LIBERA UNIVERSITA’ MARIA SS. ASSUNTA
Dipartimento di Giurisprudenza
Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi
sociali
ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI
Devianza.
Teorie della devianza e della
criminalità
docente Maurizio BORTOLETTI a.a. 2012 -­‐ 2013
La devianza
•  nel linguaggio comune per indicare tutto ciò che è strano, anormale,
patologico, illegale e per esprimere sofferenza ed indignazione;
•  nelle scienze sociali per descrivere e spiegare, in modo del tutto
avalutativo, alcuni tratti e alcuni atti degli individui e le reazioni che
suscitano nella società o in certi suoi strati:
–  più ristretta : ogni comportamento considerato inaccettabile dalla
maggioranza della gente e che provoca una risposta collettiva di
carattere negativo;
–  più ampia : una credenza o un tratto che viola le norme
convenzionali della società e che determina una reazione negativa
da parte della maggioranza delle persone;
La devianza
•  per entrambe le definizioni:
–  è qualcosa che nega un valore, che viola una norma sociale, che
è in contrasto con una aspettativa,
–  perché ciò avvenga è necessario che valori, norme e aspettative
siano condivise da un numero significativo di persone,
–  sono queste persone che definiscono qualcosa come
inaccettabile, lo disapprovano, lo condannano
La devianza
•  presuppone l’esistenza di un complesso di valori ( i fini ultimi
dell’azione ), di norme ( prescrittive o proscrittive, le regole da seguire
per realizzare un determinato valore), di aspettative;
•  quella statistica è cosa diversa : la frequenza non coincide con la
misura dell’accettazione sociale;
•  NON è una proprietà di certi atti o comportamenti,
•  MA E’ una qualità che deriva dalle risposte, dalle definizioni e dai
significati attribuiti a questi dai membri di una collettività
Durkheim : “ …. Non bisogna dire che un atto urta la coscienza comune
perché è criminale, ma che è criminale perché urta la coscienza
comune. …. Non lo biasimiamo perché è un reato, ma è un reato perché
lo biasimiamo … “
La devianza
•  RELATIVA in relazione
–  alla situazione
–  al ruolo di chi lo commette
–  al paese ed al periodo storico
•  NON tutte le norme sociali e le forme di devianza sono relative :
–  incesto ( mai tra genitori e figli, solo nell’antico Egitto tra fratelli )
–  il furto ai danni di persona del proprio gruppo
–  ratto e stupro di donna sposata
–  uccisione di un membro del proprio gruppo ( eccezione gli
eschimesi per anziani e appena nati )
La devianza
Tuttavia non tutte le norme sociali e forme devianza sono relative.
Le ricerche hanno dimostrato che certi atti sono stati, salvo rare
eccezioni, sempre giudicati devianti e condannati
L’incesto tra madre e
figlio, figlia e padre,
sorella e fratello
Furto ai danni di una
persona del proprio
gruppo
Lo stupro di una donna
sposata
L’uccisione di un
membro del proprio
gruppo
La devianza
Quindi, la concezione relativistica della devianza, per cui un atto può
essere considerato deviante solo in riferimento al contesto
socioculturale in cui ha luogo. In tale prospettiva:
1.  un comportamento considerato deviante in un paese, può essere
considerato addirittura positivamente in un altro Stato ( mono e
pluri gamia )
2.  così come rilevanti variazioni sono intervenute nel tempo : in
Europa, nel medioevo, chi mangiava senza posate, si soffiava il
naso nella tovaglia, sputava continuamente per terra, era una
persona assolutamente normale.
3.  infine, un comportamento può essere considerato deviante solo in
un certo contesto e non in altri ( atti osceni in luogo pubblico ).
La devianza, con altre parole
A<o o comportamento o espressione, anche verbale, del membro riconosciuto di una colleEvità che la maggioranza dei membri della colleEvità stessa giudicano come uno scostamento o una violazione più o meno grave, sul piano praIco o su quello ideologico, di determinate norme o aspe<azioni o credenze che essi giudicano legiEme, o a cui di fa<o aderiscono, ed al quale tendono a reagire con intensità proporzionale al loro senso di offesa. La devianza, con altre parole
q  Devianza sociale → definizione sociale di ciò
che è atto conforme o
deviante
q  Devianza ideologica → deviazionismo di un gruppo o di
o di un partito rispetto alla linea
di un partito guida
q  Devianza stigmatica → particolari caratteri somatici
rendono incapace una persona
di un comportamento normale
La devianza, con altre parole
•  condotta di una persona o di un gruppo QUINDI sempre un atto, un
comportamento anche verbale, ma NO diversità fisica ( vi può essere
l’interesse per come opera il processo di stigmatizzazione )
•  che viola le aspettative di ruolo, le norme sociali, i valori della
maggioranza dei membri di una collettività QUINDI, un atto non è mai
deviante in sé, ma è giudicato tale in relazione ad uno specifico contesto
normativo
–  Variabilità storica
–  Variabilità da gruppo a gruppo
•  NO : omicidio, violenza sessuale su minori, criminalità violenta,
•  SI : consumo droghe, evasione fiscale, gioco d’azzardo
–  Variabilità da situazione a situazione
–  Variabilità per status o ruolo dell’autore
•  che suscita una qualche forma di reazione sociale QUINDI, non esiste
una relazione diretta tra gravità del danno e reazione
La devianza
NORME
•  D’USO : le cd. buone maniere che se disattese provocano reazioni
con sanzioni informali assai blande;
•  MORALI : qui una violazione provocherà reazioni ben più dure;
•  GIURIDICHE : alcune norme morali diventano giuridiche quando lo
decide l’autorità politica. Sono di diversi tipi e solo una piccola parte
degli atti devianti costituisce un reato.
REATO
•  Condotta che viola la norma penale per la quale è prevista una
sanzione
•  Realizzato da autori che interagiscono in un determinato contesto
sociale o situazione
•  Quattro protagonisti : la copia criminale-vittima e la coppia agenzie di
controllo-pubblico
La devianza
LE CREDENZE
Si parla di devianza cognitiva quando una o più persone hanno
convinzioni ed idee, principi, concezioni della vita e del mondo
che violano una regola o una norma e che vengono perciò
considerate inaccettabili dalla maggior parte della gente : la religione
e l’ateismo
LE ANOMALIE FISICHE
•  Quei tratti che violano le norme estetiche ( altezza, peso,
lineamenti, colore della pelle, .. ) : ad es. i nani;
•  I limiti nella capacità di camminare, di vedere, di udire
La devianza
LA STIGMATIZZAZIONE
STIGMA : un attributo profondamente screditante che declassa la
persona. Serve a rendere noto che ….
1.  PROCESSO:
–  scegliere alcune differenze ritenute salienti
–  a queste etichette colleghiamo degli stereotipi negativi,
che così ci separano NOI / LORO
–  la persona stigmatizzata subisce una perdita di status
2.  REAZIONI: non restano vittime passive
–  Nascondere
–  Tecniche di neutralizzazione
–  Ricerca di sostegno e conforto con gli altri stigmatizzati
Devianza
Tre questioni fondamentali :
1.  Chi è il deviante
–  Focus : sulle rappresentazioni del deviante
2.  Come e perché si diventa devianti
–  Focus : sulle teorie
3.  Come la società reagisce alla devianza
–  Focus : sulle prassi operative e sulle politiche di intervento
Tre livelli di analisi fortemente intrecciati
Modelli di connessione tra :
1.  rappresentazione del deviante,
2.  spiegazioni sociologiche del comportamento deviante,
3.  politiche di intervento
Devianza e sanzioni
1.  In ogni società, la conformità alle norme viene mantenuta attraverso
l’uso e la minaccia delle sanzioni, negative o positive, severe o
lievi, formali o informali.
2.  Grandi differenze vi sono state, fra le varie società, riguardo al tipo
di sanzioni usate contro i trasgressori :
–  dal principio del taglione del diritto romano;
–  alla faida, la vendetta della vittima o dei suoi familiari;
–  alle più diverse sanzioni del periodo medioevale.
Devianza e sanzioni
3.  Inoltre erano le modalità esecutive che rivestivano un notevole
valore simbolico :
Nell’antica Roma, il parricida veniva condotto dopo la condanna
in carcere con il capo coperto da una pelle di lupo. Dopo essere
stato fustigato con speciali verghe color del sangue, veniva
messo in un sacco a tenuta stagna insieme ad un cane, un gallo,
una vipera ed una scimmia. Dentro questo sacco veniva portato
presso il mare o il fiume dove veniva poi gettato (presumibilmente
già morto visti i compagni di viaggio che avevano in comune con
il parricida la caratteristica di essere “mostruosi“ e per questo,
per allontanare il male, venivano uccisi tutti insieme).
Devianza e sanzioni
1.  Grandi mutamenti sono avvenuti nel corso del tempo in tema di
sistemi di punizione. Uno per tutti la pena di morte che iniziò ad
essere abrogata, in Europa, dalla Finlandia nel 1826, ma che tuttora
è applicata in 103 paesi (e in alcuni di questi, l’esecuzione è
completamente pubblica)
2.  Di origine molto più recente il carcere che è stato introdotto in
Europa nella seconda metà del 700’ (prima era solo il luogo dove
custodire gli imputati in attesa del processo)
3.  Altro fenomeno rilevante è l’enorme aumento della popolazione
detenuta negli ultimi 20 anni: l’importanza della carcerazione
preventiva, le politiche criminali seguite di fronte all’offensiva
terroristica prima e criminale poi; l’aumento, in generale, del numero
di reati commessi.
Devianza
UTILITARISMO
1.  Ricerca del piacere = causa di ogni azione degli individui
2.  Deviante = attore che scegli deliberatamente ( costi/benefici)
3.  Soluzione = alzare i costi dell’azione deviante
AFFINITA’
1.  Certe condizioni strutturali della società predispongono
–  L’ordine sociale, la stabilità, l’integrazione inducono alla conformità
–  Disorganizzazione sociale e anomia conducono alla devianza
2.  Deviante = comportamento condizionato da fattori sociali, ambientali
e culturali
3.  Soluzione = non tanto punire i devianti, quanto intervento su
integrazione sociale, sulla ineguale distribuzione delle opportunità
Devianza
AFFILIAZIONE
1.  Affiliazione a gruppi in cui le definizioni favorevoli alla devianza
prevalgono su quelle sfavorevoli
2.  Deviante: lo si diventa, apprendendo perché esposti a determinati
modelli di comportamento
3.  Soluzione: favorire il contatto con i modelli normativi conformi e
l’isolamento da quelli devianti
SIGNIFICAZIONE
1.  La reazione sociale non è una risposta al comportamento deviante ,
ma contribuisce a rafforzare e strutturare le carriere devianti : lo status
di deviante si forma dinamicamente attraverso l’interazione sociale
con coloro che reagiscono alla devianza
2.  Deviante: soggetto al quale l’etichetta è stata applicata con successo
3.  Soluzione: riduzione del controllo sociale, con depenalizzazione,
misure alternative, …
Fine della prima parte
Grazie