Volatili : identificazione, anatomia, biologia, fisiologia, alimentazione, aspetti comportamentali e di corretta gestione 28-29 Maggio 2013 Bioparco, ROMA Dr. Davide Guadagnini Medico veterinario Direttore Tecnico Parco Faunistico Le Cornelle UCCELLI • Classe di vertebrati tetrapodi che si trovano in quasi tutti gli ecosistemi, dall’Artide all’Antartide. • Bipedi, alati, omeotermi, ovipari specializzati nel volo • Da 5 cm (colibrì) a 2,7 m (struzzo) UCCELLI Esistono circa 9600 specie • Specie allevate come pets • Specie allevate in strutture zoologiche-di salvaguardia • Specie allevate da amatori • Specie selvatiche da recuperare • Specie da allevamento produttivo LE PRINCIPALI SPECIE «da casa» 2 ORDINI: PASSERIFORMI PSITTACIFORMI LE PRINCIPALI SPECIE ALLEVATE NEI PARCHI • • • • • • • Fenicotteriformi,Pelecaniformi, Rapaci (Falconiformi,Strigiformi) Gruiformi Ratiti Sphenischiformi Ciconiformi Coraciformi, Piciformi, Musophagiformi, Bucerotiformi Uccelli ospitati nei giardini zoologici LE PRINCIPALI SPECIE ALLEVATE «in allevamenti» • • • • • • • • Galliformi Anseriformi Passeriformi Psittaciformi Rapaci Columbiformi Ciconiformi Gruiformi Uccelli allevati da amatori Uccelli domestici non pets classici Pets ORDINE PASSERIFORMES Famiglie: FRINGILLIDAE ESTRILDIDAE STURNIDAE ORDINE PASSERIFORMES • • • • • 5300 specie 4 dita (pollice all’indietro) Spermatozoi differenti dagli altri volatili Prole inetta Si nutrono di invertebrati e semi (frugivori, carnivori) ORDINE PASSERIFORMES • • • • • • Irundidi Tordidi Fringillidi Corvidi Ploceidi Stornidi CANARINO ALTRI FRINGILLIDI Diamanti Australiani ORDINE PSITTACIFORMES Circa 350 specie incluse in 3 famiglie: Fam. STRIGOPIDAE (Nestor,Strigops) Fam. CACATUIDAE Fam. PSITTACIDAE (sottf. Loriinae) ORDINE PSITTACIFORMES • Chiamati pappagalli • Principalmente diffusi in aree tropicalisubtropicali (America Meridionale Australasia) • Becco adunco robusto (manipolare) • Zigodattilia (zampa atta a manipolare) Subfam. PSITTACINAE Subfam. PSITTACINAE Subfam. PSITTACINAE Subfam. CACATUINAE Subfam. LORIINAE I PAPPAGALLI “ALLEVATI A MANO” MOTIVI DELLA DIFFUSIONE • Ottimi “Pets” • Facilità nella mimica della voce umana • Successi riproduttivi in molte specie • Costo variabile, ma più elevato dei loro simili allevati dai genitori RATITI • Sterno piatto, non carenato GRU:15 specie GRUIFORMI • Gru: zampe lunghe, collo lungo, becco robusto • Dimensioni medio-grandi • Allevano i piccoli in coppia • Sottordine Rallidi GALLIFORMI ORDINE: GALLIFORMI • Uccelli di media grandezza con becco e zampe robuste, vivono prevalentemente sul terreno e hanno volo pesante • Onnivori a prevalenza vegetariana, spesso vistoso dimorfismo sessuale • Spesso poligami, solo la femmina si occupa della covata, con ecezzioni • Comprendono specie con razze domestiche molto allevate RAPACI RAPACI • Uccelli predatori, carnivori ai vertici della catena alimentare • Ottima vista , buone capacità uditive, abilità e specializzazioni nel volo • RAPACI DIURNI: Accipitridi, Falconidi, Catartidi, Pandionidi, Saggitaridi • RAPACI NOTTURNI: Strigidi e Tytonidi ANSERIFORMI • Famiglia Anhimidae • Genere Anhima – Anhima cornuta (LINNAEUS, 1766) - kaimichi cornuto • Genere Chauna – Chauna chavaria (LINNAEUS, 1766) - kaimichi settentrionale – Chauna torquata (OKEN, 1816) - kaimichi meridionale • Famiglia Anseranatidae • Genere Anseranas – Anseranas semipalmata (LATHAM, 1798) - oca gazza • Famiglia Anatidae ANSERIFORMI • Tutti acquatici o semiacquatici (oche e tadorne più legate alla terra per alimentazione) • Corporatura massiccia con zona inferiore appiattita, collo medio-lungo e zampe palmate (Anatidae) e arretrate SFENISCIDI:18specie COLUMBIFORMI COLUMBIFORMI • Corpo tozzo con zampe corte • Ali lunghe e appuntite che consentono volo rapido e sostenuto • In grado di bere aspirando l’acqua direttamente senza alzare la testa per deglutirla • Becco corneo solo all’estremità per cui i semi non vengono sgusciati • Monogami, entrambi i genitori partecipano alla cova e cura dei piccoli PHOENICOPTERIFORMI PHOENICOPTERIFORMI • Uccelli molto antichi, comparsi 40 milioni di anni fa • Considerati una via di mezzo tra gli anatidi e i ciconiformi • Hanno un becco specializzato per la filtrazione CICONIFORMI PELECANIFORMI PICIFORMI, CORACIFORMI, MUSOPHAGIFORMES,BUCERIFORMI L’INTERESSE PER GLI UCCELLI ORNAMENTALI: 12 milioni nelle case italiane • • • • • • • • Animali esotici Abilità mimica o canora Intelligenza Ampia scelta di specie Costo variabile Domesticità Spese di mantenimento Spese veterinarie Esistono uccelli pericolosi? • Per la legge italiana animali pericolosi DM 19/04/96 = no SETTORI D’ INTERESSE VETERINARIO • Medicina preventiva in allevamento • Malattie infettive • Nutrizione e patologie metaboliche • Clinica medica (Pets) • Chirurgia e Laparoscopia • Patologie comportamentali • Medicina pediatrica PROBLEMATICHE PER IL VETERINARIO: Riconoscimento della specie Nozioni di mantenimento Fisiologia Patologia Etologia Vigilanza sanitaria IL “PAZIENTE TIPO” Soggetto da riproduzione Soggetto “Pet” Nidiaceo IL “CLIENTE TIPO” Proprietario del “Pet” Allevatore Negoziante PROVENIENZA DEGLI UCCELLI ORNAMENTALI • Paesi Extraeuropei Soggetti di Cattura • Paesi Europei Soggetti di Allevamento • Italia NORME DI DETENZIONE: Convenzione di Washington e Regolamenti CE: Allegato I Allegato II Allegato III Differenze non sempre molto evidenti Ara glaucogularis (Allegato I) Ara ararauna (Allegato II) DIFFERENZE FRA I SESSI DIFFERENZE (tra specie simili e tra mutazioni) IBRIDI Solo 4 specie di pappagalli sono fuori allegati Conservazione Conservazione • Frequentemente gli allevatori possiedono animali molto pregiati ed interessanti • Talvolta arrivano ad occuparsi di progetti scientifici di specie meno evidenti ed attrattive rispetto agli animali di grandi dimensioni Conservazione PROGETTO FRANCOLINO Francolinus francolinus PROGETTO FAGIANO DORATO 5000 • - il fagiano dorato reale (Chrysolophus pictus) era praticamente scomparso a causa delle ibridazioni con il fagiano lady (Chrysolophus amherstiae) e a causa delle mescolanze tra mutazioni • Difficile avvistare questa specie in natura, poco studiata • Difficile conoscere le caratteristiche (fenotipiche) perdute PROGETTO FAGIANO DORATO 5000 • La prima mutazione (potenzialmente inquinante) è comparsa nel 1922 • Gli animali impagliati tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 sono sicuramente «non contaminati» Esemplari impagliati a «fine 800» PROGETTO FAGIANO DORATO 5000 • Riconoscimento europeo del gruppo di lavoro italiano • Arrivo dei primi soggetti • Mantenimento e riproduzione • Indipendenza nella gestione del gruppo di allevatori italiani Specie selvatiche • Specie protette • Patrimonio indisponibile dello stato • Organismo deputato alla cura e recupero = provincia CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA VOLO Morfologia e funzioni per il volo PIUMAGGIO PIUMAGGIO • • • • Strutture complesse dell’app.tegumentario Calamo, rachide,barbe,barbule Ricambio con muta (eclissi) Termoregolazione, volo, mimetismo, comunicazione • Uropigio • Mantenimento di un piumaggio efficiente PIUMAGGIO • Livrea ricca di colori: corteggiamento; colori sgargianti = forza e vigore • Grande dispendio energetico e maggiore rischio di predazione • Livrea sempre sgargiante maggiormente nelle zone tropicali (pappagalli,turachi) • Maggiormente nel periodo della riproduzione (pavoni) PIUMAGGIO • Abito d’eclissi: metodo selettivo vantaggioso per essere appariscente in alcuni periodi e mimetico in altri. • Anatidi (anatidi perdono la capacità di volare), tessitori africani (Ploceidi), Combattente (Philomachus pugnax) • I maschi in eclisse si tollerano PIUMAGGIO • Non tutti gli uccelli volano Colorazioni patologiche APPARATO SCHELETRICO • • • • • • • Evoluto per il volo Sterno si è modificato con carena Ossa cave, diverticoli Sacchi aerei Vertebre cervicali (13-25) Tibiotarso, tarsometatarso ulna SCHELETRO Apparato Respiratorio MUSCOLI BECCO • Il sistema digerente inizia con un becco corneo variamente conformato a seconda del tipo di alimentazione • Gli allevatori classificano gli uccelli (in base al becco) in 2 categorie: Becco duro (radbill) b.conico atto a raccogliere e sgusciare i semi (passeriformi);Becco molle (softbill) frugivori, insettivori, nettivori, sono specie più difficili da allevare IL BECCO IL BECCO Apparato digerente • • • • • • Becco privo di denti Gozzo (allevamento pullus) Stomaco ghiandolare Secondo stomaco trituratore (ventriglio) Intestino Cloaca (sbocco ovidutto,deferenti,ureteri) Apparato Digerente Apparato Urogenitale APPARATO GENITALE • Cloaca • Testicoli interni, attivi nella stagione riproduttiva • Ovaio sinistro funzionante • In alcune specie presente organo copulatore (pseudofallo) • Conservazione dello sperma L’importanza del conoscere la specie ed il sesso • Diverse esigenze nutrizionali • Differente gestione in cattività • Temperamento diverso • Patologie specie-specifiche • Patologie sesso legate • Motivi legali DETERMINAZIONE DEL SESSO -Dimorfismo sessuale (colorazione del piumaggio) -Morfologia cloacale (canarino,colombi) -Organi copulatori (anatidi, cracidi, ratiti) -Comportamento, canto, lunghezza ali zampe becco Specie dimorfiche Specie monomorfiche IN PIU’ DEL 50% DELLE SPECIE VI E’ASSENZA DI DIMORFISMO SESS. SESSAGGIO CHIRURGICO SESSAGGIO MOLECOLARE DETERMINAZIONE DEL SESSO - CROMOSOMICA: la coppia di cromosomi sessuali dello zigote determina il sesso dell’individuo, avviene al momento della fecondazione - AMBIENTALE: mancano cromosomi sessuali eteromorfi. I geni che determinano il sesso sono distribuiti sugli autosomi. Avviene dopo la fecondazione SESSAGGIO MOLECOLARE • Digametia maschile : mammiferi, alcuni anfibi, alcuni pesci • Digametia femminile :uccelli, lepidotteri, molti rettili, alcuni pesci • DA SANGUE,PIUME,MEMBRANA TESTACEA Ratiti: uccelli primitivi ,hanno cromosomi sessuali non distinguibili o solo leggermente differenziabili ESAME DELLA CLOACA • • • • • Polli alla schiusa Ratiti Anatidi Cracidi Columbiformi… RIPRODUZIONE • • • • Tutti gli uccelli sono ovipari Depongono uova a guscio «duro» La fecondazione è sempre interna E’ la femmina a determinare il sesso dei nascituri (cromosoma ZW) • Le uova, per schiudere, devono essere incubate (alcune strategie) • I neonati necessitano, in genere, di cure parentali RIPRODUZIONE • Corteggiamento elaborato • Uovo deposto in fase di gastrula (fase inattiva) • In genere le uova sono covate da uno o da entrambi i genitori • Esistono eccezioni a questa regola • Nidicoli,nidifughi Femmine mimetiche • Si fanno carico totalmente dell’incubazione e della cura Covano entrambe • Columbiformi, struzzi Cova solo la femmina • Ma anche il maschio partecipa alle cure Cova solo il maschio • • • • Emù Nandù Casuario Jacana.. Parassitismo • Famoso è quello del cuculo • Ne esistono di altri tipi Parassitismo Altro… Tecnica di allevamento Prelievo uovo o nidiaceo Incubatrice Alimentazione artificiale PRELIEVO DELL’UOVO * Stoccaggio uova breve * Controllo microclima (Umidità, T°, Ventilazione, Voltaggio uova) Stato sanitario della coppia riproduttrice Controlli per: * PBFD * Polyomavirosi * Chlamydophilosi * Malattie batteriche Igiene e microclima del nido * Materiale del nido * Umidità * Temperatura * Contaminazione fecale Conservazione delle uova Cova naturale SCHIUSA MVI_1337.MOV MVI_1499.MOV MVI_1551.MOV MVI_1569.MOV MVI_1596.MOV Quando intervenire Quando intervenire Sviluppo del nidiaceo PRELIEVO DEL NIDIACEO * Età variabile: 14- 21 gg * Incubatrice con microclima controllato ALIMENTAZIONE DEL NIDIACEO • Scelta dell’alimento • Igiene della preparazione • Igiene degli strumenti • Igiene del nidiaceo • Igiene dell’operatore • Tecnica di somministrazione Somministrazione del cibo Somministrazione del cibo Somministrazione del cibo Le Principali Patologie Dovute a: • • • • Tecnopatie Imperizia dell’operatore Malattie infettive Malnutrizione TECNOPATIE Persistenza sacco vitellino Edema generalizzato Disidratazione Stasi del gozzo Ingestione di corpi estranei Deviazione laterale delle zampe Deviazione laterale delle zampe Alcune patologie delle dita IMPERIZIA DELL’OPERATORE Broncopolmonite “ab ingestis” Ustione del gozzo Puntura esofagea Puntura faringea Stasi del gozzo Puntura esofagea e faringea Sconsigliare sempre l’acquisto di un pappagallo non completamente svezzato Alimentazione e Patologie correlate La malnutrizione è la principale causa di mortalità degli uccelli ornamentali per: • Scarsa conoscenza delle esigenze delle varie specie • Arcaiche concezioni sull’alimentazione • Insalubrità degli alimenti Classificazione in base all’alimentazione • Granivori • Insettivori • Onnivori Altri granivori • - galliformi • - anatidi (molti vegetali a foglia) • - columbiformi FRUGIVORI • Tucani,turachi Carnivori • Carnivori (rapaci con molte diversificazioni tra specie (predatori attivi, necrofagi, ittiofagi , insettivori, carnivori + altro) • Pescivori (pinguini, aironi, ibis, spatole, cicogne, pellicani…) • Insettivori • Misti Volatili ad alimentazione mista • Gruiformi (mangimi, granaglie, vegetali, insetti, piccoli animaletti) • Ratiti (mangimi, vegetali) • Passeriformi ( insettivori durante l’allevamento dei piccoli) ALIMENTAZIONE Proteine Grassi Zuccheri Vitamine Minerali AMBIENTE ATTIVITA’ PRINCIPALI ALIMENTI MISCELE DI SEMI SECCHI • Cibo tradizionale • Molto appetibile • Carente in vari elementi nutritivi • Cibo non omogeneo • Possibili contaminazioni NOCI ed ARACHIDI • Cibo ipercalorico • Importante per poche specie • Possibili contaminazioni Frutta e Verdura • Vitamine e minerali • Cibo ipocalorico • Appetibilità varia SEMI COTTI • • • • • Legumi e cereali Maggiore digeribilità Cottura prolungata Assenza di patogeni Buona appetibilità SEMI GERMINATI • Caroteni • Maggiore digeribilità • Rischio contaminazioni • Buona appetibilità PASTONI • Utilizzati in allevamento • Composizione variabile • Integrazioni • Grassatura • Possibili contaminazioni ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE • Uova • Derivati del latte • Carne CIBO VIVO • Iperproteico • Possibili contaminazioni • Appetibilità buona • Disponibilità incostante ALIMENTI FORMULATI (Estrusi e Pellets) • • • • Cibo bilanciato Cibo omogeneo Appetibilità varia Disponibilità variabile • Costo spesso elevato PROTEINE Carenza proteica Eccessi proteici Valore biologico Aminoacidi essenziali GRASSI Eccesso di grassi Carenza di acidi grassi essenziali VITAMINE Carenze varie Errato rapporto vit A / vit E MINERALI Carenze varie Errato rapporto Ca/P Eccesso di ferro ALIMENTAZIONE e PATOLOGIE MALNUTRIZIONE (diete sbilanciate) INTOSSICAZIONI INFEZIONI MALNUTRIZIONE Patologie metaboliche Cattivi risultati riproduttivi (infertilità, mortalità embrionale) Scarso accrescimento piccoli Maggiore sensibilità alle infezioni IPOVITAMINOSI A Comune in pappagalli alimentati con semi di girasole Ipercheratosi epiteliale Metaplasia squamosa Sintomi respiratori e digerenti LIPIDOSI EPATICA Comune in volatili alimentati con cibi grassi o consegue a tossicosi Mancata produzione di lipoproteine ed accumulo dei grassi Sintomi aspecifici, obesità, colorazioni anomale EMOCROMATOSI Comune in tucani, merli indiani e lorichetti alimentati con diete ricche in ferro Accumulo di ferro nel fegato Sintomi respiratori, distensione addominale, dimagramento ALA D’ANGELO • Si indica la particolare postura assunta dalle ali chiuse che invece di aderire al corpo hanno l’estremità ruotata. • Carenza manganese e vit. D3 • Più colpiti anatidi di origine tropicale e zona temperata. • Associata a sovralimentazione con alte temperature ambientali GOTTA • Tipica degli uccelli necrofagi (avvoltoi anziani o malnutriti) a causa di un’alimentazione con carne troppo nobile ESAME CLINICO: Anamnesi Osservazione del paziente in gabbia Esame clinico previa cattura del volatile CONTENIMENTO CONTENIMENTO CONTENIMENTO Cattura e contenimento GESTIONE del PAPPAGALLO PET Corretta alimentazione Alloggio idoneo Interrelazione col “padrone-partner” Alloggi non idonei Corretto alloggiamento TOSSICOSI DA METALLI PESANTI Zinco e Piombo presente nel metallo delle gabbie nell’ambiente Avvelenamento acuto o cronico Sintomi: convulsioni, spasmi, atassia, vomito, diarrea, feci color cioccolato METALLI PESANTI Diagnosi: valori ematici di zinco (>200 mg/dl) e piombo (>20 mg/dl) Terapia chelante Prevenzione: * scodelle in acciaio * gabbie senza piombo e zinco … altri abitanti della casa Il trespolo solo come appoggio La socializzazione con un proprio simile Taglio delle remiganti: pro e contro Taglio delle remiganti corretto errato Verificare sempre che la remigante da tagliare non sia in crescita PATOLOGIE COMPORTAMENTALI Il Pappagallo urlatore Il Pappagallo aggressivo Il Pappagallo (auto)deplumatore Aggressività Sindrome da Autodeplumazione Principali cause: Malnutrizione Malattie organiche Dermatiti Parassiti esterni Fattori irritanti esterni Taglio remiganti Frustrazione sessuale Fattori psicologici Un oiseau pêche avec du pain.mov • Gli uccelli possiedono capacità cognitive che possono rivaleggiare con quelle dei mammiferi • Sono ancora oggi considerati animali poco intelligenti (cervello di gallina) • Errata concezione originata dagli studi di Ludwig Edinger (1855-1918) uno dei maestri fondatori della moderna neuro anatomia • Ludwig ipotizzò che l’evoluzione del cervello fosse progressiva e non lineare dai pesci agli anfibi ai rettili agli uccelli e ai mammiferi crescendo da un basso ad un alto livello intellettivo • Alcune capacità cognitive, considerate retaggio esclusivo della specie umana, sono distribuite invece in maniera uniforme nel regno animale e nella classe Aves • Ogni specie manifesterà dei comportamenti intelligenti in relazione alle sue capacità di adattamento, alla nicchia ecologica di appartenenza risultando più corretto parlare di «intelligenze animali» piuttosto che di intelligenza. • I più solitari rapaci sembrano aver meno bisogno di attenzioni e di arricchimento ambientale rispetto ai chiassosi e più sociali pappagalli. Tuttavia le recenti scoperte nell’ambito della neuroanatomia aviare e della psicologia comparata è stato dimostrato che si tratta di una credenza aneddotica • Il veterinario dovrebbe garantire un buon livello di benessere , nell’accezione più ampia del termine (adeguata stabulazione cibo e acqua, arricchimenti ambientali, bisogni sociali, ecc..) a tutte le specie aviari senza distinzione di famiglie e/o specie. Arricchimento ambientale • L’ARRICCHIMENTO AMBIENTALE E’ UN CONCETTO CHE DESCRIVE COME GLI AMBIENTI DEGLI ANIMALI IN CATTIVITA’ POSSANO ESSERE CAMBIATI PER MIGLIORARE L’ABITABILITA’ DEGLI STESSI. Necessità dell’animale CIBO GIUSTO SPAZIO SUFFICIENTE COMPAGNIA (DIPENDE DALLA SPECIE) CONTROLLO DELLE DISTANZE COL GRUPPO e/o L’UOMO POSSIBILITA’ DI NASCONDERSI Problemi associati alla vita in cattività • ---STRAPPARSI PELO o PENNE • ---APATIA, INDIFFERENZA, SVOGLIATEZZA • ---SCARSE PERFORMANCE RIPRODUTTIVE • ---AUTOLESIONISMI, AUTOMUTILAZIONI • ---STEREOTIPIE • A)tronchetto con arachidi per pappagalli • B)treccia di yuta con fiori per lori • C)filo di ferro con frutta e verdura per pappagalli • D) Pigna con cibo inserito per pappagalli Cibo posto in contenitori difficili da raggiungere Costruire il nido nel periodo giusto e con il materiale corretto L’allevatore-proprietario è un «arricchimento» per il proprio animale GRAZIE PER L’ATTENZIONE