COMUNICATO STAMPA Attivo l’Ambulatorio per i pazienti a rischio in Odontostomatologia Sarà più sicuro sottoporsi a interventi ai denti per chi ha particolari malattie A volte anche un banale intervento ai denti, per alcune persone con particolari patologie, può rappresentare un rischio per la salute. Per questo motivo, presso l’U.O.C. Odontostomatologia del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Egidio Bertelli, è stato attivato un servizio dedicato alla cura dei pazienti “a rischio”. “A questa categoria - spiega Bertelli - afferiscono tutti quei pazienti affetti da patologie sistemiche varie, per i quali anche un banale intervento chirurgico ambulatoriale in anestesia locale, può rappresentare un rischio potenziale o reale di aggravamento della patologia di base, o scatenare reazioni avverse più o meno prevedibili”. Il trattamento chirurgico è affidato al responsabile del servizio, dottor Massimo Pettini, mentre l’inquadramento clinico, la valutazione del rischio e l’assistenza anestesiologica durante l’intervento, al professor Andrea Di Massa. “In particolare – prosegue Bertelli – ci rivolgiamo ai pazienti affetti da malattie cardiovascolari, esiti di ictus cerebri, chirurgia vascolare ricostruttiva, insufficienza renale o epatica, diabete, malattie ematologiche, immunodepressi, trapiantati di organo, pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti, chemioterapici, pazienti sottoposti a radioterapia”. In tutti questi casi è opportuno che l’intervento odontoiatrico venga effettuato in ambiente protetto, qual è la struttura ospedaliera, ed adeguatamente attrezzato, anche per poter gestire al meglio le eventuali complicanze che potrebbero verificarsi durante e dopo l’intervento. “I pazienti a rischio più elevato di reazioni avverse – aggiunge Bertelli –vengono trattati in anestesia locale potenziata da sedazione cosciente. Nel corso della prima visita viene raccolta una anamnesi particolareggiata sullo stato di salute generale del paziente, per valutare il livello di rischio clinico e programmare il piano di trattamento”. I pazienti potranno seguire accertamenti ematologici di laboratorio, clinico strumentali o anestesiologici ritenuti indispensabili per la valutazione del rischio. Il servizio è attivo tutti i giorni feriali presso l’ambulatorio n° 10, con accesso diretto, senza prenotazione CUP. “La prima visita – conclude Bertelli - viene erogata in tempo reale. Per la parte operativa, se il paziente ha uno stato di rischio lieve o moderato vi sono tempi di attesa di circa 8-10 giorni; per i pazienti con rischio clinico elevato il tempo di attesa può prolungarsi fino a 30 giorni, a causa delle numerose valutazioni da fare prima dell’intervento”.