e della Cultura in generale per lottare contro un fenomeno storico come l'Olocausto, e in generale contro tutte le guerre. E una possibile risposta ce la dà sempre Guareschi: la valorizzazione della memoria, la trasmissione di un'esperienza tra generazioni: “Di qui l’idea di stampare la fiaba: il papà ex internato potrà così raccontarla al suo bambino, e da queste poche parole…il bambino capirà forse che il papà soffriva, lassù, nei desolati campi…E se non capirà il bambino, capirà la mamma.” “ E se non v’è piaciuta – non vogliatemi male: ve ne dirò una meglio – il prossimo Natale, e che sarà una favola – senza malinconia; “C’era una volta – la prigionia…” 34 Le avventure di un bastimento carico di uomini di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli, testo di Alessandro Berti, disegni di Martino Pompili Teatro d’attore, immagini proiettate e giochi di luci ed ombre Età: dagli 8 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Bogart Nel 1996 un fatto di cronaca colpì la nostra immaginazione: il viaggio di trenta emigranti indiani, partiti dal loro paese per raggiungere "la terra promessa", che si ritrovano invece gettati in mare nel canale di Sicilia. Da questo episodio di cronaca é nata la nostra ricerca sul tema dell'emigrazione, da cui questo spettacolo é scaturito. Attraverso la tecnica del teatro d'ombre, che per noi non é solo una 'tecnica' ma una scelta narrativa che ispira tutto il nostro lavoro e la nostra ricerca artistica, abbiamo così raccontato il drammatico viaggio in mare di trenta poveracci, prigionieri di un vecchio scafista senza scrupoli. Una storia che pensiamo sia rappresentativa di tanti episodi a cui ogni giorno assistiamo attraverso gli occhi dei media, ed il cui crocevia geografico é la nostra terra. La vicenda é raccontata per appunti attraverso un diario di bordo, da quando i trenta giovani si imbarcano in una buia alba Tunisina, fino al rocambolesco epilogo. 11 Accademia Perduta - Romagna Teatri Compagnia Teatrale “Arrivano dal Mare” L’ORCHETTO DON CHISCIOTTE di Suzanne Lebeau con Claudio Casadio e Daniela Piccari musiche originali Marco Biscarini dall’opera originale di Miguel Cervantes Un progetto di: Gek Tessaro Con: Gek Tessaro & Extrapola Teatro Teatro d’attore Età : 7 – 14 anni durata: 1 ora Spettacolo di teatro disegnato (racconto, disegno e musica dal vivo) età: dai 6 anni Durata: 50 minuti Luogo: Teatro Petrella Longiano Luogo: Teatro Verdi L’Orchetto vive solo con sua madre in una casa nel cuore di una foresta impenetrabile, in un luogo ritirato, lontano dalla comunità del vicino villaggio. Pensa di essere un bambino come tutti gli altri ma, il primo giorno di scuola, i suoi compagni si accorgono subito della sua diversità: è il figlio di un orco che, però, una madre amorevole ha cresciuto con infinita tenerezza. Per sfuggire all’attrazione irresistibile che prova per il sangue fresco, l’Orchetto dovrà affrontare tre difficili prove, dalla cui riuscita dipenderanno la sua crescita, la sua trasformazione e la sua salvezza. Se saprà superare queste prove, il coraggioso protagonista potrà esaudire il grande sogno di essere accettato, con tutte le sue differenze e le sue contraddizioni, all’interno della comunità del villaggio. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, ci riconcilia con la nostra parte oscura, in una storia che racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti. La scelta artistica di Accademia Perduta cade, quindi, su di un racconto nero e tenero, che attinge la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente della grande autrice per ragazzi Suzanne Lebeau. Claudio Casadio, Daniela Piccari e Marcello Chiarenza si confrontano con questo testo poetico, ironico e suggestivo e lo fanno proprio, con l’intento di divertire, affabulare ma anche far riflettere il pubblico dei bambini e delle famiglie. L’allestimento, creato appositamente da Marcello Chiarenza, si avvale di un utilizzo magico dello spazio teatrale, in cui gli attori si muovono con leggerezza ma anche con drammaticità ed il gioco di scena prevede un susseguirsi di piccole magie, un’evoluzione di continue suggestioni visive e sonore, che avvince lo spettatore, fino allo scioglimento finale. Le musiche originali, infatti, pensate per accompagnare un forte impatto emotivo, creano un sottofondo che sottolinea la drammaticità dei vari momenti dello spettacolo. 12 Gek Tessaro, nato a Verona nel 1957, maestro d’arte, è autore e illustratore di libri per bambini. Dotato di grandi capacità comunicative, da anni propone e conduce attività di laboratorio di educazione all’immagine, letture animate e incontri con l’autore per bambini, insegnanti ed educatori in scuole, biblioteche, musei e manifestazioni culturali in tutta Italia. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce il teatro disegnato. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci: l’illustratore diventa così pittore di scena e novello cantastorie. Tra i suoi libri “Il salto. Di città in città” (ed. Artebambini) e il “Il circo delle nuvole” (ed. Fanucci) sono stati selezionati tra i 12 migliori titoli italiani rispettivamente del 2005 e del 2008 dalla Biblioteca Internazionale di Monaco. Fra le ultime pubblicazioni: Cin Ciao C’è (Fanucci, 2009), I Bestiolini (Panini, 2009), Acquaria (Artebambini, 2009), Il fatto è (Lapis, 2010) e il volume dedicato al suo lavoro Priscilla e Gurdulù. Lo sguardo delle mani (Artebambini, 2009). Nel 2010 a Gek Tessaro è stato assegnato il prestigioso Premio “Andersen” come “migliore autore completo”, con questa motivazione: “Per una ormai raggiunta, compiuta e convincente maturità artistica. Per la sapienza e la passione con cui sa continuamente confrontarsi con strumenti espressivi diversi, percorrendo coraggiosamente, e sempre all’insegna della narrazione, strade che vanno dal teatro all’illustrazione.” La curiosità di Gek Tessaro e la sua passione per la musica (da cui si lascia impressionare e accompagnare negli spettacoli, anche dal vivo, con l’inseparabile gruppo degli Extrapola) lo ha portato a “trasfigurare” sulla scena molti testi e lo porta ora a confrontarsi con il grande capolavoro di Cervantes. 33 Teatro dell’Archivolto Franco Mescolini e La Bottega del Teatro COME UN ROMANZO Da Daniel Pennac ELIA E IL SIGNOR MACCARONI JETT Azione scenica e regia di Franco Mescolini Con Franco Mescolini, Tommaso Faedi, Emanuele Marzocchi e Matteo Sintucci Elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino Regia Giorgio Gallione Con Giorgio Scaramuzzino Conferenza/ spettacolo Età consigliata: dai 12 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Teatro d’attore Età: 11 - 14 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Bonci Elia è un ragazzetto divenuto problematico in seguito alla separazione dei genitori, poiché crede di essere, con la sua vivacità e indisciplinatezza la causa scatenante del loro dissidio, disperato, decide di risolvere il problema scappando di casa… Dopo un vano girovagare per la città, finisce nei cunicoli sotterranei della medesima, sicuro rifugio di ogni genere di marginali, qui si imbatte in Maccaroni Jett, un vecchio allibratore caduto in disgrazia per via dell’alcol e per il vizio di truffare i clienti e che ora sbarca il lunario arrangiandosi con dei furtarelli e capitanando una banda di giovanissimi che rubano per lui. Come è ovvio, all’inizio, fra Elia e Maccaroni Jett il rapporto è molto difficile, i due non si fidano l’uno dell’altro, conoscendosi meglio, Maccaroni Jett comincia a stimare il ragazzetto per la sua intelligenza, lealtà e schiettezza e per la generosità che dimostra in ripetute occasioni, questo farà sì che il Capo affidi sempre più spesso ad Elia incarichi che fanno schiattare di invidia gli altri componenti della banda che come era prevedibile diventano particolarmente aggressivi nei confronti del ragazzo al punto da decidere di farlo fuori...Maccaroni Jett si rende subito conto del pericolo che corre Elia e si intromette tanto da rischiare la propria vita per lui…. 32 Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi leggere? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccontare ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla lettura o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dovere o – forse- un amore. C’è chi ama annusare le pagine di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi, quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti pregiudizi, quante ragioni il non-lettore! Tutto questo si può ritrovare nel divertente saggio di Daniel Pennac che, oltre ad essere uno degli autori più amati degli ultimi anni, non ha dimenticato di essere un insegnante e in Come un Romanzo (Ed. Feltrinelli) affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa, cercando di proporre i libri come complici, come amici attraverso i quali si ampliano i propri orizzonti e si costruiscono mondi inediti. La conferenza/spettacolo che l’Archivolto presenta è soprattutto un percorso teatrale che, attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione degli spettatori ci vuole ricordare che … “Il piacere di leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si può ritrovare facilmente.” L’attore entra in relazione con il pubblico. Usa il loro linguaggio, li provoca, li stimola, non permette che si trincerino nell’apatia, li costringe a stare al gioco. Mostra di comprendere e condividere le idiosincrasie indotte dalla prassi scolastica.…e subito il monologo diventa dialogo: dapprima riluttanti, poi sempre più interessati, i ragazzi rispondono e intervengono. 13 Compagnia Aulos Danza MOVIMENTI Teatro della Salute Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna A.U.S.L. Cesena IL VIAGGIO MERAVIGLIOSO SUPER CORO TRAGICO SHOW Regia di Arturo Cannistrà La Compagnia è formata da giovani utenti del Centro Salute Mentale di Cesena coordinata da Corrado Bertoni (regista) e si avvale della collaborazione di Milko Merloni (musicista) e di Giuseppe Viroli (attore) Interpreti " Compagnia Aulòs Danza " di Rimini Musiche a cura di Alessandro Baldrati Voce recitante di Enrico Vagnini scenografie Mario Patrono – Aulòs Danza Teatro d'attore con musica dal vivo Età: dai 12 anni durata 50 minuti Spettacolo di Danza Durata : 70 min. circa Età: 8 - 13 anni Luogo: Teatro Bonci Luogo: Teatro Verdi Questa creazione, liberamente ispirato al Milione, vuole essere lo strumento per appropriarsi di valori antichi e per utilizzare questi a favore dell’integrazione e la convivenza fra persone . Lo spettacolo è un viaggio che ha come luogo di partenza la Venezia del 700. Il Teatro “Malibran” e il sotto palco, che sono le fondamenta della casa dei Polo diventano porta d’accesso verso l’acqua, in una chiglia di una Nave immaginaria pronta a salpare verso i luoghi descritti nel Milione. Una storia ricca di suggestioni, di simboli religiosi, esplorazione della mente attraverso il codice corpo, che si nutre di suoni, immagini, proiezioni, oggetti, manoscritti. Lo spettatore viene catapultato all’interno di questo viaggio e ne diventa lui stesso interprete. Ogni tappa ha un significato profondo che trova collegamenti con il nostro quotidiano, il nostro vissuto. Dalla Terrasanta, alle Crociate, dalla solitudine del deserto alla vivacità e unicità dei bazar , i loro colori e i loro odori, il dolore della peste che idealmente trova purificazione nell’impalpabilità delle sete, fino a giungere agli sfarzi e alle regole della corte del Gran Khan, questo è il viaggio di Marco.Polo. Musica, immagini suoni, voci concorrono a ricostruire atmosfere magiche, sospese tra realtà e sogno, conducendo le giovani platee a esplorare il linguaggio non verbale del movimento, a volte raffinato ed etereo, a volte forte e quasi violento, a volte regale e austero. Attraverso la lettura (e a volte la parodia) delle tragedie greche abbiamo iniziato il nostro viaggio nella condizione umana, utilizzando il teatro. Le tragedie ci hanno insegnato che questa nostra condizione è fatta di luci e di ombre, di sole e di notte e che, come dice Sofocle, nulla è più misterioso e tremendo dell’uomo. Il teatro greco ci ha insegnato anche che la cura non cerca la guarigione ma la verità, ma, come dicono i poeti, “la verità è sempre triste”: meglio allora riderci un po’ sopra come facevano anche i greci che, dopo tre tragedie, chiudevano la giornata sacra dedicata al teatro, con una farsa, suggerendoci forse che la vera catarsi non è nel rivivere il destino tragico degli eroi ma nel riderci sopra. Leggendo questi testi mirabili abbiamo anche imparato che gli uomini vivono su una superficie sottile che li separa dall’Ade. . Comunque sia, dagli antichi poeti e sapienti, abbiamo imparato che il nostro modo di sostare su questa Terra, per essere sopportabile, deve imparare molto dagli eroi e dai saltimbanchi, come del resto non smette mai di insegnarci anche Shakespeare: esseri eccentrici, bizzarri, popolano l’inconscio: il teatro permette di incontrarli, riconoscerli, dialogare con loro nel tempo presente della scena. “….Naturalmente tutto quello che ho raccontato non è neanche la metà di quanto ho visto e mi è accaduto…..” Marco Polo Lo spettacolo è una antologia di testi tratti dalle tragedie greche ma sia il Coro che i Monologhi degli Eroi, sono rivissuti dalla Compagnia con lo spirito del presente, con la noncuranza, a volte, di chi ha un sacco di problemi quotidiani da risolvere. 31 14 Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi Teatro Stabile di Innovazione Firenze MILLE E UNA SHERAZADE Aladino e Alì Babà nel carrello della spesa di mammà ideato e diretto da Angelo Savelli con Elena D’Anna e Valentina Bruscoli Teatro delle Briciole - Solares Fondazione delle Arti BABY DON’T CRY a cura di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con Marco Olivieri e Francesco Speri con la collaborazione di Ilaria Dalle Donne e Vincenzo Todesco musiche originali di Marco Olivieri Teatro d’attore Età: 7 - 10 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Tecnica: teatro d’attore Età: 6 – 10 anni Durata: 50 minuti Luogo: Teatro Verdi In uno dei tanti supermercati delle nostre città sempre più multietniche, due simpatiche madri di famiglia, due moderne Sherazade chiacchierone e fantasiose, approfittando degli abbondanti acquisti alimentari che riempiono i loro carrelli della spesa, raccontano o forse spettegolano intorno alle fantastiche vicende di bambini di famiglie straniere venute dall’Oriente. E così in mezzo alle mamme e ai papà che scarrellano tra gli scaffali del supermercato a procacciare provviste per le cenette familiari, si materializzano le favolose avventure di Alì Babà e i quaranta ladroni e di Aladino e la sua lampada magica. C’è una qualche relazione tra tutto ciò, cioè tra fiabe e cibo? Certo, come dimostreranno le due accattivanti narratrici Elena D’Anna e Valentina Bruscoli, nelle vesti delle due buffe compratrici con i loro carrelli pieni di misteriose mercanzie. Perché molte di quelle provviste che i genitori porteranno a casa, ed altre che semmai essi non conoscono o non usano, vengono proprio da quei paesi d’Oriente da cui arrivano anche quelle storie. Così, con l’aiuto di un po’ di pepe, di zenzero, di curcuma, liquirizia, anice, cannella, chiodi di garofano, curry, pistacchi, e, evidentemente, di sesamo, thè alla menta, foulard di seta e mortaretti, faremo conoscere ai bambini storie, luoghi e personaggi da Mille e una Notte. 30 Si piange per paura, per tristezza, per capriccio. Si piange di gioia. Si piange di felicità. Si piange di rabbia. Si piange di dolore. Si piange di tristezza. Si piange per amore. Un pianto disperato. Un pianto liberatorio. Si ride di chi piange. Si piange di chi piange. Per chi piange. Con chi piange. Si piange da soli. Si piange abbracciati. Le lacrime sono dolci e sono amare. Gli occhi sono lucidi, sono rossi, sono gonfi. Le guance bagnate, rigate, salate. Piangere è da uomini o da donne?... Piangere è consolarsi, sfogarsi, curarsi. Il pianto ci calma e ci dà sollievo. Il pianto chiede ascolto, attenzione, calore. Lo spettacolo racconta della libertà con cui i bambini sono in grado di piangere. Di parlare del loro pianto. Di manifestarlo e non nasconderlo. Di utilizzarlo come lingua, segnale, messaggio. Il progetto nasce dalla voglia di creare uno spettacolo per ragazzi che affrontasse un tema di cui i bambini hanno una conoscenza e un`esperienza diretta e profonda. Un tema sul quale non avessimo la possibilità di porci su un piano di superiorità rispetto ai bambini, ma di condivisione e confronto. Piangere è un`esperienza che appartiene a tutti, ma che nelle diverse età della nostra vita assume significati e valori diversi. Lo spettacolo vuole essere una fotografia di quello che è oggi il rapporto dei bambini col pianto. Il lavoro si propone di restituire da una parte il valore assoluto che per noi ha il piangere in quanto strumento di comunicazione. Dall`altro fa emergere le contraddizioni che il nostro mondo crea anche in relazione a un`azione ancestrale come il piangere. I bambini piangono per motivi diversi, anche a seconda delle esperienze di vita che hanno alle spalle. Il risultato è uno spettacolo che parla di bambini e con i bambini, ma che cerca di non trattarli come tali. 15 Laminarie Arcadia Productios SPETTACOLO IN LINGUA TU NON MI CONOSCI WILLIAM AND THE SEA PEOPLE Direttori artistici Carlo Orlandi, Graham Spicer Attori madrelingua di Febo Del Zozzo con Agnese Del Zozzo, Sofia Del Zozzo, Febo Del Zozzo Teatro d’attore, mimo e danza Età: 6 – 11 anni Durata : 1 ora e 40 minuti con intervallo Teatro d’attore, danza e video Età: 9 – 14 anni durata: 45 minuti Luogo: Teatro Verdi Luogo: Teatro Verdi William e la sua famiglia sono in vacanza al mare. In spiaggia, sta giocando con il suo videogame intitolato ‘William and the Sea People’. D’un tratto il gioco diventa vero e lui si ritrova incatenato ad un ancora in fondo al mare. Inizia la sua avventura! Jenny, la sua amica, è prigioniera dei pirati, e per liberarla dovrà risolvere una serie di rebus scritti su un’antica mappa del tesoro. La caccia al tesoro, lo porta attraverso una barriera corallina, in grotte sommerse, e su un vascello di pirati. Sfida mari infestati da squali, sopravvive su un’isola deserta, e combatte con malvagi pirati. William è accompagnato nel suo viaggio dalla “gente del mare” e dalle sue creature. Sono personaggi reali e mitologici che lo aiutano nelle risposte: Nettuno e Ondine, Re e Regina dei mari; una bellissima sirena; Robinson Crusoe; ma soprattutto l’intraprendente e coloratissimo genio. William arriva finalmente sull’isola del tesoro. Dopo un duello con Capitan Uncino, riesce a liberare Jenny che è legata ad una palma, sotto la quale trova il tesoro nascosto dai pirati. Tu non mi conosci ci pone delle domande. Ci chiede di guardare meglio, di stare più attenti. Quello che credevamo di conoscere, sta cambiando forma. Tu non mi conosci inizia da questa idea, alla ricerca di forme che cambiano. Nello spettacolo, due corpi diversi, quello di una bambina e quello di un uomo disposto ad ascoltarla, portano in scena la trasformazione, quella inconsapevole della materia e quella coraggiosa della crescita. Lo spettacolo si ispira al testo Tu non mi conosci di David Klass, di cui conserva però soltanto l’incipit. Il lavoro si affida prevalentemente a un linguaggio gestuale e fisico, dove suono e video accompagnano le azioni che le due attrici bambine eseguono in scena. I quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) sono attraversati come stati di una materia in continua trasformazione, quali sono le fasi della crescita e dell’adolescenza. In Tu non mi conosci, le due bambine rivolgono un atto di accusa nei confronti del mondo adulto, rivendicando un loro spazio autonomo di espressione e una necessità di attenzione. William and the Sea People, oltre ad essere un eccitante esperienza teatrale, presenta personaggi tratti dai tre più noti classici della letteratura inglese per ragazzi: Treasure Island, Peter Pan e Robinson Crusoe. Come in tutti gli spettacoli per i più piccoli ci sono momenti di interattività, qui dovranno aiutare William a nascondere la chiave dello scrigno del tesoro di Capitano Uncino. Lo spettacolo si esprime attraverso immagini simboliche e una gestualità che a tratti si avvicina alla danza, percorrendo il territorio sottile del linguaggio del teatro contemporaneo. 16 29 Compagnia Teatrale Piccoli Principi in collaborazione con la Fondazione Sipario Toscana/ Città del Teatro e dell’immaginario contemporaneo, Regione Toscana Arcadia Productions SPETTACOLO IN LINGUA FRANKENSTEIN scritto da Mary Shelley Direttori artistici Carlo Orlandi, Graham Spicer Attori madrelingua IO, DIVERSA drammaturgia e regia Alessandro Libertini e Véronique Nah interprete Véronique Nah Teatro d’attore, mimo e danza Età : 11 – 14 anni Durata: 2 ore con intervallo Luogo: Teatro Verdi Teatro d’attore Età: dai 9 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Identità, diversità, razzismi consapevoli od innocenti sono temi di scottante attualità che lo spettacolo affronta in modo singolare: sulla scena, Véronique Nah si racconta, svelando con leggerezza ed umorismo la complessità della comunicazione umana spesso intrisa di equivoci, stereotipi e distorsioni della realtà. “Sono nata tra le nevi del Canada, vivo tra le verdi colline della Toscana, eppure il color caffellatte della mia pelle vi fa viaggiare per i mari del sud. Non c’è quindi una Véronique ma due: quella che conosco io e quella che conoscete voi”. Con musiche, balli e costumi suggestivi, Véronique Nah invita grandi e piccoli a compiere un viaggio insieme a lei: un’opportunità per lo spettatore di attraversare con l’immaginazione lontani paesi e anche, come in un gioco di specchi, di interrogarsi sulla propria identità. 28 Il libero adattamento di Arcadia Productions prende spunto dal romanzo originale arricchendolo di temi attuali e umoristici. Lo spettacolo inizia sulle rive del lago di Ginevra alla fine del ‘700, dove Mary Shelley, con due dei più famosi scrittori inglesi, il marito Percy Shelley e Lord Byron, decidono di scrivere dei racconti horror. Scoppia un temporale e appare Victor Smith, studente in medicina, che si trova nello stesso luogo 200 anni dopo. Victor cerca riparo dalla pioggia e bussa al portone di un castello diroccato. Il servitore Igor, sentendo il nome dello studente, lo invita ad entrare credendo si tratti del famoso Doctor Victor Frankenstein. Victor si trova coinvolto nell’affascinante mondo gotico del libro. Scopre i manoscritti e il laboratorio del leggendario doctor, e riesce a plasmare una creatura, ma ha paura della cosa a cui ha dato vita. La creatura, respinta da Victor, trova amicizie altrove: una ragazzina (piccola quindi senza pregiudizi) che lo accetta immediatamente guardando oltre il suo strano aspetto; suo padre, un attore, lo aiuta a pronunciare le prime parole; e una donna del circo gli insegna come usare il suo corpo. E’ civilizzato…. La suspense e il misto di orrore e bellezza del romanzo hanno assicurato a Frankenstein una costante presenza nelle librerie e nei cinema di tutto il mondo. Questa versione per il palcoscenico mantiene questa atmosfera (lampi, fumo, luci drammatiche, cimiteri e castelli, candele e buio) ma mescolate a momenti comici ispirati ai film di Mel Brooks ed altri. Il maltrattato e buffo Igor, il custode del castello, ha un successo istantaneo col pubblico. 17 Teatro del Carretto L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino e Serra Teatro in collaborazione con Cinematica AMLETO Da William Shakespeare VOLARE A TUTTI I COSTI, FORSE Adattamento e regia Maria Grazia Cipriani Attori Gabriele Gallinari, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani, Giacomo Pecchia, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Jonathan Bertolai Teatro d’attore Età: 11 - 13 anni durata: 1ora e 45’ senza intervallo Luogo: Teatro Bonci Note di regia: A p p u n t i p e r u n a m e s s a i n s c e n a Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno… in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l'interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell'uomo oppresso da pensieri sul senso dell'esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l'essere o non essere… D a l l a c r e a z i o n e i n c o r s o La scena è rotta da pannelli purpurei, un rosso che risucchia e risputa un bianco di personaggi, ne svela dalle morbide fessure frammenti improvvisi o insinuanti, al ritmo disarmonico di una mente turbata… Alle spalle di Amleto un canto di Gertrude e un ghigno di Re, davanti a sè un teatrino in miniatura con i personaggi del dramma che vanno svanendo ad ogni colpo mortale, e lo Spettro dentro… il Principe galleggia in un presente dilaniato tra misfatto subìto e ingannevole follia… "fragilità, il tuo nome è femmina" Irrompe un frastuono lussurioso all'eco lontana di festini e battaglie, personaggi ebbri di vita si spengono nella loro nudità ai fianchi della scena… Entrano gli attori, accade la pantomima, turbamento e divertimento, odore di vendetta che si fa strada e che non verrà consumata… Pioggia di petali che ingoia Ofelia, danza di scheletri, preludio al duello finale, climax in scala di marionette che irrompe in dramma su scala umana… 18 dai libri della collana Incontri da favola, L’arboreto Edizioni, Mondaino di Stefano Bisulli e Nicoletta Fabbri con Nicoletta Fabbri e Pier Paolo Paolizzi musiche originali, editing audio Marco Mantovani Teatro d’attore e proiezioni Età: 7 - 13 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Verdi Senza snaturarne la struttura, attraverso una ricerca formale sulle possibilità espressive della lettura e dell’illustrazione, in Volare a tutti i costi, forse le tre favole confluiscono idealmente in un unico racconto che si dipana lungo il filo della vita, dalla nascita all’età adulta. Dal furore e dalla grinta di un pesciolino che vuole farcela, “a tutti i costi!”, passando per una gallina che si trova di fronte alla scoperta della libertà, “che vuol dire volare?”, fino alle perle di saggezza di un seme pensieroso, “forse”. Le illustrazioni che accompagnano i racconti, nello spettacolo vengono manipolate e proiettate in scena attraverso una modalità che consente all’attrice di interagire con la partitura visiva attraverso riprese live, in un allestimento dove i dispositivi audio e video sono parte integrante della scenografia. Tra una fiaba e l’altra, un singolare e buffo macchinista, nonostante la sua evidente inadeguatezza, riesce ogni volta a superare le difficoltà e portare a termine il riallestimento del set. 27 Teatro Distracci Teatro CREST CAMILLA LA STRADA DELLE TARTARUGHE Ispirato a “Camilla che odiava la politica” di Luigi Garlando Di e con Cristina Casadei e Giuseppe Viroli testo e regia Maria Maglietta con Elena Giove, Paolo Gubello, Daniele Lasorsa, Sandra Novellino, Annabella Tedone, Luigi Tagliente Testro d’attore Età: dai 12 anni Durata: 1 ora Teatro d’attore, proiezioni Età: 10 - 14 anni Durata: 1 ora circa Luogo: Teatro Verdi Luogo: Teatro Bogart Chi è Camilla? E’ una ragazzina di 12 anni, come le altre. Con una differenza: Camilla è figlia di un importante Uomo Politico. Con un’altra differenza: il papà di Camilla l’hanno accusato di avere rubato, e l’hanno messo in prigione. Così lei ha una vita difficile. A scuola, soprattutto. Tra chi la compatisce e chi la insulta... Conseguenza: Camilla odia la Politica, che ha rovinato la sua famiglia. Non nominatele la Politica! Politica per lei viene da polipo. Ti avvinghia e ti divora. La politica è cattiva. Lo pensano in tanti, vero? Ma il vagabondo Aristotele, che staziona vicino alla casa di Camilla, il barbone Aristotele che è sporco, che puzza, va in giro con tre animali ma è saggio, comincia a spiegarle cosa dovrebbe e potrebbe essere la Politica. Le parla di uomini e donne che vogliono essere liberi senza pestare gli altri, dell’antico sogno che i cittadini decidano cosa va meglio nella loro città, per il bene di tutti, senza che te lo imponga qualcuno dall’alto. Camilla impara che politica deriva da polis, città. Scopre che la politica parte da come ti comporti tu. Con i tuoi compagni, con chi ti sta vicino. Scopre che nel momento in cui cerchi il bene di un gruppo (la classe, gli amici, la città, un intero paese) e non il tuo particolare, stai facendo politica. Questa consapevolezza la aiuta ad affrontare la sua difficile situazione familiare, i rapporti con la gente, l’ostilità di alcuni compagni. E l’aiuterà anche ad affrontare il mistero di chi sia veramente il barbone saggio … 26 Lo spettacolo racconta di Michele e di altri tre giovani, Vito, un amico d’infanzia, Sara, la ragazza di cui Michele è innamorato, e Luli, un giovane albanese conosciuto per una rissa in discoteca. Quattro esistenze, quattro inquietudini, il bisogno di sfidare il mondo e attraversare, rischiando tutto, la maledetta soglia della giovinezza. L’amicizia, i progetti, l’amore, le delusioni sembrano essere intrappolati nello scorrere di un tempo quotidiano, affollato di modelli che troppo in fretta perdono la loro maschera seduttiva, e disegnano un orizzonte stretto, a volte vuoto, dai contorni sfuggenti. Fosca, donna dal passato misterioso, gestisce un’officina di riparazione motorini con annesso un piccolo bar. Il bar di Fosca diventa luogo di ritrovo, un posto dove incontrarsi, parlare, dove scoprirsi diversi, dove sognare la possibilità di tracciare strade oltre la linea dell’orizzonte. Ma le strade sono confuse, si sovrappongono, sbandano fino a portare i giovani viandanti verso un vicolo cieco, dove ci si gioca in un sol colpo tutta la partita del cambiamento e dell’esistenza. La strada sembra correre verso un precipizio e starà a ciascuno di loro trovare un modo per saltare il baratro e salvarsi o definitivamente perdersi. Le “gioventù bruciate” sono sempre esistite, e a volte l’impeto giovanile ha spinto ad un mutamento radicale della società. Se oggi l’estremismo di certi comportamenti sembra porre in discussione valori etici di fondo, come la vita, la dignità, il rispetto dell’altro, la convivenza, allora bisognerebbe chiedersi quando l’intera società ha cominciato a perdere terreno su questi temi e perché. Indagare il disagio giovanile è dunque sempre un doloroso e non scontato indagarsi e farsi domande. Vorrei con questo spettacolo mettere un piede leggero nel territorio incerto di questo mondo giovanile e permettere alle storie, ai conflitti, alle incertezze, agli smarrimenti, ma anche ai sogni, alle speranze, di emergere, di raccontarsi. Vorrei col mio teatro essere in mezzo al caos e non guardarlo da fuori. Maria Maglietta 19 Ferruccio Filipazzi IL BRUTTO ANATROCCOLO voce, testo e regia Ferruccio Filipazzi voce che cantaSerena Bandoli Musica Fabrizio Tarroni Collaborazione alla regia: Daniela Piccari Teatro d’attore, musica e canzoni dal vivo Età: 6 -10 anni Durata: 1 ora circa Luogo: Teatro Bogart “ Qualcuno avrà notato con quale ipnotica lentezza battono le ciglia di un bambino che ascolta raccontare… C’è in lui la tensione immobile degli animali in muta, degli insetti in metamorfosi… Egli sta crescendo in quegli attimi, sta bevendo con voluttà e tremore alla fontana della memoria ” Cristina Campo liberamente ispirato ad H. C. Andersen e C. Pinkola Estés …e se l’uovo è diverso? Se nasce una grossa creatura sgraziata, la pelle segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi di un porpora chiaro e la pelle di un rosa trasparente? È facile dirgli “Come sei brutto! Fila via!”. Scappa lontano il brutto anatroccolo e noi proviamo a stargli vicino, a fargli coraggio; come Andersen, strenuo difensore del bambino perduto e del suo diritto a cercare e trovare i suoi simili. Di Pinkola Estès ci è piaciuta la capacità poetica di inserire la storia dell’anatroccolo nella più grande storia del cerchio della vita, attraverso le diverse stagioni dell’uomo e della natura. 20 Una coproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Fondazione Teatro Comunale di Modena I’mperfect Dancers SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Fantasia musicale per corpi ed ombre da A Midsummer Night’s Dream di Félix Mendelssohn-Bartholdy regia e scene Fabrizio Montecchi maschere e sagome Nicoletta Garioni Teatro d’ombre Età dagli 8 anni Durata: 1 ora Luogo: Teatro Bonci “Se noi ombre vi abbiamo irritato, non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non vi offrimmo che un sogno” (William Shakespeare) Tutto quanto accade innanzi ai vostri occhi, cari spettatori, è un sogno. Un sogno che prende corpo grazie alle ombre - spesso le inquietanti ombre - della vostra immaginazione. Perché la rappresentazione teatrale, come la poesia, non è, e non può essere, una realtà, non può dare certezze, né rendere conoscibile l’inafferrabile realtà. Ma di tutto questo, dando corpo alle ombre della fantasia, può darvi l’illusione… Nel Sogno si intrecciano due mondi apparentemente contrapposti. Il mondo solare e corporeo della corte di Atene, delle due coppie di amanti e degli artigiani, e il mondo notturno e immateriale degli spiriti: di Oberon“ il re delle ombre”, di Titania, di Puck e delle fate. Ma questa contrapposizione non è conflittuale, perché uomini ed ombre si dimostrano essere proiezione l’uno dell’altro: se le ombre dipendono dal mondo degli uomini, è pur vero che anche gli uomini non possono vivere senza ombre, l’ “altro da sé” misterioso che li abita e li inquieta. La materia di cui è fatto il Sogno rappresenta per Teatro Gioco Vita il terreno ideale per evolvere e maturare ulteriormente il proprio linguaggio artistico. Rappresenta un’occasione per esplorare nuove possibilità sceniche legate all’incontro tra corpi e ombre con l’idea, sempre presente, di fondere teatro d’ombre e danza attraverso l’alta mediazione della musica. Rappresenta inoltre un’occasione per esplorare nuove possibilità drammaturgiche e avvicinarsi, con discrezione, all’opera di William Shakespeare. 25 Ferruccio Filipazzi Compagnia Drammatico Vegetale STORIA DI BABAR L’ELEFANTINO su libretto di Jean de Brunhof Musiche di Francis Poulenc Di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni. Con Elvira Mascanzoni, Giuseppe Viroli Mosaici Sonori direzione musicale Orio Conti Regia Pietro Fenati Teatro di figura e d’attore Età: 6 -10 anni Durata: 50 minuti E SULLE CASE IL CIELO…… Poesie, storie e canzoni di Ferruccio Filipazzi e Giusi Quarenghi immagini di sabbia: Massimo Ottoni Regia, progetto luci: Piera Rossi Tecnica di narrazione, performance visiva con utilizzo di sabbia e oggetti e con musica dal vivo. Fascia d’età: 6 – 11 anni Durata: circa 50 minuti Luogo: Teatro Bogart Luogo: Teatro Bogart La prima storia di Babar, creata negli anni '30, ci porta nel cuore della foresta, dove l'elefantino vive felice insieme alla sua mamma. Ma un cacciatore cattivo è in agguato, e l'elefantessa viene colpita a morte. Cosí Babar dovrà cercarsi un'altra mamma, e la troverà in una gentile vecchia signora che lo inizia a tutte le novità della vita di città. Dopo alcuni anni arrivano in città Arturo e Celeste, i suoi cuginetti, e convincono Babar a tornare nella foresta. Babar accetta, ma, proprio mentre il corteo torna verso la foresta, il re degli elefanti muore, dopo aver mangiato un fungo cattivo. Allora Cornelius, il più anziano degli elefanti, chiede a Babar di diventare re. Babar felice accetta, a condizione che Celeste divenga la sua regina. Un tripudio festante accoglie l'incoronazione e il matrimonio di Babar. Babar di Drammatico Vegetale e Mosaici Sonori non è solo un’operina musicale con voce recitante, è anche un racconto a due voci con immagini e figure interpretato da Elvira Mascanzoni e Giuseppe Viroli. Per Babar, L’Ensemble Mosaici Sonori è composto da: Tiziana Stanzione – flauto Luigi Lidonnici – oboe Beatrice Donati – violino Elisa Nanni – viola Piergiorgio Anzelmo – violoncello Guido Bottura - Pianoforte 24 Uno spettacolo di poesia, in voce e immagini. Esperienze e visioni, emozioni e pensieri raccontati da un io bambino. Un io bambino che si muove dentro una costellazione di episodi narrati, canzoni, poesie, passando dall’uno all’altro come fossero sassi sui quali appoggiare i piedi per guardare il fiume della ricerca di senso, e di una consapevolezza espressiva al di fuori degli automatismi del comune sentire, ormai praticamente telecomandato. Nel buio e nel silenzio, come a proporre una sorta di vuoto, e di svuotamento, il solo strumento della voce porta le parole (in forma di brevi racconti – canzoni – poesie) che MASSIMO OTTONI rende ancora più evocative con la sua scrittura di luce. Per una sorta di percorso di riconoscimento e svelamento delle parole e di sé, di sé grazie alle parole e viceversa. Come avviene quando si impara a parlare, a nominare il mondo, a nominarsi nel mondo. E come può avvenire quando si prova a parlare, a cercare parole che tengano insieme pensieri, emozioni, conoscenze e ipotesi, suoni, ritmo. La poesia, le parole della poesia per raccontare i sentimenti del vivere nella stagione in cui si è più vicini alla terra e allo stesso tempo più portati ad aprire gli occhi e ad alzare lo sguardo, la stagione dell’esistenza bambina. Le parole della poesia per raccontare i movimenti di questo guardare: da dentro a fuori e intorno e di nuovo dentro e fuori e intorno, dal basso all’alto e di nuovo giù e su, a trovare orizzonti, ad andare oltre, a tornare qui e volare via. Uno spettacolo di poesia da proporre ai bambini della Scuola Elementare, in parallelo al loro percorso di alfabetizzazione linguistica ed emotiva, e alla ricerca di un modo di esprimersi e di comunicare sottratti alla distrazione e al consumo di modelli preconfezionati. 21 Codici Ritmici in collaborazione con Manicomics Teatro Inbiciteatro RICICLANDO I DODICI LUPI L’epopea dei rifiuti (storie di paura, di volo, di rane e altro ancora) Testo, regia e interpretazione Carlo Ottolini di Allegra Spernanzoni, Rolando Tarquini, Mauro Mozzani Regia Mauro Mozzani Con Allegra Spernanzoni Teatro d’attore Età: dai 6 anni Durata: 50 minuti Teatro d’attore Età: 5 - 11 anni Durata: 1 ora circa Luogo: Teatro Bogart Luogo: Teatro Bogart Tematiche: i rifiuti (riciclaggio, raccolta differenziata, tecniche di riciclaggio artistico, il rifiuto come risorsa, tecniche di smaltimento e riciclaggio industriale) . Immaginate un mondo tutto nuovo dove ogni cosa è rigorosamente riciclata, riutilizzata da vecchie cianfrusaglie, rimessa a nuovo, utilizzata con nuove funzioni, riassemblata con tecniche avvenieristiche! Perché, come dice l’eroina della storia: “…se ognuno avesse cura della propria isola e la difendesse dal mostro Caos, sarebbe già abbastanza per salvare il pianeta dalla distruzione totale!” Così inizia Riciclando, che racconta della lotta tra Caos, re dei rifiuti e dello spreco, e un gruppo di giovani eroi, esperti in riciclo-riuso-risparmio-riduco. L’epico scontro è ambientato nel pacific trash vortex, isola di plastica sperduta nell’Oceano, dove una fantasiosa naufraga vive una battaglia tra sogno e realtà. La divertente storia, portata in scena utilizzando le tecniche del teatro d’attore e di figura, forma e in-forma il giovane pubblico sulla raccolta differenziata, sulle tecniche di riciclaggio artistico, su come il rifiuto possa diventare risorsa e sulle tecniche di smaltimento e riciclaggio industriale. Tutti i costumi e le scenografie dello spettacolo sono realizzati con materiale riciclato. 22 La paura Se c’è un lupo fa paura, se ce ne sono dodici ancora di più. La paura è bella: fa tremarella, la paura ci fa stare più vicini, ci fa stare a bocca aperta…denti affilati e occhi rossi… calma calma è solo una storia… è notte, si avvicinano… calma calma è solo una storia…questa volta è finita… calma calma è solo una storia, è solo uno sbaglio, è solo per finta… ma è durato quel tanto che quasi ci credevo ma è finita per tempo e non c’ho mica creduto! Il volo Anche le bambine cattive possono volare. Solo che anziché muoversi con leggiadria tra le nuvole e le cime degli alberi sono in balia del vento e allora sbeng…sbattono di qua…e allora sbang… sbattono di là, poi prese da un vortice vengono schekerate per benino per atterrare infine nel palazzo di una strega! Ma cosa avrà fatto la bambina di questa storia per meritarsi un simile castigo? Beh, non solo non metteva mai in ordine la stanza, dava fuoco alle galline, riempiva d’insalata la dentiera della Regina ma una volta, proprio il giorno in cui questa storia ha inizio, ha… ve lo dico dopo! Le rane e altro ancora Le rane di questa storia non sono principi. Sono rane. Rane che hanno bisogno di cambiare, di diventare altro da quello che sono, di iniziare una nuova vita ma senza illusioni principesche, semplicemente da stagno a stagno e poi si vedrà. Quindi si mettono in viaggio. Io racconto di questo viaggio, del sole che c’era e delle zanzare e del perché, alla fine, hanno deciso di tornare. Io racconto di questo e di altro ancora. Carlo Ottolini 23