SCHEDA PAESE TURCHIA Informazioni generali Il territorio della Turchia si estende su 814.578 Km quadrati. La parte europea e la parte asiatica sono divise tra di loro dal Bosforo (Istanbul Bogazi), dal Mar di Marmara e dallo Stretto dei Dardanelli (Canakkale Bogazi). L'Anatolia è un altopiano che si innalza progressivamente verso Est, tagliato da profonde valli e da una quindicina di fiumi tra cui il Tigri (Dicle) e l'Eufrate (Firat). Vi si trovano anche numerosi laghi, alcuni dei quali, come il lago di Van, sono grandi quanto dei mari interni. A nord si estende la catena di Montagne del Mar Nero, parallela al mare, che poi lascia il posto a fertili pianure. La Turchia presenta grandi varietà di clima. La Turchia conta 67 milioni di abitanti di cui il 40% vive nelle campagne. Le città princi pali sono Istanbul, Ankara (la capitale), Izmir, Adana, Antalya, Bursa. La popolazione turca è per il 99% musulma na. La Turchia è uno stato laico, con assoluta libertà di culto per coloro che non sono musulmani. La Turchia possiede anche una affascinante storia recente. Mentre si verificava il declino dell'Impero Ottomano, un giovane soldato chiamato Mustafa Kemal, si affacciava sulla scena politica turca e internazionale. Lasciate le armi, guidò la lotta di liberazione della Turchia dagli invasori stranieri. Mustafa Kemal detto Ataturk (Padre dei Turchi) fondò la Repubblica di Turchia il 29 Ottobre 1923. Egli portò il suo paese verso la pace, la stabilità, lo sviluppo economico e verso la completa modernizzazione della Turchia. Dopo decenni di cambiamenti e sviluppi, la Turchia è ancora orgogliosa di questo successo, adottando il motto di Mustafa Kemal: "Pace in patria, Pace nel mondo". La Repubblica di Turchia (in turco Türkiye Cumhuriyeti) è uno stato il cui territorio comprende l'estrema parte orientale della Tracia, in Europa, e la penisola dell'Anatolia, cinta a sud dal Mar Mediterraneo, ad ovest dal Mar Egeo, a nord-ovest dal Mar di Marmara e a nord dal Mar Nero, la propaggine più occidentale del continente asiatico. La Turchia confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria, a nord-est con la Georgia, ad est con l'Armenia, l'Azerbaigian e l'Iran, a sud-est con l'Iraq e a sud con la Siria. La Turchia nell'ultimo censimento (2011) è risultata avere 74.724.269 abitanti (dati Türkstat), professanti per lo più la religione musulmana; sono presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche) ed ebraiche. La capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche insieme a Smirne e İstanbul; quest'ultima è la più grande metropoli del paese, nonché il maggior centro industriale e commerciale. Dati importanti: Forma di governo: Repubblica parlamentare Presidente : Abdullah Gül Primo ministro: Recep Tayyip Erdoğan Indipendenza Impero Ottomano: 1299 Repubblica di Turchia: 1923 Ingresso nell'ONU: 24 ottobre 1945 La lingua ufficiale : il turco, ma sono presenti minoranze linguistiche. La moneta ufficiale: la lira turca. L’Ordinamento dello Stato Sorta dalle ceneri dell'impero ottomano nel 1923, la Turchia è una Repubblica parlamentare. Le sue istituzioni sono tuttavia fortemente condizionate dalle forze armate, il cui ruolo politico è stabilito nell'ultima Costituzione del 1982, emendata nel 1995. Il presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento con un mandato di sette anni, nomina il primo ministro e, su indicazione di questi, un consiglio dei ministri. Il primo ministro viene scelto di norma nella persona del leader del partito o della coalizione di maggioranza. Oltre che al Parlamento, l'esecutivo deve rispondere della sua attività al Consiglio di sicurezza nazionale, composto da tre membri nominati dalle forze armate con funzioni consultive e di supervisione. Il potere legislativo compete alla Grande Assemblea Nazionale della Turchia (Türkiye Büyük Millet Meclisi), un Parlamento unicamerale composto da 550 membri eletti a suffragio universale ogni quattro anni. Il diritto di voto è esteso a tutti i cittadini a partire dai 18 anni di età. L'ordinamento giudiziario prevede una Corte costituzionale, i cui membri sono nominati dal presidente, e una Corte d'appello, eletta dal Consiglio supremo dei giudici e procuratori. La pena di morte è stata completamente abolita nel 2004. Le province della Turchia, che sono 81, sono raggruppate in 7 regioni, che sono state originariamente definite in occasione del Primo Congresso di Geografia tenutosi ad Ankara nel 1941. Il principale elemento della suddivisione in 7 regioni sono state le omogeneità di condizioni climatiche del territorio corrispondente (temperatura, precipitazioni, ecc). Queste regioni hanno solo fini statistici e non si riferiscono ad una divisione amministrativa. Economia L'economia turca ha conosciuto una notevole espansione negli ultimi anni. La CIA classifica la Turchia fra gli Stati sviluppati del mondo. Il Paese è membro fondatore dell'OCSE (1961) e del G20 (1999). Sin dal governo kemalista la Turchia ha goduto di alcuni interventi statali, in modo che anche l'economia si modernizzasse in modo graduale. I vari governi hanno sempre avuto un ruolo di primo piano, nelle partecipazioni in aziende private, negli scambi e negli investimenti all'estero. Negli anni ottanta il Paese ha avviato alcune riforme, grazie al primo ministro Turgut Özal, e si è sempre più orientata all'economia di mercato. Da allora l'economia ha continuato a crescere, anche se ha conosciuto periodi di recessione come negli anni 1994, 1999 (in seguito al terremoto di quell'anno) e 2001. Di recente l'elevata inflazione è stata messa sotto controllo, e ciò ha indotto lo Stato ad emettere una nuova moneta, per proseguire le riforme economiche e cancellare i vecchi squilibri. Il 1º gennaio 2005 è stata introdotta la nuova lira turca, pari ad 1 milione della vecchia valuta. Grazie alle continue riforme economiche, l'inflazione è calata nel 2005 all'8,2% e la disoccupazione al 10,3%. Il commercio estero si svolge in gran parte con l'Unione europea (59% delle esportazioni e 52% delle importazioni nel 2005), ma anche con Stati Uniti, Russia, Giappone e più di recente con la Cina. La Turchia si avvale di un'unione doganale con l'UE, firmata nel 1995, che ha aumentato la sua produzione industriale e attirato numerosi investimenti europei. Le esportazioni verso i paesi dell'UE rappresentano circa il 42% di tutte le esportazioni turche. 10 Motivi per investire in Turchia 1. Un’economia di successo •Un'economia in forte espansione (un PIL triplicato passato da 231 a 772 miliardi di dollari dal 2002 al 2010) (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) •Una crescita economica stabile con un tasso di crescita media annua del PIL reale del 5,2 % negli ultimi 9 anni) (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) •Un'economia promettente, con un futuro brillante che, secondo le previsioni, registrerà la crescita economica più rapida tra i membri dell'OCSE tra il 2011 e il 2017, con un tasso di crescita media annua del PIL reale pari al 6,7 % (prospettiva economica dell'OCSE n. 86) •Al 18° posto tra le maggiori economie del mondo e al 7° tra i paesi dell'UE nel 2011 (PIL ai prezzi correnti, IMF WEO) •Un'economia istituzionale alimentata da oltre 110 miliardi di dollari in investimenti diretti esteri (IDE) negli ultimi 9 anni e al 13° posto nella classifica dei paesi più attraenti del mondo relativamente agli IDE del 2012 (FDI Confidence Index di AT Kearney) 2. Popolazione •Una popolazione di 75 milioni di persone (2011, TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) •Una popolazione con il maggior numero di giovani tra i paesi europei (Eurostat) •La metà della popolazione ha meno di 29,7 anni (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) •Popolazione giovane, dinamica, istruita e multiculturale 3. Forza di lavoro qualificata Oltre 26 milioni di professionisti giovani, istruiti e motivati (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) •Aumento della produttività del lavoro •Numero più elevato di ore lavorative e numero più basso di giorni di malattia per dipendente in Europa con 52,9 ore di lavoro a settimana (2011, Eurostat) e una media annua di 4,6 giorni di malattia per dipendente (2008, Mercer) •Circa 500.000 laureati ogni anno provenienti da 170 università (2011, Student Selection and Placement Center-OSYM) •Oltre 700.000 diplomati, di cui circa la metà provenienti da istituti professionali e tecnici (2011, Ministero dell'istruzione nazionale) 4. CLIMA PER GLI INVESTIMENTI LIBERALE E RIFORMISTA •Il secondo paese riformatore più grande tra i paesi OCSE in termini di restrizioni relative all'IDE dal 1997 (FDI Regulatory Restrictiveness Index dell'OCSE 1997-2010) •Ambiente imprenditoriale vantaggioso con una media di 6 giorni per costituire una società, contro la media superiore a 12 giorni dei paesi dell'OCSE •Condizioni di investimento altamente competitive •Solida cultura industriale e dei servizi •Parità di trattamento per tutti gli investitori •Circa 30.000 aziende con capitale estero •Arbitrato internazionale •Garanzia per i trasferimenti •Accesso agevolato a 1,5 miliardi di clienti in Europa, Eurasia, Medio Oriente e Nord Africa •Accesso ai mercati per un valore di 25 trilioni di dollari del PIL 5. INFRASTRUTTURE •Infrastrutture tecnologiche nuove e molto sviluppate nel settore dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia •Infrastrutture per il trasporto marittimo ben sviluppate e a basso costo •Trasporto ferroviario vantaggioso verso Europa centrale e orientale •Rotte di trasporto ben definite e sistemi di trasmissione diretta verso la maggior parte dei paesi dell'UE 8. TASSE RIDOTTE E INCENTIVI •Imposta sul reddito delle società ridotta dal 33 al 20 % •Imposta sul reddito delle persone fisiche variabile tra il 15 e il 35 % •I benefici fiscali e gli incentivi nelle Zone per lo Sviluppo Tecnologico, nelle Zone Industriali e nelle Zone Franche possono includere l'esenzione totale o parziale dall'imposta sul reddito delle società, riduzioni sulla quota di contributi previdenziali per i datori di lavoro e assegnazione di terreni. •Normativa sulle attività di R&S e di sostegno all'innovazione •Incentivi per investimenti strategici per ridurre le importazioni, per investimenti su larga scala e per investimenti regionali 6. UNA POSIZIONE CENTRALE •Un ponte naturale tra gli assi Est-Ovest e Nord-Sud, con sbocchi efficienti ed economici verso i mercati più importanti 7. CORRIDOIO ENERGETICO E TERMINALE PER GLI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI DELL'EUROPA •Un importante terminale e corridoio europeo di collegamento tra Oriente e Occidente per gli approvvigionamenti energetici •Oltre il 70 % delle risorse energetiche sono dislocate a est e a sud della Turchia, mentre il principale consumatore di energia, l’Europa, si trova a ovest del paese. 9. ACCORDO DI UNIONE DOGANALE CON L'UE DAL 1996 •Accordo di unione doganale con l'UE dal 1996 e accordi di libero scambio con 22 paesi (19 in forza e 3 in attesa di ratifica) •Altri accordi di libero scambio in corso •Negoziati di adesione con l'UE 10. IMPORTANTE MERCATO NAZIONALE •50 milioni di utenti internet nel 2011, rispetto ai 4 milioni del 2002 •65 milioni di abbonati di telefonia cellulare nel 2011, rispetto ai 23 milioni del 2002 •51 milioni di utenti di carte di credito nel 2011, rispetto ai 16 milioni del 2002 •118 milioni di passeggeri aerei nel 2011, rispetto ai 33 milioni del 2002 •31,5 milioni di turisti internazionali nel 2011, rispetto ai 13 milioni del 2002 Costituzione di società con capitale estero Nei confronti degli investitori esteri la Turchia segue una politica non discriminatoria ed egalitaria in base alla quale gli investitori esteri godono degli stessi diritti e sono soggetti agli stessi doveri degli investitori locali. Nessuna norma richiede una partecipazione turca nei capitali o nella dirigenza di una società di capitali estera: una società può essere creata con il 100 % di capitale estero. Quasi tutti i settori sono accessibili al capitale estero. Le procedure relative alla costituzione di una società sono state considerevolmente semplificate, passando da un "sistema selettivo" a un "sistema di monitoraggio" nella gestione degli investimenti esteri ed eliminando procedure superflue per la creazione di una società, sia per gli investitori nazionali che per quelli esteri.. L’Ordinamento dello Stato Settori economici INDUSTRIA CHIMICA L'industria chimica rifornisce svariati settori, ad esempio quello automobilistico, tessile, dei pellami, del vetro e della carta. La Turchia, essendo uno dei maggiori produttori di carbonato di sodio, cromo e boro del mondo, ha un vantaggio concorrenziale in questo settore. I principali prodotti esportati dall'industria chimica turca sono sostanzialmente quelli petrolchimici e farmaceutici, i fertilizzanti, le fibre e le corde sintetiche, i saponi e i detergenti, nonché le vernici. Le circa 314 aziende chimiche turche con investimenti esteri detengono una quota pari al 13% del capitale estero totale in Turchia. Il volume delle esportazioni nel settore chimico turco è in crescita costante. L'industria chimica è arrivata a essere nel 2010 uno dei più importanti settori nel quadro generale delle esportazioni industriali. ENERGIA Oltre ad aver registrato una notevole crescita economica negli ultimi 8 anni, la Turchia è diventata uno dei mercati energetici in più rapida crescita nel mondo e sta velocemente acquisendo una struttura competitiva. Stando alle previsioni della società di fornitura dell'energia elettrica turca, la richiesta di energia elettrica in Turchia aumenterà ad un tasso annuale del 6 % tra il 2009 e il 2023. L'incremento della richiesta di energia elettrica è uno dei fattori più significativi, oltre alla liberalizzazione del mercato e al potenziale ruolo di terminale energetico che la Turchia potrebbe rivestire nella propria regione di appartenenza. Questi tre fattori rivestono un ruolo importante nello sviluppo delle opportunità di investimento in Turchia. INDUSTRIA MECCANICA Questa industria gioca un ruolo strategico all'interno del processo di sviluppo di tutti i paesi, scatenando un effetto moltiplicatore della crescita economica che definisce gli obiettivi di produzione di altri settori. Ciò avviene grazie agli investimenti realizzati, nonché ai prodotti intermedi e ai servizi offerti. Un'industria meccanica ben strutturata rappresenta un elemento essenziale per la competitività del settore rispetto ad altri paesi SERVIZI FINANZIARI Il settore finanziario turco è ancora in fase di sviluppo e i servizi finanziari sono pronti per un'ulteriore espansione che sarà determinata dalla crescita economica stabile nonché dai tassi di interesse e dall'inflazione in ribasso. Secondo l'Autorità di Supervisione e Regolamentazione del Settore Bancario in Turchia (BDDK, Bankacýlýk Düzenleme ve Denetleme Kurumu), il settore finanziario ha registrato un aumentato del tasso di crescita annuale composto (TCAC) di circa il 20% tra il 2002 e il 2010. Per quanto riguarda i valori patrimoniali, il 77% dei titoli appartiene alle banche, pertanto il settore è dominato dagli istituti di credito. Anche il settore assicurativo turco è in rapida crescita con un tasso di crescita annuale composto (TCAC) del 25% nel periodo 2002-2010 e ha ottenuto un nuovo slancio dopo la riforma sulla previdenza sociale, che ha introdotto un'assicurazione sanitaria universale. TIC Il settore della tecnologia dell'informazione e della comunicazione (ICT) ha assunto un ruolo essenziale nell'economia, in particolar modo nella vita sociale, dal momento che, direttamente o indirettamente, influenza il mondo aziendale in continuo cambiamento. La Turchia è ben consapevole che in futuro tale settore avrà sempre maggiore importanza. La ricerca, indotta dallo sviluppo e dalla crescita attuali, di soluzioni adeguate alle esigenze odierne, nonché le energie investite per consentire alla vita economica e sociale di raggiungere le soluzioni più moderne e rapide sono alla base della tecnologia dell'informazione e della comunicazione, poiché tali ricerche richiedono sostanzialmente l'utilizzo più efficiente possibile delle risorse temporali e fisiche. A tal proposito la Turchia ha incrementato l'interesse in questo comparto e ha avviato gli studi necessari per acquisire un ruolo tutto suo nel settore in futuro. I principali indicatori di tali sforzi sono le nuove iniziative e la Legge ricerca e sviluppo (R&S), create apposta per gli investitori. Altri settori d’interesse Prodotti alimentari e bevande Infrastrutture L'industria alimentare turca ha registrato una crescita costante negli ultimi anni e i consumatori sono diventati sempre più esigenti, guidati dall'ampia scelta offerta dai grandi punti vendita al dettaglio. L'aumento del reddito a disposizione, il cambiamento dei modelli di consumo e l'incremento del numero di donne impiegate a tempo pieno sono tutti fattori che hanno condotto alla crescita dell'interesse nei cibi pronti e confezionati, come i pasti precotti e i surgelati. Il settore delle infrastrutture turco attrae quotidianamente sempre più investitori, specialmente nell'ambito delle attività a lungo termine. Le località nazionali e locali turche hanno implementato numerosi progetti infrastrutturali attraverso collaborazioni tra pubblico e privato e sono desiderose di continuare il percorso iniziato realizzando nuovi progetti nei rami dell'istruzione, dell'energia, della difesa, della sanità, dei trasporti e di altri servizi pubblici. Analogamente, anche il programma di privatizzazioni turco offre opportunità infrastrutturali. Sebbene negli ultimi otto anni le privatizzazioni portate a termine in Turchia abbiano raggiunto il valore di 44 miliardi di dollari, rimangono ancora da completare diversi settori solo parzialmente privatizzati, come ad esempio quelli delle infrastrutture o della produzione energetica. Se si considera l'aumento della domanda energetica nel paese, che nei prossimi dieci anni richiederà più di 100 miliardi di dollari di investimenti, la Turchia offre numerose opportunità di investimento alle aziende di questo settore. Il settore sta diventando sempre più sofisticato e la Turchia uno dei più grandi mercati nel settore dei cibi cotti. Il consumo di pane (importante elemento della dieta turca) pro capite è uno dei più elevati al mondo. D'altra parte, i prodotti caseari come il latte, lo yogurt, il formaggio, il kefir e l'ayran (una bevanda costituita da yogurt e latte) fanno parte integrante della classica dieta turca. Per tradizione, i prodotti artigianali non confezionati hanno dominato il mercato caseario turco e hanno costituito un ritardo per la crescita estensiva ma hanno rappresentato anche un potenziale investimento per gli imprenditori. Negli ultimi anni, il settore delle infrastrutture turco ha attirato una quantità considerevole di investimenti diretti esteri. Trasporto e Logistica La posizione centrale della Turchia tra Europa e Asia la rende un ponte dal punto di vista geografico, culturale ed economico. Nel paese della mezzaluna gli investimenti nel sistema dei trasporti si concentrano nell'ambito delle infrastrutture per il trasporto terrestre e i mezzi impegnati in questo settore sono i più numerosi su scala europea. La rete stradale è stata ampiamente sviluppata e attualmente raggiunge una lunghezza pari a 64.865 km, di cui 2.080 di autostrade. Attualmente, il 95 % del trasporto dei passeggeri e il 90 % del trasporto delle merci passano per la rete autostradale. Il trasporto marittimo è uno dei vantaggi competitivi della Turchia, dal momento che il paese è circondato dal mare su tre lati, il Mediterraneo, l'Egeo e il Mar Nero, senza dimenticare lo stretto dei Dardanelli e quello del Bosforo. Il trasporto via mare è il sistema di trasporto più utilizzato per le esportazioni e le importazioni del paese, con quote rispettivamente del 50,7 % e del 53,2 %. In seconda posizione viene il trasporto via terra che nel 2010 ha interessato il 40,3 % delle esportazioni e il 22,9 % delle importazioni. Il trasporto aereo si colloca invece al terzo posto in entrambi i casi. La rete ferroviaria turca è lunga 10.984 km ed è gestita dal Direttorato Generale turco per le Ferrovie (TCDD, Türkyie Cumhuriyeti Devlet Demiryolları). Dal momento che gran parte della rete è in uso da molti anni, il governo intende ammodernare il sistema mediante numerosi progetti. Per lo sviluppo ferroviario è stato stanziato un budget pari a 23,5 miliardi di dollari e i lavori dovrebbero proseguire fino al 2023. Grazie a tale investimento, la qualità del servizio fornito dal TDCC aumenterà insieme alla diffusione dei treni ad alta velocità per il trasporto passeggeri. La Turchia possiede 45 aeroporti, in 13 dei quali transitano voli internazionali. Turkish Airlines (Türk Hava Yolları) è una delle compagnie aeree europee con il più elevato tasso di crescita in Europa ed è leader europeo in termini di traffico e capacità (AEA, 2009). La compagnia aerea Turkish Airlines è inoltre la "Migliore compagnia aerea d'Europa" (World Airline Awards di Skytrax, 2011). L'aeroporto internazionale Atatürk di Istanbul ha ricevuto la qualifica di "Miglior aeroporto dell'Europa meridionale" (World Airline Awards di Skytrax, 2010). Nel 2010 in Turchia oltre 100 milioni di persone hanno scelto l'aereo come mezzo di trasporto. Grazie ai nuovi progetti, in futuro il trasporto combinato acquisirà sempre maggiore rilevanza. Verranno ampiamente implementati modelli di collaborazione tra pubblico e privato per gli investimenti dedicati alle infrastrutture dei trasporti e i livelli di sicurezza del traffico registreranno un aumento in tutti i comparti del settore, in particolar modo in quello del trasporto via mare. Nell'ambito del trasporto merci verrà concessa priorità al trasporto ferroviario e marittimo e i porti diverranno centri logistici per l'agevolazione del trasporto combinato. Grazie per la vostra partecipazione WEBSITE D’INTERESSE http://www.turchia.it/ http://www.invest.gov.tr/itIT/Pages/Home.aspx http://www.eda.admin.ch/eda/it/home /reps/eur/vtur/afotur.html Fonti: invest Turchia; turchia.it Note: