Intervento Dott. D. Guadagnini

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Volatili : identificazione, anatomia,
biologia, fisiologia, alimentazione,
aspetti comportamentali e di
corretta gestione
28-29 Maggio 2013 Bioparco, ROMA
Dr. Davide Guadagnini
Medico veterinario Direttore Tecnico Parco Faunistico Le Cornelle
UCCELLI
• Classe di vertebrati tetrapodi che si
trovano in quasi tutti gli ecosistemi,
dall’Artide all’Antartide.
• Bipedi, alati, omeotermi, ovipari
specializzati nel volo
• Da 5 cm (colibrì) a 2,7 m (struzzo)
UCCELLI
Esistono circa 9600 specie
• Specie allevate come pets
• Specie allevate in strutture zoologiche-di
salvaguardia
• Specie allevate da amatori
• Specie selvatiche da recuperare
• Specie da allevamento produttivo
LE PRINCIPALI SPECIE «da
casa»
2 ORDINI:
PASSERIFORMI
PSITTACIFORMI
LE PRINCIPALI SPECIE
ALLEVATE NEI PARCHI
•
•
•
•
•
•
•
Fenicotteriformi,Pelecaniformi,
Rapaci (Falconiformi,Strigiformi)
Gruiformi
Ratiti
Sphenischiformi
Ciconiformi
Coraciformi, Piciformi, Musophagiformi,
Bucerotiformi
Uccelli ospitati nei giardini
zoologici
LE PRINCIPALI SPECIE
ALLEVATE «in allevamenti»
•
•
•
•
•
•
•
•
Galliformi
Anseriformi
Passeriformi
Psittaciformi
Rapaci
Columbiformi
Ciconiformi
Gruiformi
Uccelli allevati da amatori
Uccelli domestici non pets
classici
Pets
ORDINE PASSERIFORMES
Famiglie:
FRINGILLIDAE
ESTRILDIDAE
STURNIDAE
ORDINE PASSERIFORMES
•
•
•
•
•
5300 specie
4 dita (pollice all’indietro)
Spermatozoi differenti dagli altri volatili
Prole inetta
Si nutrono di invertebrati e semi (frugivori,
carnivori)
ORDINE PASSERIFORMES
•
•
•
•
•
•
Irundidi
Tordidi
Fringillidi
Corvidi
Ploceidi
Stornidi
CANARINO
ALTRI FRINGILLIDI
Diamanti Australiani
ORDINE PSITTACIFORMES
Circa 350 specie incluse in 3 famiglie:
Fam. STRIGOPIDAE (Nestor,Strigops)
Fam. CACATUIDAE
Fam. PSITTACIDAE (sottf. Loriinae)
ORDINE PSITTACIFORMES
• Chiamati pappagalli
• Principalmente diffusi in aree tropicalisubtropicali (America Meridionale
Australasia)
• Becco adunco robusto (manipolare)
• Zigodattilia (zampa atta a manipolare)
Subfam. PSITTACINAE
Subfam. PSITTACINAE
Subfam. PSITTACINAE
Subfam. CACATUINAE
Subfam. LORIINAE
I PAPPAGALLI
“ALLEVATI A MANO”
MOTIVI DELLA DIFFUSIONE
• Ottimi “Pets”
• Facilità nella mimica della voce
umana
• Successi riproduttivi in molte
specie
• Costo variabile, ma più elevato dei
loro simili allevati dai genitori
RATITI
• Sterno piatto, non carenato
GRU:15 specie
GRUIFORMI
• Gru: zampe lunghe, collo lungo, becco
robusto
• Dimensioni medio-grandi
• Allevano i piccoli in coppia
• Sottordine Rallidi
GALLIFORMI
ORDINE: GALLIFORMI
• Uccelli di media grandezza con becco e zampe
robuste, vivono prevalentemente sul terreno e
hanno volo pesante
• Onnivori a prevalenza vegetariana, spesso
vistoso dimorfismo sessuale
• Spesso poligami, solo la femmina si occupa
della covata, con ecezzioni
• Comprendono specie con razze domestiche
molto allevate
RAPACI
RAPACI
• Uccelli predatori, carnivori ai vertici della
catena alimentare
• Ottima vista , buone capacità uditive,
abilità e specializzazioni nel volo
• RAPACI DIURNI: Accipitridi, Falconidi,
Catartidi, Pandionidi, Saggitaridi
• RAPACI NOTTURNI: Strigidi e Tytonidi
ANSERIFORMI
• Famiglia Anhimidae
• Genere Anhima
– Anhima cornuta (LINNAEUS, 1766) - kaimichi cornuto
• Genere Chauna
– Chauna chavaria (LINNAEUS, 1766) - kaimichi settentrionale
– Chauna torquata (OKEN, 1816) - kaimichi meridionale
• Famiglia Anseranatidae
• Genere Anseranas
– Anseranas semipalmata (LATHAM, 1798) - oca gazza
• Famiglia Anatidae
ANSERIFORMI
• Tutti acquatici o semiacquatici (oche e
tadorne più legate alla terra per
alimentazione)
• Corporatura massiccia con zona inferiore
appiattita, collo medio-lungo e zampe
palmate (Anatidae) e arretrate
SFENISCIDI:18specie
COLUMBIFORMI
COLUMBIFORMI
• Corpo tozzo con zampe corte
• Ali lunghe e appuntite che consentono volo
rapido e sostenuto
• In grado di bere aspirando l’acqua direttamente
senza alzare la testa per deglutirla
• Becco corneo solo all’estremità per cui i semi
non vengono sgusciati
• Monogami, entrambi i genitori partecipano alla
cova e cura dei piccoli
PHOENICOPTERIFORMI
PHOENICOPTERIFORMI
• Uccelli molto antichi, comparsi 40 milioni
di anni fa
• Considerati una via di mezzo tra gli anatidi
e i ciconiformi
• Hanno un becco specializzato per la
filtrazione
CICONIFORMI
PELECANIFORMI
PICIFORMI, CORACIFORMI,
MUSOPHAGIFORMES,BUCERIFORMI
L’INTERESSE PER
GLI UCCELLI ORNAMENTALI:
12 milioni nelle case italiane
•
•
•
•
•
•
•
•
Animali esotici
Abilità mimica o canora
Intelligenza
Ampia scelta di specie
Costo variabile
Domesticità
Spese di mantenimento
Spese veterinarie
Esistono uccelli pericolosi?
• Per la legge italiana animali pericolosi DM
19/04/96 = no
SETTORI D’ INTERESSE
VETERINARIO
• Medicina preventiva in allevamento
• Malattie infettive
• Nutrizione e patologie metaboliche
• Clinica medica (Pets)
• Chirurgia e Laparoscopia
• Patologie comportamentali
• Medicina pediatrica
PROBLEMATICHE PER IL
VETERINARIO:
Riconoscimento della specie
Nozioni di mantenimento
Fisiologia
Patologia
Etologia
Vigilanza sanitaria
IL “PAZIENTE TIPO”
Soggetto da riproduzione
Soggetto “Pet”
Nidiaceo
IL “CLIENTE TIPO”
Proprietario del “Pet”
Allevatore
Negoziante
PROVENIENZA DEGLI UCCELLI
ORNAMENTALI
• Paesi Extraeuropei
Soggetti
di Cattura
• Paesi Europei
Soggetti di
Allevamento
• Italia
NORME DI DETENZIONE:
Convenzione di Washington
e
Regolamenti CE:
Allegato I
Allegato II
Allegato III
Differenze non sempre molto evidenti
Ara glaucogularis
(Allegato I)
Ara ararauna
(Allegato II)
DIFFERENZE FRA I SESSI
DIFFERENZE (tra specie simili
e tra mutazioni)
IBRIDI
Solo 4 specie di pappagalli sono
fuori allegati
Conservazione
Conservazione
• Frequentemente gli allevatori possiedono
animali molto pregiati ed interessanti
• Talvolta arrivano ad occuparsi di progetti
scientifici di specie meno evidenti ed
attrattive rispetto agli animali di grandi
dimensioni
Conservazione
PROGETTO FRANCOLINO
Francolinus francolinus
PROGETTO FAGIANO
DORATO 5000
• - il fagiano dorato reale (Chrysolophus
pictus) era praticamente scomparso a
causa delle ibridazioni con il fagiano lady
(Chrysolophus amherstiae) e a causa
delle mescolanze tra mutazioni
• Difficile avvistare questa specie in natura,
poco studiata
• Difficile conoscere le caratteristiche
(fenotipiche) perdute
PROGETTO FAGIANO
DORATO 5000
• La prima mutazione (potenzialmente
inquinante) è comparsa nel 1922
• Gli animali impagliati tra la fine del 1800 e
gli inizi del 1900 sono sicuramente «non
contaminati»
Esemplari impagliati a «fine
800»
PROGETTO FAGIANO
DORATO 5000
• Riconoscimento europeo del gruppo di
lavoro italiano
• Arrivo dei primi soggetti
• Mantenimento e riproduzione
• Indipendenza nella gestione del gruppo di
allevatori italiani
Specie selvatiche
• Specie protette
• Patrimonio indisponibile dello stato
• Organismo deputato alla cura e recupero
= provincia
CENNI DI ANATOMIA
E
FISIOLOGIA
VOLO
Morfologia e funzioni per il volo
PIUMAGGIO
PIUMAGGIO
•
•
•
•
Strutture complesse dell’app.tegumentario
Calamo, rachide,barbe,barbule
Ricambio con muta (eclissi)
Termoregolazione, volo, mimetismo,
comunicazione
• Uropigio
• Mantenimento di un piumaggio efficiente
PIUMAGGIO
• Livrea ricca di colori: corteggiamento;
colori sgargianti = forza e vigore
• Grande dispendio energetico e maggiore
rischio di predazione
• Livrea sempre sgargiante maggiormente
nelle zone tropicali (pappagalli,turachi)
• Maggiormente nel periodo della
riproduzione (pavoni)
PIUMAGGIO
• Abito d’eclissi: metodo selettivo
vantaggioso per essere appariscente in
alcuni periodi e mimetico in altri.
• Anatidi (anatidi perdono la capacità di
volare), tessitori africani (Ploceidi),
Combattente (Philomachus pugnax)
• I maschi in eclisse si tollerano
PIUMAGGIO
• Non tutti gli uccelli volano
Colorazioni patologiche
APPARATO SCHELETRICO
•
•
•
•
•
•
•
Evoluto per il volo
Sterno si è modificato con carena
Ossa cave, diverticoli
Sacchi aerei
Vertebre cervicali (13-25)
Tibiotarso, tarsometatarso
ulna
SCHELETRO
Apparato Respiratorio
MUSCOLI
BECCO
• Il sistema digerente inizia con un becco corneo
variamente conformato a seconda del tipo di
alimentazione
• Gli allevatori classificano gli uccelli (in base al
becco) in 2 categorie: Becco duro (radbill)
b.conico atto a raccogliere e sgusciare i semi
(passeriformi);Becco molle (softbill) frugivori,
insettivori, nettivori, sono specie più difficili da
allevare
IL BECCO
IL BECCO
Apparato digerente
•
•
•
•
•
•
Becco privo di denti
Gozzo (allevamento pullus)
Stomaco ghiandolare
Secondo stomaco trituratore (ventriglio)
Intestino
Cloaca (sbocco ovidutto,deferenti,ureteri)
Apparato Digerente
Apparato Urogenitale
APPARATO GENITALE
• Cloaca
• Testicoli interni, attivi nella stagione
riproduttiva
• Ovaio sinistro funzionante
• In alcune specie presente organo
copulatore (pseudofallo)
• Conservazione dello sperma
L’importanza del conoscere
la specie ed il sesso
• Diverse esigenze nutrizionali
• Differente gestione in cattività
• Temperamento diverso
• Patologie specie-specifiche
• Patologie sesso legate
• Motivi legali
DETERMINAZIONE DEL SESSO
-Dimorfismo sessuale (colorazione del
piumaggio)
-Morfologia cloacale (canarino,colombi)
-Organi copulatori (anatidi, cracidi, ratiti)
-Comportamento, canto, lunghezza ali
zampe becco
Specie dimorfiche
Specie monomorfiche
IN PIU’ DEL 50% DELLE SPECIE VI
E’ASSENZA DI DIMORFISMO SESS.
SESSAGGIO CHIRURGICO
SESSAGGIO MOLECOLARE
DETERMINAZIONE DEL
SESSO
- CROMOSOMICA: la coppia di cromosomi
sessuali dello zigote determina il sesso
dell’individuo, avviene al momento della
fecondazione
- AMBIENTALE: mancano cromosomi
sessuali eteromorfi. I geni che
determinano il sesso sono distribuiti sugli
autosomi. Avviene dopo la fecondazione
SESSAGGIO MOLECOLARE
• Digametia maschile : mammiferi, alcuni
anfibi, alcuni pesci
• Digametia femminile :uccelli, lepidotteri,
molti rettili, alcuni pesci
• DA SANGUE,PIUME,MEMBRANA
TESTACEA
Ratiti: uccelli primitivi ,hanno cromosomi
sessuali non distinguibili o solo leggermente
differenziabili
ESAME DELLA CLOACA
•
•
•
•
•
Polli alla schiusa
Ratiti
Anatidi
Cracidi
Columbiformi…
RIPRODUZIONE
•
•
•
•
Tutti gli uccelli sono ovipari
Depongono uova a guscio «duro»
La fecondazione è sempre interna
E’ la femmina a determinare il sesso dei
nascituri (cromosoma ZW)
• Le uova, per schiudere, devono essere
incubate (alcune strategie)
• I neonati necessitano, in genere, di cure
parentali
RIPRODUZIONE
• Corteggiamento elaborato
• Uovo deposto in fase di gastrula (fase
inattiva)
• In genere le uova sono covate da uno o da
entrambi i genitori
• Esistono eccezioni a questa regola
• Nidicoli,nidifughi
Femmine mimetiche
• Si fanno carico totalmente dell’incubazione
e della cura
Covano entrambe
• Columbiformi, struzzi
Cova solo la femmina
• Ma anche il maschio partecipa alle cure
Cova solo il maschio
•
•
•
•
Emù
Nandù
Casuario
Jacana..
Parassitismo
• Famoso è quello del cuculo
• Ne esistono di altri tipi
Parassitismo
Altro…
Tecnica di allevamento
Prelievo uovo o nidiaceo
Incubatrice
Alimentazione artificiale
PRELIEVO DELL’UOVO
* Stoccaggio uova
breve
* Controllo microclima
(Umidità, T°,
Ventilazione,
Voltaggio uova)
Stato sanitario della coppia
riproduttrice
Controlli per:
* PBFD
* Polyomavirosi
* Chlamydophilosi
* Malattie batteriche
Igiene e microclima del nido
* Materiale del nido
* Umidità
* Temperatura
* Contaminazione
fecale
Conservazione delle uova
Cova naturale
SCHIUSA
MVI_1337.MOV
MVI_1499.MOV
MVI_1551.MOV
MVI_1569.MOV
MVI_1596.MOV
Quando intervenire
Quando intervenire
Sviluppo del nidiaceo
PRELIEVO DEL NIDIACEO
* Età variabile: 14-
21 gg
* Incubatrice con
microclima
controllato
ALIMENTAZIONE DEL NIDIACEO
• Scelta dell’alimento
• Igiene della
preparazione
• Igiene degli strumenti
• Igiene del nidiaceo
• Igiene dell’operatore
• Tecnica di
somministrazione
Somministrazione del cibo
Somministrazione del cibo
Somministrazione del cibo
Le Principali Patologie
Dovute a:
•
•
•
•
Tecnopatie
Imperizia dell’operatore
Malattie infettive
Malnutrizione
TECNOPATIE
Persistenza sacco vitellino
Edema generalizzato
Disidratazione
Stasi del gozzo
Ingestione di corpi estranei
Deviazione laterale delle zampe
Deviazione laterale delle zampe
Alcune patologie delle dita
IMPERIZIA DELL’OPERATORE
Broncopolmonite “ab ingestis”
Ustione del gozzo
Puntura esofagea
Puntura faringea
Stasi del gozzo
Puntura esofagea e faringea
Sconsigliare sempre l’acquisto
di un pappagallo non
completamente svezzato
Alimentazione e
Patologie correlate
La malnutrizione è la principale causa di
mortalità degli uccelli ornamentali per:
• Scarsa conoscenza delle esigenze delle
varie specie
• Arcaiche concezioni sull’alimentazione
• Insalubrità degli alimenti
Classificazione in base
all’alimentazione
• Granivori
• Insettivori
• Onnivori
Altri granivori
• - galliformi
• - anatidi (molti vegetali a foglia)
• - columbiformi
FRUGIVORI
• Tucani,turachi
Carnivori
• Carnivori (rapaci con molte diversificazioni
tra specie (predatori attivi, necrofagi,
ittiofagi , insettivori, carnivori + altro)
• Pescivori (pinguini, aironi, ibis, spatole,
cicogne, pellicani…)
• Insettivori
• Misti
Volatili ad alimentazione mista
• Gruiformi (mangimi, granaglie, vegetali,
insetti, piccoli animaletti)
• Ratiti (mangimi, vegetali)
• Passeriformi ( insettivori durante
l’allevamento dei piccoli)
ALIMENTAZIONE
Proteine Grassi Zuccheri Vitamine Minerali
AMBIENTE
ATTIVITA’
PRINCIPALI ALIMENTI
MISCELE DI SEMI SECCHI
• Cibo tradizionale
• Molto appetibile
• Carente in vari
elementi nutritivi
• Cibo non omogeneo
• Possibili
contaminazioni
NOCI ed ARACHIDI
• Cibo ipercalorico
• Importante per
poche specie
• Possibili
contaminazioni
Frutta e Verdura
• Vitamine e minerali
• Cibo ipocalorico
• Appetibilità varia
SEMI COTTI
•
•
•
•
•
Legumi e cereali
Maggiore digeribilità
Cottura prolungata
Assenza di patogeni
Buona appetibilità
SEMI GERMINATI
• Caroteni
• Maggiore digeribilità
• Rischio
contaminazioni
• Buona appetibilità
PASTONI
• Utilizzati in
allevamento
• Composizione
variabile
• Integrazioni
• Grassatura
• Possibili
contaminazioni
ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE
• Uova
• Derivati del latte
• Carne
CIBO VIVO
• Iperproteico
• Possibili
contaminazioni
• Appetibilità buona
• Disponibilità
incostante
ALIMENTI FORMULATI
(Estrusi e Pellets)
•
•
•
•
Cibo bilanciato
Cibo omogeneo
Appetibilità varia
Disponibilità
variabile
• Costo spesso elevato
PROTEINE
Carenza proteica
Eccessi proteici
Valore biologico
Aminoacidi essenziali
GRASSI
Eccesso di grassi
Carenza di acidi grassi essenziali
VITAMINE
Carenze varie
Errato rapporto vit A / vit E
MINERALI
Carenze varie
Errato rapporto Ca/P
Eccesso di ferro
ALIMENTAZIONE e PATOLOGIE
MALNUTRIZIONE (diete sbilanciate)
INTOSSICAZIONI
INFEZIONI
MALNUTRIZIONE
Patologie metaboliche
Cattivi risultati riproduttivi
(infertilità, mortalità embrionale)
Scarso accrescimento piccoli
Maggiore sensibilità alle infezioni
IPOVITAMINOSI A
Comune in pappagalli
alimentati con semi di
girasole
Ipercheratosi epiteliale
Metaplasia squamosa
Sintomi respiratori e
digerenti
LIPIDOSI EPATICA
Comune in volatili alimentati
con cibi grassi o consegue
a tossicosi
Mancata produzione di
lipoproteine ed accumulo
dei grassi
Sintomi aspecifici, obesità,
colorazioni anomale
EMOCROMATOSI
Comune in tucani, merli
indiani e lorichetti
alimentati con diete
ricche in ferro
Accumulo di ferro nel
fegato
Sintomi respiratori,
distensione addominale,
dimagramento
ALA D’ANGELO
• Si indica la particolare postura assunta
dalle ali chiuse che invece di aderire al
corpo hanno l’estremità ruotata.
• Carenza manganese e vit. D3
• Più colpiti anatidi di origine tropicale e
zona temperata.
• Associata a sovralimentazione con alte
temperature ambientali
GOTTA
• Tipica degli uccelli necrofagi (avvoltoi
anziani o malnutriti) a causa di
un’alimentazione con carne troppo nobile
ESAME CLINICO:
Anamnesi
Osservazione del paziente in gabbia
Esame clinico previa cattura del
volatile
CONTENIMENTO
CONTENIMENTO
CONTENIMENTO
Cattura e contenimento
GESTIONE del
PAPPAGALLO PET
Corretta
alimentazione
Alloggio idoneo
Interrelazione col
“padrone-partner”
Alloggi non
idonei
Corretto alloggiamento
TOSSICOSI DA
METALLI PESANTI
Zinco e Piombo presente nel
metallo delle gabbie
nell’ambiente
Avvelenamento acuto o
cronico
Sintomi: convulsioni, spasmi,
atassia, vomito, diarrea,
feci color cioccolato
METALLI PESANTI
Diagnosi: valori ematici di
zinco (>200 mg/dl) e
piombo (>20 mg/dl)
Terapia chelante
Prevenzione:
* scodelle in acciaio
* gabbie senza piombo
e zinco
… altri
abitanti
della casa
Il trespolo solo come appoggio
La socializzazione con un
proprio simile
Taglio delle remiganti:
pro e contro
Taglio delle remiganti
corretto
errato
Verificare sempre che la remigante da
tagliare non sia in crescita
PATOLOGIE
COMPORTAMENTALI
Il Pappagallo urlatore
Il Pappagallo aggressivo
Il Pappagallo (auto)deplumatore
Aggressività
Sindrome da Autodeplumazione
Principali cause:
Malnutrizione
Malattie organiche
Dermatiti
Parassiti esterni
Fattori irritanti
esterni
Taglio remiganti
Frustrazione
sessuale
Fattori psicologici
Un oiseau pêche avec du pain.mov
• Gli uccelli possiedono capacità cognitive
che possono rivaleggiare con quelle dei
mammiferi
• Sono ancora oggi considerati animali poco
intelligenti (cervello di gallina)
• Errata concezione originata dagli studi di
Ludwig Edinger (1855-1918) uno dei
maestri fondatori della moderna neuro
anatomia
• Ludwig ipotizzò che l’evoluzione del cervello
fosse progressiva e non lineare dai pesci agli
anfibi ai rettili agli uccelli e ai mammiferi
crescendo da un basso ad un alto livello
intellettivo
• Alcune capacità cognitive, considerate retaggio
esclusivo della specie umana, sono distribuite
invece in maniera uniforme nel regno animale e
nella classe Aves
• Ogni specie manifesterà dei
comportamenti intelligenti in relazione alle
sue capacità di adattamento, alla nicchia
ecologica di appartenenza risultando più
corretto parlare di «intelligenze animali»
piuttosto che di intelligenza.
• I più solitari rapaci sembrano aver meno
bisogno di attenzioni e di arricchimento
ambientale rispetto ai chiassosi e più
sociali pappagalli. Tuttavia le recenti
scoperte nell’ambito della neuroanatomia
aviare e della psicologia comparata è stato
dimostrato che si tratta di una credenza
aneddotica
• Il veterinario dovrebbe garantire un buon
livello di benessere , nell’accezione più
ampia del termine (adeguata stabulazione
cibo e acqua, arricchimenti ambientali,
bisogni sociali, ecc..) a tutte le specie
aviari senza distinzione di famiglie e/o
specie.
Arricchimento ambientale
• L’ARRICCHIMENTO AMBIENTALE E’ UN
CONCETTO CHE DESCRIVE COME GLI
AMBIENTI DEGLI ANIMALI IN
CATTIVITA’ POSSANO ESSERE
CAMBIATI PER MIGLIORARE
L’ABITABILITA’ DEGLI STESSI.
Necessità dell’animale
CIBO GIUSTO
SPAZIO SUFFICIENTE
COMPAGNIA (DIPENDE DALLA
SPECIE)
CONTROLLO DELLE DISTANZE COL
GRUPPO e/o L’UOMO
POSSIBILITA’ DI NASCONDERSI
Problemi associati alla vita in
cattività
• ---STRAPPARSI PELO o PENNE
• ---APATIA, INDIFFERENZA,
SVOGLIATEZZA
• ---SCARSE PERFORMANCE
RIPRODUTTIVE
• ---AUTOLESIONISMI,
AUTOMUTILAZIONI
• ---STEREOTIPIE
• A)tronchetto con arachidi per pappagalli
• B)treccia di yuta con fiori per lori
• C)filo di ferro con frutta e verdura per
pappagalli
• D) Pigna con cibo inserito per pappagalli
Cibo posto in contenitori difficili
da raggiungere
Costruire il nido nel periodo
giusto e con il materiale corretto
L’allevatore-proprietario è un
«arricchimento» per il proprio animale
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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